Verifica delle attività svolte e dei risultati conseguiti dall'università degli Studi dell Insubria al termine del primo biennio di attività

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1 MINISTERO DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Verifica delle attività svolte e dei risultati conseguiti dall'università degli Studi dell Insubria al termine del primo biennio di attività - maggio DOC 8/01

2 Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è previsto dall articolo 2 della legge 370/99 e alla data dell insediamento, avvenuto il 19 aprile 2000, è subentrato all Osservatorio per la valutazione del sistema universitario. Il Comitato nazionale è organo istituzionale del MURST con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime. Con decreto del 4 aprile 2000 sono stati nominati i seguenti membri: dott. Giuseppe De Rita (presidente), prof. Luigi Biggeri, Prof. Carlo Calandra Buonaura, dott. Giuseppe Catalano, prof. Alessandro Corbino, dott. Guido Fiegna, prof. Alessandro Figà Talamanca, dott.ssa Daniela Primicerio, prof.ssa Anna Laura Trombetti Budriesi. In occasione della riunione di insediamento del Comitato, il prof. Biggeri è stato eletto vice-presidente. Il decreto istitutivo assegna al Comitato nazionale una segreteria amministrativa e tecnica per assicurare il supporto necessario. Inoltre, per le esigenze derivanti dall'attività del Comitato nazionale, possono essere affidati incarichi ad esperti, a gruppi di lavoro, enti e società specializzate per lo svolgimento di ricerche, studi e indagini. I documenti prodotti dal Comitato nazionale si articolano nelle seguenti tipologie: DOC Documenti prodotti dal Comitato in ottemperanza alle disposizioni di legge o su richiesta di parere da parte del Ministro; RdR REPRINT Rapporti di ricerca prodotti da altri per conto del Comitato; Relazioni presentate a convegni e articoli pubblicati in altra sede da parte di componenti del Comitato. Il contenuto di tali studi è, ovviamente, responsabilità degli autori e non frutto del lavoro collegiale del Comitato. Ulteriori informazioni sul Comitato nazionale e sulla documentazione fin qui prodotta sono contenute nel sito internet: La documentazione del preesistente Osservatorio è contenuta nel sito internet: Tel.06/ /2069 fax 06/ e_mail: valuniv@murst.it

3 Indice 1. Premessa La metodologia della valutazione L offerta di formazione e la popolazione studentesca Sede di Como Facoltà di Giurisprudenza Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Sede di Varese Facoltà di Economia Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Facoltà di Medicina e Chirurgia Il bacino di utenza dell Ateneo Gli studenti equivalenti Il personale docente e amministrativo Il personale docente Il personale tecnico-amministrativo L attività di ricerca Le infrastrutture Gli edifici Gli spazi disponibili per la didattica e lo studio Le aule I laboratori didattici Le biblioteche e i punti studio Le infrastrutture Gli interventi per il diritto allo studio Le borse di studio, le tasse universitarie e gli esoneri I servizi per gli studenti Le risorse finanziarie I trasferimenti previsti dall accordo di programma Il finanziamento statale Il processo di riequilibrio Il processo di incentivazione La legge n. 315 del 3 agosto L assetto istituzionale e la gestione della rete di sedi L assetto istituzionale La gestione operativa della rete di sedi Il Centro Sistemi Informativi e Comunicazione (SIC) Il sistema bibliotecario (SiBA) La proposta di nuove iniziative didattiche Facoltà di Giurisprudenza Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Facoltà di Medicina e Chirurgia Conclusione sull orientamento di sviluppo della didattica Conclusioni... 43

4 1. Premessa La possibilità di istituire nuove università statali e le relative modalità trovano origine nella legge n. 245 del 7 agosto 1990 relativa alla programmazione del sistema universitario; in questo contesto è nata l Università degli studi dell Insubria, inizialmente prevista come Università degli studi di Varese. Il 10 giugno 1996, al fine di ottemperare alle disposizioni impartite dal Murst, finalizzate all attuazione del Piano triennale di sviluppo dell università , e di rispondere alla richiesta ministeriale di dare sollecito avvio all iter istitutivo dell Università degli Studi di Varese, il Comitato regionale lombardo di coordinamento ha preso atto che è già in avanzata fase di predisposizione il piano operativo di attuazione, in merito al quale esprime un primo parere favorevole. Il piano operativo di attuazione per l istituzione dell Università degli Studi di Varese è stato predisposto congiuntamente dalle due università gemmanti: l Università degli studi di Pavia (cui facevano capo nella sede di Varese la Facoltà di Medicina e Chirurgia e la Facoltà di Economia) e l Università degli studi di Milano (cui faceva capo la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali). Per quanto riguarda l Università degli Studi di Pavia, il documento è stato approvato il 24 giugno dal Senato Accademico 1996 e il 4 luglio 1996 dal Consiglio di Amministrazione; mentre il Senato Accademico dell Università degli studi di Milano lo ha approvato in data 8 luglio Per i fini di cui all articolo 2, comma 12, della legge n. 245 del 1990, l articolo 9 del D.P.R del 30 dicembre 1995 Approvazione del Piano di sviluppo dell università per il triennio prevedeva, al comma 1, una prima valutazione dell Osservatorio per la valutazione del sistema universitario 1 sulle iniziative di istituzione di quattro università, tre le quali quella di Varese. Nell ottica della predisposizione di tale parere, l Osservatorio aveva allora richiesto al Ministero la possibilità di estendere l analisi alla sede comasca dell Università di Milano, al fine di valutare la possibilità di applicare il disposto del comma 4 dell art. 9 dello stesso provvedimento relativo all integrazione di sedi per le istituende università. Nella sua prima valutazione, estesa alle due sedi di Varese e Como, presentata nel mese di febbraio 1997 (DOC 1/1997) Rapporto sulle iniziative di nuove università", l Osservatorio suggeriva l istituzione di un unico ateneo comprendente le due sedi universitarie di Varese e Como sulla base di un modello bipolare con sede principale a Varese, mediante un accordo di programma tra il Murst e gli enti interessati. Il 14 luglio 1998 viene istituita, con decreto del Ministro dell università e della ricerca scientifica e tecnologica, l Università degli studi dell Insubria con sede in 1 Attuale Comitato per la valutazione del sistema universitario, il cui funzionamento è stato disciplinato con D.M. 4 aprile 2000, n. 178, e la cui costituzione è stata disposta con D.M. 4 aprile 200, n. 179, si è insediato il 19 aprile 2000, subentrato all Osservatorio per la valutazione del sistema universitario. 1

