Quale sicurezza per i prodotti vegetali?

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1 Convegno Torino, 9 marzo 22 Alimenti di origine vegetale: biosicurezza e rischio microbiologico Quale sicurezza per i prodotti vegetali? Silvio Borrello Direttore Generale Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione

2 A livello comunitario Prima del libro bianco Prima del libro bianco Prodotti di origine animale Prodotti vegetali 2

3 In seguito Regolamento (CE) 852/24 Regolamento (CE) 852/24 Regolamento (CE) 882/24 Regolamento (CE) 882/24 3

4 4

5 Controllo prodotti alimentari di origine vegetale Produzioni nazionali Controlli all importazione Residui di pesticidi Micotossine Nitrati (lattughe e spinaci) Metalli pesanti Diossine (olii) 3-MCPD (salsa di soia) Radioattività OGM Additivi Pericoli microbiologici (Salmonella, cl. Botulinum ) 5

6 Reg. (CE) n. 882/24 "Considerando" n.36 I piani di controllo nazionali pluriennali dovrebbero costituire una salda base per i servizi ispettivi della Commissione Art. 42, c. 2 "Ciascun piano di controllo nazionale pluriennale contiene informazioni generali sulla struttura e sull'organizzazione dei sistemi di controllo dei mangimi e degli alimenti e della salute e del benessere degli animali" Art. 43, c. (i piani devono) a) promuovere un approccio coerente, completo e integrato ai controlli ufficiali ( ); b) individuare le priorità in funzione dei rischi e i criteri per la categorizzazione del rischio ( ) 6

7 PNI Il Piano Nazionale Integrato deve fornire un esaustivo quadro d insieme di tutte le attività di controllo : in materia di alimenti, mangimi, sanità e benessere animale, sanità delle piante, svolte da tutte le diverse Autorità competenti centrali, regionali e locali. 7

8 PNI 2-24 Il PNI 2-24 approvato in Conferenza Stato Regioni con L Intesa del 6 dicembre 2 è pubblicato sul Portale del Ministero della Salute all'indirizzo: anonazionaleintegrato.jsp 8

9 Le principali novità del PNI 2-24 E' stata impostata una nuova suddivisione degli argomenti, nel rispetto degli orientamenti comunitari in considerazione delle diverse materie di interesse 9

10 Reg. CE n. 882/24 UNA DATA IMPORTANTE //26 Entra in vigore il Regolamento 882/24 Si passa dalla vigilanza sull importazione di prodotti destinati all alimentazione umana - D.M. 2/5/985 al controllo ufficiale su alimenti importati da Paesi Terzi Attività di portata e valenza europea Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione

11 USMAF: Controlli ufficiali sull importazione UFFICI DI SANITÀ MARITTIMA, AEREA E DI FRONTIERA: strutture direttamente dipendenti dal Ministero della Salute dislocati omogeneamente sul territorio nazionale, all interno dei maggiori porti o aeroporti. Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione

12 IMPORTAZIONI IN ITALIA ALIMENTI DI ORIGINE NON ANIMALE Partite: Controlli documentali: (%) (%) 84.8 (%) Controlli identità: 7.85 (9,5%) (7,7%) 7.77 (9,2%) Controlli fisici (lab.): 4.52 (5,6%) (5%) (5,7%) Respingimenti: 239 (,29%) 75 (,2%) 8 (,2%) Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione 2

13 Importazioni Importazioni di prodotti alimentari di origine vegetale nell anno 2 Codici TARIC: 8-9- (ortofrutta, cereali, spezie) Partite: Analisi effettuate:

