Ecografia con mezzo di contrasto negli algoritmi diagnostici delle lesioni focali epatiche
|
|
- Adriano Borrelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ecografia con mezzo di contrasto negli algoritmi diagnostici delle lesioni focali epatiche Stefano Gaiani, Natascia Celli, Gabriele Donati, Fabio Piscaglia, Luigi Bolondi Medicina Interna, Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna Stefano Gaiani*, professore associato di Medicina Interna Natascia Celli, dottoranda di ricerca in ultrasonologia Gabriele Donati, dottorando di ricerca in ultrasonologia Fabio Piscaglia, ricercatore di Medicina Interna Luigi Bolondi, professore ordinario di Medicina Interna, Direttore U.O. di Medicina Interna *Unità Operativa Medicina Interna, Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia, via Albertoni 15, Bologna, Italia tel fax sgaiani@med.unibo.it
2 INTRODUZIONE Le prime osservazioni sul possibile impiego di mezzi di contrasto in ambito ecografico risalgono al 1968, quando Gramiak e coll. segnalò una iperecogenicità del ventricolo sinistro dopo l iniezione di soluzione salina, ma è soltanto dai primi anni novanta che i mezzi di contrasto sono stati utilizzati in diagnostica ecografica. Il loro impiego è stato dapprima rivolto ad aumentare i segnali Doppler provenienti da strutture vascolari e dalla rete neovascolare tumorale (Baumgartner, Burns, Fujimoto, Schwartz ); successivamente lo sviluppo delle tecnologie di imaging armonico ha reso possibile la visualizzazione delle microbolle direttamente nel microcircolo ematico, aprendo nuove prospettive nello studio delle lesioni tumorali e della perfusione dei parenchimi. Utilizzando l imaging armonico con mezzi di contrasto di prima generazione, la visualizzazione del circolo capillare e tumorale si ottiene mediante la trasmissione intermittente di fasci ultrasonori, che determinano la rottura delle microbolle e la creazione dell immagine diagnostica, alternati a fasi di riempimento degli spazi vascolari da parte di nuove microbolle. Questa tecnica presenta alcuni limiti, quali la complessità operativa e la breve durata dell effetto contrastografico. L impiego di algoritmi ultrasonori specifici a basso indice meccanico in combinazione con mezzi di contrasto di seconda generazione, caratterizzati da una maggiore elasticità e resistenza, offre il vantaggio di ridurre la distruzione delle microbolle, consentendo di effettuare un indagine contrastografica dinamica in tempo reale durante tutta la fase perfusionale (Bokor, Schneider, Solbiati 2001), per la quale è stato coniato il termine di angioecografia perfusionale (Gaiani 2002). L impiego di questa tecnologia ecografica a basso indice meccanico è iniziato in Italia a partire dal 2001 con il Contrast Tuned Imaging (CnTI ; Esaote, Genova) e ha determinato in pochi anni una diffusione molto ampia dell ecografia con mezzo di contrasto. Nella prfatica clinica la metodica viene oggi utilizzata in molti centri
3 come immediato e diretto completamento dell ecografia convenzionale, soprattutto nello studio delle lesioni focali epatiche. Come spesso avviene per le nuove metodiche che si caratterizzano per essere accessibili, di facile utilizzo e di costo relativamente limitato, l impiego quotidiano nella pratica clinica si accompagna a una rapida evoluzione delle conoscenze precorrendo la fase di sperimentazione clinica, cosicchè la metodica si diffonde e viene utilizzata in assenza di studi che ne certifichino l efficacia diagnostica e il vantaggio rispetto ad altre metodiche di imaging. Conseguentemente, i criteri che guidano l impiego dell ecografia con mezzo di contrasto nello studio delle lesioni focali epatiche si basano principalmente sull esperienza clinica maturata in questi anni, e soltanto in parte derivano dagli studi già pubblicati o in corso di pubblicazione sulle riviste scientifiche internazionali. In questo articolo vengono analizzati gli aspetti relativi all impiego dell ecografia con mezzo di contrasto limitatamente allo studio delle lesioni focali epatiche, poiché è in questo settore che è maturata in questi anni l esperienza di maggiore rilievo. Le esperienze che si stanno realizzando in altri settori quali i traumi addominali, le malattie infiammatorie intestinali, la patologia splenica e renale e lo studio dei grossi vasi addominali e dei vasi periferici sono di estremo interesse. Tuttavia, la loro natura del tutto preliminare non consente al momento di identificarne il reale significato clinico e il ruolo dell ecografia con mezzo di contrasto in questi settori dovrà essere analizzato criticamente nel prossimo futuro. LESIONI FOCALI EPATICHE: CARATTERIZZAZIONE Il fegato è fornito di un doppio supporto vascolare attraverso l arteria epatica (25-30%) e la vena porta (70-75%). L iniezione di un mezzo di contrasto nel circolo periferico permette di identificare tre distinte fasi della perfusione vascolare
4 epatica: la fase arteriosa a secondi, la fase portale a secondi, e la fase sinusoidale a da secondi in poi, con scomparsa delle microbolle a secondi. La rete di neovascolarizzazione dei tumori epatici, in particolare maligni, si riflette in modificazioni significative del flusso ematico nel tumore, che possono essere analizzate ai fini diagnostici con l eco-color-doppler, e in modificazione della perfusione che può essere analizzata con le tecniche contrastografiche, come la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM) e l ecografia armonica. In particolare, i tempi e il pattern di distribuzione del mezzo di contrasto nella lesione focale rispetto al parenchima epatico circostante permettono di definire una serie di criteri che vengono utilizzati ai fini diagnostici (Isozaki, Kim, Wilson). Quando viene identificata una lesione focale epatica, il primo quesito riguarda la differenziazione della sua natura benigna o maligna, poiché questa condiziona la prognosi del paziente e il successivo iter diagnostico e