CREA: le politiche per l'agroalimentare e la carta di Milano: conflitti o sinergie?

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1 CREA: le politiche per l'agroalimentare e la carta di Milano: conflitti o sinergie?

2 EXPO: PARLATO (CREA), DA RICERCA STRUMENTI AGROALIMENTARI PER NUOVE POLITICHE :10:15/14:52 - milano, (agra press) - la necessita' di arrivare ad un rapporto piu' equilibrato e sostenibile tra produzione, gestione delle risorse naturali, territori e consumi alimentari e' stato il tema centrale dell'incontro dal titolo "le politiche per l'agroalimentare e la carta di milano: conflitti o sinergie?", il nono dei dodici appuntamenti aperti al pubblico, organizzati dal crea ad expo, per approfondire e celebrare la carta di milano. nel corso dell'incontro sono stati analizzati i cambiamenti che le politiche di settore hanno vissuto nel corso degli anni. "una politica agricola in linea con i principi della carta di milano - ha spiegato salvatore PARLATO, commissario straordinario del crea - puo' portare le istituzioni ad assumere decisioni che avvicinino le politiche a temi di maggiore interesse dei consumatori, come il diritto di accesso al cibo, la salubrita' e la qualita' degli alimenti e la lotta allo spreco. in tal senso, l'agricoltura italiana dovra' cogliere le opportunita' offerte dalla pac - ha concluso il commissario straordinario del crea - per favorire un rapporto non conflittuale, ma integrativo tra la competitivita' del settore e la sua sostenibilita' ambientale".

3 AGROALIMENTARE: CREA A EXPO PER CARTA MILANO, DA RICERCA NUOVI STRUMENTI ROMA (ITALPRESS) - Un rapporto piu' equilibrato e sostenibile tra produzione, gestione delle risorse naturali, territori e consumi alimentari. Questo il focus dell'incontro di oggi dal titolo, il nono dei dodici eventi aperti al pubblico, organizzati dal CREA ad Expo, per approfondire e celebrare la carta di Milano. Le politiche di settore hanno vissuto nel corso degli anni un cambiamento di rotta da un approccio produttivistico al finanziamento pubblico, orientato cioe' a un aumento della quantita' di prodotto, che creava eccedenze alimentari, sprechi e distruzione di raccolti, a un pacchetto di interventi sostenibili, legati prevalentemente al sostegno ai produttori, alla qualita' dei prodotti, alla salvaguardia ambientale e alle sinergie con produzione di beni pubblici. Hanno spostato, cioe', l'attenzione dal prodotto e dalla sicurezza dei livelli produttivi ai produttori e alla qualita' del prodotto, nel rispetto della salubrita' alimentare, degli aspetti etici e sociali dell'attivita' agricola e alimentare. Si sono, inoltre, aggiunti strumenti di gestione del territorio e dell'ambiente orientati a un maggiore equilibrio tra i fattori della produzione, la gestione delle risorse naturali, particolarmente quelle idriche, il fabbisogno innovativo e i fattori della competitivita' aziendale. In pratica, un sistema teso a favorire l'equilibrio tra produzione, distribuzione e consumo. (ITALPRESS) - (SEGUE). sat/com 08-Ott-15 11:53 NNNN

4 AGROALIMENTARE: CREA A EXPO PER CARTA MILANO, DA RICERCA NUOVI STRUMENTI -2- Quest'ultimo puo' rappresentare un volano anche per lo sviluppo territoriale e per il recupero di aree svantaggiate o semi-abbandonate, che diversamente sarebbero tagliate fuori. In un paese come l'italia, la progressiva integrazione tra territori e produzioni alimentari, caratterizzata dalle denominazioni di origine comunitarie, diventa un'opportunita' di crescita e di internazionalizzazione delle nostre produzioni, in quanto garanzia di qualita', di unicita', di sapere locale, ma anche frutto di investimenti sostenibili e innovazioni eticamente e socialmente responsabili. In particolar modo la PAC, nel II Pilastro, trova diversi punti di convergenza con i principi della Carta di Milano: dagli investimenti sostenibili per la competitivita', ai programmi agroambientali, alle politiche con obiettivi di natura sociale (lavoro e gli standard di sicurezza, lo sviluppo dei territori e il recupero di alcune aree svantaggiate, l'inclusione sociale, il capitale umano comprendente anche i giovani e le donne). "Una politica agricola in linea con i principi della Carta di Milano - ha spiegato Salvatore Parlato, commissario straordinario del CREA - puo' portare le istituzioni ad assumere decisioni che avvicinino le politiche a temi di maggiore interesse dei consumatori, come il diritto di accesso al cibo, la salubrita' e la qualita' degli alimenti e la lotta allo spreco. In tal senso, l'agricoltura italiana dovra' cogliere le opportunita' offerte dalla PAC per favorire un rapporto non conflittuale, ma integrativo tra la competitivita' del settore e la sua sostenibilita' ambientale". (ITALPRESS). sat/com 08-Ott-15 11:53 NNNN