14 4,3% 5,99% ITALIA,%,% ROMA,%,% NAPOLI-CAPODICHINO,%,% 6 BERGAMO-ORIO AL SERIO,%,% 9 PISA 6,25% 8,25% MANFREDONIA,% 29,4% BOLOGNA 5,26%,% 6 9 CIAMPINO,% 88,% BRINDISI,% 28,57% TRAPANI 3,77% 5,66% CAGLIARI,% 8,62% CATANIA,59% 42,86% SIRACUSA 2,6% 27,27% TARANTO,% 8,97% PESCARA,%,72% ANCONA,% 5,2% IMPERIA,% 6,7% BARI,2% 5,37% PALERMO,28%,28% VENEZIA,%,8% CIVITAVECCHIA,% 2,22% TORINO CASELLE,69% 6,5% RAVENNA,22% 2,34% FIUMICINO,6% 4,9% LA SPEZIA,% 2,42% REGGIO CALABRIA,2% 6,74% SALERNO,28% 7,7% NAPOLI,6%,42% MILANO_MALPENSA,2% 4,88% LIVORNO,4%,65% SAVONA,8% 2,2% GENOVA,3% 4,8% TRIESTE %rinvii %Cmp Respingimenti Campioni Ispettivi Partite Unità territoriale I M P O R T A Z I O N I 2

15 Importazioni Importazioni di prodotti alimentari di origine vegetale nell anno 2 Codici TARIC: 8-9- (ortofrutta, cereali, spezie) Partite: Analisi effettuate:

16 6,% 6,66% ITALIA,%,% NAPOLI-CAPODICHINO,%,% 2 PISA,% 25,% 4 4 BRINDISI,%,% MANFREDONIA,%,% 5 9 CIAMPINO,% 9,9% BOLOGNA 8,33% 25,% TARANTO,% 5,38% CATANIA 2,86% 2,86% 2 35 BERGAMO-ORIO AL SERIO,% 4,63% CAGLIARI,% 35,% SIRACUSA,% 8,96% PESCARA,% 4,8% TRAPANI,% 6,9% ANCONA,% 5,8% 5 72 IMPERIA,% 2,55% BARI,38% 7,55% PALERMO,%,89% CIVITAVECCHIA,%,96% TORINO CASELLE,42% 4,6% VENEZIA,% 7,98% RAVENNA,53% 2,22% FIUMICINO,% 3,2% LA SPEZIA,8% 3,9% REGGIO CALABRIA,9% 7,57% SALERNO,22% 7,4% NAPOLI,6% 2,% MILANO_MALPENSA,%,95% SAVONA,2% 4,5% LIVORNO,4% 6,98% GENOVA,3% 2,27% TRIESTE %rinvii %rinvii %Cmp %Cmp Respingimenti Respingimenti Campioni Campioni Ispettivi Ispettivi Partite Partite Unit Unità territoriale territoriale I M P O R T A Z I O N I 2

17 RESPINGIMENTI NEL 2 Dei 8 respingimenti effettuati nel corso del 2: 2 partite respinte per irregolarità di natura documentale 34 partite respinte per irregolarità emerse durante i controlli ispettivi (ad es. difetti di confezionamento, difetti di etichettatura, incongruità con i documenti presentati) 26 partite respinte a seguito di controlli analitici di laboratorio: circa un terzo a causa della presenza di aflatossine. Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione 7

18 Laboratori pubblici del controllo ufficiale I laboratori che effettuano le analisi del controllo ufficiale sono laboratori pubblici accreditati: Laboratori di Sanità pubblica (Ex P.M.P) A.R.P.A REGIONI Istituti Zooprofilattici Sperimentali (I.Z.S.) 8 Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione

19 Laboratori pubblici del controllo ufficiale Laboratori pubblici accreditati: ACCREDIA Ente Italiano di Accreditamento è l unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di accreditamento. ACCREDIA è l'ente unico nazionale di accreditamento, riconosciuto dallo Stato il 22 dicembre 29, nato dalla fusione di SINAL e SINCERT come Associazione senza scopo di lucro. Con ACCREDIA l'italia si è adeguata al Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 765, del 9 luglio 28, che dal gennaio 2 è applicato per l'accreditamento e la vigilanza del mercato in tutti i Paesi UE. Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione 9

20 Criticità Criticita all importazione e sul territorio: insufficiente presenza di laboratori pubblici accreditati per l effettuazione delle analisi per il controllo ufficiale su alimenti di origine non animale ritardi nel rilascio dei referti analitici molte ARPA nel territorio del centro-meridione d Italia non accreditate 2

