Dott. Daniel Caratti- Ecuba

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1 LA PROGETTAZIONE DELLE AZIONI NEL SEAP Dott. Daniel Caratti- Ecuba

2 Patto dei Sindaci: di cosa si tratta? -Il Patto dei Sindaci è un impegno formale a superare gli obiettivi europei in termini di riduzione delle emissioni di CO2. - Il pacchetto europeo Energy for a Changing World, adottato nel 2007, impegna l Europa a ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, attraverso un incremento del 20% dell efficienza energetica e una quota del 20% di energia rinnovabile nel paniere di fornitura.

3 Firmare il Patto significa impegnarsi a: - Preparare un inventario delle emissioni - Redigere un Piano d Azione per l Energia Sostenibile PAES (Sustainable Energy Action Plan - SEAP) -Attuare il proprio Piano d Azione (SEAP) e riferire ogni 2 anni sui progressi fatti - Coinvolgere i cittadini e tutte le parti interessate -Partecipare alla cerimonia annuale di firma Covenant of Mayors conference a Bruxelles -Condividere le esperienze e le buone pratiche con gli altri firmatari - Incoraggiare altre città a partecipare

4 Chi può prendere parte al Patto dei Sindaci? Il Patto è diretto principalmente ai comuni, perchè: -Più della metà dei gas serra sono generati negli o dagli agglomerati urbani - L 80% della popolazione vive e lavora nelle città -Oltre l 80% dell energia viene consumata a livello urbano In pratica per firmare il Patto bisogna essere il rappresentante legale o delegato di un autorità locale o comune di qualsiasi taglia e tipologia: TUTTI I COMUNI SONO I BENVENUTI! Le Autorità locali hanno il potere di agire!

5 Chi può prendere parte al Patto dei Sindaci? Il Patto è diretto principalmente ai comuni, perchè: -Più della metà dei gas serra sono generati negli o dagli agglomerati urbani - L 80% della popolazione vive e lavora nelle città -Oltre l 80% dell energia viene consumata a livello urbano In pratica per firmare il Patto bisogna essere il rappresentante legale o delegato di un autorità locale o comune di qualsiasi taglia e tipologia: TUTTI I COMUNI SONO I BENVENUTI! Le Autorità locali hanno il potere di agire!

6 Perché aderire al Patto dei Sindaci? - Per siglare un impegno pubblico alla riduzione delle emissioni -Per rendereilproprioterritorioall avanguardiain campo energetico-ambientale - Per iniziare o sostenere le dinamiche di sostenibilità ambientale nel proprio territorio - Per beneficiare dell incoraggiamento e dell esempio di altri comuni all avanguardia - Per condividere le conoscenze con altri comuni - Per fare MKTG territoriale - Per pubblicizzare i risultati ottenuti - Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali (Kyoto, RES, ) e provinciali

7 Ruoli: la Commissione Europea - Assicura riconoscimento politico e la visibilità alle città -Negozia il supporto per i Comuni più piccoli - Mobilita le risorse finanziarie Cooperazione con la BEI IEE : finanziamenti disponibili per le comunità ad energie sostenibili

8 Ruoli: L ufficio del Patto dei Sindaci - Fornisce guida e supporto - Controlla l attuazione dei Piani di Azione - Facilità il collegamento tra le città firmatarie del Patto -Supporta gli enti firmatari nell organizzazione di giornate informative locali, sulle tematiche energetiche - Promuove gli enti firmatari a livello europeo

9 Ruoli: il Ministero dell Ambiente -Coordina la campagna SEE (Sustainable Energy Europe), all interno della quale agisce il Patto dei Sindaci ( -Promuove il Patto su tutto il territorio nazionale organizzando eventi ed iniziative in collaborazione con le Strutture di Supporto e i singoli Comuni -Fornisce guida e supporto ai Comuni per l adesione formale e la redazione dei PAES -Facilita il networking tra le città e i Comuni firmatari promuovendo azioni sinergiche tra i partner SEE e gli aderenti al Patto -Supporta gli aderenti nella ricerca delle risorse finanziarie necessarie per la redazione dei PAES

