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2 logo Criteridideirischiedesempidi Pagina1di16 Sommario 1 PREMESSA CRITERIPERLAVALUTAZIONEDELRISCHIO Elencopericoli Criteriperlastimadelrischio(indicidi) (parametrop) deldanno(parametrod) Determinazionedellaclassedirischio(parametroR) Determinazionedeifattoricorrettiviedelrischioresiduo Calcolodellaprobabilitàdiaccadimento Calcolodellagravitàdeldanno Indicedirischioresiduo Schedadideirischi Misurediprevenzioneedimiglioramento ELEMENTIDIVDRINERENTIL ATTIVITÀSUBACQUEA Modalitàdigestionedell immersione Immersioneautonoma Immersionerifornitadallasuperficie Modalitàdiingressoinacquaediassistenzadisuperficie Daimbarcazione Dariva:spiaggiaoscogliera Effettimeccanicidellapressioneevariazionidivolumieassettoidrodinamico Miscelarespiratoriaesuatossicità Aria(ARA) Ariaarricchita(NITROX) Misceleternarie(TRIMIX) Ossigeno(ARO) Profilodecompressivo Incurvadisicurezza senzasostedecompressive Rischiambientali Freddoeghiaccio Esempi...15

3 logo 1 PREMESSA Criteridideirischiedesempidi Pagina2di16 Ildatoredilavorodevevalutaretuttiirischiconlaconseguenteelaborazionedeldocumentoprevistodall art. 28delD.Lgs.81/08.Taledocumentodeveaveredatacertaecontenere:! " # $ %% & '# ( ) & % * * * * +,-'' * % % & % % % #. ( +/0, 1 % +0/, /#2 # La VDR vaquindiintesacomel insiemedituttequelleoperazionichedevonoessereattuateperconfluire versouna stimadelrischio di esposizione aifattori dipericoloperlasicurezzaelasalutedel personale, riguardo alla programmazione di eventuali interventi di prevenzione e protezione per l eliminazione o la riduzionedelrischiosecondolemisureditutelaprevistedallavigentenormativa. L attività subacquea in particolare differisce dalle principali tipologie di lavoro comunemente oggetto di processi valutativi volti a individuare i rischi lavorativi e, soprattutto, non esistono specifiche checkdlist che permettanounasistematicaditaleattività. Occorreinoltre precisare l impossibilitàdi individuare un luogo dilavoro unicoe fisso,perché quest ultimo, essendo rappresentato dal mondo sottomarino, non può essere fatto oggetto di misure di prevenzione e tuteladellasalutedeilavoratoriimpiegatiinattivitàsubacquee. La VDR deve essere eseguita preventivamente allo svolgimento delle attività le quali sono spesso caratterizzate da un elevata variabilità e presentano specificità dipendenti dal tipo d immersione(durata, profondità ecc), dal sito in cui si svolgono e dalle condizioni ambientali presenti e deve tenere in considerazione tutti i pericoli e le azioni di mitigazione che intervengono nello svolgimento dell attività. La VDR stessa può inoltre essere specificata, per ogni singola attività di immersione, qualora le modalità di esecuzionedell immersionestessalorichiedesse. 2 CRITERIPERLAVALUTAZIONEDELRISCHIO Diseguitosonoriportatiicriteriindividuatiperl effettuazionedellavdrrelativamentealleattivitàsubacquee chesisviluppanoutilizzandounsistemaaindici.

4 logo 2.1 Elencopericoli Criteridideirischiedesempidi Pagina3di16 La procedura di VDR deve iniziare prendendo in considerazione un elenco particolareggiato di pericoli e valutandoquindiquellisignificativi. Lasuccessivafaseèlaquantificazionedelrischiocheèeffettuataanalizzandoidiversipericoliindividuatie, quando ritenuto necessario, realizzando una dello stesso rischio singolarmente per le diverse mansioni; dalla quantificazione dei rischi ne risulterà che solo alcuni di questi sono da ritenersi significativi Diseguitosonoriportatialcunipericolirilevantiperleattivitàinimmersione 1. Nomeidentificativopericolo(elencononesaustivo) Pericoliinimmersionedacausechimiche[intossicazionedaossigeno(0 2),dabiossidodicarbonio(C0 2),daazoto (N 2),damonossidodicarbonio(C0)] Pericoli in immersione da cause meccaniche [barotraumi (orecchio, seni paranasali, denti, colpo di ventosa, schiacciamento muta), embolia gassosa arteriosa (EGA), Sovradistensione polmonare, sovradistensione gastrointestinale,vertiginialternobariche] Pericoliinimmersionedacausefisiche[ipotermia,Ipertermia,malattiadadecompressione(MDD)] Pericoli(infasedipreDimmersione,immersione,postimmersione)dacauseambientali: Usodiattrezzaturelavoro(contusioni ferite) Infortuniopercaduta(coneffettifinoall annegamento) Presenzadianimalimarini(meduse,ecc.) Bassavisibilità Impigliamento Movimentazionemanualedicarichi Posturaincongruaomovimentiripetitivi Agentichimici Agenticancerogenimutageni Agentibiologici Urtoconmateriali/oggetti(contusioni ferite,punture,perforazioni,tagli,abrasioni) Urtoconimbarcazioniintransito Cadutainacquadaimbarcazione 2.2 Criteriperlastimadelrischio(indicidi) Ladefinizioneelaquantificazionedeirischiavvieneadottandounafunzionedeltipo: R=f(D,P) doverrappresentalagravitàdeldannodelrischio, Dquelladelleconseguenze(chepuòessereespressa siacomefunzionedelnumerodiindividuicoinvolti,chedeidanniprovocati)e P laprobabilitàofrequenza concuisiverificanoleconseguenze. Determinare la funzione di rischio f significa definire un modello di esposizione dei lavoratori ad un determinato pericolo che mette in relazione l entità del danno atteso con la probabilità che tale danno si verifichi,equestoperognicondizioneoperativa. QualorasiastatodeterminatoquellochevienedefinitorischioaccettabileRa,siintervienedandolapriorità atuttequellesituazionipercuirisultacheillivellodirischiostimatorsia: R>Ra 1 Nonsonopreseinconsiderazioneipericolilegatiallostazionamentosull imbarcazione

