indossando vestiti comuni di Shabbat e una tonaca per le festività e le celebrazioni speciali.
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- Damiano Carli
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1 Bollettino della Sinagoga Lev Chadash di Milano Dicembre Kislev/Teveth 5765 n. 0 in attesa di registrazione La rabbina risponde Il 28 ottobre 2004 si è tenuto il primo incontro del ciclo Chiedi alla rabbina incontri con rav Barbara Aiello, aperto a tutti gli iscritti alla nostra Comunità. Le seguenti domande sono state poste dai membri di Lev Chadash presenti. Le risposte sono riassunti delle osservazioni di rav Barbara. Domanda (D): Perché indossare la tonaca? Non mi piace, assomiglia troppo all abito dei preti. Rav Barbara Aiello (RBA): Negli Stati Uniti, dove sono stata rabbina per cinque anni, è tradizione che i rabbini reform indossino di Shabbat la tonaca nera e per le feste, o occasioni particolari, una tonaca bianca o blu. Prima di arrivare a Milano, ho chiesto a rav David Goldberg quale sia l uso dei rabbini progressivi in Europa. Mi ha risposto che in genere le donne rabbino vestono tonache. Molte rabbine le indossano, mentre molti rabbini non lo fanno. Ha osservato che le tonache permettono alle donne uguaglianza nell abbigliamento: la gente potrebbe essere distratta più facilmente dal vestito di una donna che non dal classico completo scuro di un uomo. Rav Goldberg ha consigliato di fare ciò che credevo meglio, ma che sarebbe stato bene vestire la tonaca perlomeno per le feste e nelle occasioni particolari. Io preferisco indossare la mia tonaca. È come una uniforme e sono libera dalla preoccupazione su cosa mettermi di Shabbat. Ma sono contenta di conformarmi al minhag italiano, in cui si cerca una separazione tra tradizioni cattoliche e ebraiche. Così seguirò sia la tradizione italiana che quella progressiva, indossando vestiti comuni di Shabbat e una tonaca per le festività e le celebrazioni speciali. D: Perché tene re un Sefer Torà di pelouche, per bambini, all interno dell Aron hakodesh? È un giocattolo, disturba la serietà dell occasione. RBA: Spero che abbiate notato in quale modo utilizzo quel Sefer Torà per bambini. Questo è il punto principale. In quanto ebrei progressivi affermiamo il principio che la sinagoga appartiene a tutti. Questa sinagoga appartiene ugualmente a uomini, donne e bambini. Se vogliamo che i nostri figli amino le nostre tradizioni, è nostra responsabilità insegnare loro come partecipare. Questo insegnamento ha più efficacia quando i bambini sono piccoli. Il Sefer per bambini è un modo per dire a loro: come vale per tua madre e tuo padre, la sinagoga è anche la tua casa. Fate caso a come i bambini si relazionano al loro Sefer. Fate caso a come quelli più riluttanti ora si avvicinano all Aron. Fate caso a come adesso ci sia, da parte dei nostri bambini, meno gioco e più partecipazione al culto. Come vostra rabbina è mio compito promuovere il principio di le-dor vador, di generazione in generazione, e faccio questo coinvolgendo i nostri bambini nel culto. D: Ad alcune persone non piace l uso della parola miracoli. Miracolo è un termine cattolico. RBA: Capisco questa preoccupazione: l Italia è un paese dominato da una sola tradizione religiosa, qui la tradizione cattolica è parte della vita quotidiana. Io sono lieta di usare le parole ebraiche nes e nissim. La traduzione di queste parole è comunque miracolo e miracoli, ma se l uso della parola nissim fa sentire qualcuno 1
2 di noi maggiormente a proprio agio con il concetto dei miracoli compiuti dell Uno Eterno, che è un concetto interamente ebraico, sono felice di aiutarlo. Dobbiamo però ricordare che quasi tutte le tradizioni cattoliche hanno una origine ebraica. Quindi dobbiamo stare attenti: bisogna essere più propositivi che negativi e dobbiamo essere orgogliosi delle nostre tradizioni. Di certo non smetteremo di usare candele per gli yahrzeit, gli anniversari, perché anche i cattolici per ricordare i loro parenti morti usano cande le votive. Queste candele assomigliano alle nostre candele. Noi vogliamo ricordare ai cattolici che le candele votive hanno origine nella tradizione ebraica e che in questo caso la religione ebraica è la fonte della tradizione cattolica. Più conosciamo il nostro retaggio e la nostra storia e meno avremo paura di sembrare cattolici. D: Perché indossare il tallet il venerdì sera? RBA: Leggiamo in Numeri 15:37-41 che l Uno Eterno disse a Mosè di indossare frange ai quattro lati dei suoi vestiti e di insegnare agli altri di fare lo stesso. Questo precetto è scritto nello Keriat Shema, nel servizio di Shachrit. Nell