L AUTISMO NELLE MARCHE
|
|
- Patrizia Lombardi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 26 novembre 2015, Anna Maria Cirolla L AUTISMO NELLE MARCHE Dalla scoperta della sindrome alla realtà marchigiana. 1 Anna Maria Cirolla
2 STRUTTURA DELLA PRESENTAZIONE Cos è l autismo? Passaggi storici nella definizione Contesto internazionale La situazione in Italia L autismo nella Regione Marche: verso un progetto di vita 2
3 COS È L AUTISMO? 3
4 COS È L AUTISMO? L autismo è un disordine neuropsichico infantile che può comportare gravi problemi nella capacità di comunicare, di entrare in relazione con le persone e di adattarsi all ambiente. Ministero della Salute italiano 4
5 COS È L AUTISMO? Il termine autismo viene inserito in una categoria più ampia che è quella dei Disturbi dello Spettro Autistico (DSA), a sua volta inserita nella categoria dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. L autismo si inserisce nei Disturbi Pervasivi dello sviluppo perché si manifesta entro i primi tre anni di vita. 5
6 COS È L AUTISMO? Quella dei DSA è una categoria nella quale sono presenti disturbi che si manifestano in età evolutiva e che hanno una sintomatologia simile a quella dell autismo (problemi di interazione sociale, problemi nella comunicazione verbale e non, comportamenti ripetitivi e stereotipati), ma con gravità e combinazioni differenti. 6
7 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE 7
8 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE Il primo ad usare il termine autismo fu Eugen Bleuler nel 1911 per definire alcuni sintomi riscontrati nella schizofrenia infantile. Tuttavia è Leo Kanner ad essere considerato il primo studioso di autismo perché ne analizzò e ne descrisse accuratamente i sintomi a partire dal Kanner fu il primo (1943) ad elencare le caratteristiche che vengono ancora oggi (con qualche rivisitazione) utilizzate per diagnosticare l autismo. 8
9 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE Le caratteristiche individuate da Kanner sono: Profonda mancanza di contatto affettivo con le persone; Desiderio ansioso e ossessivo di mantenere l identità della routine e dell ambiente circostante; Passione per gli oggetti che vengono manipolati con molta attenzione e abilità; Mutismo, oppure un tipo di linguaggio che non sembra fatto per le comunicazioni interpersonali; Buon potenziale cognitivo in termini di memoria. 9
10 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE Contemporaneo di Kanner fu Ans Asperger che nei suoi studi individuò caratteristiche molto simili a quelle elencate da Kanner. La differenza tra i due studiosi austriaci si riscontra nelle cause che questi attribuiscono alle difficoltà cognitive dei bambini oggetto di studio: per Kanner la causa era emozionale, legata alle difficoltà ambientali e sociali per Asperger la causa era di natura organica 10
11 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE Nel tempo molti medici, psichiatri e psicologi hanno analizzato i sintomi dell autismo e ne hanno ipotizzato cause e approcci terapeutici differenti.. 11
12 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE Bruno Bettelheim, autore de La fortezza vuota (1967) dichiarò che la causa dell autismo era la freddezza dei genitori, coniando il termine madri frigorifero. Per Bettelheim l autismo era causato da genitori patologici incapaci di relazionarsi con i propri figli. L unico modo per curare questi bambini era quello di allontanarli dalle loro famiglie. Bettelheim non rivide mai la sua posizione nonostante studi avessero smentito che l autismo avesse cause ambientali legate al comportamento dei genitori. 12
13 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE Contro l ipotesi psicogena di Bettelheim si scagliarono le prime associazioni di genitori con figli autistici. tuttavia Solo nel 1998 il cartello che racchiude sessanta associazioni internazionali di psicologi, pediatri, psichiatri, genitori ed educatori (IACAPAP) dichiarò finalmente che «i genitori non hanno alcuna responsabilità dell autismo dei propri figli» 13
14 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE Nel tempo si sono andate formulando differenti teorie sulle cause dell autismo anche se ancora non è stata individuata una causa certa. Le scuole di pensiero si dividono in: cause ambientali: condizioni ed esperienze che traumatizzano il bambino scatenando l autismo (es. teoria di Bettelheim) cause biologiche: fattori di tipo genetico, organico, fisico e biochimico formano la base di teorie nate da sperimentazioni scientifiche. 14
