Statistiche per la prevenzione Danni da lavoro nell agricoltura nell industria e nell artigianato

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1 CONSULENZA STATISTICO ATTUARIALE Statistiche per la prevenzione Danni da lavoro nell agricoltura nell industria e nell artigianato

2 SUPPLEMENTO AL NOTIZIARIO STATISTICO N. 1-2/2011 Quaderni del Notiziario Statistico dell INAIL Direttore Responsabile: Dott. Alessandro SALVATI Redazione INAIL - Consulenza Statistico Attuariale Via Stefano Gradi, ROMA statisticoattuariale@inail.it

3 Premessa Il volume si compone di due parti: la prima riguarda i danni da lavoro espressi dalle attività agricole, la seconda attiene alle attività industriali e ai servizi. Ciascuna parte ha, a sua volta un articolazione interna per cui una prima frazione è dedicata all analisi dei più recenti dati sui casi di infortunio denunciati all INAIL al netto delle franchigie mentre una seconda è dedicata ad un analisi ampia per quanto possibile dei casi indennizzati di infortunio avvenuti in occasione di lavoro e di malattia professionale. Chiude il numero uno studio analitico relativo ad un problema metodologico. In questo numero tale analisi riguarda il fenomeno infortunistico e tecnopatico nella lavorazione Silvicoltura. Nelle prime pagine del presente volume è situata una Guida alla consultazione che ha lo scopo di favorire quanto più possibile la corretta comprensione delle tavole numeriche e delle loro didascalie. Si avverte fin d ora che le annate prossime potranno presentare qualche marginale, ulteriore affinamento rispetto allo schema attuale, affinamento di cui sarà comunque data, in ogni caso, notizia e motivazione. Avvertenze - Il boom di denunce di malattie professionali del 2009 continua nel 2010 (per approfondimenti consultare il paragrafo malattie professionali nella Parte Quinta/Statistiche del Rapporto annuale 2010 dell INAIL); - Per approfondimenti sul calo degli infortuni sul lavoro occorsi a lavoratori stranieri nel 2009 rispetto al 2008 consultare il Rapporto annuale 2009 dell INAIL paragrafo 2.c. Gli infortuni e lavoratori stranieri.

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5 Sommario Agricoltura Situazione generale 14 Parte Prima Tavole relative ai CASI DI INFORTUNIO AVVENUTI E DENUNCIATI NEL TAV. 1 LE LAVORAZIONI E IL SESSO 17 TAV. 2 LE LAVORAZIONI E LE REGIONI TAV. 3 LE LAVORAZIONI, LA RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E IL TIPO DI INFORTUNIO TAV. 4 IL MESE, IL GIORNO DELLA SETTIMANA E IL TIPO DI INFORTUNIO TAV. 5 L ORA SOLARE E IL MESE - INFORTUNI IN OCCASIONE DI LAVORO 24 Parte Seconda Tavole relative ai CASI AVVENUTI IN OCCASIONE DI LAVORO NEL 2009 E DEFINITI 25 TAV. 6 LE LAVORAZIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA 26 TAV. 7 LE LAVORAZIONI - Indici di gravità, durate medie in giorni e gradi medi di inabilità 26 TAV. 8 LE REGIONI - OCCUPATI ISTAT - ANNO TAV. 9 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA 28 TAV. 10 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - Indici di incidenza annua di infortunio in Italia 29 TAV. 11 GLI ANNI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - Indici di incidenza annua di infortunio in Italia 30 TAV. 12 L ETÀ, IL SESSO E IL TIPO DI CONSEGUENZA 31 TAV. 13 LE LAVORAZIONI E L ETÀ 32 TAV. 14 IL TIPO DI LUOGO E IL TIPO DI CONSEGUENZA 33 TAV. 15 IL TIPO DI LAVORO E IL TIPO DI CONSEGUENZA 34 TAV. 16 L ATTIVITÀ FISICA SPECIFICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA 34 TAV. 17 LA DEVIAZIONE E IL TIPO DI CONSEGUENZA 35 TAV. 18 IL CONTATTO E IL TIPO DI CONSEGUENZA 35 TAV. 19 I 3 AGENTI MATERIALI E IL TIPO DI CONSEGUENZA TAV. 20 L AGENTE MATERIALE E LA DEVIAZIONE 38 TAV. 21 LA SEDE ANATOMICA E LA DEVIAZIONE 39 TAV. 22 LA SEDE ANATOMICA E LE LAVORAZIONI 40-41

6 TAV. 23 LA SEDE ANATOMICA E IL CONTATTO 42 TAV. 24 LA SEDE ANATOMICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA 42 TAV. 25 LE LAVORAZIONI E LA NATURA DELLA LESIONE 43 TAV. 26 LA NATURA DELLA LESIONE E LA DEVIAZIONE 43 TAV. 27 LA NATURA DELLA LESIONE E IL CONTATTO 44 TAV. 28 LA NATURA DELLA LESIONE E IL TIPO DI CONSEGUENZA 44 TAV. 29 LA SEDE ANATOMICA E LA NATURA DELLA LESIONE - Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre TAV. 30 LA SEDE ANATOMICA E LA NATURA DELLA LESIONE - Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti in morte a tutto il 31 ottobre TAV. 31 LE LAVORAZIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - STRANIERI 46 TAV. 32 IL PAESE DI NASCITA E IL TIPO DI CONSEGUENZA - STRANIERI 46 TAV. 33 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - STRANIERI 47 TAV. 34 LE LAVORAZIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - PARASUBORDINATI 48 TAV. 35 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - INFORTUNI STRADALI 49 TAV. 36 LE LAVORAZIONI E IL TIPO DI MALATTIA TAV. 37 LE REGIONI E IL TIPO DI MALATTIA TAV. 38 GLI ANNI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - MALATTIE PROFESSIONALI 54

