ANABORAPI. Strada Provinciale per Trinità 32/A Carrù (Cn) - ITALY ANNO XXXVIII / N

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1 anaborapi coperta GENNAIO :34 Pagina 1 ANNO XXXVIII / N ANABORAPI Strada Provinciale per Trinità 32/A Carrù (Cn) - ITALY POSTE ITALIANE s.p.a.- SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2, DCB/CN

2 anaborapi coperta GENNAIO :34 Pagina 2 N U M E R O RAZZA PIEMONTESE 2 Razza Piemontese Periodico di informazioni tecniche economiche e d attualità a cura dell Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese. Direttore Responsabile: Andrea Quaglino Redazione: Fabia Pacher Realizzazione grafica e stampa: Tipolitografia Ghibaudo - Cuneo Ente Morale giuridicamente riconosciuto D.P.R. n. 1877/ Sede operativa e legale: Strada Trinità. 32/A CARRÙ (CN) Telefono Telefax info@anaborapi.it web: Autorizzazione del Tribunale di Mondovì numero 1/04 Anno XXXVIII - Numero 1/2007 È consentita la riproduzione di testi o fotografie citando la fonte. 3 9 Sommario Delegazione cinese in visita a Carrù 4 Programmi di cooperazione internazionela Regione Piemonte-Anaborapi 6 Applicazione in campo di test molecolari per la certificazione di carne e formaggio Gorni C. - Mariani P. Meeting Nazionale della Razza Bovina Piemontese 10 Tori in uscita dalle prove di progenie Andrea Albera 12 Tori giovani 14 Oro Rosso Informazioni dal Consorzio di Tutela della Razza Piemontese (Coalvi) 16 Porte Aperte all Anaborapi

3 IMPA anaborapi GENNAIO :45 Pagina 1 A N N O Dall Associazione Delegazione cinese in visita a Carrù L Anaborapi, grazie a programmi svolti in collaborazione con la Facoltà di Agraria di Torino, finanziati dal CNR prima e successivamente dalla Regione Piemonte Settore Affari Internazionali, da tempo intrattiene contatti con la Cina, dove la razza Piemontese è stata introdotta e diffusa. Da anni tuttavia le esportazioni hanno conosciuto una fase di stallo dovuta al blocco imposto dalle autorità cinesi. Qualcuno ricorderà che, per tentare di porre rimedio a tale situazione, nel giugno del 2005 era stato siglato a Pechino un protocollo d intesa tra il Ministero della Salute italiano e l Amministrazione di Stato per la Supervisione della Qualità, Ispezione e Quarantena (AQSIQ) della Repubblica Popolare Cinese, relativo ai requisiti di quarantena e sanitari per le esportazioni di seme bovino congelato dall Italia alla Cina. Fra gli adempimenti necessari per realizzare tali esportazioni era prevista la visita di una delegazione di ispettori cinesi con il compito di verificare i requisiti e di autorizzare all esportazione i singoli Centri di raccolta che ne avessero manifestato l interesse. Dopo lunghe trattative, le autorità di Pechino hanno deciso di mandare in Italia una delegazione ufficiale con il suddetto scopo. Meticcio Piemontese x razza locale cinese Pertanto, il 14 dicembre 2006, una delegazione guidata dal funzionario AQSIQ Zhao Xiang Ping e accompagnata da Dario Pasetti per conto di Assogene (che ha organizzato le ispezioni presso i Centri di produzione seme italiani), è giunta in visita alle strutture di Carrù, accolta dal direttore Anaborapi Andrea Quaglino. Alla presenza, tra gli altri, di Giancarlo Bertola veterinario e dirigente dell A.S.L. di Mondovì competente per territorio e del prof. Attilio Bosticco (che per conto del CNR ha avuto i primi contatti con le autorità e i tecnici cinesi una ventina di anni or sono), Ugo Vaccaneo e Alberto Benatti hanno presentato le strutture del Centro Genetico e del Centro Tori, con particolare riguardo per le modalità operative e le procedure di controllo sanitario, registri e documenti sanitari compresi. In attesa di ricevere riscontri ufficiali da Pechino, le prime impressioni a caldo sembrano essere favorevoli in quanto i membri della delegazione hanno molto apprezzato il lavoro svolto a Carrù. Uno dei requisiti più apprezzati è stato il sistema qualità ISO 9001:2000 cui l Anaborapi è soggetta. Il protocollo di esportazione seme in fase di definizione è abbastanza complicato, ma pare non ci siano molti margini per semplificarlo rispetto alle richieste originali ancora più severe. Fino ad oggi nessun Paese europeo, tranne la Francia, ha ancora un protocollo ufficiale, benchè i francesi non abbiano ancora esportato seme. È evidente quindi l importanza per l Italia di raggiungere questo traguardo. E fondamentale che venga definito al più presto questo protocollo perché, malgrado le difficoltà, è importante non chiudere le porte ad un obiettivo così strategico per le esportazioni come quello cinese. 3

