Articolo 124 T.U. di Pubblica Sicurezza (R.D. 6 novembre 1926, n. 1848) e suo regolamento di esecuzione
|
|
- Bartolommeo Pizzi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CORSO DI FORMAZIONE PER ASPIRANTI MAESTRI DI SCI 05 maggio 2014 Eva Dandrea Regolamentazione delle attività di guida e portatore alpino (mestieri girovaghi) Articolo 124 T.U. di Pubblica Sicurezza (R.D. 6 novembre 1926, n. 1848) e suo regolamento di esecuzione 1
2 Articoli 123 e 125 T.U. Leggi di Pubblica Sicurezza (R.D. 18 giugno 1931, n. 773) Articoli Regolamento di esecuzione (R.D. 6 maggio 1940, n. 635) Applicazione estensiva ai maestri di sci dell articolo 123 TULPS (Art. 238 del reg. esecuzione TULPS) Licenza di pubblica sicurezza (Questore) Requisiti di moralità Superamento di un esame avanti una commissione provinciale di nomina prefettizia (topografia, tecnica alpinistica, pronto soccorso) + Certificato idoneità tecnica della F.I.S.I. 2
3 Legge 1 dicembre 1971, n Art. 123 TULPS Per l esercizio del mestiere di guida, interprete, corriere, guida o portatore alpino e per l abilitazione all insegnamento dello sci è necessario ottenere la licenza del questore. Licenza rilasciata dal Sindaco MESTIERE GIROVAGO (T.U. pubblica sicurezza) PROFESSIONE (TURISTICA) Legge-quadro 17 maggio 1983, n. 217 (Legge-quadro per il turismo) Legge-quadro 8 marzo 1991, n. 81 (Legge-quadro per la professione di maestro di sci) 3
4 Art. 11 Professioni turistiche Le regioni accertano i requisiti per l esercizio delle professioni di ( ) maestro di sci ( ) ed ogni altra professione attinente al turismo. E maestro di sci chi, per professione, insegna a persone singole o a gruppi di persone la pratica dello sci. In particolare, le regioni dovranno accertare per i maestri di sci ( ) adeguate capacità professionali in sede tecnico-operativaoperativa accertate alla stregua dei criteri didattici elaborati per i vari gradi della professionalità dai competenti enti ed associazioni nazionali. Abolizione della licenza di p.s. Formazione uniforme (tecnico, didattica, culturale) Rilevanza di livello nazionale alla professione Previsione di un collegio nazionale e di collegi regionali/provinciali Professionalizzazione della categoria 4
5 ARTICOLO 2. chi insegna professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, a persone singole ed a gruppi di persone, le tecniche sciistiche in tutte le loro specializzazioni, esercitate con qualsiasi tipo di attrezzo, su piste da sci, itinerari sciistici, percorsi di sci fuori pista ed in escursioni con gli sci che non comportino difficoltà richiedenti l uso di tecniche e materiali alpinistici, quali ad esempio corda, piccozza, ramponi. Oggetto dell attività: insegnamento delle tecniche sciistiche accompagnamento retribuito di clienti sugli sci (art. 18 L.81/91). a persone singole ed a gruppi di persone. 5
6 . con qualsiasi tipo di attrezzo. ad esclusione di materiale alpinistico esclusivamente con gli sci. su piste da sci, itinerari sciistici, percorsi di sci fuori pista ed in escursioni con gli sci. che non comportino difficoltà richiedenti l uso di tecniche e materiali alpinistici, quali ad esempio corda, piccozza, ramponi.. anche in modo non esclusivo e non continuativo.. professionalmente. Articolo 2229 c.c. Professionista intellettuale Art. 3 della l. n. 81/1991 Articolo 3 della legge quadro n. 81/91 L esercizio della professione di maestro di sci è subordinata alla iscrizione in appositi albi professionali regionali tenuti ( ) dal rispettivo collegio regionale dei maestri di sci. 6
7 (Norma penale in bianco) Ai fini della configurabilità del reato di abusivo esercizio di una professione, la giurisprudenza chiarisce come sia sufficiente l esercizio, in concreto, di un attività per la quale è richiesta una particolare abilitazione che nei fatti non si possiede, a nulla rilevando che tale attività sia sostanzialmente conforme ai dettami della tecnica professionale (cfr. Cass., sez VI, 13 giugno 1989, n. 8424). L abusività consiste, in sostanza, nell essere sforniti dell abilitazione prescritta, essendo sufficiente anche il compimento di una isolata od occasionale prestazione (sul punto Cass., sez. VI, 7 maggio 1985, n. 4349; Cass., sez. VI, 15 marzo 1980, n. 3732; Cass., sez. VI, 26 febbraio 1976, n. 2491; Cass., sez. III, 30 dicembre 1966, n. 2546) per la quale è irrilevante lo scopo di lucro e, in genere, qualsiasi movente di carattere privato o di beneficenza; non esclude il reato neppure la gratuità della prestazione professionale o il consenso del destinatario della prestazione abusiva (Cass., sez. II, 21 ottobre 2000, n ; Cass., sez. VI, 16 marzo 1984, n. 2286; Cass., sez. VI, 22 dicembre 1988, n ). 7
8 Tribunale di Trento sezione distaccata di Cles, n. 26/01, d.d. 16/07/2001 Tribunale di Trento, sez. Civile, n. 84/02, d.d. 16/01/2002 Tribunale di Trento, sez. Civile, n. 85/02, d.d. 16/01/2002 Tribunale di Trento Sezione distaccata di Cles n. 2/02, d.d. 04/02/2002 Giudice di pace di Trento, n d.d 09/04/02 Consenso del destinatario della prestazione abusiva Conformità dell attività ai dettami della tecnica professionale Gratuità della prestazione Occasionalità della prestazione Assenza di scopo di lucro o motivi di beneficienza 8
9 ITER FORMATIVO Corsi tecnici didattici - culturali (artt. 6-8) (durata minima di 90 giorni effettivi) Esami tecnici didattici - culturali (art. 9) ABILITAZIONE Sci alpino Fondo - Snowboard ABILITAZIONE PROFESSIONALE ALL INSEGNAMENTO DELLO SCI ISCRIZIONE ALL ALBO PROFESSIONALE - Validità triennale - (art. 11) - Territorio in cui si esercita la professione - (art. 3) - Collegi interregionali - (art. 14) DIPLOMA di SPECIALIZZAZIONE 9
