Parco dell innovazione nell area ex De Longhi di Treviso
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- Monica Ventura
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1 Parco dell innovazione nell area ex De Longhi di Treviso Università IUAV di Venezia DACC Corso di Laurea Magistrale in Architettura per il nuovo e l antico Laboratorio di Progettazione 1 a.a Docente prof. arch. Umberto Trame Collaboratori Enrico Spimpolo Davide Tombolan Portfolio di presentazione dei materiali didattici ottobre 2015
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3 INDICE 00 Presentazione e impostazione dei progetti 01 Studi e progetti di riferimento - WS03 House and public Services - Progetti di laboratorio di laurea 02 Aree di studio e scale di utilizzo - Fotopiano e C.T.R. 03 Documentazione fotografica 04 Analisi dei piani urbanistici - P.T.C.P. - P.A.T. 05 Studi urbanistici sul territorio - Carta dei progetti e delle strategie - Sistema dei trasporti - Principali fatti urbani nell ambito del quadrante ospedale 06 Analisi delle aree di progetto - Area Scalo Motta - Area ex De Longhi
4 Presentazione del corso e impostazione dei progetti Il Laboratorio di Progettazione 1 della Magistrale in Architettura per il Nuovo e l Antico propone agli studenti che intenderanno seguire questo laboratorio due aree progetto, riferite l una al progetto del Nuovo Terminal Intermodale di Tessera; l altra al nuovo Parco dell Innovazione a Treviso Est. Le nostre riflessioni intorno all area Ex De Longhi e a quella dello Scalo Motta, unite tra loro dall asse ferroviario Treviso - Oderzo- Portogruaro e prossime alla città storica, hanno inizio con i progetti di Workshop predisposti nell estate del 2014 e con il successivo Laboratorio di Laurea attivato all interno dello IUAV. Le due aree rivestono indubbiamente un valore strategico all interno delle politiche urbane della città di Treviso, valore riconosciuto dallo strumento urbanistico comunale (P.A.T.) che definisce queste aree come contesti territoriali destinati alla realizzazione di programmi complessi. E ciò non solo per esser disponibili alla trasformazione in ragione della loro natura oggettiva: Un area obsoleta ed abbandonata dopo l incendio che ha distrutto la fabbrica De Longhi; Un area dismessa dalle ferrovie e oggi non più utilizzata e disponibile ad esser acquisita alla città per quanto riguarda l ex scalo Motta; ma anche per la loro posizione strategica entro la struttura urbana, poste lungo l asse che dal casello autostradale di Treviso Est conduce al centro della città. Per queste aree, e soprattutto per l area Ex De Longhi, abbiamo predisposto dapprima una ipotesi di masterplan che è stato sottoposto a verifica durante il Laboratorio di Laurea che si è svolto per tutto il 2015 e che ha portato al risultato che abbiamo esposto nelle due pagine successive. Come potete vedere il lavoro fatto durante il Laboratorio di Laurea ha modificato sostanzialmente la ipotesi di partenza e questo stesso lavoro necessita ora di un completamento ed una definizione per quelle parti non ancora completate, sia all interno dell area, sia nei suoi margini esterni, fino a collegarsi con la Via Postumia, l antica via che collegava Traviso con Oderzo, per terminare ad Aquileia. Ma l area Ex De Longhi è strategica anche per le politiche urbanistiche riferite all intero quartiere orientale della città compreso tra le anse del Fiume Sile e la ricordata linea ferroviaria Treviso-Portogruaro, in quanto gli insediamenti che verranno costruiti al suo interno potranno costituire un elemento strategico per ripensare l intero quartiere e per dotarlo di quelle funzioni e di quegli spazi oggi assenti nel quartiere orientale della città. Nel disegno rappresentato qui a fianco abbiamo esposto un secondo masterplan dell organizzazione funzionale dell ambito, integrando progetti già completati all interno del Laboratorio di Laurea a progetti ancora da sviluppare e posti alla base del presente Laboratorio, ed abbiamo elencato le principali questioni che interessano le singole aree dal punto di vista del progetto che per esse occorre predisporre. Durante la illustrazione in aula espliciteremo con maggiori dettagli tali indicazioni. Otto sono i temi individuati (di cui il primo riguarda 5 aree, portando così gli ambiti di intervento a 