terapeutico. In molti casi l ecografia è la prima metodica con la quale viene identificata una lesione focale epatica e, spesso, l ecografia convenzionale è insufficiente per indirizzare correttamente la diagnosi. E indubbio che sia l interpretazione delle informazioni diagnostiche fornite dall ecografia convenzionale sia le scelte dell iter successivo sono influenzate dal contesto clinico del paziente. Facendo anche riferimento alle linee guida recentemente approntate da una apposita commissione EFSUMB (EFSUMB guidelines for the use of contrast agents in liver ultrasound ) è possibile identificare una serie di modelli paradigmatici a cui riferire le diverse situazioni che si possono incontrare nella pratica clinica: 1. Riscontro di lesione focale epatica in paziente con anamnesi negativa per malattia oncologica e per epatopatia cronica; questa situazione deve essere identificata dall anamnesi e confermata dagli esami di laboratorio e da altre indagini strumentali. Si possono verificare essenzialmente due condizioni:
5 - la lesione focale epatica presenta caratteristiche suggestive per la natura benigna all ecografia convenzionale (cisti semplice o angioma tipico); in questo caso l iter diagnostico può ritenersi concluso e non richiedere ulteriori accertamenti. - la lesione focale presenta caratteristiche dubbie o sospette per la natura maligna; in questo caso diviene indispensabile proseguire l iter diagnostico con l ecografia con mezzo di contrasto: se questa ci fornisce un quadro suggestivo per la natura benigna (pattern globulare con riempimento centripeto dell angioma, aspetto ipervascolare in fase arteriosa accompagnato da vascolarizzazione arteriosa a raggiera al color Doppler indicative di iperplasia nodulare focale), la diagnosi può considerarsi definitiva e l iter diagnostico concluso. Se invece dall ecografia con mezzo di contrasto emergono elementi che non consentono di porre una diagnosi di benignità o elementi suggestivi per la natura maligna, sarà necessario proseguire l iter diagnostico utilizzando altre tecniche di imaging come la TC spirale con mezzo di contrasto e/o la RM, possibilmente con doppio contrasto. Qualora queste indagini confermino l orientamento verso la diagnosi di malignità può essere necessario completare l iter con il riscontro bioptico, soprattutto nel caso in cui sia stata identificata la sede e la natura del tumore primitivo. 2. Riscontro di lesione focale epatica in paziente con anamnesi positiva per malattia oncologica. In questo contesto clinico, anche se la lesione focale epatica presenta caratteristiche suggestive per la natura benigna all ecografia convenzionale, è spesso indicato ottenere una conferma con l ecografia con mezzo di contrasto, che si rende obbligatoria quando la lesione focale presenti caratteristiche dubbie o sospette per la natura maligna. In questo contesto clinico anche un quadro suggestivo per la natura benigna all ecografia con mezzo di contrasto deve essere prudentemente confermato da altre metodiche di imaging
6 (TC spirale o RM), mentre un quadro indicativo di malignità può essere conclusivo e il ricorso ad altre tecniche di imaging (TC o RM) può essere eventualmente necessario per completare la stadiazione della malattia. 3. Riscontro di lesione focale epatica in paziente con anamnesi positiva per epatopatia cronica. Questa situazione richiede una particolare attenzione, in quanto il processo di carcinogenesi del fegato con epatite cronica e cirrosi comprende una serie di lesioni visibili alle tecniche di imaging, che variano dal macronodulo rigenerativo al nodulo displastico e all epatocarcinoma (HCC) ben differenziato (Theise, Wanless). Un fattore chiave che influenza l aspetto del nodulo nel fegato cirrotico alle tecniche di imaging è costituito dal supporto vascolare del nodulo e, con il procedere della carcinogenesi, si riducono i tratti portali e si sviluppano arterie non appaiate a rami portali, differenziando la crescita epatocellulare di tipo neoplastico (Roncalli): l ipervascolarizzazione arteriosa è quindi considerata un marcatore dell HCC che viene riscontrato alle tecniche di imaging che utilizzano mezzi di contrasto (Matsui, Baron, Krinsky) e all eco-doppler (Fracanzani, Gaiani 2001). La probabilità di malignità di un nodulo riscontrato in un fegato cirrotico è elevata, fino al 50% in noduli di 1 cm di diametro, e aumenta progressivamente da 1 a 3 cm di diametro (Nakashima). Le lesioni focali con aspetto tipico per angioma, che pur possono essere riscontrate nel fegato cirrotico, di fatto risultano essere HCC nel 50% dei casi dei noduli già presenti al primo esame ecografico e nella quasi totalità di noduli identificati durante il follow-up (Caturelli). Alla luce di queste considerazioni, un nodulo riscontrato durante il programma di sorveglianza nel paziente cirrotico deve essere considerato maligno fino a prova contraria. Le linee guida recentemente definite nella Consensus Conference di Barcellona (Bruix) indicano che la diagnosi di epatocarcinoma deve essere basata sul riscontro di un aspetto ipervascolare concordante in due tecniche di imaging o da