10 Legge provinciale 23 agosto 1993, n. 20 Legge provinciale 3 febbraio 1995, n. 1 Legge provinciale 12 febbraio 1996, n. 3 Legge provinciale 7 luglio 1997, n. 10 Legge provinciale 23 febbraio 1998, n. 3 Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10 Legge provinciale 19 febbraio 2002, n. 1 Legge provinciale 11 marzo 2005, n. 3 Legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 23 Legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2 Legge provinciale 31 ottobre 2012, n
11 ARTICOLO 24 L.P. 20/93. chi insegna professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, a persone singole ed a gruppi di persone, le tecniche sciistiche in tutte le loro specializzazioni, esercitate con qualsiasi tipo di attrezzo, su piste da sci, itinerari sciistici, percorsi di sci fuori pista ed in escursioni con gli sci che non comportino difficoltà richiedenti l uso di tecniche e materiali alpinistici, quali ad esempio corda, piccozza, ramponi. 11
12 ABILITAZIONE ARTICOLO 29 L.P Si consegue: 1) corsi tecnico pratici 2) didattici 3) culturali E superamento relativi esami ARTICOLO 29 L.P 20/93 modificato con la l.p. 22/2012 INTRODUZIONE DELLA QIUALIFICA DI ALLIEVO MAESTRO DI SCI Articolo 29, comma 1 bis, della l.p. 20/93 La frequenza dei primi moduli dei corsi tecnico pratici, didattici e culturali e il superamento dei relativi esami consente di conseguire la qualifica di allievo maestro di sci nelle diverse discipline. 12
13 L allievo maestro di sci può svolgere, nell ambito di una scuola di sci e sotto la vigilanza del direttore della stessa, per un periodo massimo di sei mesi distribuiti nell arco di due stagioni invernali, l attività di insegnamento della propria disciplina nei campi scuola oppure in altre piste fino al livello tecnico previsto dal regolamento di esecuzione della l.p. 20/93...ABILITAZIONE DISCIPLINE ALPINE DISCIPLINE DEL FONDO DISCIPLINE DELLO SNOWBOARD 13
14 PROVA ATTITUDINALE ESAME SCRITTO (legislazione turistica provinciale, geografia ed ambiente della provincia di Trento, storia locale, flora e fauna presenti nel territorio provinciale, meteorologia e topografia, primo soccorso) Sottocommissione culturale NO ESAME SCRITTO accompagnatore di territorio, guida alpina - maestro di alpinismo, aspirante guida alpina e maestro di sci in altra disciplina ESAME PRATICO (accertamento della capacità tecnica e dell attitudine a svolgere l attività di maestro di sci) Sottocommissione tecnica Votazione per i residenti Abilitazione di accompagnatore di territorio, guida alpina-maestro di alpinismo o aspirante guida alpina Certificati attestanti la conoscenza di una lingua straniera 14
15 CORSI DI FORMAZIONE CORSI CULTURALI nozioni teoriche Conoscenza e pratica CORSI TECNICO-PRATICI delle tecniche sciistiche CORSI DIDATTICI Metodologie di insegnamento delle tecniche sciistiche CREDITI FORMATIVI ESAMI DI ABILITAZIONE PROVE CULTURALI Sottocommissione culturale PROVE TECNICO-PRATICHE PROVE DIDATTICHE Sottocommissione tecnica CREDITI FORMATIVI 15
16 ABILITAZIONE PROFESSIONALE Esercizio stabile in provincia di Trento ISCRIZIONE ALL ALBO PROVINCIALE dei MAESTRI di SCI REQUISITI per l iscrizione all albo in provincia di Trento: 1. Abilitazione ione all esercizio della professione di maestro di sci 2. Cittadinanza italiana o di altro Stato straniero 3. Diploma di istruzione secondaria di primo grado 4. Idoneità psico-fisica all esercizio della professione 5. NO condanne penali Validità dell iscrizione : 4 ANNI RINNOVO ISCRIZIONE ALBO 1. Frequenza di un corso di aggiornamento 2. Permanere dei requisiti di iscrizione Cancellazione 1. Perdita dei requisiti di iscrizione 2. Trasferimento in altro albo 3. Sanzione disciplinare 16
17 Iscrizione all albo professionale della provincia di Trento subordinata al superamento di un esame organizzato dal collegio provinciale dei maestri di sci che accerti la conoscenza: del territorio provinciale, della geografia, dell ambiente montano e della normativa provinciale concernente la professione di maestro di sci e la sicurezza sulle piste da sci e all accertamento che l idoneità tecnica sia stata conseguita con criteri analoghi a quelli previsti dalla l.p. 20/1993. Iscrizione all albo professionale di altra regione o provincia autonoma Comunicazione preventiva (30 gg) al Collegio provinciale dei maestri di sci del periodo di attività e delle località sciistiche prescelte Normativa della regione o provincia autonoma di provenienza 17
18 Maestri di sci abilitati Specifica preparazione tecnico-didattica in alcuni settori Requisito per ottenere il riconoscimento come scuola di sci Direttore tecnico di scuola di sci Insegnamento dello sci ai bambini Insegnamento dello sci in lingua straniera (inglese tedesco francese) Insegnamento dello sci ai disabili Insegnamento del telemark... altri diplomi di specializzazione istituiti dalla Giunta provinciale, sentito il Collegio provinciale dei maestri di sci 18
19 EQUIPARATI: Qualifica di allenatore nelle discipline alpine, del fondo e dello snowboard Qualifica di istruttore nazionale maestri di sci rilasciata dalla FISI Qualifica di guida alpina-maestro alpinismo e aspirante guida per di SCUOLE DI SCI e SCUOLE DI SNOWBOARD Organizzazione di più maestri di sci per esercitare in modo coordinato la loro attività NO Autorizzazione all apertura RICONOSCIMENTO dell avvenuta costituzione 19