5 Varese, mediante lo scorporo della Facoltà, dei corsi di laurea e diploma, nonché delle scuole di specializzazione e dei corsi di perfezionamento delle Università degli studi di Pavia e di Milano istituiti presso le sedi di Varese e Como. Il decreto istitutivo è accompagnato da un accordo di programma tra le università gemmanti e il Murst sulla regolamentazione della iniziativa per l istituzione della nuova università. L articolo 13 del medesimo decreto prevede inoltre che al termine dei primi tre bienni accademici di attività il Comitato provveda ad effettuare una valutazione dei risultati conseguiti dal nuovo ateneo. Il presente documento costituisce quindi la prima valutazione in itinere dello stato di attuazione dei programmi dell Università degli studi dell Insubria, a due anni di distanza dalla sua istituzione. In questa prospettiva, con lettera del 4 ottobre 2000, il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario ha proposto una visita delle strutture dell ateneo. All incontro, tenutosi a Varese e Como nelle giornate del 10 e 11 gennaio u.s., hanno partecipato due membri del Comitato, il prof. C. Calandra Buonaura e il dott. G. Catalano, due componenti della segretaria tecnica, la dott.ssa M. Ferlini e la dott.ssa S. Iezzi, rappresentati del corpo accademico e dell amministrazione dell Ateneo, rappresentati delle autorità locali e rappresentati degli studenti La metodologia della valutazione La metodologia che è stata seguita per la verifica è conforme a quella adottata dal Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario in altri casi analoghi. In sintesi, l oggetto della valutazione è la verifica delle dotazioni scientifiche, strumentali, finanziarie, edilizie e di personale (docente e tecnico amministrativo) per le esigenze sia di qualità della didattica e della ricerca sia di garanzia del diritto allo studio. La finalità è quella di valutare la realizzazione delle iniziative previste, la congruità della situazione attuale e l orientamento di sviluppo. Lo scopo è quello di consentire un feedback sulle politiche dell università e del Murst che permetta di raggiungere meglio gli obiettivi fondamentali. Nel caso specifico, la valutazione in itinere ha per oggetto: la realizzazione del piano operativo di attuazione, la verifica delle disposizioni del decreto istitutivo, la verifica degli impegni dell accordo di programma, l evoluzione delle situazioni evidenziate come critiche nel parere dell Osservatorio precedente l istituzione dell università (Doc 1/97). L analisi è stata svolta, laddove i dati, le informazioni e la natura del parametro valutato lo consentivano, su tre livelli di aggregazione: la sede geografica (Como e Varese), la facoltà e il singolo corso di formazione per i seguenti parametri: 2 Il dettaglio dei partecipanti ai vari incontri della visita e delle strutture visitate è presentato nell Allegato 1. 2

6 l offerta e la domanda di formazione, l assetto istituzionale e l organizzazione. le dotazioni in termini di personale docente e tecnico-amministrativo, le dotazioni in infrastrutture edilizie ed attrezzature tecnico scientifiche, le risorse finanziarie, gli interventi per il diritto allo studio. 3. L offerta di formazione e la popolazione studentesca Lo scopo di questa parte del rapporto è di valutare: l offerta formativa rispetto a quella prevista al momento dell istituzione dell Ateneo, l adeguatezza dell offerta formativa e della sua articolazione rispetto al bacino di utenza misurato attraverso la domanda reale, la qualità della formazione e la sua capacità di coinvolgimento degli studenti, stimata attraverso il numero di studenti equivalenti, l interazione tra le due sedi dell Ateneo, misurato attraverso la mobilità degli studenti tra le due provincie, l effettivo decongestionamento degli atenei gemmanti, verificato tramite l analisi della provenienza geografica degli studenti ed il numero di iscritti. La tabella 1 fornisce il numero di studenti iscritti totale, di iscritti in corso e di immatricolati per gli ultimi tre anni accademici (dall istituzione dell università), per corso di studio, facoltà sede e per l Ateneo preso nel suo insieme. 3

7 Tabella 1 L'evoluzione degli iscritti, iscritti in corso e ed immatricolati per sede, facoltà e corso di studio a.a. Iscritti di cui In Corso di cui Matricole Sede/Facoltà/ Corso di attivazione 1998/ / / / / / / / /01 Sede di Como Facoltà di Giurisprudenza CL in Giurisprudenza 1993/ Facoltà di SMFN CL in Chimica 1998/ CL in Fisica 1989/ CL in Matematica 1991/ CD in Chimica tessile 1996/ CL in Informatica (Facoltà SMFN di Varese) 2000/ CL in Scienze Ambientali 2000/ CD in Valutazione e Controllo Ambientale 1999/

8 Sede/Facoltà/ Corso a.a. di attivazione Sede di Varese Facoltà di Economia CL in Economia e Commercio 1990/ CD in Economia e Amm. delle Imprese 1997/ Facoltà di Medicina e Chirurgia CL in Medicina e Chirurgia 1971/ CD in Fisioterapia 1994/ CD per Infermieri 1997/ CD per Ostetrico 1996/ CD per Igienista dentale 2000/ CD per Tecnico di radiologia 2000/ CD per Tecnico sanitario di lab. biomedico 1998/ Facoltà di SMFN CL in Scienze Biologiche 1990/ CL in Scienze Naturali 2000/ CL in Informatica (dal 2000/01 - vecchio DU) 2000/ CD in Informatica (disattivato nel 2000/01) 1998/ CD in Biologia 2000/ Totale Ateneo Fonte: Nucleo di valutazione dell'università degli studi dell'insubria, /99 Iscritti di cui In Corso di cui Matricole 1999/ / / / / / / /01 5