21 Interventi accreditamento di altri laboratori ai sensi dell art.2 del Reg.CE n.882/24; tempistica di risposta breve accesso alle prove, incluso il trasferimento dei campioni tra laboratori ufficiali, (sistema del cosiddetto mutuo soccorso attraverso la rete interna degli IZZSS); trasparenza nella tariffazione delle analisi (consultabilita dei siti degli IZZSS e contenimento dei costi). 2

22 D.M. 27 febbraio 28 Emanazione del D.M. 27 febbraio 28 Attribuzione agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di compiti di controllo ufficiale in materia di analisi chimiche (pesticidi, micotossine, metalli pesanti) microbiologiche e radioattive su alimenti di origine vegetale non trasformati. 22

23 D.M. 27 febbraio 28 Il provvedimento e stato adottato in applicazione dell art.2, comma 2 e 3 lettera ), del D.Lgs 27/93, recante norme attributive della competenza statale e, in particolare, ministeriale all assegnazione agli IZZSS di compiti e funzioni di interesse nazionale, comunitario ed internazionale, ulteriori rispetto a quelli specificatamente individuati nell art. del D.Lgs. medesimo. 23

24 Programmazione Da fine anno 29 e anche nel 2, la Direzione ha chiesto a tutti gli IZZSS: stato di operatività, relativamente all attività di controllo e analisi su prodotti alimentari di origine non animale, all importazione e sul territorio Numero degli Istituti già accreditati per prove o gruppi di prove Stato dei contatti in corso con gli USMAF. 24

25 Decreto 9 maggio 2 Decreto 9 maggio 2 Programma degli investimenti, ex art.2 legge n.67/988, in favore degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Riparto delle risorse accantonate dalla deliberazione CIPE n.97/28 - G.U. n.26 del 6/9/2. Assegnazione complessivamente agli IZZSS della somma di 2 milioni di euro. 25

26 Ministero della Salute Art.2 Legge n.67/988 Programmi investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie Riparto delle risorse assegnate ex Delibera CIPE n.97/28 agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Riparto risorse assegnate dalla Delibera CIPE n Descrizione degli interventi da realizzare ex art. 2 L. n. 67/988 D.M. 27/2/28 Controllo alimenti di origine vegetale IZS LIGURIA V. D AOSTA Realizzazione palazzina laboratori Z.., IZS EMILIA R. LOMBARDIA Realizzazione nuova sezione provinciale in Comune di Reggio Emilia.2., IZS TRE VENEZIE )Realizzazione edificio nuova Sezione territoriale di Verona 2)Nuovo edificio per il centro di referenza nazionale per la ricerca scientifica sulle malattie infettive nell interfaccia uomo/animale 3)Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti dagli animali Pet-therapy 4) Realizzazione di un laboratorio per il controllo chimico e microbiologico degli alimenti di origine vegetale non trasformati..., IZS MARCHE UMBRIA Ristrutturazione laboratori dedicati al controllo dei vegetali nella palazzina storica sede di Ancona.., IZS LAZIO TOSCANA Laboratorio per il controllo ufficiale degli alimenti di origine vegetale.3., IZS ABRUZZO MOLISE Programma di intervento per acquisto attrezzature per analisi dei contaminanti.., IZS CAMPANIA CALABRIA Ristrutturazione dei laboratori dedicati al controllo dei vegetali.., IZS BASILICATA PUGLIA Progetto per l attivazione di un laboratorio chimico accreditato per il controllo sugli alimenti di origine vegetale non trasformati.3., IZS SICILIA Adeguamento strutture e apparecchiature del Dipartimento alimenti dell IZS della Sicilia.2., IZS SARDEGNA Realizzazione laboratori per il controllo sui vegetali.., 26 Tutte le somme ripartite su assegnazione Delibera CIPE n.97/28..,

27 Dati analisi all importazione - conclusioni Attraverso l interrogazione del sistema informatizzato NSIS-USMAF, e stato possibile estrapolare i dati relativi alle analisi effettuate presso gli IZZSS, commissionate dagli USMAF. 27

