Aprile 2014, Mese della Prevenzione Alcologica: le iniziative dell ASL di Brescia
|
|
- Lino Forte
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE U.O. Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, Brescia Tel. 030/ Fax 030/ comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA STAMPA Aprile 2014, Mese della Prevenzione Alcologica: le iniziative dell ASL di Brescia Aprile è il mese della prevenzione alcologica, promosso dal Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con la Società Italiana di Alcologia e l'associazione Italiana Club Alcologici. L iniziativa è finalizzata a sensibilizzare la popolazione sui pericoli legati all uso rischioso e/o dannoso di bevande alcoliche, a ridurre l impatto sociale del fenomeno e le ricadute sul sistema sanitario. In Europa, secondo le stime della Unione Europea e dell'organizzazione Mondiale della Sanità, l'alcol rappresenta il secondo fattore di rischio per l'impatto di disabilità, mortalità e carico di malattia. Da Dati ISS-OMS il 15% della popolazione adulta europea ha una modalità di consumo definita a rischio, con un indice di mortalità del 3,5-4,8 per mille nelle donne e del 3,7-8,1 per mille negli uomini. 20 milioni di persone (6% della popolazione adulta in Europa) hanno una modalità di consumo definito dannoso. Complessivamente la frequenza media dei casi di consumo eccessivo episodico (binge drinking) in Europa è di circa una volta al mese, il che rappresenta il 10,60% delle occasioni di consumo di alcol per gli uomini e circa la metà per le donne. Circa 118 milioni di cittadini europei hanno almeno un episodio di binge drinking al mese, il che significa poco meno di un adulto su tre. L'alcol infatti costituisce un fattore di rischio per almeno 60 patologie organiche e neuropsichiche (in forte aumento la patologia psichiatrica associata all'alcolismo), con conseguenti ricoveri e reiterato utilizzo dei Pronto Soccorso ospedalieri per le gravi conseguenze dell'intossicazione acuta, peraltro molto frequente fra i ragazzi di età inferiore ai 14 anni. A fronte dei consumi rilevati a livello nazionale, che coinvolgono diverse fasce d età a partire dai più giovani (preadolescenti), l ASL di Brescia da un lato promuove interventi di prevenzione finalizzati a contrastare l uso improprio e l abuso di alcol, dall altro, attraverso il Servizio di Alcologia, offre la presa in carico specialistica di chi presenta problematiche alcol correlate. L attività di prevenzione si sviluppa già da anni a partire dalle Scuole Secondarie di Primo Grado, con il coinvolgimento diretto di alunni, insegnanti e genitori. I programmi sono volti a sviluppare e sostenere le competenze di vita (life skills) utili ad affrontare le situazioni a rischio correlate alla crescita, tra cui anche l uso di alcol e sostanze. Progetti di prevenzione dell abuso di alcol sono presenti anche nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado, con il coinvolgimento diretto degli studenti nell attivazione di iniziative di prevenzione nei confronti dei coetanei (peer education) e all interno di contesti lavorativi per raggiungere i giovani lavoratori e gli adulti (Rete delle aziende che promuovono salute).
2 Anche per il Mese della Prevenzione Alcologica 2014 l ASL Brescia intende sviluppare iniziative specifiche di promozione alla salute e di informazione rivolte a tutta la popolazione, promuovendo inoltre i Nuclei Operativi Alcologia (NOA), Servizi preposti alla cura e riabilitazione dei problemi alcol-correlati. La prima iniziativa è un corso formativo organizzato e tenuto da operatori del Servizio Alcologia e dell U.O. Educazione alla Salute (medici, psicologi ed educatori professionali) con la collaborazione della Cooperativa Associazione Bresciana Autoscuole (ABA), che raggruppa 104 delle 145 autoscuole della Provincia di Brescia. Saranno sviluppate tematiche inerenti ad alcol, droghe e guida con inquadramento della normativa attuale e dell'impatto organizzativo sui Servizi ASL, in particolare delineando aspetti epidemiologici, il ruolo della Commissione Medica Locale Patenti e dei NOA. Saranno inoltre presentate e condivise strategie volte a migliorare le capacità di comunicare messaggi preventivi in modo efficace, anche attraverso l utilizzo di strumenti didattici specifici. Al corso parteciperanno circa 180 tra istruttori e insegnanti di scuola guida, provenienti dalle autoscuole associate alla Cooperativa ABA. Il Progetto prenderà avvio da aprile 2014 presso la sede ABA Via del Serpente n. 107 e proseguirà fino a giugno. La seconda iniziativa propone l'attivazione dell'unità mobile dell ASL con la presenza degli operatori del Servizio Alcologia impegnati in interventi di counselling, offerte di