e," REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RM/G TIVOLI o Senza osservazioni o Con osservazioni (vedi allegato)

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1 PUBBLICAZIONE Copia della presente deliberazione è stata affissa all'albo delle Pubblicazioni presso la Sede Legale dell'azienda U.S.L. Roma G in data: :_3_A_P_h_._20_1""""4-----'----- Il Direttore U.O.C. Affari Generali L'addetto alla Pubblicazione Dr.ssa Stefania Onori REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RM/G TIVOLI DELIBERAZIONE No APR STRUTTURA PROPONENTE: UOC PIANIFICAZIONE STRATEGICA S.A./STP UOS PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DELLA PERFORMANCE ANNI 2014/2015/2016 PARERE DEL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Daniele Aguzzi Per copia conforme all'originale, per uso amministrativo Tivoli, Il Direttore U.O.C. Affari Generali Dr.ssa Stefania Onori Favorevole o Non favorevole ( vedi motivazioni allegate ) ~ data ~9?./.'?~.1.'??..L.LJ..... PARERE DEL DIRETTORE SANITARIO Dott. Federico Guerriero o Non favorevole ( vedi motivazioni alfgate ) data 'P. '.~)O.4(?.9(\1 Atto trasmesso al Collegio Sindacale o Senza osservazioni o Con osservazioni (vedi allegato) Il Presidente data.... Il Dirigente addetto al controllo del budget, con la sottoscrizione del presente atto attesta che lo stesso non comporta scostamenti sfavorevoli al budget economico. Registrazione n. Jo.J4= RA Voce del conto economico su cui si imputa la spesa del Il Dirigente e/o il Responsabile del procedimento, con I sottoscrizione el presente atto, a seguito dell'istruttoria effettuata attestano che l'atto è legitt t> nella forma e rn~lla sostanza ed è utile per il servizio pubblico. e," Il Resp. del procedimento ( Dr. Gianni Lima ) ) A : I l\,l Il Responsabile UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale/STP (Dott. Fabio Filippi) ~--

2 La UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale - STP - UOS Programmazione Pluriennalerelazione al Direttore Generale quanto segue e sottopone il seguente schema di deliberazione PREMESSO Il Direttore Generale con del ; poteri di cui al Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00028 che il Decreto Legislativo n.150 del 2009 art. 10, comma 1 lett.a, ha previsto che ogni Amministrazione pubblica debba dotarsi di un documento programmatico, denominato "Piano della Performance da adottare annualmente in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio che individua indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione delle performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed relativi indicatori"; che la Regione Lazio ha recepito i principi ed i contenuti del Decreto Legislativo n. 150 del 2009 con Legge n. 1 del 2011 avente ad oggetto " Norme in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle amministrazioni regionali. Modifiche alla Legge regionale del n. 6 (disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al Personale regionale) e successive modifiche"; TENUTO CONTO che ai sensi dell'art.10 del Decreto Legislativo n.150 del 2009, comma 3, nonché della Legge Regione Lazio n.1 del 2011,comma 2, eventuali variazioni e/o modifiche durante l'esercizio, degli obiettivi e degli indicatori della prestazione e dei risultati organizzativi debbono tempestivamente essere inserite all'interno del Piano delle Performance; CONSIDERATO che gli obiettivi regionali assegnati al neo Direttore Generale sono stati consegnati alla UOC Pianificazione Strategica Staff Aziendale - STP "brevi manu" in data ; VISTA la deliberazione n. 100 del ; VISTA la deliberazione n. 119 del ; Per tutto quanto espresso in narrativa, quale parte integrante e sostanziale del Presente provvedimento, si propone al Direttore Generale di: 1. di approvare il documento programmatorio denominato Piano Triennale della Performance anni 2014/2015/2016 con i relativi Allegati A, B, C (Parte I, II e III), quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; VISTA la relazione contenuta nella presente proposta di deliberazione inoltrata dalla UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale/STP - UOS Programmazione Pluriennale; DELIBERA 1. di approvare il documento programmatorio denominato Piano Triennale della Performance anni 2014/2015/2016 con i relativi Allegati A, B, C (Parte I, II e III), quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di dare atto che ai sensi dell'art. 10 del Decreto Legislativo n. 150 del 2009, comma 3, nonché della Legge Regione Lazio n. 1 del 2011, comma 2, eventuali variazioni e/o modifiche durante l'esercizio, degli obiettivi e degli indicatori della prestazione e dei risultati organizzativi saranno tempestivamente inserite all'interno del Piano della Performance; 3. di trasmettere copia della presente deliberazione e del Piano Triennale della Performance anni 2014/2015/2016 con i relativi Allegati A, B, C (Parte I, II e III), all'organismo Indipendente di Valutazione dell'azienda USL Roma G per la validazione degli indicatori rispetto al sistema di misurazione e valutazione adottato con deliberazione n 1322 del per l'area della Dirigenza e n 1323 del per l'area del Comparto; 4. dare mandato alla UOC URP e comunicazione di diffondere il documento approvato con gli strumenti a propria disposizione compresa la pubblicazione sull'apposita sezione del sito web dell'azienda, garantendo, altresì la pubblicazione nella medesima sezione del Budget per Centri Ordinatori di spesa (2014) che l'azienda approverà, da intendersi quale necessario collegamento al Piano Triennale della Performance, unitamente al Bilancio di Previsione (2014) già approvato con Deliberazione n. 19 del ; 5. di dare mandato alla UOC Pianificazione Strategica Staff Aziendale - S.T.P. di notificare il presente atto ai Direttori delle Strutture Operative Aziendali responsabili del raggiungimento degli obiettivi di Performance contenuti nel Piano. 6. di disporre che il presente atto venga pubblicato nell'albo Pretorio on-line aziendale ai sensi dell'art. 32, comma 1, della legge n. 69 del di dare atto che ai sensi dell'art. 10 del Decreto Legislativo n. 150 del 2009, comma 3, nonché della Legge Regione Lazio n. 1 del 2011, comma 2, eventuali variazioni e/o modifiche durante l'esercizio, degli obiettivi e degli indicatori della prestazione e dei risultati organizzativi saranno tempestivamente inserite all'interno del Piano della Performance; 3. di trasmettere copia della presente deliberazione e del Piano Triennale della Performance anni 2014/2015/2016 con i relativi Allegati A, B, C (Parte I, II e III), all'organismo Indipendente di Valutazione dell'azienda USL Roma G per la validazione degli indicatori rispetto al sistema di misurazione e valutazione adottato Il Direttore Amministrativo Dr. Daniele ~GUZZI ~r Il Direttore ~io Aziendale Dr. FedéC~uerriero ~-._

