Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue

Transcript

1 Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue Il Sindaco Marcon dott. Renato Copia della presente deliberazione viene pubblicata all Albo pretorio da oggi e per quindici giorni consecutivi La presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134, comma 4, del Decreto Legislativo n 267/2000. E copia conforme all originale. CERTIFICATO DI ESECUTIVITA (art. 134, Decreto Legislativo n 267) Si certifica che la suestesa deliberazione, non soggetta al controllo preventivo di legittimità, è stata pubblicata nelle forme di legge all Albo pretorio del Comune per quindici giorni consecutivi senza opposizioni o reclami ed è divenuta esecutiva dopo il decimo giorno dalla pubblicazione, a norma dell art. 134, comma 3, del Decreto Legislativo n 267/2000.

2 N. 063 di reg. del COMUNE DI PIAZZOLA SUL BRENTA Provincia di Padova VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE PENSIONE EROGATA AD EX DIPENDENTI: PRESA D ATTO SENTENZA CORTE DEI CONTI E CONSIGLIO DI STATO. IMPROCEDIBILITA RECUPERO DAGLI EX DIPENDENTI SOMME NON DOVUTE. RECUPERO SOMME DA UNIONE DEI COMUNI L anno duemiladodici addì tredici del mese di giugno alle ore 18,40 nella Residenza Municipale, si è riunita la Giunta Comunale. Sono presenti: Presenti 1) MARCON RENATO Sindaco Sì Assenti 2) CAVINATO DARIO Assessore Sì 3) CORTESE RENZO Assessore Sì 4) DANIELI ANTONIO Assessore Sì 5) DE BIASIA ORLANDO G. Assessore Sì 6) PAIUSCO ALESSANDRO Assessore Sì 7) SEGATO MARILENA Assessore Sì Partecipa alla seduta il Segretario Generale dott. Paolo Sacco Stevanella, che cura la verbalizzazione ai sensi dell art. 97 comma 4, del Decreto Legislativo , n. 267 e dell art. 80 dello Statuto Comunale. Il Sig. Marcon dott. Renato nella sua qualità di Sindaco assume la presidenza e, riconosciuta legale l adunanza, dichiara aperta la seduta. Da sottoporre a ratifica consiliare (art. 42, comma 4 D.Lgs. n 267/2000) Da comunicare al consiglio Comunale (art. 166, comma 2 D.Lgs. n 267/2000) Richiesto controllo eventuale (art. 127, comma 3, D.Lgs. n 267/2000) Immediatamente eseguibile [ x ] (art. 134, comma 4, D.Lgs. n 267/2000) Invio ai Capi gruppo [ x ] (art. 125, D.Lgs. 267/2000) Invio alla Prefettura (art. 135, D.Lgs. n 267/2000)