9 Nell anno accademico in corso, gli iscritti all Università degli studi dell Insubria sono (tabella 1), cresciuti di poco più di 400 unità dall anno di istituzione dell Università (a.a. 1998/1999). Bisogna però considerare che la grande maggioranza dei corsi esistevano già prima dell istituzione dell Ateneo, in quanto sedi decentrate delle due università gemmanti, e avevano quindi già raggiunto una certa maturità. L attuale offerta formativa si articola su cinque facoltà: due Facoltà di SMFN (Como e Varese), una Facoltà di Giurisprudenza (Como), una Facoltà di Economia (Varese), una Facoltà di Medicina e Chirurgia (Varese). La sede di Varese conta più studenti di quella di Como (poco meno del 60% del totale) è ospita tre facoltà di medie dimensioni; la sede di Como ospita la facoltà più frequentata con un terzo del totale degli studenti dell Ateneo (Giurisprudenza) Sede di Como Facoltà di Giurisprudenza L unico corso di studio della Facoltà di Giurisprudenza è il Corso di Laurea in Giurisprudenza, attivato nell anno 1993/94. Dall anno di attivazione dell Ateneo, il corso di studio ha visto le sue matricole diminuire del 16%, anche se nell ultimo anno si è verificato un leggero aumento. Questo fenomeno si è verificato sul territorio regionale e nazionale, anche se in maniera meno evidente. L Ateneo sembra quindi avere subito maggiormente l effetto della perdita di attrazione del settore, nonostante i vantaggi che l università di più piccole dimensioni e di recente istituzioni dovrebbe fornire agli studenti. La spiegazione di questo fenomeno potrebbe trovare origine in fattori endogeni ed esogeni analizzati nelle sezioni successive. Per quanto riguarda l organizzazione dei corsi, al di là dell inadeguatezza delle strutture che sarà analizzata nel dettaglio nel punto 6.2), si nota uno sforzo del personale docente nell organizzazione di attività di tutoraggio, molto apprezzata dagli studenti Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali L offerta formativa della Facoltà di Scienze di Como è costituita dai seguenti corsi: - corso di laurea in Chimica (attivato nell'a.a. 1989/90), - corso di laurea in Fisica (attivato nell'a.a. 1991/92), - corso di laurea in Scienze Ambientali (attivato nell'a.a. 2000/01), - corso di diploma in Chimica con indirizzo tessile (attivato nell'a.a. 1996/97). - corso di diploma in Valutazione e Controllo Ambientale (attivato nell'a.a. 1999/00). E stato anche attivato a Como il corso di laurea in Informatica che fa capo alla Facoltà di SMFN di Varese. Infatti, al momento della trasformazione in corso di laurea 6

10 (a.a. 2000/2001) del vecchio diploma, il corso è stato attivato in entrambe le sedi dell Ateneo. E opportuno premettere ad ogni ulteriore considerazione in proposito, che la presenza di due Facoltà di Scienze non è giustificata dalle dimensioni della popolazione studentesca o da specifiche esigenze organizzative, ma piuttosto è frutto di logiche accademiche, in parte precedenti la costituzione dell Università bipolare. Sul piano culturale la decisione di riservare a Como le attività relative alle scienze dure (Chimica, Fisica, Matematica) e a Varese quelle relative alle scienze Biologiche-Naturalistiche, separando ogni momento istituzionale di confronto dell offerta formativa, non ha fondamento, tenuto conto che le maggiori prospettive nella formazione come nella ricerca nascono dal convergere di saperi originali, sviluppati in contesti disciplinari diversi. Per ciò che riguarda le prime tre discipline, si tratta di corsi avviati da oltre un decennio, che costituiscono il nucleo del primo insediamento universitario nella città. I corsi di natura ambientale sono stati, invece, avviati da un biennio. Il corso di diploma in Chimica con indirizzo Tessile, attivato cinque anni fa, è un settore di nicchia attivato per rispondere a una domanda locale di esperti del settore. Il corso di laurea in Scienze Ambientali e il relativo diploma hanno una forte caratterizzazione di tipo analitico (analisi di contaminanti, chimica delle acque e dei terreni ecc.), che li differenzia dal corso di Scienze Naturali, attivato nell analoga facoltà di Varese. In questo modo si può attuare una buona sinergia con la laurea in Chimica e nel contempo venire incontro al problema del controllo delle acque lacustri e palustri, che è particolarmente sentito nelle due provincie. Per quanto riguarda la popolazione studentesca, i corsi di studio scientifici di base hanno un numero di iscritti molto basso e un andamento negativo delle immatricolazioni. Questo andamento rispecchia quello nazionale che ha visto negli ultimi anni un forte calo della domanda nei settori scientifici di base e, nell ambito della stessa Facoltà di Scienze, l aumento delle iscrizioni a corsi di studi di indirizzo informatico. Anche il corso di diploma in Chimica con indirizzo Tessile, che aveva riscosso inizialmente un certo successo, vede la sua popolarità diminuire nettamente (gli iscritti sono diminuiti del 35% circa in soli tre anni). Questi numeri, uniti a quelli relativi alla sede di Varese, di cui si parlerà più sotto portano a dovere riflettere sull opportunità di un ulteriore sviluppo dell offerta formativa e di un ripensamento su quella attuale, che potrà implicare una diversa organizzazione delle Facoltà di Scienze. Per quanto riguarda i corsi del settore dell ambiente, il corso di diploma ha inizialmente riscosso un certo successo, ma fin dal secondo anno anche questo corso ha visto il numero di immatricolati passare da 42 a 36. Sembrerebbe quindi di poter concludere che il corso di laurea in scienze ambientali (attivato dall a.a ) che conta sole 14 matricole, abbia assorbito una parte della domanda del corso di diploma. Anche in questo caso tuttavia il calo potrebbe essere legato a una diminuita richiesta di corsi a indirizzo ambientale, che si riscontra a livello nazionale. In ogni caso appare evidente che l attivazione di entrambi i corsi determina un eccesso d offerta. 7