3 con deliberazione n 1322 del per l'area della Dirigenza e n 1323 del per l'area del Comparto; 4. dare mandato alla UOC URP e comunicazione di diffondere il documento approvato con gli strumenti a propria disposizione compresa la pubblicazione sull'apposita sezione del sito web dell'azienda, garantendo, altresì la pubblicazione nella medesima sezione del Budget per Centri Ordinatori di spesa (2014) che l'azienda approverà, da intendersi quale necessario collegamento al Piano Triennale della Performance, unitamente al Bilancio di Previsione (2014) già approvato con Deliberazione n. 19 del ; 5. di dare mandato alla UOC Pianificazione Strategica Staff Aziendale - S.T.P. di notificare il presente atto ai Direttori delle Strutture Operative Aziendali responsabili del raggiungimento degli obiettivi di Performance contenuti nel Piano. Si dichiara che il presente atto è stato istruito e proposto dalla UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale - STP - UOS Programmazione Pluriennale, nel pieno rispetto delle procedure aziendali, della legislazione vigente e dei requisiti di utilità ed opportunità dell'attività aziendale. Il Responsabile Il Responsabile UOC Pianificazion Strategica e (Do~lppi) taff Aziendale-STP ----

4 Azienda USL Roma G Piano della Performance AUSL ROMA G Piano della Performance a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 1

5 Azienda USL Roma G Piano della Performance INDICE 1 CICLO DELLA PERFORMANCE FASI SOGGETTI E TEMPI DI REDAZIONE DEL PIANO TRIENNALE 2 SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI 2.1 CHI SIAMO 2.2 COSA FACCIAMO 3 IDENTITA 3.1 MISSION E VISION 3.2 L ASSETTO AZIENDALE 4 IL CONTESTO 4.1 LA CRONICITA 4.2 L ACCESSIBILITÀ ALLE CURE E LA PRESA IN CARICO 4.3 I PERCORSI ASSISTENZIALI 4.4 LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE 4.5 DATI DI POPOLAZIONE RESIDENTE 5 IL COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER 6 PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E DI BILANCIO ALBERO DELLA PERFORMANCE 8 IL PIANO DELL INTEGRITA E DELLA TRASPARENZA 9 IL PIANO DELLA COMUNICAZIONE 10 IL PIANO ANTICORRUZIONE 11 DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 2

6 Azienda USL Roma G Piano della Performance 1 CICLO DELLA PERFORMANCE FASI SOGGETTI E TEMPI DI REDAZIONE DEL PIANO TRIENNALE In coerenza con le previsioni del Dec. Leg.vo 150 del 2009 e della Legge Regione Lazio n 1 del 2011, l Azienda USL Roma G con il presente atto formalizza il proprio Piano triennale della performance per il triennio 2014/2016. A tal scopo il seguente documento è soggetto alle verifiche e variazioni ex comma 3, art. 10 del Dec. Leg.vo 150 del Il presente Piano è adottato al fine di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance dell Azienda. Il Piano, secondo quanto stabilito dall articolo 10, comma 1, lettera a), del Dec. Leg.vo 150 del 2009: - è un documento programmatico con orizzonte temporale triennale, da emanare ogni anno; - è adottato in stretta coerenza con i contenuti ed il ciclo della programmazione economico-finanziaria e di bilancio; - dà compimento alla fase programmatoria del Ciclo di gestione della performance di cui all articolo 4 del decreto. Esso comprende: - le caratteristiche organizzative e gestionali distintive dell Azienda, i valori e principi specifici che ne definiscono la ragion d essere, la sua proiezione in uno scenario futuro e da cui traggono origine gli obiettivi di performance; - l analisi del contesto di riferimento; - gli obiettivi e gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance di ciascuna struttura, amministrativa e sanitaria; tali obiettivi ed indicatori hanno valenza triennale salve, come già accennato, le modifiche che potranno essere introdotte al variare della normativa o in relazione alle esigenze derivanti dall evoluzione del generale quadro di situazione nel corso del triennio e salvi quelli che espressamente non sono riproposti negli anni successivi al primo; - le modalità di verifica del grado di raggiungimento; - l integrazione con gli altri documenti collegati (programma triennale per la trasparenza e l integrità, piano della comunicazione, sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale del personale, bilancio di previsione 2014 e Assegnazione Budget 2014 ai centri ordinatori di spesa). a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 3