5 logo Criteridideirischiedesempidi Pagina4di16 Quando è possibile, si elimina il rischio modificando metodi di lavoro, attrezzature o materiali. Se l unica soluzioneèinvecequelladiridurlo,sipossonoadottaremisurepreventivechefannodiminuirelaprobabilità cheundeterminatodannoattesosiverifichi,emisureprotettivechenecircoscrivanoglieffetti. IlrischiocosìridottoprendeilnomedirischioresiduoRr. Si deve inoltre tenere presente che i rischi non siano trasferiti o spostati, e cioè che la soluzione di un problemanonnecreialtri. Ilmetododidelrischiocheèstatosceltoconsentediassegnareunindiceaidiversirischiacui sono esposti gli OS, permettendo così di compararne l entità e di individuarne la significatività. Questa codificazionecostituisceilpuntodipartenza per la definizionedelleprioritàeperlaprogrammazionedegli interventidiprotezioneediprevenzionedaadottare. Lefasigeneralidistimadelsonodiseguitoriportate: 1. Definizionedeipericoli; 2. Individuazione dei rischi significativi: fase di quantificazione del pericolo cioè del rischio attraverso: - Calcolodellagravitàdeldanno(D) - Calcolodellaprobabilitàdiaccadimento(P) - IndividuazionedelvaloredelResiduo. 3. Istituzione della correlazione' ' (questo è un documento dinamico ed è svincolatodaldvrmaadesso) 4. Definizione e gestione del Piano delle misure per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza e verificadellostatodiattuazione" (parametrop) LascaladelleprobabilitàPfariferimentoall'esistenzadiunacorrelazionepiùomenodirettatralatipologia dell attività presa in esame e/o le carenze riscontrate con il danno che potrebbe derivarne. Il rapporto tra carenzeedannopuòessereriscontratoattraversolastesuradiappositecheckdlistdacompilarepersingolo rischio. Talevaloredovràesseresvincolatodallagravitàdeldanno,legataall eventonegativo. All indice probabilità è assegnato un valore in ordine crescente di rilievo del fatto, secondo le specifiche indicatenellatabellachesegue. Tabella1. Livellidiprobabilità VALORE LIVELLO CRITERI Altamente probabile Mediamente Probabile Poco probabile Improbabile 1. Esisteunacorrelazionedirettatral attivitàpresainesameedilverificarsideldannoipotizzato; 2. Dallostudiopuntualedell attivitàpresainesameèchiaraepalesel iterazioneesistentetrale carenze riscontrateeilverificarsideldannoipotizzato; 3. Dall analisi dei dati statistici in possesso dell Agenzia, delle autorità competenti si evince uno stretto legametrailtipodiattivitàsvolta(similareaquellapresainesame)eidannidaessaderivati; 4. Frequenzadiaccadimentoalta(attraversol analisideidatiriportatinelregistroinfortuni). 1. Esisteunapotenzialecorrelazionetral attivitàpresainesameedilverificarsideldannoipotizzato; 2. Dallostudiopuntualedell attivitàpresainesameemergonopossibiliiterazionitralecarenzeriscontratee ilverificarsideldannoipotizzato; 3. Dall analisideidatistatisticiinpossessodell Agenziaedelleautoritàcompetenti,sievinceunpotenziale legametrailtipodiattivitàsvolta(similareaquellapresainesame)eidannidaessaderivati. 4. Frequenzadiaccadimentomedia(attraversol analisideidatiriportatinelregistroinfortuni). 1. E difficilmente ipotizzabile una correlazione tra l attività presa in esame ed il verificarsi del danno ipotizzato; 2. Dallostudiopuntualedell attivitàpresainesame,lecarenzeriscontratenonpresuppongoilverificarsidel dannoipotizzato. 3. Dall analisideidatistatisticiinpossessodell Agenziaedelleautoritàcompetenti,sonominimiilegamitra iltipodiattivitàsvolta(similareaquellapresainesame)eidannidaessaderivati. 4. Frequenzadiaccadimentobassa(attraversol analisideidatiriportatinelregistroinfortuni). 1. Nonesistenessunacorrelazionedirettatral attivitàpresainesameedilverificarsideldannoipotizzato; 2. Dallostudiopuntualedell attivitàpresainesamenonsussistonocarenzetalichesileghinoalverificarsi deldannoipotizzato; 3. Dall analisideidatistatisticiinpossessodell Agenzia,delleautoritàcompetentinonsievinconolegamitra iltipodiattivitàsvolta(similareaquellapresainesame)eildannoipotizzato; 4. Frequenzadiaccadimentomoltobassa(attraversol analisideidatiriportatinelregistroinfortuni).