11 A tale difficoltà potrà porsi rimedio con l implementazione degli studi universitari con la laurea ed una laurea specialistica in serie Sede di Varese Facoltà di Economia I corsi della Facoltà di Economia sono due: - corso di laurea in Economia e Commercio (attivato nell a.a. 1990/91), - corso di diploma in Economia e Amministrazione delle Imprese (inizio dei corsi nell a.a. 1997/98). Il corso di laurea in Economia e Commercio è stato tra i primi dell insediamento universitario varesino e conta attualmente più di iscritti, conferendogli il secondo posto dopo il corso di laurea in Giurisprudenza. Il corso di diploma, più recente, ne conta poco meno di 200. Per quanto riguarda l andamento delle immatricolazioni, la tendenza è alla crescita anche se lieve, soprattutto nel caso del diploma. Su tale aspetto, la facoltà è in controtendenza rispetto ad un calo strutturale sia a livello regionale che nazionale. Al contrario di quanto accaduto per la Facoltà di Giurisprudenza, che subisce il calo del settore in maniera più marcata, sembrerebbe che la Facoltà di Economia sia stata in grado di invertire la tendenza, valorizzando i vantaggi della piccola dimensione rispetto alle facoltà affollate che caratterizzano solitamente entrambi i settori disciplinari. Non è stato attivato il corso di diploma in Commercio Estero, inizialmente previsto dal decreto ministeriale istitutivo dell Ateneo, perché non ne è emersa la necessità per il buon sviluppo della facoltà. Un attenta valutazione dell esigenza e della possibilità dell ampliamento dell offerta didattica attraverso la attivazione di corsi, anche già istituiti, rappresenta un atteggiamento particolarmente positivo, che andrebbe esteso anche alle nuove iniziative previste Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali I corsi attivati presso la Facoltà di Scienze di Varese sono: - corso di laurea in Scienze Biologiche (attivato nell'a.a. 1990/91), - corso di laurea in Informatica (attivato nell'a.a. 1998/99 come corso di diploma universitario, trasformato in corso di laurea nell'a.a. 2000/01 con sede a Varese e a Como), - corso di laurea in Scienze Naturali (attivato nell'a.a. 2000/01 con l'attivazione del I e II anno), - corso di diploma universitario in Biologia (Indirizzo Farmacologico-Tossicologico con sede a Busto Arsizio (VA) - attivato nell'a.a. 1999/00). Mentre i corsi di studio in Scienze Biologiche fanno riferimento a un esperienza di insegnamento decennale, quelli relativi alle Scienze Naturali e all Informatica sono stati 8

12 avviati a partire dal corrente anno accademico. Il corso di laurea in Scienze Naturali mira a produrre degli esperti nel mantenimento e nella gestione delle risorse naturali. Le immatricolazioni sono in lieve calo per il corso di laurea in Scienze Biologiche che conta più del 60% degli iscritti della facoltà, ma meno del 30% degli immatricolati per l anno accademico in corso. Per il suo primo anno, il corso di laurea in Scienze Naturali conta soli 29 iscritti di cui 13 matricole, sarebbe quindi auspicabile una maggiore differenziazione del corso rispetto alle Scienze Biologiche, magari con un integrazione con la Facoltà di Economia per valorizzare la componente gestionale della formazione; questo tipo di orientamento permetterebbe anche di differenziare ulteriormente il corso anche rispetto a quello in Scienze Ambientali di Como Per quanto riguarda il corso di laurea in Informatica, l andamento degli iscritti e degli immatricolati è positivo, ma non appare chiaro il motivo dello sdoppiamento; infatti, dei 189 iscritti, 151 seguono il corso nella sede di Varese. Inoltre, in un Ateneo di piccole dimensioni con due sedi poco distanti e di simili dimensioni, lo sdoppiamento di un corso è contraddittorio in quanto il bacino di utenza dovrebbe essere unico. Esiste evidentemente un problema di collegamento tra le sedi che le rende lontane in termine di tempi di viaggio, ma la soluzione non risiede nello sdoppiamento dei corsi, e quindi nella realizzazione di due sub-università, ma nel potenziamento dei collegamenti e la creazione di residenze universitarie Facoltà di Medicina e Chirurgia I corsi di studio della Facoltà di Medicina e Chirurgia sono: - corso di laurea in Medicina e Chirurgia (attivato nell'a.a. 1971/72), - diploma universitario per Infermieri (con sede a Varese, Como e Busto Arsizio (VA), attivato nell'a.a. 1994/95 come diploma universitario in Scienze Infermieristiche e trasformato nel corso attuale nell'a.a. 1998/99), - diploma universitario per Fisioterapisti (con sede a Varese attivato nell'a.a. 1997/98 e a Bosisio Parini (CO), attivato nell'a.a. 1998/99), - diploma universitario per Ostetrica/o (attivato nell'a.a. 1996/97), - diploma universitario per Tecnico sanitario di laboratorio biomedico (attivato nell'a.a. 1998/99), - diploma universitario per Tecnico di radiologia (attivato nell'a.a. 2000/01), - diploma universitario per Igienista dentale (attivato nell'a.a. 2000/01), - 31 Scuole di specializzazione. Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia ha quasi trent anni di storia, e conta al giorni d oggi (a.a. 2000/2001) circa 881 iscritti, la facoltà offre inoltre 6 corsi di diploma e 31 scuole di specializzazione. L andamento degli iscritti e delle immatricolazioni è molto diversificato. Il diploma che riscuote maggior successo è quello per Infermieri, con un totale di 367 iscritti e una crescita molto rapida delle immatricolazioni. Un altro diploma in crescita è quello per Fisioterapisti, che conta attualmente un totale di 112 iscritti. Il diploma per Ostetrico e per Tecnici sanitari di laboratorio crescono, ma con un livello di partenza molto basso, il totale attuale degli iscritti è, rispettivamente, di soli 30 e 34 iscritti. Gli 9

