Un Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Tanti Piani Regionali Prevenzione Vaccinale
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1 24 maggio 2014 Un Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Tanti Piani Regionali Prevenzione Vaccinale Elisabetta Franco Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Università di Roma Tor Vergata
2 Nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l età evolutiva. (D.M. 07/064/ D.M. 18/06/2002 e successive modifiche) Vaccino Nascita 3 mese 5 mese 11 mese 12 mese 15 mese 3 anno 5-6 anni anni anni Difterite-Tetano- Pertosse DTP DTP DTP DTP Td Polio virus IPV IPV IPV IPV Epatite B HB * HB HB HB HB Haemophilus Influenzae b Hib Hib Hib Morbillo, Parotite, Rosolia MRP-1 MRP-2 MRP *** * per i bambini nati da madre portatrice di HBsAg (contemporaneamente a immunoglobuline specifiche) per adolescenti non vaccinati precedentemenete (entro l anno 2003) ** nei bambini non vaccinati o che abbiano ricevuto una sola dose in precedenza
3 2001: In Italia chi indica i vaccini che devono essere offerti? La Legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 recante Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione : competenza esclusiva dello Stato per la determinazione dei Livelli Essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (art. 117) materia di legislazione concorrente: tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività (art. 32) Viene salvaguardata la stretta interdipendenza tra Stato e Regioni in materia di strategie vaccinali
4 Commissione Nazionale Vaccini Piano Nazionale Vaccini (PNV) con annesso Calendario Vaccinazioni Conferenza Stato-Regioni APPROVAZIONE PNV 2005 Calendario Unico Nazionale
5 Piano Nazionale Vaccini (PNV) # MPR2: seconda dose ovvero dose di recupero (Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita - G. U. s. g. n. 297 suppl. ord. N. 195 del 23/12/03). * Varicella: programmi di ricerca attiva e vaccinazione degli adolescenti con anamnesi negativa per varicella
6 1. Offerta attiva e gratuita del vaccino HPV alle dodicenni 2. Monitoraggio della pratica vaccinale 3. Campagna di informazione
7 Inizio della campagna vaccinale anti HPV nelle 12enni
8 Commissione Nazionale Vaccini Piano Nazionale Vaccini (PNV) con annesso Calendario Vaccinazioni Conferenza Stato-Regioni APPROVAZIONE PNV Singoli Calendari Regionali Calendario Unico Nazionale
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12 Consiglio Superiore di Sanità Esperti dell Istituto Superiore di Sanità Esperti della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, Coordinamento Interregionale della Prevenzione. Conferenza Stato-Regioni APPROVAZIONE PNV 2012 Calendario Unico Nazionale
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14 INDICE DEL PIANO Prefazione Introduzione Il contesto Gli obiettivi del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Superamento delle differenze territoriali Obbligatorietà vaccinale: percorso per il superamento dell obbligo vaccinale e certificazione Criteri e percorsi per l introduzione di nuove vaccinazioni tra le strategie di prevenzione Valutazione dei programmi di vaccinazione Calendario delle vaccinazioni attivamente offerte Le vaccinazioni per i soggetti ad alto rischio Le vaccinazioni per gli operatori sanitari Indicazioni per l emanazione di atti e documenti attuativi
15 Superamento delle differenze territoriali La presenza sul territorio nazionale di differenze nella prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione rappresenta una grave limitazione del diritto costituzionale alla salute che occorre rapidamente superare. Tale situazione origina da diversità nelle strategie di offerta adottate nelle realtà regionali, da differenti standard di qualità assicurati dai servizi vaccinali, dall insufficienza ed eterogeneità nei livelli di performance raggiunti dalle campagne di vaccinazione. Al fine di raggiungere l obiettivo generale di armonizzazione delle strategie vaccinali in atto nel Paese il presente Piano adotta speciali strumenti finalizzati al superamento delle differenze territoriali. 1. Monitoraggio dei LEA Gli obiettivi previsti dal Piano vengono verificati annualmente attraverso uno o più indicatori per ciascun obiettivo vaccinale specifico nell ambito del sistema ordinario di monitoraggio dei Livelli Essenziali. Il raggiungimento dei livelli stabiliti dagli obiettivi verrà verificato nelle sedi ordinarie e verrà formulato un giudizio specifico sull adempimento di tali obiettivi. Le Regioni dichiarate inadempienti per questi obiettivi assumono l impegno di presentare, entro un massimo di 90 giorni, uno specifico piano di avvicinamento agli obiettivi stabiliti dal PNPV.