6 logo Criteridideirischiedesempidi deldanno(parametrod) Pagina5di16 Lascaladigravitàdeldannorichiede,perunacorrettaapplicazione,anchecompetenzeditiposanitarioefa riferimento alla gravità della patologia prodotta dal pericolo valutato, alla reversibilità totale o parziale che l esposizionedelpersonaleatalepericolopossaprocurare,ancheinfunzionealtempodiesposizione. Lasceltaditalevaloreèsvincolatadallafrequenzaconcuil eventonegativopuòaccadere. LascaladigravitàdeldannoDèriportatanellatabellachesegue. Tabella2. LivellididelDanno VALORE LIVELLO CRITERI 4 A)Infortuniooepisodiodlesposizioneacutaconeffettiletaliodiinvaliditàtotale. Gravissimo B)Esposizionecontinuaconeffettiletalie/ogravementeinvalidanti. 3 Grave A)Infortuniooepisodiodlesposizioneacutaconeffettidiinabilitàpermanente. B)Sel eventonegativoportaadun inabilitàpermanente. 2 Medio A)Infortuniooepisodiodiesposizioneacutaconinvaliditàreversibile. B)Esposizionecontinuaconeffettireversibili. C)Sel eventonegativoportaadun inabilitàreversibile. 1 Lieve A)Infortuniooepisodiodiesposizioneacutaconinabilitàtemporanearapidamentereversibile. B)Esposizionecontinuaconeffettirapidamentereversibili. C)Sel eventonegativoportaadun invaliditàtemporanea Determinazionedellaclassedirischio(parametroR) Per rischio s intendelaprobabilitàpercuiunpericolocreiundannoel entitàdeldannostesso. Ilrischioconnessoaundeterminatopericolovienecalcolatomediantelaformula: R=PxD Quindiilrischioètantopiùgrandequantopiùèprobabilecheaccadal incidenteetantomaggioreèl entità deldanno. Una volta determinati gli indici di rischio sarà possibile individuarne la significatività e definire quindi le prioritàd'intervento. Inbaseaivaloriattribuitialleduevariabiliprobabilitàegravitàdeldanno,ilrischioènumericamentedefinito conunascalacrescentedalvalore1alvalore16secondolamatriceriportatanellafiguraa. Tale codificazione costituisce il punto di partenza per la definizione delle priorità e per la programmazione degliinterventidiprotezioneediprevenzionedaadottare. LascaladiprioritàdegliinterventièriportatainTabella03. FiguraA;Matricedelladel. 4elevata medioalta mediobassa bassissima trascurabile 2 modesta 3 notevole 4 ingente Danno

