APPROVVIGIONAMENTO IDRICO IN ITALIA. Oltre il 96% degli italiani riceve l acqua potabile tramite acquedotto gestito in gran parte da Enti pubblici.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "APPROVVIGIONAMENTO IDRICO IN ITALIA. Oltre il 96% degli italiani riceve l acqua potabile tramite acquedotto gestito in gran parte da Enti pubblici."

Transcript

1 IGIENE DELL ACQUA

2 APPROVVIGIONAMENTO IDRICO IN ITALIA Oltre il 96% degli italiani riceve l acqua potabile tramite acquedotto gestito in gran parte da Enti pubblici. Si stimano ACQUEDOTTI 80% DELL ACQUA PROVIENE DA ACQUE PROFONDE (sorgenti, 40% e pozzi, 45%) 20% DELL ACQUA PROVIENE DA ACQUE SUPERFICIALI (fiumi e bacini di sbarramento, 15%)

3 In Italia solo i 2/3 della popolazione riceve quantità sufficienti d acqua per tutto l anno. Circa il 13% non riceve sufficienti quantità d acqua per un quarto dell anno e circa il 20% per due/tre quarti dell anno. Il Sud e le isole sono i territori che non ricevono quantità sufficienti di acqua per almeno un quarto dell anno.

4 Consumi dõacqua in Europa Salari G.: Cambiamenti climatici e penuria dõacqua. Le scelte del consumatore. 2003,

5

6 Consumi idrici in Italia Mediamente tra 100 e 250 l/ab. al giorno. Tuttavia Milano 359 l/ab. al giorno Lecce 354 l/ab. al giorno Ragusa 335 l/ab. al giorno Frosinone 312 l/ab. al giorno Padova 308 l/ab. al giorno Fonte: Legambiente, Libro bianco. 2007

7 DISPONIBILITAÕIDRICA IN ITALIA Soltanto i 2/3 della popolazione ha disponibilitˆ dõacqua per tutto lõanno Non riceve acqua in quantitˆ sufficiente: il 13% della popolazione per 3 mesi allõanno il 20% della popolazione per 6-9 mesi allõanno PIANO SANITARIO NAZIONALE

8 In un acquedotto, in ottime condizioni, la percentuale di perdite pu variare da un minimo del 10-15% ad un massimo del 35-40% della portata totale immessa in rete, per raggiungere valori molto superiori in caso di acquedotti vetusti.

9 ITALIA: perdite dõacqua immessa in rete Nord Centro Sud 23.31% 27.50% 36.36% Italia 28.51%

10 LÕetˆ media delle condotte di adduzione idrica si ritiene sia di 30 anni con valori compresi tra 12 e 50 anni.

11 Tipi di falde acquifere Falda superficiale o freatica Falda profonda e artesiana

12

13 Tipologia delle fonti di inquinamento Puntiformi scarichi industriali, pozzi perdenti, discariche di rifiuti, versamenti accidentali Non puntiformi attivitˆ agricole, diserbo stradale e ferroviario, acque meteoriche, condotte fognarie

14

15

16 Fattori che influiscono sulle malattie causate dallõacqua Corrosioni Contaminazioni crociate Fenomeni di riflusso Formazione di biofilm Scarsa protezione dei depositi e riserve idriche Riparazioni difettose della rete di distribuzione Difetti nei sistemi di trattamento di depurazione

17 BIOFILM Comunità batterica, altamente stratificata, adesa ad una superficie, circondata da una matrice extracellulare di natura organica e inorganica dove i microrganismi sono organizzati in una comunità funzionale.

18 Microfotografia di biofilm batterico

19

20 USA AGENTI EZIOLOGICI CAUSA DI MALATTIA ASSOCIATI CON L ACQUA POTABILE BATTERI 16,7% VIRUS 3,3% PARASSITI 3,3% LEGIONELLA SPECIES 26,7% SOSTANZE CHIMICHE 26,7% PIU AGENTI 6,7% AGENTE NON IDENTIFICATO 16,7%

21 Percentuale Non identificato Batteri Virus Parassiti Agenti chimici Legionella spp. Agenti eziologici USA: Incidenza percentuale degli agenti responsabili di focolai epidemici a veicolo idrico, osservata nel corso degli anni.