7 Azienda USL Roma G Piano della Performance Il presente Piano, deliberato dal Direttore Generale, viene pubblicato e pubblicizzato entro il 31 Gennaio di ogni anno. L approvazione formale del Piano, come accennato, dà compimento ad un percorso articolato in diverse fasi: nel mese di settembre, La Direzione Generale, supportata dalla UO Pianificazione e Controllo Strategico, avvia il processo di elaborazione del Piano sulla scorta di quanto determinato dal Piano Sanitario Regionale ed in coerenza con gli obiettivi annuali assegnati al Direttore dall Assessorato alla Sanità Regionale; nel mese di ottobre, sulla base delle indicazioni strategiche, vengono organizzati incontri preliminari con i soggetti coinvolti nel Ciclo, per raccogliere le loro istanze in merito alle priorità strategiche dell Azienda; sulla base di tali istanze, si procede alla successiva analisi ed alla validazione della Direzione Generale; una volta elaborato il quadro degli obiettivi strategici per l esercizio successivo, viene avviato il processo di elaborazione delle schede degli obiettivi operativi, alla base dell elaborazione del Piano Sanitario Aziendale Annuale e triennale e del Bilancio di Previsione (e di assegnazione delle risorse ai centri ordinatori di spesa; dopo l approvazione dei richiamati documenti di programmazione, vengono elaborati gli indicatori di performance e validati, nel rispetto del sistema di misurazione e valutazione adottato dall Azienda, dall OIV. Occorre tuttavia evidenziare che nell la Regione Lazio ha nominato il Nuovo Direttore Generale, con decorrenza , ed assegnato nuovi obiettivi rispetto al triennio precedente, giustificando in tal senso il ritardo accumulato nell adozione del presente Atto. 2 SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI 2.1 CHI SIAMO L Azienda USL Roma G è un ente pubblico dipendente e strumentale della Regione, (ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) e, per il perseguimento degli obiettivi assegnati dalla Regione, opera utilizzando i mezzi e gli strumenti operativi dell'imprenditore privato. E dotata di autonomia imprenditoriale ed organizzativa per la realizzazione delle finalità proprie, nel rispetto dei principi e criteri emanati dalla Regione (ex articolo 2, comma sexies, del decreto legislativo n. 502/1992 come modificato dall'art.1 del decreto legislativo n. 168/2000). L Azienda USL Roma G ha sede legale in Tivoli in Via dell Acquaregna 1/15, codice fiscale e partita IVA a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 4

8 Azienda USL Roma G Piano della Performance 2.2 COSA FACCIAMO L'Azienda Unità Sanitaria Locale Roma G promuove la salute nel proprio territorio sulla base dei dati epidemiologici rilevati sulla popolazione residente e, sulla base dei suoi bisogni, eroga servizi sanitari di diagnosi e cura sia in regime domiciliare, sia in regime ambulatoriale, sia di ricovero ospedaliero; sviluppa altresì attività di educazione sanitaria, di igiene e sicurezza degli ambienti collettivi di vita e di lavoro, di vigilanza sui cibi destinati all'alimentazione umana e degli animali, di prevenzione della malattia e degli infortuni. 3 IDENTITA 3.1 MISSION E VISION Per il raggiungimento dei fini assegnati, l'azienda Usl Roma G si avvale delle proprie strutture gestite direttamente nonché delle strutture private accreditate con la Regione Lazio nei limiti della programmazione pluriennale AUSL. L'Azienda riconosce la necessità di perseguire alcuni obiettivi che richiedono elasticità nella gestione del servizio, rapidità e sensibilità nel cogliere i nuovi bisogni emergenti della popolazione, con conseguente rapidità nel cambiamento delle modalità e caratteristiche dell'offerta dei servizi sanitari. L Azienda in linea con le indicazioni della Regione Lazio si trova al centro come protagonista della strategia di riequilibrio dell offerta del sistema sanitario regionale e pertanto opera, già con questo Atto Aziendale, una riprogrammazione dei livelli assistenziali potenziando, anche con nuove strutture, l offerta territoriale e razionalizzando nel contempo quella ospedaliera, la quale ultima subisce processi di concentrazione e riqualificazione. Al centro dell attività della AUSL si colloca la persona con i suoi bisogni di salute nei cui confronti si svolgono tutte le pratiche diagnostiche, terapeutiche e riabilitative finalizzate al benessere bio-psicofisico, nella logica della presa in carico del paziente e nella consapevolezza che ognuno è un singolo con una sua specificità biologica, psicologica e sociale, per il quale esistono risposte che hanno bisogno di una valutazione personalizzata delle condizioni di salute. Visti i complessi meccanismi che regolano l ordinamento sociale, l azienda indirizza la propria attività in modo da colmare le disequità nell accesso e le disparità nell offerta dei servizi, compensando in tal modo tali differenze e raggiungendo la complessità della domanda di salute lì dove origina e garantendo la continuità assistenziale e la presa in carico. In particolare l Azienda USL Roma G: a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 5

9 Azienda USL Roma G Piano della Performance -applica protocolli diagnostici, terapeutici e riabilitativi nonché procedure sanitarie, assistenziali ed amministrative efficaci, efficienti ed appropriate; -ricerca modalità di gestione della salute secondo programmi individuali per pazienti che necessitano di interventi preventivi, specialistici o di tipo post intervento; -collabora con gli cittadini clienti affinché si possa trovare una risposta qualificata ai loro bisogni sanitari, anche nei casi in cui non possa intervenire direttamente; -rifugge l'accanimento terapeutico, cercando di restituire all'assistito la migliore qualità di vita possibile; -sviluppa e modula i propri sistemi di miglioramento continuo dell'offerta sanitaria a partire dall'analisi del bisogno sanitario locale, nel rispetto delle indicazioni regionali, dell'analisi delle attività e delle indicazioni degli cittadini clienti e degli operatori sanitari; -sviluppa i propri sistemi informativi anche con mezzi informatici, al fine di favorire l'approccio del cittadino al sistema delle prestazioni sanitarie e sociali secondo la più concreta applicazione del principio della trasparenza. L Azienda USL Roma G dà attuazione al principio, di cui al D.Lgs. 165/2001, di esplicita ed adeguata distinzione fra le funzioni di programmazione, indirizzo, controllo da un lato e le funzioni di organizzazione e gestione dall altro, in un quadro di chiara determinazione di competenze e di responsabilità della Direzione Generale e quelle della Dirigenza e dei vari livelli operativi dell Azienda, nella logica della responsabilizzazione e della massima valorizzazione della dirigenza e di tutte le risorse professionali. Le funzioni ed i compiti di cui al comma precedente sono disciplinati secondo apposito regolamento in materia di affidamento, valutazione e revoca degli incarichi dirigenziali, nonché a norma del D. lgs. 150/2009. Il Direttore Generale, fatto salvo il principio di separazione sopra richiamato, può devolvere le proprie funzioni con riferimento ad ambiti settoriali di attività o all adozione di singoli atti, secondo principi e modalità che faranno riferimento sia al principio dell attribuzione sia a quello della delega. In coerenza al principio di cui sopra, la gestione dell Azienda è informata a criteri di programmazione sulla base delle linee del Piano Sanitario Regionale e della pianificazione strategica. Il modello di programmazione cui fa riferimento l Azienda è quello della programmazione negoziata nell ambito della Conferenza Sanitaria Territoriale. Strumento fondamentale del sistema direzionale di programmazione e controllo è rappresentato dal processo di budget, anche in riferimento al complesso delle responsabilità direzionali (risultati raggiunti in rapporto alle risorse impiegate) e delle responsabilità operative ai vari livelli. L Azienda persegue le proprie finalità agendo mediante atti di diritto privato, salvo nei casi in cui la legge le attribuisca espressamente poteri pubblicistici, come tali da esercitare nelle forme tipiche del procedimento amministrativo. Gli atti di diritto privato sono retti dal principio di libertà delle forme, nei a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 6