antichità, gli ebrei vestivano le frange tutto il giorno, era il loro normale modo di vestire. Con il tempo il vestito divenne più piccolo un sottovestito con le frange; più tardi ancora il vestito divenne lo scialle da preghiera o tallet. Ogni ebreo può mettere il tallet in qualsiasi momento: questa è la tradizione progressiva. Proprio come ogni ebreo può indossare in qualsiasi momento il sottovestito con le frange. Come responsabile della preghiera, ho scelto di vestire il tallet ogni volta che conduco una funzione: il venerdì sera, il sabato mattina, durante i funerali, i matrimoni, le cerimonie per dare nome ai bambini. Porto con me il tallet negli ospedali e lo indosso quando prego assieme agli ammalati. In quanto ebreo progressivo chiunque può fare lo stesso. D: Perchè abbiamo la scuola per i bambini solo due volte al mese e non tutte le domeniche? RBA: C è una ragione scientifica e una ragione sociologica per la programmazione delle attività di Nevatim a Lev Chadash. La ragione sientifica è che ricerche pedagogiche indicano che quando le lezioni sono effettuate ogni domenica i bambini partecipano al 50% degli incontri. Quando ho organizzato la scuola per bambini a Saint Thomas, nelle Isole Vergini e in Florida, ho scelto di avere lezioni due volte al mese. Ho studiato la frequenza dei bambini: era dell 80%. Quando la sinagoga organizza tempi più ragionevoli, i bambini partecipano più volentieri, più spesso. Esiste anche una ragione sociologica. Sono felice di poter dire che Lev Chadash accoglie calorosamente le famiglie con genitori separati e le famiglie miste. Si tratta di famiglie con esigenze particolari. Ci sono bambini che vanno a trovare il genitore con cui non abitano normalmente, e questo avviene in genere ogni due fine-settimana. I figli di matrimonio misto hanno spesso anche altri impegni familiari. Il nostro programma Nevatim è molto importante per queste famiglie e per questi bambini, che rischiano di essere persi per il popolo ebraico. Sono fiera di far parte di una comunità ebraica che vede in queste famiglie un patrimonio per la nostra sinagoga. E da notare che la frequenza a Nevatim durante l ultimo incontro del 28 novembre è stata di 23 presenti su un totale 27 iscritti. D: Perché i bambini partecipano ai servizi? Penso che dovrebbero partecipare solo gli studenti per il Bar e Bat Mitzvà e non i più piccoli. RBA: Rimando a quanto risposto alla seconda domanda: la sinagoga appartiene a tutti noi, anche ai più piccoli. Si richiede che gli studenti del Bar e Bat Mitzvà partecipino ai servizi di Shabbat due volte al mese: avrete notato che quando arrivano tra di noi, li coinvolgo sempre nei servizi, stanno al mio fianco e mi aiutano a guidare il culto. Credo che tutti i bambini che vengono di Shabbat dovrebbero partecipare. Questo è un principio progressivo e come rabbina progressiva continuerò a coinvolgere i nostri bambini in ogni maniera possibile. 2
3 D: Perché la mattina di Shabbat leggiamo solo una parte della parashà e non tutta? RBA: Uno dei princìpi di noi ebrei progressivi è rendere la nostra religione rilevante per la vita moderna. Questo è mia responsabilità come rabbina progressiva, quindi seleziono una parte della parashà che è in relazione al mio sermone e all argomento della discussione. Nella tradizione ortodossa, si legge l intera parashà, nella tradizione massoratì la parashà è letta in un ciclo triennale, cosicchè l intera Torà viene letta in tre anni. Se vi piace leggere tutta la parashà, vi incoraggio a farlo privatamente: la tradizione ebraica progressiva è basata sulle scelte personali D: Perché la festa di Simchat Torà è stata fatta in un giorno diverso da quello stabilito dal calendario? RBA: Questa domanda ci offre un esempio della tradizione ebraica progressiva. Per ciascuna delle scelte che hanno a che fare con la vita della sinagoga, un rabbino progressivo si chiede: a chi sarà di aiuto? a chi farà male? Questa domanda talmudica guida le nostre scelte come ebrei progressivi. Prendiamo ad esempio l ultimo Simchat Torà; io mi sono chista: come posso rendere questa festa accessibile al maggior numero di persone? La risposta è stata: fare il servizio nello Shabbat più vicino alla data di Simchat Torà, così più persone avrebbero potuto partecipare. Continuerò in questo modo: se una festa minore capita, per esempio, di martedì sera e sappiamo che solo tre o quattro persone potranno essere presenti, allora è mio compito discutere con il consiglio direttivo per trovare un modo per rendere la festa accessibile al maggior numero di persone. D: Chi fa parte del minyan? RBA: Donne e uomini possono fare parte del