10 Ruoli: Le strutture di supporto Le Strutture di Supporto sono pubbliche amministrazioni, enti locali e regionali (ad esempio, regioni, province e agglomerati urbani) che possono offrire coordinazione, guida strategica, assistenza finanziaria e tecnica ai firmatari del Patto entro il loro territorio. Le strutture di supporto sono organismi intenzionati a fornire supporto al Patto ad esempio tramite: - La promozione dei benefici dell adesione - Il supporto amministrativo per chi vuole aderire -Il supporto tecnico per la stesura del PAES e dell inventario delle emissioni - Il supporto nel settore della comunicazione - Il supporto finanziario all implementazione del piano d azione

11 Il PAES - E' il documento attraverso il quale i firmatari del Patto raggiungono gli impegni presi per il Utilizza i risultati dell'inventario delle emissioni di base per individuare i migliori campi d'azione e le migliori possibilità per raggiungere il traguardo di riduzione del CO2 dell'ente locale; - Non deve essere considerato come un documento fisso e rigido; - Riguarda azioni a livello locale di competenza degli enti locali (aree in cui gli enti locali possono influenzare il consumo di energia a lungo termine). Il settore industriale non e' un obiettivo chiave del Patto dei Sindaci, gli enti locali hanno la facoltà di scegliere se attuare o meno azioni in tale ambito.

12 Il PAES -RiguardalariduzionedelleemissionidiCO2edilconsumofinaledi energia da parte degli utilizzatori finali. Può anche includere azioni che riguardano la produzione di energia elettrica locale (sviluppo di PV, energia eolica, CHP, miglioramento nella generazione di energia locale) e generazione di riscaldamento/raffreddamento locale. - Gli enti pubblici devono avere un ruolo esemplare attraverso misure connesse ai propri edifici, agli impianti ed al proprio parco macchine. - L'orizzonte temporale è il 2020; - E possibile che alcune azioni abbiano avuto inizio prima che l'ente locale abbia aderito al Patto.

13 Piano d Azione punti salienti Il SEAP è costituito da due parti: -L inventario delle emissioni di base (BEI), che fornisce informazioni sulle emissioni di CO2 attuali e future del territorio comunale, quantifica la quota di CO2 da abbattere, individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili; -Il Piano d Azione (SEAP), che individua un set di azioni che l Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 definiti nel BEI.

14 L indice del documento 1. Sommario esecutivo SEAP 2. Strategia globale A. Obiettivi e traguardi B.Quadroattualeevisioneperilfuturo C. Aspetti organizzativi e finanziari: strutture di coordinamento ed organizzazione create ed assegnate capacità di organico assegnata; partecipazione della cittadinanza e dei portatori di interesse; budget; fondi di finanziamento previsti per gli investimenti all'interno del piano di azione; misure previste per il monitoraggio ed il seguito(follow-up).

15 L indice del documento 3. Inventario delle Emissioni di Partenza (BEI) ed informazioni correlate, compresa l'interpretazione dei dati 4. Azioni e misure pianificate per l'intera durata del piano(2020) strategia a lungo termine, obiettivi ed impegni fino al 2020; azioni a breve/medio termine Per ogni azione/misura si deve specificare(quando possibile): - descrizione - il dipartimento, la persona o l'impresa responsabili - le tempistiche(fine-inizio, punti principali) -stimadeicosti - stima del risparmio energetico e di energia prodotta da fonti rinnovabili -stimadelleriduzionidico2

16 La visione strategica: gli obiettivi La visione di un futuro energetico sostenibile è il principio guida per tutti I firmatari del Patto. Serve come il componente che unisce tutte le parti interessate, da politici di primo piano ai cittadini e ai gruppi di interesse. La visione a lungo termine deve essere adatta al contesto geopolitico e socioeconomico: l obiettivo deve essere chiaro, adeguato e al contempo ambizioso poiché deve anche essere compatibile con il target minimo del Patto dei Sindaci (>20% di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020). In sintesi l obiettivo deve essere SMART cioè Specifico, Misurabile, Ambizioso, Raggiungibile, Temporale

17 Panoramica BEI Cosa è la BEI Costruzione della BEI I settori Cosa inserire Scelta della metodologia Un esempio Conclusione

18 Cosa è la BEI Il nostro punto di partenza per l implementazione del nostro Piano d Azione per l Energia Sostenibile Al suo completamento offrirà un quadro completo dei consumi e delle emissioni di CO2all interno di un territorio, sia in termini di pubblico che di privato A partire dalla BEI si potrà capire quali siano le azioni che hanno priorità sulle altre, ed indentificaredi conseguenza i migliori rapporti costo/efficacia Fornisce, al suo completamento, identificazione chiara degli stakeholdernel territorio (es: utenze e abitazioni domestiche)