7 logo Criteridideirischiedesempidi Pagina6di16 Tabella3. Livellidirischioeprioritàdiintervento Valore Tipo di Definizionediintervento intervento R 8 Inaccettabile Immediato Azionicorrettiveindilazionabilidaattuaresubito. 4 R<8 Alto Brevetermine Azionicorrettivenecessariedaprogrammareeattuareconurgenza. 2<R<4 Medio Mediotermine Azioni correttive e/o migliorative da programmare e attuare nel medio termine. 1<R 2 Basso Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione e da attuare nel Lungotermine lungotermine. R 1 Accettabile rischiospecificononquantificabile(impossibiledefinireinterventi). 2.3 Determinazionedeifattoricorrettiviedelrischioresiduo Ilrischio,percom èstatovalutato,dipendestrettamentedallaprobabilitàdiaccadimentodell eventoedalla gravità del danno delle conseguenze, senza prendere in considerazione gli effetti delle misure di prevenzioneeprotezioneadottate. E possibile quantificare l azione delle misure di prevenzione e protezione introducendo dei fattori di correzionedell indicedirischiochepermettonocosìdideterminareilvaloredelrischioresiduo Calcolodellaprobabilitàdiaccadimento SceltoilvalorediPconcuisipuòverificarel evento,siindividuanoifattoricorrettivirelativialle misurediprevenzioneadottate. Lemisurediprevenzioneriguardano: l informazione,laformazioneel addestramentodelpersonale l organizzazioneinterna(insiemediprocedure,programmazione,istruzioni,ecc.) Tali misure di prevenzione determinano una riduzione della probabilità con cui un evento dannoso può verificarsi,ediconseguenzaunariduzionedell indicedirischio. IlFattorecorrettivorelativoallaformazionedeilavoratorivieneidentificatoconFf(intabella4). Tabella4. FattoreFormazione,Ff FattoreFormazione,Ff Ff Seleprocedurediinformazione,formazioneedaddestramentovengonoripetuteperiodicamenteattraverso 0,500 losvolgimentodicorsi,incontriconverificadiapprendimento Se le procedure di informazione, formazione vengono ripetute periodicamente attraverso lo svolgimento di 0,400 corsiconverificadiapprendimento. Se il personale è stato informato/formato attraverso la partecipazione ad un corso con verifica di apprendimento. 0,300 Seèstataprogrammatamanonancorarealizzatal informazione/formazionedelpersonaleattraversocorsi 0,150 converificadiapprendimento. Seilpersonaleèstatoinformatoattraversolaconsegnadiunopuscoloinformativo. 0,000 Perquantificarel effettodellemisureorganizzativesiintroduceilfattoredicorrezionefo(intabella5). Tabella5. FattoreOrganizzativo,Fo FattoreOrganizzativo,Fo Fo L EntesièdotatodiunSistemadiGestionedellaSicurezza 0,500 Selemisureorganizzativeadottatesonoadeguate. 0,400 Selemisureorganizzativeprevistesonoadeguatemainfasedicompletamento. 0,300 Selemisureorganizzativeadottatenonsonoadeguate. 0,150 Selemisureorganizzativesonoassenti. 0,000 IlfattoreresiduaPrdautilizzarenelcalcolodelrischiovienericavatograzieallacorrelazione: Pr=P/(1+Ff+Fo) UtilizzandoivaloriassegnatiperifattoriFfeFo,PrsaràcompresotraPeil50%diP.

8 logo Criteridideirischiedesempidi Calcolodellagravitàdeldanno Pagina7di16 UnavoltadeterminatoilvaloredigravitàdeldannoteoricoD,sideterminaunfattorecorrettivodenominato Fmp(FattoreMisurediProtezione)funzionedellemisurediprotezioneadottateperdiminuirel incidenza dellagravitàdeldanno: misure di protezione attiva (formazione e addestramento delle squadre di emergenza e primo soccorso,presenzadiproceduredaavviareincasodiemergenza,ecc.) misurediprotezionepassiva[presenzadidpc dispositividiprotezionecollettiva,dotazionedidpi, presenza di dispositivi strutturali di protezione (parapetti, bandelle antiscivolo, ecc.), distanze di protezione/sicurezzadarispettarenellosvolgimentodellapropriaattività,ecc.]. NOTA BENE: tra le misure di protezione passiva sono compresi i DPI; se questi non sono in dotazionedelpersonale,ilcalcolodelfattorefmpnonèapplicabile. Tabella6.calcolodelFattorecorrettivo,Fmp Misurediprotezionepassiva MisurediProtezioneattiva Adeguate Sufficienti Nonsufficienti Assenti Adeguate 1,00 0,750 0,500 0,350 Sufficienti 0,750 0,500 0,350 0,150 NonSufficienti 0,500 0,350 0,150 0 Assenti 0,350 0, LagravitàresiduadeldannoDrchetienecontodeglieffettidellemisurediprotezionevienecalcolatacome segue: Dr=D/(1+Fmp) UtilizzandoivaloriassegnatiperilfattoreFmp,ilvalorediDrpotràesserecompresotraDeil50%diD;tale condizioneèlaconseguenzadelfattochesiipotizzachecomunque,perquantosipossanoutilizzaresistemi diprotezioneadeguatiecompleti,lagravitàdeldannoresiduanonpossacomunqueconsiderarsiinferioreal 50%dellagravitàdeldannoteorica. Perridurreulteriormentelagravitàdeldannoènecessarioprogettarenuovamentel attivitàlavorativa Indicedirischioresiduo Una volta determinati l indice di probabilità residua e l indice di gravità del danno residua, è possibile calcolarel indicedirischioresiduoassociatoadundeterminatopericolo: Rr=PrDr Qualora il valore di Rr fosse ancora superiore all indice di rischio ammissibile, sarà necessario rivedere le misurediprevenzioneeprotezioneadottatee/oapplicarnedinuove,alfinediridurreulteriormenteilrischio perglios Schedadideirischi VieneriportatainAllegato1la Schedadideirischi perriportareleinformazioninecessarie perl analisidelpericoloconsiderato. 2.4 Misurediprevenzioneedimiglioramento La VDR è finalizzata a individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e a elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza dei lavoratori. Inrelazioneall indicedirischiosidefinisconoiprovvedimentiattiacontrollareeridurretalirischi. IlDLraccoglienel Pianodellemisureperilmiglioramentoneltempodeilivellidisicurezzaeverificadello statodiattuazione"talimisurenecessarieallariduzionedeirischieriportaleazionicorrettiveindividuate,il tempodiattuazione,iresponsabilidell attuazioneelerisorsenecessarie. Le misure di miglioramento possono essere di tipo procedurale, organizzativo, di formazione e riguardare l adattamentoallamigliortecnicadelleattrezzatureutilizzateperlosvolgimentodelleattivitàstesse.