10 Azienda USL Roma G Piano della Performance limiti previsti dal Civile e dalle leggi speciali e nel rispetto dei principi di legalità, imparzialità, buon andamento e semplificazione delle attività aziendali. 3.2 L ASSETTO AZIENDALE Il territorio dell Azienda Unità Sanitaria Locale Roma G si estende per 1.813,7 Kmq e comprende 70 comuni con una popolazione pari a abitanti. Nelle Tabelle seguenti si possono osservare i dati di dettaglio della popolazione e delle strutture sanitarie presenti nel territorio. I comuni rientranti nel territorio dell Azienda USL Roma G sono: Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, Arsoli, Artena, Bellegra, Camerata Nuova, Canterano, Capranica Prenestina, Carpineto Romano, Casape, Castel Madama, Castel San Pietro Romano, Cave, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Ciciliano, Cineto Romano, Colleferro, Fontenuova, Gallicano nel Lazio, Gavignano, Genazzano, Gerano, Gorga, Guidonia Montecelio, Jenne, Labico, Licenza, Mandela, Marano Equo, Marcellina, Mentana, Monteflavio, Montelanico, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Olevano Romano, Palestrina, Palombara Sabina, Percile, Pisoniano, Poli, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca di Cave, Roccagiovine, Rocca Santo Stefano, Roiate, Roviano, Sambuci, San Cesareo, San Gregorio da Sassola, San Polo dei Cavalieri, Sant Angelo Romano, San Vito Romano, Saracinesco, Segni, Subiaco, Tivoli, Vallepietra, Vallinfreda, Valmontone, Vicovaro, Vivaro Romano, Zagarolo. L organizzazione aziendale, al cui vertice si Pone il Direttore Generale, coadiuvato dal Direttore Amministrativo e dal Direttore Sanitario Aziendale, è sinteticamente rappresentata come di seguito: a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 7

11 Azienda USL Roma G Piano della Performance Collegio di Direzione DIREZIONE STRATEGICA DG COLLEGIO SINDACALE O.I.V. DSA DA Conferenza Locale per la Sanità CONSIGLIO DEI SANITARI L offerta dei Sevizi avviene attraverso le strutture dislocate nel proprio territorio di competenza e viene differenziata per Aree, come di seguito: Area Ospedaliera Presidio Ospedaliero di Tivoli - Ospedale di Primo Livello Via Parrozzani, Tivoli (RM) Presidio Ospedaliero di Palestrina - Ospedale di Primo Livello Viale Pio XII, Palestrina (RM) Presidio Ospedaliero di Colleferro - Ospedale di Primo Livello Piazza Aldo Moro, Colleferro (RM) Ospedale Distrettuale di Monterotondo Via Roberto Faravelli, Monterotondo (RM) Ospedale Distrettuale di Subiaco Via C. Colle Cisterna Subiaco (RM) Ospedale Distrettuale di Palombara Sabina HOSPICE Piazza Salvo d Acquisto Palombara Sabina a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 8

12 Azienda USL Roma G Piano della Performance Area Distrettuale Distretto G1, Via Garibaldi Monterotondo (RM) Monterotondo, Mentana, Fontenuova. Distretto G2, Via F.lli Gualandi, Guidonia (RM) Guidonia Montecelio, Marcellina, Monteflavio, Montelibretti, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Palombara Sabina, Sant Angelo Romano. Distretto G3, P.zza Massimo Tivoli (Rm) Tivoli, Casape, Castel Madama, Ciciliano, Pisoniano, Poli, San Gregorio da Sassola, San Polo dei Cavalieri, Cerreto Laziale, Cineto Romano, Gerano, Licenza, Mandela, Percile, Roccagiovine, Sambuci, Saracinesco, Vicovaro. Distretto G4, Via Cadorna, Subiaco (RM) Subiaco, Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, Arsoli, Bellegra, Camerata Nuova, Canterano, Cervara di Roma, Jenne, Marano Equo, Olevano Romano, Rifreddo, Rocca Canterano, Rocca Santo Stefano, Roiate, Roviano, Vallepietra, Vallinfreda, Vivaro Romano. Distretto G5, Via Pedemontana, Palestrina ( RM) Palestrina, Capranica Prenestina, Castel San Pietro Romano, Cave, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Palestrina, Rocca di Cave, San Cesareo, San Vito Romano, Zagarolo. Distretto G6, Via degli Esplosivi, Colleferro (RM) Colleferro, Artena, Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Labico, Montelanico, Segni, Valmontone. Oltre alle Aree di Governo Clinico e di Assistenza diretta, è istituito il Dipartimento di Prevenzione ed il Dipartimento di Salute Mentale. a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 9