7 Industria e Artigianato Situazione generale 56 Parte Prima Tavole relative ai CASI DI INFORTUNIO AVVENUTI E DENUNCIATI NEL TAV. 1 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL SESSO 59 TAV. 2 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E LE REGIONI TAV. 3 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E LE REGIONI - APPRENDISTI TAV. 4 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA, LA RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E IL TIPO DI INFORTUNIO TAV. 5 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL MESE - INFORTUNI IN OCCASIONE DI LAVORO TAV. 6 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL MESE - INFORTUNI IN ITINERE TAV. 7 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA, IL GIORNO DELLA SETTIMANA E IL TIPO DI INFORTUNIO TAV. 8 L ORA SOLARE E L ORA ORDINALE - INFORTUNI IN OCCASIONE DI LAVORO 72 Parte Seconda Tavole relative ai CASI AVVENUTI IN OCCASIONE DI LAVORO NEL 2009 E DEFINITI 73 TAV. 9 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA 74 TAV. 10 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA - Indici di gravità, durate medie in giorni e gradi medi di inabilità 75 TAV. 11 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E LE REGIONI - ADDETTI INAIL - Anno TAV 12 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA - Indici di frequenza annua di infortunio in Italia 78 TAV. 13 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA 79 TAV. 14 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - Indici di frequenza annua di infortunio in Italia 80 TAV. 15 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - Indici standardizzati di frequenza annua di infortunio in Italia 81 TAV. 16 GLI ANNI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - Indici di frequenza annua di infortunio in Italia 82 TAV. 17 L ETÀ, IL SESSO E IL TIPO DI CONSEGUENZA 83 TAV. 18 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E L ETÀ 84 TAV. 19 IL TIPO DI LUOGO E IL TIPO DI CONSEGUENZA 85 TAV. 20 IL TIPO DI LAVORO E IL TIPO DI CONSEGUENZA 86

8 TAV. 21 L ATTIVITÀ FISICA SPECIFICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA 86 TAV. 22 LA DEVIAZIONE E IL TIPO DI CONSEGUENZA 87 TAV. 23 IL CONTATTO E IL TIPO DI CONSEGUENZA 87 TAV. 24 I 3 AGENTI MATERIALI E IL TIPO DI CONSEGUENZA TAV. 25 L AGENTE MATERIALE E LA DEVIAZIONE 90 TAV. 26 LA SEDE ANATOMICA E LA DEVIAZIONE 91 TAV. 27 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E LA SEDE ANATOMICA TAV. 28 LA SEDE ANATOMICA E IL CONTATTO 94 TAV. 29 LA SEDE ANATOMICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA 95 TAV. 30 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E LA NATURA DELLA LESIONE 96 TAV. 31 LA NATURA DELLA LESIONE E LA DEVIAZIONE 97 TAV. 32 LA NATURA DELLA LESIONE E IL CONTATTO 98 TAV. 33 LA NATURA DELLA LESIONE E IL TIPO DI CONSEGUENZA 99 TAV. 34 LA SEDE ANATOMICA E LA NATURA DELLA LESIONE - Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre TAV. 35 LA SEDE ANATOMICA E LA NATURA DELLA LESIONE - Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti in morte a tutto il 31 ottobre TAV. 36 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA - STRANIERI 102 TAV. 37 IL PAESE DI NASCITA E IL TIPO DI CONSEGUENZA - STRANIERI 103 TAV. 38 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - STRANIERI 103 TAV. 39 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA - PARASUBORDINATI 104 TAV. 40 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA - INTERINALI 105 TAV. 41 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA - INFORTUNI STRADALI 106 TAV. 42 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - INFORTUNI STRADALI 107 TAV. 43 I SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E IL TIPO DI MALATTIA TAV. 44 LE REGIONI E IL TIPO DI MALATTIA TAV. 45 GLI ANNI E IL TIPO DI CONSEGUENZA - MALATTIE PROFESSIONALI 112 Relazione 113

9 Guida alla consultazione Per una corretta comprensione delle tavole statistiche, delle locuzioni in esse inserite e dei segni convenzionali utilizzati in questo volume, si fornisce un breve glossario alfabetico esplicativo: ADDETTI: si tratta di una misura di esposizione al rischio espressa in numero di uomini-anno assicurati all INAIL nell ambito della gestione Attività industriali e Servizi; risultano esclusi da tale computo gli apprendisti, gli interinali, gli iscritti a polizze speciali e comunque i lavoratori delle altre gestioni dell Istituto. L uomo-anno è unità di conto corrispondente ad un assicurato al lavoro per 300 giorni l anno e per una durata settimanale prevista dal contratto di lavoro vigente. Il numero di addetti, calcolato per ciascuna posizione assicurativa o unità produttiva, rapporta la massa retributiva annua alla retribuzione media del grande gruppo di lavorazione relativa alla provincia di appartenenza. Si ritiene, in genere, che tale stimatore sia lievemente sovrastimato in quanto la retribuzione media, calcolata sulla collettività degli infortunati, esprime un dato di poco inferiore alla realtà; AGENTE MATERIALE DEL CONTATTO: principale agente materiale associato al contatto che ha provocato la lesione; si tratta di uno degli otto elementi che compongono la rosa di variabili in cui l accadimento dell infortunio viene articolato dal sistema europeo ESAW/3; AGENTE MATERIALE DELL ATTIVITÀ FISICA SPECIFICA: principale agente materiale associato all attività fisica specifica svolta dalla vittima al momento dell infortunio; si tratta di uno degli otto elementi che compongono la rosa di variabili in cui l accadimento infortunistico viene articolato dal sistema europeo ESAW/3; AGENTE MATERIALE DELLA DEVIAZIONE: principale agente materiale associato all azione deviante; si tratta di uno degli otto elementi che compongono la rosa di variabili in cui l accadimento infortunistico viene articolato dal sistema europeo ESAW/3; APPRENDISTI: l apprendistato è un contratto a contenuto formativo, in cui il datore di lavoro, oltre a versare un corrispettivo per l attività svolta, garantisce all apprendista una formazione professionale; ATTIVITÀ FISICA SPECIFICA: insieme al suo agente materiale esprime il gesto, l azione esercitati dalla vittima al momento dell infortunio; si tratta di uno degli otto elementi che compongono la rosa di variabili in cui l accadimento infortunistico viene articolato dal sistema europeo ESAW/3; CASO INDETERMINATO (o, sinteticamente, INDETERMINATO ): infortunio o malattia professionale per cui si sia dimostrato impossibile, in base alle informazioni esistenti nell archivio elettronico dell Istituto, individuare la esatta modalità riguardante la variabile presa in considerazione nella specifica tavola (ad es.: settore di attività economica, numero tabellare di malattia professionale, ecc.); CENTRO (o ITALIA CENTRALE): ripartizione geografica costituita dalle regioni Toscana, Umbria, Marche e Lazio; CONTATTO: insieme al suo agente materiale esprime il contatto lesivo con la vittima di un infortunio; si tratta di uno degli otto elementi che compongono la rosa di variabili in cui l accadimento infortunistico viene articolato dal sistema europeo ESAW/3; DATI PER COMPETENZA: distribuzione degli infortuni o delle malattie professionali per anno di avvenimento (infortuni) o per anno di manifestazione (malattia professionale); DATI PER ESERCIZIO: distribuzione degli infortuni o delle malattie professionali per anno di definizione amministrativa; DEFINIZIONE AMMINISTRATIVA (o, sinteticamente, DEFINIZIONE ): chiusura amministrativa della pratica riguardante un infortunio o una malattia professionale; DEVIAZIONE: insieme al suo agente materiale esprime l evento, deviante rispetto alla norma, che ha portato all infortunio; si tratta di uno degli otto elementi che compongono la rosa di variabili in cui l accadimento infortunistico viene articolato dal sistema europeo ESAW/3; DURATA MEDIA DELL INABILITÀ TEMPORANEA: rapporto tra numero complessivo di giorni indennizzati per inabilità temporanea e numero di casi cui esso si riferisce. Il valore della durata non è perciò comprensivo dei giorni in 9