15 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE Negli anni si sono sperimentati diversi metodi di trattamento per le persone con autismo: o Psicoterapia per bambini e genitori; o Elettroshock; o Terapia dell holding; o Teorie comportamentiste (premi e punizioni); o Approcci educativi; Di tutti questi metodi quello educativo ha avuto maggiore successo e oggi è riconosciuto in tutto il mondo. 15
16 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE I principali filoni di approcci educativi sono: Metodo TEACCH (Eric Schopler): migliorare l adattamento di ogni individuo all ambiente in cui si trova; fornire un insegnamento strutturato adatto al livello di sviluppo della persona. Metodo ABA Lovaas (Ivar Lovaas): applicazione di principi e metodi comportamentisti (premi e punizioni) per rafforzare comportamenti positivi e attenuare quelli negativi. 16
17 PASSAGGI STORICI NELLA DEFINIZIONE Nel 1976 l Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l autismo come un disturbo a sé, scollegato dalla schizofrenia. Oggi tutte le organizzazioni internazionali e nazionali utilizzano la stessa definizione di autismo che ha come base le caratteristiche individuate da Kanner nel
18 CONTESTO INTERNAZIONALE 18
19 CONTESTO INTERNAZIONALE Nel 2013 a Ginevra l OMS ha organizzato un meeting internazionale sui DSA e altri disturbi dello sviluppo. Da questo incontro sono emerse linee di indirizzo delle politiche in materia che tutti gli Stati partecipanti si sono impegnati ad attuare e far rispettare per migliorare la qualità della vita delle persone con disturbi e delle loro famiglie. 19
20 CONTESTO INTERNAZIONALE Le linee di indirizzo dell OMS: collaborazione tra Stati per la condivisione di ricerche e conoscenze; trovare fondi per la ricerca e la progettazione di interventi; sensibilizzazione dell opinione pubblica; formazione degli operatori dei servizi dedicati (medici, psicologi, educatori, ) Helping people with developmental disorders 20
21 CONTESTO INTERNAZIONALE Nel 1996 il Parlamento Europeo adotta come Dichiarazione scritta la Carta delle persone con autismo promossa nel 1992 dall associazione internazionale Autism Europe nella quale vengono elencati i diritti delle persone autistiche. «Questi diritti devono essere valorizzati, protetti e fatti rispettare in ogni stato membro.» 21
22 CONTESTO INTERNAZIONALE Nel 2015 è stata pubblicata la Dichiarazione scritta, presentata a norma dell articolo 136 del regolamento, sull autismo con lo scopo di ribadire l importanza dell adozione da parte dei Paesi UE di linee di programmazione comuni. «Una strategia a livello europeo dovrebbe incoraggiare la ricerca sull autismo, gli studi sull incidenza e lo scambio di migliori pratiche per quanto concerne sia gli interventi basati su dati concreti a favore dei bambini affetti da autismo che i servizi di sostegno e riabilitazione a favore degli adulti» 22
23 LA SITUAZIONE IN ITALIA 23
24 LA SITUAZIONE IN ITALIA È di agosto 2015 l approvazione della Legge nazionale sull autismo Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie (L.134/2015) entrata in vigore lo scorso settembre. Scopo della L. 134/15 è quello di creare dei LEA in modo da erogare servizi per persone con DSA che siano uguali in tutto il territorio italiano. 24
25 LA SITUAZIONE IN ITALIA Prima della Legge 134/2015, in Italia sono stati pubblicati dal Ministero della Salute e dall Istituto Superiore di Sanità alcuni documenti con lo scopo di fornire delle linee guida nazionali 25
26 LA SITUAZIONE IN ITALIA Nel 2005 la Società italiana di neuropsichiatria dell infanzia e dell adolescenza (SINPIA) ha pubblicato delle linee guida per l autismo contenenti raccomandazioni tecnico operative indirizzate ai servizi di neuropsichiatria dell età evolutiva presenti negli ospedali italiani e preposti alla diagnosi dei DSA. Nel 2008, a seguito del Tavolo di lavoro sull autismo (2007) viene pubblicata una relazione finale nella quale si raccomanda alle Regioni l utilizzo delle linee guida del SINPIA per la stesura dei PSSR. 26
27 LA SITUAZIONE IN ITALIA Nel 2011 il Sistema nazionale per le linee guida ha pubblicato la Linea Guida 21: Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti. Lo scopo della LG21 è quello di orientare operatori e famiglie nella scelta degli interventi maggiormente efficaci, chiarendo quali sono i trattamenti riconosciuti validi dalla comunità scientifica internazionale. Contiene anche raccomandazioni per la pratica clinica estrapolate dalla letteratura nazionale e internazionale. 27