28 Dati analisi all importazione - conclusioni USMAF ANCONA BARI BERGAMO ORIO BOLOGNA BRINDISI CAGLIARI CATANIA CIVITAVECCHIA FIUMICINO GENOVA LA SPEZIA IMPERIA LIVORNO MANFREDONIA MILANO MALPENSA NAPOLI PALERMO PESCARA PISA RAVENNA REGGIO CAL SALERNO SIRACIUSA SAVONA TARANTO TORINO CASEL TRAPANI TRIESTE VENEZIA Analisi IZZSS Anno 2 Anno 2 Analisi Totali Analisi IZZSS Analisi Totali

29 USMAF ANCONA BARI BERGAMO ORIO BOLOGNA BRINDISI CAGLIARI CATANIA CIVITAVECCHIA FIUMICINO GENOVA LA SPEZIA IMPERIA LIVORNO MANFREDONIA MILANO MALPENSA NAPOLI PALERMO PESCARA PISA RAVENNA REGGIO CAL SALERNO SIRACIUSA SAVONA TARANTO TORINO CASEL TRAPANI TRIESTE VENEZIA Dati analisi all importazione -conclusioni Anno 2 Analisi IZZSS Analisi Totali

30 Cosa emerge? Dalle analisi di tali dati risulta che, tranne alcune USMAF, Bologna, Ravenna, Pescara e Trapani in particolare, il numero di prestazioni fornite dagli IZZSS è sicuramente al di sotto delle reali potenzialita Caso emblematico è quello dell USMAF di Trieste Venezia, dove a fronte di circa 2 analisi effettuate ogni anno, solo 5 vengono svolte dagli IZZSS Al di sotto delle potenzialità degli IZZSS risultano anche essere le poche analisi fatte su commissione degli USMAF di Genova e Napoli Alcune Regioni non hanno ancora previsto nel loro Piano regionale l invio del campioni agli IIZZSS 3

31 Interventi necessari Alla luce dei dati forniti, risulta necessario: rivedere le procedure adottate nei rapporti con gli USMAF Aumentare il livello di comunicazione, di confronto e di programmazione tra USMAF e IZZSS per i controlli all importazione Ampliare, ove necessario, le potenzialità analitiche degli IZZSS carenti. 3

32 Alimenti a rischio: la risposta del sistema rapido di allerta (RASFF) 32

33 Relazione RASFF 2 L Italia continua ad essere il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate attraverso il sistema RASFF. Per prodotti nazionali irregolari l Italia risulta il quarto Paese comunitario, dopo Germania, Spagna e Francia. Negli ultimi anni il numero delle allerta sui prodotti nazionali risulta praticamente costante (necessità di azioni mirate ai fini della prevenzione dei rischi alimentari). Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione 33

34 NOTIFICHE DI ALLERTA COMUNITARIE ANNO 2 PER VEGETALI ED ERBE E SPEZIE VEGETALI ERBE E SPEZIE TOTALE ADDITIVI ALIMENTARI 9 ALTRO CHIMICO 5 6 COLORANTI CORPI ESTRANEI 9 2 IRRAGGIAMENTO 2 METALLI PESANTI MICOTOSSINE MICROBIOLOGICA MIGRAZIONE PARASSITI RADIAZIONI 3 3 RESIDUI DI PESTICIDI TOSSINE RESIDUI DI FARMACI VETERINARI TOTALE

35 NOTIFICHE RASFF IN VEGETALI ANNO ALTRO CHIMICO COLORANTI CORPI ESTRANEI IRRAGGIAMENTO METALLI PESANTI MICOTOSSINE MICROBIOLOGICA MIGRAZIONE PARASSITI RADIAZIONI RESIDUI DI PESTICIDI TOSSINE ADDITIVI ALIMENTARI

36 RISCHI MICROBIOLOGICI IN VEGETALI BACILLUS CEREUS CAMPYLOBACTER CLOSTRIDIUM PERFRIGENS E. COLI ENTEROBATTERIACEE LISTERIA MUFFE SALMONELLA YERSINIA