19 Come è composta la BEI Nella stesura del BEI/MEI, sono di fondamentale importanza i seguenti concetti: 1. Anno di partenza. L'anno di partenza (Baselineyear) è l'anno di riferimento per i risultati raggiunti nella riduzione delle emissioni nel Si raccomanda il 1990 come anno di partenza del BEI o l'anno successivo più vicino per il quale sia possibile raccogliere i dati quanto più completi ed attendibili. 2. Dati di attività. I dati di attività quantificano l'attività svolta all'interno del territorio dell'ente locale (MWh). 3. Fattori di emissione. I fattori di emissione sono coefficienti che quantificano le emissioni per unità di attività.

20 Costruzione della BEI I vettori energetici da considerare nella raccolta dati: -ELETTRICITA' utilizzata dal consumatori finali, indipendentemente dalla fonte di produzione energetica (MWh/e). -RISCALDAMENTO/RAFFREDDAMENTO fornito come materia -RISCALDAMENTO/RAFFREDDAMENTO fornito come materia prima agli utilizzatori finali nel territorio (MWh/heat- MWh/cold)

21 Costruzione della BEI I vettori energetici da considerare nella raccolta dati: -COMBUSTIBILI FOSSILI fa riferimento a tutti i combustibili fossili consumati come materia prima dagli utilizzatori finali. Include tutti i combustibili fossili acquistati dai consumatori finali per il riscaldamento dei locali, per il riscaldamento dell'acqua o per cucinare. Include anche i carburanti consumati per il trasporto (MWh/fuel) -ENERGIE RINNOVABILI fa riferimento a tutti gli impianti ad olio vegetale, biocarburanti, altra biomassa (es. legno), solare termico ed energia geotermica consumata come bene dai consumatori finali.

22 I settori della BEI Edifici, attrezzature/impianti comunali EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) Edifici residenziali Illuminazione pubblica comunale Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di scambio delle quote di emissione ETS) Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie Parco auto comunale TRASPORTI Trasporti pubblici Trasporti privati e commerciali Totale parziale trasporti Totale (Eventuali) acquisti di elettricità verde certificata da parte del comune[mwh]: Fattore di emissione di CO2 per gli acquisti di elettricità verde certificata(approccio LCA):

23 I settori della BEI -2 Elettricità prodotta localmente (esclusi gli impianti ETS e tutti gli impianti/le unità > 20 MW) Energia eolica Energia idroelettrica Fotovoltaico Cogenerazione di energia elettrica e termica Altro Specificare: Totale Calore/freddo prodotti localmente Cogenerazione di energia elettrica e termica Impianto(i) di teleriscaldamento Altro Specificare: Totale ALTRO Smaltimento dei rifiuti Gestione delle acque reflue Indicare qui le altre emissioni del vostro comune Totale

24 Cosa inserire nella BEI

25 Cosa inserire nella BEI

26

27 Energia da fonti rinnovabili

28 Scelta della Metodologia Calcolo delle emissioni con standard, in linea coi principi IPCC Calcolo delle emissioni secondo la metodologia LCA

29 Differenze

30 Vantaggi e svantaggi

31 Un esempio di BEI 0,09% 2% Consumi 7% 5% Municipali Terziario 25% Residenziale37% Illuminazione Pubblica 38% Industria Flotta Municipale Trasporto privato 23% Altro Trasporto pubblico 0,3%

32 Esempio di BEI -2

33 E la relativa distribuzione S.taLucia di Piave CONSUMI 0% 5% Edifici, attrezzature/impianti comunali Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 0% 0% 35% 17% 0% 43% Edifici residenziali Illuminazione pubblica comunale Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di scambio delle quote di emissione ETS) Parco auto comunale Trasporti pubblici Trasporti privati e commerciali

34 Il nostro punto di partenza Il nostro percorso dalla BEI Emissioni Consumo Produzione da fonti rinnovabili 5 4,7 4,5 4, ,7 3,5 3 3,1 3,2 3,3 3,4 3

35 Dove raccogliere i dati Edifici e patrimonio comunali (compresi automezzi, illuminazione e produzione) Ufficio Tecnico Economato Servizio Manutenzione Servizio Calore ESCo Fornitori