4 IMPA anaborapi GENNAIO :45 Pagina 2 Estero N U M E R O 1 Programmi di cooperazione internazionale Regione Piemonte-Anaborapi Da qualche anno la Regione Piemonte, in particolare l Ufficio Cooperazione del Settore Affari Internazionali, ha avviato programmi per la valorizzazione delle potenzialità produttive nel campo della zootecnia in tre Paesi dell America Latina: Argentina, Costa Rica e Nicaragua. Questi progetti di miglioramento delle reddività locali hanno previsto l introduzione della razza bovina Piemontese in quanto razza pregiata ed allo stesso tempo rustica ed adattabile. Anaborapi, in collaborazione con le Università di Agraria e Veterinaria di Torino, ha quindi iniziato una serie di attività per la produzione dei meticci con le razze locali, per la creazione di nuclei di razza pura attraverso l esportazione e l impianto di embrioni, per la formazione professionale ed assistenza tecnica agli allevatori, per interventi mirati alla creazione di filiere certificate. In ognuno di questi Paesi sono quindi stati individuati dei partner per lo svolgimento sul posto del progetto e dei beneficiari (popolazioni rurali indigenti o aziende zootecniche di alcune regioni depresse). Vediamo ora un breve riassunto dello stato di avanzamento di suddetti programmi. Programma per il miglioramento agrozootecnico in Costarica In questo paese Anaborapi ha potuto contare sui rapporti già instaurati con: Acorapi (Associazione Costarricense Allevatori Razza Piemontese), Gruppo Los Mogotes (azienda agricola locale che ha introdotto la Razza Piemontese), Inta (Istituto Nazionale per il trasferimento della tecnologia Agricola). E stato predisposto il registro genealogico della Razza Piemontese e Piembra (Piemontese X Zebù Brahma) recentemente approvato dal MAG (Ministero Agricoltura e Ganaderia). A fine 2005 è stato attivato a San Josè l ufficio di Acorapi che si occupa della registrazione dei soggetti puri e meticci nonché della certificazione e della commercializzazione della carne; l attività di ritiro dei soggetti meticci ad un ottimo prezzo sta rappresentando un'interessante opportunità in particolare per le piccole e medie aziende zootecniche. Accanto all attività tecnica sono stati presentati al pubblico i risultati degli incroci in occasione delle manifestazioni di Expoliberia e San Carlos. Il progetto intende proseguire l attività in atto attraverso: la produzione ed esportazione di embrioni di elevato valore genetico, il potenziamento del nucleo di animali puri, prove di ingrasso e macellazione dei soggetti meticci, interventi mirati alla creazione di filiere certificate. Attualmente sono presenti in Costarica oltre meticci diffusi in più di 50 aziende. Il progetto coinvolge tutto il territorio del Paese, in particolare la regione Guanacaste e la zona di frontiera con il Nicaragua. 4 Costa Rica: F2 Piemontese X Brahma (8 mesi) Programma per il miglioramento agrozootecnico in Nicaragua Il Nicaragua è il Paese Centro Americano con la maggiore vocazione e potenzialità zootecniche evidenziate da flussi crescenti di esportazione di carne verso i paesi vicini: Guatemala, Honduras, Salvador ma soprattutto

5 IMPA anaborapi GENNAIO :45 Pagina 3 A N N O Estero Messico e Usa che richiedono carne di qualità superiore pagandola logicamente di più. Il programma fino ad oggi svolto si è proposto di promuovere l'introduzione della razza attraverso i meticci e la valorizzazione delle loro potenzialità produttive, nonché l introduzione di nuovi sistemi di ingrasso in grado di migliorare la redditività complessiva dell allevamento nicaraguese e soprattutto di migliorare la qualità della carne prodotta. Il programma ha previsto la collaborazione con l Università Centroamericana di Managua, l esportazione di seme, la presentazione dei risultati dell incrocio a tecnici ed allevatori. Nel 2005 si è partecipato alla manifestazione Expica (la principale mostra zootecnica del Centroamerica) presentando soggetti puri e meticci provenienti dal Costarica, nel 2006 alla medesima manifestazione sono stati presentati i primi soggetti meticci nati in Nicaragua. Al fine di produrre maschi da utilizzare per la monta naturale è in atto la produzione di embrioni che verranno impiantati da tecnici italiani in occasione di una Nicaragua: F1 Piemontese X Brahma missione che verrà svolta nei primi mesi di quest anno. Programma per il miglioramento agrozootecnico in Argentina L attività di cooperazione con le province di Cordoba e Santa Fa iniziarono nel 2001 quando la Regione Piemonte finanziò un progetto riguardante il miglioramento della produzione di carne; gli enti coinvolti sono la FAPA (Federazione Associazioni di Piemontesi in Argentina), Ministeri Agricoltura e Ganaderia, INTA di Rafaela (Istituto Nazionale di Tecnologia Argentina: F1 Piemontese X Hereford Agraria) e le Società Rurali di Rafaela e San Francisco. Considerato l ottimo lavoro svolto da Fapa ed anche il fatto che questa annovera fra i suoi associati parecchi allevatori, si è ritenuto assai opportuno proseguire la collaborazione attraverso: la formazione specifica attraverso stages formativi di un veterinario argentino, una spedizione nel 2005 di dosi di materiale seminale, la partecipazione di tecnici Anaborapi a Mercolactea Il progetto si svolge principalmente nelle Province di Cordoba e Santa Fe. Nello scorso Dicembre è stata organizzata una visita a San Francisco per verificare lo sviluppo del programma ed ammirare il risultato della prima serie di fecondazioni: dosi di seme utilizzate (delle inviate alla fine del 2005) utilizzate in 15 aziende in incrocio con le razze Brangus, Holando ed Hereford. Attualmente Fapa sta verificando la possibilità di importare embrioni di soggetti puri e predisponendo una fase di ingrasso di soggetti meticci nati dalle inseminazioni effettuate con il primo seme esportato. 5