7 criteri combinati (aspetto ipervascolare a una tecnica di imaging in associazione a livelli di alfafetoproteina 400 ng/ ml), mentre in assenza di questi criteri è necessario ricorrere all biopsia. L ecografia con mezzo di contrasto si inserisce efficacemente in questo iter diagnostico, innanzitutto come tecnica di conferma della ipervascolarizzazione arteriosa da affiancare alla TC spirale (Gaiani 2004), riducendo il numero dei casi in cui è necessario ricorrere ad altre tecniche di imaging e alla biopsia. Un problema che rimane aperto riguarda la caratterizzazione dei piccoli noduli in fegato cirrotico che non presentano caratteristiche ipervascolari alla TC spirale, per i quali la diagnosi può essere ottenuta soltanto mediante il prelievo bioptico, talvolta problematico in rapporto alle dimensioni del nodulo stesso. E possibile che l ecografia con mezzo di contrasto possa fornire una risposta in questi pazienti, identificando un aspetto ipervascolare in piccoli HCC negativi alla TC spirale (Gaiani 2004). L ecografia con mezzo di contrasto è quindi indicata ogniqualvolta venga identificato un nodulo in corso di cirrosi o di epatite cronica. L iter successivo prevede la conferma della ipervascolarizzazione mediante la TC spirale, e se questa è negativa, mediante la RM, la cui sensibilità è stata riportata superiore alla TC stessa (Burrel). La TC spirale e la RM offrono inoltre il vantaggio di fornire una valutazione panoramica del parenchima epatico utile per la stadiazione, anche se la sensibilità complessiva di queste metodiche non è particolarmente elevata (81.6% per la TC e 88.9% per la RM) se confrontata con i fegati espiantati (Yao). LESIONI FOCALI EPATICHE: DETECTION DELLE METASTASI Il fegato è il principale organo bersaglio di metastasi a partenza da numerose neoplasie primitive, soprattutto del tratto gastrointestinale. Una precisa
8 identificazione e una corretta stadiazione delle metastasi epatiche è di importanza determinante nel definire la prognosi è il piano terapeutico ottimale in diversi contesti clinici quali l inquadramento prima dell asportazione del tumore primitivo, nella sorveglianza del paziente sottoposto a intervento di resezione radicale del tumore primitivo, nel follow-up di pazienti con metastasi epatiche già note per definire la risposta terapeutica e nella stadiazione in vista di un intervento di resezione epatica delle metastasi stesse. L ecografia è la tecnica più diffusa per la ricerca di metastasi epatiche e si caratterizza per una elevata specificità, tuttavia limitata da una sensibilità inferiore ad altre tecniche di imaging (Nies, Zerhouni). L ecografia armonica con mezzo di contrasto è in grado di rivelare le metastasi anche di piccole dimensioni, che vengono visualizzate come aree nettamente ipoecogene rispetto al parenchima circostante in fase tardiva, quando il mezzo di contrasto permane nel microcircolo (e nel sistema reticolo-endoteliale) del parenchima epatico ma non nel tessuto tumorale. Studi recenti riportano una sensibilità estremamente elevata dell ecografia con mezzo di contrasto nella individuazione di metastasi anche di piccole dimensioni, sovrapponibile o addirittura superiore a quella della TC (Albrecht 2003, Bernatik, Dalla Palma), con il vantaggio di un minor costo e in assenza di radiazioni ionizzanti. Pur se esiste oggi un orientamento unanime nell indicare la maggiore sensibilità dell ecografia con mezzo di contrasto rispetto all ecografia convenzionale, non esiste un consenso sull impiego indiscriminato di questa metodica in tutti i pazienti a rischio di metastasi epatiche. Le linee guida recentemente predisposte da una apposita commissione europea (EFSUMB guidelines for the use of contrast agents in liver ultrasound ) raccomandano l impiego dell ecografia con mezzo di contrasto nelle seguenti condizioni:
9 - in aggiunta alla TC spirale e/o alla RM per l esclusione o la dimostrazione di una singola metastasi o di ulteriori metastasi epatiche in ogni paziente neoplastico che può essere considerato potenzialmente eligibile per una terapia chirurgica, loco-regionale o farmaceutica, nel quale la scelta terapeutica dipende da una precisa stima del coinvogimento neoplastico epatico; raccomandazione che deve essere considerata sia alla prima diagnosi che durante il follow-up del paziente. - Ricerca di piccole metastasi in pazienti con sospetto clinico di metastasi epatiche (ad esempio per elevazione dei markers tumorali) e in cui l ecografia convenzionale, la TC spirale e/o la RM forniscono risultati dubbi o negativi. Tali indicazioni valgono per metastasi di ogni tipo ma assumono particolare rilievo nel caso di metastasi da tumore del colon-retto, per il quale le opzioni terapeutiche rappresentate dalla chirurgia resettiva e, in casi selezionati, dalla termoablazione ecoguidata, possono influenzare favorevolmente la sopravvivenza. Un ulteriore punto da definire riguarda il timing del programma di sorveglianza. Uno studio recente (Howell) riporta che in pazienti operati per carcinoma del colon-retto, un programma di sorveglianza basato su ecografia convenzionale ogni tre mesi e su TC spirale annuale è in grado di identificare l 88% dei pazienti con metastasi epatiche asintomatiche, che possono essere sottoposte a resezione chirurgica o chemioterapia. E verosimile ipotizzare un ulteriore incremento dell efficacia di un tale programma di sorveglianza qualora l ecografia trimestrale venga completata dall indagine con mezzo di contrasto. MONITORAGGIO DEI TRATTAMENTI LOCO-REGIONALI DEI TUMORI EPATICI
10 I trattamenti percutanei ecoguidati - in particolare alcolizzazione e termoablazione con radiofrequenze - sono oggi considerato fra le terapie radicali dei tumori epatici e vengono ampiamente utilizzati nella pratica clinica, con risultati simili a quelli della chirurgia resettiva in termini di sopravvivenza. Le tecniche di imaging svolgono un ruolo di primo piano nelle diverse fasi delle procedure interventistiche, a partire dalla stadiazione della malattia e dalla selezione dei pazienti al controllo dell efficacia del trattamento e nel follow-up a distanza (Solbiati 2003). In accordo con le linee guida EFSUMB, l ecografia con mezzo di contrasto può essere utilizzata in queste diverse fasi: - Come tecnica complementare alla TC e/o alla RM nella stadiazione prima del trattamento. - Come guida al posizionamento dell ago nelle lesioni visualizzabili e delineabili con difficoltà all ecografia convenzionale. - Valutazione immediata al termine del trattamento di radiofrequenza, per guidare eventualmente ulteriori posizionamenti dell ago. - Valutazione dell efficacia del trattamento a distanza di tempo e delle recidive locali nei casi in cui la TC e/o la RM non siano dispponibili o non forniscano risulati definitivi.