37 NOTIFICHE RASFF IN ERBE E SPEZIE ANNO ADDITIVI ALIMENTARI ALTRO CHIMICO COLORANTI CORPI ESTRANEI IRRAGGIAMENTO METALLI PESANTI MICOTOSSINE MICROBIOLOGICA PARASSITI RESIDUI DI PESTICIDI RESIDUI DI FARMACI VETERINARI

38 RISCHI MICROBIOLOGICI IN ERBE E SPEZIE BACILLUS CEREUS E. COLI ENTEROBATTERIACEE MUFFE SALMONELLA SHIGELLA

39 ERBE E SPEZIE MAGGIORMENTE NOTIFICATE PER CONTAMINAZIONI MICROBIOLOGICHE 9% FOGLIE DI PAAN CON SALMONELLA 9% CORIANDOLO CON SALMONELLA 39

40 Episodio di tossinfenzione da Escherichia Coli sierotipo O 4: H4 L'Escherichia Coli, sierotipo O 4: H4, ha provocato numerosi casi di sindrome emolitica uremica, verificatisi in Germania ed in Francia. Il vastissimo focolaio di infezioni da Escherichia coli O4:H4 ha reso necessario avvalersi delle strutture predisposte per l Unità di crisi nazionale per gli alimenti 4

41 Cronologia sintetica Le Autorità tedesche, tramite il sistema di allerta comunitario, RASFF, comunicano l insorgenza dell epidemia e l'identificazione dei cetrioli freschi Spagnoli come possibile fonte del focolaio (allerta 2/72 seguita da altre due notifiche). I casi segnalati in altri Paesi comunitari riguardavano viaggiatori che si erano recati in Germania nelle ultime settimane. La Commissione Europea invita gli Stati membri a partecipare ad una audioconferenza, dalla quale emerge che il ceppo isolato in Germania è l E. Coli O 4:H4 che ha causato l episodio infettivo. L Italia non è coinvolta da casi clinici. Non è stata evidenziata la presenza del microrganismo, responsabile dell episodio tossinfettivo, nei cetrioli campionati Con la News -659, successivamente trasformata nell allerta la Germania identifica come alimento sospetto una miscela di germogli (suspicion of shigatoxin-producing Escherichia coli in sprouts mixture from Germany) 4

42 42

43 TASK FORCE Il 27 giugno 2 è stata attivata una specifica task force, composta da dirigenti della Direzione Generale, da un rappresentante del Comando Carabinieri per la tutela della Salute e dell Istituto Superiore di Sanità, che ha operato, anche durante i giorni festivi e in orari extra-lavorativi, in raccordo con la task force EFSA/ECDC via teleconferenza. La task force ha provveduto alla raccolta dati circa la tracciabilità dei prodotti potenzialmente coinvolti, mediante accertamenti sul territorio, e a comunicare gli sviluppi delle indagini e gli esiti analitici dei campionamenti disposti. Ha effettuato, inoltre, l aggiornamento delle informazioni ai cittadini, nello speciale focus creato sulla home page del Ministero della Salute. 43

44 TECHNICAL REPORT OF EFSA Sulla base dei risultati di tracciabilità ottenuti dagli Stati membri, l EFSA ha individuato come fonte molto probabile dei focolai, una partita di semi di fieno greco proveniente dall Egitto, importata in Germania. Report Tracing seeds, in particular fenugreek (Trigonella foenumgraecum) seeds, in relation to the Shiga toxin-producing E. coli (STEC) O4:H4 2 Outbreaks in Germany and France ). Lot numbers withdrawn 44

45 Decisione di Esecuzione della Commissione 6 luglio 2 relativa a misure d emergenza applicabili ai semi di fieno greco e a determinati semi e legumi importati dall Egitto (2/42/UE). Sono stati allertati gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (USMAF) si è proceduto al rintraccio e distruzione di tutte le partite di semi di fieno greco importate dall Egitto dal 29 in poi 45