6 IMPA anaborapi GENNAIO :45 Pagina 4 Studi e Ricerche N U M E R O 1 Applicazione in campo di test molecolari per la certificazione di carne e formaggio 6 Gorni C. e Mariani P. Parco Tecnologico Padano, Genomica Animale 2, Loc. Cascina Codazza, Lodi Introduzione - Negli ultimi anni numerose crisi sanitarie hanno colpito il comparto alimentare, lanciando un ombra di dubbio sulla sicurezza dei prodotti di origine animale e sulle filiere di controllo che devono garantirne la qualità dalla fattoria alla tavola. In particolare il settore zootecnico ha dovuto fronteggiare dapprima la crisi BSE (Bovine S pongiform Encephalopathy, ) che ha coinvolto l intera filiera bovina e successivamente l emergenza legata ai residui di diossina ( ) presenti nel latte e nei suoi derivati. L Italia vanta la presenza di numerose razze bovine autoctone, tra cui spicca la razza Piemontese che costituisce circa il 13% della produzione carnea nazionale ed un quarto dei capi bovini allevati sul territorio italiano (dati Anaborapi). La vacca Piemontese vanta inoltre una produzione lattea sovente utilizzata per la fabbricazione di formaggi pregiati quali il Castelmagno, il Bra ed il Raschera. Il Consorzio di Tutela della Razza Piemontese (COALVI), in collaborazione con Anaborapi, ha attuato un rigido disciplinare di etichettatura delle carni che garantisce il controllo della provenienza del prodotto dall allevatore sino al consumatore. Tutte le macellerie aderenti al Consorzio rilasciano al consumatore, unitamente al prodotto, la carta d identità dell animale macellato, in cui sono riportati data di nascita, azienda di allevamento, numero di matricola e data di macellazione. Per quanto riguarda i prodotti lattiero-caseari, i tre formaggi tipici che si ritrovano nell area di allevamento della razza Piemontese godono del marchio D.O.P. (Denominazione Origine Protetta) ed il loro disciplinare di produzione consente l utilizzo di latte di bovini di razze diverse (Barà Pustertaler, Bruna, Pezzata Rossa d Oropa, Pezzata Rossa Italiana, Montbelliard, Grigio Alpina, Piemontese, Valdostana e loro incroci). In entrambe le situazioni (carne e formaggio), la possibilità di effettuare un test molecolare (DNA) per la certificazione del prodotto si affiancherebbe alla garanzia di qualità già fornita dall etichettatura e dal disciplinare di produzione, fornendo un valore aggiunto ai prodotti ottenuti dai bovini di razza Piemontese. Questa razza bovina presenta un particolare fenotipo caratterizzato dalla presenza di quarti posteriori particolarmente sviluppati e muscolosi (fenotipo doppia coscia), causato da una mutazione nel gene miostatina (mh, McPherron et al., 1997) presente allo stato omozigote od eterozigote (Moioli et al., 2004). Un recente studio ha mostrato che nella popolazione di bovini Piemontesi iscritti al Libro Genealogico, sono praticamente assenti bovini omozigoti non mutati (Albera, 2005). Test del DNA in grado di identificare questa mutazione sono già stati messi a punto (Fahrenkrug et al., 1999) e validati in razze bovine diverse (Dunner et al., 2003), confermando la possibilità di stabilire una relazione di univocità tra DNA ed individuo di razza Piemontese. Il presente studio punta a verificare, presso i diversi punti vendita al dettaglio (macellerie e supermercati), la corrispondenza tra etichetta ed identità molecolare delle carni bovine di razza Piemontese ed a dimostrare la possibilità di applicare un test analogo ai prodotti lattierocaseari che utilizzano come materia prima il latte di vacche Piemontesi.

7 IMPA anaborapi GENNAIO :45 Pagina 5 A N N O Studi e Ricerche Materiali e metodi - Campionamento I luoghi di campionamento sono sparsi tra le regioni Emilia- Romagna, Lombardia, Piemonte e Liguria. Per quanto riguarda la carne sono stati raccolti 30 campioni, 10 in ognuna delle seguenti realtà: macellerie COALVI, macellerie generiche, GDO (Grande Distribuzione Organizzata, supermercati). Nel caso dei formaggi, sono stati raccolti 20 campioni provenienti dalla GDO. Ogni campione è stato associato alla sua etichetta di produzione e i campioni sono stati conservati a 20 C in attesa dell analisi. Estrazione del DNA - L estrazione del DNA da campioni é stata eseguita utilizzando il kit Puregene cell/tissue (Gentra) seguendo il protocollo fornito dal produttore o apportando minime modifiche. Reazione di PCR - L analisi molecolare dei campioni in esame si è basata sulla reazione di PCR ed è stata condotta utilizzando il protocollo descritto da Fahrenkrug et al. (1999) utilizzando specifici oligonucleotidi di sintesi in grado di discriminare tra le due varianti del gene: la variante mutata (G938A) specifica per la razza Piemontese e la variante normale che si ritrova in tutte le altre razze bovine. Risultati e discussione - Il campionamento dei formaggi Bra, Raschera e Castelmagno è stato talvolta difficoltoso a causa della loro scarsa diffusione al di fuori dell area di produzione piemontese. L analisi del DNA ha evidenziato che normalmente il prodotto contiene latte proveniente sia da individui di razza Piemontese che da altre razze bovine. In Fig.1 si può infatti notare come i campioni 1, 3, 4 contengano latte proveniente sia da bovine di razza Piemontese che da bovine di altra razza. Nel campione 2 invece non è stata rilevata traccia di latte di Piemontese. Ciò è spiegabile dal fatto che il solo latte di razza Piemontese non é sufficiente a colmare il fabbisogno di materia prima del caseificio stesso, a cui giunge tutto il latte prodotto delle stalle limitrofe. Per quanto riguarda i campioni di carne, nel caso delle macellerie COALVI non é stato necessario richiedere alcuna informazione di certificazione, poiché sullo scontrino di pesata del prodotto vengono riportate tutte le informazioni riguardanti l animale da cui proviene la carne. Nei supermercati la carne di bovino Piemontese é generalmente pre-impacchettata in confezioni recanti un etichetta di certificazione con il numero di matricola dell animale che consente di ottenere tutte le informazioni di certificazione tramite consultazione del sito o semplicemente richiedendo informazioni presso l Anaborapi (come é stato fatto, a titolo di verifica per alcuni campioni, durante questo studio). Il reperimento delle informazioni di etichettatura presso le macellerie bovine non appartenenti al circuito COALVI invece è talvolta risultato più difficoltoso. In alcuni casi il rivenditore ha fornito esaurienti informazioni e copie di certificati cartacei riguardanti l allevamento di provenienza. Altre volte la rivendita recante l insegna Carni Piemontesi, ha rivelato che la carne venduta apparteneva semplicemente ad individui allevati e macellati in Piemonte. Seppur raramente é anche avvenuto che il venditore non abbia fornito alcun tipo di informazione. In generale il commerciante ha messo a disposizione una etichetta recante un numero di lotto ed un numero di identificazione del macello, mentre per ulteriori dettagli é stato suggerito di far riferimento al fornitore/grossista. Al termine del campionamento sono stati recuperati il 100% dei numeri di matricola per le carni vendute in macellerie COALVI e nella GDO ed il 40% delle matricole per i campioni provenienti da altre macellerie. Il test del DNA ha dimostrato che tutti i campioni provenienti da macellerie COALVI o da supermercati, sono risul- 7

