D.M. 1/8/1996 (Metodo Normalizzato) Articolo 1 Tariffa di riferimento.

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1 D.M. 1/8/1996 (Metodo Normalizzato) Articolo 1 Tariffa di riferimento. La tariffa reale media è stabilita dall'ambito in relazione al modello organizzativo della gestione, alla quantità ed alla qualità della risorsa idrica e dal livello di qualità del servizio. La stessa è altresì fissata.. tenuto conto dei costi reali, delle economie conseguenti al miglioramento di efficienza e al superamento della frammentazione delle attuali gestioni. La tariffa di riferimento è cosìcostituita: dove: Tn = (C + A + R)n-1 * (1 + RPI + K) Tn è la tariffa all'anno corrente C è la componente dei costi operativi A è la componente del costo di ammortamento R è la componente per la remunerazione del capitale investito RPI è il tasso di inflazione programmato per l'anno corrente K è il "limite di prezzo"

2 IL METODO NORMALIZZATO (D.M ) T n = (C + A + R) n-1 * (1 + RPI + K) n Tariffa anno n RPI + K R remunerazione del capitale A ammortamenti C costi operativi RPI = Retail Price Index (tasso di inflazione) K = valore limite da applicare alla tariffa. Per tariffe superiori a /mc assume valore di 5%

3 D. LGS 152/2006 ART. 154 (tariffa del servizio idrico integrato) Comma 1 La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell'entità dei costi di gestione delle opere, dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché di una quota parte dei costi di funzionamento dell'autorità d'ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio "chi inquina paga"...

4 Testo referendum: «Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 Norme in materia ambientale, limitatamente alla seguente parte: dell adeguatezza della remunerazione del capitale investito?»

5 D. LGS 152/2006 ART. 154 (tariffa del servizio idrico integrato) Comma 1 La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell'entità dei costi di gestione delle opere, dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché di una quota parte dei costi di funzionamento dell'autorità d'ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio "chi inquina paga"...

6 D.M. 1/8/1996 (Metodo Normalizzato) Autorità d Ambito Territoriale Ottimale dove: in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio Tn = (C + A + R)n-1 * (1 +RPI + K) Tn è la tariffa all'anno corrente C è la componente dei costi operativi A è la componente del costo di ammortamento R è la componente per la remunerazione del capitale investito RPI è il tasso di inflazione programmato per l'anno corrente K è il limite di prezzo Da che cosa è composta la componente R? Ra. dal costo del denaro utilizzato per eseguire le opere (oneri finanziari) (interessi bancari) Rb. da un eventuale MARGINE AZIENDALE specifico per la componente R

7 Quanto vale la remunerazione del capitale investito R? D.M. 1/8/1996 art. 3.3 Sul capitale investito, come risultante dai libri contabili alla data di emanazione del metodo e dal piano economico-finanziario, si applica un tasso di remunerazione fissato nella misura del 7%. Tn = (C + A + R)n-1 * (1 +RPI + K) Ra + Rb = 7%? +? = 7% oneri finanziari margine aziendale

8 RIASSUMENDO Quali sono i costi di investimento e di esercizio dei quali bisogna garantire la copertura integrale? C = componente dei costi operativi A = componente del costo di ammortamento Ra = il costo del denaro usato per l esecuzione delle opere

9 CHI DEVE DEFINIRE LE COMPONENTI DI COSTO PER LA DETERMINAZIONE DELLA TARIFFA? Autorità d Ambito Territoriale Ottimale Ambito Territoriale Ottimale

10 D. LGS 152/2006 ART. 154 (tariffa del servizio idrico integrato) Comma 2 Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, su proposta dell'autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti, tenuto conto della necessità di recuperare i costi ambientali anche secondo il principio "chi inquina paga", definisce con decreto le componenti di costo per la determinazione della tariffa relativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell'acqua. QUESTO COMMA VIGE PERCHE NON E STATO ABROGATO

11 Quindi Ministero dell ambiente e della tutela del territorio, dovendo definire con decreto le componenti di costo per la determinazione della tariffa relativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell'acqua, dovrà definire anche la componente di costo ora compresa nella remunerazione del capitale investito (Ra) e, SOLO DI CONSEGUENZA, sarà possibile defalcare la componente che precedentemente ho chiamato margine aziendale (Rb) VERO OGGETTO DEL QUESITO REFERENDARIO.