16 Superamento delle differenze territoriali 2. Rispetto degli obiettivi del Piano In considerazione del fatto che il mancato rispetto di obiettivi vaccinali da parte anche di una sola Regione può avere ripercussioni sulla salute complessiva della popolazione nazionale, le Regioni dichiarate inadempienti, anche per un solo obiettivo vaccinale specifico, devono presentare entro un limite massimo di 90 giorni un apposito piano contenente la descrizione degli interventi che la Regione intende adottare per rispettare l adempimento. I piani dovranno, in particolare, indicare gli interventi di provata efficacia atti a ridurre lo scostamento descrivendo per ciascun intervento: la popolazione oggetto dell intervento, la natura dell intervento stesso, i tempi di attuazione, gli effetti previsti e gli indicatori prescelti per la valutazione del risultato. Il piano potrà essere articolato anche in più azioni e prevedere un impegno temporale scandito su più anni (in questo caso occorrerà indicare gli effetti previsti alla fine di ciascun anno). Il piano dovrà contenere l indicazione strutturale delle modalità operative con cui s intende far fronte ai costi dell intervento. Occorrerà pertanto che tali piani siano valutati circa la loro coerenza e fattibilità con particolare attenzione. 3. Solidarietà tra Regioni Al fine di assicurare maggior efficacia alle azioni previste dai piani di avvicinamento e facilitare il superamento delle differenze territoriali, le Regioni che hanno difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi vaccinali potranno avvalersi dell esperienza di altre Regioni. Le azioni previste dal Piano di avvicinamento potranno assumere svariate forme e contenuti e saranno dettagliatamente indicate nel Piano stesso. Al fine di garantire il rispetto delle indicazioni formulate nel presente documento e di non introdurre ulteriori differenze, le Regioni s impegnano a concordare con il Ministero eventuali modifiche o integrazioni delle strategie vaccinali nazionali quando queste siano motivate dalla specifica situazione epidemiologica regionale.
17 IL CALENDARIO
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21 Offerta vaccinale anti HPV nelle regioni italiane ABRUZZO * OL BASILICATA * * * * CALABRIA * CAMPANIA * EMILIA-ROMAGNA * FRIULI-VENEZIA GIULIA * * LAZIO * LIGURIA** * * LOMBARDIA** * MARCHE** * NI NI NI NI NI * NI NI NI NI NI NI NI NI NI MOLISE * PIEMONTE * * PUGLIA** * SARDEGNA * SICILIA * * NI * NI TOSCANA * * UMBRIA * VALLE D AOSTA * * VENETO * P.A. TRENTO * P.A. BOLZANO * Legenda * Gratuità + Chiamata attiva Gratuità Compartecipazione NI Non realmente implementato OL Off label! ** Richiesta di social price
22 Vaccinazione anti-hpv Differenze nelle fasce in cui viene mantenuta la gratuità: 16, 17, 18 anno 25, 26 Differenze nell identificazione di fasce con pagamento agevolato 25, Dicembre 2012 (ISS)
23 Vaccino antipneumococcico coniugato PNPV Si ipotizza l uso di tale vaccino anche in altre fasce d età Possibilità di utilizzarlo anche nei soggetti a rischio di età superiore ai 50 anni
24 Vaccino antipneumococcico coniugato 10 Regioni e P.A. di Bolzano offerta gratuita ai bambini sani di età superiore ad un anno nella maggior parte dei casi offerta limitata ai bambini che frequentano l asilo nido
25 Vaccinazione antimeningococco C coniugato Alla data del 31 dicembre 2012 tutte le Regioni italiane prevedono la disponibilità gratuita del vaccino antimeningococcico per i soggetti a rischio la maggior parte delle Regioni hanno esteso l offerta agli adolescenti nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2012 In Basilicata e nel Molise per gli adolescenti è prevista l offerta del vaccino quadrivalente coniugato Nella Regione Lazio è definito in maniera specifica nel Piano Vaccinale Regionale che per le persone per le quali è prevista la gratuità per il vaccino contro il meningococco C, ma che richiedono il vaccino quadrivalente, il costo della vaccinazione è determinato dalla differenza tra il costo del vaccino quadrivalente e quello monovalente
26 Vaccinazione antivaricella: Secondo il nuovo PNPV l offerta attiva e gratuita a tutti i nuovi nati è stata rimandata al 2015, quando si conosceranno i risultati relativi ai programmi vaccinali pilota in atto in 7 Regioni (Veneto, Toscana, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) e nella P.A. di Bolzano Casi particolari sono rappresentati dal Molise e dall Umbria: la prima con l aggiornamento del calendario vaccinale del 2011 aveva introdotto l offerta attiva e gratuita ai bambini nel secondo anno di vita, ma, non avendo ancora recepito il PNPV , e non facendo parte delle Regioni nelle quali è stato attivato un programma pilota, non necessariamente garantirà la continuazione di tale offerta dopo il recepimento del PNPV L Umbria, invece, dal 2008 prevedeva la disponibilità gratuita, ma non l offerta attiva, per tutti i nuovi nati tra il 13 ed il 15 anno di vita, ma dopo il recepimento del PNPV ha fatto un passo indietro, rimandando l introduzione della vaccinazione universale nei nuovi nati al 2015, così come previsto nel PNPV
27 Richiami decennali con vaccino dt I richiami decennali per difterite e tetano rivestono un estrema importanza tanto da far decidere per un offerta attiva e gratuita di questa pratica vaccinale. Mancano specifiche strategie comuni di chiamata attiva
28 2014 Nuovo piano senza scadenze? Aggiornamento (periodico) per nuovi vaccini? Il Consiglio Superiore di Sanità esaminerà la questione nella prossima seduta Singoli Calendari Regionali Calendario Unico Nazionale
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