20 REQUISITI: Adesione minima di 18 maestri di sci (4 per il fondo e 5 per lo snowboard) Possesso da parte di un terzo del corpo insegnante di un diploma di specializzazione (almeno 3) Direzione tecnica affidata ad un maestro di sci in possesso del relativo diploma di specializzazione Adeguata copertura assicurativa Disponibilità di una sede adeguata e stabile Ordinamento interno della scuola ispirato a forme democratiche di partecipazione Impegno della scuola a prestare la propria opera nelle operazioni straordinarie di soccorso e a collaborare per la diffusione della pratica dello sci e l incremento dell afflusso turistico nelle stazioni invernali della provincia Denominazione della scuola tale da non creare confusione con quella di altre scuole eventualmente esistenti in zona 20
21 SANZIONI PENALI Violazione del codice penale (reato) Giudice penale SANZIONI AMMINISTRATIVE Violazione della legge provinciale n. 20/1993 e del suo regolamento di esecuzione Organi di vigilanza SANZIONI DISCIPLINARI Violazione codice di deontologia professionale Collegio provinciale dei maestri di sci 21
22 SANZIONI AMMINISTRATIVE Esercizio abusivo della professione (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 600 a euro 1.800) indipendentemente dalla sanzione penale Violazione dell obbligo di iscrizione all albo provinciale (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 200 a euro 600) Violazione dell obbligo di comunicazione per l esercizio temporaneo della professione (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 200 a euro 600) SANZIONI AMMINISTRATIVE a carico delle scuole Utilizzo quali maestri di sci di soggetti privi del titolo abilitativo da parte di agenzie di viaggio, scuole di sci ed organizzazioni non riconosciute di maestri di sci (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 600 a euro 1.800) Uso della denominazione scuola di sci o scuola di snowboard da parte di organizzazioni non riconosciute (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 400 a euro 1200 a carico di ciascuna persona che pratica attività di insegnamento dello sci nell ambito dell organizzazione) 22
23 Ogni altra violazione della legge o del regolamento di esecuzione (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 200 a euro 600) RADDOPPIATE IN CASO DI RECIDIVA (stessa violazione per due volte nel corso di cinque anni) Collegio provinciale maestri di sci ORGANO DI AUTODISCIPLINA ORGANO DI AUTOGOVERNO Maestri di sci iscritti all albo provinciale Maestri di sci residenti nel territorio provinciale che abbiano cessato l attività per anzianità o invalidità 23
24 ORGANI ASSEMBLEA (tutti i membri del collegio) Eleggere il consiglio direttivo Approvare annualmente il bilancio consuntivo del collegio Eleggere i membri del collegio nazionale Adottare i regolamenti interni Pronunciarsi su ogni questione sottopostagli dal consiglio direttivo e dall assemblea CONSIGLIO DIRETTIVO (membri eletti) Determinare la misura del contributo annuale a carico degli iscritti Svolgere le funzioni concernenti le iscrizioni e la tenuta dell albo professionale Vigilare sull esercizio della professione e applicare le sanzioni disciplinari Collaborare con le competenti autorità provinciali 24
25 PRESIDENTE Esercita le funzioni di rappresentanza del collegio verso l esterno Svolge compiti di coordinamento Convoca l assemblea e il consiglio direttivo Libertà di circolazione dei maestri di sci LIBERTA DI STABILIMENTO Artt Trattato UE (ex Artt Trattato CEE).possibilità di partecipare in maniera stabile e continuativa alla vita economica di uno Stato membro diverso da quello di origine LIBERA PRESTAZIONE DEI SERVIZI Artt Trattato UE (ex Artt Trattato CEE).. attività temporanea, limitata nel tempo, occasionale, senza integrazione nel contesto economico e sociale dello Stato membro 25
26 Art. 12 Legge 8 marzo 1991, n. 81 modificato dall art. 17 Legge comunitaria 2001 Decreto legislativo 2 maggio 1994, n.319 Direttiva comunitaria 92/51 51/CEE Decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 Direttiva comunitaria 2005/36/CEE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali Decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 Stati membri dell Unione europea Confederazione Svizzera Stati aderenti all accordo sullo spazio economico europeo (Liechtenstein, Norvergia, Islanda) Stati extra comunitari DPR 31 agosto 1999, n
27 Decreto legislativo 9 novembre 2007, n ) Presentazione della domanda di riconoscimento dell equivalenza del titolo inoltrata all autorità competente (art. 16) 2) Valutazione dei titoli abilitativi e professionali da parte della conferenza di servizi (o esperienza) 3) Eventuale applicazione di misure compensative Prova attitudinale Prova pratica e prova orale Tirocinio di adattamento 4) Riconoscimento di equivalenza del titolo Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano per le professioni per le quali sussiste competenza esclusiva ai sensi dei rispettivi statuti 27
28 Articolo 27 bis, comma 4, della legge provinciale n. 20 del 1993 Il riconoscimento professionale è effettuato dalla struttura provinciale competente in materia di turismo sulla base della valutazione delle qualifiche professionali acquisite all estero, espressa nell ambito di una conferenza di servizi appositamente indetta.. Decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206.ogni cittadino comunitario legalmente stabilito in uno Stato membro può prestare i suoi servizi temporaneamente e occasionalmente in un altro Stato membro con il suo titolo professionale di origine. Articolo 27 bis, comma 5, della legge provinciale n. 20 del 1993 (Esercizio temporaneo maestri di sci stranieri) 28
29 Stabile insediamento in uno Stato straniero Possesso del titolo abilitativo o attestazione di una corrispondente formazione professionale specifica o esperienza di 2 anni negli ultimi 10 Valutazione caso per caso, secondo criteri e modalità stabiliti con delibera della Giunta provinciale n. 2699/2012, del carattere temporaneo dell esercizio della professione di maestro di sci, tenuto conto della durata della prestazione, della frequenza, della periodicità e della continuità. Stati membri dell Unione europea Confederazione Svizzera Stati aderenti all accordo economico europeo sullo spazio Stati extra comunitari (solo in accompagnamento dei propri clienti!) 29