10 franchigia assicurativa (tre giorni oltre quello dell infortunio). Si segnala che, nel calcolo della durata media, non sono considerati gli eventi in itinere; ETÀ INIZIALE: s intende, in questo caso, l età dell inabile al momento della definizione dell infortunio; FRANCHIGIA: periodo iniziale di assenza dal lavoro per il quale l INAIL non corrisponde alcuna prestazione al lavoratore (al massimo, tre giorni con esclusione del giorno dell infortunio); GESTIONE: raggruppamento assicurativo di attività lavorative regolato da norme sull assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro. Attualmente l INAIL prevede le seguenti quattro gestioni: Industria e Servizi, Agricoltura (non industriale), Conto Stato, Medici Radiologi; GRADO INIZIALE DI INABILITÀ: grado di inabilità permanente attribuito all inabile permanente al momento della assegnazione della prestazione; GRADO MEDIO DI INABILITÀ: è calcolato sulla base del grado iniziale. Si segnala che nel calcolo, analogamente a quanto avviene per la durata media, non sono considerati gli eventi in itinere. INABILITÀ TEMPORANEA (o, sinteticamente, TEMPORANEA ): tipo di definizione relativa ad un infortunio o ad una malattia professionale che abbiano comportato una astensione dal lavoro superiore a tre giorni ma che si siano conclusi senza postumi permanenti o con postumi permanenti di grado di inabilità o di menomazione inferiore al minimo indennizzabile; INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (o, sinteticamente, PERMANENTE ): tipo di definizione di un infortunio o di una malattia professionale che abbiano provocato una inabilità permanente non inferiore all 11% (per eventi verificatesi prima del ) o una menomazione permanente non inferiore al 6% (per eventi verificatesi a partire dal ); INDICI DI FREQUENZA: s intende con tale locuzione il rapporto, in un intervallo di tempo determinato, tra numero degli infortuni indennizzati al netto di quelli in itinere e una misura della esposizione al rischio. Tale ultimo parametro, per la gestione Industria e Servizi, è costituita dal numero di ADDETTI mentre, per la gestione agricola, è data dal numero di OCCUPATI ISTAT ricavato dalla Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, effettuata da quell Istituto (e quindi più correttamente in quest ultimo caso si tratta di un INDICE DI INCIDENZA); in realtà, tale elemento non coincide pienamente con la popolazione agricola assicurata dall Inail ma esprime piuttosto l intera collettività degli occupati in Agricoltura (compresi, ad esempio gli occupati dell Agrindustria che l Inail considera invece nella gestione Industria e Servizi). Per tale motivo gli indici qui calcolati sono da ritenere leggermente sottostimati. INDICI DI FREQUENZA STANDARDIZZATI: gli indici di frequenza in precedenza descritti non sono del tutto adatti a confrontare tra loro realtà territoriali o temporali fortemente influenzate dalla diversa distribuzione di variabili che incidono sull evento studiato. Una di tali variabili, particolarmente rilevante, è l attività economica: è noto che la probabilità di accadimento infortunistico dipende dall attività economica, ad es. il rischio infortunistico è assai maggiore in edilizia o nella mineraria piuttosto che nell industria tessile. Pertanto, confrontare i dati di due popolazioni lavorative delle quali in una la consistenza degli addetti nel comparto edile o minerario sia rispettivamente molto più elevata che nell altra, potrebbe portare a conclusioni fuorvianti. Per ovviare a questo problema si usa l artificio statistico della standardizzazione che, in pratica, ricostruisce i dati (e l indice, ovviamente) come se le due popolazioni a confronto avessero uguale composizione rispetto alla variabile di cui vogliamo eliminare l effetto (nella fattispecie, l attività economica). Ovviamente ciò può essere fatto per più variabili con l avvertenza che reiterando più volte il procedimento si rischia di gettare con l acqua calda anche il bambino. In questa sede gli indici standardizzati lo sono solamente rispetto all attività economica. INDICI DI GRAVITÀ: tali indicatori vengono calcolati come rapporto tra numero di casi indennizzati per inabilità permanente e morte e totale dei casi indennizzati tout court. Si è scelta questa misura di gravità piuttosto che il consueto indice internazionale in quanto quest ultimo è, in realtà, un indicatore di frequenza e gravità e non solo di gravità; 10

