Salute e sicurezza sul lavoro Formazione obbligatoria dirigen5 Università di Verona. Modulo giuridico norma5vo Do;. Marco Peruzzi 16 maggio 2013
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1 Salute e sicurezza sul lavoro Formazione obbligatoria dirigen5 Università di Verona Modulo giuridico norma5vo Do;. Marco Peruzzi 16 maggio 2013
2 DIRITTO UE. Art. 31 Carta di Nizza. Art. 191 TFUE; art. 153 TFUE Dir. 89/391/CEE e direpve «par5colari». Accordo quadro su stress lavoro correlato (2004) COSTITUZIONE. Art. 32, art. 41, art. 117 Art c.c. d.lgs. 81/2008 dpr 1124/1965 Nei riguardi delle università le disposizioni del d.lgs. 81/08 sono applicate tenendo conto delle effepve par5colari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizza5ve individuate entro 24 mesi con decre5 ministeriali (art. 3.2 mod. da d.l. 57/12) Fino all'emanazione dei decre5, sono fa;e salve le disposizioni del d.m. 363/98 Regolamento Università e A;o organizza5vo
3 COSTITUZIONE: Art. 32 (tutela salute) e 41 (sicurezza, libertà e dignità umana quali limiti alla libertà di iniziativa economica) Il contenuto dell obbligo di sicurezza norma generale Art c.c. L imprenditore è tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. norme speciali d.lgs. 81/2008 Art lett. c): eliminazione dei rischi [ ] in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico Art lett. z): aggiornare le misure di prevenzione [ ] in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione Obbligo senza sanzione penale ex art. 55 TU Principio della massima sicurezza tecnologicamente possibile/fattibile (cfr. Cost. 312/96)
4 D.LGS. 81/2008 Principio sostanzialis8co Le nozioni di lavoratore, datore di lavoro e azienda prescindono dalla formale qualificazione dei rappor5 giuridici, facendo perno sull elemento organizza8vo (v. definizioni art. 2) Principio di universalità della tutela La tutela si applica a tu? i sebori e a tube le 8pologie di rischio (art. 3, comma 1). Nozione onnicomprensiva di salute (art. 2, comma 1, le;. o) Nozione ampia di lavoratore, a cui si aggiungono i sogge? equipara8, ma selezione delle norme applicabili a seconda delle esigenze di tutela (art. 2, comma 1, le;. a) e art. 3 comma 4). Principio di effe?vità Le posizioni di garanzia (con esigibilità dei rispepvi obblighi) sono individuate sulla base delle mansioni svolte in concreto dal sogge;o, anche in assenza di inves5tura formale (art. 299)
5 CONCETTO ESTESO DI SALUTE Art. 2, comma primo, le;era o) d.lgs. 81/2008 definisce salute uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un assenza di mala?a o d infermità. Obbligo di valutare TUTTI I RISCHI già presente nel d.lgs. 626/94 (sentenza C. Gius5zia 15 novembre 2001) Estensione del bene giuridico che può essere potenzialmente leso Tale definizione non è presente nella dire?va n. 89/391/Ce e corrisponde piu;osto a quella prevista nella Cos5tuzione dell Organizzazione Mondiale della Sanità ado;ata nel 1946.
6 RSPP Valutazione rischi MC RLS DATORE DI LAVORO prevenzionis5co - Il Re;ore (dm 363/98) - DIRIGENTE prevenzionis5co PREPOSTO La posizione di garanzia sorge a #tolo originario a prescindere da un inves5tura formale. Basta l esercizio di fa;o dei poteri giuridici riferi5 alla qualifica, come definita dal TU LAVORATORE Delega di funzioni Sub- delega di funzioni Eccezione mancanza requisi5 ed eventuale rifiuto conferimento da parte del des5natario di delega invalida Delega invalida: responsabilità delegante e possibile co- responsabilità delegato ex art. 299 TU o per colpa per assunzione
7 Non necessaria coincidenza tra dirigente prevenzionis5co e dirigente in senso giuslavoris5co: potrà essere anche un quadro, un impiegato, addiri;ura un lavoratore autonomo Non è necessaria un inves8tura formale: è dirigente chi, alla luce della ripar5zione interna delle competenze, è 5tolare delle corrisponden5 preroga5ve o le esercita di fa;o (ma obbligo di formazione specifica ex art e indicazione nel DVR ex art. 28 ). "dirigente": persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adegua5 alla natura dell'incarico conferitogli, a;ua le direpve del datore di lavoro organizzando l'apvita' lavora5va e vigilando su di essa (art. 2.1 le;. d TU) Il dirigente non è un mero esecutore ma ha propri poteri di inizia5va. Diversamente dal preposto, non ha funzioni esecu5ve e di controllo dire;o e immediato sui lavoratori.