8 IMPA anaborapi GENNAIO :45 Pagina 6 Studi e Ricerche N U M E R O 1 tati essere di individui di razza Piemontese (omozigoti per la mutazione del gene mh). Nel caso dei campioni provenienti da macellerie private, si é notata una stretta relazione tra l atteggiamento tenuto dal rivenditore durante il campionamento e la razza di provenienza della carne. Quando le informazioni di certificazione sono state fornite in modo particolareggiato, il campione é risultato di razza Piemontese pura. Nel caso di informazioni costituite unicamente dal numero di lotto e dall identificativo del macello, le carni sono risultate sia di soggetti Piemontesi puri (60%) che di soggetti Piemontesi meticci o eterozigoti per la mutazione (40%). Nei rari casi in cui l esercente non ha fornito alcun tipo di informazione, le carni sono risultate appartenere ad individui di razza diversa dalla Piemontese. In Fig.2 sono riportati esempi relativi a campioni di carne con la forma Piemontese del gene; da notare il campione 2 che possiede anche la forma normale del gene (possibile eterozigote o individuo meticcio). In conclusione, questo studio dimostra la possibilità di una applicazione in campo del test del DNA mirato alla certificazione della razza di provenienza dei prodotti di origine animale. Inoltre si può ipotizzare la possibilità di fornire un valore aggiunto ai formaggi tipici piemontesi (Bra, Raschera e Castelmagno) nel caso in cui siano prodotti con il solo latte di bovine di razza Piemontese. Questo consentirebbe di creare nicchie di mercato utili non tanto ai grandi caseifici, quanto alla piccola produzione familiare rivolta al turismo, soprattutto se attuata in malga ed in alpeggio. Nel caso della carne si è mostrato che a fronte di un elevata garanzia fornita dalle macellerie COALVI (cfr Pozzi et al., 2003) e di esaurienti informazioni disponibili per le carni reperibili presso la GDO, il settore delle macellerie private presenta, in alcuni casi, lacune nella garanzia di provenienza del prodotto. E tuttavia da sottolineare che la disponibilità dell esercente a fornire informazioni sulla provenienza e certificazione della carne in vendita, costituisce fonte di garanzia per il consumatore. Ringraziamenti - Progetto Finanziato da L Oréal UNE- SCO Per le Donne e la Scienza in Italia. M P B C M P B C A B Fig.1 DNA da formaggio. A=PCR specifica per il gene Piemontese ; B=PCR specifica per il gene normale (altre razze) M=marcatore molecolare; 1-4=campioni; P=DNA di controllo di razza Piemontese; B=DNA di controllo di altra razza bovina; C=controllo negativo 8 M B P C B P C A B La bibliografia di questa ricerca è disponibile presso gli autori. Fig.2 DNA da carne. A=PCR specifica per il gene Piemontese ; B=PCR per il gene normale (altre razze) M=marcatore molecolare; 1-3=campioni; P=DNA di controllo di razza Piemontese; B=DNA di controllo di altra razza bovina; C=controllo negativo

9 IMPA anaborapi GENNAIO :46 Pagina 7 A N N O Mostre MEETING NAZIONALE della RAZZA BOVINA PIEMONTESE Con il patrocinio della Città di Carmagnola GIOVEDÌ 15 MARZO 2007 AZ. OSLAVIA di GAIDO dr. ANGELO Via Piè Delle Terre, CARMAGNOLA (TORINO) MAIN SPONSOR: Centro Cereali Carmagnola soc. agr. coop. PROGRAMMA: ore 9.30 Arrivo degli allevatori alla Cascina Oslavia Registrazione e prenotazione pasto (10 ) ore Saluto delle autorità Presentazione dell Azienda agricola con distribuzione schede riassuntive dell attività aziendale Presentazione dei bovini di particolare rilievo Dimostrazione pratica del Corso di conoscenza e valutazione del bovino Piemontese ore Incontro tecnico: Risultati nell ingrasso del vitellone (a cura di Anaborapi, APA Torino, Centro Cereali Carmagnola) ore Trasferimento alla Cascina San Carlo ore Pranzo ore Di tutto un po : lotteria, consegna riconoscimenti, ecc. ore Chiusura della manifestazione E gradita la prenotazione presso l APA di Torino o presso Anaborapi PROSSIMI APPUNTAMENTI CON LA PIEMONTESE MARZO MOSTRA PROVINCIALE A CARMAGNOLA APRILE MOSTRA PROVINCIALE A FOSSANO 9

