LA FORMAZIONE PROFESSIONALE AL SERVIZIO DELL AMBIENTE: GESTIONE DEI BOSCHI E DEL VERDE URBANO
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- Romano Spano
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1 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE AL SERVIZIO DELL AMBIENTE: GESTIONE DEI BOSCHI E DEL VERDE URBANO
2 La formazione professionale al servizio dell ambiente: gestione dei boschi e del verde urbano Con l avvento della certificazione forestale si ha ragione di credere che il lavoro in bosco debba essere svolto da persone che vedono questo ambiente non solo per il legno che produce ma anche per le altre funzioni che svolge: sociali, ambientali, ricreative, naturalistiche, migliorative della qualità dell aria e dell acqua. Per raggiungere questi obiettivi è necessario ammodernare e razionalizzare i diversi sistemi operativi nel mondo del lavoro in bosco sia come educazione a nuovi sistemi di lavoro che come macchine e attrezzature da usare. Nel nostro Paese mancano scuole residenziali e permanenti per boscaioli e poche sono quelle che si dedicano alla gestione del verde urbano a differenza di quanto avviene nelle altre nazioni dell UE. Chi opera nel settore selvicolturale e della gestione del verde urbano, negli anni 2000, deve aver ricevuto una educazione sulle metodologie di lavoro più idonee e sugli strumenti di lavoro da utilizzare per non danneggiare il suolo, le piante in piedi ed il legno in modo da ricavare assortimenti utili all industria ed all artigianato anche da boschi poveri, per aumentare gli utili d impresa; il tutto nel rispetto delle leggi antinfortunistiche. Il datore di lavoro deve formare ed informare i lavoratori sui rischi e sugli accorgimenti da mettere in pratica per ridurli, fra questi quelli provocati dalle macchine e attrezzature spesso obsolete. I lavori nel settore forestale e del verde urbano, ambienti molto difficili, sia dal punto di vista orografico che climatico, richiedono oltre che esperienza, intelligenza ed adeguata preparazione Il mestiere del boscaiolo moderno, inteso come colui che applica, tramite macchine e attrezzature, le pratiche selvicolturali e tende a massimizzare la quantità degli assortimenti, necessita di una conoscenza della foresta e del pag.2
3 mercato che non sempre è innata o si acquisisce per tradizione. E risaputo che le tecnologie applicate, per la gestione dei boschi, si sono evolute, rispetto a quelle tradizionali, nell ultimo ventennio del secolo scorso. Le motoseghe hanno permesso di aumentare le produttività nel lavoro ma per il loro corretto uso, alfine di raggiungere buoni risultati, esigono non solo competenze meccaniche ma anche un loro uso corretto nell abbattimento ed allestimento della pianta in funzione del mercato e degli assortimenti ritraibili. Così pure per utilizzare un semplice trattore per l esbosco sono necessarie basi di meccanica, d idraulica e di organizzazione del cantiere. Gli investimenti, per l acquisto di una macchina nuova, che l impresa forestale è tenuta ad effettuare, nel rispetto delle norme di sicurezza, sono elevati, pertanto deve massimizzare le produttività nel rispetto dell ambiente e della salute del lavoratore. Questo si può raggiungere solo con corsi di formazione professionali seri, con docenti preparati scientificamente ed un numero di ore che permettano di apprendere un mestiere in apparenza facile. Una delle prime regole fondamentali nella formazione è quella di raggiungere gli scopi prefissati a piccoli passi. Questa, abbinata alla volontà d imparare che dipende molto anche dalla personalità e dal carisma dell istruttore, fa si che in una prima fase siano date delle nozioni precise sulla esecuzione delle tecniche da applicare. Nella seconda fase, si avrà, da parte dei corsisti, l assimilazione di quanto appreso alfine di acquisire sicurezza e autonomia nel lavoro. pag.3
4 La terza ed ultima fase riguarda l applicazione nei cantieri delle tecniche apprese per l uso delle macchine e delle attrezzature in modo da dare maggior valore agli assortimenti ritratti o rendere più gradevole un parco o un filare di alberi. Il tutto correlato dalle normative che regolano i cantieri e le basi per un primo soccorso. I corsi di formazione professionali proposti dall UNIF (Unione Nazionale per l Innovazione scientifica Forestale), hanno come finalità di migliorare l organizzazione del lavoro, aumentare le produzioni nel rispetto della sostenibilità ambientale, in armonia con il progresso scientifico e tecnologico, anche per poter acquisire quel patentino, già in vigore negli stati dell UE che identifica la capacità di operare, dei possessori, anche nelle aree protette. I corsi svolti dall UNIF sono rivolti alle imprese forestali, agli Enti, alle Associazioni, alle industrie, ai privati, vale a dire a tutti coloro che svolgono la loro professione nella filiera bosco-legno-ambiente-energia; verde urbano. Su questa base i tecnici proposti di volta in volta dall UNIF, su basi tecnico-scientifiche, sono in grado di svolgere con rigore quanto richiesto dall utente. pag.4