11 INFORTUNI IN ITINERE: infortuni che si verificano lungo il tragitto casa-lavoro o lavoro- luogo di ristoro o in occasione di spostamenti necessari per raggiungere eventuali altre sedi di servizio e viceversa. Con l attuazione del D.to Lgs. 38/2000 (art. 12) l infortunio in itinere rientra a pieno titolo tra gli infortuni indennizzabili, salvo il caso di deviazioni dal percorso del tutto indipendenti dai motivi di lavoro o comunque non necessitate e il caso dell utilizzo non necessitato di un mezzo di trasporto privato. INFORTUNI IN OCCASIONE DI LAVORO: eventi lesivi derivati dall azione di una causa violenta ed esterna verificatasi in occasione di lavoro da cui derivi la morte, una inabilità permanente, assoluta o parziale, o una inabilità temporanea che comporti un astensione dal lavoro di più di tre giorni escluso quello dell infortunio; INFORTUNI STRADALI: infortuni avvenuti, in occasione di lavoro o in itinere, nella pubblica via e causati dalla circolazione stradale; non è peraltro considerato infortunio stradale, in nessun caso, quello che abbia per teatro il cantiere di lavoro né, naturalmente, quello che colpisca l agricoltore mentre nel proprio campo di lavoro utilizza macchine agricole di ogni tipo. Nella presente pubblicazione si considerano solo gli infortuni stradali in occasione di lavoro; ISOLE: ripartizione geografica comprendente le regioni della Sicilia e della Sardegna; LAVORATORI PARASUBORDINATI: vocabolo ormai superato per indicare i lavoratori a progetto o, per usare un altra locuzione ormai ugualmente superata, i Co.Co.Co; LAVORATORI INTERINALI: forma contrattuale ora sostituita dalla somministrazione di lavoro (L. 30/2003); LAVORAZIONI AGRICOLE: attività lavorative agricole inerenti alla coltivazione di fondi, alla silvicoltura, all allevamento del bestiame e alle attività ausiliarie connesse eseguite, con o senza l impiego di macchine, da aziende tipicamente agricole, cioè non aventi quelle finalità che caratterizzano l azienda industriale; MALATTIE PROFESSIONALI: affezioni dovute all azione nociva e lenta di un fattore patogeno presente nell ambiente in cui si svolge l attività lavorativa. Le malattie professionali si suddividono in malattie tabellate e non tabellate. Le malattie tabellate (tassativamente indicate nel D.P.R. 13 aprile 1994, n. 336) sono riunite in due elenchi (tabelle, appunto), uno per la gestione Industria e Servizi ed uno per la gestione Agricoltura. Per tali malattie il nesso eziologico è dato per accertato. In ogni caso, ogni altra malattia di cui i lavoratori riescano a dimostrare la causalità lavorativa, pur se non inserite nell elenco tabellare del citato D.P.R. 336, vengono indennizzate e poi conteggiate a fini statistici. Per articolare ulteriormente le due nomenclature secondo lo specifico tipo di malattia da cui è stato colpito il lavoratore, si usa il codice sanitario; MODALITÀ DI ACCADIMENTO: circostanze nelle quali si articola la dinamica dell evento lesivo espresse attraverso le otto variabili appositamente previste dal sistema europeo ESAW/3; MORTE: tipo di definizione amministrativa dei casi di infortunio o di malattia professionale che abbiano provocato il decesso del lavoratore; NATURA DELLA LESIONE: tipo di pregiudizio psicofisico conseguente ad un azione lesiva causata da un infortunio; NORD-EST: ripartizione geografica comprendente le regioni Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna; NORD-OVEST: ripartizione geografica comprendente le regioni Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia e Liguria; ORA ORDINALE: numero ordinale che esprime (in ore intere per eccesso) il tempo trascorso dall inizio del turno di lavoro al momento dell infortunio; ORA SOLARE: numero ordinale che esprime (in ore intere per eccesso) il tempo trascorso dalla mezzanotte al momento dell infortunio; SEDE DELLA LESIONE: distretto corporeo interessato dal danno lesivo conseguente ad un infortunio; SEGNI CONVENZIONALI: un segno - contraddistingue l insussistenza, nello specifico, del fenomeno, mentre è segnalato mediante tre punti,..., il caso in cui i valori percentuali non raggiungano una cifra significativa dell ordine minimo considerato. 11

12 SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA: articolazione per tipo di attività effettuata sulla base della classificazione ISTAT ATECO Tale classificazione delle attività economiche è compatibile con le analoghe nomenclature internazionali; STRANIERI: si intendono coloro che sono nati in un paese esterno all Italia; SUD: ripartizione geografica comprendente le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria; TIPO DI LAVORO: tipo di incombenza svolta dal lavoratore al momento dell infortunio; si tratta di uno degli otto elementi che compongono la rosa di variabili in cui l accadimento dell infortunio viene articolato dal sistema europeo ESAW/3; TIPO DI LUOGO: luogo lavorativo teatro dell infortunio; si tratta di uno degli otto elementi che compongono la rosa di variabili in cui l accadimento dell infortunio viene articolato dal sistema europeo ESAW/3; Si sottolinea come gli indici di frequenza rappresentati in appresso siano stati calcolati indipendentemente dalla loro significatività statistica. In particolare, in taluni casi di scarsa numerosità (ad es. nel comparto B pesca in acque interne ), gli indicatori ottenuti appaiono visibilmente non significativi e perciò il loro utilizzo va effettuato con ogni prudenza. Per più approfondite informazioni sulla materia infortunistica si rimanda infine alle pagine iniziali del Notiziario Statistico di cui Statistiche per la Prevenzione rappresenta, come si è detto, un supplemento annuale. 12

13 Statistiche per la prevenzione Dati globali 2010 Danni da lavoro nell agricoltura

14 Situazione generale Danni da lavoro nel settore: aziende agricole CASI DI INFORTUNIO AVVENUTI NELL ANNO denunciati a tutto il 31 ottobre 2011 n. casi di cui franchigie Totale in itinere Totale in itinere CASI DI INFORTUNIO AVVENUTI NELL ANNO definiti con indennizzo ([) a tutto il 31 ottobre 2011 n. casi % Totale in itinere Totale in itinere mortali ,3 1, (in capitale) ,2 11,6 con postumi permanenti di grado (in rendita) ,3 4,1 Totale ,5 15,7 con inabilità temporanea ,2 82,9 in complesso ,0 100,0 ([) sono esclusi i casi non riconosciuti dall INAIL come infortuni sul lavoro MALATTIE PROFESSIONALI MANIFESTATESI NELL ANNO denunciate a tutto il 31 ottobre 2011 n MALATTIE PROFESSIONALI MANIFESTATESI NELL ANNO definite con indennizzo a tutto il 31 ottobre 2011 n. % mortali ([[) 4 0, (in capitale) ,6 con postumi permanenti di grado (in rendita) ,1 Totale ,7 con inabilità temporanea 49 3,1 in complesso ,0 ([[) sono compresi anche i casi derivanti da rendite dirette pregresse 14

15 Parte Prima Tavole relative ai Casi di infortunio avvenuti e denunciati nel 2010

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17 TAV. 1 LE LAVORAZIONI E IL SESSO Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010 e denunciati a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole LAVORAZIONI PREPARAZIONE TERRENO PROPAGAZIONE PIANTE COLTIVAZIONI SPECIALI LAVORAZ. DOPO LA SEMINA ALTRE LAV. ANTE RACCOLTA SILVICOLTURA ALLEVAMENTO ANIMALI BONIFICA MIGLIOR. FONDI LAVORAZ. AUSILIARIE RACCOLTA TRASF. PRODOTTI NON VALORIZZATO INDETERMINATA TOTALE N. CASI DI CUI FRANCHIGIE MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE LAVORAZIONI valore assoluto PREPARAZIONE TERRENO PROPAGAZIONE PIANTE COLTIVAZIONI SPECIALI LAVORAZ. DOPO LA SEMINA ALTRE LAV. ANTE RACCOLTA SILVICOLTURA ALLEVAMENTO ANIMALI BONIFICA MIGLIOR. FONDI LAVORAZ. AUSILIARIE RACCOLTA TRASF. PRODOTTI NON VALORIZZATO INDETERMINATA 17