13 Azienda USL Roma G Piano della Performance 4 IL CONTESTO 4.1 LA CRONICITA Le linee di azione delle Regioni e delle Aziende Sanitarie in tema di salute non possono non tener conto della progressiva evoluzione del quadro clinico epidemiologico che coinvolge milioni di cittadini. Trattasi di un processo evolutivo in atto da tempo e che trova in questi anni la sua massima espansione, come combinato disposto dei cambiamenti demografici, delle problematiche ambientali, nonché dello sviluppo e dell evoluzione dell assistenza sanitaria nel mondo industrializzato. Un nuovo paradigma attraversa, infatti, oggi le strutture sanitarie, sia quelle più antiche, come gli ospedali, sia quelle di più recente istituzione, come i servizi territoriali: è il paradigma della cronicità. Tale paradigma rappresenta una sfida per il servizio sanitario, per gli operatori e per il sistema pubblico nel suo complesso. Gli sforzi della medicina, finalizzati a garantire il prolungamento dell età media in strati sempre più ampi di popolazione, sarebbero vani se, al contempo, le strutture sanitarie non sapessero farsi carico delle difficoltà che tale prolungamento comporta, non solo da un punto di vista economico ed organizzativo, ma anche da un punto di vista etico, culturale e sociale. 4.2 L ACCESSIBILITÀ ALLE CURE E LA PRESA IN CARICO La gestione della cronicità si basa principalmente sull approccio dell accessibilità alle cure e della presa in carico. La complessità dell offerta di servizi assistenziali e sanitari rivolti alla persona come prevenzione, cura e riabilitazione non deve confondere né disorientare il cittadino da solo di fronte a tale complessità ma è necessario orientarlo e tutelarlo nei vari passaggi, sostenendone la libertà e l autonomia della scelta attraverso processi di rafforzamento del potere dei cittadini (empowerment). Vanno perseguiti la collaborazione ed il confronto continuo con le reti degli operatori e dei servizi che attuano la presa in carico attraverso la continuità dell assistenza in ogni momento della vita, con particolare riguardo alle fasi più delicate e critiche dell esistenza, che sono: la nascita, la diagnosi di patologie cronico-degenerative, la dimissione successiva a ricoveri ospedalieri e la gestione della disabilità fuori dall ospedale, con particolare riguardo ai soggetti più deboli, ossia i bambini, le donne, gli anziani, i disabili ed i migranti. 4.3 I PERCORSI ASSISTENZIALI La presa in carico costituisce la premessa indispensabile per avviare le persone assistite nei percorsi assistenziali appropriati in relazione alle loro specifiche condizioni di salute. I percorsi assistenziali devono essere basati sui principi di equità e di appropriatezza, nonché modulati ed integrati in relazione ai diversi livelli di erogazione delle prestazioni (assistenza preventiva, ambulatoriale, a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 10

14 Azienda USL Roma G Piano della Performance domiciliare, di ricovero, ordinario o in day hospital, residenziale ecc.), e differenziati in funzione delle diverse patologie. 4.4 LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE Finalità principale della presa in carico e dei percorsi assistenziali è la garanzia della continuità dell assistenza nelle varie fasi della prevenzione, cura e riabilitazione delle persone assistite, monitorando attentamente i processi ed i risultati di tali percorsi attraverso un sistema complesso di indicatori di processo e di esito, quale unico valido strumento valutativo della rispondenza degli stessi agli scopi da cui traggono origine 4.5 DATI DI POPOLAZIONE RESIDENTE TABELLA 1 - DATI POPOLAZIONE RESIDENTE Comune Distretto Abitanti Superficie Densità Affile Subiaco ,03 103,99 Agosta Subiaco ,48 185,34 Anticoli Corrado Subiaco ,95 59,37 Arcinazzo Romano Subiaco ,27 47,15 Arsoli Subiaco ,87 140,27 Artena Colleferro ,19 255,51 Bellegra Subiaco ,71 157,94 Camerata Nuova Subiaco ,17 10,95 Canterano Subiaco 359 7,32 49,04 Capranica Prenestina Palestrina ,15 15,73 Carpineto Romano Colleferro ,4 53,33 Casape Tivoli 759 5,23 145,12 Castel Madama Tivoli ,4 256,62 Castel San Pietro Romano Palestrina ,02 56,26 Cave Palestrina ,66 621,57 Cerreto Laziale Tivoli ,74 99,74 Cervara di Roma Subiaco ,72 14,53 Ciciliano Tivoli ,94 71,22 Cineto Romano Tivoli ,48 59,83 Colleferro Colleferro ,64 781,98 Gallicano nel Lazio Palestrina ,03 223,70 Gavignano Colleferro ,91 129,58 Genazzano Palestrina ,09 186,01 Gerano Tivoli ,02 126,85 Gorga Colleferro ,38 28,51 Guidonia Montecelio Guidonia , ,44 Jenne Subiaco ,11 12,24 Labico Colleferro ,8 521,53 Licenza Tivoli ,53 58,81 Mandela Tivoli ,23 69,24 Marano Equo Subiaco 781 7,62 102,49 Marcellina Guidonia ,29 470,77 Mentana Monterotondo ,09 878,75 Monteflavio Guidonia ,19 79,99 Montelanico Colleferro ,03 62,20 Montelibretti Guidonia ,05 119,68 a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 11

15 Azienda USL Roma G Piano della Performance Monterotondo Monterotondo ,45 981,04 Montorio Romano Guidonia ,77 85,95 Moricone Guidonia ,13 134,92 Nerola Guidonia ,62 101,29 Olevano Romano Subiaco ,14 255,85 Palestrina Palestrina ,1 441,00 Palombara Sabina Guidonia ,5 162,99 Percile Tivoli ,56 15,49 Pisoniano Tivoli ,18 60,77 Poli Tivoli ,36 114,28 Riofreddo Subiaco ,24 62,75 Rocca Canterano Subiaco ,75 12,76 Rocca di Cave Palestrina ,07 34,69 Roccagiovine Tivoli 271 8,57 31,62 Rocca Santo Stefano Subiaco ,66 104,55 Roiate Subiaco ,32 73,16 Roviano Subiaco ,31 167,87 Sambuci Tivoli 942 8,19 115,02 San Gregorio da Sassola Tivoli ,17 43,16 San Polo dei Cavalieri Tivoli ,63 72,20 Sant'Angelo Romano Guidonia ,47 213,09 San Vito Romano Palestrina ,67 265,04 Saracinesco Tivoli ,96 17,52 Segni Colleferro ,25 148,98 Subiaco Subiaco ,44 141,55 Tivoli Tivoli ,43 774,27 Vallepietra Subiaco ,53 5,92 Vallinfreda Subiaco ,82 18,19 Valmontone Colleferro ,67 371,77 Vicovaro Tivoli ,12 112,46 Vivaro Romano Subiaco ,2 14,34 Zagarolo Palestrina ,97 593,99 San Cesareo Palestrina ,72 623,28 Fonte Nuova Monterotondo , ,56 TABELLA 2 - CLASSI DI ETA' Sesso Distretto e oltre Totale Maschi Maschi Maschi Maschi Maschi Maschi Maschi Femmine Femmine Femmine Femmine Femmine Femmine Femmine Colleferro Guidonia Monterotondo Palestrina Subiaco Tivoli Asl Roma G Colleferro Guidonia Monterotondo Palestrina Subiaco Tivoli Asl Roma G a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 12