11 BIBLIOGRAFIA Albrecht T, Blomley M, Burns PN, et al. Improved detection of hepatic metastases with pulse-inversion US during the liver-specific phase of SHU 508A: multicenter study. Radiology 2003; 227: Baumgartner RW, Arnold M, Gonner F, Staikow I, Herrmann C, Rivoir A, Muri RM. Contrast-enhanced transcranial color-coded duplex sonography in ischemic cerebrovascular disease. Stroke 1997; 28: Bernatik T, Strobel D, Hahn EG, Becker D. Detection of liver metastases: comparison of contrast-enhanced wide-band harmonic imaging with conventional ultrasonography. J Ultrasound Med 2001; 20: Bokor D. Diagnostic efficacy of SonoVue. Am J Cardiol 2000; 86: Bruix J, Sherman M, Llovet JM, et al. Clinical management of hepatocellular carcinoma. Conclusions of the Barcelona 2000 EASL Conference. J Hepatol 2001; 35: Burns PN. Ultrasound contrast agents in radiological diagnosis. Radiol Med 1994; 87(5 Suppl 1): Review. Burrel M, Llovet JM, Ayuso C, et al. MRI angiography is superior to helical CT for detection of HCC prior to liver transplantation: an explant correlation. Hepatology 2003; 38: Caturelli E, Pompili M, Bartolucci F, Siena DA, Sperandeo M, Andriulli A, Bisceglia M. Hemangioma-like lesions in chronic liver disease: diagnostic evaluation in patients. Radiology 2001; 220: Dalla Palma L, Bertolotto M, Quaia E, Locatelli M. Detection of liver metastases with pulse-inversion harmonic imaging: preliminary results. Eur Radiol 1999; 9 (suppl): S
12 Fracanzani AL, Burdick L, Borzio M, et al. Contrast-enhanced Doppler ultrasonography in the diagnosis of hepatocellular carcinoma and premalignant lesions in patients with cirrhosis. Hepatology 2001; 34: Fujimoto M, Moriyasu F, Nishikawa K, Nada T, Okuma M. Color Doppler sonography of hepatic tumors with a galactose-based contrast agent: correlation with angiographic findings. AJR Am J Roentgenol 1994; 163: Gaiani S, Volpe L, Piscaglia F, Bolondi L. Vascularity of liver tumours and recent advances in Doppler ultrasound. J Hepatol 2001; 34: Gaiani S, Piscaglia F, Celli N, et al. Perfusional angiosonography (CnTI Esaote) with 2 nd generation ultrasound contrast agent in the characterization of nodules in cirrhosis. Hepatology 2002; 36 (suppl): 2133 A. Gaiani S, Celli N, Piscaglia F, et al. Usefulness of contrast-enhanced perfusional sonography in the assessment of hepatocellular carcinoma hypervascular at spiral computed tomography. J Hepatol 2004; 41: Gramiak R, Shah PM. Echocardiography of the aortic root. Invest Radiol 1968; 3: Howell JD, Wotherspoon H, Leen E, et al. Evaluation of a follow-up programme after curative resection for colorectal cancer. Br J Cancer 1999; 79: Isozaki T, Numata K, Kiba T, et al. Differential diagnosis of hepatic tumors by using contrast enhancement patters at US. Radiology 2003; 229: Kim TK, Choi BI, Han JK, Hong HS, Park SH, Moon SG. Hepatic tumors: contrast agent enhancement patterns with pulse-inversion harmonic US. Radiology 2000; 216: Nakashima T, Kojiro M. Hepatocellular carcinoma. Tokyo: Springer-Verlag,1987.