12) a cui dovranno corrispondere altrettanti progetti. Nello sviluppare i singoli progetti ciascun gruppo a cui sarà assegnato uno dei temi si troverà necessariamente ad articolare le prime indicazioni che sono riportate nel disegno di masterplan, e molto spesso nel fare ciò si arriverà a modificare le singole indicazioni di masperplan. Così alla fine del laboratorio quasi certamente ci troveremo di fronte ad un insieme di progetti che solo in parte saranno la attuazione di quanto ora proposto. Al contrario il lavoro comune porterà ad una diversa e più complessa articolazione dei temi progettuali per ora individuati. Procederemo in questo modo: A ciascun gruppo verrà assegnato un tema/area tra i 12 individuati. E possibile, se i gruppi saranno numerosi, che un tema/area sia assegnato a due o più gruppi. Questo non deve preoccuparci in quanto per ogni area non ci sarà un unica soluzione architettonica, ma soluzioni diverse portate avanti da gruppi diversi. Il lavoro di ciascun gruppo sarà individuale, ma dovrà tener conto di quello che succede nelle aree contigue. Perciò il lavoro individuale va collocato all interno di un lavoro di gruppo, che è lo scopo finale del laboratorio. Questo lavoro sarà effettuato in aula negli incontri settimanali programmati dal Laboratorio. Affinché gli studenti non abbiano da perder tempo ad inquadrare i temi urbanistico-strutturali che caratterizzano l area, all interno del book abbiamo riportato una sintesi delle indicazioni dei piani e dei programmi che coinvolgono l area, ed infine una sintesi, per ora solo planimetrica, dei progetti svolti dal nostro Laboratorio di Laurea che si sono occupati dello sviluppo di tale ambito. Entro la fine del mese vi verranno consegnati dei disegni che illustrano più dettagliatamente i risultati del Laboratorio e verrà proposto in aula un plastico che rappresenta la situazione dei progetti all oggi. Tutte le indicazioni relative alle modalità di svolgimento del laboratorio, lezioni e programmi, disegni e plastici di lavoro, e modalità di presentazione degli elaborati conclusivi, verranno fornite durante il corso. 4
5 ipotesi di piano e divisione delle aree 5
6 Studi e progetti di riferimento WS03 House and public Services La ripetitività dei tipi edilizi adottati corrisponde ad un idea ancora elementare dei contenuti di progetto. Masterplan generale di progetto 6
7 Progetti di laboratorio di laurea È stato completamente definito l ambito dello Scalo Motta, destinato alla residenza, al commercio e allo sport. L area dell ex De Longhi, al contrario, presenta ancora delle parti incomplete oggetto del laboratorio di progettazione 1 dell a.a Masterplan generale di progetto 7
8 Aree di studio e scale di utilizzo Fotopiano e C.T.R. Gli strumenti utili alla progettazione all interno dell area indicata risultano essere principalmente: il fotopiano per gli studi generali e per gli inserimenti di planivolumetrici e/o renders); il C.T.R. utilizzabile per gli studi planimetrici dalla scala territoriale 1:5000, 1:2000, , alla scata urbanistica 1:500, 1:250. fonti: C.T.R. fotopiano fotopiano delle aree di progetto 8
9 planimetria delle aree di progetto 9
10 Documentazione fotografica Area Scalo Motta L area dello Scalo Motta è situata ad est del centro storico di Treviso. Immagini del lotto sarebbero reperibili solo entrando nell area privata attualmente di proprieta delle Ferrovie dello stato. Si nota comunque dalle foto aree che l area si situa all interno di una zona residenziale di media densità e in vicinanza dello stadio Tenni, presente ad ovest. L interno dell area è attualmente privo di edifici salvo qualche capannone con funzione di deposito ferroviario. foto aerea dell area 10
11 foto del contesto attorno all area 11
12 Area Ex De Longhi L area ex De Longhi si situa a sud di un tracciato ferroviario e nteressa terreni agricoli e terreni urbanizzati. La parte ad ovest è tuttora impegnata dalla ex fabbrica De Longhi, dai parcheggi e dalle aree private pertinenziali. A est della fabbrica il terreno resta ancora agricolo ed è segnato dalla presenza di alcuni fossati che ne caratterizzano i confini delle aree. foto aerea dell area 12
13 foto del contesto attorno all area 13
