DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

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1 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 1 di 30 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE A RUMORE D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Statale d Istruzione Superiore «L. CALAMATTA» 1 con Sezioni di Istituto Tecnico Nautico, I.P.S.I.A. e Corsi Serali Via Antonio da Sangallo, Civitavecchia 0766/ / Cod. Min. RMIS06600P - civitipsia@tiscali.it - Cod. Fis REV. 0 DEL 09/03/2012 NOMINATIVO FIRMA DATORE DI LAVORO RSPP RLS MEDICO COMPETENTE

2 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 2 di 30 INDICE Premessa... 3 Modalità di valutazione dell esposizione al rumore... 4 Calcolo dei livelli equivalenti e delle incertezze di misura... 5 Incertezze strumentali... 6 Calcolo dei livelli equivalenti e relative Incertezze... 7 Incertezza sui tempi di esposizione... 8 Calcolo del livello di esposizione personale e relativa Incertezza... 9 Modalità Verifica efficacia dei D.P.I. uditivi Individuazione dei gruppi omogenei di lavoro Elenco personale divisi per mansione e tempi di esposizione a rumore Dati sulla esecuzione delle misure Rilievi eseguiti in sito Quadro sinottico dell esposizione al rumore... 26

3 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 3 di 30 Premessa Allo scopo di ottemperare a quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 si è proceduto ad effettuare, a cura di personale qualificato, un indagine fonometrica al fine di controllare l esposizione al rumore dei lavoratori, identificare i lavoratori ed i luoghi a rischio ed indicare le misure per ridurre al minimo i rischi derivanti da tale esposizione attraverso l attuazione di misure preventive e protettive (ove ve ne fosse bisogno). La valutazione del rumore durante il lavoro è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare: il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo; i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all'articolo 189 del D.Lgs. 81/2008; tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore, con particolare riferimento alle donne in gravidanza e i minori; per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche connesse con l'attività svolta e fra rumore e vibrazioni; tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni; le informazioni sull'emissione di rumore fornite dai costruttori dell'attrezzatura di lavoro in conformità alle vigenti disposizioni in materia; l'esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l'emissione di rumore; il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l'orario di lavoro normale, in locali di cui è responsabile; le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica; la disponibilità di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione.

4 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 4 di 30 Modalità di valutazione dell esposizione al rumore Le misurazioni per la valutazione dell'esposizione a rumore sono state effettuate con strumenti di gruppo 1 IEC 651 o IEC 804 (CEI EN e CEI EN 60804) Per tutti i valori sono state calcolate e riportate in relazione le relative incertezze come stabilito dall art. 190 co. 4. Tutte le relazioni di calcolo sono riportate nei paragrafi successivi. Dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie alla analisi del fenomeno fisico del rumore si è proceduto alle misure in corrispondenza delle postazioni di lavoro degli esposti. Prima e dopo l effettuazione delle misure è stata eseguita la calibratura del fonometro. La durata dei rilievi è stata determinata in funzione della variabilità temporale del rumore e comunque fino al verificarsi di una sostanziale stabilizzazione delle strumento. Le rilevazioni sono state eseguite ponendo il fonometro a 15 centimetri dall orecchio dell operatore nella sua posizione abituale di lavoro, seguendolo comunque nelle sue attività nelle vicinanze delle macchine e delle postazioni di lavoro. I campionamenti delle stesse postazioni di lavoro hanno permesso di valutare il livello di esposizione equivalente per ogni postazione di lavoro e la relativa incertezza come descritto nei paragrafi successivi. Oltre ai livelli equivalenti per ogni postazione di lavoro sono stati rilevati i valori massimi della pressione acustica istantanea ponderata in curva C; per verificare il rispetto dei relativi livelli di esposizione, che sono stati indicati come LPEAK, ed espressi in db(c). Valutato il livello equivalente per ogni postazione di lavoro e la relativa incertezza di misura si è proceduto ai livelli di esposizione giornalieri (LEX,8h) e quando ritenuto necessario, settimanali (LEX,w), e le relative incertezze di misura. Definito il livello di esposizione del rumore dei lavoratori si è provveduto per ognuno a verificare l esposizione a vibrazione e sostanze ototossiche. Per ogni lavoratore inoltre, si è provveduto ad indicare l eventuale necessità di utilizzo di dispositivi di protezione individuale per l udito e di visita medica specialistica. Al termine della valutazione dell esposizione dei lavoratori al rumore sono state stabilite le misure di prevenzione e protezione ed il relativo programma di attuazione.