10 IMPA anaborapi GENNAIO :46 Pagina 8 Informazioni Tecniche N U M E R O 1 Tori in uscita dalle prove di progenie Il nuovo anno si apre con due tori che hanno terminato le prove di progenie con destino opposto: Inter viene selezionato ed il suo seme viene messo in commercio, mentre Lofi, con un Indice Allevamento di 118, rimane Andrea Albera Ufficio Tecnico escluso per poco. Ricordiamo che un toro, per superare le prove, deve avere un Indice Carne o Allevamento superiore a 120 dopo la valutazione genetica sulla facilità di nascita basata su un minimo di 90 figli. INTER IT nato il VALORE GENETICO allevamento 119 carne 123 muscolosità 112 accrescimento 108 facilità nascita 120 facilità parto nascita su manze 105 figli in 68 allevamenti correttezza 99 0 parti delle figlie Allevatore: Dotto Claudio - Cuneo Centro: C.I.Z. Performance Test (dati fenotipici) peso inizio peso fine amg alt.garrese lungh.tronco circ.torace Pedigree Indici dei genitori allev carne nascita parto padre ZAINO (IA) madre COPERTA nonno paterno TYSON (IA) nonno materno PRINCIPE (IA) Inter è un toro di taglia medio-piccola con buone caratteristiche su tutti i caratteri, cosa che lo rende molto versatile come utilizzo, senza tuttavia eccellere in nessuno. Costituisce una buona sintesi tra Zaino ed il nonno materno Principe che è stato un ottimo toro allevamento. E un tipico doppia linea che può essere utilizzato su vacche dal secondo parto in poi per pro- durre vitelli da ingrasso e soprattutto femmine da rimonta. Inter trasmette buona muscolosità ed accrescimenti discreti. I suoi figli nascono senza problemi e dalle sue figlie ci si attende una buona capacità di parto accompagnata ad una taglia media. Da non usare sulle bovine della linea Tyson, sulle nipoti di Zaino, sulle figlie di Bianco e sulle Ufo....NOTIZIE DAL CENTRO GENETICO...NOTIZIE DAL CENTRO GENETICO... 10

11 IMPA anaborapi GENNAIO :46 Pagina 9 A N N O Attualità LE PRIORITA PER LO SVILUPPO DELLA ZOOTECNIA Il presidente dell Aia Nino Andena: restituire fiducia e reddito alle imprese Quale futuro per la zootecnia italiana? E soprattutto, quale modello di zootecnia per il futuro? Questo l interrogativo di fondo al centro dei lavori della Assemblea Generale Aia che si è svolta a Roma a dicembre. Il presidente, Nino Andena si è detto fiducioso che il futuro della nostra zootecnia sarà comunque un futuro di sviluppo Per il leader degli allevatori italiani ci deve essere consapevolezza unanime, a tutti i livelli, che lo sviluppo della zootecnia è fattore chiave per qualsiasi progetto di rilancio del sistema agricolo nazionale e che i suoi prodotti costituiscono non solo la materia prima per mantenere in vita le specialità più rinomate della nostra tradizione alimentare ma anche un modo per trattenere in agricoltura una fetta consistente del suo valore. Tra le priorità per lo sviluppo a medio termine Andena ha indicato, tra le altre, la necessità di assicurare alle aziende condizioni accettabili di redditività, attraverso il contenimento dei costi produttivi, un miglior equilibrio tra domanda e offerta, la riconoscibilità e valorizzazione economica dei prodotti sui mercati interni ed esteri. E anche importante riqualificare ed estendere i servizi di assistenza tecnica a favore di tutte le imprese zootecniche. Ad un anno dal ritorno della bistecca con l osso AUMENTATI GLI ACQUISTI DI CARNE Ad un anno dal ritorno della bistecca con l osso sulle tavole degli italiani sono aumentati dell'8% gli acquisti di carne bovina delle famiglie, con una maggiore domanda per il made in Italy. E il bilancio tracciato dalla Coldiretti, sulla base dei dati Ismea-Ac Nielsen sulla spesa alimentare delle famiglie, nell'anniversario della fine del divieto europeo di consumare il pregiato taglio. Un esilio forzato per la pregiata bistecca, terminato all'inizio del 2006, che era iniziato nel Consiglio dei Ministri Agricoli della UE a gennaio 2001 quando per fronteggiare l'emergenza mucca pazza (BSE) era stata assunta la decisione di eliminare la colonna vertebrale dai bovini di eta' superiore a dodici mesi. Nel 2006 la carne bovina secondo i dati Coldiretti, si e' dunque consolidata nelle preferenze degli italiani che ne hanno consumata quasi 25 chili a testa con un forte aumento della domanda per le razze storiche nazionali, come la Piemontese. Tesi sulla Piemontese L allevatore di Piemontese, Santi Nicola Uccello di Canicattini Bagni, provincia di Siracusa, ha recentemente conseguito il diploma di laurea in Medicina Veterinaria presso l Università degli studi di Camerino presentando la tesi su: L allevamento della razza bovina Piemontese in Sicilia: risultati degli accrescimenti ottenuti in un azienda biologica. L Anaborapi si congratula con il dottor Uccello e porge i migliori auguri di buon lavoro. 11