rilevazioni etilometriche, somministrazione di questionari di autovalutazione insieme alla consegna di materiale informativo specifico in forma di dépliant, locandine e opuscoli. Sarà inoltre proposta una scheda di rilevazione relativa a livello di conoscenza dei Servizi. All iniziativa hanno aderito anche gli operatori delle Associazioni territoriali attive nell assistenza alle persone con problemi alcol correlati: ACAT (Associazione Club Alcologici Territoriali), AA (Alcolisti Anonimi), AL-ANON Gruppi Familiari, Club Alcolisti in Trattamento. L'unità mobile sarà presente a Brescia secondo il seguente calendario: VENERDÌ 4 APRILE dalle 15 alle 19 Corso Zanardelli SABATO 12 APRILE dalle 15 alle 19 Corso Zanardelli I Nuclei Operativi Alcologia dell ASL (NOA) Le Unità Operative territoriali, i Nuclei Operativi Alcologia dell ASL di Brescia, afferenti al Servizio Alcologia sono 4: NOA 1 (Brescia), NOA 2 (Salò), NOA 3 (Sarezzo), NOA 4 (Leno). I Nuclei Operativi Alcologia sono dedicati a coloro che intendono affrontare il problema dell'abuso e della dipendenza dall'alcol. Le équipe sono costituite da professionisti medici e psicologi, infermieri, educatori professionali e assistenti sociali. I NOA operano secondo un modello multidisciplinare e articolato in fasi: fase diagnostica (valutazione medica, psicologica, sociale, educativa, test e questionari psico-diagnostici); fase terapeutica (trattamenti farmacologici di detossicazione da alcol, disintossicazioni ambulatoriali o in regime di ospedalizzazione, psicoterapie individuali, di gruppo e familiari); interventi educativi e sociali (inserimento in Comunità Terapeutiche, inserimento lavorativo protetto, programmi alternativi a sanzioni o a detenzione, accertamenti diagnostici e programmi terapeutici per pazienti inviati dal Tribunale per i Minorenni); inoltre sono utilizzate metodologie di prevenzione della ricaduta, di comprovata efficacia.
3 Ai Servizi offerti è possibile accedere in forma diretta, ovvero senza impegnativa del medico curante e beneficiando di prestazioni gratuite inserite nei LEA. Nel corso del 2013 questi Servizi hanno assistito 1708 persone (82,21% maschi;17,79% femmine;), rilevando un trend in aumento del 7,8% rispetto al Di questi, i nuovi casi nell'anno 2013 sono stati 519. Si presenta stabile rispetto al 2012, dopo l incremento registrato negli anni precedenti, il numero di utenti provenienti da paesi extra UE che si rivolge ai Servizi Specialistici: l 11,7% nel 2012, l 11,15% nel 2013 (il 5,9% nel 2007, l 8% nel 2010, il 10,78% nel 2011). La classe di età più rappresentata è quella anni sia per i maschi che per le femmine. Tra gli utenti che si sono presentati ai NOA il vino rappresenta la sostanza alcolica di maggiore abuso (60% uomini, 75% donne). La birra rappresenta la seconda sostanza alcolica di maggiore abuso (27% uomini, 15% donne); il 13% dei maschi e il 10% delle donne presentano un abuso alcolico di superalcolici ed anche aperitivi, amari e digestivi. Complessivamente i dati riferiti al 2013 indicano un lieve aumento della richiesta di assistenza per problemi correlati all'assunzione di alcol Una persistente prevalenza degli utenti di sesso maschile in età matura (cioè 40-49) Una tipologia di utenza caratterizzata da 4 target essenziali: Pazienti con diagnosi di alcoldipendenza e marcate problematiche sociali (53% del totale) Pazienti con diagnosi di poliabuso di alcol e droghe (specie cocaina e cannabis) stimati il 20% sul totale dell utenza Pazienti in codiagnosi psichiatrica (specie disturbi dell'umore, d'ansia e disturbi di personalità) stimati fino al 35-40% sul totale utenza Persone con diagnosi di problemi alcol correlati inviate dalle Commissioni Medico Locali Patenti (il 47% del totale). E ogni anno più significativa l utenza che si presenta ai NOA inviata dalle Commissioni Medico Locali Patenti di Guida delle ASL per il percorso diagnostico, di monitoraggio tossicologico e certificatorio propedeutico al rilascio della patente di guida ritirata per guida in stato d ebbrezza. In questi casi il pagamento delle prestazioni è a totale carico del cittadino. Nell'anno 2013 sono state seguite dalle unità operative NOA del Servizio Alcologia 1200 persone (tra queste 400 casi rientrano nelle attività di consulenza; tali utenti non sono conteggiati nel totale delle 1708 persone seguite dai NOA nel 2013), il 93,1% maschi e il 6,9% femmine, inviate dalle Commissioni Medico Locali Patenti, delle quali 462 nuovi casi aperti, con trend in aumento di circa il 25% rispetto al 2012 (875 persone seguite). L età media dell utenza è di 40 anni (fascia anni il 22,7%; fascia anni il 57%; fascia anni 11,4%; sopra i 60 anni 8,9%). Gli invii dalle Commissioni Medico Locali Patenti sono in aumento, a fronte invece (come spiegato nei grafici sotto riportati) di un calo costante nel corso degli anni delle