18 TAV. 2 LE LAVORAZIONI E LE REGIONI Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010 e denunciati a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole LAVORAZIONI N. casi PIEMONTE VALLE LOMBARDIA LIGURIA BOLZANO TRENTO TRENTINO VENETO D AOSTA A. A. PREPARAZIONE TERRENO PROPAGAZIONE PIANTE COLTIVAZIONI SPECIALI LAVORAZ. DOPO LA SEMINA ALTRE LAV. ANTE RACCOLTA SILVICOLTURA ALLEVAMENTO ANIMALI BONIFICA MIGLIOR. FONDI LAVORAZ. AUSILIARIE RACCOLTA TRASF. PRODOTTI NON VALORIZZATO INDETERMINATA TOTALE ,6 19,8 3,1 0,7 2,5 3,3 11, ,0 7,9 4,6 0,9 0,3 1,2 8, ,3 0,1 3,7 0,9 0,3 8,2 8,5 11, ,1 3,9 0,5 0,3 0,1 0,4 6, ,7 0,9 0,2 1,8 0,3 2,2 3, ,7 1,0 3,1 0,7 2,8 1,2 4,1 2, ,6 1,8 27,8 1,1 17,5 2,1 19,6 15, ,5-0,2 0,2 4,9 0,2 5,1 3, ,5 0,1 11,5 1,5 8,4 1,7 10,1 6, ,4 1,2 1,4 2,8 0,2 3,0 6, , ,5 0,3 4,9 1,3 2,5 1,0 3,4 10, ,8 3,5 84,9 15,5 43,0 17,9 60,9 85,1 LE REGIONI valore PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA LIGURIA BOLZANO TRENTO TRENTINO A. A. VENETO FRIULI V. GIULIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA 18

19 REGIONI distribuzione FRIULI EMILIA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA V. GIULIA ROMAGNA 2,3 23,2 16,1 12,0 20,5 6,5 14,5 2,9 9,7 20,0 3,8 7,8 16,4 6,3 0,7 14,4 8,9 1,6 2,3 3,7 4,3 0,6 2,3 4,1 2,7 1,4 3,6 1,4 1,1 10,9 6,2 3,0 2,8 1,2 1,6 0,4 2,0 2,7 3,1 0,3 2,3 1,6 1,2 7,3 5,1 1,3 5,3 4,7 6,2 1,3 2,3 4,5 0,9 0,5 9,5 2,4 0,1 3,1 2,1 0,5 1,1 1,6 1,0 0,1 1,6 2,9 0,4 0,5 0,7 0,8 0,8 2,6 11,8 2,9 1,3 1,4 0,7 0,8 2,4 1,9 0,8 1,7 2,1 11,7 3,4 23,9 10,4 5,2 8,8 11,2 8,4 4,3 5,6 5,1 1,7 0,8 4,9 17,4 0,1 0,8 1,2 0,2 0,1 0,5 0,1 0,1 0,4 0,3 0,2 1,8 0,8 0,8 5,4 27,0 11,6 1,7 2,0 3,4 3,6 0,9 6,0 11,9 0,8 4,8 4,6 4,2 0,7 5,4 4,5 2,6 2,6 2,0 1,2 0,2 2,1 6,9 4,3 1,5 7,1 1,8 0,1 0,1-0,1-0,1-0,1 0,1 1,7 10,2 5,3 1,8 2,5 2,4 3,7 1,0 2,7 4,3 0,8 2,5 3,9 2,4 17,6 129,0 83,3 32,9 49,2 38,6 45,3 12,5 37,3 64,8 19,4 23,7 56,0 50,7 LE REGIONI valore UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA 19

20 TAV. 3 LE LAVORAZIONI, LA RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E IL TIPO DI INFORTUNIO Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010 e denunciati a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole LAVORAZIONI PREPARAZIONE TERRENO PROPAGAZIONE PIANTE COLTIVAZIONI SPECIALI LAVORAZ. DOPO LA SEMINA ALTRE LAV. ANTE RACCOLTA SILVICOLTURA ALLEVAMENTO ANIMALI BONIFICA MIGLIOR. FONDI LAVORAZ. AUSILIARIE RACCOLTA TRASF. PRODOTTI NON VALORIZZATO INDETERMINATA TOTALE N. casi NORD-OVEST IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE DI LAVORO DI LAVORO ,6 54,3 55, ,1 35,6 18, ,0 8,0 7, ,5 8,0 7, ,8 3,6 2, ,5 6,2 7, ,7 36,5 52, ,9-0, ,3 37,4 24, ,2 0,9 5, ,1-0, ,2 2,7 12, ,8 193,1 193,8 RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E TIPO DI INFORTUNIO valore NORD-OVEST NORD-EST CENTRO SUD ISOLE IN OCCASIONE DI LAVORO IN ITINERE 20

21 RIPARTIZIONE GEOGRAFICA distribuzione NORD-EST CENTRO SUD ISOLE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE DI LAVORO DI LAVORO DI LAVORO DI LAVORO 40,1 29,4 39,8 54,9 64,1 55,1 58,9 52,5 58,7 22,5 29,4 22,7 24,6 34,7 24,8 16,0 37,4 16,5 15,3 19,6 15,4 4,8 13,3 5,0 31,9 39,1 32,1 13,0 23,1 13,2 10,1 9,8 10,0 3,7 7,1 3,8 15,5 17,8 15,5 16,5 13,3 16,4 15,7 16,9 15,7 11,5 29,4 11,9 9,0 6,2 8,9 5,3 5,3 5,3 6,5 8,9 6,5 1,5 0,9 1,5 9,5 11,6 9,6 17,5 12,5 17,4 8,4 4,4 8,4 13,4 27,6 13,7 63,1 23,1 62,2 35,9 22,2 35,6 26,4 3,6 25,8 22,7 8,9 22,4 9,2 5,3 9,1 2,0 1,8 2,0 2,9 6,2 3,0 1,6 1,8 1,6 49,0 64,1 49,4 18,5 24,9 18,7 28,1 27,6 28,0 8,5 19,6 8,8 15,1 16,0 15,1 11,5 18,7 11,7 16,3 9,8 16,2 8,5 25,8 8,9 0,2-0,2 0,2-0,2 0,2-0,2 0,2-0,2 26,4 4,4 25,9 12,3 3,6 12,1 15,3 3,6 15,0 6,4 1,8 6,3 293,5 251,8 292,5 203,5 226,9 204,0 203,9 162,8 202,9 105,3 165,5 106,7 21