14 Analisi dei piani urbanistici P.T.C.P. La carta delle fragilità, sottolinea come le aree soggette a rischio idrogeologico non evidenzino particolari problematiche a sud, dove in passato sono state riscontrate alcune piene ed esondazioni. Si evidenzia inoltre che l area è interessata da molteplici corsi d acqua seppure di piccole dimensioni. fonte: LEGENDA carta delle fragilità 14
15 Le aree di progetto seppure non interessate nella conterminazione dei parchi del trevigiano risultano essere confinanti con due ambiti molto importanti Il parco della Storga / Mogliano Veneto con cui confina verso est; Il parco o riserva naturale che lambisce a sud la città di Treviso. fonte: LEGENDA carta del sistema ambientale 15
16 Nella carta del sistema insediativo infrastrutturale, il P.T.C.P. segna la parte est dell area ex De Longhi con la previsione di realizzazione di cubatura destinata a terziario. Si nota infatti dalla carta come sia l area sopra citata che quella dello Scalo Motta abbiano una posizione strategica rispetto agli assi ferroviari attualmente presenti. fonte: LEGENDA carta del sistema insediativo infrastrutturale 16
17 Il P.T.C.P. evidenzia anche l interesse turistico dell area dello Scalo Motta e dell ex De Longhi. Questi due ambiti oltre essere in diretta prossimità del centro storico di Treviso, hanno una notevole vicinanza con le stazioni ferroviarie presenti e di progetto. Sono in oltre interessate a est da percorsi cicloturistici e sono in prossimità della strada del vino. fonte: LEGENDA carta del piano turistico territoriale 17
18 P.A.T. Il P.A.T. individua a Treviso dodici principali ambiti di trasformazione. Nell area est della città sono evidenziati come contesti territoriali per la realizzazione di programmi complessi le aree dello Scalo Motta ed ex De Longhi; per entrambe il piano prevede la riconversione a carattere residenziale e commerciale in armonia col contesto insediativo in cui sono collocate. Il piano inoltre auspica il potenziamento della viabilià di collegamento nord-sud, e di integrare il sistema dei parcheggi scambiatori che servirà il centro storico della città. fonte: LEGENDA contesti territoriali destinati alla realizzazione di programmi complessi 18
19 carta delle trasformabilità 19
20 Studi urbanistici sul territorio Carta dei progetti e delle strategie La carta dei progetti e delle strategie indica, oltre alle principali vie di collegamento infrastrutturali, il sistema delle polarità all interno della città. All interno di questo trovano spazio lo Scalo Motta, e l intero sistema ferroviario, e le aree limitrofe a quella della ex De Longhi. fonte: LEGENDA carta dei progetti e delle strategie 20
21 Sistema dei trasporti La carta relativa al sistema dei trasporti indica i percorsi e le stazioni degli autobus all interno della città; allo stesso modo, illustra le principali piste ciclabili e la presenza, lungo le stesse, di stazioni di bike-sharing. Sono presenti inoltre, nei pressi dei punti strategici, parcheggi scambiatori per mezzi privati. fonte: LEGENDA carta del sistema del trasporto 21
22 Principali fatti urbani nell ambito del quadrante ospedale La tavola realizzata per la presentazione degli elaborati dell ospedale di Treviso evidenzia come l area di interesse ambientale che si configura sulle sponde del Sile si espande da est verso ovest, lambendo la parte sud del centro storico di Treviso. Entrambe le aree necessiterebbero di un potenziamento del servizio di trasporto pubblico che attualmetne è sviluppato lungo la direttrice nord-sud. LEGENDA 22
23 planimetria generale 23
24 Analisi delle aree di progetto area Scalo Motta Altezze degli edifici L analisi delle altezze degli edifici risulta utile alla comprensione della morfologia urbana del costruito e della differenziazione tra la parte interna e quella esterna delle mura. In questa, si nota come per la maggior parte dell edificato analizzato, generalmente di funzione residenziale, l altezza massima raggiunta è di due o tre piani. In alcuni punti dell area sono visibili accanto ad edifici medio-bassi degli edifici di altezze elevate che possono raggiungere anche i 27 m. L analisi territoriale della densità edilizia ci mostra il quantitativo volumetrico degli edifici presenti. Densità edilizia L indice di fabbricabilità fondiario è il più importante indicatore urbanistico per un appezzamento di terreno, poiché definisce quanto è lecito costruire su di esso e ha