30 Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. Ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Islanda, Montenegro, Serbia,Turchia... 30
31 Art. 22 Corsi di abilitazione per maestro di sci 1.. I corsi per il conseguimento dell abilitazione all esercizio della professione di maestro di sci si articolano in: corsi teorici, volti ad acquisire le nozioni preparatorie agli insegnamenti ed alle esercitazioni previsti nei corsi tecnico-pratici e didattici; corsi tecnico-pratici e didattici volti ad acquisire la conoscenza e la pratica delle tecniche sciistiche, nonché le metodologie dell insegnamento. 2. I corsi teorici comprendono lezioni in aula su materie connesse alla professione di maestro di sci; i corsi tecnico-pratici e quelli didattici comprendono sia lezioni in aula che lezioni ed esercitazioni svolte in ambiente montano anche con riferimento alle materie trattate nell ambito dei corsi teorici. 3. Sono esonerati dalla frequenza dei corsi didattici per il conseguimento dell abilitazione all esercizio della professione di maestro di sci, gli allievi maestri di sci che abbiano svolto l attività di insegnamento per un periodo minimo stabilito, in relazione alle diverse specialità, dalla deliberazione prevista al comma La Giunta provinciale con propria deliberazione, sentito il collegio provinciale dei maestri di sci, individua le materie oggetto d insegnamento e di esercitazione, stabilisce i criteri di svolgimento dei corsi in base alle diverse discipline individuate dall articolo 30 della legge provinciale. 31
32 Art. 23 Esami di abilitazione per maestro di sci e criteri di valutazione delle relative prove.. 1 bis. Dopo la formazione di cui all articolo 22, comma 1, lettera b), relativa ai livelli bronzo e argento, il candidato sostiene un esame tecnico-pratico e didattico al fine di ottenere la qualifica di allievo maestro di sci nelle diverse discipline indicate dall articolo 30 della legge provinciale. Gli esami sono sostenuti davanti la competente sottocommissione secondo quanto stabilito dall articolo 29, comma 1; le sottocommissioni valutano le prove d esame applicando i criteri fissati dai commi 3 e 4. Al termine del corso di abilitazione previsto dall articolo 22 l allievo maestro di sci sostiene gli esami finali... 4 bis. L abilitazione all esercizio della professione di maestro di sci delle discipline alpine è inoltre subordinata al superamento delle prove Eurotest ed Eurosicuritè ; i certificati di superamento delle prove stesse sono rilasciate dagli enti abilitati, riconosciuti dal collegio nazionale dei maestri di sci. Art. 24 Specializzazioni per maestri di sci 1. La Giunta provinciale può istituire corsi per il conseguimento dei diplomi di specializzazione per: a) direttore tecnico di scuola di sci; b) l insegnamento dello sci ai bambini; c) l insegnamento dello sci in lingue straniere; d). e).. f) l insegnamento dello sci ai disabili; g) l insegnamento del telemark; g bis) l insegnamento del freeride; g ter) l insegnamento del freestyle e new school. 1 bis. La Giunta provinciale istituisce gli esami per il conseguimento dei diplomi di specializzazione per: direttore tecnico di scuola di sci; insegnamento dello sci in lingue straniere. 1 ter. Il collegio provinciale dei maestri di sci provvede a rilasciare idoneo attestato di frequenza per i corsi di specializzazione di cui all articolo 24, comma 1, lettere b), f), g), g bis) e g ter), può inoltre prevedere test di ammissione ai corsi di specializzazione al fine di accertare eventuali carenze tecniche e attitudinali tale da pregiudicare il corretto svolgimento dell attività oggetto di specializzazione. Sulla scorta dell attestato di frequenza, certificato dal collegio dei maestri di sci, la struttura provinciale competente in materia di turismo provvede al rilascio del relativo diploma di specializzazione. 32
33 Art. 31 Scuole di sci e scuole di snowboard 1. Sono riconosciute come scuola le organizzazioni alle quali fanno capo più maestri di sci iscritti all albo professionale provinciale dei maestri di sci previsto all articolo 25, per esercitare in modo coordinato la loro attività e che risultino in possesso dei requisiti e soddisfino le condizioni di seguito indicati: c) il direttore, cui sono affidati il coordinamento tecnico-funzionale della scuola e la rappresentanza legale, deve essere in possesso del corrispondente diploma di specializzazione e frequentare un corso di aggiornamento, organizzato dal collegio provinciale dei maestri di sci, con cadenza dallo stesso stabilita; d) disponibilità di una sede stabile con locali autonomi destinati in modo esclusivo all attività della scuola ed idonea a funzionare senza soluzione di continuità per tutta la stagione; e).. f). g). h). h bis) presenza di impianti di risalita ed effettiva disponibilità di un area sciabile, per le scuole nelle discipline alpine e nelle discipline dello snowboard, e di piste da fondo per le scuole nella disciplina del fondo. 33
Art. 1 (Inserimento dell'art. 35 bis nella legge regionale 14 luglio 1987, n. 39)
Consiglio Regionale Modifiche alla legge regionale 14 luglio 1987, n. 39 (Disciplina dell'esercizio delle attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo e delle professioni di guida turistica,
DettagliDISCIPLINA DELLA PROFESSIONE DI MAESTRO DI SCI E DELL' ESERCIZIO DELLE SCUOLE DI SCI IN BASILICATA IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8-3- 1991, N.
LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 29-03-1993 DISCIPLINA DELLA PROFESSIONE DI MAESTRO DI SCI E DELL' ESERCIZIO DELLE SCUOLE DI SCI IN BASILICATA IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8-3- 1991, N. 91 Il Consiglio Regionale
DettagliL.R. 2/2002, art. 138 B.U.R. 11/9/2002, n. 37
L.R. 2/2002, art. 138 B.U.R. 11/9/2002, n. 37 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 9 agosto 2002, n. 0241/Pres. Regolamento di attuazione delle disposizioni contenute nel Titolo VIII della legge regionale
DettagliLegge 8 marzo 1991, n. 81
Legge 8 marzo 1991, n. 81 Legge-quadro per la professione di maestro di sci e ulteriori disposizioni in materia di ordinamento della professione di guida alpina. 1. Oggetto della legge. 1. La presente
DettagliRegione Basilicata Legge Regionale n. 16 del 29 marzo 1993
Regione Basilicata Legge Regionale n. 16 del 29 marzo 1993 (modificata dalle Leggi Regionali: 35/99-4/96-4/94) Disciplina della professione di maestro di sci e dell esercizio delle scuole di sci in Basilicata
DettagliCORSO ASPIRANTI MAESTRI DI SCI. 14 maggio 2018 Eva Dandrea
CORSO ASPIRANTI MAESTRI DI SCI 14 maggio 2018 Eva Dandrea Regolamentazione delle attività di guida e portatore alpino (mestieri girovaghi) Articolo 124 T.U. di Pubblica Sicurezza (R.D. 6 novembre 1926,
DettagliLEGGE 08 marzo 1991, n. 81 (1).
LEGGE 08 marzo 1991, n. 81 (1). (1) In G.U.16 marzo 1991, n. 64. Legge-quadro per la professione di maestro di sci e ulteriori disposizioni in materia di ordinamento della professione di guida alpina (2).
DettagliVia Coazze n.18 10138 Torino Tel. n. 011 4404311 Fax n. 4477070 Ufficio Diplomi ed Equipollenze
Via Coazze n.18 10138 Torino Tel. n. 011 4404311 Fax n. 4477070 Ufficio Diplomi ed Equipollenze NOTIZIE UTILI PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI STUDIO CONSEGUITI ALL ESTERO E RELATIVA EQUIPOLLENZA. I
DettagliBando Erasmus+ Mobilità per Studio 2015/2016
Bando Erasmus+ Mobilità per Studio 2015/2016 Il Programma Erasmus+ permette di vivere esperienze culturali all'estero, di conoscere nuovi sistemi di istruzione superiore e di incontrare giovani di altri
DettagliDisposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti
Delibera 25 novembre 2014, n. 1410 Disposizioni concernenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonchè per consulenti Allegato Disposizioni
DettagliArt. 1 Finalità. Art. 2 Modifiche all art. 5 della L.R. 1/1998
LEGGE REGIONALE 12 DICEMBRE 2003, n. 24 Modifiche ed integrazioni alla L.R. 12 gennaio 1998, n. 1 recante: Nuova normativa sulla disciplina delle agenzie di viaggi e turismo e della professione di direttore
DettagliDipartimento di Studi per l Economia e l Impresa Bando Free Mover a.a. 2015/2016
DIPARTIMENTO DI STUDI PER L ECONOMIA E L IMPRESA IL DIRETTORE Via E. Perrone, 18 28100 Novara NO Tel. 0321 375 521- Fax 0321 375 512 direttore.disei@unipmn.it Dipartimento di Studi per l Economia e l Impresa
DettagliPERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE
Allegato B) PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE 1. SOGGETTI ATTUATORI DELLE INIZIATIVE DI FORMAZIONE Sono soggetti attuatori delle iniziative di formazione di cui al presente decreto i
DettagliLega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:
DettagliIl Consiglio regionale ha approvato Il Presidente della Giunta regionale promulga la seguente legge regionale:
Regione Veneto LEGGE REGIONALE n. 2 03 Gennaio 2005 Legge quadro per la professione di maestro di sci e ulteriori disposizioni in materia di ordinamento della professione di guida alpina. Il Consiglio
DettagliBanca Dati delle Leggi Regionali nel testo coordinato LEGGE REGIONALE 16/01/2002, N. 002. Disciplina organica del turismo. da Art. 1 ad Art.
Banca Dati delle Leggi Regionali nel testo coordinato LEGGE REGIONALE 16/01/2002, N. 002 Disciplina organica del turismo. da Art. 1 ad Art. 181 *** TITOLO I PRINCIPI GENERALI Principi generali da Art.