5 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 5 di 30 Calcolo dei livelli equivalenti e delle incertezze di misura Premessa Per la stesura della presente relazione si è ritenuto di applicare le consolidate norme di buona tecnica (UNI 9432) che, in sintesi, danno le seguenti indicazioni: I campionamenti eseguiti per brevi periodi sono soddisfacenti nel caso di rumori stabili o poco fluttuanti o fluttuanti ciclicamente su tempi più brevi; se le fluttuazioni sono estese in ampiezza o si prolungano nel tempo ovvero se il fenomeno sonoro è irregolare occorrerà rivolgersi sempre a fonometri integratori e prolungare l'osservazione strumentale fin anche a misurare il livello dell'intera giornata di lavoro (metodo di riferimento); in situazioni estreme, qualora possa prevedersi un'oscillazione dei valori di esposizione giornaliera, LEX,8h, occorre ripetere le misure giornaliere sino al computo del livello di esposizione settimanale,lex,w. In ogni caso, la scelta dei tempi e delle metodologie di misura hanno avuto come obiettivo la stabilizzazione dei campionamenti del fenomeno acustico rappresentativo delle condizioni di esposizione dei lavoratori. Il metodo adottato per il calcolo dell incertezza sui livelli sonori continui equivalenti ponderati in curva A, LAeq, sui tempi di esposizione e sui livelli di esposizione giornaliera, LEX,8h, e settimanale, LEX,w, si basa sui criteri consigliati dallo standard ISO 9612, su quanto riportato sulla guida ISO, recepita in Italia come Guida UNI CEI 9 Guida all espressione dell incertezza di misura. Lo standard ISO 9612 ( Acoustics Guidelines for the measurement and assessment of exposure to noise in a working environment ), riguarda specificatamente il rumore in ambiente di lavoro e meglio si adatta alla valutazione del rischio rumore negli ambienti di lavoro. Una stima dell incertezza associata al valore misurato o calcolato di una grandezza è un elemento essenziale in quanto rende possibile controllare la ripetibilità di una misura, e rende significativo il confronto tra i risultati di misure effettuate da diversi soggetti nelle stesse condizioni di misura. Viene definita incertezza sulla quantità y la quantità e(y) data dalla deviazione standard della distribuzione di probabilità dei valori assunti dal risultato della misura di y. Vanno calcolate separatamente tre tipi di incertezze: una componente di tipo strumentale ; una di tipo ambientale, dovuta alla incompleta campionatura della distribuzione dei livelli sonori; una componente temporale dovuta alla variabilità dei tempi di esposizione.

6 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 6 di 30 Incertezze strumentali Le incertezze strumentali sono state dedotte dalle indicazioni fornite dal costruttore, dalle informazioni ricavabili dal certificato di taratura dello strumento, o, in assenza di queste, dalle tolleranze ammesse dagli standards IEC 651/79 e IEC 804/85 per i fonometri di classe 1. In assenza di qualsiasi informazione sulla distribuzione di probabilità, l ipotesi, che si è ritenuta più ragionevole, è che tale distribuzione sia rettangolare (probabilità costante) con intervallo totale di variabilità pari al massimo scostamento, dato ricavabile dalle informazioni a disposizione o dalle tolleranze. Assumendo che le singole componenti dell incertezza strumentale siano mutuamente indipendenti, i singoli contributi possono essere combinati quadraticamente nell incertezza strumentale totale. Le principali componenti dell incertezza strumentale sono le seguenti: accuratezza del calibratore; non perfetta linearità della risposta del fonometro a diversi livelli di rumore (la calibrazione è effettuata normalmente ad un unica frequenza e livello sonoro); scarti della curva di pesatura A del fonometro rispetto a quella standard; risposta in frequenza non simmetrica rispetto ai vari angoli di incidenza del suono; variazione della risposta del fonometro nel caso si usi un fondo scala diverso da quello di riferimento; variazione della risposta del fonometro al variare della pressione atmosferica statica; variazione della risposta del fonometro al variare della temperatura ambiente; variazione della risposta del fonometro al variare dell umidità; variazione del valore misurato di Leq in caso di pressione sonora variabile nel tempo rispetto alla misura del Leq di un evento sonoro di livello costante e di uguale contenuto energetico; possibile deriva della risposta del fonometro per misure prolungate nel tempo. Nel certificato di taratura SIT del fonometro viene riportato il valore dell incertezza strumentale ES dell apparecchio. Questo valore può essere utilizzato tenendo conto che si tratta di un valore riferito a condizioni standard di laboratorio (temperatura, pressione, umidità controllate), quindi deve intendersi come valore minimo dell incertezza strumentale. Viceversa, basandosi solo sulle tolleranze ammesse per i fonometri di classe 1 si può stimare, per le situazioni più comuni di utilizzo sul campo, un incertezza complessiva massima dovuta ai contributi sopra elencati pari a 0.7 db.