22 TAV. 4 IL MESE, IL GIORNO DELLA SETTIMANA E IL TIPO DI INFORTUNIO Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010 e denunciati a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole MESE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE IN COMPLESSO N. casi LUNEDÌ MARTEDÌ IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE DI LAVORO DI LAVORO DI LAVORO MEDIA GIORNALIERA LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO E FESTIVI IN OCCASIONE DI LAVORO IN ITINERE 22

23 MEDIA GIORNALIERA MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO E FESTIVI IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE IN OCCASIONE IN ITINERE TOTALE DI LAVORO DI LAVORO DI LAVORO DI LAVORO

24 TAV. 5 L ORA SOLARE E IL MESE Infortuni in occasione di lavoro avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010 e denunciati a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole ORA SOLARE Indeterminata TOTALE N. casi N. casi MESE distribuzione GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE 43 0,9 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1 32 0,7 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1-36 0,8 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 53 1,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1 0,2 0, ,1 0,2 0,2 0,3 0,3 0,3 0,3 0,4 0,3 0,3 0,2 0,3 0, ,4 0,7 0,5 0,6 0,7 0,8 1,0 1,0 1,1 1,0 0,4 0,9 0, ,9 1,6 1,5 2,1 1,9 2,5 2,8 3,2 2,3 2,1 2,0 2,2 1, ,4 4,2 4,1 5,5 4,6 4,9 4,5 6,0 5,2 5,0 4,8 4,7 3, ,0 4,9 4,8 6,0 5,5 5,6 5,2 6,0 5,3 6,7 5,8 5,2 5, ,8 7,4 7,6 9,0 7,2 7,8 7,7 8,4 7,1 8,6 8,3 7,5 6, ,9 4,2 4,9 6,4 5,4 5,4 5,8 6,3 5,2 5,7 5,3 5,8 4, ,3 3,2 2,9 4,2 3,2 3,7 3,9 3,8 3,6 3,8 3,9 3,2 2, ,2 1,4 1,6 2,1 1,8 1,5 1,8 1,7 1,6 1,6 1,6 1,9 1, ,5 2,8 2,5 3,2 2,9 2,8 2,3 2,6 2,2 3,5 2,9 3,2 2, ,6 4,9 4,7 5,1 5,0 4,0 4,0 3,6 3,8 4,5 5,0 4,8 4, ,9 5,2 5,6 6,4 5,3 4,8 4,4 4,2 4,2 6,1 6,1 6,2 5, ,4 3,7 4,4 5,6 4,8 4,4 4,5 4,8 4,4 5,8 5,5 4,2 3, ,7 2,3 2,1 3,2 3,6 3,7 3,7 4,3 4,5 4,4 4,2 2,6 2, ,3 0,8 1,2 1,3 2,1 2,6 2,9 3,6 2,9 2,6 1,5 1,0 1, ,3 0,6 0,3 0,7 1,0 1,1 1,6 1,9 1,3 1,1 0,8 0,5 0, ,9 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,5 0,5 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 65 1,4 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,3 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 52 1,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0,1 9 0,2-0, ,1 21,0 22,4 28,3 28,2 26,7 28,4 33,7 27,1 29,7 29,7 28,9 23, ,7 71,6 90,7 84,3 83,5 86,1 96,9 82,9 93,3 88,7 83,6 68,7 MESE valore Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 24

25 Parte Seconda Tavole relative ai Casi avvenuti in occasione di lavoro nel 2009 e definiti

26 TAV. 6 LE LAVORAZIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole LAVORAZIONI PREPARAZIONE TERRENO PROPAGAZIONE PIANTE COLTIVAZIONI SPECIALI LAVORAZ. DOPO LA SEMINA ALTRE LAV. ANTE RACCOLTA SILVICOLTURA ALLEVAMENTO ANIMALI BONIFICA MIGLIOR. FONDI LAVORAZ. AUSILIARIE RACCOLTA TRASF. PRODOTTI NON VALORIZZATO INDETERMINATA TOTALE TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale TAV. 7 LE LAVORAZIONI Indici di gravità, durate medie in giorni e gradi medi di inabilità degli infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole LAVORAZIONI PREPARAZIONE TERRENO PROPAGAZIONE PIANTE COLTIVAZIONI SPECIALI LAVORAZ. DOPO LA SEMINA ALTRE LAV. ANTE RACCOLTA SILVICOLTURA ALLEVAMENTO ANIMALI BONIFICA MIGLIOR. FONDI LAVORAZ. AUSILIARIE RACCOLTA TRASF. PRODOTTI NON VALORIZZATO INDETERMINATA TOTALE Indici di Durata media Grado medio gravità in giorni di inabilità 12,1 28,9 11,6 11,3 26,3 11,1 12,2 26,1 11,0 11,5 28,3 10,6 12,0 25,8 10,7 10,9 24,5 11,1 11,4 28,0 11,0 9,3 24,1 10,4 11,2 26,8 11,1 13,8 27,1 10,7 11,8 29,7-10,0 24,6 10,7 11,7 27,4 11,1 26

27 TAV. 8 LE REGIONI Occupati ISTAT - Anno 2009 Tutte le aziende agricole REGIONI PIEMONTE VALLE D AOSTA LOMBARDIA LIGURIA BOLZANO TRENTO TRENTINO A. A. VENETO FRIULI V. GIULIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA ITALIA OCCUPATI ISTAT LE REGIONI valore assoluto PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA LIGURIA BOLZANO TRENTO TRENTINO A. A. VENETO FRIULI V. GIULIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA 27

28 TAV. 9 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole REGIONI PIEMONTE VALLE D AOSTA LOMBARDIA LIGURIA BOLZANO TRENTO TRENTINO A. A. VENETO FRIULI V. GIULIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA ITALIA NORD-OVEST NORD-EST CENTRO SUD ISOLE TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale LE REGIONI valore assoluto PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA LIGURIA BOLZANO TRENTO TRENTINO A. A. VENETO FRIULI V. GIULIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA 28