16 Azienda USL Roma G Piano della Performance Totale Colleferro Totale Guidonia Totale Monterotondo Totale Palestrina Totale Subiaco Totale Tivoli Totale Asl Roma G IL COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER In coerenza con le Linea guida relative al miglioramento dei Sistemi di misurazione e valutazione della performance e dei Piani della performance (Delibera n 1 del 2012 della CIVIT), l Azienda USL Roma G prevede un sempre più ampio coinvolgimento degli stakeholder nelle varie fasi del ciclo stesso. Per quanto riguarda quelli esterni, l Azienda tiene conto non solo delle segnalazioni dei cittadini all URP, ma anche delle risultanze dell AUDIT Civico Regionale di cui fa parte da anni e punta, nel corso dell anno, a porre le basi per un coinvolgimento anche dei soggetti interni (AUDIT Interno). 6 PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E DI BILANCIO 2014 L Azienda USL Roma G ha elaborato, seguendo la tempistica e le indicazioni regionali, il proprio previsionale 2014 in relazione ai Macro-Aggregati (B1, B2, B3), perseguendo l obiettivo di diminuire i relativi costi in modo sensibile, spingendosi a soglie di massima comprimibilità con riferimento al mantenimento di livelli di produzione quantitativamente e qualitativamente accettabili, almeno per gli aggregati B1 e B2. Il Bilancio di Previsione per il 2014 è stato adottato dall Azienda con deliberazione n. 19 del mentre il Budget per centri ordinatori di spesa (2014) sarà da considerarsi quale necessario atto collegato al presente Piano dopo la sua approvazione. 7 ALBERO DELLA PERFORMANCE In assenza di determinazioni di merito della Regione Lazio per le strutture del Servizio sanitario regionale, il Sistema di misurazione e valutazione della performance che l Azienda intende adottare è il medesimo adottato dal Ministero della Salute e prevede quattro macro-ambiti di valutazione della performance organizzativa, a partire da quelli indicati all art. 8 del d.lgs. 150/2009, come suggerito anche dalla Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) nelle delibere 104 e 112/2010. In particolare, il modello di riferimento è la Balanced ScoreCard (BSC) adattata al contesto no-profit dell Amministrazione e che consente un miglioramento continuo dei processi. La BSC si caratterizza precipuamente per una visione multidimensionale che risulta particolarmente efficace nella misurazione e valutazione dell attività a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 13

17 Azienda USL Roma G Piano della Performance di un Azienda del servizio sanitario che svolge la sua attività centralmente con strutture burocratiche e perifericamente con strutture di produzione. In particolare le prospettive che, partendo da quelle previste dalla BSC, sono adottate per la misurazione e la valutazione della performance organizzativa sono: Controllo strategico, attraverso cui monitorare l attuazione di piani e programmi, ovvero misurare l effettivo grado di attuazione dei medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi definiti dal livello regionale e nazionale, del livello previsto di assorbimento delle risorse, puntando, attraverso l opportuna valutazione dei feed-back, alla progressiva modernizzazione e al miglioramento qualitativo dell Amministrazione e delle competenze professionali e delle capacità di attuazione di piani e programmi; Portafoglio delle attività e dei servizi, attraverso cui misurare e valutare la qualità e la quantità delle prestazioni e dei servizi erogati, nonché rilevare il grado di soddisfazione dei destinatari, attraverso modalità interattive; Stato di salute dell Amministrazione, nel cui ambito misurare e valutare l efficienza nell impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento dei costi. Impatti dell azione amministrativa, in cui misurare e valutare l attuazione delle politiche attivate mirate alla soddisfazione finale dei bisogni della collettività), nonché lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione. Per quanto attiene alla valutazione e verifica delle performance individuali si rimanda agli accordi esistenti o in procinto di essere adottati in Azienda. 8 IL PIANO DELL INTEGRITA E DELLA TRASPARENZA La trasparenza, come previsto dal Dec. Leg.vo 150/2009 è intesa come accessibilità totale (...) delle informazioni concernenti ogni aspetto dell organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell attività di misurazione e valutazione (...) (articolo 11, comma 1). Si tratta di una nozione diversa da quella contenuta negli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, dove la trasparenza è considerata nei più ristretti termini di diritto di accesso ai documenti amministrativi, qualificato dalla titolarità di un interesse e sottoposto a specifici requisiti e limiti. L accessibilità totale presuppone, invece, l accesso da parte dell intera collettività a tutte le informazioni pubbliche, secondo il paradigma della libertà di informazione dell open government di origine statunitense. a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 14