13 Nies C, Leppek R, Sitter H, et al. Prospective evaluation of different diagnostic techniques for the detection of liver metastases at the time of primary resection of colorectal carcinoma. Eur J Surg 1996; 162: Roncalli M, Roz E, Coggi G, et al. The vascular profile of regenerative and dysplastic nodules of the cirrhotic liver: implication for diagnosis and classification. Hepatology 1999; 30: Schneider M, Arditi M, Barrau M, et al. BRI: a new ultrasonographic contrast agent based on sulfur hexafluoride-filled microbubbles. Invest Radiol 1995; 30: Solbiati L, Tonolini M, Cova L, Goldberg SN. The role of contrast-enhanced ultrasound in the detection of focal liver lesions. Eur Radiol 2001; 11 (suppl 3): Solbiati L, Ierace T, Tonolini M, Cova L. Guidance and control of percutaneous treatments with contrast-enhanced ultrasound. Eur Radiol 2003; 13 (suppl 3): N87-N90. Theise ND, Schwartz M, Miller C, Thung SH. Macroregenerative nodules and hepatocellular carcinoma in forty-four sequential adult liver explants with cirrhosis. Hepatology 1992; 16: Wanless I, Callea F, Craig JR, et al. Terminology of nodular lesions of the liver: recommendations of the World Congress of Gastroenterology Working Party. Hepatology 1995; 22: Wilson SR, Burns PN. Liver mass evaluation with ultrasound: the impact of microbubble contrast agent and pulse inversion imaging. Semin Liver Dis 2001; 21:
14 Yao FY, Ferrel L, Bass NM, et al. Liver transplantation for hepatocellular carcinoma: expansion of the tumor size limits does not adversely impact survival. Hepatology 2001: 33: Zerhouni EA, Rutter C, Hamilton SR, et al. CT and MR imaging in the staging of colorectal carcinoma: report of the radiology diagnostic oncology group II. Radiology 1996; 200:
Color Doppler e MDC nelle neoplasie benigne del fegato. CEUS epatica Fasi diagnostiche. Fase arteriosa 10-35 sec inizio: 10-20 sec fine: 25-35 sec
ECOGRAFIA COLOR DOPPLER E MEZZI DI CONTRASTO: Stato dell arte arte Portonovo,, 6-86 8 luglio 2009 Color Doppler e MDC nelle neoplasie benigne del fegato E. Accogli, V Arienti Centro di Ecografia Internistica,
DettagliTerapie ablative locali dell HCC
1 Terapie ablative locali dell HCC V. Arienti, L. Baldini, S. Pretolani Centro di Ricerca e Formazione in Ecografia Internistica ed Interventistica Divisione di Medicina Interna - Ospedale Maggiore Bologna
DettagliDIAGNOSTICA PER IMMAGINI
APPROPIATEZZA DIAGNOSTICO-TERAPEUTICA IN ONCOLOGIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Alessandro Del Maschio Dipartimento di Radiologia Università Vita-Salute IRCCS San Raffaele Milano 1. NEOPLASIE POLMONARI Prof.
DettagliFOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE
Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO
DettagliALTRI TUMORI PRIMITIVI DEL FEGATO
SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. I TUMORI DEL FEGATO ALTRI TUMORI PRIMITIVI DEL FEGATO Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia Azienda
DettagliIl problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013
Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati
DettagliEspressione di geni specifici per un determinato tumore
Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa
DettagliCRITERI RADIOLOGICI DI VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA ALLA TERAPIA ONCOLOGICA Radiologia Ferrara CRITERI RECIST Response Evaluation Criteria In Solid Tumor CRITERI RECIST Sono un gruppo di regole atte ad identificare
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
Dettaglicoin lesion polmonare
coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta
DettagliPERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO PER PAZIENTI CON NODULO EPATICO DI NATURA DA DEFINIRE
PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO PER PAZIENTI CON NODULO EPATICO DI NATURA DA DEFINIRE PDT 028.2 SC Medicina Generale-Ecografia Interventistica Protocollo nodulo epatico Rev 1 del 31/12/2010 1/8 1. BACKGROUND
DettagliPSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA
PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,
DettagliLESIONI FOCALI BENIGNE
Sardinian Research Group in Advanced Ultra-Sound Medical Application LESIONI FOCALI BENIGNE M. Carboni, G.Virgilio, D. Sirigu, M A. Barracciu, L. Loi, P. Cucciari, G.Campisi, V.Migaleddu. Ala Birdi, 04
DettagliLesioni epatiche maligne. Franco Brunello
Lesioni epatiche maligne Franco Brunello Check list: La lesione che non c è (oppure.. non l abbiamo vista?) Apparecchiatura adeguata ok Settaggio ottimale (grigi, fuoco, II arm...) ok Abbiamo esaminato
DettagliPROTOCOLLO PET/TC ONCOLOGICA
Regione del Veneto - AZIENDA U.L.SS. N. 8 ASOLO ospedale di Castelfranco Veneto e Montebelluna dipartimento diagnostica per immagini sede di Castelfranco Veneto unità operativa medicina nucleare - direttore:
DettagliGRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS ITER DIAGNOSTICO ITTERO
GRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS ITER DIAGNOSTICO ITTERO Documento redatto da: Prof. M. Garavoglia S.C. Chirurgia Generale 1. A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Dipartimento interaziendale ed interregionale
DettagliAGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola
AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola FOLLOW-UP NELLE PATOLOGIE NEOPLASTICHE DEL COLON Felice Cosentino PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI J Bond, Polyp Guideline, The Am J of Gastroent.,
DettagliGli ecoamplificatori: presente e futuro dell ecografia oncologica epatica
Gli ecoamplificatori: presente e futuro dell ecografia oncologica epatica Dott. Enrico Ganga 2ª Unità Operativa di Medicina Interna Azienda Ospedaliera "G.Brotzu - Ospedale San Michele Via Peretti, 2-09134
DettagliLA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO
LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO Cetuximab può ridurre la massa tumorale per permettere la resezione delle metastasi, anche, in pazienti inizialmente non resecabili,
DettagliLe zone grigie della citologia tiroidea.