22 AGENTI EZIOLOGICI CAUSA DI MALATTIA DA ACQUA IDENTIFICATI NEGLI USA IN QUESTI ULTIMI ANNI DI SORVEGLIANZA BATTERI E. COLI O157:H7 CAMPYLOBACTER JEJUNI YERSINIA ENTEROCOLITICA LEGIONELLA SPP VIRUS NOROVIRUS PARASSITI GIARDIA INTESTINALIS CRYPTOSPORIDIUM NAEGLERIA FOWLERI SOSTANZE CHIMICHE RAME e altri metalli SOLVENTI ORGANICI SOSTANZE ASSOCIATE ALLA DISINFEZIONE DELL ACQUA

23 Infezioni gastrointestinali identificate con esami di laboratorio in Inghilterra e Galles. Agente eziologico Campylobacter E.coli O157 Salmonella Shigella sonnei Rotavirus Norovirus Cryptosporidium Giardia isolamenti

24 Ruolo dell'acqua "potabile" nella trasmissione delle infezioni batteriche SHIGELLA SPP. (fra il 1917 e il 1973) 68 episodi CAMPILO. JEJUNI (fra il 1976 e il 1985) 56 episodi E. COLI enterotossico (fra il 1972 e il 1983) 14 episodi da ACQUA da alimenti interumano non identificato 33 episodi su episodi su 68 6 episodi su 68 7 episodi su 68 48,53% 32,35% 8,83% 10,29% da ACQUA da alimenti interumano 6 episodi su episodi su 56 1 episodio su 56 10,71% 87,50% 1,79% da ACQUA da alimenti interumano 2 episodi su episodi su 14 2 episodio su 14 14,29% 71,42% 14,29% da Bisbini et al. Sanitˆ -Rapporti, 1998.vol.III, n 1-2.

25 Definizione di ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO (D.lgs 2 febbraio 2001, n.31) ÒLe acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione dei cibi e bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori, nonchž le acque utilizzate in unõimpresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o lõimmissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umanoó

26 Obiettivo primario della normativa la protezione della salute del consumatore, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche. I valori di parametro stabiliti dalla normativa devono essere rispettati fino al consumo, responsabilizzando in tal modo anche il consumatore finale.

27 Nel D.lgs 31 i parametri di qualitˆ sono distinti in due categorie: 1 parametri per i quali il superamento del valore limite comporta sempre un giudizio di Ònon potabilitˆ Ó 2 parametri, detti ÒindicatoriÓ, per i quali il superamento del valore limite non comporta sempre un giudizio di Ònon potabilitˆ Ó

28

29

30 Controlli chimici Attualmente sono stati introdotti nuovi composti organici potenzialmente presenti nelle acque sia per inquinamento antropico, sia come sottoprodotti della potabilizzazione. Per alcuni metalli pesanti è stata abbassata la concentrazione massima ammissibile.

31

32

33 LÕaspetto chimico pi attuale quello relativo alla presenza nelle acque dei cosiddetti Òdistruttori endocrinió, gruppo eterogeneo di sostanze (ormoni naturali e sintetici, fitoestrogeni, pesticidi, PCDD, PCB, etc,) che interferirebbero con il sistema endocrino e contribuirebbero a determinare lõincidenza di patologie ad eziologia multifattoriale (infertilitˆ, cancro, deficit neurocomportamentali).

34 Fonti, categorie ed esempi di sostanze individuate come potenziali distruttori endocrini di impatto ambientale Fonti Categorie Incenerimento, Materiale di riporto Composti Policlorurati (da produzioni industriali o sotto -prodotti di sostanze per lo pi vietate) Scolo agricolo Trasporto atmosferico Scolo agricolo Sostanze diossine policlorurate, PCB Pesticidi organoclorurati (trovati in insetticidi, attualmente eliminati) di Pesticidi attualmente in uso DDT, eldrin, lindano atrazina, trifluralin, permetrine Ambienti portuali Organostannosi (fungicidi e disincrostanti usati per verniciare gli scafi delle navi) Scoli industriali e Scoli industriali civili Alchilfenoli (Surfactanti detergenti usati per la rimozione di oli e grassi) Ftalati e bisfenoli (individuati nei plastificanti) Scoli civili e agricoli Ormoni naturali (prodotti naturalmente dagli animali); steroidi sintetici (uso fraudolento e vietato in allevamenti) Scoli di industrie: cartiere Fitoestroge ni e di trasformazione di (presenti naturalmente prodotti agricoli nei vegetali) Tributylti n Ð nonilfenoli dibutil ftalati, butilbenzil ftalati, bisfenolo A 17 -_- estradiolo, testosterone, etinil estradiolo isoflavoni, lignani, cumestani

35

36 Frequenze dei controlli Mentre precedentemente le frequenze venivano stabilite sulla base della popolazione servita, con la nuova normativa il calcolo viene fatto in funzione del volume dõacqua erogato.