46 Azioni intraprese in Italia: analisi condotte sui cetrioli 46

47 Azioni intraprese in Italia: analisi condotte sui semi prelevati dal NAS (bietola, aneto, erba medica, finocchio, grano saraceno, senape, lenticchia ecc) 38 campioni prelevati presso tre ditte italiane ed analizzati dall ISS Tre lotti di semi di bietola rossa sono risultati sfavorevoli per riscontro di verocitossina non legata però al sierotipo O4:H4 e quindi non correlabile ai casi tedeschi. Dalla tracciabilità è emerso che i semi provenivano dalla filiale francese della ditta italiana coinvolta. 47

48 Il sistema europeo di allerta RASFF ha più volte richiamato l'attenzione dei Paesi Membri riguardo al pericolo della Salmonella, e altri patogeni, nei vegetali 48

49 Anni erano state segnalate le problematiche sanitarie legate ai semi di erba medica. In 5 casi si trattava di semi di origine italiana. Le notifiche effettuate, principalmente, dai Paesi del Nord Europa hanno riguardato casi di tossinfezione a seguito di consumo di germogli. Principali microrganismi identificati: Salmonella Mbandaka, Weltevreden, Bovismorbificans e St. Paul 49

50 Emergenze microbiologiche riguardanti episodi epidemici dovuti al consumo di prodotti di origine vegetale L ampliamento delle conoscenze sui fattori che condizionano la crescita di microrganismi patogeni, nonché lo sviluppo di tecniche innovative per la loro identificazione, è una premessa di base per attuare strategie di prevenzione e produzione di prodotti vegetali Gruppo di lavoro ad hoc: allerta riguardanti vegetali della piana del Sele Convenzione tra il Ministero e l IZS mezzogiorno e ISS per un progetto di ricerca 5

51 Episodi epidemici dovuti al consumo di prodotti di origine vegetale Allerta 26 S. Napoli - bulls blood beet Allerta 24 S. Thompson - Rucola Allerta 25 Salmonella - Rucola Allerta 28 S. Napoli - Rucola Allerta 29 S. Typhimurium Red chard (bietole rosse) NORVEGIA SVEZIA Allerta 29 S. Napoli Rucola e Mix baby leaves INGHILTERRA DANIMARCA Allerta 24 S. Napoli - Rucola SLOVENIA Pontecagnano (SA) Battipaglia (SA) Eboli (SA) Campania 5

52 Strategia per affrontare le problematiche relative ai casi d inquinamento microbiologico nei prodotti orticoli della Piana del Sele Gruppo di lavoro ad hoc sulla problematica rucola /sistema di allerta RASFF Approvazione piano di intervento Monitoraggio di allerta. Visite ispettive presso le aziende agricole coinvolte nelle allerta 2. Campionamenti dei vegetali, delle acque utilizzate dalle aziende per l irrigazione e delle acque utilizzate per il lavaggio dei vegetali. 3. Analisi microbiologiche: Salmonella, E.coli (prodotti vegetali e acque), Campylobacter (per i prodotti di I e IV Gamma) e L. monocytogenes (per i prodotti di IV Gamma). Dopo la prima fase di monitoraggio i dati raccolti mostrano che l isolamento di Salmonella da acque irrigue non è un avvenimento raro e che la S. Napoli è tra i ceppi isolati il sierotipo maggiormente riscontrato. 52

53 Infezioni umane causate da S.Napoli Infezioni umane causate da S. Napoli sono relativamente poco frequenti in Europa Più dell 87% dei casi si sono verificati in 3 Paesi, Italia, Francia e Svizzera S. Napoli viene isolata raramente da animali da reddito e da alimenti di origine animale In Italia S. Napoli viene isolata da fonti ambientali in particolare da acque superficiali Fisher et al, Foodborne Patogens and Diseases, 29 53