quindi un enorme incidenza sulla proprietà economica del lotto; questo valore è dato dal rapporto tra il volume fabbricabile all interno del lotto (m³) e l area della superficie fondiaria (m 2 ). Si è constatato che la densità edilizia si sviluppa a fasce, circolari, ovvero che si allontanano diminuendo di valore dal centro verso la periferia. Infatti nelle zone piu vicine al centro abbiamo valori dell indice di edificabilità compresi tra 3 e 4 m 2 /m 3, mentre allontanandosi dal centro i valori cambiano, diminuendo dal 1.50 m 2 /m 3 nella zona vicna allo Scalo Motta, fino a 0.75 m 2 / m 3 nella periferia. Nell area è consigliato seguire un indice di densità edilizia che varia tra 1.00 e 2.00 m 2 /m 3. Età degli edifici Da come si riscontra nell elaborato, l area ha subito un urbanizzazione su larga scala a partire dal 1930 e successivamente nel 1980 in seguito al boom economico. Vi sono anche fabbricati di fondazione molto più antica; si tratta delle antiche ville di campagna realizzate dai signori locali. Entrando nello specifico dell area dello Scalo Motta, si che la sua realizzazione sia avvenuta negli anni trenta e sia stata riqualificata nel tempo. Sono ancora presenti all interno dell area numerosi edifici originari degli anni della realizzazione dello Scalo. Stato di conservazione degli edifici A primo impatto si può notare come nella zona ovest rispetto ai binari della stazione gli edifici più vicini al centro, soprattutto quelli che si affacciano sul viale Nino Bixio, strada Vescovo e via Eugenio Rota, abbiano per la maggior parte uno stato di conservazione mediamente degradato con caratteristiche simili come l altezza; si tratta infatti di edifici a più piani o, in minor numero, di semplici villette. Soffermandosi invece nella zona est, allontanandosi quindi dal centro storico, si intuisce come gli edifici abbiano uno stato di degradazione lieve o totalmente assente, soprattutto per quanto riguarda gli edifici che si affacciano in via Antonio Zezzos e viale IV Novembre. Analisi del verde Nell analisi del verde si evidenzia una zona agricola nella parte nord-est dell area Scalo Motta e viene Individuata anche una regione di verde umido, composto da risorgive, biotopi, siepi e aree boscate, sorta vicino al fiume Limbroga. In prossimità dell area di progetto, vi sono degli ambiti puntuali di verde urbano costituite da superfici incolte, parchi pubblici inseriti nel contesto della città tra le quasi si distinguono alcune strutture sportive. Di queste la più utilizzata è lo stadio Tenni del Treviso Calcio. Spostando l attenzione verso il centro storico troviamo un altro tipologia di verde tutelato che costeggia le mura e confina poi con il fiume Sile e relativo parco. Infine, nell ambito d interesse sono presenti alcune aree, subito adiacenti o interne allo stesso, denominate a carattere pubblico dal P.R.G., che a causa della funzione dell area stessa, però, sono state trascurate e lasciate a se stesse e, di conseguenza, soggette ad appropriazioni indebite da parte dei cittadini. L analisi dell età dell edificato dell area ha lo scopo di poter creare una futura relazione del progetto con l intorno che non contrasti con i caratteri degli edifici circostanti. 24
25 quadro generale delle analisi svolte 25
26 Analisi delle aree di progetto area ex De Longhi Altezze degli edifici Dalla planimetria è possiblile individuare le altezze dei fabbricati e dai dati rilevati si evince che la maggior parte degli edifici del territorio trevigiano non supera i 12.5 m di altezza e che il limite massimo è di 21.5 m. Secondo il D.M , in riferimento all edilizia residenziale, per altezza massima di un edificio si intende la differenza tra la quota altimetrica della linea di gronda del vano abitabile più alto e la quota del piano di campagna o del marciapiede. Nel caso di copertura a tetto, con sottotetti accessibili, l altezza dell edificio si misura sulla verticale del prospetto dal piano di campagna o del marciapiede al punto medio della copertura, salvo una diversa disciplina prevista dal R.E.C. Nel caso di edifici prospicienti su strade o terreni in pendenza, l altezza dei singoli fronti è uguale alla media aritmetica delle altezze degli spigoli, misurate con i criteri precedenti, e l altezza dell edificio è data dalla media delle altezze medie dei