29 TAV. 10 LE REGIONI E IL TIPO DI CONSEGUENZA Indici di incidenza annua di infortunio in Italia (x 1000 occupati) - Anno 2009 Tutte le aziende agricole REGIONI PIEMONTE VALLE D AOSTA LOMBARDIA LIGURIA BOLZANO TRENTO TRENTINO A. A. VENETO FRIULI V. GIULIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA ITALIA TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale 51,3 5,0 1,1 6,1 0,1 57,5 55,7 5,3 0,9 6,2 0,4 62,3 41,7 3,5 0,7 4,2 0,1 46,1 40,6 4,3 0,8 5,1 0,1 45,8 108,3 6,5 3,0 9,5 0,3 118,1 83,3 7,5 2,0 9,5 0,5 93,2 99,6 6,9 2,6 9,5 0,4 109,5 52,3 5,6 1,4 7,1 0,1 59,5 57,1 5,3 1,2 6,5 0,1 63,7 57,5 6,4 1,5 7,9 0,2 65,6 57,2 6,9 1,3 8,3 0,1 65,6 78,4 8,9 2,8 11,7 0,1 90,2 118,6 13,1 3,5 16,6 0,2 135,4 31,7 3,1 0,8 3,9 0,1 35,7 103,9 8,5 2,2 10,7 0,5 115,0 65,4 5,9 1,2 7,1 0,4 73,0 21,2 2,8 1,0 3,8 0,1 25,0 21,1 1,7 0,4 2,2 23,3 55,3 4,8 1,9 6,7 0,1 62,2 14,6 2,3 0,8 3,0 17,6 17,0 2,4 0,5 2,9 0,1 20,1 54,6 6,3 1,3 7,7 0,1 62,5 42,5 4,4 1,1 5,5 0,1 48,1 INDICI DI INCIDENZA 109,5 62,3 46,1 59,5 63,7 57,5 45,8 65,6 65,6 135,4 90,2 35,7 115,0 73,0 25,0 23,3 62,2 62,5 17,6 20,1 29

30 TAV. 11 GLI ANNI E IL TIPO DI CONSEGUENZA Indici di incidenza annua di infortunio in Italia (x 1000 occupati) Tutte le aziende agricole ANNI TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale 78, ,4 0,1 84,3 75, ,2 0,1 80,9 73, ,2 0,2 78,6 69, ,1 0,2 74,5 65, ,2 0,1 70,9 65, ,6 0,1 71,4 63,6 2,9 1,6 4,5 0,2 68,2 59,3 3,1 0,6 3,6 0,1 63,0 55,0 3,3 0,7 4,0 0,1 59,1 54,6 3,4 0,7 4,1 0,1 58,8 51,5 3,6 0,8 4,4 0,1 56,1 51,2 3,8 0,8 4,7 0,1 56,0 46,7 3,8 0,9 4,7 0,1 51,5 44,9 3,6 0,8 4,5 0,1 49,4 42,6 3,8 1,0 4,9 0,1 47,6 42,5 4,4 1,1 5,5 0,1 48,1 TIPO DI CONSEGUENZA valore TEMPORANEA PERMANENTE MORTE 30

31 TAV. 12 L ETÀ, IL SESSO E IL TIPO DI CONSEGUENZA Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole SESSO CLASSE DI ETÀ TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale Maschi + Femmine fino a e oltre non determinata In complesso Femmine fino a e oltre non determinata In complesso CLASSE DI ETÀ E SESSO valore assoluto Fino a e oltre non determinata MASCHI + FEMMINE FEMMINE 31

32 TAV. 13 LE LAVORAZIONI E L ETÀ Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole LAVORAZIONI PREPARAZIONE TERRENO PROPAGAZIONE PIANTE COLTIVAZIONI SPECIALI LAVORAZ. DOPO LA SEMINA ALTRE LAV. ANTE RACCOLTA SILVICOLTURA ALLEVAMENTO ANIMALI BONIFICA MIGLIOR. FONDI LAVORAZ. AUSILIARIE RACCOLTA TRASF. PRODOTTI NON VALORIZZATO INDETERMINATA TOTALE N. casi N. casi CLASSE DI ETÀ distribuzione Fino a e oltre non determin ,2 0,3 10,8 14,2 17,6 24,2 68,3 87,7 28,3 8, ,1 0,1 4,4 5,2 6,3 8,7 21,1 24,0 7,0 2, ,8 0,1 4,0 4,5 5,5 7,9 18,2 24,4 8,9 2, ,8 2,9 4,0 5,5 6,6 17,6 23,6 8,0 2, ,5 1,4 1,3 2,0 2,4 7,1 9,2 3,2 0, ,8 3,7 3,9 4,6 6,7 19,6 18,5 3,1 0, ,8 0,4 7,7 11,1 14,8 22,0 57,6 75,9 23,4 6, ,3 0,5 0,6 1,2 1,9 4,8 5,3 0,9 0, ,4 0,2 6,7 6,7 9,7 13,2 32,1 40,5 11,0 3, ,7 0,1 3,7 4,2 4,2 5,1 14,2 16,8 4,3 1,2 17 0, ,1 0, ,1 0,1 1,0 1,0 1,4 1,7 3,5 3,2 1,0 0, ,6 46,9 56,8 72,8 100,4 264,0 329,3 99,2 29,0 CLASSE DI ETÀ valore Fino a e oltre non determinata 32

33 TAV. 14 IL TIPO DI LUOGO E IL TIPO DI CONSEGUENZA Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole TIPO DI LUOGO Luogo industriale Cantiere, cava, miniera Luogo agricolo - di allevamento - coltura del suolo - coltura su albero, arbusto - zona forestale - Altro Luogo di attività terziaria Luogo di cura Luogo pubblico (1) Domicilio/luogo sportivo In alto In sotterraneo/acqua/altro Non codificato, non determinato TOTALE TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale (1) comprende ogni tipo di luogo pubblico aperto al transito o ad accesso limitato, nonché i mezzi di trasporto circolanti nella pubblica via. N.B.: Nell'analisi del fenomeno infortunistico secondo le variabili ESAW/3 si tenga conto che i casi non codificati e non determinati sono risultati particolarmente elevati nell'anno 2009 per sopravvenuti motivi tecnici TIPO DI LUOGO ([) valore assoluto Luogo industriale Cantiere, cava, miniera Luogo agricolo - di allevamento - coltura del suolo - coltura su albero, arbusto - zona forestale - altro Luogo di attività terziaria Luogo di cura Luogo pubblico (1) Domicilio/luogo sportivo In alto In sotterraneo/acqua/altro ([) Non sono compresi i casi non codificati, non determinati. 33