DettagliREGIONE VENETO HANNO DIRITTO ALL' ASSISTENZA SANITARIA:
REGIONE VENETO U.O.C. SERVIZIO AMMINISTRATIVO DISTRETTUALE: DIRETTORE RAG. LUIGI FERRARINI Tel. 0442.632341 Fax 0442.632710 e-mail: conv.med.leg.@aulsslegnago.it ASSISTENZA SANITARIA A PERSONE CHE SI RECANO
DettagliConvenzione europea sull equivalenza dei periodi di studi universitari
Traduzione 1 Convenzione europea sull equivalenza dei periodi di studi universitari 0.414.31 Conclusa a Parigi il 15 dicembre 1956 Approvata dall Assemblea federale il 6 marzo 1991 2 Istrumento di ratificazione
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La
DettagliOrdinamento e Formazione degli Istruttori Istituzionali UITS. Unione Italiana Tiro a Segno
Ordinamento e Formazione degli Istruttori Istituzionali UITS Unione Italiana Tiro a Segno Ottobre 2010 ART. 1 ORDINAMENTO Gli Istruttori dell attività Istituzionale vengono distinti secondo le seguenti
DettagliApprofondimento su Schengen
Approfondimento su Schengen INFORMAZIONI SUL DIRITTO COMUNITARIO INTRODUZIONE Le disposizioni dell accordo di Schengen prevedono l abolizione dei controlli alle frontiere interne degli Stati membri facenti
DettagliAccompagnatore di turismo equestre
Accompagnatore di turismo equestre Accompagna, per professione, singole persone o gruppi di persone in gite a cavallo. Legge regionale 26 novembre 2001 n. 33 Diploma di scuola dell'obbligo. Per i cittadini
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
DettagliCorsi di Abilitazione alle professioni turistiche ACCOMPAGNATORE TURISTICO
Corsi di Abilitazione alle professioni turistiche ACCOMPAGNATORE TURISTICO Profilo professionale È accompagnatore turistico chi, per attività professionale, accompagna persone singole o gruppi di persone
DettagliREGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015
REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015 Codice A15030 D.D. 24 aprile 2015, n. 276 D.g.r. n. 1-157 del 14/06/2010. Aggiornamento dello standard formativo e della relativa disciplina dei corsi per "Conduttore impianti
DettagliArt. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6
7213 LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 Modifiche e integrazioni alle leggi regionali 15 novembre 2007, n. 34, 7 agosto 2013, n. 27 e 11 febbraio 1999, n. 11. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO Art.
DettagliChi è? Definizione art. 2 legge 81 del 1991. chi insegna professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, a persone singole ed a
Chi è? Definizione art. 2 legge 81 del 1991. chi insegna professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, a persone singole ed a gruppi di persone, le tecniche sciistiche in tutte le
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n. 42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640 Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Accredited - Agréé U.O.C. SERVIZIO CONVENZIONI Via G. Murari
DettagliRegolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc)
Atto n. 02/2010 Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc) Indice 1. PREMESSA... 1 2. RAPPORTO TRA GLI ACCOMPAGNATORI E LA FEDERAZIONE... 1 3.
DettagliDOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione
DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso
DettagliAllegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento
Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si
DettagliProvincia Autonoma di Trento
Bollettino Ufficiale n. 4/I-II del 25/01/2011 / Amtsblatt Nr. 4/I-II vom 25/01/2011 17 Decreti - Parte 1 - Anno 2010 Provincia Autonoma di Trento DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA del 30 dicembre
DettagliCAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.
CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. (Istituzione delle professioni sanitarie non convenzionali di chiropratico
DettagliIn convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172
81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliNUOVO ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE DI MAESTRO DI SCI (1) CAPO I - Disposizioni generali
NUOVO ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE DI MAESTRO DI SCI (1) CAPO I - Disposizioni generali Art. 1 - Finalità. 1. La Regione del Veneto definisce e disciplina la professione di maestro di sci nelle discipline
DettagliIl sottoscritto nato a il res. a via n. C.F. in qualità di della Società/Associazione C.F. con sede a prov in Via n.
BOLLO 14,62 RICHIESTA LICENZA PER MANIFESTAZIONE TEMPORANEA CON ANNESSA ATTIVITA' COMPLEMENTARE DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE (Art. 68-69 del TULPS; Art. 10 commi 1-3 L.R. 26.07.2003, n.14)
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
DettagliISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI
ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliLEGGE REGIONALE N. 33 DEL 13-12-2001 REGIONE LAZIO. Norme in materia di attività di estetista.
Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 13-12-2001 REGIONE LAZIO Norme in materia di attività di estetista. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 36 del 29 dicembre 2001 SUPPLEMENTO ORDINARIO
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE GRIMOLDI, MATTEO BRAGANTINI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1079 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI GRIMOLDI, MATTEO BRAGANTINI Istituzione del Registro nazionale delle guardie particolari
DettagliNAPOLI, 12 giugno 2013
Avv. Daniela DONDI NAPOLI, 12 giugno 2013 Iniziativa della Commissione Servizi agli Ordini e agli Avvocati del CNF NUOVA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE FORENSE Legge 31 dicembre 2012 n.
DettagliOGGETTO: Domanda di ammissione all esame di stato per l abilitazione alla libera Professione di Geometra sessione 2015.