5 EXPO. CREA: DA RICERCA NUOVI STRUMENTI PER NUOVE POLITICHE AGROALIMENTARI (DIRE) Roma, 8 ott. - Un rapporto piu'' equilibrato e sostenibile tra produzione, gestione delle risorse naturali, territori e consumi alimentari. Questo il focus dell''incontro di oggi dal titolo, Le politiche per l''agroalimentare e la carta di Milano: conflitti o sinergie?, il nono dei dodici eventi aperti al pubblico, organizzati dal Crea ad Expo, per approfondire e celebrare la carta di Milano. Le politiche di settore hanno vissuto nel corso degli anni un cambiamento di rotta da un approccio produttivistico al finanziamento pubblico, orientato cioe'' a un aumento della quantita'' di prodotto, che creava eccedenze alimentari, sprechi e distruzione di raccolti, a un pacchetto di interventi sostenibili, legati prevalentemente al sostegno ai produttori, alla qualita'' dei prodotti, alla salvaguardia ambientale e alle sinergie con produzione di beni pubblici. Hanno spostato, cioe'', l''attenzione dal prodotto e dalla sicurezza dei livelli produttivi ai produttori e alla qualita'' del prodotto, nel rispetto della salubrita'' alimentare, degli aspetti etici e sociali dell''attivita'' agricola e alimentare. Si sono, inoltre, aggiunti strumenti di gestione del territorio e dell''ambiente orientati a un maggiore equilibrio tra i fattori della produzione, la gestione delle risorse naturali, particolarmente quelle idriche, il fabbisogno innovativo e i fattori della competitivita'' aziendale. In pratica, un sistema teso a favorire l''equilibrio tra produzione, distribuzione e consumo. Cosi'' in un comunicato il Crea.(SEGUE) (Comunicati/Dire) 13: NNNN EXPO. CREA: DA RICERCA NUOVI STRUMENTI PER NUOVE POLITICHE AGROALIMENTARI -2- (DIRE) Roma, 8 ott. - Quest''ultimo puo'' rappresentare un volano anche per lo sviluppo territoriale e per il recupero di aree svantaggiate o semi-abbandonate, che diversamente sarebbero tagliate fuori. In un paese come l''italia, la progressiva integrazione tra territori e produzioni alimentari,

6 caratterizzata dalle denominazioni di origine comunitarie, diventa un''opportunita'' di crescita e di internazionalizzazione delle nostre produzioni, in quanto garanzia di qualita'', di unicita'', di sapere locale, ma anche frutto di investimenti sostenibili e innovazioni eticamente e socialmente responsabili. In particolar modo la Pac, nel II Pilastro, trova diversi punti di convergenza con i principi della Carta di Milano: dagli investimenti sostenibili per la competitivita'', ai programmi agroambientali, alle politiche con obiettivi di natura sociale (lavoro e gli standard di sicurezza, lo sviluppo dei territori e il recupero di alcune aree svantaggiate, l''inclusione sociale, il capitale umano comprendente anche i giovani e le donne). "Una politica agricola in linea con i principi della Carta di Milano puo'' portare le istituzioni ad assumere decisioni che avvicinino le politiche a temi di maggiore interesse dei consumatori, come il diritto di accesso al cibo, la salubrita'' e la qualita'' degli alimenti e la lotta allo spreco. In tal senso, l''agricoltura italiana dovra'' cogliere le opportunita'' offerte dalla Pac per favorire un rapporto non conflittuale, ma integrativo tra la competitivita'' del settore e la sua sostenibilita'' ambientale", ha spiegato Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del Crea. (Comunicati/Dire) 13:

7 CREA AD EXPO PER LA CARTA DI MILANO: DALLA RICERCA NUOVI STRUMENTI PER NUOVE POLITICHE AGROALIMENTARI Pubblicato il 08/10/2015 at 12:31 CREA ad Expo, per approfondire e celebrare la carta di Milano. Un rapporto più equilibrato e sostenibile tra produzione, gestione delle risorse naturali, territori e consumi alimentari. Questo il focus dell incontro di oggi dal titolo, Le politiche per l agroalimentare e la carta di Milano: conflitti o sinergie?, il nono dei dodici eventi aperti al pubblico, organizzati dal Le politiche di settore hanno vissuto nel corso degli anni un cambiamento di rotta da un approccio produttivistico al finanziamento pubblico, orientato cioè a un aumento della quantità di prodotto, che creava eccedenze alimentari, sprechi e distruzione di raccolti, a un pacchetto di interventi sostenibili, legati prevalentemente al sostegno ai produttori, alla qualità dei prodotti, alla salvaguardia ambientale e alle sinergie con produzione di beni pubblici. Hanno spostato, cioè, l attenzione dal prodotto e dalla sicurezza dei livelli produttivi ai produttori e alla qualità del prodotto, nel rispetto della salubrità alimentare, degli aspetti etici e sociali dell attività agricola e alimentare. Si sono, inoltre, aggiunti strumenti di gestione del territorio e dell ambiente orientati a un maggiore equilibrio tra i fattori della produzione, la gestione delle risorse naturali,