36 Dati territoriali Fornitori Metodologia Top/down adeguata Rete Elettrica TERNA ACI ENEL ISTAT Bilanci energetici Provinciali CAMCOM Provincia di Treviso Banca dati dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas Ministero dello sviluppo economico Aziende trasporto Pubblico Database Provinciali Osservatorio Piste Ciclabili GSE

37 Possibili Azioni Piano d'azione per l'energia sostenibile Settore Nome dell'azione Tipo di Azione Numero Azione Risparmio Energetico Riduzione di CO2 Produzione di Energia da fonti rinnovabili MWh/ anno tons/ anno MWh/ anno % sul totale del settore % sul totale del settore % sul totale del settore Descrizione dell'azione: % sul totale territoriale % sul totale territoriale % sul totale territoriale Relazione con altre azioni del Piano: Tempi e costi Azione finanziata da: Fondi Internazionali Fondi Nazionali Fondi Locali Fondi Privati Non ancora finanziato sul totale dell'investimento % sul totale dell'investimento Nota: specificare ulteriori informazioni sul finanziamento Distribuzione dell'investimento Costo per anno Costi totali stimati Finanziamenti già attivi Note: Risparmio economico annuale: Tempo di ritorno dell'investimento in mesi: Responsabile dell'azione: Altri soggetti ed organizzazioni coinvolte e modalità di coinvolgimento Ulteriori risultati attesi: Indicatori per il monitoriaggio: Indicatori quantitativi: MWh/anno evitati: MWh/anno prodotti: CO2 tons/anno evitate Indicatori Qualitativi: Ulteriori note utili al monitoraggio

38 Famiglie SalvaEnergia: Piacenza 33 Famiglie Vincitrici kwh risparmiati CO2 tonsevitate

39 PiediBus Il Piedibus è una sorta di autobus umano costituito da una carovana di bambini che vanno a scuola a piedi, seguendo un percorso stabilito ed in tutta sicurezza attraverso la supervisione di due adulti (uno autista ed uno controllore). Ogni bambino è inoltre munito di un apposita pettorina visibile. OBIETTIVI Riduzione delle emissioni di CO2 relative al trasporto privato consentendo ai bambini di andare a scuola a piedi. Educare i giovani alla cultura della mobilità sostenibile. Monitoraggio dato dal n partecipanti e dai km percorsi

40 Diagnosi Energetiche (Aziende) Fornire supporto all analisi energetica all interno del processo di produzione Creare consapevolezza Supporto nella ricerca di finanziamenti

41 Cogenerazione da Biomasse Refrontolo(TV) L azienda agrituristica Calronche, composta da una superficiedi circa 30 ha di cui 14 a vigneto e 4 a bosco, ha realizzato una filieracompleta per la valorizzazione energetica delle potature del vigneto. Nell autunno 2008 il vecchio impianto termico a GPL e stato sostituito con un moderno impianto alimentato con cippato di vite. La centrale termica a cippatoe composta da un silo interrato con un volume utile di circa 75 m3, provvisto di un sistema di estrazione a bracci articolati collegato a una coclea di strazione conica dotata di valvola stellare sul pozzetto di carico. La caldaia, con potenza nominale di 180 kw, e una Heizomatmodello RHK-AK 204 a griglia mobile orizzontale e dispositivo di pulizia automatica a turbolatoridello scambiatore a tubi orizzontali. L impianto di distribuzione del calore, dotato di un accumulo inerziale di l e collegato a tre sottostazioni per mezzo di una minirete di teleriscaldamento di circa 100 m. L impianto riscalda una volumetria complessiva di circa m3, ma e stato dimensionato per riscaldare ulteriori m3 in fase di costruzione. Attualmente l energia erogata e pari a circa 200 MWh/anno. La caldaia a cippato consente di evitare ogni anno l emissione in atmosfera di 50 tonnellate di CO2 rispetto al GPL. Considerando una vita utile della caldaia pari a 20 anni, il risparmio complessivo risulta pari a t.