37 DEPURAZIONE BIOLOGICA DELL ACQUA

38

39

40

41

42

43

44 Oggi si ricorre sempre più all utilizzo di apparecchiature che dichiarano di possedere la capacità di rendere più sicura l acqua dell acquedotto da un punto di vista microbiologico e chimico, oltre che di migliorarne la qualità organolettica

45 Questi dispositivi sono consentiti in Italia solo nel caso in cui l'acqua da trattare sia già potabile e nel rispetto delle prescrizioni emanate dal Ministero della Sanità (D.M. 21/12/90, n. 443)

46 L utilizzatore di questi dispositivi deve rispettare le previste manutenzioni per non correre inutili rischi quali l aumento della carica batterica o il rilascio di sostanze trattenute per la saturazione del dispositivo.

47 Sotto il profilo igienico sostituire l acqua potabile con altri tipi di acqua è giustificato soltanto quando vi sia una reale carenza quantitativa o un mancato rispetto degli standard di qualità microbiologici e chimici.

48 Nonostante alla popolazione venga fornita acqua potabile di elevata qualità igienica la sfiducia verso l acqua dell acquedotto è ancora molto elevata: il 46,5 % degli italiani non si fida a bere l acqua del rubinetto (dati ISTAT)

49 Produzione di acqua minerale in Italia

50 In Italia nel 2007 il consumo pro-capite medio di acqua minerale naturale è stato di circa 200 litri.

51 Il 97% degli italiani acquista + o regolarmente l acqua minerale. Piatta o Gassata? PIATTA 65% GASSATA 35%

52

53 Presenza sul mercato delle acque minerali Oligominerali 65 % Mineralizzate 20 % Minimamente mineralizzate 9% Ricche di sali minerali 6%

54 D.lgs 25 gennaio 1992, n.105 Attuazione della direttiva 80/777/CEE relativa alla utilizzazione e alla commercializzazione delle acque naturali Sono considerate acque minerali naturali le acque che avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute

55 D.lgs 105/92 Le acque minerali naturali si distinguono dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria e sua conservazione, per il tenore in minerali e oligoelementi e/o altri costituenti ed, eventualmente, per taluni loro effetti

56 Per ottenere il riconoscimento ufficiale la fonte deve soddisfare accurate valutazioni di tipo: Geologico e idrogeologico Fisico, chimico e chimico-fisico Microbiologico Farmacologico, fisiologico e clinico

57 Riconoscimento delle acque minerali naturali Il DMS 542/92 Regolamento sui criteri di valutazione delle acque minerali naturali stabilisce l esecuzione di 4 analisi fisico-chimiche e batteriologiche nelle quattro stagioni su campioni prelevati alla sorgente.

58 (D.M. 29/12/2003, recepimento Direttiva 2003/40) I soggetti titolari del riconoscimento devono inviare, ogni anno, al Ministero della salute, una autocertificazione relativa al mantenimento delle caratteristiche proprie dell acqua riconosciuta, unitamente ad un analisi chimica, chimico-fisica e microbiologica. La mancata ricezione della documentazione o la presentazione di una certificazione analitica non conforme, comporta la immediata sospensione della validità del decreto di riconoscimento.

59 Il D.lgs 105/92 obbliga il titolare dell autorizzazione ad aggiornare le analisi almeno ogni 5 anni e darne comunicazione ai competenti organi regionali.

60 Il D.lgs 105/92 vieta di attribuire all acqua minerale naturale proprietà per la prevenzione, la cura, o la guarigione di una malattia umana

61 Il DMS 542/92 stabilisce che le acque minerali siano sottoposte a criteri di valutazione delle caratteristiche cliniche e farmacologiche (effetti sulla diuresi, sul funzionamento gastrico o intestinale, compensazione delle carenze minerali) presso strutture ospedaliere o universitarie

62 Il D.lgs 105/92 stabilisce che sulle etichette non venga riportata la data di imbottigliamento ma bensì il numero del lotto ed il termine minimo di conservazione.

63 Lotto di produzione Quantità di una derrata alimentare prodotta in circostanze pressochè identiche. Consente di individuare eventuali partite contaminate o alterate. Il n di lotto viene spesso riportato sul tappo o sul collo della bottiglia.

64 Termine Minimo di Conservazione (TMC) Rappresenta la data entro la quale il prodotto, mantenuto in adeguate condizioni, conserva le sue specifiche proprietà. Per l acqua imbottigliata questo termine non è stabilito dalla legge, ma dal produttore. Da marca a marca varia da 12 a 24 mesi.

65 TMC dell acqua minerale naturale E noto che quanto più l acqua è giovane tanto più le sue caratteristiche sono simili a quelle originarie. Il TMC ritenuto ottimale è 12 mesi. Dopo questo tempo l acqua può modificare le caratteristiche organolettiche e la concentrazione di anidride carbonica.