13 ultimi due diplomi (per Igienista dentale e Tecnico di radiologia), sono stati attivati solo dall anno accademico in corso, pertanto è difficile valutarne la capacità di attrazione; per il loro primo anno contano rispettivamente 10 e 15 studenti Il bacino di utenza dell Ateneo La tabella 2 presenta la provenienza degli studenti per le varie facoltà delle singole sedi, questi dati ci permettono di valutare il bacino di utenza e quindi la capacità di attrazione a vari livelli (ateneo, sede e facoltà) e, al meno in parte, l effettivo decongestionamento degli atenei gemmanti. La nostra analisi si è basata sull analisi della sede di iscrizione degli immatricolati dell anno accademico 2000/2001 per area geografica di provenienza. Tabella 2 La provenienza geografica degli studenti Prov. di VA Prov. di CO Resto Lomb. Fuori Reg. Estero Sede/Facoltà Iscritti di cui Immatr. Iscritti di cui Immatr. Iscritti di cui Immatr. Iscritti di cui Immatr. Iscritti di cui Immatr. Sede di Como 11% 14% 70% 62% 14% 16% 3% 3% 2% 4% Giurisprudenza 11% 16% 69% 58% 14% 18% 3% 4% 2% 4% SMFN 8% 9% 74% 74% 12% 11% 2% 1% 5% 5% Sede di Varese 72% 72% 13% 13% 9% 8% 4% 6% 2% 1% Economia 81% 80% 9% 10% 6% 5% 4% 5% 0% 0% Medicina e Chirurgia 59% 57% 19% 20% 12% 13% 5% 8% 5% 2% SMFN 81% 83% 7% 4% 7% 5% 3% 5% 2% 2% Totale Ateneo 46% 53% 37% 29% 11% 11% 4% 5% 2% 2% Fonte: Nucleo di valutazione dell'università degli studi dell'insubria, Per quanto riguarda l Ateneo preso nel suo insieme le matricole provengono per il: 53% dalla Provincia di Varese, 29% dalla Provincia di Como, 11% dal resto della Lombardia, 5% da altre regioni italiane, 2% dall estero (probabilmente in gran parte dalla Svizzera che risulta essere molto vicina e accessibile). Il bacino di utenza è quindi sostanzialmente locale. 10

14 Se entriamo nel dettaglio delle sedi, vediamo che la domanda è locale non solo a livello di Ateneo, ma addirittura a livello di sede, vediamo infatti che: gli immatricolati iscritti a Varese provengono per il 72% dalla Provincia di Varese, gli immatricolati iscritti a Como provengono per il 62% della Provincia di Como. I dati dimostrano che la mobilità tra le due sedi è minima, lo studente tende a orientare la propria scelta in base all offerta formativa della sede di casa, vi è quindi un ovvio problema di distorsione del mercato formativo. Questa situazione potrebbe essere indotta in gran parte dai notevoli problemi di trasporto tra le due sedi, nonostante la loro vicinanza geografica. Le facoltà che hanno il bacino di utenza più ampio, sono Medicina e Giurisprudenza. I corsi di studio della Facoltà di Medicina sono a numero programmato,e quindi la capacità di attrazione maggiore rispetto alle altre facoltà. La minore attrattività della Facoltà di Medicina nella Provincia di Como può essere una conseguenza dei rapporti tra l Università e l Azienda Sanitaria locale, dai quali, in ultima analisi, vengono a dipendere anche molte iniziative a carattere formativo, in quanto richiedono la formazione in reparto. Appare quindi necessario promuovere la collaborazione della facoltà non solo con l Azienda Sanitaria varesina, già molto sviluppata, ma anche con quella comasca. Le matricole della Facoltà di Giurisprudenza, a libero accesso, provengono per il 16% dalla provincia di Varese, per il 18% dal resto della Lombardia, per il 4% da altre regioni italiane e per il 4% dall estero. Tale facoltà è quindi caratterizzata da un maggior livello di attrazione a media lunga distanza, ma sempre molto basso nell altra provincia dell Ateneo. Al contrario, la facoltà che ha il bacino di utenza più ristretto è la Facoltà di Scienze di Varese; infatti, l 83% delle sue matricole proviene dalla stessa provincia. In conclusione, l Ateneo si caratterizza per una domanda locale, che ha decongestionato gli atenei gemmanti solo per una parte della domanda potenziale delle due province. L istituzione dei corsi ha al tempo stesso creato una nuova domanda universitaria, sempre di carattere locale. Il fatto che l università sia sostanzialmente locale è comprensibile, anche se sarebbe opportuno cercare di sviluppare dei settori specializzati che offrono un servizio differenziato di qualità al livello nazionale e/o internazionale, valorizzando le caratteristiche delle due provincie e i vantaggi delle piccole dimensioni; ma il vero problema risiede nella quasi assenza di mobilità tra le due sedi, alla quale bisogna assolutamente porre rimedio Gli studenti equivalenti La tabella 3 presenta i dati relativi agli studenti equivalenti per i singoli corsi dell ateneo. L indicatore analizzato è la quota di studenti equivalenti sul totale degli 11