3 OGGETTO: PENSIONE EROGATA AD EX DIPENDENTI: PRESA D ATTO SENTENZA CORTE DEI CONTI E CONSIGLIO DI STATO. IMPROCEDIBILITA RECUPERO DAGLI EX DIPENDENTI SOMME NON DOVUTE. RECUPERO SOMME DA UNIONE DEI COMUNI LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO: - che sino al 1 giugno 2004 nel procedimento di collocamento a riposo dei propri dipendenti, L Ente datore di lavoro aveva l obbligo di determinare il trattamento provvisorio di pensione, in quanto considerati soggetti ordinatari primari di spesa, con la consequenziale assunzione della diretta responsabilità in caso di errori comportanti la corresponsione dei trattamenti non dovuti; - che come precisato dall Inpdap con nota del 01/06/2005, nota operativa n. 22, in caso di errore commesso dall Ente datore di lavoro nel determinare il trattamento provvisorio, si sarebbe proceduto con specifica azione di rivalsa nei confronti della stessa amministrazione comunale per tutte le quote indebitamente corrisposte, calcolate sino alla ricezione degli atti correttivi, da parte dell Inpdap, dei moduli attestanti il minor importo dovuto rideterminato dal Comune; - che sempre in caso di errore da parte dell Ente datore di lavoro la normativa vigente (art. 8 D.P.R. n. 538 del 08/08/1986 e art. 52 della Legge n. 88 del 09/03/1989) prevede che l Ente è tenuto a rifondere la somma indebitamente corrisposta, salvo la rivalsa nei confronti dell interessato nel caso in cui l errore fosse a quest ultimo imputabile; - che oltre a tale normativa di portata generale altre disposizioni soprattutto finanziarie sono intervenute sull argomento, come quella di cui all art. 38 della L. 448 del 28/12/2001, con la quale si precisava, che non si sarebbe più proceduto al recupero di somme percepite indebitamente anteriori al 1 gennaio 2001, nel caso in cui i percettori fossero in possesso nell anno 2000 di un reddito imponibile pari o inferiore ad 8.263,31; - che nonostante l ampia normativa in materia la giurisprudenza negli anni, sulla tematica è risultata spesso diversa sull argomento tra quanti ritengono comunque doveroso l esercizio del recupero delle somme ai sensi dell art del Codice Civile, trattandosi di un diritto soggettivo a carattere patrimoniale (vedasi sentenza Consiglio di Stato, sezione IV, 24/05/2007 n. 2651, sul recupero di emolumenti retributivi non dovuti) e quanti ritengono applicabile alla fattispecie la normativa paticolare; - che da ultimo sulla questione è intervenuta la sentenza della Corte dei Conti, Sezioni riunite del 11/10/2007, n. 7/2007/am, con la quale si è sancito che L indebito pensionistico derivante da un più alto importo di pensione attribuita in via provvisoria in attesa del provvedimento di pensione definitiva, se percepita senza dolo da parte del pensionato interessato, non può essere più recuperato dopo la scadenza del termine entro il quale ai sensi della disposizione dell art. 2 della Legge 7 agosto 1990 n. 24, concernente il procedimento amministrativo, il provvedimento definitivo di pensione avrebbe dovuto ma non è stato emesso ; - che a tale convincimento la Corte dei Conti è pervenuta interpretando che la disposizione dell art. 162 del T.U. di cui al DPR n. 1092/1973, concernente il recupero dell indebito formatosi sul trattamento pensionistico provvisorio, deve essere esaminata nell ambito della disciplina sopravvenuta contenuta nella Legge 241/1990, in base alla quale decorso il termine posto per l emanazione del provvedimento definitivo sul trattamento di quiescenza, non può più effettuarsi il recupero dell indebito, per il consolidarsi della situazione esistente, fondato sull affidamento riposto dal pensionato nell amministrazione;