7 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 7 di 30 Calcolo dei livelli equivalenti e relative Incertezze Un segmento di attività di durata Ti che si svolge all interno di un ambiente acusticamente omogeneo (ambiente nel quale i livelli di rumore misurati in prelievi successivi non differiscono di molto), è stato esaminato col metodo del campionamento : effettuati N misure indipendenti di livello equivalente di durata individuale Tij i cui risultati vengono indicati con Lij, il livello equivalente relativo al periodo Ti è dato dalla relazione: dove: è la media aritmetica dei livelli, e

8 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 8 di 30 è la deviazione standard della distribuzione dei livelli stessi. L incertezza relativa alla componente ambientale vale: dove l ultimo termine a destra è un fattore di correzione dovuto alla dimensione finita della popolazione da cui viene estratto il campione analizzato (cioè alla durata finita Ti del periodo); al denominatore compare la media aritmetica dei tempi di campionamento Tij. Dal punto di vista pratico, l ultimo termine di questa formula assume generalmente valori prossimi a 1: per semplicità di calcolo tale termine viene posto uguale a 1. Dal punto di vista pratico, si ottengono buoni risultati effettuando un numero di campionamenti N pari a 3. L incertezza totale sul livello equivalente vale: Incertezza sui tempi di esposizione Anche i tempi di esposizione Te sono generalmente affetti da un incertezza di cui va tenuto conto. L incertezza sul tempo di esposizione E(Ti) può essere calcolata con i classici metodi appropriati alle distribuzioni normali. Nella fattispecie si sono calcolati valori indicativi mediante la formula: con un valore minimo di 2,5 minuti. È bene ricordare l importanza della corretta valutazione dei tempi di esposizione alle singole mansioni e/o fasi lavorative e delle rispettive incertezze, in quanto, questi parametri contribuiscono in maniera decisiva alla determinazione dell incertezza complessiva sul livello di esposizione personale.

9 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 9 di 30 Calcolo del livello di esposizione personale e relativa Incertezza I livelli di esposizione giornaliera LEX,8h e/o settimanale o LEX,w al rumore sono stati calcolati attraverso le seguenti formule: I livelli di esposizione giornaliera LEX,8h e/o settimanale o LEX,w al rumore sono stati calcolati attraverso le seguenti formule: dove: Ti è la durata quotidiana dell esposizione personale di un lavoratore al rumore, ivi compresa la quota giornaliera di lavoro straordinario, in minuti; To è pari alla durata di una giornata lavorativa nominale di otto ore, in minuti; dove K è il numero di giorni della settimana considerati Considerato che il LEX,8h è il risultato finale della misura della esposizione professionale a rumore, anche ad esso può essere associata una incertezza. Tale quantità permetterà di stabilire se un certo limite di esposizione è, o può essere, superato e regolare di conseguenza i relativi adempimenti di legge. L incertezza sul livello di esposizione personale giornaliero può essere ottenuta applicando la legge di propagazione degli errori alle incertezze sui livelli equivalenti e sui tempi di esposizione visti nei paragrafi precedenti. Si calcola dapprima la componente dovuta ai fattori ambientali, EA(LEX,8h):

10 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 10 di 30 a questa si aggiunge poi la componente dovuta ad effetti strumentali, ES, per ottenere l incertezza complessiva sul LEX,8h: Per sinteticità si è posto Li = LAeq,Ti, Ei = EA(LAeq,Ti), ETi = E(Ti) ed N è il numero di periodi in cui si effettuano misure di livello equivalente. Come si può vedere, sono soltanto le componenti ambientali delle incertezze, EA(LAeq,Ti), che compaiono effettivamente nella propagazione dell incertezza complessiva sul livello di esposizione personale, mentre il termine strumentale ES viene inserito a valle della procedura, in quanto si riferisce ad un effetto sistematico che non viene ridotto dal numero di periodi nei quali si articola la giornata lavorativa. Operando in modo analogo, a partire dall incertezze sugli N livelli di esposizione personale giornalieri, si può calcolare l incertezza sul valore del LEX,w che vale: dove è la componente ambientale dell incertezza sul LEX,w, e per sinteticità si è posto Lk = (LEX,8h)k, Ek = EA (LEX,8h)k. Quindi, nel Rapporto di Valutazione del Rischio Rumore potrà essere riportato, per ogni operatore esposto, il livello di esposizione personale con associata la relativa incertezza:

11 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 11 di 30 Modalità Verifica efficacia dei D.P.I. uditivi Il D.Lgs. 81/2008 (art. 193) impone al datore di lavoro di verificare l efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell udito. Per effettuare questa verifica sono state applicate le indicazioni fornite dalla UNI EN 458 presenti nella seguente tabella. Dove Lact è il livello di azione corrisponde, ai sensi del D.Lgs 81/2008, al valore superiore d azione che è pari per l esposizione giornaliera o settimanale a 85 db(a), e per l esposizione a valori di picco a 137 db(c). Per la verifica dell efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell udito si è scelto di applicare il metodo detto del SNR CORRETTO. Al fine di calcolare il L ex ovvero il valore di livello di esposizione personale dei lavoratori effettivo, sono stati considerati i valori di L Aeq, dove L'Aeq = LAeq - (SNR - 7) se LAeq 80 dba, mentre L'Aeq = LAeq se LAeq < 80 dba. Il livello di picco effettivo di esposizione L peak si calcola tramite la relazione: L peak = Lpeak M dove M è l attenuazione alle medie frequenze del dispositivo di protezione auricolare fornito dal costruttore.