28 LA SITUAZIONE IN ITALIA Nel 2012 il Ministero della Salute ha pubblicato le Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell appropriatezza degli interventi assistenziali nei DPS, con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico Lo scopo è quello di creare dei LEA validi e applicabili su tutto il territorio italiano per garantire a tutti i cittadini uguali servizi di diagnosi e trattamento, attraverso l interazione tra Regioni e Ministero della Salute. 28
29 IN SINTESI....dall analisi dei testi nazionali e internazionali, emerge una forte necessità di fare rete: per la condivisione di dati scientifici sulla diffusione e sulle possibili cause dell autismo a livello internazionale per la condivisione di obiettivi e pratiche comuni in tutto il territorio italiano.. 29
30 L AUTISMO NELLE MARCHE 30
31 L AUTISMO NELLA REGIONE MARCHE: VERSO UN PROGETTO DI VITA La Regione Marche si caratterizza in Italia per essere stata la prima ad adottare una Legge sull autismo: L.R. 25/2014 Disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico Prima della formulazione di questa legge, nel 2002 la Regione ha avviato il progetto L autismo nelle Marche: verso un progetto di vita diviso in tre sottoprogetti. 31
32 L AUTISMO NELLE MARCHE: VERSO UN PROGETTO DI VITA 1 sottoprogetto integrato socio-sanitario per la realizzazione di un servizio regionale con funzioni di diagnosi, presa in carico e ricerca dei disturbi generalizzati dello sviluppo in età evolutiva, con particolare attenzione al disturbo autistico. CENTRO DIAGNOSTICO: U.O. Neuropsichiatria infantile dell ospedale di Fano PRESA IN CARICO: UMEE dei Distretti sanitari. 32
33 L AUTISMO NELLE MARCHE: VERSO UN PROGETTO DI VITA 2 sottoprogetto per l istituzione di servizi per adolescenti ed adulti con disturbo autistico. FINALITÁ DEI CENTRI DIURNI: Integrazione sociale di adolescenti e adulti usciti dal circuito scolastico; Evitare l isolamento in casa; Evitare l aumento del carico di cura per le famiglie. N.B. non ci sono centri diurni che si occupano solo di persone con autismo. 33
34 L AUTISMO NELLE MARCHE: VERSO UN PROGETTO DI VITA 3 sottoprogetto per l istituzione di un servizio residenziale per soggetti con disturbi autistici. Residenzialità BREVE: tempo limitato, fornisce un servizio di sollievo alle famiglie. Residenzialità PROLUNGATA: soluzione definitiva nel momento in cui la famiglia non è più in grado di prendersi cura della persona con autismo. N.B. non ci sono centri residenziali che si occupano solo di persone con autismo. 34
35 L AUTISMO NELLE MARCHE: VERSO UN PROGETTO DI VITA In merito ai centri residenziali che offrono sevizi di sollievo per le famiglie, l associazione Omphalos insieme ad alcune cooperative del pesarese sta portando avanti un progetto per la costruzione, a Pesaro, del primo centro sollievo in Italia. LA CASA DI LEGNO UN POSTO INSIEME 35
36 36
37 GRAZIE PER L ATTENZIONE! 37
38 CRITERI DIAGNOSTICI RICONOSCIUTI Oggi in Italia si utilizzano due tipologie di strumenti per la diagnosi dei DSA: DSM 5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) della società Psichiatrica Americana; ICD 10 (International Classification of Deseases ad Disorders) dell Organizzazione Mondiale della Sanità. Entrambe hanno criteri diagnostici molto simili, per questo non ci sono preferenze nell adozione. 38
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliAREA AUTISMO Carta dei servizi
AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliLA RETE DEI CENTRI AUTISMO DELL ASL DI MODENA
Dipartimento di Salute Mentale Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza Modena, 29 Novembre 2014 LA RETE DEI CENTRI AUTISMO DELL ASL DI MODENA Dott.ssa Milena Gibertoni LE ORIGINI 1996-1998: costituzione
DettagliData di pubblicazione. ottobre 2011. Data di aggiornamento. ottobre 2015
Data di pubblicazione ottobre 2011 Data di aggiornamento ottobre 2015 LINEA GUIDA Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti Critiche infondate Critiche pertinenti
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliA. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS
A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS I SERVIZI A.G.S.A.T. - Anna Folgarait - 1 Associazione Genitori Un servizio che nasce dal bisogno di molte famiglie di trovare
DettagliAutismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi
Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi Seminario Regionale 27-28 gennaio 2011 Facoltà di Psicologia Piazza A. Moro, 90 Cesena La presa in carico dell adulto con autismo: un modello di intervento
DettagliASD Disturbo dello spettro autistico
ASD Disturbo dello spettro autistico Nel 2010 negli Stati Uniti ad 1 bambino ogni 68 è stata fatta una diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico (DSA), segnando un aumento del 30% rispetto a due anni
DettagliFattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone. familiari. Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012)
Fattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone con autismo e dei loro familiari Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012) Dr. Marco Pontis, pedagogista, formatore
DettagliColloquio clinico in età evolutiva
Colloquio clinico in età evolutiva Le capacità cognitive e il linguaggio dei bambini sono meno sviluppati I bambini e gli adolescenti sono accompagnati dagli adulti, generalmente i genitori, e raramente
Dettagli- Perchè definire un modello ideale di assistenza
- Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi
DettagliLa famiglia davanti all autismo
La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
DettagliPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO. VERZINI-ZANARINI-STAGNOLI «Società da capire, società da agire»
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO VERZINI-ZANARINI-STAGNOLI «Società da capire, società da agire» DISTINGUIAMO: PSICOLOGIA DELL ETA EVOLUTIVA SEGUE LE FASI DI CRESCITA DELL INDIVIDUO FINO ALLA MATURAZIONE BIOLOGICA
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
DettagliDipartimento di Salute Mentale
Dipartimento di Salute Mentale UO DI PSICHIATRIA E NEUROPSICHIATRIA Direttore: Dr. Vincenzo Zindato UO DI PSICHIATRIA Il CPS è il Servizio che si occupa della prevenzione, della cura e della riabilitazione
DettagliPROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO
Istituto Comprensivo Statale F. FILZI Via Ravenna 15 MILANO PROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO NASCE nel 1996 con l iscrizione di un bambino con autismo e la formazione di alcuni
DettagliFamiglie di soggetti autistici. Bisogni reali e azioni possibili
Famiglie di soggetti autistici Bisogni reali e azioni possibili Perché O Famiglia: primo (e più costante) ambiente sociale per il bambino con autismo O Genitore di un bimbo autistico: parte integrante
DettagliCHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO
1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno
DettagliLegge 8 ottobre 2010, n. 170
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento
DettagliLEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)
LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliSeminario Un ponte tra Ospedale e territorio
Seminario Un ponte tra Ospedale e territorio Prof.ssa A. Peloso Tipologie e necessità degli adolescenti ultraquattordicenni in carico al Servizio di Degenza Ospedaliera Chi sono? Presentano sottodiverse
DettagliLibera Università del Volontariato e dell'impresa Sociale
Libera Università del Volontariato e dell'impresa Sociale Corso di formazione TEORIE E TECNICHE EDUCATIVE RELATIVE ALL'AUTISMO INFANTILE: UNA PANORAMICA Docente: Emanuela Medici Sito internet: uniluvis.it
DettagliDott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma
Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Il modello descritto nell ICF riflette i cambiamenti di prospettiva
DettagliDalla formazione all inserimento professionale: sperimentazione di un percorso
Dalla formazione all inserimento professionale: sperimentazione di un percorso Carlo Lenti e Raffaella Faggioli Cascina Bianca 29 Novembre 2007 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Cattedra di Neuropsichiatria
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei Consiglieri Possamai ISTITUZIONE DELLE UNITA OPERATIVE COMPLESSE DI PSICOLOGIA Presentato alla Presidenza
DettagliProgetto S.O.S. Autismi
Progetto S.O.S. Autismi 2013/2014 in collaborazione con: con il contributo di: No Profit Il programma di intervento e di ricerca e' rivolto a 30 bambini/ragazzi (2-16 anni) con diagnosi di Disturbo dello
DettagliLinea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.
Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.pdf Istituto Superiore di Sanità Organo tecnico del Ministero
DettagliMinistero della Salute
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni
DettagliAUTISMO in Italia: Un disagio sociale spesso sconosciuto. Tante domande e poche risposte alle famiglie. di Annalisa Anastasi
AUTISMO in Italia: Un disagio sociale spesso sconosciuto. Tante domande e poche risposte alle famiglie di Annalisa Anastasi Un bambino autistico ogni centocinquanta nati. Sono queste le ultime stime dell
DettagliPROMUOVERE LA SALUTE MENTALE NELL ETA EVOLUTIVA I contributi della ricerca italiana
PROMUOVERE LA SALUTE MENTALE NELL ETA EVOLUTIVA I contributi della ricerca italiana Il trattamento dell Autismo in età evolutiva: presentazione linee guida Salvatore De Masi 1, Marina Dieterich 2, Alfonso
Dettagliwww.aiditalia.org 23/03/2012 Anna Perrone Presidente AID Brindisi Responsabile Coordinamento Regionale Puglia
www.aiditalia.org 2 Conoscere e affrontare i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Illustrazione delle attività e presentazione dell Associazione Italiana Dislessia Leggi e normative 3 Responsabile
DettagliLE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE
LE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE Attività e caratteristiche organizzative Il Progetto Cronos, promosso nel settembre del 2000 dal Ministero della Salute in collaborazione con l
DettagliI DISTURBI COMPORTAMENTALI
IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliMigliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto
Migliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto Dr. Giuseppe Tibaldi - Torino Dr. Carmine Munizza - Torino Dr. Luigi Ferrannini - Genova Matera, 5 Novembre
DettagliConferenza Annuale Salute Mentale. Azioni innovative nell ambito sociosanitario con particolare riguardo ai disturbi dello spettro autistico
Conferenza Annuale Salute Mentale Azioni innovative nell ambito sociosanitario con particolare riguardo ai disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Mariarosaria Venturini Responsabile U.O. Disabilità
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con
DettagliBES Bisogni Educativi Speciali. Autismo. Lecco, 26 Febbraio 2015 Relatrice: Jessica Sala
BES Bisogni Educativi Speciali Autismo Lecco, 26 Febbraio 2015 Relatrice: Jessica Sala DEFINIZIONE L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato,
DettagliProcedura Operativa PO23
PO23 Pagina 1 di 5 Procedura Operativa PO23 INDICE 1. Scopo e campo di applicazione... 2 2. Riferimenti e documenti di supporto... 2 3. Responsabilità... 2 4. Individuazione di situazioni di lavoro infantile
DettagliDisabilità intellettiva e/o autismo La presa in carico, il progetto individuale, il rapporto con i servizi diurni e residenziali.
Disabilità intellettiva e/o autismo La presa in carico, il progetto individuale, il rapporto con i servizi diurni e residenziali Roberto Keller Ambulatorio Disturbi spettro autistico in età adulta Centro
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliL AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliLa presa in carico del bambino Disprattico e DSA. Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista
La presa in carico del bambino Disprattico e DSA Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista PROGETTO INTEGRATO Struttura Riabilitativa Scuola Famiglia Progetto Integrato Per noi, gruppo di lavoro che opera all
DettagliI FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA. Corso di Laurea Infermieristica D. Presidente Prof. Rengo Mario. Tesi di Laurea
I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA Corso di Laurea Infermieristica D Presidente Prof. Rengo Mario Tesi di Laurea ASSISTENZA AL PAZIENTE TOSSICODIPENDENTE CON DOPPIA DIAGNOSI RELATORE Prof. Saverio Pompili
DettagliLa Convenzione sui diritti dell infanzia
NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre
DettagliAmbito Distrettuale 6.1
Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliDisabilità e qualità dell integrazione
CORSO PER DOCENTI IN SERVIZIO NELLA PROVINCIA DI VARESE Disabilità e qualità dell integrazione 3 modulo: Disturbi generalizzati dello sviluppo (sindromi autistiche) MATERIALE DIDATTICO Il lavoro abilitativo
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 143 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI BIONDELLI, ANTEZZA, BINI, BOCCIA, CARRA, COCCIA, COVA, D INCECCO, FEDI, FIANO, CINZIA MARIA
DettagliPROGETTO DI LEGGE. di iniziativa dei consiglieri: Mario Barboni. Carlo Borghetti. Marco Carra. Luca Gaffuri. Gian Antonio Girelli.