9 logo Criteridideirischiedesempidi 3 ELEMENTIDIVDRINERENTIL ATTIVITÀSUBACQUEA Pagina8di16 Inquestocapitolosonoanalizzatiiprincipalielementidaconsiderare,inerentilepratichediimmersione,per la compilazione della scheda di Valutazione del. Gli elementi di rischio sono considerati singolarmenteedivisiperdifferentiaspettialternativiocomplementariinfunzionedeltipod immersione.tali elementi vanno integrati con quelli relativi alle specifiche attività di ricerca scientifica subacquea, come ad esempio l utilizzo di particolari strumenti, ed eventualmente con quelli inerenti particolari condizioni d immersione,nonprevistidalpresentedocumento.ladeveperciòcontemplare 3.1 Modalitàdigestionedell immersione Immersioneautonoma Rappresenta la prassi più comune nell immersione scientifica. L immersione è svolta con autorespiratori autonomi,checonsentonolarespirazionesenzaunsupportodallasuperficie,normalmenteindicatacon la sigla anglosassone SCUBA(-% ). Gli operatori devono avere unaformazioneminimarispondenteaglistandardpromulgatiineuropadaesdp 2 per8- % /(ESD) o 7 8- %/(AESD), quest ultimo richiesto per i capi missione e gli addestratori/docenti. L unica deroga possibile al possesso di questi requisiti minimi è relativa al numero minimodiimmersioniscientificheedèconcedibile astudenti,tirocinantiepersonaleinfasediformazione, qualorasvolganoimmersionidiaddestramento/formazioneunicamentesottolasupervisionedirettadelloro addestratore/docente. Lamodalitàpiùcomuneprevedel utilizzodiautorespiratoreadaria(ara),provvistodiunaoduebombole convolumivariabilida5a18litri,pressionedi caricainizialeingeneredi200bar,collegatoad erogatoria doppiostadiodiriduzionedellapressione(bistadio),completidifonted ariaalternativa.imalfunzionamentio guastidelsistemasonopocoprobabili,mapossono comportareesitigraviogravissimi,perquestodevono essereprevenuticonun adeguatamanutenzione.l esaurimentodellariservad ariadeveessereprevenuto con un adeguata programmazione che prevede il calcolo dei consumi previsti, una riserva di sicurezza adeguata per le condizioni operative, comunque non inferiore ai 500 nl(litri a pressione ambiente), e un monitoraggio costante dei consumi attraverso almeno un manometro. La sicurezza di questo tipo di immersione si basa sull assistenza reciproca tra i subacquei, minimo 2, che operano insieme a stretto contatto,generalmenteassistitidaalmenounapersonainsuperficieperlefasiingressoeuscitadall acqua. Misurediprevenzionee protezione MalfunzionamentoSCUBA Utilizzodiequipaggiamenti adeguati Manutenzioneeverifica attrezzatura Doppioerogatoreseparato conattacchidin Minimo2personeastretto contatto Esaurimentomiscela respiratoria Controllocircaogni5min dellapressionedicarica Minimo2personeastretto contatto L immersione autonoma può essere svolta anche con altri sistemi e miscele respiratorie diverse dall aria (ARO,rebreather,etc.),ilcuiusorichiedevalutazionispecificheaggiuntive Immersionerifornitadallasuperficie Prassipococomunenell immersionescientificaelimitataacasispecifici,comeinterventiingrandi acquari e/ocondizioniparticolari.l immersioneèsvoltacontubi ombelicali checonsentonolarespirazioneassistita dallasuperficie(-%9)echepossonoessereabbinatiasistemidicomunicazione,illuminazionee videoripresa viacavo esistemidiriscaldamentoadacquacalda.ilsistemaprevede l utilizzominimo di un ombelicale dotato di erogatore, per profondità di pochi metri, come all interno di grandi acquari, oppure di appositicaschirigidiosemirigidieingenereunsistemaaccessorioscubadiemergenza,perleprofondità 2 EuropeanScientificDivingPanel(ESDP),EuropeanScienceFoundation(ESF)DMarineBoard (