12 In altri termini il Ministero dell ambiente e del territorio dovrà ri-definire un nuovo metodo tariffario così come emerge dall art. 170 del D.Lgs. 152/06 (anche questo non oggetto di quesito referendario ed attualmente in vigore) D. LGS 152/2006 Art. 170, comma 3, lettera l fino all'emanazione del decreto di cui all'articolo 154, comma 2, continua ad applicarsi il decreto ministeriale 1 agosto Il Legislatore ha già rivelato nel D.lgs n. 152/2006 che, per garantire l attuazione dei nuovi criteri tariffari contenuti nel comma 2 dell art. 154, è necessaria l elaborazione e l approvazione di un nuovo Metodo Tariffario, senza il quale è fatto salvo il D.M. del 1996 preesistente.

13 La posizione sinora assunta dall AATO Bacchiglione, quindi, per i principi sopra esposti, è stata quella di MANTENERE LO STATO DI FATTO IN ATTESA DI UN INTERVENTO DA PARTE DELL AUTORITA COMPETENTE e di NON intervenire nel metodo normalizzato rideterminando autonomamente la tariffa. In altri termini: La tariffa è calcolata sulla base della determinazione stabilita dal D.M. 1/8/96 (metodo normalizzato) senza togliere la voce di remunerazione del capitale poiché tale operazione, sopprimendo anche gli oneri finanziari, andrebbe ad incidere su di un tema di competenza del Ministero ovvero della nuova Autorità di Vigilanza

14 Spetta alle AATO ricalcolare la tariffa espungendo la voce di remunerazione del capitale investito senza attendere futuri provvedimenti normativi del Governo?

15 L. 5/1/1994 n Art. 13 (Legge Galli) Autorità d Ambito Territoriale Ottimale Tariffa del servizio idrico (integrato dall'art. 25, comma 4, del D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152) 3. Il Ministro dei lavori pubblici,. elabora un metodo normalizzato per definire le componenti di costo e determinare la tariffa di riferimento D. LGS 152/ Art. 154 (tariffa del servizio idrico integrato) Comma 2 Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio,. definisce con decreto le componenti di costo per la determinazione della tariffa relativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell'acqua D. L. 13/5/2011 n. 70 coordinato con L. 12/7/2011 n. 106 (post referendum) Istituzione dell Autorità per la regolazione e vigilanza in materia di acqua ART. 10 (servizi ai cittadini) c. 14 d): L Agenzia predispone il metodo tariffario per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato

16 D.L. n. 201 del 6/12/ Art. 21 c. 19 (post referendum) Con riguardo all'agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, (omissis), sono trasferite all'autorità per l'energia elettrica e il gas le funzioni attinenti alla regolazione e alla vigilanza della tariffa relativa ai servizi idrici, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente Decreto

17 Da quanto sopra emerge chiaramente che la determinazione della tariffa è appannaggio dell Autorit Autorità Nazionale competente, e NON delle Autorità d Ambito Territoriale Ottimali.

18 Corre l obbligo evidenziare che già ora, stante i precari presupposti in cui si trovano le A.A.T.O., gli Istituti di Credito finanziano le opere in condizioni di estrema incertezza, è oramai assodato che l abolizione del 7% aggraverebbe ancor più la situazione determinando una stasi degli investimenti con inevitabili ricadute economiche e occupazionali nei vari territori per tutti i settori inerenti al S.I.I.

19 E evidente quindi che le scelte sinora assunte dall AATO sono state finalizzate al contenimento della tariffa e evitare la paralisi del servizio in tutti i suoi aspetti. Si ritiene tuttavia di rimanere in attesa della risposta ad alle nostre lettere di chiarimento inviate al Ministero dell Ambiente il 5 settembre e 14 dicembre 2011

20

21 Ambito Territoriale Ottimale

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