Tecniche di intervento nei disturbi dello spettro autistico

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1 Tecniche di intervento nei disturbi dello spettro autistico Paola Venuti Master sui Disturbi dello spettro autistico. 2013

2 Come approcciarsi E necessario accostarsi ai vari approcci con una mente libera da pregiudizi, con la consapevolezza che nel lavoro di ogni ricercatore ci sono alcune conquiste e verità e ci sono anche degli errori o delle cose ancora non comprese. In ogni approccio è contenuta una verità parziale che aggiunge un pezzetto alla comprensione del grande enigma dell'autismo. In particolare, nel considerare i diversi trattamenti, bisogna evitare generalizzazioni pericolose e verità pari alla fede. Ogni tipo di trattamento può funzionare con successo per uno degli aspetti deficitari in un soggetto ma può non essere operativo su altre disfunzionalità presenti.

3 Livelli diversi di approccio ad un trattamento 1. Filosofia 2. Organizzazione 3. Metodologia 4. Curricula 5. Strategie 6. Tecniche 7. Strumenti Gerarchia delle conoscenze Verificare per ogni approccio e trattamento se corrisponde ad un piano globale di intervento che possiede i 6 punti oppure se è solo un curriculum o una strategia

4 Elementi di confronto tra i trattamenti Modelli evolutivi Seguire pattern e sequenze di apprendimenti in rapporto all età mentale del soggetto Determinate abilità evolutive sono requisito indispensabile per gli apprendimenti della fase successiva. DIR- Floor Time (Greenspan) Denver Model (Rogers) TEACCH Modelli comportamentali Incoraggiare l apprendimento di comportamenti e abilità adattive proporre curricula indipendenti dalle tappe di sviluppo normale ABA (Loovas) Parent Training TEACCH

5 Elementi di confronto tra i trattamenti Modelli comprensivi- progetto generale sul singolo Analisi Applicata del Comportamento Applied Behavioral Analysis (ABA) Modelli basati sullo sviluppo (DIR/Floortime; Denver Model) Insegnamento strutturato e supporto ambientale (TEACCH) Intervento focalizzato sulla relazione (RDI, Responsive Teaching) Combinazione di approcci con terapie specialistiche: psicomotricità, logopedia, musicoterapia Modelli funzionali indirizzati ad abilità specifiche Training di imitazione reciproca Intervento intensivo sociale e comunicativo Intersoggettività (Responsiveness parentale e ABA) Early Start Denver Model Apprendimento mediato da Joint Attention Coinvolgimento Sociale e Joint attention mediata dai genitori

6 Elementi di confronto tra i trattamenti Direttivo La decisione dei contenuti e dei modi delle attività è totalmente dell'operatore che dirige il lavoro, senza indulgere a richieste o interessi della persona con cui lavora, tranne che ricerca di ricompense che possano funzionare da rinforzo. Interattivo Considera importante l'attenzione verso gli interessi del bambino, le attività pur essendo utili per lo sviluppo e l'apprendimento, usano oggetti o compiono azioni che vengono scelte dal bambino. Maggiore generalizzazione e maggiore mantenimento

7 TEACCH ABA TED RESPONSIVENESS TEACHING SEAI DENVER MODEL DIR FLOOR TIME

8 Treatment and Education of Autistic and Related Communication-Handicapped Children TEACCH

9 Creato da Eric SCHOPLER ( ) Schopler nato in Germania nel 1927, a undici anni si era trasferito con la famiglia negli Stati Uniti, laureandosi all Università di Chicago in Amministrazione dei Servizi Sociali e conseguendo, nel 1964, la specializzazione in Psicologia Clinica Infantile. Allievo di Bettelheim se ne discosta e crea questa filosofia di intervento applicata nello stato americano del North Carolin Concetto di "presa in carico globale", nella quale, dopo la diagnosi, segue un programma educativo personalizzato, finalizzato al raggiungimento della massima autonomia ed integrazione possibile, che può giungere fino all inserimento lavorativo in ambienti di lavoro normali, con mansioni adatte alle capacità delle persone. In tutto questo i genitori di persone con disturbi dello spettro autistico giocano un ruolo di primo piano, al punto che Schopler per primo li definì dei co-terapeuti.

10 Il metodo TEACCH Il metodo Teacch si basa sull'analisi delle conseguenze dei deficit cognitivi nel singolo soggetto autistico per colmare la distanza tra il modo di pensare del soggetto e le necessità della vita nella società degli adulti. TEACCH è anzitutto una presa in carico operata da un organizzazione integrata di servizi per autistici TEACCH consiste nel pensare il bambino nel lungo periodo

11 Tre principi fondamentali del programma TEACCH strategie individualizzate, situazioni strutturate di apprendimento, adattamento dell ambiente.