10 logo Criteridideirischiedesempidi Pagina9di16 maggiori.ilnumerominimodipersoneprevedeunsubacqueoinimmersione,unsupervisoredisuperficie, unsubacqueoinsuperficieprontoadintervenire( 9),unassistentetecnicoqualificato( ). L utilizzo degli ombelicali limita l operatività in immersione e aumenta i rischi di intralci o impiglio. Questa modalitàdiimmersionequaloracondottaaprofonditàsuperiorii10m,richiedecompetenzespecifiche che nonsonoprevistedaglistandardminimidiformazioneesd/aesdpromulgatiineuropadaesdp. Imalfunzionamentioguastidelsistemasonopocoprobabili,mapossonocomportareesitigraviogravissimi, perquestodevonoessereprevenuticonun adeguatamanutenzione. Misurediprevenzionee protezione Interruzioneerogazione miscelarespiratoria Impiglio Manutenzioneeverifica attrezzatura Particolarecuranegli spostamenti Assistenzadisuperficieed eventualefontealternativa SCUBAperprof.superioria 10m Sistemidisganciorapidodei caviefruste 3.2 Modalitàdiingressoinacquaediassistenzadisuperficie Daimbarcazione È la modalità più frequente e sicura perché garantisce un assistenza di superficie, generalmente ancorata sullaverticaledelpuntodiimmersione.deveesseresvoltacompatibilmenteconlecondizionimeteomarine el operativitàdell imbarcazione,suinsindacabilegiudiziodelcomandate,responsabiledellasicurezzadella navigazione Misurediprevenzioneeprotezione Caduteinvolontarieinacqua Indossarelamuta,ilsalvagente autogonfiabileperl assistentedi superficieecinghiadisicurezzain casedimaremosso Difficoltàdirisalita Predisporreunascalaadeguata Predisporrecimeperassicuraree issareleattrezzature Difficoltàaraggiungerelabarca Verificarecorrentieprevisionidi marea.personaledimanovra presenteepronto Feritedaeliche Motorispentidurantel immersioneo mantenimentodidistanzadi sicurezzadalpuntodiimmersione Peggioramentodellecondizioni meteo segnalatoconboagalleggiante Verificareleprevisionimeteolocali Eventualiprobleminauticieall imbarcazionenonsonoquiconsiderati. Assistentedi superficie Assistentedi superficie Assistentedi superficie Assistentedi superficie. Salvagentecon cimaperillancio Definireun segnaleacustico perlarichiestadi evacuazione

11 logo Criteridideirischiedesempidi Dariva:spiaggiaoscogliera Pagina10di16 Soprattuttonelcasodicosteroccioseociottolose,correntiedondepossonorenderedifficoltosol ingressoe l uscitadall acqua,inparticolarenelcasodiscogliereripideescivoloseperlapresenzadialghe. Misurediprevenzionee protezione Difficoltàd ingressoe uscita Difficoltàaraggiungerela riva Individuareilpuntomigliore, verificarecorrenti,mareae previsionimeteolocali Verificarecorrenti,mareae previsionimeteolocali Salvagenteconcimaperil lancio,assistentedi superficie Segnaleilpuntodirientroin modovisibiledallargo Assistentedisuperficie 3.3 Effettimeccanicidellapressioneevariazionidivolumieassettoidrodinamico Misurediprevenzionee protezione Barotraumi dacompletare Sovradistensione polmonare 3.4 Miscelarespiratoriaesuatossicità La composizione della miscela respiratoria determina l assorbimento e il rilascio dei gas inerti, con effetti legati alla decompressione e alle patologie decompressive, ma anche la tossicità di tutti i gas presenti, ossigeno compreso(figura 1). I pericoli associati al profilo decompressivo sono analizzati nel paragrafo successivo.

12 logo Criteridideirischiedesempidi %diossigenonellamiscela Pagina11di ;10 2 ;20 MODP p O 2 =1,5bar 3 Profondità(m) ;30 ;40 ;50 ;60 narcosid'azoto ATA(bar) ;70 8 ;80 Figura1Limitidiprofonditàdovutiallatossicitàdell ossigenoeallanarcosidaprofondità,prevalentemente imputabileall azoto,perunaqualunquemiscelabinaria(azotoeossigeno) Aria(ARA) L ariaèlamiscelarespiratoriapiùcomunementeutilizzataperlafacilitàdireperimentoelabassatossicità, sebbene non sempre sia quella più adatta e sicura. La sua composizione media(21% ossigeno e 79% azoto)pone limitilegati allatossicitàdell ossigeno e aglieffettinarcotici, principalmentedell azoto,manon solo,chevarianoinfunzionedellaprofonditàdiutilizzo. 9 Misurediprevenzioneeprotezione Tossicitàossigeno NonsuperarelaPpO 2 di1.4bar(d56m) Narcosidaprofondità NonsuperarelaPpN 2 di4bar(d40m) Ariaarricchita(NITROX) Le miscele NITROX sono miscele binarie(azoto e ossigeno) con percentuale di ossigeno normalmente comprese tra 21% (aria) e il 40%. Concentrazioni superiori impongono uso di attrezzature speciali compatibili con l ossigeno ad elevata concentrazione, per evitare il rischio di esplosioni. In funzione del sistema di ricarica, le bombole devono comunque essere dedicate e predisposte all uso del NITROX. Le implicazioni legate alla tossicità dell ossigeno, ai diversi profili decompressivi e all uso di computer predisposti imponecheisubacqueiche nefanno usoabbianounaformazione eaddestramentospecifico. Unicaeccezioneèpermisceleconpercentualediossigenoinferiorea27%econmodalitàdecompressiva ad aria, utilizzabili fino a massimo 40 metri di profondità, questa pratica migliora la sicurezza delle immersioni dal punto di vista decompressivo senza incrementare i rischi di tossicità dell ossigeno e da narcosi da profondità(figura 1). La profondità massima di utilizzo deve essere calcolata in funzione della pressioneparzialemassimadell ossigeno(ppo 2max )inunintervallotradi1.2e1.6bar,preferendoilvalore minore in caso d immersioni impegnative, e superando 1.4 solo per immersioni con ridotta attività fisica e personechenonsoffranodinaturaleritenzionedianidridecarbonica(figura2). L uso prolungato e ripetuto di miscele arricchite in ossigeno può determinare tossicità acuta al sistema nervosocentrale(snc)ecronicaalsistemarespiratorio.mentrequest ultimasostanzialmenteriguardasolo immersioni in saturazione e terapie iperbariche prolungate, la tossicità al SNC deve essere tenuta sotto controllomedianteappositocalcolo,eseguitodalcomputersubacqueo(figura3).