4 sospensioni della patente di guida per uso di alcolici. Il fenomeno si spiega con il fatto che in fase di valutazione delle persone le Commissioni Medico Locali Patenti riscontrano più situazioni a rischio di problemi alcol correlati e ritengono opportuno inviarle ai servizi specialistici dell ASL. Distribuzione annuale sospensioni patenti per alcol e/o sostanze stupefacenti Anche i livelli di alcolemia nel sangue delle persone fermate per infrazione dell'art.186 CdS, registrano un trend in diminuzione soprattutto per le alcolemie elevate sopra 1,5g/L. Livello alcolemia nel sangue, andamento per anno
5 La Relazione al Parlamento su alcol e problemi correlati anno 2013 Il 10 marzo 2014 il Ministero della Salute ha presentato al Parlamento la Relazione annuale sugli interventi realizzati ai sensi della Legge n.125 Legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati. In sintesi, relativamente al quadro epidemiologico, consumi di bevande alcoliche e modelli di consumo, emerge il seguente scenario: Nell'ambito dell'intero decennio , prendendo in considerazione la popolazione di 14 anni e più, L'ISTAT ha rilevato: - la diminuzione della quota di consumatori (dal 70,2% al 66,6%) - la diminuzione della quota di consumatori giornalieri (dal 34,5% al 24,4%) - l'aumento dei consumatori occasionali (dal 35,8% al 42,2%) - l'aumento dei consumatori fuori pasto (dal 23,1% al 26,9%) - una forte riduzione della quota di consumatori che bevono solo vino e birra, soprattutto fra i più giovani e le donne e un aumento della quota di chi consuma, oltre a vino e birra, anche aperitivi, amari e superalcolici, aumento che riguarda i giovani e i giovanissimi ma, in misura maggiore, gli adulti oltre i 44 anni e gli anziani - data l'occasionalità e la lontananza dai pasti che caratterizza spesso il consumo di quest'ultimo tipo di bevande, i mutamenti verificatisi nella preferenza delle bevande alcoliche si associano ad una maggiore esposizione al rischio di danni alcolcorrelati Tra i Paesi dell'unione Europea l'italia occupa il posto più basso nella graduatoria relativa al consumo annuo pro capite di alcol puro, cioè di alcol consumato tramite tutti i tipi di bevande alcoliche che, considerato nella popolazione di età superiore ai 15 anni, è secondo l'oms il miglior indicatore del consumo complessivo di alcol di una popolazione. Tale parametro ha raggiunto in Italia i 6,94 litri pro capite, a fronte di una media nella UE di 10,74 litri pro capite, e tale trend in calo consentirà presumibilmente all'italia di raggiungere il livello di consumo raccomandato dall'oms per il 2015 (6 litri anno pro capite per la popolazione al di sopra dei 15 anni e 0 litri per quella di età inferiore). Tra il 2011 e il 2012 l'istat rileva una diminuzione dei consumi fuori pasto nella popolazione di oltre 11 anni, diminuzione che, sia pur lieve, (meno 1,2% che riguarda soprattutto i maschi) rappresenta una discontinuità nel trend in continua crescita di questi consumi nell'ultimo decennio. Infatti nel decennio è ben evidente la crescita dei consumatori fuori pasto (passati dal 23,1% al 26,9%) nella popolazione di oltre 14 anni tra gli uomini ma soprattutto tra le donne (passate dal 12,1% al 16%); il fenomeno riguarda in particolare i giovani di anni, tra i quali i consumatori fuori pasto sono passati dal 34,1% al 44% nel decennio. Continua tra il 2011 e il 2012 il trend discendente, in atto dal 2010, dei consumatori a rischio, che passano dal 15,2% al 13,8% (21,7% tra i maschi e 6,4% tra le femmine per un totale di circa 7 milioni 464mila persone, delle quali 5 milioni 674mila maschi e 1 milione 790mila femmine) nella popolazione di oltre 11 anni con un calo che riguarda sia i consumatori giornalieri non moderati che i consumatori binge drinking. Rispetto al binge drinking, nel 2012 secondo l'istat, fra le persone di 11 anni e più il 6,9% (la media tra 11,1% dei maschi e il 3,1% delle femmine) ha dichiarato di avere consumato almeno una volta 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un'unica occasione. Tale prevalenza risulta inferiore a quella rilevata nel 2011,