12 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 12 di 30 Individuazione dei gruppi omogenei di lavoro Gruppo omogeneo 1 Docenti/I.T.P./A.T. Laboratorio CAD e CAM Gruppo omogeneo 2 A.T. Officina Carpenteria Metallica / Macchine utensili Gruppo omogeneo 3 A.T. Macchine Marine Gruppo omogeneo 4 Docenti e I.T.P. - Carpenteria metallica/cad e CAM Gruppo omogeneo 5 Docenti Officina macchine marine Gruppo omogeneo 6 Docenti Officina Macchine Utensili / CAD e CAM Gruppo omogeneo 7 I.T.P. Officina Carpenteria Metallica/Macchine utensili / CAD e CAM Gruppo omogeneo 8 I.T.P. Macchine Marine / CAD e CAM

13 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 13 di 30 Elenco personale divisi per mansione e tempi di esposizione a rumore QUALIFICA Assistenti Tecnici Docenti NOMINATIVI ORE TOTALI SETTIMANALI DA CONTRATTO ESPOSIZIONE SETTIMANALE OFFICINA CARPENTERIA METALLICA ESPOSIZIONE SETTIMANALE OFFICINA MACCHINE UTENSILI ESPOSIZIONE SETTIMANALE LAB. MACCHINE MARINE Bevilacqua Andrea 36h Santamaria Domenico 36h L insalata Martino 36h Scirocchi Roberto 36h Caporusso Rosa 18h Paolacci Fabio 18h Pelle Patrizia 18h Arci Ezio 18h Bennardo Rosellina 18h Biordi Elide 18h Brunori Massimo 18h Caporusso Rosa 18h Cappiello Mariarosaria 18h Fazio Stefania 18h Feuli Diego 18h Longo Patrizia 18h Mortellaro Arianna 18h Sansonetti Giovanni 18h Savone Giancarlo 18h Sorce Luisa 18h Viozzi Concetta 18h Zimotti M. 18h LAB. CAD - CAM

14 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 14 di 30 ITP Massi Maurizio 18h Rossi Miriam 18h D Elia Nicola 18h Laudazzi Paolo 18h

15 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 15 di 30 Dati sulla esecuzione delle misure Persona Qualificata addetta alle rilevazioni fonometriche P.I. Giancaterini Adriano Tecnico Competente in Acustica Ambientale Iscritto al n Elenco Regione Lazio Determinazione n B6138 del 30 Nov Data misure 24/02/2012 Luogo delle misure Laboratori/officine Istituto professionale Calamatta Fonometro Marca SVANTEK Modello SVAN 948 N. Matricola matr Microfono Calibratore Data ultima taratura 08/04/2011 Marca Modello SVANTEK MP201 N. Matricola Data ultima taratura 08/04/2011 Marca Modello SVANTEK V 30A N. Matricola 7913 Data ultima taratura 08/04/2011 Errore strumentale 1

16 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 16 di 30 Rilievi eseguiti in sito OFFICINA MACCHINE UTENSILI Date & time Filename Attrezzatura/Posizione rilievo Elapsed time Ch4 (SLM) Ch4 (SLM) [hh:mm:ss] P1 (C, Fast) P1 (C, Fast) PEAK [db] LEQ [db] 24/02/2012 Tornio Comec :01:00 112,59 95,26 24/02/2012 Mola Cermac :01:00 113,31 94,71 24/02/2012 Tornio Comec :01:00 109,67 94,5 24/02/2012 Tornio Comec :01:00 109,91 95,8 24/02/2012 Tornio Comec 6824 In lavorazione 00:01:00 113,61 96,79 24/02/2012 Tornio Comec :01:00 113,43 95,03 24/02/2012 Tornio Fimap :01:00 107,43 93,2 24/02/2012 Tornio Fimap :01:00 109,38 93,77 24/02/2012 Tornio Fimap :01:00 118,2 95,83 24/02/2012 Tornio Fimap :01:00 111,35 96,87 24/02/2012 Locale professore protetto Porta aperta 00:01:00 110,82 87,47 24/02/2012 Locale professore protetto Porta aperta/chiusa 00:01:00 116,24 88,6 24/02/2012 Locale professore protetto Porta chiusa 00:01:00 107,11 85,61 24/02/2012 Tornio Fimap :01:00 112,73 96,76 24/02/2012 Tornio Fimap :01:00 112,89 97,13 24/02/2012 Rumore di fondo con macchine accese 00:01:00 114,37 97,22 24/02/2012 Rumore di fondo con macchine spente 00:01:00 105,22 80,05 24/02/2012 Fresa a colonna DART REGIME ALTO 00:01:00 107,48 92,92 24/02/2012 Fresa a colonna DART REGIME BASSO 00:01:00 105,38 90,85 24/02/2012 Trapano a colonna LTF 00:01:00 102,3 76,93