54 AVVIO del Progetto di ricerca 28 dicembre 2 Obiettivi Comprendere le fonti di contaminazione ambientale e identificare i serbatoi dell infezione. Migliorare le conoscenze circa gli aspetti ecologici, ambientali e tecnologici delle diverse produzioni vegetali in relazione alle pratiche di produzione e alle condizioni climatiche. Rintracciare la /le fonte/i di contaminazione riguardo le Salmonelle e specificamente riguardo la S. Napoli. Definizione di linee guida per il monitoraggio ambientale e sui vegetali. Elaborazione e diffusione alle autorità sanitarie di apposite linee guida e descrizione dei flussi informativi in caso di allerta comunitarie. 54

55 Episodio di tossinfenzione da Salmonella Strathcona pomodorini datterini 4 casi di tossinfezione umana da Salmonella Strathcona sono stati notificati dalla Danimarca con l allerta I casi si riferiscono al periodo compreso tra il 4 settembre e il 4 ottobre. Viene indicato il consumo di pomodorini datterini italiani (origine Sicilia e venduti da una ditta Veneta) come alimento probabilmente correlato alla tossinfezione. 7 casi sono segnalati in Germania tra luglio ed ottobre 2, in coincidenza con quelli avvenuti in Danimarca. Viene sospettato il consumo dei pomodorini datterini. In base a questo sospetto, e alle indagini epidemiologiche svolte in Danimarca ed in Germania, la Commissione Europea ha richiesto di conoscere le liste di distribuzione estera dei pomodorini nel periodo compreso tra agosto ed ottobre 2. Oltre che inviare le informazioni richieste in ambito Comunitario, a scopo cautelativo, sono state effettuate analisi sui pomodorini, sulle zolle di terreno, sulle acque di irrigazione e sui mezzi di trasporto. Tutte le analisi sono risultate negative per la presenza di Salmonella. Anche questi esiti analitici negativi sono stati comunicati alla Commissione Europea. Tutte le analisi effettuate dagli Stati Membri sulla merce ricevuta sono risultate negative per Salmonella. Non sono stati registrati nuovi casi di malattia umana. Trattandosi di un caso sospetto, non è stato più necessario proseguire la tracciabilità, nonché fornire le liste di distribuzione (italiana ed estera) primarie e secondarie. Non sono state quindi disposte ulteriori misure cautelari sull alimento. 55

56 Nuova normativa comunitaria 56

57 La più recente normativa comunitaria Regolamento 669/29 sui controlli accresciuti Regolamento 52/29 (aflatossine) Regolamento 297/2 e s.m.i.: Fukushima Decisione 42/2 e s.m.i.: semi e germogli dall Egitto Lo SCFCAH (Standing Committee on the food chain and animal health) sta discutendo la bozza di quattro nuovi regolamenti relativi a semi e germogli per definire: Tracciabilità Criteri microbiologici Dichiarazione di importazione Riconoscimento degli stabilimenti di produzione Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione 57

58 Bozze di nuovi regolamenti per semi e germogli Tracciabilità Dovrà essere assicurata la tracciabilità di germogli e semi per la produzione di germogli a partire dalla produzione primaria; la partita dovrà essere consegnata ad un OSA. Criteri microbiologici Modifica l allegato del Regolamento n. 273/25 e fissa i parametri per E. coli STEC nei germogli (assenza in 2 g per tutta la durata della shelf-life Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione 58

59 Bozze di nuovi regolamenti per semi e germogli Riconoscimento degli stabilimenti di produzione Dà la definizione di germogli : alimenti ottenuti dalla germinazione di semi e loro crescita in acqua, raccolti prima dello sviluppo delle foglie; il prodotto finale è inteso per il consumo in toto, compreso il seme. Stabilisce l approvazione degli stabilimenti di produzione in base all articolo 6(3)(c) del Regolamento (CE) N. 852/24. Dichiarazione di importazione Stabilisce un modello di dichiarazione che deve accompagnare le partite di semi e germogli per uso umano provenienti da Paesi Terzi. La dichiarazione sarà firmata dall Autorità Competente del Paese esportatore e non è previsto che sia controllata in frontiera, ma sul territorio, a richiesta. Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione 59

60 Grazie per l attenzione 6

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