15 iscritti, che permette di avere un idea sulla partecipazione effettiva degli studenti tra i vari corsi e le varie sedi. A Varese, per la Facoltà di Medicina e Chirurgia quest indicatore è tendenzialmente molto alto: un dato caratteristico dei settori a numero programmato, dove il numero di studenti è limitato ed è già stata fatta una selezione all entrata. Per le Facoltà di Economia e di Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, la quota di studenti equivalenti sul totale degli iscritti è inferiore alla media nazionale. La Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della sede comasca è caratterizzata da un valore ancora più basso di quella varesina, con circa 4 studenti equivalenti per 10 iscritti; questo dato è dovuto al valore anomalo del corso di laurea in Informatica, che conta soli due studenti equivalenti ogni 10 iscritti. Per quanto riguarda la Facoltà di Giurisprudenza, il dato è in linea con la media nazionale, ma conferma quanto già evidenziato attraverso l evoluzione del numero di studenti, ovvero che nonostante le sue piccole dimensioni, la facoltà non è riuscita a offrire un servizio migliore rispetto alle facoltà dei grandi poli universitari. 4. Il personale docente e amministrativo 4.1. Il personale docente Nel caso dell istituzione di una nuova università è importante verificare la dinamica del personale docente, la quale permette di valutare sia la strategia di sviluppo dell Ateneo, che la capacità di attrazione delle sedi universitarie (in termini di strutture, di attività di ricerca, ecc.). La tabella 4 contiene sia i dati relativi al numero di docenti di ruolo in servizio per categorie (al 01/11/2000 e l evoluzione dall istituzione) che i procedimenti di valutazione in itinere (pubblicati in Gazzetta Ufficiale) e programmati. Nell arco di meno di tre anni, il numero di docenti è cresciuto di più del 40%, giungendo ad un totale di 233, di cui 65 Professori di I fascia, 89 di II fascia e 79 Ricercatori. Questa crescita non è stata molto omogenea, nella sola sede di Como, i docenti sono più che raddoppiati, sono infatti passati da 10 a 25 per la Facoltà di Giurisprudenza e da 29 a 57 nella Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Per quanto riguarda la Facoltà di Giurisprudenza un tale incremento era necessario dato il numero di partenza molto basso, mentre nel caso della Facoltà di Scienze, questa crescita ha portato a un numero di docenti nettamente superiore a quello dell analoga facoltà di Varese, che conta peraltro molti più studenti. Le previsioni di sviluppo del corpo docente possono essere valutate attraverso i procedimenti di valutazione previsti: 58 nuovi posti di cui 28 da Ricercatore (di cui 1 solo era stato bandito alla data delle visita). Per quanto riguarda i concorsi per professori, occorrerà valutare a posteriori in quale percentuale i concorsi avranno indotto un incremento netto del corpo docente (piuttosto che un avanzamento di carriera di docenti in servizio presso l Ateneo). 12

16 Tabella 3 Gli studenti equivalenti Sede/Facoltà/ Corso Studenti equiv. Iscritti (annualità a.s 1999) (a.a. 1998/99) S.E. / Iscritti Sede di Como Facoltà di Giurisprudenza 793, ,4 CL in Giurisprudenza 793, ,4 Facoltà di SMFN 185, ,4 CL in Chimica 70, ,5 CL in Fisica 40, ,3 CL in Matematica 36,3 76 0,5 CD in Chimica tessile ,6 Totale sede di Como 979, ,4 Sede di Varese Facoltà di Economia 619, ,5 CL in Economia e Commercio 588, ,5 CD in Economia/Amm. Imprese 31,5 86 0,4 Facoltà di Medicina e Chirurgia ,8 CL in Medicina e Chirurgia 668, ,7 CD in Fisioterapia CD per Infermieri 231, ,9 CD per Ostetrico 17,3 16 1,1 CD per Tecnico lab. biomedico 16,2 14 1,2 Facoltà di SMFN 309, ,5 CL in Scienze Biologiche 301, ,5 CL in Informatica 7,8 42 0,2 Totale sede di Varese ,6 Ateneo Totale Ateneo 2.905, ,5 Fonte: Nucleo di valutazione dell'università degli studi dell'insubria, I nuovi posti sono principalmente destinati alla Facoltà di Medicina e Chirurgia (34 su un totale di 58), mentre persiste la tendenza a favorire l incremento del corpo docente della Facoltà di Scienze di Como piuttosto che quello di Varese; inoltre, nonostante il numero di docenti relativamente basso delle Facoltà di Economia e Giurisprudenza, non sono previsti significativi incrementi per tale facoltà. Un analisi più fine dell adeguatezza del numero di docenti, è quella del dato che riporta il numero di docenti sugli iscritti che permette di avere un idea dell effettiva 13

17 offerta didattica. La tabella 5 fornisce questo dato per le varie facoltà dell Ateneo, da confrontare con lo stesso dato al livello nazionale. Su questo punto si può notare che: le Facoltà di Economia e Giurisprudenza sono in linea con le medie nazionali, rispettivamente con un docente ogni 39 e 46 studenti iscritti. E però un problema che questa carenza strutturale a livello nazionale non sia stata superata in un Ateneo di nuova istituzione e di piccole dimensioni, la Facoltà di Medicina è sotto la media, ma in questo caso è la media nazionale a essere eccessivamente alta, sarebbe quindi opportuno non tenere conto di questa distorsione evitando di perseguire un incremento eccessivo dell organico, il rapporto studenti/docenti della Facoltà di Scienze di Varese è nettamente più basso di quello di Como; questo dato permette quindi di confermare l osservazione relativa ai procedimenti di valutazione in corso che sono orientati a favore della sede comasca, che presenta già un rapporto nettamente superiore alla media nazionale (vi è un docente per 6 studenti) Il personale tecnico-amministrativo La tabella 6 presenta i dati relativi al personale tecnico-amministrativo dell Ateneo, aumentato in maniera sostanziale dalla creazione dell Ateneo per rispondere alle nuove esigenze indotte dall autonomia istituzionale. Tale necessità è stata è stata soddisfatta in un arco di tempo relativamente breve. La distribuzione del personale poco omogenea tra le facoltà rispecchia le diverse necessità dei singoli settori disciplinari. 5. L attività di ricerca Data la recente istituzione dell Università degli Studi dell Insubria, non è attendibile valutare l attività di ricerca attraverso i dati relativi ai risultati ottenuti nei PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) o il numero e l impatto delle pubblicazioni; i passaggi da una università all altra hanno infatti complicato la lettura dei dati e potrebbero portare a conclusioni errate; inoltre, l attività di ricerca, al contrario di quanto accade per l attività didattica, ha tempi di assestamento naturalmente più lunghi. Nel quadro di questa prima verifica, a poco più di due anni dall istituzione, l attività di ricerca è stata effettuata tramite la valutazione delle strutture adibite alla ricerca, le quali determinano, in particolare per le materie scientifiche, il potenziale di sviluppo dell attività di ricerca. 14