12 Componenti per l apprendimento strutturato l organizzazione fisica, i fotogrammi, i sistemi di lavoro l organizzazione dei compiti

13 I 7 principi del metodo TEACCH Principio TEACCH Numero 1: Per insegnare nuove abilità bisogna adeguare l ambiente alle difficoltà dell individuo.

14 Fase 3 - Strutturazione dell ambiente Ridurre il caos per facilitare la percezione, la sensorialità e le modalità interattiva Strutturazione dello spazio Strutturazione del tempo Presentazione degli stimoli

15 Disposizione del tavolo di lavoro uno a uno con due sedie poste ai due lati del tavolo per l insegnamento di nuove abilità, di fronte ad un muro con il calendario delle attività per favorire l acquisizione di autonomie in compiti in cui si esercitano abilità acquisite in piccoli tavoli rotondi per fare lavori in piccoli gruppi.

16 Principio TEACCH Numero 2 La collaborazione tra genitori e professionisti è condizione indispensabile per il trattamento a tutte le età: in età prescolare con i pediatri e i logopedisti. In età scolare con gli insegnanti e i dirigenti scolastici; in età adolescenziale e adulta con le aziende attraverso la mediazione di educatori esperti capaci di trovare il lavoro adatto e di favorire l acquisizione delle necessarie competenze.

17 Principio TEACCH Numero 3 Perché l intervento sia efficace bisogna porre grande enfasi sui punti di forza del bambino e iniziare da questi per porsi obiettivi realistici e raggiungibili. I punti di debolezza vanno riconosciuti e accettati Strumenti per la diagnosi funzionale

18 Principio TEACCH Numero 4 La cornice teorica entro la quale la prassi educativa del TEACCH si muove è quella cognitivo-comportamentale. In questo ambito i comportamenti problema vengono interpretati con la metafora dell iceberg e una delle aree più importanti di insegnamento è un curriculum comunicativo, in quanto l osservazione ha evidenziato che l incapacità a comunicare e i comportamenti intollerabili sono intimamente connessi. Dando al bambino strumenti efficaci per comunicare, i comportamenti problema diminuiscono

19 METAFORA DELL ICEBERG Analizzare sempre quello che è dietro il comportamento

20 Il comportamento visibile è l aggressività. Il bambino dà spintoni, picchia, sputa, morde, lancia oggetti per aria. Quali sono i deficit sottostanti che favoriscono l aggressività? Il bambino ha carenza di recettori sociali, cioè non avverte il fatto che gli altri disapprovano questo comportamento e che questo comportamento avrà

21 Non ha la consapevolezza né dei propri sentimenti né di quelli degli altri, ha delle percezioni sensoriali alterate, prova frustrazione in quanto non riesce a comunicare e l aggressività diventa il suo modo di comunicare. Dare al bambino dei mezzi alternativi e accettabili per comunicare

22 Ulteriore esempio

23 Ancora un esempio

24 Insegnare una strategia per gestire i colpi d ira Io sono arrabbiato Devo uscire Io sono stanco Devo fare una pausa

25 Principio TEACCH Numero 5: Diagnosi funzionale e valutazione delle singole aree dello sviluppo importanza di una valutazione precisa delle diverse aree di sviluppo. Per questo abbiamo messo a punto alcune scale di valutazione specifiche per le persone affette da autismo che sono: Scala per la valutazione della gravità dei sintomi specifici dell autismo (CARS) Profilo Psicoeducativo (PEP-3) Profilo di valutazione per la transizione al lavoro (TTAP).

26 Principio TEACCH Numero 6 Insegnamento strutturato in modi diversi e molto con supporti visivi. Spazio la strutturazione dell ambiente aiuta il bambino a calmarsi e ad apprendere. La mente del bambino autistico è caotica e l ambiente ordinato e strutturato deve aiutarlo a mettere ordine, così come una protesi aiuta a supplire alla mancanza di una struttura anatomica.