Marca da bollo da EURO 16,00 RACCOMANDATA A.R. O PEC collegio.arezzo@geopec.it Al Dirigente Scolastico dell Istituto Tecnico per Geometri V.Fossombroni di AREZZO O CONSEGNATA A MANO (per tramite del Collegio
DettagliVISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTA la legge 17 dicembre 2010, n. 227, recante disposizioni concernenti la definizione
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA
D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI
DettagliE-commerce: stop a scontrini e ricevute per le operazioni svolte nei confronti di privati
CIRCOLARE A.F. N. 169 del 3 Dicembre 2015 Ai gentili clienti Loro sedi E-commerce: stop a scontrini e ricevute per le operazioni svolte nei confronti di privati Premessa Con il D.Lgs. n. 42/2015, come
DettagliRiordinamento delle scuole dirette ai fini speciali, delle scuole di specializzazione e dei corsi di perfezionamento
Testo aggiornato al 9 dicembre 2005 Decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162 Gazzetta Ufficiale 17 aprile 1982, n. 105 Riordinamento delle scuole dirette ai fini speciali, delle scuole
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliArt. 1 (Finalità e ambito di applicazione)
LEGGE REGIONALE 18 maggio 2004, n. 17 Norme per la disciplina dell attività degli operatori del turismo subacqueo. (BUR n. 9 del 18 maggio 2004, supplemento straordinario n. 6) Art. 1 (Finalità e ambito
Dettagli1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA
RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione
DettagliUNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI MACERATA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN DIRITTO SINDACALE, DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA. Ordinamento didattico. Art.
Regolamento Didattico D.P.R. del 9 giungo1987 Ordinamento didattico Art. 1 E' istituita presso l'università di Macerata la scuola di specializzazione in diritto sindacale, del lavoro e della previdenza,
Dettagli1. Cittadino europeo soggiornante per motivi di lavoro (artt.7, 9 e 19) :
Documenti necessari per la domanda di residenza dei cittadini dell Unione Europea (Decreto Legislativo del 6 febbraio 2007, n.30 pubb. sulla G.U. n. 72 del 27/3/ 07 in vigore dall 11.4. 07) L iscrizione
Dettagli2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2
2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Accordo con l Ordine di Firenze relativo al DM del 05.XI.2010 Accordo tra l Ordine dei Dottori
DettagliREGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.
REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.2005 Esecutivo dal 29.09.2005 SOMMARIO ARTICOLO 1 "AMBITO DI APPLICAZIONE"
DettagliOggetto: Provvedimenti regionali interessanti l'organizzazione sportiva.
Coor.to Attività Politiche e Istituzionali Prot. n. 0137 Roma, 9 settembre 2005 - Alle Federazioni Sportive Nazionali - Alle Discipline Sportive Associate - Agli Enti di Promozione Sportiva - Ai Comitati
DettagliTITOLO I DISPOSIZIONI RELATIVE AL DIRITTO DI STABILIMENTO
Testo aggiornato al 15 dicembre 2005 Legge 18 dicembre 1980, n. 905 Gazzetta Ufficiale 2 gennaio 1981, n. 1 Diritto di stabilimento e libera prestazione dei servizi da parte degli infermieri professionali
DettagliResidenza, ospitalità e permesso di soggiorno: questioni e casistiche sull'iscrizione anagrafica dei cittadini stranieri
LucaTavani Residenza, ospitalità e permesso di soggiorno: questioni e casistiche sull'iscrizione anagrafica dei cittadini stranieri Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e d Anagrafe SOGGETTI
DettagliSTANDARD PROFESSIONALE E FORMATIVO DEL TECNICO MECCATRONICO DELLE AUTORIPARAZIONI
ALLEGATO A) STANDARD PROFESSIONALE E FORMATIVO DEL TECNICO MECCATRONICO DELLE AUTORIPARAZIONI La legge n. 224/2012 ha disposto la modifica della legge 122/1992 in materia di attività di autoriparazioni,
DettagliREGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE
REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente
DettagliTIROCINIO FORMATIVO ATTIVO
2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1
UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento
DettagliProvincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434
Provincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434 Qualifica professionale di educatore nei nidi d'infanzia e nei servizi integrativi: criteri per il riconoscimento
DettagliLA PREFETTURA. Slides a cura della Prefettura di Alessandria. Prefettura di Alessandria
LA PREFETTURA Prefettura di Alessandria Organo periferico del Ministero dell'interno e sede di rappresentanza del governo in ogni provincia Nel 1999, con la riforma dell'organizzazione del governo è stata
DettagliSintesi statistiche sul turismo
Sintesi statistiche sul turismo Estratto di Sardegna in cifre 2014 Sommario Le fonti dei dati e degli indicatori... 3 Capacità degli esercizi ricettivi... 3 Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi...
Dettagli2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle
DettagliALLEGATO Dgr n. 1981 del 03/07/2007 pag. 1/5
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO Dgr n. 1981 del 03/07/2007 pag. 1/5 1. PREMESSA La Legge n. 40 del 2 aprile 2007 Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 31 gennaio 2007, n. 7, recante
DettagliREGOLARIZZAZIONE COLF E BADANTI
REGOLARIZZAZIONE COLF E BADANTI EX ART. 1 TER Legge 102/2009 DI COSA SI TRATTA? La procedura prevista dall art. 1ter della L. 102/2009 è finalizzata all emersione del lavoro in nero svolto nei seguenti
DettagliCORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO
CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO I corsi riconosciuti dalla regione Lazio sono: Corso di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o
DettagliLEGGE REGIONALE N. 23 DEL 29-08-2006 REGIONE MOLISE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE DI VIGILANZA AMBIENTALE VOLONTARIA.