8 particolarmente quelle idriche, il fabbisogno innovativo e i fattori della competitività aziendale. In pratica, un sistema teso a favorire l equilibrio tra produzione, distribuzione e consumo. Quest ultimo può rappresentare un volano anche per lo sviluppo territoriale e per il recupero di aree svantaggiate o semi-abbandonate, che diversamente sarebbero tagliate fuori. In un paese come l Italia, la progressiva integrazione tra territori e produzioni alimentari, caratterizzata dalle denominazioni di origine comunitarie, diventa un opportunità di crescita e di internazionalizzazione delle nostre produzioni, in quanto garanzia di qualità, di unicità, di sapere locale, ma anche frutto di investimenti sostenibili e innovazioni eticamente e socialmente responsabili. In particolar modo la PAC, nel II Pilastro, trova diversi punti di convergenza con i principi della Carta di Milano: dagli investimenti sostenibili per la competitività, ai programmi agroambientali, alle politiche con obiettivi di natura sociale (lavoro e gli standard di sicurezza, lo sviluppo dei territori e il recupero di alcune aree svantaggiate, l inclusione sociale, il capitale umano comprendente anche i giovani e le donne). «Una politica agricola in linea con i principi della Carta di Milano ha spiegato Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del CREA può portare le istituzioni ad assumere decisioni che avvicinino le politiche a temi di maggiore interesse dei consumatori, come il diritto di accesso al cibo, la salubrità e la qualità degli alimenti e la lotta allo spreco. In tal senso, l agricoltura italiana dovrà cogliere le opportunità offerte dalla PAC per favorire un rapporto non conflittuale, ma integrativo tra la competitività del settore e la sua sostenibilità ambientale».

9 VOLTA A BOTTE /09 Dalla ricerca nuovi strumenti per nuove politiche agroalimentari Un rapporto più equilibrato e sostenibile tra produzione, gestione delle risorse naturali, territori e consumi alimentari. Questo il focus dell incontro di oggi dal titolo, Le politiche per l agroalimentare e la carta di Milano: conflitti o sinergie?, il nono dei dodici eventi aperti al pubblico, organizzati dal CREA ad Expo, per approfondire e celebrare la carta di Milano. Le politiche di settore hanno vissuto nel corso degli anni un cambiamento di rotta da un approccio produttivistico al finanziamento pubblico, orientato cioè a un aumento della quantità di prodotto, che creava eccedenze alimentari, sprechi e distruzione di raccolti, a un pacchetto di interventi sostenibili, legati prevalentemente al sostegno ai produttori, alla qualità dei prodotti, alla salvaguardia ambientale e alle sinergie con produzione di beni pubblici. Hanno spostato, cioè, l attenzione dal prodotto e dalla sicurezza dei livelli produttivi ai produttori e alla qualità del prodotto, nel rispetto della salubrità alimentare, degli aspetti etici e sociali dell attività agricola e alimentare. Si sono, inoltre, aggiunti strumenti di gestione del territorio e dell ambiente orientati a un maggiore equilibrio tra i fattori della produzione, la gestione delle risorse naturali, particolarmente quelle idriche, il fabbisogno innovativo e i fattori della competitività aziendale. In pratica, un sistema teso a favorire l equilibrio tra produzione, distribuzione e consumo. Quest ultimo può rappresentare un volano anche per lo sviluppo territoriale e per il recupero di aree svantaggiate o semi-abbandonate, che diversamente sarebbero tagliate fuori. In un paese come l Italia, la progressiva integrazione tra territori e produzioni alimentari, caratterizzata dalle denominazioni di origine comunitarie, diventa un opportunità di crescita e di internazionalizzazione

10 delle nostre produzioni, in quanto garanzia di qualità, di unicità, di sapere locale, ma anche frutto di investimenti sostenibili e innovazioni eticamente e socialmente responsabili. In particolar modo la PAC, nel II Pilastro, trova diversi punti di convergenza con i principi della Carta di Milano: dagli investimenti sostenibili per la competitività, ai programmi agroambientali, alle politiche con obiettivi di natura sociale (lavoro e gli standard di sicurezza, lo sviluppo dei territori e il recupero di alcune aree svantaggiate, l inclusione sociale, il capitale umano comprendente anche i giovani e le donne). «Una politica agricola in linea con i principi della Carta di Milano ha spiegato Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del CREA può portare le istituzioni ad assumere decisioni che avvicinino le politiche a temi di maggiore interesse dei consumatori, come il diritto di accesso al cibo, la salubrità e la qualità degli alimenti e la lotta allo spreco. In tal senso, l agricoltura italiana dovrà cogliere le opportunità offerte dalla PAC per favorire un rapporto non conflittuale, ma integrativo tra la competitività del settore e la sua sostenibilità ambientale».

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