18 Tabella 4 I docenti in servizio e i procedimenti di valutazione programmati Sede/Facoltà In servizio Proced. di valut. programmati /11/ di cui pubbl. in G.U. Sede di Como Giurisprudenza Professori di I fascia Professori di II fascia Ricercatori SMFN Professori di I fascia Professori di II fascia Ricercatori Totale sede Professori di I fascia Professori di II fascia Ricercatori Sede di Varese Economia Professori di I fascia Professori di II fascia Ricercatori Medicina e Chirurgia Professori di I fascia Professori di II fascia Ricercatori SMFN Professori di I fascia Professori di II fascia Ricercatori Totale sede Professori di I fascia Professori di II fascia Ricercatori Ateneo Totale Ateneo Professori di I fascia Professori di II fascia Ricercatori Fonte: Nucleo di valutazione dell'università degli studi dell'insubria,

19 Tabella 5 Il rapporto docenti/studenti per facoltà Sede/Facoltà Docenti Iscritti in corso Iscritti in corso Dato nazionale 11/1/ /01 /docenti (1999/2000) Sede di Como Giurisprudenza SMFN Tot. sede di Como Sede di Varese Economia Medicina e Chirurgia SMFN Tot. sede di Varese Ateneo Totale Ateneo Fonte: Nucleo di valutazione dell'università degli studi dell'insubria, Tabella 6 Il personale tecnico-amministrativo Totale personale tecnico-amministrativo Sede/Facoltà di cui tecnico di cui ammin. Totale Totale Totale in % Totale in % Sede di Como % 10 37% Facoltà di Giurisprudenza % 5 50% Facoltà di SMFN % 5 29% Sede di Varese % 28 68% Facoltà di Economia % 5 63% Facolatà di Medicina e Chirurgia % 12 75% Facoltà di SMFN % 11 65% Amministrazione nd % 27 69% Ateneo nd % 65 61% Fonte: Nucleo di valutazione dell'università degli studi dell'insubria, anno

20 L Università degli studi dell Insubria conta 5 dipartimenti, 3 istituti e 3 Centri di Ricerca. Presso la sede di Varese sono attivi: Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale, Dipartimento di Economia, Istituto di Medicina e Sanità pubblica, Istituto di Clinica Ortopedica "Mario Boni", Centro Internazionale di Ricerca per le Storie Locali e le Diversità Culturali, Centro di Ricerca "Informatica Interattiva, Presso la sede di Como sono attivi: Dipartimento di Scienze Chimico, Fisiche e Matematiche, Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, Istituto di Scienze Giuridiche, Centro Internazionale di Ricerca per le Storie Locali e le Diversità Culturali. Il numero di docenti che svolgono la loro attività di ricerca in loco cresce, ma persiste la tendenza al pendolarismo, in particolare per le Facoltà di Giurisprudenza e di Economia. Tali facoltà sono naturalmente caratterizzate da una minore residenzialità del corpo docente rispetto alle facoltà scientifiche, ma il fenomeno è senz altro aggravato nel caso di una università di piccole dimensioni, distante dai grandi centri di attività e/o di ricerca storici (in questo caso Milano e Pavia); è pertanto indispensabile una politica che miri all insediamento del corpo docente, offrendo spazi e strutture/materiale di ricerca competitivi per limitare questo fenomeno. La situazione della Facoltà di Giurisprudenza è particolarmente allarmante: la struttura (un vecchio istituto superiore) è sicuramente inadeguata per l insediamento del corpo docente, ma la ristrutturazione del Chiostro S. Abbondio (futura sede della facoltà) dovrebbe offrire nuove e positive prospettive. Nell ambito delle Facoltà di Scienze di Varese sono stati istituiti recentemente due dipartimenti ben attrezzati e contigui (il Dipartimento di Biochimica e Genetica e il Dipartimento di Biologia), che consentono un uso ottimale delle risorse strumentali e umane tra le due Facoltà (Scienze e Medicina). Questa area, denominata Bizzozero sarà ulteriormente arricchita da nuovi laboratori per la Facoltà di Medicina presso l area dell ex-ospedale psichiatrico. Nel complesso, le Facoltà di Scienze e la Facoltà di Medicina, appaiono ben dotate in laboratori di ricerca. E particolarmente promettente la creazione di un grande polo scientifico nella zona Bizzozero, anche se sembra mancare la volontà specifica di avvicinare le attività didattiche a quelle scientifiche. In facoltà caratterizzate da un basso numero di studenti e da un centro di ricerca competitivo, è indispensabile sfruttare la possibilità di offrire una didattica di alta qualità attraverso la massima interazione tra il corpo docente e gli studenti. Per quanto riguarda la Facoltà di Scienze della sede comasca, i corsi di laurea in Fisica e Matematica e le relative strutture sono state sistemate in un nuovo edificio di sei piani, parzialmente condiviso con la sede distaccata del Politecnico di Milano e che ospita anche il Centro di Elaborazione dati dell Università. E inoltre in fase di 17

21 ristrutturazione uno stabile in area urbana contigua, che verrà destinato al nuovo polo di chimica, attualmente sistemato presso locali dell Istituto Tecnico Industriale per periti tessili. A regime, la Facoltà di Scienze di Como dovrebbe quindi offrire un insieme di strutture ottimale per un buon svolgimento dell attività di ricerca e per la sua accessibilità da parte degli studenti. 6. Le infrastrutture La questione delle infrastrutture dell ateneo è di notevole importanza, in particolare in un università di recente istituzione. L Ateneo, vive infatti in una fase di transizione che dovrebbe consentire di passare dalla realtà di due sedi universitarie decentrate di origine diverse a quello di un unico ateneo completamente autosufficiente. Questo tipo di mutazione non può ovviamente essere attuata a brevissimo termine; la costruzione di nuovi edifici e la messa a disposizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per le attività di didattica e di ricerca implicano necessariamente tempi lunghi e, soprattutto, un notevole impegno finanziario. Come previsto nell accordo di programma con il Murst e nel piano operativo di attuazione, l Università degli studi dell Insubria doveva, e deve tuttora, essere assistita, in particolare dagli enti locali e dalle università gemmanti. Per trattare la questione in maniera esaustiva, l analisi è stata divisa in tre punti: gli edifici; gli spazi disponibili per la didattica e lo studio (aule, biblioteche, sale studio e laboratori didattici); le infrastrutture (collegamenti stradali e servizi collaterali) Gli edifici La questione dell edilizia è stata analizzata attraverso uno studio preliminare del rispetto degli impegni dei diversi attori coinvolti e, successivamente, sulla base del quadro attuale e delle prospettive di sviluppo a breve termine. La tabella 7 riassume gli impegni nel campo dell edilizia sottoscritti nell accordo di programma da parte degli enti locali e dell Università degli studi di Milano; da parte dell Università degli studi di Pavia non si prevedeva nessun trasferimento edilizio. Per quanto riguarda il mancato rispetto dell impegno relativo al trasferimento in uso gratuito della Caserma Garibaldi, e apparso non più opportuno il suo utilizzo, ma appare importante che il comune di Varese conceda all Ateneo l uso gratuito di un altra struttura equivalente. La tabella 8 presenta in maniera sintetica gli interventi effettuati e da effettuare nel campo dell edilizia. 18