12 IMPA anaborapi GENNAIO :46 Pagina 10 Informazioni Tecniche N U M E R O 1 Tori giovani Febbraio - Aprile 2007 Uscita Dati di Nascita dei figli: giugno 2008 MUSCATEL IT Nato il Allevatore: RIBERI Osvaldo di Fossano (CN) Misure a 12 mesi altezza Lungh. circonf. Peso amg garrese tronco torace 511 1, Genealogia MUSCATEL BINGO (IA) EVASION UMAYOR (IA) BRASIL (IA) Qualificato Linea Allevamento colore paillette: giallo chiaro INDICI GENETICI di MUSCATEL Carne109 Allevamento 119 Muscolosità 110 Accrescimento INDICI GENETICI dei GENITORI Carne Allev. Nascita Parto BINGO EVASION MUSCATEL è un toro di taglia medio-grande con buona muscolosità. MUSCATEL è il terzo figlio di Bingo qualificato per l'i.a. Sia il padre Bingo che il nonno materno Brasil sono tori da allevamento, con la facilità di parto delle figlie (indici rispettivi 113 e 141) come caratteristica migliore. Quindi MUSCATEL è decisamente un toro da usare sulle vacche che già partoriscono bene, per produrre le future femmine da riproduzione. Evitare sulle figlie di Omero, Negus e Falcao. 12 Genealogia MIAO MIAO IT Nato il Allevatore: BONGIANINO Gianbattista di Borgo D Ale (VC) Misure a 12 mesi altezza Lungh. circonf. Peso amg garrese tronco torace 420 1, INNO (IA) INDIA ZAINO (IA) ZAR (IA) Qualificato Linea Carne colore paillette: blu Carne 118 Allevamento 114 Muscolosità 115 Accrescimento 97 INDICI GENETICI di MIAO INDICI GENETICI dei GENITORI Carne Allev. Nascita Parto INNO INDIA MIAO è un toro di taglia medio-piccola. E' il 3 figlio di Inno in I.A., dal quale ha ereditato buone forma e finezza. Inno ha un'ottima facilità di nascita (indice 130) nonché una discreta facilità di parto (indice 107). Il nonno materno Zar aveva buoni caratteri produttivi. La madre India (Zar x Olimpico) è bilanciata sui parti, tuttavia MIAO è da considerarsi un toro linea carne da usare su tutte le pluripare. Non usare MIAO sulle figlie di Olimpico, Caronte e della linea Tyson. Qualificato Linea Carne + Linea Allevamento MIGLIORE colore paillette: rosso IT Nato il Allevatore: MANASSERO Giovanni di Trinità (CN) Misure a 12 mesi altezza Lungh. circonf. Peso amg garrese tronco torace 545 1, Genealogia MIGLIORE FRED (IA) IMOLA ZAINO (IA) DELTA (IA) Carne132 Allevamento125 Muscolosità 119 Accrescimento128 INDICI GENETICI di MIGLIORE INDICI GENETICI dei GENITORI Carne Allev. Nascita Parto FRED IMOLA MIGLIORE è un toro di taglia grande con ottima muscolosità e buona finezza. Ha ottenuto inoltre degli accrescimenti tra i migliori di sempre in Centro Genetico. MIGLIORE è il 6 figlio di Fred in I.A.. Sia Fred che il nonno materno Delta sono stati tori da manze (facilità di nascita su manze rispettivamente 125 e 127) quindi ci si può aspettare che l abbiano trasmessa a MIGLIORE, il quale può essere usato su tutte le fattrici evitando solo le figlie di Golfo e della linea Tyson.

13 IMPA anaborapi GENNAIO :46 Pagina 11 A N N O Informazioni Tecniche Tori giovani Marzo - Maggio 2007 Uscita Dati di Nascita dei figli: luglio 2008 METRO IT Nato il Allevatore: MINA Domenico e Guido di Murello (CN) Misure a 12 mesi altezza Lungh. circonf. Peso amg garrese tronco torace 498 1, Genealogia METRO FRED (IA) GARDA ZAINO (IA) DELPIERO (IA) Qualificato Linea Carne colore paillette: giallo INDICI GENETICI di METRO Carne120 Allevamento 111 Muscolosità 111 Accrescimento INDICI GENETICI dei GENITORI Carne Allev. Nascita Parto FRED GARDA METRO è un toro di taglia medio-grande con buone muscolosità e finezza, caratteristiche simili al padre Fred. Fred ha inoltre un'ottima facilità di nascita (indice 128 e su manze 125). Il nonno materno Delpiero era un toro molto produttivo con ottimi accrescimenti (indice 127). METRO è quindi un toro da carne da usare tranquillamente su tutte le pluripare. Per evitare problemi di consanguineità, non accoppiare METRO con le figlie di Supremo-et e della linea Tyson. MONTE IT Nato il Allevatore: BERGESE Giuseppe di Fossano (CN) Misure a 12 mesi altezza Lungh. circonf. Peso amg garrese tronco torace 510 1, Genealogia MONTE ENZO (IA) IDEALE BILLY (IA) BIANCO (IA) Qualificato Linea Carne colore paillette: bianco Carne121 Allevamento 112 Muscolosità 117 Accrescimento 116 INDICI GENETICI di MONTE INDICI GENETICI dei GENITORI Carne Allev. Nascita Parto ENZO IDEALE MONTE è un toro di taglia grande con ottime muscolosità e finezza. E' il terzo figlio di Enzo in I.A.. Enzo era un toro da manze (facilità di nascita su manze 131) con buoni accrescimenti. MONTE ha invece ereditato la sua conformazione dalla madre, figlia di Bianco. Da notare che la nonna materna è anche la madre di Golfo. Quindi si può usare MONTE tranquillamente su tutte le pluripare per produrre vitelloni. Evitare sulle figlie di Tacco, Frisby, Forno, Ivol, Gringo e Golfo. Qualificato Linea Carne + Linea Allevamento MANAGER colore paillette: verde scuro IT Nato il Allevatore: AZ. SAN ANTONIO di BARRA Giovanni di Racconigi (CN) Misure a 12 mesi altezza Lungh. circonf. Peso amg garrese tronco torace 521 1, Genealogia MANAGER ZAINO (IA) FLAVIA TYSON (IA) DELANO (IA) INDICI GENETICI di MANAGER Carne124 Allevamento126 Muscolosità 117 Accrescimento INDICI GENETICI dei GENITORI Carne Allev. Nascita Parto ZAINO FLAVIA MANAGER è un toro di taglia grande con buone masse muscolari. Il padre Zaino è ben conosciuto per la sua completezza con in particolare l'ottima muscolosità (126). Il nonno materno di MANAGER è Delano, toro anch'esso completo con soprattutto ottimi accrescimenti (126). Con una tale genealogia, MANAGER può essere usato su tutte le vacche per ottenere femmine da rimonta con buoni caratteri produttivi, stando però molto attenti alla consanguineità. 13