42 COGENERAZIONE DA BIOMASSA SOLIDA DIFILIERA LOCALE Calenzano(FI) LA FILIERA Materia prima utilizzata: cippato di legno vergine prodotto in ambito locale. Consumo medio di materia prima: t/anno Provenienza della biomassa: potature di vigneti ed uliveti (circa t/anno) interventi di manutenzione in alvei fl uviali(circa t/anno) cure e diradamenti forestali (circa t/anno) residui della prima lavorazione del legno (circa t/anno) L IMPIANTO DI COGENERAZIONE Potenza elettrica nominale turbogeneratore: 800 kwe Potenza termica all impianto: 5,9 MWt Potenza termica immessa in rete: 3,5 MW (valore minimo) -4,5 MW (valore massimo) Produzione media annua di energia (stima): 5,5 GWh elettrici; 20 GWh termici Destinazione dell energia elettrica: vendita in rete con tariffa omnicomprensiva Destinazione dell energia termica: fornitura a circa utenze pubbliche e private (appartamenti, edifi ci pubblici, piscine, palazzo dello sport)

43 Ulteriori info Circa il 25% dell energia elettrica prodotta dall impianto viene impiegata per autoconsumi (alimentazione cippato, forno, pompe olio diatermico, sistema di trattamento ed evacuazione fumi, ecc.) e per gli ausiliari (usi esenti da accise) necessari alla produzione di energia elettrica (turbogeneratore ORC). La restante parte viene immessa in rete ed incentivata mediante il sistema della tariffa omnicomprensiva. Il bacino di reperimento della biomassa ha un raggio di 70 km in linea d aria dall impianto di cogenerazione (filiera corta). La biomassa attualmente impiegata presso il cogeneratore ha prevalentemente una provenienza da taglio boschivo (diradamenti, tagli fitosanitarie colture dedicate), che viene integrata con potature di origine agricola (uliveti) e potature urbane. Le principali essenze arboree che costituiscono le biomasse impiegate sono pioppo, acacia, pino, ontano ed ulivo. L umidità media della biomassa impiegata oscilla intorno al 45%, il cippatoprodotto ha dimensioni tra i 5-6 cm di lunghezza. L impianto di cogenerazione e la rete di teleriscaldamento sono stati realizzati esclusivamente grazie ad investimenti di natura pubblica essendo BiogeneraSrl una società interamente a capitale pubblico. Mediante la linea di fi nanziamento 3.2 del bando DocUp 2005 della Regione Toscana che impiegava risorse comunitarie è stato ottenuto un fi nanziamentoin conto capitale di pari a circa il 10% dei costi ammessi. Il cogeneratoreè stato ammesso dal GSE a beneficiaredella tariffa incentivante omnicomprensiva per l energia elettrica immessa in rete e generata da fonti rinnovabili. L incentivo statale in questo caso è pari a 0,28 /KWhimmesso in rete.

44 Nella Provincia di Treviso Laresa UVA, nel 2012, è stata q.li Fonte: AVEPA e Schedario Viticolo Veneto

45 Pianificazione Urbanistica ESEMPIO Edilizia -Stima risparmio energetico : 1) attraverso la classe energetica rispetto a quella della baseline(es. da 180 a 50 kwh/m2=130 kwh/m2) e il numero di alloggi al Introduzione della variabile energetica nei differenti piani -Sviluppo di ambiti per nuovi insediamenti energeticamente sostenibili; -Sviluppo di Aree produttive ecologicamente attrezzate

46 Acquisti Verdi -ESEMPIO: Appalti verdi-i dati da raccogliere per l elaborazione e il monitoraggio dell azione: Acquisti verdi POLITICHE / AZIONI Acquisto energia elettrica verde 100% RESPONSABILE Appalti STATO ATTUAZ IONE Fonte indicator e Indicatori Energia elettica acquistata Prodotti per la pulizia biologici Appalti Pavimenti puliti m2 Catering biologico Appalti Numero pasti n. Attrezzatura per uffici Carta riciclata Auto a basse emissioni negli appalti Appalti Appalti Appalti Computer energy star Carta acquistata Unità di misura MWh n. kg Veicoli n.

47 Illuminazione pubblica ESEMPIO Installazione LED lampade votive Stima risparmio energetico 1) Obiettivo prefissato (in media si può ipotizzare 24,5 kwh/lampada)

48 Illuminazione pubblica lampade semaforiche ESEMPIO Installazione LED semafori Stima risparmio energetico 1) Stima gruppo lavoro agenda 21 locali Numero di ore funzionamento AEEG: ) Obiettivo prefissato (in media si può ipotizzare 170 kwh/lanterna)

49 Grazie per l Attenzione! Dott. Daniel Caratti Ecubasrl

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