4 - che il Consiglio di Stato, Sez. V, con sentenza del 13/04/2012 n 218 ha ulteriormente elaborato l indirizzo che in tema di recupero somme stipendiali nei confronti dei dipendenti pubblici non si possono sottacere una serie di elementi come ad esempio, ove risiede l errore che ha portato alla corresponsione delle somme in controversie, il lungo lasso di tempo tra la data di corresponsione e quella di emanazione del provvedimento di recupero, conseguendone che con tale lasso di tempo è correttamente maturato nell ex dipendente l affidamento a ritenere le somme contestate come una fonte di entrata regolare, peraltro destinata alla soddisfazione di bisogni essenziali ; RICORDATO: - che con deliberazione n.71 del 27/01/1995 la Giunta Comunale collocava in riposo dal 01/01/1997 la Signora Agostini Nadia, dipendente comunale, IV q.f.; - che in data 23/04/2007 l INPDAP chiedeva l invio del Mod. PA04 con l indicazione dei servizi e delle retribuzioni attribuite alla dipendente; - che con nota acquisita dall Unione Padova Nord Ovest al prot. n 3635 del 15/03/2011 l Istituto produceva un sollecito per l invio della documentazione chiesta il 23/04/2007; - che in data 05/04/2012 prot. comunale n.2883 veniva acquisita la nota del 02/04/2012 dell Inpdap di Padova con la quale si evidenziava l errore commesso dall Ente datore di lavoro nel calcolare l importo della pensione provvisoria che al posto di 8.305,75 veniva rideterminata in 7.951,29 dal 01/01/1997 ed in 8.090,47 dal 01/07/1997 in quanto per un errore materiale erano state inserite nella quota A di pensione, voci stipendiali accessorie che dovevano essere considerate nella quota B ; - che in virtù di tale accertamento, sempre con la medesima nota, l INPDAP accollava al Comune di Piazzola sul Brenta la restituzione dalla somma di 3.795,12 quale onere indebitamente erogato alla signora Agostini Nadia per il periodo 01/01/ /02/2012; - che la normativa vigente, coma sopra specificato, prevede l azione di rivalsa nei confronti del dipendente qualora l errore nell individuazione della pensione erogabile fosse a quest ultimo imputabile sempreché, nel frattempo, non sia decorso il termine posto per l emanazione del provvedimento definitivo da parte dell Ente erogatore come precisato dalla giurisprudenza da ultima formatasi con la pronuncia delle Sezioni riunite della Corte dei Conti n. 7/2007 e del Consiglio di Stato, sez.v, sentenza 13/04/2012 n 2118, come in precedenza riportato; - che il provvedimento definitivo da parte dell Inpdap, alla luce del DM n. 352/1998 e della Circolare dello stesso Ente n. 33/2004, doveva essere adottato entro trenta giorni dall insorgere del diritto; - che essendo trascorsi ben dieci anni da quando il dipendente veniva posto in pensione si è venuto a realizzare il consolidamento della situazione esistente fondato sull affidamento riposto dal lavoratore nell operato dell Amministrazione; - che con riferimento agli errori nell istrutttoria del Mod. 755 nel corso del 1996 è comunque scaduto il termine della prescrizione ordinaria decennale ex art cod.civ.; RITENUTO pertanto di non poter procedere, alla luce dell ultima giurisprudenza sopra richiamata, al recupero di tale somma nei confronti dell ex dipendente Signora Agostini Nadia; RICORDATO altresì - che con deliberazione n 174 del 13/12/2000 la Giunta Comunale collocava in riposo dal 30/03/2001 il sig. Salvato Luigi, dipendente comunale, cat. B1; - che in data 19/17/2007 l INPDAP chiedeva l invio del Mod. 98.1; - che con nota acquisita dall Unione al prot dell 11/04/2011 l Istituto produceva il sollecito per l invio della documentazione chiesta il 19/07/2007;