66

67

MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI

MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI AGGIORNAMENTI NORMATIVI Marino Lamperti Federazione Gomma Plastica Area Tecnico Scientifica MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL AGGIORNAMENTI NORMATIVI > Stato attuativo del Regolamento (CE) N. relativo

Dettagli

Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese S.p.A. IL CICLO INTEGRATO DELL ACQUA

Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese S.p.A. IL CICLO INTEGRATO DELL ACQUA Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese S.p.A. IL CICLO INTEGRATO DELL ACQUA IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Il servizio idrico integrato è costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione,

Dettagli

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto L'acqua inquinata Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto il suolo (falde acquifere). Va tenuto

Dettagli

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto Alfonso Zecconi Università degli Studi di Milano Dipartimento Patologia Animale Le tossinfezioni alimentari Problema comune a tutti gli alimenti

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

La sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre 2015. Federata

La sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre 2015. Federata La sicurezza dell acqua trattata al ristorante IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini Milano, 08 ottobre 2015 Federata Associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque

Dettagli

apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE

apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE Allegato di Piano 9 - Decontaminazione e smaltimento degli apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE. SOMMARIO PREMESSA : I PCB 3

Dettagli

L acqua rappresenta la base della vita.

L acqua rappresenta la base della vita. LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO SANITARIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE H 2 O L acqua rappresenta la base della vita. L acqua deve pertanto detenere tutti i requisiti di sicurezza sanitaria necessari

Dettagli

L acqua. Quando tantissime molecole di acqua si fondono insieme possiamo vedere l'acqua e berla o usarla.

L acqua. Quando tantissime molecole di acqua si fondono insieme possiamo vedere l'acqua e berla o usarla. L acqua L'acqua è una sostanza molto importante, poiché forma la maggior parte dell'organismo umano. E' fatta di particelle molto piccole, gli ATOMI. Uno di questi atomi è chiamato IDROGENO (H) e l'altro

Dettagli

BOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI

BOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI BOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI Maria Teresa Cazzaniga ARPA Lombardia Dipartimento Provinciale di Milano U.O. Agenti Fisici Il Decreto Legislativo 31/2001, recepimento

Dettagli

Acque minerali. Acque potabili

Acque minerali. Acque potabili Acque minerali La classe di appartenenza di un'acqua minerale, dipende dalla quantità residuale di sali in essa contenuti, definita residuo fisso, determinata facendo bollire a 180 un litro d'acqua sino

Dettagli

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Fildrop è una società con esperienza ultraventennale produttrice di apparecchiature per il trattamento

Dettagli

Caratteristiche delle acque naturali

Caratteristiche delle acque naturali Caratteristiche delle acque naturali Acque meteoriche: contengono in soluzione i gas costituenti l atmosfera; non contengono generalmente sostanze solide ed organiche; risorsa quantitativamente marginale

Dettagli

IL PRIMO ED UNICO RIEQUILIBRATORE DELL ACQUA

IL PRIMO ED UNICO RIEQUILIBRATORE DELL ACQUA IL PRIMO ED UNICO RIEQUILIBRATORE DELL ACQUA SAFEWATER KITCHEN 5 SAFEWATER KITCHEN IL PRIMO ED UNICO RIEQUILIBRATORE DELL ACQUA PER USO DOMESTICO CHE COS È SAFEWATER KITCHEN è un innovativo sistema di

Dettagli

Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi

Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Identificazione pericoli Figure professionali Ambienti Valutazione di esposizione dei rischi Altri rischi antiparassitari

Dettagli

Ruolo e significato dei parametri microbiologici nelle acque destinate al consumo umano

Ruolo e significato dei parametri microbiologici nelle acque destinate al consumo umano Ruolo e significato dei parametri microbiologici nelle acque destinate al consumo umano Corso di aggiornamento Regionale Sorveglianza delle acque destinate al consumo umano Treviso, 21 novembre 2007 Lucia

Dettagli

1. Il decreto Legislativo 155/97

1. Il decreto Legislativo 155/97 CAPITOLO III IL SISTEMA H.A.C.C.P. 1. Il decreto Legislativo 155/97 Il Decreto Legislativo 155/97 stabilisce le regole generali che devono essere osservate da tutti i produttori e responsabili della filiera

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...

Dettagli

MALATTIE A VEICOLO IDRICO: EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE

MALATTIE A VEICOLO IDRICO: EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO:RISCHI MICROBIOLOGICI E MALATTIE A VEICOLO IDRICO: EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE PROF. G. Sansebastiano Dr.ssa R. Zoni Dr.ssa L. Bigliardi UNIVERSITA DI PARMA microrganismi

Dettagli

TUTELA ED UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE IN AMBITO PRODUTTIVO : GESTIONE DI UN REFLUO INDUSTRIALE Verona, 22 Ottobre 2009 Relatore: dott.ssa Bacuzzi Lorena ... CHI SIAMO opera nel settore della depurazione

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco)

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) Classificazione sulla base degli elementi di qualità fisico chimica: LTLeco 100 80 Percentuale 60 40 20 0 2008 2009 2010