17 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 17 di 30 OFFICINA CARPENTERIA METALLICA Date & time Filename Elapsed time Ch4 (SLM) Ch4 (SLM) [hh:mm:ss] P1 (C, Fast) P1 (C, Fast) PEAK [db] LEQ [db] 24/02/2012 Rumore di fondo 1 00:01:00 102,41 81,26 24/02/2012 Troncatrice a disco a vuoto 00:01:00 124,24 99,21 24/02/2012 Troncatrice a disco in lavorazione 00:01:00 128,32 103,06 24/02/2012 Rumore di fondo 2 00:01:00 127,54 106,35 24/02/2012 Saldatrice a filo :01:00 134,49 99,82 24/02/2012 Saldatrice ad arco :01:00 110,32 86,74 24/02/2012 Frullino Piccolo 00:01:00 116,85 102,8 24/02/2012 Frullino Grande 00:01:00 129,35 110,68 Rumore di fondo 1 = In assenza di lavorazioni con impianto di riscaldamento e aspirazione in funzione Rumore di fondo 2 = Simulazione giornata tipo nelle peggiori delle ipotesi utilizzo contemporaneo della taglia lamiera/frullino/tornio e troncatrice Date & time Filename Elapsed time Ch4 (SLM) Ch4 (SLM) [hh:mm:ss] P1 (C, Fast) P1 (C, Fast) PEAK [db] LEQ [db] Date & time 24/02/2012 Rumore di fondo 1 00:01:00 113,95 90,14 24/02/2012 Rumore di fondo 2 00:01:00 102,43 85,82 24/02/2012 Pistola pneumatica 00:01:00 119,52 93,76 Rumore di fondo 1 = Carroponte e compressore in funzione Rumore di fondo 2 = Solo Compressore in funzione OFFICINA AUTRONICA

18 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 18 di 30 Date & time Filename Elapsed time Ch4 (SLM) Ch4 (SLM) [hh:mm:ss] P1 (C, Fast) P1 (C, Fast) PEAK [db] LEQ [db] OFFICINA MACCHINE MARINE 24/02/2012 Rumore di fondo con carroponte in funzione 00:01:00 104,76 77,52 OFFICINA ELETTRICA 24/02/2012 Rumore di fondo impianto riscaldamento in funzione 00:01:00 96,1 72,82 Rumore di fondo della classe 82,5 dba Rumore di fondo sala professori 75,2dBA

19 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 19 di 30 Calcolo dei livelli di esposizione personale FASCIA OMOGENEA 1 DOC./I.T.P./A.T. Solo Lab. CAD/CAM Scirocchi Roberto Caporusso Rosa Paolacci Fabio Cappiello Mariarosaria Arci Ezio Fazio Stefania Bennardo Rosellina Feuli Diego Biordi Elide Longo Patrizia Brunori Massimo Mortellaro Arianna Savone Giancarlo Viozzi Concetta Sorce Luisa Zimotti M. D Elia Nicola L insalata Martino TEMPI DI MISURA: 1 a campionamento ERRORI DI MISURA CONSIDERATI : errore interfonometrico ( ±7) ed errore di precisione (±3) PPEAK RIFERIMENTO SETTIMANALE Sorgente ATTREZZATURE/SORGENTI SONORE db(a) db(a) Tempo Esposiz. SET. % mediata Esposizione 1 Rumore di fondo aule CAD/CAM 72,82 96,1 15h 82 2 Rumore di fondo in classe 82,5 102,5 2h 12 3 Attività scolastica in genere/aula professori 75,2 89,9 1h 6 db(a) CALCOLO CON ERRORI DI MISURA -1 db(a) + 1 db(a)

20 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 20 di 30 FASCIA OMOGENEA 2 - A.T. OFF.CARP.MET. - MACCH.UTEN. Bevilacqua Andrea PPEAK RIFERIMENTO SETTIMANALE Sorgente ATTREZZATURE/SORGENTI SONORE db(a) db(a) Tempo % mediata Esposiz. SET. Esposizione 1 Tornio Comec 6824 In lavorazione 96,79 113,61 1h 1,5 2 Rumore di fondo con macchine accese 97,22 114, ,5 3 Rumore di fondo con macchine spente 80,05 105,22 3h 10 4 Locale professore protetto Porta aperta 87,47 110, ,5 5 Locale professore protetto Porta aperta/chiusa 88,6 116, Locale professore protetto Porta chiusa 85,61 107,11 1 1,5 7 Fresa a colonna DART REGIME ALTO 92,92 107, Attività scolastica manutenzioni 69,5 98 9h 25 9 Attività scolastiche - varie 65,5 89 2h 6 10 Rumore di fondo 1 81,26 102,41 16h Rumore di fondo 2 106,35 127, ,5 12 Troncatrice a disco a vuoto 103,06 128, ,5 13 Saldatrice a filo ,82 134, ,5 14 Saldatrice ad arco ,74 110, ,5 15 Frullino Piccolo 102,8 116, ,5 16 Frullino Grande 110,68 129, ,5 TEMPI DI MISURA: 1 a campionamento ERRORI DI MISURA CONSIDERATI : errore interfonometrico ( ±7) ed errore di precisione (±3) db(a) CALCOLO CON ERRORI DI MISURA -1 db(a) + 1 db(a)

