OROLOGICO MERCOLEDI 11 FEBBRAIO GIOVEDI 12 FEBBRAIO VENERDI 13 FEBBRAIO
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1 BOLLETTINO AGROMETEOR OROLOGICO OLOGICO N 6 del 10/0 /02/ uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it SEGRETERIA TELEFONICA 0364/ : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 1: DA ARTOGNE A BRENO IN DESTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A BRENO IN SINISTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 3: DA BRENO A SELLERO; ZONA 4: DA SELLERO A EDOLO info@galvallecamonicavaldiscalve.it PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: x ) MERCOLEDI 11 FEBBRAIO GIOVEDI 12 FEBBRAIO VENERDI 13 FEBBRAIO Le condizioni meteo appaiono stabili con possibili rovesci a partire da Venerdì 13 Febbraio.
2 VITE PRATICHE COLTURALI POTATURE Fare riferimento ai bollettini precedenti. Verso fine inverno (da adesso in poi) è il periodo migliore per intervenire sulle vigne giovani, che, se potate presto, possono rispondere male alla potatura (minore fertilità, minor vigore; fonte CIVC). LEGATURE Se utilizzate materiali plastici, all atto della loro rimozione abbiate cura di raccoglierli, non lasciateli in terra! Meglio utilizzare materiali biodegradabili. BASTA PLASTICA NEI VIGNETI!!! MANUTENZIONE DEI VIGNETI VECCHI Conviene sempre cercare di mantenere efficienti i vigneti vecchi, purché impostati razionalmente. Se si esegue una corretta manutenzione annuale dei vigneti, rimpiazzando sempre le viti morte o malate, nessun vigneto diventa mai troppo vecchio, con il vantaggio evidente che, grazie alla maggiore età media delle piante, le uve ottenute saranno di qualità superiore. Preparare il terreno per le rimesse, smuovendo bene la terra in profondità (non con trivella ma con scavatore, non ribaltare la terra, miscelare possibilmente concime organico prima dell impianto). Prevedere l impianto dei rimpiazzi entro la metà di Marzo. Al fine di rendere più facile la gestione del sottofila, si possono usare BARBATELLONI per i rimpiazzi. Sono barbatelle molto più lunghe del normale, che quindi possono essere più facilmente tenute pulite sottofila e soffrono meno la competizione delle erbe, poiché la vegetazione della vite si sviluppa più alta dal suolo. CONTROLLO INFESTANTI E DISERBO In AGRICOLTURA BIOLOGICA le infestanti si possono eliminare con operazioni meccaniche. La finalità, dove vi siano rischi LEGNO NERO, deve essere principalmente quella di eliminare Ortica e Convolvolo, che devono essere estirpati entro la fine dell inverno. Per i non Bio, ricordare che intervenendo durante il periodo freddo si possono utilizzare dosi ridotte di diserbanti. Chi intende attuare questa pratica può consultare il Centro Servizi GAL Vallecamonica Val di Scalve. per informazioni più precise. IMPORTANTE: EVITARE DI TRATTARE GLI ARGINI DEI FOSSI E LE SCOLINE, DOVE PRESENTI, SE VI È ACQUA LIBERA: FORTISSIMO RISCHIO DI INQUINAMENTO Evitare l utilizzo di diserbi residuali su terreno nudo (rischio dilavamento). I non residuali (es. Glifosate, Oxifluorfen, sono sprecati se non sono presenti infestanti) Ridurre al minimo la superficie trattata sottofila (max 50 cm totali di larghezza) Ridurre le dosi in funzione della suscettibilità delle infestanti presenti. NON utilizzare sovradosaggi: è inutile in termini di efficacia e dannoso per l ambiente. CONVOVOLO
3 SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA ESCORIOSI E una malattia fungina che si manifesta tipicamente in modo stanziale e progredisce costantemente se ignorata. Si evidenzia con tacche longitudinali lungo la base dei tralci, vagamente simili a traumi da grandine. Determina minor fertilità, ridotto germogliamento, fragilità dei germogli e dei tralci. In caso di forti danni, asportare TUTTO il legno di potatura dal vigneto (e bruciarlo se consentito dai regolamenti comunali, oppure compostarlo) per ridurre l inoculo. Va asportato tutto il legno e non solo il legno vecchio (quest ultimo è buona norma che venga asportato anche dove non vi sono problemi di Escoriosi, dato che rappresenta una fonte di diffusione delle malattie del legno come il mal dell Esca) BOSTRICHIDI Su vigneti deboli o giovani può capitare di trovare fori circolari di circa 1-2 mm di diametro posti subito sotto la gemma, causati da questi piccoli coleotteri. Le larve compiono delle gallerie all'interno dei tralci e del tronco della vite, localizzandosi in prevalenza negli internodi. NON è necessario intervenire con insetticidi. Per ridurre i rischi di infestazione nei vigneti, è possibile eseguire le seguenti operazioni: Trinciare i residui della potatura o eliminarli con il fuoco; Eliminare i vecchi tralci che sono rimasti sul filo; Appendere al filo (o legare alla base del ceppo) dei fasci esca costituiti da vecchi tralci, nei quali si svilupperanno le covate in seguito alla deposizione delle uova da parte delle femmine. I fasci vanno posizionati lungo i filari a distanza di 20/25 metri l uno dall altro, per essere poi asportati e bruciati prima della formazione degli adulti (inizio/metà giugno). Sono sufficienti 50 fascine/ettaro circa.