27 Strutturare lo spazio con zone stabili di attività Computer Angolo di musica Giochi da tavola e presa del turno Apprendimento e lettura CAA

28 Strutturazione Tempo: Analogamente allo spazio, anche il tempo va strutturato, va reso prevedibile mediante un programma chiaro, che deve essere visualizzato con i mezzi che sono comprensibili al bambino: parole scritte, disegni o oggetti veri quando la capacità di simbolizzazione del bambino è così carente che anche il linguaggio delle figure risulterebbe inintelligibile Creare strisce di attività da fare durante la giornata Creare calendari della giornata in cui sia chiaro cosa si fa e cosa si farà

29 Strutturare e organizzare il tempo I giorni della settimana: una prima forma di organizzazione

30

31 Strutturazione

32 Strutturazione Motivazione: Il lavoro o lo studio da proporre può essere fonte di interesse e di apprendimento solo quando è proporzionato al livello e agli interessi del bambino. Attività troppo difficili producono frustrazione, attività troppo facili producono noia. Autonomia: Il compito va organizzato in modo tale da favorire l autonomia e ridurre al minimo il bisogno di aiuto da parte dell educatore

33 Alcune attività L insegnamento deve procedere a piccolissimi passi senza dare mai per scontata l acquisizione di abilità. accoppiamento di parole a immagini. l accoppiamento per lettera e per colore. impilare, suddividere, impacchettare, Strutturare visivamente l attività, in modo da renderla comprensibile attraverso la modalità sensoriale meglio sviluppata, o comunque meno compromessa, che è il canale visivo.

34 Principio TEACCH Numero 7 Formazione Multidisciplinare e Modello Generalista Le aree prioritarie dell insegnamento devono essere quelle in cui il bambino è più deficitario: la comunicazione, le abilità sociali e per il tempo libero, l autonomia nel lavoro e la gestione dei comportamenti problema. Dal lato organizzativo il TEACCH che, in quanto programma di Stato, eroga un servizio gratuito a tutti i cittadini della Carolina del Nord affetti da disturbi dello spettro autistico senza limiti di età, si è ramificato in 9 Centri disseminati nel territorio della Nord Carolina.

35 Esercitazione Analisi dei video proposti con i seguenti compiti: Utilizzare il metodo della metafora dell iceberg per capire i comportamenti-problema Ipotizzare una strutturazione dello spazio casa

36 Il metodo Denver

37 Cosa è E un modello di presa in carico globale per bambini con DSA in età prescolare. E stato promosso agli inizi degli anni 80 da Sally Rogers UNIVERSITA DEL COLORADO- HEALTH SCIECES CENTER 37 P.Venuti- ODFLab - il metodo >Denver

38 Convinzioni alla base del metodo Le famiglie devono essere a capo del trattamentol intervento è individuallizzato I bambini con autismo possono apprendere con successo Il trattamento deve focalizzarsi sulla disabilità sociale I bambini sono membri della famiglia e della comunità e devono avere un ruolo in famiglia e in comunità I bambini hanno una mente, opinioni, preferenze scelte e hanno il diritto all espressione di sé e a un certo controllo del proprio mondo Collaborazione interdisciplinare per affrontare il problema 38 P.Venuti- ODFLab - il metodo >Denver

39 Convinzioni alla base del metodo I bambini con autismo sono in grado di diventare comunicatori intenzionali e simbolici e la maggior parte di loro è in grado di sviluppare il linguaggio se vengono attivati interventi precoci ed adatti Il trattamento globale ed integrato deve estrapolare da tutte le esperienze disponibili sul campo Il gioco è il mezzo più potente di apprendimento cognitivo e sociale Fornire più di 20 ore settimanali di interventi finalizzati 39 P.Venuti- ODFLab - il metodo >Denver

40 Alla base del metodo Modello evolutivo. L intervento è centrato sul bambino per favorire la sua iniziativa, motivazione e partecipazione. Background teorico: l autismo dipende da un deficit imitativo dovuto ad un disturbo prassico e a difficoltà nel programmare le sequenza di movimento che impediscono il precoce stabilirsi della sincronia madre-bambino e quindi dell intersoggettività 40 P.Venuti- ODFLab - il metodo >Denver

41 Punti base del trattamento Inserimento del bambino in interazioni sociali coordinate e interattive per la maggior parte del tempo in modo da poter stabilire sia l imitazione che la comunicazione simbolica e interpersonale in modo da far avvenire la trasmissione di esperienze sociali Insegnamento intensivo per colmare i deficit di apprendimento che derivano dalla incapacità ad accedere al mondo della socializzzione 41 P.Venuti- ODFLab - il metodo >Denver

42 Aree di intervento Imitazione Sviluppo della consapevolezza delle interazioni sociali e della reciprocità Sistema di comunicazione simbolica Rendere le interazioni sociali comprensibili e stabili come il mondo degli oggetti Ambienti strutturati che forniscono una regolazione esterna Strategie educative di tipo cognitivo comportamentale 42 P.Venuti- ODFLab - il metodo >Denver

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