Dettagli

Diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare ***I

Diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare ***I P7_TA-PROV(2011)0208 Diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare ***I Risoluzione legislativa del Parlamento europeo dell'11 maggio 2011 sulla

Dettagli

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE AD USO INDUSTRIALE per la produzione di ENERGIA IDROELETTRICA nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE attraverso lo sfruttamento

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Il progetto Seminare Acqua

Il progetto Seminare Acqua Il progetto Seminare Acqua Conililcontributo contributodi: di: Con Il progetto Obiettivo: Parlare di di acqua e dei servizi ad ad essa collegati e creare uno strumenti di di conoscenza per la la cittadinanza

Dettagli

L ACQUA DEL RUBINETTO

L ACQUA DEL RUBINETTO L ACQUA DEL RUBINETTO Felino, 9 maggio 2013 Dott.ssa Nadia Fontani Comuni serviti da Iren Iren eroga il servizio idrico a 18 Comuni mediante 2 895 Km di rete acquedottistica Felino Centro Zona di Langhirano

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione

Dettagli

Bisogna sapere che ogni italiano consuma in media, per le sole necessità domestiche, circa 210 litri di acqua al giorno, l equivalente di due vasche

Bisogna sapere che ogni italiano consuma in media, per le sole necessità domestiche, circa 210 litri di acqua al giorno, l equivalente di due vasche ACQUA AZIONE ACQUA Bisogna sapere che ogni italiano consuma in media, per le sole necessità domestiche, circa 210 litri di acqua al giorno, l equivalente di due vasche da bagno piene. Di questi, solo 2

Dettagli

Il Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005

Il Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005 REGIONE SICILIANA ASSESSORATO SANITA' AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE N. 7 RAGUSA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE -AREA DI SANITA' PUBBLICA VETERINARIA IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE

Dettagli

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SICUREZZA AGROALIMENTARE ORGANIZZATO DALL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SICUREZZA AGROALIMENTARE ORGANIZZATO DALL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SICUREZZA AGROALIMENTARE ORGANIZZATO DALL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Corso di perfezionamento in: IGIENE DELLE PRODUZIONI ANIMALI E ALIMENTARI: RUOLO DEL MEDICO VETERINARIO

Dettagli

Innanzitutto la domanda base: è meglio bere acqua del rubinetto (o potabile) o acqua minerale? Non è facile rispondere. Tutti sono convinti, anche a

Innanzitutto la domanda base: è meglio bere acqua del rubinetto (o potabile) o acqua minerale? Non è facile rispondere. Tutti sono convinti, anche a Innanzitutto la domanda base: è meglio bere acqua del rubinetto (o potabile) o acqua minerale? Non è facile rispondere. Tutti sono convinti, anche a causa del bombardamento pubblicitario, che le acque

Dettagli

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione

Dettagli

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Nel passato sono stati molti e forse troppi i soggetti che hanno promosso un educazione

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

Certificazione del servizio di manutenzione di qualità nel settore antincendio. Fabrizio Moscariello Roma, 18/06/14

Certificazione del servizio di manutenzione di qualità nel settore antincendio. Fabrizio Moscariello Roma, 18/06/14 Certificazione del servizio di manutenzione di qualità nel settore antincendio Fabrizio Moscariello Roma, 18/06/14 Scenario settore antincendio La legge prevede che con cadenza predefinita (in funzione

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Identificativo della Linea o delle Linee di intervento generale/i : Prevenzione degli eventi

Dettagli

Circolare n 11. Oggetto. Quartu S.E., 22 novembre 2011

Circolare n 11. Oggetto. Quartu S.E., 22 novembre 2011 Quartu S.E., 22 novembre 2011 Circolare n 11 Oggetto Legge di Finanziamento: Comunitaria Nazionale Regionale Comunale Settore: Commercio, Servizi, Industria ed Agricoltura La circolare fornisce chiarimenti

Dettagli

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail Timbro con data e numero protocollo AL COMUNE DI ( LO ) DENUNCIA DEGLI ELEMENTI NECESSARI ALLA DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO PER I SERVIZI DI RACCOLTA, ALLONTANAMENTO, DEPURAZIONE E SCARICO DELLE ACQUE

Dettagli

IL FLUORO NELLE ACQUE POTABILI DEL TERRITORIO DELL AZIENDA USL RM F INFORMATIVA PER GLI UTENTI

IL FLUORO NELLE ACQUE POTABILI DEL TERRITORIO DELL AZIENDA USL RM F INFORMATIVA PER GLI UTENTI Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Azienda USL RM/F REGIONE LAZIO IL FLUORO NELLE ACQUE POTABILI DEL TERRITORIO DELL AZIENDA USL RM F INFORMATIVA PER GLI UTENTI CHE COS E IL FLUORO Il