18 Azienda USL Roma G Piano della Performance Una tale disciplina è idonea a radicare, se non sempre un diritto in senso tecnico, una posizione qualificata e diffusa in capo a ciascun cittadino, rispetto all azione delle pubbliche amministrazioni, con il principale scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità (articolo 11, comma 1, del decreto). Tutti i cittadini, non solo quelli che ne hanno un interesse diretto come prima dettava la 241/90 che addirittura impediva per principio un accesso generalizzato, infatti diceva che non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell operato delle pubbliche amministrazioni, mentre ora la trasparenza è finalizzata proprio a forme diffuse di controllo sociale dell operato delle pubbliche amministrazioni e delinea, quindi, un diverso regime di accessibilità alle informazioni. La trasparenza presenta un duplice profilo: in primo luogo, un profilo statico, consistente essenzialmente nella pubblicità di categorie di dati attinenti alle pubbliche amministrazioni per finalità di controllo sociale. Il profilo dinamico della trasparenza è invece direttamente correlato alla performance. La pubblicità dei dati inerenti all organizzazione e all erogazione dei servizi al pubblico, infatti, si inserisce strumentalmente nell ottica di fondo del miglioramento continuo dei servizi pubblici, connaturato al ciclo della performance anche grazie al necessario apporto partecipativo dei portatori di interesse (stakeholder). Per quanto attiene al buon andamento dei servizi pubblici e alla corretta gestione delle relative risorse, la pubblicazione on line dei dati consente a tutti i cittadini un effettiva conoscenza dell azione delle pubbliche amministrazioni, con il fine di sollecitare e agevolare modalità di partecipazione e coinvolgimento della collettività. In quest ottica, la disciplina della trasparenza costituisce, altresì, una forma di garanzia del cittadino, in qualità sia di destinatario delle generali attività delle pubbliche amministrazioni, sia di utente dei servizi pubblici. La pubblicazione di determinate informazioni, infine, è un importante spia dell andamento della performance delle pubbliche amministrazioni e del raggiungimento degli obiettivi espressi nel più generale ciclo di gestione della performance. Con riferimento a quest ultimo, occorre sottolineare che il Programma della trasparenza, da un lato, rappresenta uno degli aspetti fondamentali della fase di pianificazione strategica all interno del ciclo della performance, dall altro, permette di rendere pubblici agli stakeholder di riferimento, con particolare attenzione agli outcome e ai risultati desiderati/conseguiti, i contenuti del Piano e della Relazione sulla performance. L Azienda USL Roma G, in linea con le previsioni normative e nella piena condivisione del concetto e degli obiettivi alla base del decreto, ha adottato il proprio Piano triennale della trasparenza (deliberazione n. 97 del ) e lo pone in diretta correlazione con il proprio Portafoglio delle attività e dei servizi. a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 15

19 Azienda USL Roma G Piano della Performance 9 IL PIANO DELLA COMUNICAZIONE Il piano di comunicazione è uno strumento che consente di programmare e gestire le azioni di comunicazione per il raggiungimento di specifici obiettivi strategici e di comunicazione dell organizzazione. E finalizzato al perseguimento di tre possibili finalità: - in primo luogo, quella strategica, in quanto può aiutare l organizzazione nell implementazione delle proprie politiche; - in secondo luogo, la facilitazione della convergenza tra le logiche della comunicazione interna e quelle della comunicazione esterna dell ente, favorendo quella che si può definire come comunicazione integrata; - in terzo luogo, quella di incentivare la costruzione di relazioni bidirezionali tra l organizzazione e i suoi pubblici di riferimento. Si tratta di relazioni consapevoli e costanti nel tempo, non casuali o episodiche, finalizzate alla co-produzione di senso e significati nello scambio comunicativo tra l ente e i suoi destinatari. E, inoltre, in generale uno strumento di coordinamento di tutti i soggetti, le strategie e le azioni di comunicazione che l amministrazione mette in campo per favorire il raggiungimento dei propri obiettivi di comunicazione. Il piano di comunicazione, oltre che come strumento, è dall Azienda USL Roma G inteso come processo organizzativo che si articola in tre fasi distinte: 1. pianificazione e redazione, fase in cui si arriva alla stesura del piano; 2. implementazione, fase della concreta realizzazione e gestione dello stesso; 3. valutazione, fase di verifica dei risultati ottenuti, dell impatto e degli effetti generati sul contesto interno ed esterno all ente e delle eventuali discrepanze tra questi e gli obiettivi prefissati. Intendere il piano di comunicazione nella sua dimensione processuale significa non ridurlo a semplice documento che elenca le azioni comunicative dell ente, ma pensarlo come un processo che attraversa l amministrazione, che la coinvolge interamente e la modifica nelle sue modalità organizzative. 10 IL PIANO ANTICORRUZIONE La sempre maggiore attenzione alla prevenzione dei fenomeni corruttivi nell amministrazione della res pubblica ha portato all approvazione della Legge 6 novembre 2012 n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione, che ha disciplinato in modo organico un piano di azione, coordinata su tutto il territorio nazionale, volto al controllo, prevenzione e contrasto della corruzione e dell illegalità. a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 16

20 Azienda USL Roma G Piano della Performance E evidente che la corruzione, e più in generale, il malfunzionamento dell amministrazione a causa dell uso a fini privati delle funzioni attribuite, ha un costo per la collettività (non solo diretto come, ad esempio, nel caso di pagamenti illeciti, ma anche indiretto, connesso ai ritardi nella conclusione dei procedimenti amministrativi, al cattivo funzionamento degli apparati pubblici, alla sfiducia del cittadino nei confronti delle istituzioni), arrivando a minare i valori fondamentali sanciti dalla Costituzione di uguaglianza, trasparenza dei processi decisionali e pari opportunità dei cittadini. Diventa pertanto imprescindibile attuare e promuovere, con decisione ed urgenza, una mutazione culturale tesa ad un recupero sul piano dell etica dei comportamenti, specialmente in ambito sanitario, ed un efficace prevenzione e contrasto della corruzione, anche mediante la predisposizione di un Piano di prevenzione della corruzione. Detto Piano deve fornire una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indicare gli interventi organizzativi volti a prevenirne il rischio, predisponendo altresì procedure dirette a selezionare e formare i dipendenti chiamati ad operare nei settori particolarmente esposti alla corruzione. L Azienda USL Roma G predisporrà il proprio Piano Anticorruzione ponendolo in diretta correlazione con il Piano Triennale della Trasparenza ed il macro-ambito denominato Impatti dell Azione Amministrativa. 11 DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI All interno della logica di albero della performance, ogni obiettivo strategico è articolato in obiettivi operativi per ciascuno dei quali sono state definite le azioni, i tempi, e le responsabilità organizzative connesse al loro raggiungimento, mentre per le risorse si demanda alla predisposizione delle schede di Budget. Le attività, ove non espressamente previsto, hanno inizio e conclusione ciclicamente nell anno solare di riferimento, mentre è fatta salva la possibilità di introdurre modifiche e/o integrazioni agli obiettivi sia di livello strategico che di livello operativo nel corso della negoziazione e nel corso dell anno stesso, nel rispetto delle previsioni e procedure previste dal Dec. Leg.vo 150 del L Albero della performance è riportato nell Allegato A, mentre gli obiettivi, strategici ed operativi con relativi indicatori, sono riportati, rispettivamente, nell Allegato B e nell Allegato C. Quest ultimo è stato suddiviso in tre parti contenenti, nell ordine, l elenco complessivo degli obiettivi (strategici ed operativi declinati), l elenco suddiviso per singolo obiettivo (strategici ed operativi declinati), l elenco suddiviso per Unità Operativa responsabile del raggiungimento degli obiettivi (strategici ed operativi declinati). a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 17