13 logo!!!!"!#! "!$!!%!#!!!!$!!"!&! &!!!% #!$!"!& %!"#!! "$!"!$!" "!"!"#! "!""!"!$ ""!"!"!"# "!"!"!"& "!"$!"!" "!#!"!" "&!&!"$!"" "#!!%!" "%!!#!" $!!&!"$!!!%!"!!# "!!!&!!!!!"!!$!! &!%!! #!%!!" %!#!$! $!#!$! Criteridideirischiedesempidi Pagina12di16 Figura2Profonditàmassimadiutilizzo(:,MOD)perimmersionialivellodelmaree formuladicalcoloinfunzionedellapercentualediossigenonellamiscelarespiratoria. Pressioneparziale ossigeno(bar) Tempodiesposizione massimopersingola immersione(min) Tempodiesposizione massimonelle24ore (min) 1, , , , , , , , , , , P p O 2 (bar) TEM TEM Tempodiesposizione(min) Figura3Tempodiesposizionemassimopersingolaimmersione(TEM)enelle24ore(TEM24)allediverse pressioniparzialidiossigeno(secondonoaa). MOD(m)=(PpO 2max /[O 2 ] P 0 ) 10 dovelappo 2 max èinbar,adesempio1.5,[o 2 ]èla concentrazione di ossigeno in centesimi(es.: 0.21 per l aria)elap 0 indicalapressioneesterna,1baralivello delmare.

14 logo Criteridideirischiedesempidi Pagina13di16 Misurediprevenzioneeprotezione Composizionemiscelaerrata Ciascunsubacqueodeveverificare D personalmentela%diossigenodella bombolaassegnatagli Tossicitàossigeno(O 2 <27%) Rispettoassolutodellaprofonditàmaxdi40 D m Tossicitàossigeno(O 2 >27%) RispettoassolutodellaMODperPpO 2max e D verificadelladoseditossicitàacuta d ossigenoindicatadalcomputer(ddto %CNS) Narcosidaprofondità irrilevante D Misceleternarie(TRIMIX) Il Trimix è una combinazione di elio, azoto e ossigeno. La miscela può essere normossica, ipossica o iperossica. In termini di decompressione bisogna gestire due gas inerti, ciascuno con diverse proprietà. L elio ha una maggiore velocità di diffusione(molecole più piccole) ma una minore solubilità. Questo determina la formazione di bolle più piccole rispetto all azoto. La gestione di una corretta decompressione conduegasinertiaventidiversecinetichedecompressiverichiedeunaddestramentospecifico.icostisono elevatimalaforteriduzionedell effettonarcoticodell azotoaumentanotevolmenteimarginidisicurezzaper attivitàdiricercaoltrei40mdiprofondità. Misurediprevenzionee protezione Composizionemiscela errata Tossicitàossigeno(miscela normossicastandard 18/40%) Tossicitàossigeno(O 2 misceledecompressive 100%,50%) Ciascunsubacqueodeve verificarepersonalmentela% diossigenoedeliodella bombolaassegnatagli Rispettoassolutodella profonditàmaxprevistadalla miscela RispettoassolutodellaMOD perppo 2max everificadella Doseditossicitàacuta d ossigeno Narcosidaprofondità irrilevante D Ossigeno(ARO) L autorespiratore ad ossigeno, ormai in disuso, trova un saltuario utilizzo in ambito di censimenti visivi di faunaitticaonellafotografiasubacquea.sirespiraossigenopurodiconseguenzailsuoimpiegoèlimitatoa 5D6mdiprofondità.L utilizzorichiedeunaddestramentospecifico. D D D Misurediprevenzionee protezione