5 Notizie utili per tutti i corsi di formazione La scelta dei partecipanti dovrà essere fatta da parte dei committenti e gli ammessi dovranno riempire una scheda dalla quale emergerà il profilo e le motivazioni dei candidati,; da questi dati gli istruttori UNIF potranno trarre un valido profilo su cui lavorare nel proseguo della formazione. Saranno fatti gruppi di 5 unità per ogni istruttore ed eventuale aiuto. La durata del corso si articola dal lunedì al venerdì e la giornata in 8 ore. L insegnamento è diviso in una prima parte teorica ( 25%) ed una seconda pratica (75%). In aula saranno date le basi di selvicoltura, il perché fare i tagli e come farli a seconda del tipo di bosco o di gestione del verde urbano; verranno gettate le basi sull abbattimento allestimento ed esbosco delle piante, la messa in sicurezza dei cantieri, l antinfortunistica degli operai, la sicurezza delle macchine, loro manutenzione, metodologie di lavoro, ecc. Prima di iniziare i lavori in bosco o sulle piante verranno svolte delle simulazioni dei lavori e di pronto soccorso. L ultima giornata sarà dedicata alla valutazione dei singoli allievi, sul loro grado di apprendimento, raccolte le loro impressioni sul lavoro svolto e rilascio dell attestato di frequenza a coloro che hanno partecipato per almeno l 80% delle lezioni. pag.5
6 ALCUNI ESEMPI SINTETICI A) CORSI PER OPERATORI FORESTALI A1 CORSO GENERICO - Corso propedeutico (5 giorni = 40 ore) E rivolto a coloro che già lavorano in bosco senza alcuna formazione o per aver partecipato a corsi non qualificati ed ai principianti che vogliono iniziare una professione. E consigliato prima di effettuare i corsi di qualificazione in quanto l allievo sarà a conoscenza dei rudimenti delle fasi di lavoro che dovranno essere svolte in bosco. pag.6
7 A2 CORSI DI QUALIFICAZIONE Sono rivolti a persone che già lavorano correttamente in bosco avendo superato il corso propedeutico - per motoseghista (5 giorni = 40 ore): corretto uso della motosega e sua manutenzione, razionale scelta nell acquisto delle macchine in base alla tipologia di lavoro da eseguire, norme antinfortunistiche, abbattimenti ed assortimentazione in funzione dei tipi di esbosco, allestimento all imposto in funzione della qualità del legno, suo uso finale e mercato. Sicurezza dei cantieri. pag.7
8 Per trattoristi (10 giorni = 80 ore): sistemi di lavoro e manutenzione delle macchine da esbosco e concentramento del legname per via terrestre, norme antinfortunistiche, basi per il calcolo e per la scelta delle macchine e attrezzature complementari in funzione dei lavori da svolgere, della su a mole, sicurezza dei cantieri. pag.8
9 pag.9
10 Per teleferisti (15 giorni = 120 ore) : corretto uso degli strumenti per tracciare le linee di gru a cavo, loro montaggio e smontaggio, uso dell impianto e delle attrezzature, manutenzione dell impianto e delle macchine, basi per il calcolo economico degli impianti,sicurezza sul lavoro e del cantiere pag.10
11 A3 CORSI DI AGGIORNAMENTO (3 giorni = 24 ore) Sono rivolti a coloro che hanno frequentato corsi di formazione esaustivi e che sanno lavorare correttamente nelle utilizzazioni forestali. Di norma hanno cadenza biennale per fornire ai corsisti le nuove tecnologie di lavoro oltre a discutere su eventuali problemi sorti sul lavoro. A4 CORSI PER RESPONSABILI DI CANTIERE (10 giorni = 80 ore) Sono rivolti a diplomati e a coloro che hanno frequentato positivamente corsi di formazione o qualificazione. Le lezioni riguardano: sistemi selvicolturali, programmazione dei lavori in bosco e loro esecuzione, rilievo e calcolo delle produttività, analisi per l acquisto di macchine e attrezzature forestali, loro costi sia economici che energetici, principali applicazioni informatiche, viabilità, sicurezza nei cantieri, primo soccorso. pag.11
12 B CORSI RIVOLTI AI MANUTENTORI DEL VERDE URBANO. B1 CORSI PER LA MANUTENZIONE, RIVOLTI AI RESPONSABILI DI SETTORE (5 giorni= 40 ore) Corsi teorico pratici rivolti in modo specifico all apprendimento della scelta delle specie da impiegare, delle tecniche d impianto, della corretta potatura di pre e post impianto, di mantenimento, di ringiovanimento, straordinaria. Valutazione della stabilità delle piante, sicurezza nei cantieri e manutenzione delle macchine. Inventario e programmazione delle manutenzioni su base informatica. I corsi sono rivolti a persone dipendenti di enti che operano nel settore oltre che a futuri manutentori del verde urbano. B2 CORSI PER OPERATORI ( 5 GIORNI =40 ORE) Nozioni di fisiologia delle piante, apparati radicali, struttura ed architettura delle chiome, specie da usare, sistemi ed epoche di trapianto. Valutazioni e tecniche di potatura pre e post impianto, di forma, mantenimento, ringiovanimento. Tipologie di abbattimento, messa in sicurezza del cantiere, manutenzione delle macchine ed attrezzi, uso dei residui. pag.12
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