6 anno in cui la quota dei consumatori binge drinking era pari al 7,5% (12,2% maschi e 3,2% femmine). Il binge drinking è diffuso maggiormente nella fascia d'età anni, rappresentando la quasi totalità del consumo a rischio in questa fascia d'età. Relativamente ai consumatori con consumo giornaliero non moderato l'istat, nel 2012, rileva che tale comportamento riguarda il 7,5% della popolazione con 11 anni e più, (12,2% dei maschi e il 3,2% delle femmine). Tale prevalenza risulta inferiore a quella rilevata nel 2011, che era pari all'8,4% (13,63% tra i maschi e 3,6% tra le femmine). Il consumo giornaliero non moderato interessa soprattutto gli anziani di oltre i 65 anni con una quota pari al 39,7% tra i maschi e al 9,5% tra le femmine. Anche in questa fascia il trend, rispetto al 2011 (42% maschi e 10,3% femmine) è in diminuzione. Si segnala l'arrivo in Italia della moda della Necknomination pericolosissima sfida giovanile che imperversa sul web lanciata fra ragazzi sui profili Facebook o altri social come Youtube, a chi beve tutto d'un soffio una o più bevande alcoliche. Si conferma, secondo i dati del sistema di sorveglianza PASSI, il trend in calo delle persone che guidano l'auto o la moto dopo aver bevuto, che nel 2012 risultano essere l'8,9% degli intervistati contro l'11,8% del Secondo il rapporto ACI-ISTAT, nell'anno 2012 si è rilevata una riduzione del 9,2% degli incidenti stradali rispetto al 2011 con una riduzione del 5,4% dei morti. La mortalità per incidente stradale è uno dei più importanti indicatori di danno indirettamente causato dall'alcol. Il recente studio epidemiologico di ASL Brescia Stato di salute della popolazione (2012) conferma questo dato: tra i giovani con meno di 30 anni, dai 65 decessi del 2000 si è giunti ai 12 del 2012, ben 5 volte di meno. Continua a diminuire in Italia, con un andamento più rapido e consistente rispetto alla media dei paesi europei, il tasso nazionale di mortalità per cirrosi epatica, uno dei più importanti indicatori di danno alcolcorrelato. Il dato è confermato anche, parzialmente, dalle rilevazioni dell'osservatorio Epidemiologico di ASL Brescia che stima il trend della mortalità per epatopatie croniche fortemente e costantemente diminuito nei maschi (13 per 100mila nel 2012) e leggermente nelle femmine (11 per 100mila nel 2012) dal 2000 ad oggi Ufficio Stampa ASL Brescia
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO TERRITORIALE AREA DIPENDENZA DA ALCOL. - Monitoraggio epidemiologico 2004-2012 -
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO TERRITORIALE AREA DIPENDENZA DA ALCOL - Monitoraggio epidemiologico 2004-2012 - A cura dell Osservatorio Epidemiologico Territoriale delle Dipendenze, ASL di Brescia OSSERVATORIO
DettagliStatistiche e stime su rapporto tra assunzione di alcolici e infortuni sul lavoro Antonella Ciani Passeri CeRIMP - Regione Toscana
Statistiche e stime su rapporto tra assunzione di alcolici e infortuni sul lavoro Antonella Ciani Passeri CeRIMP - Regione Toscana Alcol e salute In Europa (OMS) terza causa di mortalità prematura, dopo
DettagliL uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale
L uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale I risultati dello Studio PASSI 2005 in Provincia di Savona Maria Paola Briata Savona 7 Maggio 2007 Consumo ed abuso di bevande alcoliche l alcol insieme
DettagliAlcol e giovani I rischi e le tendenze
Alcol e giovani I rischi e le tendenze Emanuele Scafato, ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA Direttore Centro OMS Ricerca e promozione salute alcol e problemi alcol correlati Direttore Osservatorio Nazionale
DettagliDI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE
ATTIVITA LAVORATIVA ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE PUNTO DI PARTENZA Decreto legislativo 81 del 2008: Articolo 41: Nei casi ed alle condizioni previste dall ordinamento
DettagliOSSERVATORIO TERRITORIALE DEL DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE RELAZIONE SULL USO/ABUSO DI SOSTANZE PSICOTROPE ANNO 2013 - 1 -
OSSERVATORIO TERRITORIALE DEL DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE RELAZIONE SULL USO/ABUSO DI SOSTANZE PSICOTROPE ANNO 213-1 - Dipendenza da sostanze illegali: monitoraggio epidemiologico 23-213 pag. 3 Dipendenza
DettagliRapporto sullo stato delle Dipendenze Patologiche nella provincia di Ferrara
Rapporto sullo stato delle Dipendenze Patologiche nella provincia di Ferrara 13 marzo 2007 Cristina Sorio Responsabile Osservatorio Epidemiologico Dipendenze Patologiche Azienda USL di Ferrara LIVELLO
DettagliPROVINCIA DI ROVIGO Assessorato alle Politiche Giovanili
PROVINCIA DI ROVIGO Assessorato alle Politiche Giovanili OSSERVATORIO SUL DISAGIO GIOVANILE Ser.T. e Associazioni Aggiornamento dei dati - Anno 2007 Si ringraziano per i dati forniti e la cortese collaborazione:
DettagliIL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE
IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),
DettagliCamera dei Deputati 5 Senato della Repubblica PREFAZIONE
Camera dei Deputati 5 Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI PREFAZIONE La riduzione dei danni sanitari e sociali causati dall alcol è, attualmente, uno dei più