5 - che in data 02/11/2011 prot. Unione n è stata acquisita in atti la nota dell INPDAP di Padova con la quale si comunica che è stato liquidato il trattamento definitivo di pensione con un credito a favore di Salvato pari ad 1.041,37 riconducibili ad interessi ed anticipati dall Istituto e per i quali lo stesso agisce in rivalsa verso il Comune; CONSIDERATO: - che sin dall 1/01/2002 all Unione sono stati trasferiti una pluralità di servizi tra cui il Personale e la Risorse umane, si ritiene che la stessa debba essere chiamata a concorrere nella responsabilità delle somme maturate a debito dell INPDAP con decorrenza dal primo sollecito del 24/04/2007, atteso che in quel periodo era applicabile il vigente Regolamento Comunale per la disciplina dei procedimenti amministrativi, approvato con delibera di C.C. n 81 del 27/11/1997, ove all art. 39, comma 8 era previsto il termine di conclusione del procedimento pari a 30 giorni. - che la somma a debito verso l INPDAP per la posizione di Agostini Nadia è di 3.795,12 (rapportabile ai 181 mesi intercorrenti tra l 1/01/1997 e il 09/02/2012 (data di arrivo a INPDAP del PA04) e che il considerevole lasso di tempo di oltre 15 anni è imputabile anche alla inosservanza al primo sollecito prodotto il 24/04/2007, per cui si ritiene che anche l Unione Padova NordOvest si faccia carico della somma di pari ai 56 mesi sui complessivi 181 di ritardo accumulato; - che la somma a debito verso l INPDAP per la posizione di Salvato Luigi è di 1.041,37 e che il considerevole lasso di tempo di oltre 126 mesi maturati tra il 30/03/2001 e il 17/10/2011 è imputabile anche alla inosservanza al primo sollecito prodotto il 19/07/2007, per cui si ritiene che anche l Unione Padova NordOvest si faccia carico della somma di 421,50 pari ai 51 mesi sui complessivi 126 di ritardo accumulato; ACQUISITO il parere tecnico del Segretario Comunale, quale Responsabile del Personale, e ai sensi dell art. 49 comma 1 del D. Lgs. 267/2000, il quale rinvia alle proprie note prot..n 5134 e prot. n 5131 entrambe del 01/06/2012 per il recupero pro-quota a carico dell Unione; CONFERMATA dal Segretario Comunale, ai sensi dell art. 97, comma 2, del D.Lgs. 267/2000 la conformità del presente provvedimento alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti; Con voti favorevoli unanimi, legalmente espressi, D E L I B E R A 1. DI PRENDERE ATTO del contenuto della sentenza delle Sezioni riunite della Corte dei Conti n. 7/2007 e del Consiglio di Stato, sez.v, n 2118 circa il recupero nei confronti di un dipendente pubblico collocato in pensione, dell indebito pensionistico derivante da un più alto importo di pensione attribuita in via provvisoria, in attesa del provvedimento della pensione definitiva, se percepito senza dolo da parte del pensionato, una volta decorso il termine posto per l emanazione del provvedimento definitivo sul trattamento di quiescenza e l affidamento nella stabilità; 2. DI DARE ATTO che: - in tale casistica ricade la posizione dell ex dipendente comunale Signora Agostini Nadia, collocata a riposo dal 01/01/1997, nei confronti della posizione pensionistica del quale l INPDAP ha iniziato, con nota del 05/04/2012, acquisita al prot. n. 2883, la procedura per il recupero di un indebito percepito nel periodo 01/01/ /02/2012 pari ad 3.795,12 a carico dell Amministrazione comunale;

6 - dell importo complessivo di 3.795,12 la somma pari ad 1.174,00 (pari a 56 mesi sui complessivi 181 del ritardo accumulato) sia da recuperare nei confronti dell Unione dei Comuni Padova NordOvest, come documentato in premessa; 1. DI DARE ALTRESÌ ATTO che, relativamente all ex dipendente Salvato Luigi ed alle somme a questo riliquidate da INPDAP ed agli 1.041,37 di interessi legali e rivalutazione monetaria da rimborsare all Istituto, l importo pari ad 421,50 (pari a 51 mesi sui 126 complessivi di ritardo) sia da recuperare nei confronti dell Unione Padova NordOvest come documentato in premessa; 2. DI RINVIARE ad atti successivi l adozione dei provvedimenti di recupero dall Unione Padova Nord Ovest delle somme imputabili, pro quota, alla rispettiva competenza istruttoria. 3. DI DICHIARARE con separata e unanime votazione, la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti dell ert. 134, comma 4 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 PARERE DI REGOLARITA TECNICA: Il sottoscritto, quale responsabile del servizio interessato, esprime parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarità tecnica della proposta di deliberazione indicata in oggetto. 13 giugno 2012 IL SEGRETARIO-DIRETTORE GENERALE PARERE DI REGOLARITA CONTABILE: Il sottoscritto, quale responsabile del servizio finanziario, esprime parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarità contabile sulla proposta di deliberazione indicata in oggetto. 13 giugno 2012 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO Montecchio Dott. Fabio