LEGGE REGIONALE N. 23 DEL 29-08-2006 REGIONE MOLISE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE DI VIGILANZA AMBIENTALE VOLONTARIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE N. 25 del 1 settembre 2006 IL
DettagliC I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~
C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO AUSILIARIO VOLONTARIO - Approvato con deliberazione C.C. n. 7 del 01.03.2013 - Modificato con deliberazione C.C. n.
DettagliRegolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014
Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III
DettagliElementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza
Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza La normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro è il risultato di una serie di interventi, succedutisi in
DettagliCriteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro
Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro Decreto Interministeriale 6 marzo 2013 Consulenza organizzativa e formazione 1 Sommario Sintesi dei requisiti per
DettagliPROVINCIA DI CROTONE
PROVINCIA DI CROTONE REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI DI IDONEITA PER DIRETTORE TECNICO DI AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO (approvato con delibera consiliare N nella seduta del, ) La Provincia di
DettagliLEGGE REGIONALE N. 1 DEL 03-01-2005 REGIONE VENETO NUOVA DISCIPLINA DELLA PROFESSIONE DI GUIDA ALPINA
LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 03-01-2005 REGIONE VENETO NUOVA DISCIPLINA DELLA PROFESSIONE DI GUIDA ALPINA Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE VENETO N. 2 del 7 gennaio 2005 Il Consiglio regionale ha
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto
DettagliAVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI, PER LA CREAZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO DEI MEDIATORI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA.
AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI, PER LA CREAZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO DEI MEDIATORI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA. IL DIRIGENTE RENDE NOTO o vista la deliberazione del Consiglio Provinciale
DettagliREGIONE CALABRIA L.R.
REGIONE CALABRIA L.R. 19 marzo 1999, n. 5: Disciplina della qualificazione professionale della attività di Estetista nella Regione Calabria in attuazione della legge 4 gennaio 1990, n. 1. (B.U.R.C. 25
DettagliATTENZIONE: LA PRESENTE SCHEDA RIGUARDA LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
ATTENZIONE: LA PRESENTE SCHEDA RIGUARDA LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO SI PREGA DI LEGGERE LE SEGUENTI ISTRUZIONI CON LA MASSIMA ATTENZIONE Anche per il 2016 è prevista la raccolta di informazioni
DettagliRICHIESTA DI ISCRIZIONE
RICHIESTA DI ISCRIZIONE L ALS - Associazione Logopedisti Siciliani Federata Fli opera nel territorio della Regione Sicilia e si impegna a rappresentare la categoria dei Logopedisti a vari livelli ed in
DettagliERASMUS+ (2014-2020) 10 marzo 2014 Aula A103 Polo Scientifico «Fabio Ferrari» KEY ACTION 1. Learning Mobility of Individuals
ERASMUS+ (2014-2020) 10 marzo 2014 Aula A103 Polo Scientifico «Fabio Ferrari» KEY ACTION 1 Learning Mobility of Individuals Mobility projects in the field of education, training and youth 1 Attività di
DettagliCOMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO
DettagliIL CITTADINO COMUNITARIO IN ANAGRAFE
IL CITTADINO COMUNITARIO IN ANAGRAFE D.Lgs. 30/2007 1 PAESI MEMBRI DELL UNIONE EUROPEA 1. Austria 2. Belgio 3. Bulgaria 4. Cipro 5. Danimarca 6. Estonia 7. Finlandia 8. Francia 9. Germania 10. Grecia 11.
DettagliIo mediatore familiare oggi: mi certifico o non mi certifico?
Seminario di aggiornamento professionale GeA 2015 Io mediatore familiare oggi: mi certifico o non mi certifico? Materiale ad uso esclusivo nei corsi GeA Antonella Profeta Legge n.4/2013 Disposizioni in
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliREGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell'occupazione Sicurezza e Qualità del Lavoro - Ufficio
REGIONE LIGURIA Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell Occupazione Ufficio Sicurezza e Qualità del lavoro Prime disposizioni in materia di formazione delle figure professionali di Responsabile
DettagliProgetto Erasmus + Student Placement
Progetto Erasmus + Student Placement BANDO DI SELEZIONE PER L ASSEGNAZIONE DI N.7 TIROCINI CON BORSA DI STUDIO A partire dall anno accademico 2007/2008 il programma Erasmus permette agli studenti dell
DettagliAttività artigianali Acconciatori. Descrizione
Attività artigianali Acconciatori Descrizione L acconciatore, detto comunemente parrucchiere, lava, taglia, acconcia, colora o decolora i capelli ed esegue trattamenti estetici o tricologici, che non abbiano
DettagliCAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto
1 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI SENSI
DettagliORDINE DEGLI AVVOCATI DI MILANO
Confronto tra i Principi di fondo irrinunciabili per l Avvocatura italiana individuati il 17 ottobre 2009 e il testo approvato dal Senato nel novembre 2010: 1) La specialità dell ordinamento professionale
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche
Dettagliproposta di legge n. 286
REGIONE MARCHE 1 CONSIGLIO REGIONALE proposta di legge n. 286 a iniziativa dei Consiglieri Luchetti, Castelli presentata in data 12 gennaio 2005 ISTITUZIONE DEL RUOLO DEGLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO
DettagliDisposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici
Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA Articolo 1 (Premesse) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento dei Corsi di formazione pre-accademica (definiti anche
DettagliTITOLO I APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI GIOVANILI FIB E RELATIVI ELENCHI
REGOLAMENTO QUADRI TECNICI GIOVANILI 1 TITOLO I APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI GIOVANILI FIB E RELATIVI ELENCHI ARTICOLO 1 APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI DELL AREA SCUOLA FIB E DELL AREA GIOVANILE
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliLegge accesso disabili agli strumenti informatici
Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata
Dettagli