4 MELO FASE FENOLOGICA GEMMA D INVERNO (A) PRATICHE COLTURALI Entro metà marzo si consiglia di completare le operazioni di potatura, ricordando che la distribuzione e l efficacia dei prodotti fitosanitari sono favoriti da una gestione accurata della chioma. Una pianta in equilibrio è meno sensibile alle avversità. Eliminare sistematicamente i polloni radicali che sono un possibile ingresso per le malattie di origine virale. Si consiglia di effettuare la concimazione organica con letame maturo (4-6 mesi) alla dose di 20 quintali ogni 1000 m 2 su tutta la superficie o localizzata lungo la fila. Questa operazione è molto importante per mantenere vitale il terreno e per nutrire i microrganismi presenti. La quantità di azoto presente è pari allo 0,5%, contenuto esiguo per la completa nutrizione delle piante che verrà poi aggiustata mediante fertirrigazione o con la distribuzione a spaglio di un concime ternario. Evitare di somministrare letame non maturo vicino alle piante. In caso siano alcuni anni che non si effettua la concimazione organica raddoppiare la dose (40 q/1000 m 2 ). PICCOLI FRUTTI FASE FENOLOGICA MIRTILLO, MORA, LAMPONE E CILIEGIO SONO NELLA FASE DI GEMME D INVERNO. IL RIBES BIANCO E NELLA FASE DI GEMME GONFIE.
5 PRATICHE COLTURALI Si consiglia di effettuare la concimazione organica con letame maturo (4-6 mesi) alla dose di 20 quintali ogni 1000 m2 su tutta la superficie o localizzata lungo la fila. Questa operazione è molto importante per mantenere vitale il terreno e per nutrire i microrganismi presenti. La quantità di azoto presente è pari allo 0,5%, contenuto esiguo per la completa nutrizione delle piante che verrà poi aggiustata mediante fertirrigazione o con la distribuzione a spaglio di un concime ternario. Evitare di somministrare letame non maturo vicino alle piante. In caso siano alcuni anni che non si effettua la concimazione organica raddoppiare la dose (40 q/1000 m2). Evitare, di distribuire il letame sopra il tessuto pacciamante ricordando che questo deve essere diviso in due fasce lungo la zona centrale in modo da poter essere riaperto. Fig. 1 Impianto di mirtillo con corretta disposizione del tessuto pacciamante Entro metà marzo si consiglia di completare le operazioni di potatura, ricordando che la distribuzione e l efficacia dei prodotti fitosanitari sono favoriti da una gestione accurata della chioma. Una pianta in equilibrio è meno sensibile alle avversità. Tutto il legno di potatura deve essere allontanato dall impianto oppure trinciato. Durante la potatura del lampone se si vedono rigonfiamenti simili a quelli della foto a fianco, si consiglia di eliminare il tralcio attaccato e di allontanarlo dal frutteto. La galla è causata dalle larve di Lasioptera rubi.
6 INCONTRI TECNICI Nell ambito del progetto di Assistenza Tecnica in Frutticoltura promosso dalla Comunità Montana di Valle Camonica Servizio Agricoltura e dal GAL Valle Camonica Val Di Scalve in collaborazione con l Associazione per i Produttori Agricoli di Valle Camonica, sono previsti una serie di incontri rivolti a tutti gli interessati. Gli incontri si svolgeranno secondo il seguente calendario: 1. GIOVEDI 12 FEBBRAIO ORE 20:30 PRESSO LA SALA BIM A BRENO LA COLTIVAZIONE DEL MELO: DALLA PROGETTAZIONE DEL FRUTTETO AL PRIMO RACCOLTO RELATORE: Agronomo Iunior Dott.Marco Cicci (Centro Servizi GAL) 2. MERCOLEDI 18 FEBBRAIO ORE 20:30 PRESSO LA SALA BIM A BRENO INTRODUZIONE ALLA COLTIVAZIONE DEI PICCOLI FRUTTI RELATORE: Agronomo Iunior Dott.Marco Cicci (Centro Servizi GAL) 3. SABATO 21 FEBBRAIO 2015, ORE 9.00 A EDOLO (ritrovo parcheggio della piscina) CORSO PRATICO DI POTATURA DEI PICCOLI FRUTTI RELATORE: Agronomo Iunior Dott.Marco Cicci (Centro Servizi GAL) 4. GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO 2015, ORE PRESSO SALA BIM A BRENO LA COLTIVAZIONE DELLA VITE DALLA PROGETTAZIONE DEL VIGNETO ALLA PRIMA VENDEMMIA RELATORE: Agrotecnico Sergio Bonomelli (Centro Servizi GAL) PATENTINO Viste le nuove norme nazionali riguardanti l uso e l acquisto dei prodotti fitosanitari si consiglia di effettuare il corso di abilitazione per l ottenimento del patentino. Ti informiamo che il 13 marzo avrà inizio il corso organizzato dall Associazione per i Produttori Agricoli di Valle Camonica. I moduli per la domanda saranno disponibili presso la sede dell associazione, venerdì 13 febbraio e dovranno essere riconsegnati entro martedì 17 febbraio. La domanda può essere fatta in pochi minuti se si dispone di: due foto tessere, due marche da bollo da 16.00, la carta di identità e il codice fiscale. Il corso vale anche per coloro il cui patentino scade nel Per avere maggiori informazioni rivolgersi alla segreteria dell APAV (Mail: info@assoapav.it - tel: Stefano).
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