Carcinoma differenziato della tiroide: dalla diagnosi al follow-up Bologna 21 marzo 2009 Le zone grigie della citologia tiroidea. Cosa deve dire il patologo Gian Piero Casadei Anatomia Patologica Ospedale
DettagliLA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE
LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni
DettagliTerapia chirurgica. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento
Terapia chirurgica Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Nel caso di stenosi carotidea sintomatica, la endoarteriectomia comporta un modesto beneficio per gradi di stenosi
DettagliNote per la lettura dei report
Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero
DettagliLesione focale 4 s ( b) Lesione focale 4 s ( a) Lesione focale 5 s. Lesione focale 6 s
HCC IN CIRROSI? Gianpaolo Vidili Ricercatore in Medicina Interna Ambulatorio di ecografia internistica, Clinica Medica Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari Novembre 2010 Paziente di sesso maschile
DettagliRUOLO DELL ANGIOECOGRAFIA PERFUSIONALE CON MEZZO DI CONTRASTO (CEUS) NEL PERCORSO LESIONI FOCALI EPATICHE ELISABETTA BIASINI
RUOLO DELL ANGIOECOGRAFIA PERFUSIONALE CON MEZZO DI CONTRASTO (CEUS) NEL PERCORSO LESIONI FOCALI EPATICHE ELISABETTA BIASINI CLASSIFICAZIONE LESIONI EPATICHE EPATICHE PRIMITIVE BENIGNE ORIGINE EPATOCELLULARE
DettagliL IMAGING DELLE VIE BILIARI. Barbara Omazzi UO Gastroenterologia Azienda Ospedaliera G.Salvini Rho Corso aggiornamento MMG 11 Novembre 2006
L IMAGING DELLE VIE BILIARI Barbara Omazzi UO Gastroenterologia Azienda Ospedaliera G.Salvini Rho Corso aggiornamento MMG 11 Novembre 2006 Imaging vie biliari 1900 1970 : Rx,Laparotomia 1970 : PTC, ERCP
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliSERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA
SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Questo testo intende fornire in maniera semplice utili informazioni su un tema di particolare importanza
DettagliPDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013
PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 Certificato N 9122 AOLS Data applicazione Redazione Verifica Approvazione 24.10.2013 Dr.ssa S. Ferrario Dr.ssa M.V. Forleo Dr.ssa E. Piazza Dr.ssa G. Saporetti Dr. E. Goggi
DettagliANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009
ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza
DettagliTRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani
TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani Adenoma cancerizzato/carcinoma colorettale iniziale (pt1) DEFINIZIONE Lesione adenomatosa comprendente
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliIL NUOVO CORSO DELLA TERAPIA LOCO-REGIONALE DEL CARCINOMA MAMMARIO: L ESPERIENZA DI VICENZA
IL NUOVO CORSO DELLA TERAPIA LOCO-REGIONALE DEL CARCINOMA MAMMARIO: L ESPERIENZA DI VICENZA DR. L. ROTUNNO Unità Operativa Chirurgia Generale Iª I - Vicenza Prof. G. Ambrosino Fino al 1998 la chirurgia
DettagliI NETs: : A CHE PUNTO SIAMO?
I NETs: : A CHE PUNTO SIAMO? La terapia: approccio multidisciplinare di una patologia complessa. CASO CLINICO Milano 20/06/2008 Laura Catena S.C. Oncologia Medica 2 Fondazione IRCCS Istituto Nazionale
DettagliIl Nodulo Epatico dalla Diagnosi alla Terapia
Il Nodulo Epatico dalla Diagnosi alla Terapia Sala Conferenze, Biblioteca "Rosanna Benzi" Genova Voltri 21 Settembre 2013 Responsabili Scientifici Dott. Giulio Antonio CECCHINI Direttore S.C. Diagnostica
DettagliAPPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi
APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliPROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora
PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliAnalisi dei dati di morbosità nei comuni di Castelraimondo e Gagliole:
Analisi dei dati di morbosità nei comuni di Castelraimondo e Gagliole: integrazione alle considerazioni conclusive riportate nella versione Ottobre 2013 AGENZIA PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLE MARCHE
DettagliIl Nodulo Tiroideo. "Diagnostica Citologica"
Il Nodulo Tiroideo "Diagnostica Citologica" FNAC Con il termine di FNAC (Fine Needle Aspiration Cytology) si intende un prelievo citologico eseguito mediante un ago definito sottile (a partire da 22G ),
DettagliUniversità Politecnica delle Marche Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialis;ca in Ingegneria Ele=ronica
Università Politecnica delle Marche Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialis;ca in Ingegneria Ele=ronica SVILUPPO DI UN APPLICAZIONE SOFTWARE DI REALTÀ AUMENTATA PER L ABLAZIONE A RADIOFREQUENZA
DettagliANGIOMA EPATICO Autori: Prof. A.L. Gaspari, Dott. G.S. Sica, Dott. E. Iaculli
1. Introduzione ANGIOMA EPATICO Autori: Prof. A.L. Gaspari, Dott. G.S. Sica, Dott. E. Iaculli Mentre un tempo la valutazione chirurgica degli angiomi epatici era limitata agli interventi in urgenza per
DettagliATI. Umbria 3. RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa
Regione dell Umbria Provincia di Perugia ATI Umbria 3 RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa INTRODUZIONE Lo scopo del presente documento
DettagliDescrizione CAD polmonare e interfaccia web per il sito MEGALAB della regione Lazio
Descrizione CAD polmonare e interfaccia web per il sito MEGALAB della regione Lazio Un applicazione in fase di sperimentazione nel progetto MEGALAB è un sistema computerizzato per il riconoscimento automatico
DettagliGrazie dell attenzione
Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliCASO CLINICO. IRCCS Policlinico San Donato
CASO CLINICO IRCCS Policlinico San Donato ANAMNESI Donna, 35 anni DM di tipo I dall età di 16 anni, in terapia con infusore sottocutaneo di insulina a sede addominale Affetta da retinopatia su base diabetica
DettagliRASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014
RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 02/12/2014 - TUMORE DEL SENO E DELLA TIROIDE, CONVEGNO GIOVEDÌ IN CHIESA Campobasso. Giovedì 4 dicembre alle 18 e 30 nella chiesa di S.Antonio Abate, a Campobasso,
DettagliIl Dott. Enzo Silvestri è nato a Genova il 28 marzo1957. Istruzione
Il Dott. Enzo Silvestri è nato a Genova il 28 marzo1957. Istruzione 1977 Diploma di maturità scientifica conseguito presso il Liceo G.D. Cassini di Genova. 1983 - Laurea in Medicina e Chirurgia presso
DettagliPercorso Diagnostico Terapeutico del Nodulo Tiroideo
GENOVA PP.OO. Voltri e Castelletto PROGETTO TIROIDE Percorso Diagnostico Terapeutico del Nodulo Tiroideo Sintesi Condivisa con i Medici di Medicina Generale Distretto Ponente a seguito del Convegno : Il
DettagliANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...
ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione
DettagliInformazioni per il PAZIENTE Scintigrafia epatica e splenica cod. 92.02.1 cod. 92.05.5
Informazioni per il PAZIENTE Scintigrafia epatica e splenica cod. 92.02.1 cod. 92.05.5 Di norma la scintigrafia epatica e la scintigrafia splenica vengono effettuate contemporaneamente e pertanto le due
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliRuolo prognostico della dual-point 18F-Etil-Tirosina PET/CT cerebrale nella valutazione della sospetta recidiva di glioma cerebrale
Ruolo prognostico della dual-point 18F-Etil-Tirosina PET/CT cerebrale nella valutazione della sospetta recidiva di glioma cerebrale E.Borsatti, L.Bolidi, T.Baresic, R.Tatta, D.Monte, E.Bidoli*, M.Arcicasa
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliIl ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO
Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In
DettagliIL RUOLO DELL INFERMIERE
A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright
DettagliIncidentalomi del Surrene. Il Punto di Vista del Radiologo. E. Squillaci
Department of Diagnostic and Molecular Imaging, Interventional Radiology, Nuclear Medicine and Radiotherapy University "Tor Vergata Rome Italy Incidentalomi del Surrene. Il Punto di Vista del Radiologo
DettagliUnità Operativa di Medicina Nucleare
Parte Seconda (per il Medico di Famiglia) INDICAZIONI "APPROPRIATE" Nonostante la documentata efficacia diagnostica, la diffusione dei tomografi PET/CT sul territorio nazionale e regionale è ancora limitata
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
Dettagli11 Incontro di Oncologia ed Ematologia
11 Incontro di Oncologia ed Ematologia Sestri Levante, 18 maggio 2013 Maria Sironi C è ancora un ruolo per la citologia da agoaspirato con ago sottile nella diagnostica dei noduli mammari? 1 mm Quali tecniche
DettagliLa TC. e il mezzo di. contrasto
Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 La TC e il mezzo di contrasto INFORMATIVA PER PAZIENTI IS PV AL6-0 03/10/2011 INDICE Che cosa è la TAC o meglio la TC? 4 Tutti possono essere
DettagliMETASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
METASTASI POLMONARI Terapia Oncologica Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Metastasi polmonari: EPIDEMIOLOGIA Prevalenza nelle autopsie di
DettagliFORMATO EUROPEO PER IL
FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo SIMONA FIORI Via Leonardo da Vinci, 96-25080 Prevalle (BS) Telefono (39-30)6801683 E-mail simona.fiori@aod.it Nazionalità ITALIANA
DettagliSTUDI SU MATERIALE GENETICO
Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico
DettagliTERAPIA FOCALE IN URO-ONCOLOGIAONCOLOGIA TUMORI DEL RENE Alessandro Volpe Ospedale Maggiore della Carità, Università del Piemonte Orientale, Novara < 50 anni > 75 anni RCC MIGRAZIONE DI STADIO STAGE I
DettagliREGOLAMENTO RELATIVO ALLE MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA FINALE DI LAUREA
REGOLAMENTO RELATIVO ALLE MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA FINALE DI LAUREA RIFERIMENTI NORMATIVI E REGOLAMENTARI Decreto Interministeriale 2 aprile 2001 Determinazione delle classi delle lauree universitarie
DettagliIndicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili: ovaio e utero Serata di presentazione progetto Zonta Club Locarno 13.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in
DettagliAMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi
Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico
DettagliCOLONSCOPIA VIRTUALE - stato dell arte - Dr. P. QUADRI Dip. Diagnostica per Immagini Ospedale S.Paolo - SV -
COLONSCOPIA VIRTUALE - stato dell arte - Dr. P. QUADRI Dip. Diagnostica per Immagini Ospedale S.Paolo - SV - La TC spirale multistrato consente di ottenere un volume di dati dell intero addome in una unica
DettagliL uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning
L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la
DettagliECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO
ECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO Dott. FRANCESCO BUSONI Radiologo Pisa La Diagnostica per Immagini vista dal Riabilitatore 2012 Lo studio ecografico del polso e della mano necessita di apparecchiature
DettagliLesione cistica gigante del pancreas:
AIEOP Congresso Nazionale Congiunto Catania, 24 27 Settembre 2008 Lesione cistica gigante del pancreas: è sempre possibile una corretta diagnosi preoperatoria? Michele Ilari Giovanni Torino e Ascanio Martino
DettagliMETASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI
METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI C.Mosci; F.Nasciuti Centro Specialistico di Oncologia Oculare Ente Ospedaliero Ospedali Galliera - Genova carlo.mosci@galliera.it XXVI RIUNIONE S.O.N.O.