15 logo Criteridideirischiedesempidi Pagina14di16 Misurediprevenzionee protezione Tossicitàossigeno Tossicitàossigeno Tossicitàanidride carbonica Rispettoassolutodella profonditàmaxprevista VerificadellaDoseditossicità acutad ossigenoindicatadal computer(ddto%cns) Frequente lavaggio del sacco D D D 3.5 Profilodecompressivo Il profilo decompressivo dipende dall assorbimento in pressione dei gas, soprattutto quelli inerti, e questo varia in funzione di profondità e tempo alle varie profondità, nonché dalla composizione dei gas inerti presenti nella miscela respiratoria. L uso di diverse miscele respiratorie modifica i profili decompressivi rispetto a quello ad aria. Ad esempio, utilizzando miscele NITROX è possibile aumentare i tempi di permanenza alle diverse profondità a parità di profilo decompressivo e di livello di sicurezza. A titolo di esempio,laprofonditàequivalenteadariaperunaqualunquemiscelanitroxconpercentualediossigeno compresatra21e40%,alivellodelmare,puòesserecalcolataconlaformula: EAD(m)=(Profondità+10) [N2]/ dovelaprofonditàèquellarealeinmetrie[n 2 ]èlaconcentrazionediazotoincentesimi(es.:0.79perl aria). Ilprofilodecompressivoperleimmersioniadaria onitroxdeveesserecalcolatointemporealedurante l immersione utilizzando computer subacquei, correttamente impostati, in dotazione individuale a ciascun subacqueo Incurvadisicurezza senzasostedecompressive È la modalità più sicura perché permette la risalita in superficie in qualunque momento, senza soste decompressiveobbligatorie,apattodirispettarelacorrettavelocitàdirisalitadi10m/min(circa1mogni6 ) fino a 6 m di profondità e di 6 m/min fino alla superficie, nonostante questo si raccomanda una sosta di sicurezzadi3mina6mdiprofondità.iltempomancanteall uscitadallacurvadisicurezzaèfornitointempo realedalcomputersubacqueochedeveessereindotazioneadognisingolosubacqueo. Misurediprevenzionee protezione Malfunzionamentodel computersubacqueo Patologiadecompressiva finoa10mdiprof.max finoa20mdiprof.max finoa30mdiprof.max finoa40mdiprof.max Verificadellostatodicarica dellebatterieel integritàdel cinturinoprimadiciascuna immersione rispettarescrupolosamentela velocitàdirisalitamassima attenersiscrupolosamenteal pianodirisalitapropostodal computer,velocitàdirisalita compresa Utilizzareuncomputerdi rispettoconlostesso algoritmodecompressivoo disporreditabelle,timere profondimetroindipendenti mantenereunmargine minimodi2d3minutiprimadi usciredallimitedinon decompressione,osservare unasostacautelativadi3 minad6m

16 logo 1.0 Criteridideirischiedesempidi Pagina15di ConcentrazioneO aria decompressione decompressione enarcosidaazoto Ipossia(P p O 2 <0,17) Profondità(m) Iperossia(P p O 2 >1,6) Figura 4 Grafico riepilogativo delle diverse condizioni di tossicità e decompressione per miscele binarie (ossigeno/azoto). 3.6 Rischiambientali Freddoeghiaccio dacompletare Leimmersioniinacquefreddesiconducono,inMediterraneo,duranteilperiodoinvernaleoppureinacque interne. Le immersioni sotto i ghiacci sono possibili nei laghi durante il periodo invernale oppure in acque polari ConcentrazioneN 2 Misurediprevenzionee protezione Sincopedaidrocuzione Evitaresbalzitermici ipotermia Equipaggiamentodedicato alleimmersioniinacque freddeeridurreitempidi esposizione. 3.7 Esempi Tabella7. Esempio di livelli di rischio per una tipica immersione in curva di sicurezza entro i 40 m di profondità Tipologiadirischio Livellodirischio(R),

17 logo Criteridideirischiedesempidi Pagina16di16 Tipologiadirischio Livellodirischio(R) Intossicazionedaossigeno(0 2 ) 3 Intossicazionedabiossidodicarbonio(C0 2 ) 6 Intossicazionedaazoto(N 2 ) 6 Intossicazionedamonossidodicarbonio(C0) 6, Barotraumi(orecchio, seni paranasali, denti, colpo di ventosa, schiacciamento 8 muta) Emboliagassosaarteriosa(EGA) 9 Sovradistensionepolmonare 6 Sovradistensionegastrointestinale 3 Vertiginialternobariche 6,% Ipotermia 6 Ipertermia 2 Patologiadadecompressione(PDD) 6, Traumi(contusioni ferite) 3 Infortuniopercadutaconeffettifinoall annegamento 9 Lesionidaanimalimarini(meduse,ecc.) 3 biologico(residuo) 2 Movimentazionemanualedicarichi(abordo) 3

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