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITA PUBBLICA E DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE - UFFICIO VII RELAZIONE DEL MINISTRO DELLA SALUTE AL PARLAMENTO SUGLI INTERVENTI REALIZZATI
DettagliFumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli
Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli IL PROFILO DEL FUMATORE REATINO Dati Progetto PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Nella
DettagliUn sistema per guadagnare salute
Un sistema per guadagnare salute PASSI è il sistema di sorveglianza sugli stili di vita degli adulti tra i 18 e i 69 anni PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema
DettagliProgetto Dos Edu: Drugs on Street Educational
Progetto Dos Edu: Drugs on Street Educational Interventi informativi ed educativi per la prevenzione dell incidentalità stradale correlata al consumo di alcol e droga prof.ssa Paola Cannavale COME NASCE
DettagliRapporto Annuale Ser.T. - 2007
U.O. Ser.T. - Servizio Tossicodipendenze U.O.S. Osservatorio Socio- Epidemiologico Dipendenze Sistema Informativo Vico Gramsci n.1-75100 MATERA Tel. 0835 / 253704 253718 Fax 0835 / 253704 e-mail: asl4.sert@rete.basilicata.it
DettagliCondizioni di salute e stili di vita in Lombardia - Anno 2013
Lombardia Indagini Flash N 0 / 3 marzo 2014 Condizioni di salute e stili di vita in Lombardia - Anno 2013 Nel corso del 2013 Éupolis Lombardia ha effettuato, su richiesta della Direzione Generale Salute
DettagliLa gestione del lavoratore con problemi alcool correlati all interno di una grande azienda
La gestione del lavoratore con problemi alcool correlati all interno di una grande azienda Dott.ssa Francesca Basta Medico Competente ULSS n.6 Vicenza Il medico competente, nell espletamento della sorveglianza
DettagliDUNQUE SCELGO! PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SALUTE LA PREVENZIONE ALL USO E ABUSO DI ALCOL NEI GIOVANI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO
PENSO DUNQUE SCELGO! PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SALUTE LA PREVENZIONE ALL USO E ABUSO DI ALCOL NEI GIOVANI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO In collaborazione con: Acat 23 di Piove di Sacco Dipartimento
DettagliCONSUMI DI SOSTANZE PSICOATTIVE E ALTRI COMPORTAMENTI A RISCHIO NELLA POPOLAZIONE STUDENTESCA
CONSUMI DI SOSTANZE PSICOATTIVE E ALTRI COMPORTAMENTI A RISCHIO NELLA POPOLAZIONE STUDENTESCA I dati relativi alle prevalenze dei consumi di sostanze psicoattive, legali ed illegali, nella popolazione
DettagliReport Che Piazza! Campione. Consumo Alcolici
Report Che Piazza! Associazione Fuori Target La presente relazione riguarda i dati raccolti durante quattro uscite (06.04, 13.04, 04.05 e 18.05) realizzate dall associazione Fuori Target all interno dell
DettagliRISPOSTE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE SOCIALI
PARTE 9 RISPOSTE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE SOCIALI 9.1 Reinserimento sociale 9.1.1 Casa 9.1.2 Istruzione e formazione 9.1.3 Occupazione 9.1.4 Assistenza sociale di base 9.2 Modalità di esecuzione
DettagliDott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo
Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo
DettagliTipologia utenti presi in carico dal Ser.T. di Prato
Dipendenze Le relazioni periodiche dell Osservatorio Provinciale sulle Dipendenze consentono di seguire l evoluzione del fenomeno droga 1 nel contesto pratese, relativamente all andamento delle rilevazioni,
DettagliEDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA
U.O. IGIENE E SANITÁ PUBBLICA ASP- Potenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA Percorsi per guadagnare salute 2015-2016 1 PREMESSA Il concetto della salute è un concetto che necessita di molteplici azioni
DettagliIndagine sull uso di alcol e di tabacco tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Brescia
Conferenza stampa per la presentazione della Indagine sull uso di alcol e di tabacco tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Brescia Partecipano: Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale
DettagliIstituto Tecnico Industriale Statale Galileo Galilei Arezzo Classe V sezione A anno scolastico 2009/10 e 2010/11 Dora Casuccio (Professoressa)
Progetto Shorti- NO Istituto Tecnico Industriale Statale Galileo Galilei Arezzo Classe V sezione A anno scolastico 2009/10 e 2010/11 Dora Casuccio (Professoressa) Associazione Valdarnese di Solidarietà
DettagliLa guida in stato di ebbrezza in Italia: verso la tolleranza zero
La guida in stato di ebbrezza in Italia: verso la tolleranza zero Umberto Guidoni Segretario Generale Fondazione ANIA per la sicurezza stradale I dati sulla guida in stato di ebbrezza secondo una recente