21 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 21 di 30 FASCIA OMOGENEA 3 A.T. MACCH.MARINE Santamaria Domenico PPEAK RIFERIMENTO SETTIMANALE CALCOLO CON ERRORI DI MISURA Sorgente ATTREZZATURE/SORGENTI SONORE db(a) db(a) Tempo Esposiz. SET. % mediata Esposizione db(a) -1 db(a) + 1 db(a) 1 Rumore di fondo laboratorio macchine marine 77,52 104,76 4,5h 12,5 3 Rumore di fondo in classe 82,5 102,5 22,5 h 62, Attività scolastica in genere/aula professori 75,2 89,9 9h 25 TEMPI DI MISURA: 1 a campionamento ERRORI DI MISURA CONSIDERATI : errore interfonometrico ( ±7) ed errore di precisione (±3)

22 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 22 di 30 FASCIA OMOGENEA 4 DOC. /ITP CARP.MET./CAD-CAM Caporusso Rosa Laudazzi Paolo PPEAK RIFERIMENTO SETTIMANALE CALCOLO CON ERRORI DI MISURA Sorgente ATTREZZATURE/SORGENTI SONORE db(a) db(a) Tempo Esposiz. SET. % mediata Esposizione 1 Rumore di fondo aule CAD/CAM 72,82 96,1 6h 34,5 2 Rumore di fondo 1 81,26 102,41 6h 35,5 3 Rumore di fondo 2 106,35 127, Troncatrice a disco a vuoto 103,06 128, Saldatrice a filo ,82 134, Saldatrice ad arco ,74 110, Frullino Piccolo 102,8 116, Frullino Grande 110,68 129, Rumore di fondo in classe 82,5 102, Attività scolastica in genere/aula professori 75,2 89,9 1h 30 8 db(a) -1 db(a) + 1 db(a) TEMPI DI MISURA: 1 a campionamento ERRORI DI MISURA CONSIDERATI : errore interfonometrico ( ±7) ed errore di precisione (±3)

23 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 23 di 30 FASCIA OMOGENEA 5 DOC/ITP MACCH.MARINE CAD-CAM Pelle Patrizia Rossi Miriam Sorgente ATTREZZATURE/SORGENTI SONORE db(a) db(a) PPEAK RIFERIMENTO SETTIMANALE Tempo Esposiz. SET. % mediata Esposizione 1 Rumore di fondo laboratorio macchine marine 77,52 104,76 8h 45 db(a) CALCOLO CON ERRORI DI MISURA -1 db(a) + 1 db(a) 2 Rumore di fondo in classe 82,5 102,5 7h 40 3 Attività scolastica in genere/aula professori 75,2 89,9 1h Rumore di fondo aule CAD/CAM 72,82 96,1 2h 12 TEMPI DI MISURA: 1 a campionamento ERRORI DI MISURA CONSIDERATI : errore interfonometrico ( ±7) ed errore di precisione (±3)

24 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 24 di 30 FASCIA OMOGENEA 6 Doc. MACCH.UTEN. CAD/CAM Sansonetti Giovanni TEMPI DI MISURA: 1 a campionamento ERRORI DI MISURA CONSIDERATI : errore interfonometrico ( ±7) ed errore di precisione (±3) PPEAK RIFERIMENTO SETTIMANALE Sorgente ATTREZZATURE/SORGENTI SONORE db(a) db(a) Tempo % mediata Esposiz. SET. Esposizione 1 Tornio Comec 6824 In lavorazione 96,79 113, Rumore di fondo con macchine accese 97,22 114, Rumore di fondo con macchine spente 80,05 105,22 2h 12,5 4 Locale professore protetto Porta aperta 87,47 110, Locale professore protetto Porta aperta/chiusa 88,6 116, Locale professore protetto Porta chiusa 85,61 107, Fresa a colonna DART REGIME ALTO 92,92 107, Rumore di fondo in classe 82,5 102,5 10h 60 9 Attività scolastiche - varie 65,5 89 1h 6 10 Rumore di fondo aule CAD/CAM 72,82 96,1 2h 12,5 db(a) CALCOLO CON ERRORI DI MISURA -1 db(a) + 1 db(a)