DettagliLEAD GENERATION PROGRAM
LEAD GENERATION PROGRAM New Business Media al servizio delle imprese con una soluzione di comunicazione totalmente orientata alla generazione di contatti L importanza della lead generation La Lead Generation
DettagliDOCUMENTO DI SPECIFICA DEI REQUISITI SOFTWARE
DOCUMENTO DI SPECIFICA DEI REQUISITI SOFTWARE Tabella dei contenuti 1. Introduzione 1.1 Propositi 1.2 Obiettivi 1.3 Definizioni, acronimi ed abbreviazioni 1.4 Riferimenti 1.5 Panoramica 2. Descrizione
DettagliAPPROCCIO RADIOTERAPICO
Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine
DettagliApprovate dalla Commissione Linee Guida della Federazione delle Malattie Digestive il 9.04.2000 LINEE GUIDA PER IL CORRETTO USO DELL ECOGRAFIA ADDOMINALE IN GASTROENTEROLOGIA ED EPATOLOGIA PREMESSA Un
DettagliOvaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE
30 Ovaio C56.9 Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni del TNM e il raggruppamento in stadi per questo capitolo non sono stati modificati rispetto alla V edizione. ANATOMIA Sede primitiva. Le ovaie
DettagliFacoltà di Medicina e Chirurgia
Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Medicina e Chirurgia Tesi di Laurea Trattamento chirurgico classico ed endovascolare degli aneurismi isolati delle arterie iliache Studio Clinico-Sperimentale
DettagliIL TUMORE DEL POLMONE - LA STADIAZIONE. Roberta Polverosi UOC RADIOLOGIA S. Donà di Piave (VE)
IL TUMORE DEL POLMONE - LA STADIAZIONE Roberta Polverosi UOC RADIOLOGIA S. Donà di Piave (VE) 1974 2.155 casi da 1 centro 2009 67.725 casi da 46 centri PARAMETRI TNM POLMONE T grandezza del tumore e invasione
DettagliDEPLOY YOUR BUSINESS
DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di
DettagliParte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee
DettagliU.O.C. Radioterapia Oncologica Direttore Prof. R. Maurizi Enrici
U.O.C. Radioterapia Oncologica Direttore Prof. R. Maurizi Enrici LA STADIAZIONE LOCALE DEL CARCINOMA PROSTATICO: IL RUOLO DELLA RISONANZA MAGNETICA CON TECNICHE DI DIFFUSIONE E PERFUSIONE E VANTAGGI DEL
DettagliLA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO
LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA CONSULENZA GENETICA PRENATALE Fare Dr. Renato clic per Scarinci modificare lo stile del sottotitolo dello schema GENETICA CLINICA Costituisce la parte applicativa
DettagliEffetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria
Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.4.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Le buone pratiche per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro delle aziende venete certificate
DettagliL analisi per flussi ed il rendiconto finanziario
L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto
DettagliCorso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari
Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito I mercati finanziari Mercati creditizi e mobiliari I mercati si identificano con l insieme degli scambi di strumenti finanziari; Il collegamento tra unità
DettagliIl ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico
Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico C. Cocco 1, B. Caruso 1, E. Fiorio 2 1 Laboratorio Analisi (sede di BT) 2 Oncologia (sede di BT), AOUI,
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
Dettagli*D.D. Cokkinos, M.J. Blomley, C.J. Harvey, A. Lim, C. Cunningham, D.O. Cosgrove
Può l ecocontrastografia caratterizzare le lesioni focali epatiche e differenziarle tra benigne e maligne, riducendo la necessità di altre metodiche di imaging? Can contrast-enhanced ultrasonography characterize
DettagliSimposio I NETs: A CHE PUNTO SIAMO? Ruolo del debulking massimo.falconi@univr.it Chirurgia B, Verona MILANO, 20 Giugno 2008
Simposio I NETs: A CHE PUNTO SIAMO? Ruolo del debulking massimo.falconi@univr.it Chirurgia B, Verona MILANO, 20 Giugno 2008 Definizione di debulking Oncologica Resecare almeno il 90% del burden tumorale
DettagliANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1
ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 1. Data set analizzato e suoi limiti Il data set analizzato include: 1. Tutti i ricoveri avvenuti nei presidi ospedalieri dell Area Vasta
DettagliAIRO INCONTRA SIRM Diagnostica per Immagini e trattamenti non chirurgici del nodulo polmonare solitario
AIRO INCONTRA SIRM Diagnostica per Immagini e trattamenti non chirurgici del nodulo polmonare solitario Valutazione della risposta e follow-up: il punto di vista dell oncologo radioterapista e del diagnosta
Dettagli1st page. Cosa dovrebbero sapere i genitori a proposito della sicurezza radiologica nella Radiologia Interventistica Pediatrica
1st page Cosa dovrebbero sapere i genitori a proposito della sicurezza radiologica nella Radiologia Interventistica Pediatrica 1 2nd page Le tecniche di produzione di immagini aiutano i medici a vedere
Dettagli