DettagliRegione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute
Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute SINTESI RELAZIONE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE PUGLIESE Bari, 20 luglio 2007 La Legge Regionale 25/2006, disegnando in un quadro organico
DettagliLe strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza
Provincia di Piacenza Osservatorio del sistema sociosanitario Le socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza I dati riassuntivi di seguito esposti sono elaborati dal Settore Sistema
DettagliGUADAGNARE SALUTE ASL 4 DI TERNI
GUADAGNARE SALUTE ASL 4 DI TERNI I DATI EPIDEMIOLOGICI Sez. III Consumo di Alcol e Sicurezza Stradale 2 Consumo di Alcol L alcol insieme a fumo, attività fisica e alimentazione ha assunto nell ambito della
DettagliL USO E L ABUSO DI ALCOL IN ITALIA
5 aprile 2011 Anno 2010 L USO E L ABUSO DI ALCOL IN ITALIA Nel 2010 la quota di popolazione di 11 anni e più che ha consumato almeno una bevanda alcolica l anno è pari al 65,7%, in diminuzione rispetto
DettagliAllegato al Documento di Valutazione dei rischi
Valutazione del rischio Alcol dipendenza Allegato al Documento di Valutazione dei rischi Euservice s.r.l. - Largo Principessa Brancaccio, 2-00027 Roviano (RM)- info@euservice.it 81@euservice.it www.euservice.it
DettagliL uso e l abuso di alcol in Italia
23 aprile 2009 L uso e l abuso di alcol in Italia Anno 2008 L abuso di alcol, i comportamenti ad esso associati e le conseguenze in termini di costi sociali e sanitari sono oggetto di specifiche strategie
DettagliCAPITOLO IV.6. IL CONSUMO DI ALCOL NEI GIOVANI E NEGLI ADULTI
CAPITOLO IV.6. IL CONSUMO DI ALCOL NEI GIOVANI E NEGLI ADULTI IV.6.1. I consumatori di bevande alcoliche IV.6.2. Le modalità di consumo IV.6.3. I consumatori a rischio (criterio ISS) IV.6.4. Modelli di
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
Dettagli3. DISTURBI DA USO DI SOSTANZE
3. DISTURBI DA USO DI SOSTANZE 3.1 Stime di prevalenza e incidenza 3.2 Profilo dei clienti in trattamento 3.2.1 Profilo dei clienti in trattamento in relazione alla sostanza 3.2.2 Altre caratteristiche
DettagliAlcuni dati sull attività svolta dal. Dipartimento delle Dipendenze. nell Ambito Territoriale dell Alto Sebino. Anno 2013
DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE Alcuni dati sull attività svolta dal Dipartimento delle Dipendenze nell Ambito Territoriale dell Alto Sebino Anno 2013 Anno 2014 Alcuni dati sull attività svolta dal Dipartimento
DettagliDr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti
Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici
DettagliIl lavoro alcologico nel Ser.T. di Alessandria. Dott.ssa Cormaio Marialuisa Dott.ssa Ubaldeschi Daria Dott. Boetti Alberto
Il lavoro alcologico nel Ser.T. di Alessandria Dott.ssa Cormaio Marialuisa Dott.ssa Ubaldeschi Daria Dott. Boetti Alberto Nei disturbi da uso di sostanze la metodologia che si è rilevata più efficace consiste
DettagliI consumi di alcol nella popolazione studentesca italiana. Studio ESPAD Italia. (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs)
I consumi di alcol nella popolazione studentesca italiana. Studio ESPAD Italia (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari, Istituto
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
DettagliConsumo di alcol. Gli indicatori Passi
Consumo di alcol Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, malattie
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliA cura dei ragazzi del biennio ITIS Coordinatore: prof Donato Saini
Progetto: SICUREZZA STRADALE 2007 Sede Centrale ISISS Mostra informativa sui pericoli dell alcol A cura dei ragazzi del biennio ITIS Coordinatore: prof Donato Saini per mille : questi illustri sconosciuti
DettagliNumero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL
Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno
DettagliALCOL: il consumo in Italia
ALCOL: il consumo in Italia 1 Responsabile Ricerca-Studio: Gruppo di Direzione: Ricercatrice: Riccardo C. Gatti Riccardo C. Gatti Corrado Celata Susanna Bonora Osservatorio Regionale per le Dipendenze
DettagliBuone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici
Buone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici ROMA 5 dicembre 2011 2.1.1. Comunicazione dei dati delle sorveglianze e collaborazione con stakeholder esterni al SSR
Dettagliwww.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze Missione
22 www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze L area dipendenze raggruppa attività e servizi rivolti alle persone con problemi di dipendenza da sostanze legali e illegali, di dipendenza senza sostanza,
Dettagli4 I LAUREATI E IL LAVORO
4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.