14 IMPA anaborapi GENNAIO :46 Pagina 12 Oro rosso N U M E R O 1 Miostatina: marcatore genetico della Piemontese? La manifestazione della doppia coscia nella razza Piemontese dipende dall'azione di un gene, il gene della miostatina, che a seguito di una mutazione naturale ha cambiato la propria struttura. Il gene mutato determina un eccezionale sviluppo muscolare, molto evidente anche ai non addetti ai lavori, negli animali che lo portano. La miostatina, infatti, è una proteina che controlla lo sviluppo delle masse muscolari sia a livello fetale sia durante l'accrescimento. Nelle razze bovine che presentano il fenomeno della groppa doppia una particolare mutazione fa sì che questa proteina sia scarsamente funzionante, così i muscoli si accrescono più della norma. Vi è da dire che la mutazione del gene della miostatina coinvolge anche altre razze da carne oltre alla Piemontese ma la mutazione genetica della Piemontese è differente da quella delle altre razze a groppa doppia e ciò permette di distinguerla attraverso l'analisi del DNA.. Una applicazione pratica della scoperta potrebbe essere quella di poter utilizzare tale dato attraverso l analisi come controllo nei vari punti della filiera sia allo scopo di valutare l effettiva incidenza della mutazione nella popolazione di piemontese (razza e tipo genetico), sia allo scopo di effettuare un primo screening per meglio approfondire e indirizzare i controlli nell ambito del processo di rintracciabilità. In altra parte del Rivista, viene presentata una indagine in cui vengono presentati i dati relativi a campioni prelevati in diverse realtà tra cui vi sono punti vendita aderenti al Coalvi. I dati presentati sono peraltro molto confortanti. Per il Consorzio, però, la mutazione della miostatina non è una novità in quanto fin dal 2002 ha effettuato controlli sia in allevamento, sia presso i punti vendita per monitorare questo parametro. Nel nuovo capitolato d appalto per la fornitura delle mense del Comune di Torino che richiede carne di razza Piemontese iscritta al Libro Genealogico, il concetto della mutazione della miostatina è già stato inserito e il laboratorio della Camera di Commercio di Torino, incaricato dal Comune per l esecuzione dei controlli, effettua a campione l analisi delle miostatina sulle carni in arrivo alle mense. In quest ottica, anche il Consorzio farà la sua parte. Infatti, sono partiti proprio in questi giorni i prelievi dei campioni di carne in partenza dai laboratori di sezionamento fornitori delle mense da sottoporre ad analisi per rafforzare ulteriormente i controlli. L intenzione del Consorzio, però, è quella utilizzare sempre più tale strumento per meglio indirizzare i propri controlli previsti nel proprio disciplinare e per verificare la stabilità della mutazione anche su bovini non iscritti al libro genealogico. Per questo nel corso dell anno partirà una indagine molto ampia circa 1200 campioni presso gli allevamenti e presso gli altri siti della filiera che avrà lo scopo di monitorare il fenomeno della mutazione della miostatina su un ampia fetta della popolazione bovina di razza Piemontese. I migliori di Carrù Archiviata anche quest anno la quasi centenaria fiera del Bue Grasso di Carrù. E forse mai come quest anno la fiera è stata motivo di soddisfazione per alcuni allevatori soci del Coalvi. Ma la soddisfazione ha coinvolto anche alcune delle più note macellerie Coalvi di Torino e dintorni. E grande soddisfazione, pensiamo noi, l avranno avuta i clienti delle macellerie che a Natale hanno potuto apprezzare l eccellente qualità della carne dei buoi di razza Piemontese. Il rito della fiera si svolto come ogni anno fin dalle prime luci dell alba con l arrivo e la sistemazione degli animali, con le valutazioni delle categorie presenti da parte di qualificate giurie presiedute dagli esperti di razza dell Anaborapi e, infine, con la parte più emozionante per tutti i partecipanti: la proclamazione dei vincitori. La passione, l impegno e le capacità hanno premiato ancora una volta l azienda agricola Del Soglio Fratelli di Fossano che si è aggiudicata il primo premio per il Bue più pesante della mostra e il primo premio nella categoria Buoi Grassi della Coscia. Nella stessa categoria al secondo e terzo posto troviamo i buoi di Serra Giacomo di Caraglio e di Cavallero Bartolomeo. Ma Cavallero Bartolomeo di Fossano ha ottenuto anche il meritato primo premio nella categoria Buoi Grasso Migliorati e il terzo premio nella medesima categoria. Nella stessa categoria il socio Dogliani Ambrogio si piazza al secondo posto. Dicevamo delle macellerie. I clienti di Silvano Pistis di C.so Racconigi a Torino hanno potuto ammirare la bellissima e originale gualdrappa del primo premio dei Buoi Grassi della Coscia che faceva bella mostra nel punto vendita, ma soprattutto hanno potuto gustare la carne del bue dell azienda agricola Del Soglio. Anche a Grugliasco, i clienti della macelleria Coalvi di Targa F.lli hanno potuto apprezzare la carne del bue risultato terzo nella categoria dei Buoi Grassi Nostrani. Un plauso anche a tutti gli allevatori soci che hanno partecipato all esposizione con i capi presentati nelle altre categorie previste da questa importante e tradizionale fiera di Carrù, sempre più vetrina nazionale della razza Piemontese. 14