34 TAV. 15 IL TIPO DI LAVORO E IL TIPO DI CONSEGUENZA Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole TIPO DI LAVORO Produzione industriale Costruzione Attività agricola - trattamento del terreno - coltura dei vegetali - allevamento - forestale - altro Attività di servizio Attività complementari Circolazione Non codificato, non determinato TOTALE TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale N.B.: Nell'analisi del fenomeno infortunistico secondo le variabili ESAW/3 si tenga conto che i casi non codificati e non determinati sono risultati particolarmente elevati nell'anno 2009 per sopravvenuti motivi tecnici. TAV. 16 L ATTIVITÀ FISICA SPECIFICA E IL TIPO DI CONSEGUENZA Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole ATTIVITÀ FISICA SPECIFICA Operazioni di macchina Lavoro con utensili Alla guida, a bordo Manipolazione Trasporto manuale Movimenti/Presenza Non codificato, non determinato TOTALE TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale N.B.: Nell'analisi del fenomeno infortunistico secondo le variabili ESAW/3 si tenga conto che i casi non codificati e non determinati sono risultati particolarmente elevati nell'anno 2009 per sopravvenuti motivi tecnici. 34

35 TAV. 17 LA DEVIAZIONE E IL TIPO DI CONSEGUENZA Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole DEVIAZIONE TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale da elettricità, esplosione, incendio da fuoriuscita da rottura da perdita di controllo da caduta di persona da movimenti da sorpresa, violenza,ecc. Non codificato, non determinato TOTALE N.B.: Nell'analisi del fenomeno infortunistico secondo le variabili ESAW/3 si tenga conto che i casi non codificati e non determinati sono risultati particolarmente elevati nell'anno 2009 per sopravvenuti motivi tecnici. TAV. 18 IL CONTATTO E IL TIPO DI CONSEGUENZA Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole CONTATTO Con elettr., temperatura, sostanze Con asfissia Cadute, urti, collisioni Con agente contundente Incastramenti Sforzi psicofisici Con esseri viventi Non codificato, non determinato TOTALE TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale N.B.: Nell'analisi del fenomeno infortunistico secondo le variabili ESAW/3 si tenga conto che i casi non codificati e non determinati sono risultati particolarmente elevati nell'anno 2009 per sopravvenuti motivi tecnici. 35

36 TAV. 19 I 3 AGENTI MATERIALI E IL TIPO DI CONSEGUENZA Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole AGENTE MATERIALE Strutture edili e superfici Dispositivi di distribuzione Motori Utensili Macchine e attrezzature Dispositivi di convogliamento Veicoli terrestri Altri veicoli Materiali Sostanze Attrezzature particolari Organismi viventi Rifiuti Fenomeni fisici Non codificato, non determinato TOTALE ATTIVITÀ FISICA SPECIFICA TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale N.B.: Nell'analisi del fenomeno infortunistico secondo le variabili ESAW/3 si tenga conto che i casi non codificati e non determinati sono risultati particolarmente elevati nell'anno 2009 per sopravvenuti motivi tecnici I 3 AGENTI MATERIALI ([) valore assoluto Strutture edili e superfici Dispositivi di distribuzione Motori Utensili Macchine e attrezzature Dispositivi di convogliamento Veicoli terrestri Altri veicoli Materiali Sostanze Attrezzature particolari Organismi viventi Rifiuti Fenomeni fisici Attività fisica specifica Deviazione Contatto ([) Limitatamente alla prima coppia del codice. Sono inoltre esclusi i casi non codificati, non determinati. 36

37 DEVIAZIONE TIPO DI CONSEGUENZA CONTATTO TIPO DI CONSEGUENZA Temporanea Permanente Morte TOTALE Temporanea Permanente Morte TOTALE in capitale in rendita totale in capitale in rendita totale

38 TAV. 20 L AGENTE MATERIALE E LA DEVIAZIONE Infortuni avvenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 e definiti a tutto il 31 ottobre 2011 Tutte le aziende agricole AGENTE MATERIALE Strutture edili e superfici Dispositivi di distribuzione Motori Utensili Macchine e attrezzature Dispositivi di convogliamento Veicoli terrestri Altri veicoli Materiali Sostanze Attrezzature particolari Organismi viventi Rifiuti Fenomeni fisici Non codificato, non determinato TOTALE N. casi N. casi DEVIAZIONE distribuzione da elettricità, da fuoriuscita da rottura da perdita da caduta da movimenti da sorpresa, Non codificato, esplosione, di controllo di persona violenza, ecc. non determin. incendio ,2 0,1 0,3 24,2 5,4 146,6 40,8 0,4 0, ,8 1,1 1,7 0,4 1,4-95 2,3 0,1 0,1 0,7 1,0 0, ,8 0,7 13,0 56,1 5,0 12,2 0,1 0, ,0 0,2 0,2 7,2 19,1 19,9 13,0 0, ,4 0,1 4,0 6,6 1,9 7,7 0, ,6 0,1 0,2 1,6 12,4 11,5 4,6 0, ,6-0,1 0,5 1,1 1,4 0, ,5 0,2 4,7 25,3 23,2 4,1 24,5 0,1 0, ,7 0,1 2,4 0,2 0,2 0,6 0, ,5 0,1 0,9 0,6 0,3 0,5 0, ,9 0,5 17,0 30,8 9,4 18,5 30,2 0, ,4 0,1 0,2 0,8 0,4 0,3 0, ,1 0,2 0,3 0,4 0,4 2,8 0,9 0, ,1 0,5 1,7 14,1 20,5 51,5 66,1 5,6 209, ,8 11,5 111,1 179,6 255,5 191,9 37,0 211,7 N.B.: Nell'analisi del fenomeno infortunistico secondo le variabili ESAW/3 si tenga conto che i casi non codificati e non determinati sono risultati particolarmente elevati nell'anno 2009 per sopravvenuti motivi tecnici. 300 DEVIAZIONE (*) valore da elettricità, esplosione, incendio da fuoriuscita da rottura da perdita di controllo da caduta di persona da movimenti da sorpresa, violenza, ecc. ([) Non sono compresi i casi non codificati, non determinati. 38

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