Dettagli6. I consumi eccedentari 22
Gli italiani e l alcool Consumi, Tendenze e Atteggiamenti in Italia Sesta Indagine Doxa - Osservatorio Permanente Giovani e alcool Gennaio 2011 1 Indice Pag. 1. Premessa 3 2. Consumatori e non consumatori
DettagliIL PROGETTO "INCROCI PERICOLOSI"
Regione Veneto UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N 17 SER.T. SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE E ALCOLOGIA IL PROGETTO "INCROCI PERICOLOSI" Gestione operativa: Ser.T. di Este, Ser.T. di Monselice Responsabile del
DettagliL obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le
L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze nel corso dell anno 2009. Si è dunque
DettagliL uso e l abuso di alcol in Italia
20 aprile 2006 L uso e l abuso di alcol in Italia Anno 2005 Con l indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana si rilevano ogni anno numerose informazioni sulle famiglie, in particolare vengono studiati
DettagliPremessa. Dott. Giovanni Serpelloni Capo Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri
Premessa Dott. Giovanni Serpelloni Capo Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri Il presente opuscolo riporta i dati emersi dal primo anno di sperimentazione del Progetto
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliOrientamenti regionali per i Medici Competenti in tema di prevenzione, diagnosi e cura dell alcol dipendenza
Orientamenti regionali per i Medici Competenti in tema di prevenzione, diagnosi e cura dell alcol dipendenza Elementi ricorrenti negli indirizzi per la prevenzione delle problematiche legate a alcol e
DettagliUso di droga nella popolazione
USO DI DROGA NELLA POPOLAZIONE Uso di droga nella popolazione generale L obiettivo dell indagine campionaria IPSAD Italia2003 (Italian Population Survey on Alcool and Drugs), è quello di rilevare l utilizzo
DettagliAlcol, droghe e comportamenti a rischio
26 marzo 2014 h. 09.10-11.00: LEZIONE DI LEGALITA Alcol, droghe e comportamenti a rischio prof.ssa Alessandra Busulini Mosaico - classi 1 e : prevenzione all uso di alcol Mosaico - classi 2 e : prevenzione
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010
Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
DettagliDalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario
Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario L analisi del contesto demografico è l introduzione ideale alla sezione della salute. Il bisogno del cittadino residente sul territorio
DettagliANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487
MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato
DettagliGENITORI, FIGLI E ALCOOL
GENITORI, FIGLI E ALCOOL Un sondaggio Osservatorio - Doxa SINTESI E GRAFICI Roma, 4 dicembre 2008 I GIOVANI E LA COMUNICAZIONE SULL ALCOOL I GENITORI SONO INFORMATI DI COSA FANNO I FIGLI NEL TEMPO LIBERO?
DettagliLa rappresentazione delle giovani generazioni in Toscana: dati e indicatori. Anna Maria Bertazzoni Direttore generale, Istituto degli Innocenti
La rappresentazione delle giovani generazioni in Toscana: dati e indicatori Anna Maria Bertazzoni Direttore generale, Istituto degli Innocenti Dati e indicatori sulla condizione dell infanzia e dell adolescenza
DettagliServizio Regionale di Accoglienza Telefonica LINEAVERDEDROGA
Servizio Regionale di Accoglienza Telefonica LINEAVERDEDROGA Grande B. S., Bevacqua T., Sorrentino C. LineaVerdeDroga (Ser.T. di Catanzaro) Introduzione LineaVerdeDroga (LVD) è il Servizio di Accoglienza
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliAlternanza scuola lavoro: a che punto siamo?
Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Esiti monitoraggio nazionale a.s. 2012/2013 1 Dati in sintesi e trend L alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica innovativa del sistema dell istruzione
DettagliRISCHI LAVORATIVI DA ALCOL LEGISLAZIONE E PROCEDURE. 16 giugno 2015 Ing. Stefano Morachiello R.S.P.P.