15 IMPA anaborapi GENNAIO :46 Pagina 13 A N N O Informazioni dal Consorzio di Tutela della Razza Piemontese (Coalvi) I numeri del 2006 Alla fine di ogni anno è d obbligo fare una fotografia di ciò che è stato fatto nel corso dell anno per ripartire con slancio verso nuovi traguardi. Per questo motivo elenchiamo una serie di numeri tratti dalla nostra banca dati che danno l idea di quello che è oggi il Consorzio Intanto gli allevatori soci. Al 31 dicembre 2006 sono 1486 gli allevatori che aderiscono al Consorzio e che allevano capi dei quali circa l 80% risulta iscritto al Libro Genealogico. Gli allevatori iscritti al Libro Genealogico sono invece 915. I capi etichettati nel circuito Coalvi nel corso del 2006 sono stati in linea con i capi etichettati nel corso del 2005 I macelli che aderiscono al disciplinare di etichettatura sono 70 mentre i laboratori di sezionamento sono una ventina Per quanto riguarda i punti vendita si registra una certa stabilità. Sono infatti 193 le macellerie del dettaglio tradizionale mentre i supermercati e ipermercati che etichettano anche la carne del Consorzio sono 43. La novità del 2006 è rappresentata dai punti vendita in cui si può trovare la carne Coalvi all interno di vaschette preconfezionate in atmosfera modificata. Al 31 dicembre 2006 sono 18 i supermercati, posizionati soprattutto in Lombardia, in cui la carne Coalvi si può trovare in vaschette confezionate dal laboratorio Rosso Spa di Torino. IGP Fassone Piemontese : lavori in corso In data 11 gennaio sono state inviate al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali le integrazioni richieste in seguito alla pubblicazione del Decreto Ministeriale del 17 novembre 2006 recante le procedure per la registrazione delle DOP e IGP. Il decreto pubblicato, in sostanza, infittisce le maglie soprattutto per quanto riguarda i requisiti che gli enti proponenti devono possedere per poter presentare istanza di registrazione. In particolare viene richiesta la rappresentatività dell ente di almeno il 50% della produzione per la quale si richiede la tutela e almeno la rappresentatività del 30% delle aziende coinvolte nella produzione. In seguito al lavoro di ricerca effettuato dalla Commissione tecnica, istituita a suo tempo per la redazione del disciplinare di produzione, si è arrivati a dimostrare che il Consorzio, oggi, rappresenta il 55% del totale della produzione che si intende tutelare e il 45% delle aziende del totale coinvolte nella produzione. Restiamo, quindi, in attesa delle decisioni ministeriali per procedere ulteriormente nel riconoscimento europeo. La carne dei nostri ravioli Al fine di reperire ulteriori sbocchi commerciali per i nostri punti vendita tradizionali, abbiamo tentato di approfondire l argomento di una possibile fornitura della carne utilizzata per la preparazione dei nostri ravioli direttamente dalle macellerie (quindi esercizi di commercio al dettaglio ) al pastificio. Sollecitati dal nostro Vicepresidente Graziano Scaglia a nome di molte macellerie, abbiamo esaminato il Regolamento Cee 853 del 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. Considerando il suo recepimento con la Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 9 febbraio 2006, emerge che non possono essere effettuate forniture da parte di un esercizio di commercio al dettaglio ad uno stabilimento riconosciuto per la preparazione e lavorazione degli alimenti., quale potrebbe essere il pastificio che collabora con il nostro Consorzio. In questo caso, infatti, il fornitore deve essere a sua volta uno stabilimento registrato e riconosciuto secondo il Regolamento CE 853/04 (per esempio un macello o un laboratorio di sezionamento con tutti i requisiti igienico-strutturali dei locali e delle attrezzature previste dai Regolamenti /2004/CE, nonché la predisposizione delle procedure di HACCP-SSOP). Come ribadito dalle Linee Guida applicative del Regolamento 853/04/CE del 9 febbraio 2006, sono esclusi dall ambito di applicazione del suddetto regolamento la fornitura di alimenti di origine animale da un esercizio di commercio al dettaglio ad un altro esercizio di commercio al dettaglio o di somministrazione nell ambito dello stesso Comune o dei comuni limitrofi, a condizione che l attività in questione non rappresenti l attività prevalente dell impresa alimentare in termini di volumi come, peraltro, suggerito dall art 1 paragrafo 5 lettera a) e lettera b) punto ii) del Regolamento 853/04/CE. Quindi, per essere un po più chiari, una nostra macelleria può vendere tagli, oltre che al consumatore finale, solo in direzione di altre macellerie o servizi di ristorazione, entro i limiti del comune o dei comuni limitrofi e solo per quantitativi ridotti. Oppure invitare i propri clienti a farsi i ravioli in casa con un po di carne, magari anche quella avanzata dai giorni precedenti, un po di verdure, quella buona pasta fatta con uova e farina e soprattutto con tutto quel tempo che ormai, purtroppo, nessuno ha più. 15

16 IMPA anaborapi GENNAIO :46 Pagina 14 PORTE APERTE all ANABORAPI Venerdì 23 febbraio 2007 ore 10,00 al Centro Tori di Carrù PROGRAMMA: I tori giovani in uscita dal Centro Genetico L impatto dei tori giovani sul miglioramento della razza Gli ultimi tori approvati e considerazioni sul loro impiego Consegna schede di stalla (previa richiesta) Osservazioni da parte degli allevatori Gli allevatori che hanno vitelli in prova al Centro Genetico potranno visionarli dalle ore 8.30 alle ore 10

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