PROGETTO DI LEGGE Linee d indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e dell appropriatezza degli interventi sanitari, socio-sanitari e sociali a favore delle persone minori, adolescenti
DettagliSCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI
SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI Analisi dei dati relativi al questionario di valutazione sulla qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Progetto ICF Dal modello ICF
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliDisturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare
Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona
DettagliQuando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI
Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Le difficoltà emotivo-relazionali in ambito evolutivo Tutti quei segnali di disagio e di sofferenza, che coinvolgono la dimensione emotiva e
DettagliDipartimento di Salute Mentale
OSPEDALE 88 Dipartimento di Salute Mentale Direttore: Dr. Vincenzo Zindato UO PSICHIATRIA CENTRO PSICO SOCIALE (CPS) E AMBULATORI PERIFERICI Il CPS è il Servizio che si occupa della prevenzione, della
DettagliRepertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva
Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole agli studenti con disabilità intellettiva Gruppo di lavoro Responsabile del Progetto: Lina Grossi Responsabile del Servizio nazionale di valutazione
DettagliApproccio assistenziale integrato nell abilitazione/riabilitazione visiva nell ipovisione dell età evolutiva
Approccio assistenziale integrato nell abilitazione/riabilitazione visiva nell ipovisione dell età evolutiva L.PINELLO CENTRO REGIONALE SPECIALIZZATO PER L IPOVISIONE INFANTILE E DELL ETA EVOLUTIVA Dip.
DettagliRenzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.
Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno
DettagliIl Dipartimento di Salute Mentale e l Associazionismo dell Auto-Aiuto. dott. Corrado Rossi Coordinatore DSM ASL n. 5 - Pisa 18 maggio 2007
Il Dipartimento di Salute Mentale e l Associazionismo dell Auto-Aiuto dott. Corrado Rossi Coordinatore DSM ASL n. 5 - Pisa 18 maggio 2007 I Servizi per la salute mentale sono costituiti in Dipartimento:
DettagliProgetto: Integrazione scolastica per bambini con disturbo autistico. Organizzazione: Habitat per l'autismo Onlus. Sede legale:
Progetto: SCUOLA ATTIVA Integrazione scolastica per bambini con disturbo autistico Organizzazione: Habitat per l'autismo Onlus Sede legale: Vicolo del Vicario, 104 00165 - Roma Consulenza Scientifica:
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliLe problematiche della donna nel terzo millennio. La medicina di genere
Le problematiche della donna nel terzo millennio La medicina di genere Il genere è un determinante della salute perché coinvolge uomo/donna dallo sviluppo infantile alla senescenza La salute della donna
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliSviluppo di comunità
Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,
DettagliUN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE
UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE - 1 - Il SSN è un valore per tutti gli italiani. Concorrere a migliorarlo continuamente è un impegno di tutti: Medici, Pazienti,
DettagliStato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate
D 1 - ANFFAS LABORATORIO IL FARO : interventi per contrastare l isolamento sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone disabili e delle loro famiglie alla vita sociale. Pag. 333 ANFFAS Servizi
DettagliCENTRI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI ADULTI
CENTRI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Disabilità 5. Macrotipologia LIVEAS Centri Residenziali
DettagliSalute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliFrancesca degli Espinosa, Elena Clo e Valentina Bandini Pane e Cioccolata, Italy
Soddisfazione dei genitori, potenzialità e criticità di una scuola ABA specialistica in Italia L esperienza di una scuola estiva speciale nel paese dell inclusione obbligatoria Francesca degli Espinosa,
DettagliIX GIORNATA MONDIALE DELLA CONSAPEVOLEZZA SULL AUTISMO
Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale Personalità Giuridica riconosciuta con D.P.R. 1542/64 Iscr. Reg. Naz. delle Ass. di Prom. Sociale al n.95/04 Sede:
DettagliINTEGRAZIONE PROTOCOLLO INTESA alunni con disabilità nella provincia di Vicenza. DEFINIZIONE INTERVENTI a favore degli alunni con Autismo e DGS
INTEGRAZIONE PROTOCOLLO INTESA alunni con disabilità nella provincia di Vicenza DEFINIZIONE INTERVENTI a favore degli alunni con Autismo e DGS 4 Novembre 2013 1 DATI PROVINCIALI DISABILITÀ DISTURBI GENERALIZZATI
DettagliApplicare la legge: il ruolo della ricerca e delle tecnologie. Giuseppe Maurizio ARDUINO Centro Autismo e Sindrome di Asperger ASL CN1
Applicare la legge: il ruolo della ricerca e delle tecnologie Giuseppe Maurizio ARDUINO Centro Autismo e Sindrome di Asperger ASL CN1 LEGGE 18 agosto 2015, n. 134 Entrata in vigore : 12/09/2015 Art. 1
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliPiazza Mercoledì 1234, 45678 Roma. Tel. 012 34 56 78 Fax 123 45 67 89. www.adatum.com
Piazza Mercoledì 1234, 45678 Roma Tel. 012 34 56 78 Fax 123 45 67 89 www.adatum.com Sommario Introduzione... 3 Qual è lo scopo del progetto?... 4 A chi è rivolto l intervento?... 5 Come si articolerà il
DettagliSTRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA
AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.
DettagliREPORT PROGETTO DOPO LA COMUNITA PER UN POSTO ALLA VITA (EX LEGE 45/99 I TRIENNALITA ) *
REPORT PROGETTO DOPO LA COMUNITA PER UN POSTO ALLA VITA (EX LEGE 5/99 I TRIENNALITA ) * PERIODO ANALIZZATO DAL LUGLIO 2000 AL GIUGNO 2002 Nel periodo sopra indicato sono stati inseriti all interno del
DettagliPADOVA 16-17-18 settembre 2010
PADOVA 16-17-18 settembre 2010 Il percorso Handicap all interno del sistema della disabilità e nel processo della programmazione partecipata degli interventi e servizi della Società della Salute Fiorentina
DettagliApertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella
Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso
DettagliLA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020
LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia
DettagliPRESENTAZIONE AZIENDALE
PRESENTAZIONE AZIENDALE La Cooperativa Sociale Agricola TERRAVIVA è nata ufficialmente il 15 settembre 2011 attraverso il Progetto Per.So.N.A. presentato dalla Cooperativa Sociale Al Plurale e finanziato
DettagliCentro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus
Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliSeminario sull'integrazione scolastica degli studenti disabili martedì 29 gennaio 2013 Sala Consiglio della Provincia di Piacenza
Seminario sull'integrazione scolastica degli studenti disabili martedì 29 gennaio 2013 Sala Consiglio della Provincia di Piacenza CENTRO SERVIZI AUTISMO C.T.S. Centro Territoriale di Servizi per le disabilità
DettagliIl progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16
Il progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16 TAVOLO SCUOLA E ADOZIONE IN CRESCITA : L applicazione operativa delle Linee Guida Nazionali attraverso la formazione degli insegnanti referenti
DettagliTTAP TEACCH TRANSITION ASSESSMENT PROFILE
TTAP TEACCH TRANSITION ASSESSMENT PROFILE Raffaella Faggioli FONDAZIONE TEDA PER L AUTISMO TORINO OFFICINA PSICOEDUCTIVA MILANO-VERCELLI Adattamento italiano a cura di Raffaella Faggioli Tiziana Sordi
DettagliI bisogni e il ruolo della famiglia
I bisogni e il ruolo della famiglia Elena D Orazio, Presidente Associazione Triade S.O.S. AUTISMO associazione.triade@gmail.com dott. Bert Pichal, Orthopedagogista, consulente autismo Bert.Pichal@teletu.it
DettagliNel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari
L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare
DettagliDott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo
Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo
DettagliUNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE GENERALE IN REGIME DIURNO CONTINUO PER ETA EVOLUTIVA
UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE GENERALE IN REGIME DIURNO CONTINUO PER ETA EVOLUTIVA DEFINIZIONE E UTENZA: L Unità Operativa di Riabilitazione Generale in Regime Diurno Continuo, accreditata presso il
Dettagli