RISCHI LAVORATIVI DA ALCOL LEGISLAZIONE E PROCEDURE MORTALITÀ ALCOL CORRELATA IN ITALIA più di 25.000 all anno (17.000 maschi, 8000 femmine) 10% di tutti i decessi Cause: cirrosi epatica incidenti stradali
DettagliSalute percepita nella ASL 8 di Cagliari
Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto
DettagliI consumi di bevande alcoliche FABIO VOLLER
I consumi di bevande alcoliche FABIO VOLLER Consumatori di vino (%) nella vita, nell ultimo anno, nell ultimo mese 90 80 87,8 81,3 81,5 MASCHI FEMMINE 71 70,4 70 60 50 40 57,7 30 20 10 0 VITA ANNO MESE
DettagliLʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni
Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni Rita Bencivenga Coordinamento gruppo di lavoro su Over50 e ICT Network ENLL 2 Ottobre 2012 In vista del seminario conclusivo del
DettagliL ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA
DettagliPREVENZIONE USO DI SOSTANZE LEGALI ED ILLEGALI:ALCoL E TABAGISMO
PREVENZIONE USO DI SOSTANZE LEGALI ED ILLEGALI:ALCoL E TABAGISMO Obiettivi prioritari TABAGISMO (CLASSI PRIME) 1. Informare scientificamente sui rischi legati al consumo di tabacco 2. Disincentivare l
DettagliI fattori di rischio degli incidenti stradali nei giovani toscani in base ai dati EDIT 2015
I fattori di rischio degli incidenti stradali nei giovani toscani in base ai dati EDIT 2015 Francesco Innocenti Osservatorio di Epidemiologia francesco.innocenti@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità
DettagliREPORT PROGETTO DOPO LA COMUNITA PER UN POSTO ALLA VITA (EX LEGE 45/99 I TRIENNALITA ) *
REPORT PROGETTO DOPO LA COMUNITA PER UN POSTO ALLA VITA (EX LEGE 5/99 I TRIENNALITA ) * PERIODO ANALIZZATO DAL LUGLIO 2000 AL GIUGNO 2002 Nel periodo sopra indicato sono stati inseriti all interno del
DettagliL uso e l abuso di alcol in Italia
12 aprile 2007 L uso e l abuso di alcol in Italia Anno 2006 Con l indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana si rilevano ogni anno numerose informazioni sulle famiglie, con particolare riguardo
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME
ACQUI TERME Corso di formazione Divieto di assunzione bevande alcoliche per gli insegnanti Linee di indirizzo della Regione Piemonte per la verifica di assenza di rischi alcolcorrelati del 22 ottobre 2012
DettagliLa famiglia davanti all autismo
La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile
Dettagli2.3 I SERVIZI SOCIALI
2.3.2 Il Servizio Sociale Apertura: Indirizzo: Recapiti: tel. Il Servizio alla Persona, ha preso avvio il: I servizi socio-assistenziali sono rivolti a tutti i cittadini residenti nel Comune di Pomezia.
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliSistema di Sorveglianza PASSI
ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE Direzione Generale della Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Sistema di Sorveglianza PASSI Schede Tematiche e 2008-2011 Alcol Consumo
DettagliCOMMISSIONE QUALITA. Oggetto: Relazione valutazione questionario soddisfazione genitori a.s. 12/13
COMMISSIONE QUALITA Bergamo, 10 maggio 2013 Oggetto: Relazione valutazione questionario soddisfazione genitori a.s. 12/13 Il sondaggio effettuato via mail ha sostituito alle quattro opzioni indicate una
DettagliSorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006
LazioSanità Agenzia Sanità Pubblica Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006 Domenico Di Lallo La prevenzione degli effetti sulla salute delle
DettagliSistema di sorveglianza Passi
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Uso dei dispositivi per la sicurezza stradale periodo 2010-2013 Valle d Aosta USO DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA STRADALE
Dettagli«FAMILY ANGELS intende promuovere azioni positive volte a:
«FAMILY ANGELS intende promuovere azioni positive volte a: Rispondere ai bisogni di conciliazione dei tempi di vita e lavoro proponendo forme di autorganizzazione; Favorire la richiesta di flessibilità
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliINFEZIONE DA HIV e AIDS
Dipartimento di Prevenzione Medica Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive INFEZIONE DA HIV e AIDS (elaborazione dati dal programma informatizzato Regione Lombardia Mainf e portale
DettagliFrancesco MORABITO Direttore Sanitario ASL CN2.
Francesco MORABITO Direttore Sanitario ASL CN2. Alcuni dati di contesto 2 La S.O.C. Psicologia dell A.S.L. CN2 ha valenza territoriale ed ospedaliera; articola gli interventi sanitari su due Presidi Ospedalieri
DettagliLA PREVENZIONE DEI RISCHI DERIVANTI DALL ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE TRA I GIOVANI ATTRAVERSO INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE
ALCOL E PREVENZIONE ASCOLTANDO I GIOVANI LA PREVENZIONE DEI RISCHI DERIVANTI DALL ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE TRA I GIOVANI ATTRAVERSO INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE Il consumo di
DettagliIL LAVORO NEL CARCERE DI TRIESTE
IL LAVORO NEL CARCERE DI TRIESTE Ruolo del Dipartimento di Salute Mentale nella prevenzione all invio in OPG a cura di Renata Bracco Bolzano, 30 novembre 2013 Il territorio del DSM di ASS1 Provincia di
DettagliU.O. Pediatria di Comunità Via F. Crispi, 98 Catanzaro Resp.le Dr.ssa Rosa Anfosso DONNE IN CAMMINO INTRODUZIONE
U.O. Pediatria di Comunità Via F. Crispi, 98 Catanzaro Resp.le Dr.ssa Rosa Anfosso DONNE IN CAMMINO Progetto di integrazione socioculturale Rosa Anfosso, Guerino Mannarino, Rosetta Parentela INTRODUZIONE
Dettaglierogati per conto dell Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze nel corso dell anno 2010. È stata
L obiettivo della presente analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze nel corso dell anno 2010. È stata
DettagliQuestionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012
Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012 Premessa La seguente analisi dei questionari distribuiti dal Museo di Palazzo
DettagliI registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili
I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili Dott.ssa Rossana Ugenti Direttore Generale del Sistema Informativo e Statistico Sanitario Ministero della salute 6 dicembre
Dettagli