8 GLI OBBLIGHI DEL DIRIGENTE AI SENSI DELL ART. 18 TU Nei limi8 delle abribuzioni e competenze conferitegli, il dirigente condivide con il datore di lavoro gli stessi obblighi individua5 dall art. 18 ATTRIBUZIONI Deleghe di mera esecuzione in materia di sicurezza con cui il datore coinvolge il dirigente nel processo decisionale o nella fase a;ua5va delle decisioni ado;ate. Non è una delega di funzioni: datore e dirigente rimangono co- responsabili COMPETENZE Il dirigente ha i doveri prevenzionali propri che derivano dalla quota di potere direpvo/organizza5vo che è chiamato a esercitare Obbligo di apvarsi, anche nell inerzia del datore, nei limi5 delle proprie concrete disponibilità, anche impedendo lo svolgimento di apvità lavora5ve in condizioni rischiose
9 Le AREE di INTERVENTO ex art. 18 TU Predisposizione misure di sicurezza idonee ad evitare il rischio infortuni Elaborazione DUVRI (p), verifica periodica perdurante assenza di rischio (q), prevenzione incendi (t), riunione periodica (v), aggiornamento misure di prevenzione (z) Obblighi verso i lavoratori Designazione squadra emergenza (b), affidamento compi8 adegua8 a capacità e verifica idoneità (c, bb), DPI (d), verifica accesso a zone con rischio grave (e), richiesta osservanza norma8va (f), controllo emergenze (h,i,m), info/form/ add (l), RLS (n,o,s), tessera di riconoscimento in caso di appalto (u).
10 Le AREE di INTERVENTO ex art. 18 TU (segue) Adempimen8 per sorveglianza sanitaria Obblighi di comunicazione Obblighi di vigilanza Nomina MC (a), invio lavoratore a visita medica (g), comunicazione tempes8va a MC di cessazione rappor8 di lavoro (gbis) Comunicazione all INPS da8 infortuni a fini sta8s8ci (r), comunicazione all INAIL dei nomina8vi RLS. Il datore di lavoro e i dirigen8 sono tenu8 altresì a vigilare in ordine all adempimento degli obblighi di cui agli ar8coli 19, 20, 22, 23, 24 e 25, salvo l esclusiva responsabilità dei sogge? obbliga8 ai sensi dei medesimi ar8coli qualora la mancata abuazione dei prede? obblighi sia addebitabile unicamente agli stessi e non sia riscontrabile un difebo di vigilanza del datore di lavoro e dei dirigen8
11 Le AREE di INTERVENTO ex art. 18 TU (segue) Gli obblighi rela5vi agli interven5 stru;urali e di manutenzione necessari per assicurare, ai sensi del decreto legisla5vo 81/2008, la sicurezza dei locali e degli edifici assegna8 in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi comprese le is5tuzioni scolas5che ed educa5ve, restano a carico dell'amministrazione tenuta, per effe;o di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione. In tale caso gli obblighi previs8 dal decreto legisla8vo 81/2008, rela5vamente ai predep interven5, si intendono assol8, da parte dei dirigen8 o funzionari prepos5 agli uffici interessa5, con la richiesta del loro adempimento all'amministrazione competente o al sogge;o che ne ha l'obbligo giuridico.
12 Violazione obbligo di sicurezza civile DireBa, per condo;a del «datore di lavoro prevenzionis5co» (art c.c.) IndireBa, per condo;a degli altri soggep di cui si avvale (ar;. 1228, 2049 c.c.) penale Contravvenzionale per violazione dei singoli precep TU Per infortunio/ mala?a professionale (omicidio colposo art. 589 cp; lesioni personali colpose art. 590 cp) amministra8va Sanzioni amministra8ve, previste dal TU in caso di violazione di obblighi di natura meramente formale penale/ amministra8va dell ente d.lgs. 231/2001 Non si applica alle pubbliche amministrazioni Punibili a querela solo le lesioni pers. colpose lievi
13 Corte dei Con8 Polizza assicura8va facolta8va danno erariale Ateneo indireba del datore di lavoro per fabo del dirigente danno erariale Dirigente Azione per risarcimento danno differenziale e complementare Lavoratore Polizza di assicurazione della RC Indennizzo lavoratore ed esonero RC datore di lavoro E esclusa la RC del datore di lavoro e la copertura INAIL in caso di dolo e rischio ele?vo/comportamento abnorme del lavoratore Non c è esonero RC se configurabile fa;o di reato perseguibile d ufficio: l Inail può agire in regresso verso il datore di lavoro e (co- )responsabili INAIL
14 Il dolo o il comportamento abnorme del lavoratore escludono civile penale Tutela previdenziale Inail «poichè la normativa antinfortunistica risulta finalizzata a tutelare il lavoratore anche in ordine ad incidenti che possano derivare da una sua negligenza, imprudenza ed imperizia, la responsabilità del datore di lavoro può esser esclusa solo in presenza di un comportamento del lavoratore stesso che presenti i caratteri dell'eccezionalità, dell'abnormità, dell'esorbitanza rispetto al procedimento lavorativo ed alle precise direttive organizzative ricevute, che sia del tutto imprevedibile od inopinabile» (Cass. Penale n /11)
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