22 Si può concludere su questa sezione con le seguenti osservazioni: 1. è necessario provvedere al rapido completamento della ristrutturazione del Chiostro S. Abbondio, poiché la Facoltà di Giurisprudenza è attualmente dotata di strutture fortemente inadeguate, 2. è importante provvedere alla costruzione di residenze universitarie in entrambe le sedi, 3. l idea del campus della zona Bizzozero della sede di Varese è sicuramente da promuovere, in quanto l università, anche all interno delle due città, è molto frammentata sul territorio. Questa situazione rende gli interventi necessari per il miglioramento dei servizi agli studenti molto onerosi e limita gli scambi sociali e culturali del mondo accademico nel suo insieme. La zona Bizozzero sarebbe ideale per la costruzione di una mensa, di una residenza universitaria, di luoghi d incontro e, come previsto, di una palazzina dello sport. 4. nella progettazione di nuovi interventi deve essere garantito l equilibrio di sviluppo tra le sedi e le Facoltà Gli spazi disponibili per la didattica e lo studio Questa sezione è dedicata alla verifica delle dotazioni specifiche delle strutture dell università. Sono stati esaminati i dati forniti dal Nucleo di valutazione, le impressioni raccolte presso i rappresentati degli studenti e quanto osservato durante la visita del Comitato. Sono analizzate successivamente le dotazioni di: aule (numero, capienza e condizioni); biblioteche e punti studio (numero, capienza, disponibilità e ricchezza in termini di materiale scientifico); laboratori didattici informatici e scientifici (numero, capienza e adeguatezza del materiale) Le aule La tabella 9 fornisce il numero di aule per dimensione e per struttura di appartenenza. La sede di Como è caratterizzata da due realtà distinte, quella della Facoltà di Giurisprudenza, nettamente carente in termini di aule, e quella della Facoltà di Scienze che usufruisce di nuove strutture sufficienti non solo per l attuale numero di iscritti ma che potrebbero consentirne un ulteriore espansione. La Facoltà di Giurisprudenza è attualmente collocata in un edificio vetusto e inadeguato per il numero di studenti, i quali sono particolarmente sensibili al problema. Questa situazione dovrebbe essere superata con il trasferimento della facoltà nel Chiostro S. Abbondio, ma i tempi sembrano essere però ancora troppo lunghi della sua realizzazione. 19

23 Per quanto riguarda la sede di Varese, nonostante il dato fornito dal Nucleo di valutazione, gli studenti della facoltà di Economia, lamentano l assenza di un aula che possa contenere 300 persone; gli studenti del primo anno seguono alcune lezioni in quattro aule distinte con un collegamento audiovisivo; in una università che dovrebbe puntare sulla qualità del servizio, questa situazione non appare adeguata. Le facoltà scientifiche sono attualmente carenti in termini di aule, ma i lavori in corso nella zona Bizzozero dovrebbero portare ad una situazione ottimale I laboratori didattici I dati della tabella successiva si riferiscono esclusivamente alle dotazioni di laboratori informatici, laboratori sperimentali, di natura molto diversa. Esse appaiono più che sufficienti, in particolare dopo il completamento delle opere in corso. Per quanto riguarda la sede di Como, anche in questo caso la Facoltà di Giurisprudenza appare molto svantaggiata, vi sono infatti solo 10 postazioni informatiche per un totale di circa 2000 studenti, oltre tutto l orario di apertura del laboratorio non è sicuramente sufficiente e i computer a disposizione sono inadeguate. La situazione dovrebbe però migliorare in quanto è stato deliberato l acquisto di nuove attrezzature informatiche. Il laboratorio della Facoltà di Scienze conta invece 40 postazioni per circa 500 iscritti ed ha una buona accessibilità in termini di orario. In Facoltà di Economia sono disponibili 23 macchine per circa studenti, è quindi necessario un ulteriore sforzo, mentre a Medicina e Scienze il rapporto è più favorevole con, rispettivamente, 53 e 20 postazioni per circa e 850 studenti Le biblioteche e i punti studio La tabella successiva presenta i dati relativi al numero di posti nelle biblioteche e punti studio e i relativi orari di apertura settimanali. L analisi della gestione del sistema bibliotecario, fondamentale in un università così articolata sul territorio, è stata trattata nel punto 9.2. Per quanto riguarda la sede di Como è evidente, anche in questo caso, la grave situazione problematica della Facoltà di Giurisprudenza, con una biblioteca con soli sei posti di lettura ed un punto studio di soli 64 posti. Il materiale disponibile appare anche esso non adeguato alle esigenze, mentre vi è inoltre una collezione di libri di recente acquisizione che non è a disposizione degli studenti e dei ricercatori perché ancora da classificare. La biblioteca di Scienze è invece sempre in fase di costituzione, gli studenti possono beneficiare attualmente del punto prestito in comune con il Politecnico di Milano. La Facoltà di Economia possiede una biblioteca di 50 posti, ma il materiale bibliografico appare insufficiente. La facoltà più ricca in termini di spazi per lo studio e senz altro quella di Medicina, ma la biblioteca conta soli 10 posti per circa 1500 studenti. La Facoltà di Scienze possiede invece una biblioteca con 24 postazioni di lettura per 850 studenti circa. 20

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