25 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 25 di 30 FASCIA OMOGENEA 7 - ITP OFF.CARP.MET. - MACCH.UTEN. CAD/CAM Massi Maurizio PPEAK RIFERIMENTO SETTIMANALE Sorgente ATTREZZATURE/SORGENTI SONORE db(a) db(a) Tempo % mediata Esposiz. SET. Esposizione 1 Tornio Comec 6824 In lavorazione 96,79 113, Rumore di fondo con macchine accese 97,22 114, Rumore di fondo con macchine spente 80,05 105,22 2h 13 4 Locale professore protetto Porta aperta 87,47 110, ,5 5 Locale professore protetto Porta aperta/chiusa 88,6 116, ,5 6 Locale professore protetto Porta chiusa 85,61 107,11 3h 18 7 Fresa a colonna DART REGIME ALTO 92,92 107, ,5 10 Rumore di fondo 1 81,26 102,41 4h Rumore di fondo 2 106,35 127, Troncatrice a disco a vuoto 103,06 128, Saldatrice a filo ,82 134, ,5 14 Saldatrice ad arco ,74 110, ,5 15 Frullino Piccolo 102,8 116, ,5 16 Frullino Grande 110,68 129, Rumore di fondo aule CAD/CAM 72,82 96,1 5h Rumore di fondo in classe 82,5 102,5 1h 6 19 Attività scolastiche - varie 65,5 89 1h 6 db(a) CALCOLO CON ERRORI DI MISURA -1 db(a) + 1 db(a)

26 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 26 di 30 Quadro sinottico dell esposizione al rumore Di seguito vengono riportate le schede di esposizione per ogni lavoratore con l indicazione dei livelli di esposizione giornaliera o settimanale e il livello di picco massimo. Per la classificazione dei livelli di esposizione viene utilizzato il criterio di seguito enunciato. I valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco, sono fissati a: valori limite di esposizione rispettivamente LEX,8h = 87 db(a) e ppeak= 200 Pa (140 db(c) riferito a 20 (micro)pa); valori superiori di azione: rispettivamente LEX,8h = 85 db(a) e ppeak= 140 Pa (137 db(c) riferito a 20 (micro)pa); valori inferiori di azione: rispettivamente LEX,8h = 80 db(a) e ppeak= 112 Pa (135 db(c) riferito a 20 (micro)pa). Laddove a causa delle caratteristiche intrinseche della attività lavorativa l'esposizione giornaliera al rumore vari significativamente, da una giornata di lavoro all'altra, è possibile sostituire, ai fini dell'applicazione dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, il livello di esposizione giornaliera al rumore con il livello di esposizione settimanale a condizione che: il livello di esposizione settimanale al rumore, come dimostrato da un controllo idoneo, non ecceda il valore limite di esposizione di 87 db(a); siano adottate le adeguate misure per ridurre al minimo i rischi associati a tali attività. Conseguentemente ai limiti innanzi indicati si individuano le seguenti fasce di esposizione, dove per LEX si intende indifferentemente LEX,8h o LEX,w: FASCIA A FASCIA B FASCIA C FASCIA D LEX 80 db(a) LPEAK 135 db(c) 80 db(a) < LEX 85 db(a) 135 db(c) < LPEAK 137 db(c) 85 db(a) < LEX 87 db(a) 137 db(c) < LPEAK 140 db(c) LEX > 87 db(a) LPEAK > 140 db(c)

27 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 27 di 30 Gruppi omogenei Gruppo omogeneo 1 NOMINATIVI Scirocchi Roberto Paolacci Fabio Arci Ezio Bennardo Rosellina Biordi Elide Brunori Massimo Savone Giancarlo Sorce Luisa D Elia Nicola Caporusso Rosa Cappiello Mariarosaria Fazio Stefania Feuli Diego Longo Patrizia Mortellaro Arianna Viozzi Concetta Zimotti M. Leq(esposizione settimanale) 78 Fascia A L insalata Martino Gruppo omogeneo 2 Bevilacqua Andrea 93 Fascia D Gruppo omogeneo 3 Santamaria Domenico 83 Fascia B Caporusso Rosa Gruppo omogeneo 4 Laudazzi Paolo 91 Fascia D Gruppo omogeneo 5 Pelle Patrizia Rossi Miriam 81 Fascia B Gruppo omogeneo 6 Sansonetti Giovanni 87 Fascia C Gruppo omogeneo 7 Massi Maurizio 90 Fascia D