Dettagli

SCHEDA TECNICA DI RICHIESTA NULLA OSTA IGIENICO SANITARIO PER. Nuova autorizzazione sanitaria art.2 L. 283/62 e DPR 327/80 - per

SCHEDA TECNICA DI RICHIESTA NULLA OSTA IGIENICO SANITARIO PER. Nuova autorizzazione sanitaria art.2 L. 283/62 e DPR 327/80 - per REGIONE TOSCANA Dipartimento della Salute e Politiche di Solidarietà Servizio Sanitario Nazionale Regione Toscana AZIENDA U.S.L. N 2 Lucca AREA FUNZIONALE DELLA PREVENZIONE Ufficio Coordinamento Attività

Dettagli

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail Timbro con data e numero protocollo AL COMUNE DI ( ) DENUNCIA DEGLI ELEMENTI NECESSARI ALLA DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO PER I SERVIZI DI RACCOLTA, ALLONTANAMENTO, DEPURAZIONE E SCARICO DELLE ACQUE

Dettagli

L importanza dell acqua dolce. Bene sempre più raro e prezioso, l acqua è una risorsa non rinnovabile e per questo non va sprecata.

L importanza dell acqua dolce. Bene sempre più raro e prezioso, l acqua è una risorsa non rinnovabile e per questo non va sprecata. L importanza dell acqua dolce Bene sempre più raro e prezioso, l acqua è una risorsa non rinnovabile e per questo non va sprecata. Il deficit mondiale di acqua L acqua è un bene indispensabile per la sopravvivenza

Dettagli

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale

Dettagli

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Premessa I composti organici non metanici (COV), pur rappresentando

Dettagli

Le misure del Piano Regionale di Tutela delle Acque -Collettamento e trattamento acque reflue-

Le misure del Piano Regionale di Tutela delle Acque -Collettamento e trattamento acque reflue- Le misure del Piano Regionale di Tutela delle Acque -Collettamento e trattamento acque reflue- ALESSANDRO ZUCCA Regione Autonoma FVG Direzione Ambiente ed Energia Palmanova- 19 MAGGIO 2015 Indirizzi e

Dettagli

PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE

PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE NOVEMBRE 2012 Il Progetto pilota Acqua del rubinetto proposto dalla Federconsumatori Udine e approvato e finanziato dall Ato Centrale Friuli con delibera

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Gestione del rischio. Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute

Gestione del rischio. Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute Gestione del rischio Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute AUTOCONTROLLO - DECRETO LEGISLATIVO 155/ 97 I principi su cui si basa l elaborazione di un piano HACCP sono 7: Identificare

Dettagli

DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E INDUSTRIALI/DOMESTICHE

DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E INDUSTRIALI/DOMESTICHE ALLEGATO 2 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E INDUSTRIALI/DOMESTICHE Documentazione da presentare: LA SCHEDA DEVE ESSERE COMPILATA, FIRMATA E TIMBRATA DA TECNICO NONCHE FIRMATA E

Dettagli

La proge&azione dei pozzi per acqua e la tutela delle falde - Il proge&o di Norma UNI

La proge&azione dei pozzi per acqua e la tutela delle falde - Il proge&o di Norma UNI La proge&azione dei pozzi per acqua e la tutela delle falde - Il proge&o di Norma UNI Tavola rotonda sul tema Proge&azione e sostenibilità dei pozzi per lo scambio termico nelle falde padane Ing. Roberto

Dettagli

PROGRAMMAZIONE 2015 UNITA OPERATIVA IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE

PROGRAMMAZIONE 2015 UNITA OPERATIVA IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE PROGRAMMAZIONE 2015 UNITA OPERATIVA IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE CRITERI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Competenza su: alimenti di origine animale. La pianificazione annuale dell attività dell

Dettagli

Salute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre 2008

Salute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre 2008 Elementi salienti e criticità di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre

Dettagli

Esempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure

Esempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure Esempi di applicazione della certificazione ambientale La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure 1 I riconoscimenti ottenuti 2 La dichiarazione ambientale 3 La dichiarazione

Dettagli

ACQUA POTABILE Questa figura illustra come venga resa potabile l acqua fornita alle case nelle città.

ACQUA POTABILE Questa figura illustra come venga resa potabile l acqua fornita alle case nelle città. (3) Filtro (4) Aggiunta di cloro (5) Analisi della qualità dell'acqua Laboratorio di Ricerca Educativa e Didattica COGNOME NOME CLASSE DATA VERIFICA DI ASSE SULL'ACQUA 1 Riserva d'acqua (Bacino idrico

Dettagli

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Giorgio Bressi CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Il recupero dei rifiuti da C&D: criticità e prospettive Milano 16 dicembre 2013

Dettagli

Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE. Art.

Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE. Art. Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE Art. 5 Obiettivi Generali 1. La legislazione alimentare persegue uno o

Dettagli

5 Verifica e ridefinizione degli obiettivi del Piano e criticità

5 Verifica e ridefinizione degli obiettivi del Piano e criticità 5 Verifica e ridefinizione degli obiettivi del Piano e criticità 5.1 Obiettivi del Piano d Ambito Nel piano d ambito 2002 sono illustrati gli obiettivi generali della pianificazione d ambito (tecnico-impiantistici

Dettagli

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof.

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational I Microrganismi Relatore: Nicola Bruno prof. Casadei mail: nicola.casadei@cucinaverarte.eu Per uso personale e di

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

Il Progetto Formazione

Il Progetto Formazione Il Progetto Formazione II MEETING MANUTENTORI ANTINCENDIO Milano, 12 maggio 2011 1 La formazione nel settore della manutenzione antincendio Il gruppo, costituito nel 2003, ha l obiettivo di supportare

Dettagli

Consumo di acqua. Uomo città 450 800 litri/giorno Industria. Carta 185 m 3 /TONN Cereali 450 m 3 /TONN Carne bovina 31.

Consumo di acqua. Uomo città 450 800 litri/giorno Industria. Carta 185 m 3 /TONN Cereali 450 m 3 /TONN Carne bovina 31. Acque Consumo di acqua Uomo città 450 800 litri/giorno Industria Carta 185 m 3 /TONN Cereali 450 m 3 /TONN Carne bovina 31.500 m 3 /TONN Civili 5% Industria 20% Agricoltura 70% Quantità di acqua (%) nell

Dettagli

valori, qualità, consigli Il corso della vita.

valori, qualità, consigli Il corso della vita. Utenze Servizio domestiche idrico acqua Acqua Hera valori, qualità, consigli Il corso della vita. L acqua è un valore che non va mai fuori corso il ciclo dell acqua Siamo la seconda società italiana nei

Dettagli

Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti

Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti SCUOLA PRIMARIA PERCORSI PER LE CLASSI I E II MATERIALE DI APPROFONDIMENTO Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti I rifiuti vengono classificati secondo la loro origine e pericolosità. La loro

Dettagli

INQUINAMENTO IDRICO. Belotti, Dander, Mensi, Signorini 3^A

INQUINAMENTO IDRICO. Belotti, Dander, Mensi, Signorini 3^A INQUINAMENTO IDRICO Belotti, Dander, Mensi, Signorini 3^A L inquinamento idrico è la contaminazione dei mari e delle acque interne superficiali (fiumi e laghi) e di falda tramite l immissione, da parte

Dettagli

E. Monica Russo. Integratori alimentari e novel food

E. Monica Russo. Integratori alimentari e novel food E. Monica Russo Integratori alimentari e novel food enza.russo@lab-to.camcom.it Isernia, 2 aprile 2014 1 MINISTERO DELLA SALUTE www.salute.gov.it TEMI E PROFESSIONI ALIMENTI ALIMENTI PARTICOLARI integratori

Dettagli

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 UNA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con il D.M. n.272/2014 e il D.lgs n.46/2014 l Italia ha accolto le indicazioni normative provenienti dalla Direttiva Europea

Dettagli

QUESTIONARIO PER L AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO IN RETE FOGNARIA DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI

QUESTIONARIO PER L AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO IN RETE FOGNARIA DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI 1. NOTIZIE GENERALI SULL INSEDIAMENTO Ditta Insediamento sito in. via Titolare dell attività codice ISTAT Numero addetti. Impiegati. Operai.. Insediamento in : corpo di fabbrica isolato stabile con altre

Dettagli

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS Avv. Neva Monari Studio Avv.Corte e Andreis Cremona, 1 dicembre 2006 1 DEFINIZIONE (Linee guida Min. Salute

Dettagli

I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa

I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa La normativa che disciplina la necessità di sottoporre a trattamento le acque reflue di origine meteorica è il D. Lgs. 152/06 (Testo Unico Ambientale)

Dettagli

FACOLTÀ DI FARMACIA. www.farmacia.uniba.it

FACOLTÀ DI FARMACIA. www.farmacia.uniba.it Farmacia FACOLTÀ DI FARMACIA www.farmacia.uniba.it Presidenza Campus - Via Orabona 4-70125 Bari Preside: prof. Marcello Ferappi Tel. 080.5442045-2521; e-mail: segrfarm@farmacia.uniba.it Presidente del

Dettagli

Può Risparmiare NON ALIMENTARE. Evitando LO SPRECO. Consumi Oltremisura

Può Risparmiare NON ALIMENTARE. Evitando LO SPRECO. Consumi Oltremisura Si Può Risparmiare Evitando NON ALIMENTARE LO SPRECO Consumi Oltremisura Per spreco alimentare si intende l insieme di tutti quei prodotti alimentari che hanno perso valore commerciale e vengono scartati

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

Istruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari.

Istruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari. Circ. 12 marzo 2001, n. 166 (G.U. 20 marzo 2001 n.66) Istruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari. Con circolare n. 165 del 31 marzo 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale

Dettagli

CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1

CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1 Convenzione 94 CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal

Dettagli

La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile

La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Aerospaziale Università di Palermo La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile Prof.Ing.Gaspare Viviani gviv@idra.unipa.it LA NORMATIVA SUL GOVERNO

Dettagli

I MANGIMI MEDICATI. Legislazione Prescrizione Produzione Commercializzazione Utilizzo. Dott. Silvio Zavattini, DMV, L.P. www.swinevetgroup.

I MANGIMI MEDICATI. Legislazione Prescrizione Produzione Commercializzazione Utilizzo. Dott. Silvio Zavattini, DMV, L.P. www.swinevetgroup. I MANGIMI MEDICATI Legislazione Prescrizione Produzione Commercializzazione Utilizzo Dott. Silvio Zavattini, DMV, L.P. www.swinevetgroup.it 1 2 3 4 5 6 7 8 5. CONTROLLO DI QUALITÀ 5.1 esiste una persona

Dettagli

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO L attività di audit del Laboratorio Chimico per la ristorazione scolastica LA MISSIONE Essere di ausilio alla Camera di Commercio di Torino ed alle altre

Dettagli

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione. AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001

Dettagli

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione.. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6 DESTINATARI emissione. Redazione.. Approvazione Distribuzione. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 2 di 6 1. SCOPO E APPLICAZIONE La presente Procedura è riferita alle

Dettagli

La storia delle BOTTIGLIE DI PLASTICA

La storia delle BOTTIGLIE DI PLASTICA La storia delle BOTTIGLIE DI PLASTICA QUANTA ACQUA IN BOTTIGLIA SI CONSUMA IN ITALIA? Il consumo nazionale di acqua in bottiglia è molto elevato: nel 2007, gli italiani ne hanno acquistato 12,4 miliardi

Dettagli

CONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE

CONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE CONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE Genova, 2 luglio 2014 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Le vostre domande e le nostre risposte Per alcune di esse,

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO-SANITARIO DELLA QUALITA' DELLE ACQUE UTILIZZATE NELLE IMPRESE ALIMENTARI

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO-SANITARIO DELLA QUALITA' DELLE ACQUE UTILIZZATE NELLE IMPRESE ALIMENTARI Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Direttore Dr. Iginio Pintor LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO-SANITARIO DELLA QUALITA' DELLE ACQUE UTILIZZATE NELLE IMPRESE ALIMENTARI Con il termine

Dettagli

Gli italiani ed il riciclo dei rifiuti

Gli italiani ed il riciclo dei rifiuti Gli italiani ed il riciclo dei rifiuti per Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati e Legambiente FORUM RIFIUTI conferenza nazionale REPORT Milano, 19 Giugno 2014 Disegno di ricerca La ricerca è stata condotta

Dettagli

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma. Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche

Dettagli

Le regole del parlamento europeo per garantire qualità e sicurezza nel trattamento di cellule e tessuti umani (Direttiva 2004/23/CE) E stata recentemente recepita anche dall Italia, la direttiva europea

Dettagli

Denominazione Corso:

Denominazione Corso: CODICE: 254 Addetto all approvvigionamento della cucina, conservazione delle materie prime e realizzazione di preparazioni di base Opera nelle diverse aziende della ristorazione commerciale e collettiva.

Dettagli

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA

IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA Dott.ssa Flavia Grazia Tropiano SeSIRCA Regione Campania Caserta 24 novembre 2011 La difesa

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI

VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI Riferimenti legislativi: D.Lgs 152/2006 e sue integrazioni con il D.Lgs 4/2008 art.242-245-248-249-304-allegato 4, parte IV Realizzazione di un

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL TRASPORTO DI ACQUE POTABILI MEDIANTE AUTOBOTTI

LINEE GUIDA PER IL TRASPORTO DI ACQUE POTABILI MEDIANTE AUTOBOTTI ASL 7 Carbonia Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione PG/2010/ Iglesias, LINEE GUIDA PER IL TRASPORTO DI ACQUE POTABILI MEDIANTE AUTOBOTTI Obiettivi Scopo di queste linee guida

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI

Dettagli

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) AIRI TUTORIAL MEETING TECNOLOGIE MODERNE ED EMERGENTI PER LE PMI Perché una regolamentazione La politica ambientale dell'unione

Dettagli