fronti. Funzioni degli edifici Gli studi effettuati per conoscere il sito e gli elementi che compongono il sistema di cui fa parte l area De Longhi hanno anche permesso di comprendere l entità degli elementi naturali, come l estensione del verde sia pubblico che privato, dell idrografia che attraversa la città, ma soprattutto delle funzioni distribuite in tutto il territorio; produzione, commercio, servizi alla cittadinanza, luoghi di culto, si uniscono alle residenze per creare un tessuto urbano eterogeneo, ma completo. Analisi del verde Il sistema degli spazi verdi è caratterizzato da due componenti strutturali: il sistema dei parchi del Sile e dello Storga e il sistema degli spazi agricoli che interrompono la continuità dei tessuti edilizi. L ambito dei due parchi ed il sistema delle aree agricole tutelate definiscono, nel loro insieme, la corona verde della città di Treviso. Sono descritte le informazioni sullo stato attuale dell ambiente e delle risorse naturali, presenti nel territorio comunale; sono individuati i punti di forza da tutelare e valorizzare attraverso le strategie di piano, le problematiche ambientali. Relativamente al paesaggio urbano, l obiettivo strategico fondamentale è l individuazione degli elementi che contribuiscono a definire la qualità generale del paesaggio urbano (corsi d acqua, vegetazione emergente, grandi giardini e parchi privati) classificandoli in relazione all entità, al ruolo storico, e alle caratteristiche strutturali, evidenziando peculiarità e potenzialità di qualificazione e sviluppo. Il P.A.T. individua gli ambiti o unità di paesaggio agrario di interesse storico-culturale nonché gli elementi significativi del paesaggio di interesse storico per i quali lo stesso piano assicura, nel rispetto delle esistenti risorse agro-produttive: la salvaguardia delle attività agro-silvopastorali, dei valori archeologici, storici e architettonici presenti nel territorio; l individuazione di zone del paesaggio agrario che ha portato alla perdita della vocazione agricola primaria; la schedatura del patrimonio edilizio elaborando una specifica normativa per il loro riutilizzo; la conservazione o la ricostituzione del paesaggio agrario e del relativo patrimonio di biodiversità e degli habitat; la salvaguardia o ricostituzione dei processi naturali, degli equilibri idraulici e idrogeologici e degli equilibri ecologici. Età degli edifici L analisi cronologica degli edifici nei pressi dell area ex De Longhi è stata effettuata sulla base di un arco temporale a partire dalle epoche precedenti al 1800 fino ai nostri giorni. Gli edifici più antichi, risalenti a prima del XIX sec. fino alla prima metà del XX sec., sono prevalentemente collocati a sud della Strada Statale Postumia, a ridosso delle sponde del fiume Sile, nei pressi della zona Fiera; la destinazione d uso di questi edifici era in origine di carattere prettamente agricolo, dovuta innanzitutto alla collocazione periferica del quartiere, dove un tempo la città non si era ancora espansa e il territorio era principalmente rurale. Tra il 1950 e il 1980, l area di progetto ha avuto una rapida espansione dovuta al forte impulso del boom economico del dopoguerra. Nell area sono stati realizzati edifici di carattere residenziale, sistemi stradali a pettine e industrie di vario tipo. Stato di conservazione degli edifici Lo stato di conservazione dei manufatti edilizi nell area è considerato mediamente in buono stato, eccetto rari casi di forte degrado. Ai fini di una migliore comprensione qualitativa, si possono individuare quattro differenti settori del rilievo: il tessuto urbano tra via Postumia e la linea ferroviaria a nord è composto in maggior parte da edifici in un mediocre stato di conservazione, così come il quartiere collocato tra l istituto tecnico agrario e la linea ferroviaria; il complesso industriale che si sviluppa tra via Postumia e la linea ferroviaria è attualmente da considerarsi in un buono stato di conservazione; altrettanto si può dire per l area commerciale sorta lungo via Postumia, rappresentata nel tratto in esame principalmente dal centro commerciale Fiera, dal concessionario automobilistico Mazda, dal mobilificio Zanon e dal discount alimentare Lidl. 26
27 quadro generale delle analisi svolte 27
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