28 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 28 di 30 Principali misure di prevenzione e protezione Nominativi Leq Fascia Misure di sicurezza Bevilacqua Andrea 93 Fascia D Caporusso Rosa Officina macchine utensili 91 Fascia D Laudazzi Paolo Non possono essere utilizzati più di n 4 torni contemporaneamente. Durante l utilizzo dei torni non possono essere utilizzate altre attrezzature Quando si utilizza la fresa non possono essere utilizzate altre attrezzature. I torni FIMAP risultano più rumorosi dei torni COMEC pertanto dare precedenza all utilizzo dei torni COMEC Quando non si ha l estrema necessita di stare in officina in prossimità delle fonti du rumore portarsi nel locale protetto dei professori mantenendo la porta chiusa. Per diminuire ulteriormente l esposizione del personale alle fonti di rumore è opportuno alternare il docente all assistente di laboratorio evitando cosi la coopresenza in tutte quelle circostanze che non lo richiedono. Tutto il personale docente, ITP e AT devono obbligatoriamente Massi Maurizio 90 Fascia D indossare cuffie di protezione con un grado di abbattimento minimo di 15 db(a) Officina Carpenteria Metallica Quando si eseguono i tagli di fogli di lamiara con troncatrice manuale tutto il personale deve portarsi al di fuori dell officina e l utilizzatore deve obbligatoriamente indossare cuffie con grado di abbattimento minimo di 25 dba. Quando si eseguono tagli con la troncatrice tutto il personale deve portarsi al di fuori dell officina e l utilizzatore deve obbligatoriamente indossare cuffie con grado di abbattimento minimo di 25 dba. Possono essere eseguite due saldature alla volta e durante tale lavorazioni non possono essere utilizzate altre attrezzature. Il frullino piccolo e grande devono essere utilizzati all esterno Tutto il personale docente, ITP e AT devono obbligatoriamente indossare cuffie di protezione con un grado di abbattimento minimo di 15 db(a Attuando le misure di sicurezza prescritte si portano i livelli equivalenti a 87 dba considerando l incertezza della misura e il margine di errore dello strumento e con l utilizzo obbligatorio delle cuffie l orecchio sarà sottoposto ad un rumore di 72 dba (esposizione settimanale)

29 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 29 di 30 Nominativi Leq Fascia Misure di sicurezza Sansonetti Giovanni 87 Officina macchine utensili Non possono essere utilizzati più di n 4 torni contemporaneamente. Durante l utilizzo dei torni non possono essere utilizzate altre attrezzature Quando si utilizza la fresa non possono essere utilizzate altre attrezzature. I torni FIMAP risultano più rumorosi dei torni COMEC pertanto dare precedenza all utilizzo dei torni COMEC Quando non si ha l estrema necessita di stare in officina in prossimità delle fonti du rumore portarsi nel locale protetto dei professori mantenendo la porta chiusa. Per diminuire ulteriormente l esposizione del personale alle fonti di rumore è opportuno alternare il docente all assistente di laboratorio evitando cosi la coopresenza in tutte quelle circostanze che non lo richiedono. Tutto il personale docente, ITP e AT devono obbligatoriamente indossare cuffie di protezione con un grado di abbattimento minimo di Fascia C 15 db(a) Officina Carpenteria Metallica Quando si eseguono i tagli di fogli di lamiara con troncatrice manuale tutto il personale deve portarsi al di fuori dell officina e l utilizzatore deve obbligatoriamente indossare cuffie con grado di abbattimento minimo di 25 dba. Quando si eseguono tagli con la troncatrice tutto il personale deve portarsi al di fuori dell officina e l utilizzatore deve obbligatoriamente indossare cuffie con grado di abbattimento minimo di 25 dba. Possono essere eseguite due saldature alla volta e durante tale lavorazioni non possono essere utilizzate altre attrezzature. Il frullino piccolo e grande devono essere utilizzati all esterno Tutto il personale docente, ITP e AT devono obbligatoriamente indossare cuffie di protezione con un grado di abbattimento minimo di 15 db(a) Attuando le misure di sicurezza prescritte si portano i livelli equivalenti a 81 dba considerando l incertezza della misura e il margine di errore dello strumento e con l utilizzo obbligatorio delle cuffie l orecchio sarà sottoposto ad un rumore di 66 dba (esposizione settimanale).

30 Ai sensi del D.Lgs. 81/ UNI 9432: UNI EN ISO 9612:2011 Pag. 30 di 30 Nominativi Leq Fascia Misure di sicurezza Santamaria Domenico Si consiglia a tutto il personale docente, ITP e AT indossare Pelle Patrizia cuffie di protezione con un grado di abbattimento minimo di Fascia B Rossi Miriam 15 db(a). Nominativi Leq Fascia Misure di sicurezza Scirocchi Roberto Paolacci Fabio Arci Ezio Bennardo Rosellina Biordi Elide Brunori Massimo Savone Giancarlo Sorce Luisa D Elia Nicola Caporusso Rosa Cappiello Mariarosaria Fazio Stefania Feuli Diego Longo Patrizia Mortellaro Arianna Viozzi Concetta Zimotti M. L insalata Martino 78 Fascia A NO ESPOSTI A RISCHIO

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