21 Azienda USL Roma G Piano della Performance Di seguito si riassumono gli obiettivi strategici e se ne descrivono gli scopi specificando il livello di origine degli stessi: A Completezza e Correttezza dei Flussi Informativi Obiettivo di livello Regionale ed Aziendale, ha lo scopo di implementare ed aggiornare i flussi informativi, coerentemente alle trasformazioni che si realizzano ed al fine di fornire al livello Strategico informazioni puntuali a supporto dei processi decisionali. B Miglioramento dei Controlli Obiettivo di livello Aziendale, ha lo scopo di migliorare le azioni di controllo sull attività dell Azienda, sia in ambito sanitario che amministrativo e contabile, per verificarne efficacia ed efficienza. C Trasparenza negli Acquisti Obiettivo di livello Regionale ed Aziendale, ha lo scopo di uniformare e rendere trasparenti le procedure di acquisto per un più efficiente uso delle risorse, anche attraverso una programmazione. D Riordino Assistenza Territoriale Obiettivo di livello Regionale, ha lo scopo di avviare i processi riorganizzativi relativi ai contenuti della DCA 428/2013 e di favorire un contatto attivo tra i pazienti ed i Medici di Medicina Generale. E Governo delle Liste d Attesa Obiettivo di livello Regionale, ha lo scopo di promuovere e monitorare le iniziative previste dal Piano Regionale per il Governo delle Liste di Attesa (PRGLA) di cui al DCA U00437/2013. F Monitoraggio della Mobilità sanitaria Obiettivo di livello Regionale, ha lo scopo di diminuire il valore economico dei ricoveri in mobilità passiva e gli errori sui flussi di mobilità attiva. a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 18

22 Azienda USL Roma G G Piano della Performance Miglioramento della Formazione e Gestione del rischio clinico Obiettivo di livello Regionale ed Aziendale, ha lo scopo di introdurre il concetto di Gestione del rischio clinico attraverso specifica ed idonea formazione degli operatori sanitari, la quale dovrà, comunque, essere indirizzata ad un miglioramento complessivo della qualità dell assistenza. H Miglioramento dell Efficacia e dell'efficienza delle Misure di Prevenzione per i lavoratori e per la Popolazione Residente Obiettivo di livello Nazionale, Regionale ed Aziendale, ha lo scopo di migliorare tutte quelle attività poste in essere dall Azienda finalizzate alla prevenzione di eventi dannosi per i cittadini. Contiene anche obiettivi per la sanità Animale. I Corretta e Completa attuazione dei Percorsi Attuativi della Certificabilità Obiettivo di livello Regionale, ha lo scopo di migliorare le procedure amministrativo-contabili, anche rispetto ai tempi di lavorazione del ciclo passivo previsti dal DCA 501/2013. L Razionalizzazione e Controllo della Spesa Farmaceutica Obiettivo di livello Regionale, ha lo scopo di razionalizzare la spesa farmaceutica attraverso il monitoraggio di indicatori di efficienza e la predisposizione di idonei atti. M Efficiente Gestione del Personale e Controllo della Spesa Obiettivo di livello Regionale ed Aziendale, ha lo scopo di ottenere un efficiente impiego delle Risorse Umane attraverso la predisposizione di atti opportuni ed il controllo della spesa, assicurando e garantendo l erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). N Incremento della Donazione di Sangue Obiettivo di livello Regionale, ha lo scopo di incrementare la donazione di sangue, attraverso la definizione di piani operativi in collaborazione con le Associazioni di Volontariato ed una maggiore operatività del Comitato di Buon uso del Sangue. a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 19

23 Azienda USL Roma G O Piano della Performance Miglioramento dell'accessibilità, esito e qualità delle Cure e Presa in carico del paziente Obiettivo di livello Regionale ed Aziendale, ha lo scopo di migliorare l accesso alle cure attraverso la massimizzazione dell utilizzo degli strumenti di sistema nonché la presa in carico, con mantenimento dei livelli di produzione a risorse disponibili (recupero di efficienza); promuove, inoltre, l offerta di interventi di provata efficacia, mentre mira a ridurre gli interventi ad alto rischio di appropriatezza. P Trasparenza, Anticorruzione, Partecipazione e Tutela dei diritti dei Cittadini Obiettivo di livello Nazionale ed Aziendale, ha lo scopo di garantire la partecipazione e la Tutela dei diritti dei cittadini attraverso l assolvimento degli obblighi informativi e di comunicazione previsti dalla normativa vigente, nonché il miglioramento degli strumenti aziendali serventi lo scopo. Mira, inoltre ad affermare i contenuti della Legge c.d. Anticorruzione. Q Miglioramento della Prevenzione delle patologie oncologiche della popolazione residente Obiettivo di livello Regionale ed Aziendale, ha lo scopo di migliorare le attività di screening oncologico del colon-retto, mammografico e cervico-uterino della popolazione residente. a cura della UOC Pianificazione Strategica e Staff Aziendale STP Pag. 20

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