minyan. Studiosi della Torà ci dicono che quando ci sono nove ebrei presenti, un bambino o un non-ebreo possono essere contati come decimo se quella persona ha in mano un Chummash. I nuovi ebrei per scelta (è questo il termine giusto per indicare coloro che si convertono) saranno contati nel minyan quando saranno stati accettati come ebrei dal Bet Din e quando si saranno sottoposti all immersione rituale. Importante: un buon ebreo non si riferisce mai ad un altro definendolo convertito o uno che ha avuto un riconoscimento di status. Quando una persona si converte o quando una persona ritorna alle proprie radici ebraiche, è ebrea. Non si dovrebbe mai parlare di un altro ebreo come di un convertito o di uno che ha avuto un riconoscimento di status ; è contro i principi della Torà. D: Avremo un nuovo Siddur? RBA: Sì, sta per arrivare un nuovo Siddur. Un comitato mi aiuterà nel lavoro. Il Siddur rifletterà le tradizioni progressive e le tradizioni italiane e avrà anche spiegazioni delle preghiere e dei canti. Ci sono specifiche indicazioni di rabbini progressivi per la stesura di un Siddur: seguiremo queste linee guida. D: Secondo Lev Chadash, chi è ebreo? RBA: Lev Chadash è una sinagoga progressiva liberale. Osserviamo quindi i principi progressivi liberali. Questo significa che siamo meno preoccupati della linea di sangue, della genealogia, e ci interessa di più quello che accade nelle famiglie. Per esempio: è un principio progressivo liberale che un bambino è ebreo se o la madre o il padre sono ebrei e se la famiglia risponde a determinate condizioni. Ciò significa che un bambino o una bambina sono ebrei se crescono in una casa in cui o un genitore o entrambi hanno praticato ed insegnato loro la tradizione ebraica. La discendenza di sangue non è l unico criterio. A questo proposito, molti ebrei hanno idee confuse. Alcuni credono che la questione riguardi il principio della discendenza matrilineare o patrilineare: non è così. Gli ebrei non sono una razza e per questa ragione gli 3
4 ebrei progressivi credono che la discendenza di sangue non sia un fattore determinante. Noi crediamo nel principio di uguaglianza tra uomini e donne, tra padri e madri. Un padre ebreo con una moglie non ebrea, può crescere figli ebrei. Una madre ebrea con un marito non ebreo può crescere bambini ebrei. Tra l altro è interessante notare che dal punto di vista storico il principio della matrilinearità si affermò solo in un secondo tempo. Dal momento in cui la nostra sinagoga è stata organizzata, è stato minhag di Lev Chadash riconoscere l uguaglianza di queste famiglie. Bambini provenienti da famiglie in cui solo la madre è ebrea o solo il padre è ebreo sono state accolte nella vita ebraica attraverso il Brith Milah e l imposizione del nome. Bambini provenienti da queste famiglie sono diventati bar e bat mitzvà. Questo principio di uguaglianza è un principio che Lev Chadash, attraverso la sua rabbina, continuerà ad applicare. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato all incontro Chiedi alla rabbina. È parte della tradizione ebraica proporre domande e critiche e parlare delle proprie preoccupazioni, faccia a faccia. In questo modo si evita il lashon hara - la Torà ci dice che il pettegolezzo è una pratica tra le più dannose per sé e per gli altri. La discussione aperta, invece, è salutare perché dà a più persone l opportunità di comprendere e di crescere assieme. Rav Irit Tikvah bat Avraham vehannah Giovedì : Gruppo di studio Rosh Chodesh. Venerdì 3 Sabato : Shachrit, con discussione sulla parashà della settimana : Incontro di studio del ciclo Kavanah, Tefillà: Come preghiamo noi ebrei. C è una risposta? : Havdalà. Martedì : Prima sera di Hannukkà. Accenderemo insieme la prima candelina. Venerdì : Accensione delle luci della quarta sera di Hannukkà : Kabbalat Shabbat; a seguire simpatica cena. Sabato : Shachrit : Gruppo di studio di Talmud Torà sulla parashah della settimana : Havdalà e a seguire accensione delle luci della quinta sera di Hannukkà. Domenica : Incontro per bambini del ciclo Nevatim a seguire: festa di Hanukkà. Venerdì 17 Sabato : Shachrit : Gruppo di studio di Talmud Torà sulla parashà della settimana : Havdalà. Venerdì 24 Sabato : Shachrit (si prega telefonare in anticipo). Attività della Sinagoga Lev Chadash Dicembre 2004 Hannukkà a Lev Chadash Festeggeremo insieme accendendo le luci di Hannukkà i giorni martedì 7 (h ), venerdì 4
5 10 (h ), sabato 11 (dopo la Havdalà) e domenica 12 (durante la festa). Ricordatevi di portare le vostre hannukkiot! Venerdì sera, dopo la Kabbalat Shabbat staremo ancora insieme per una simpatica cena e festeggeremo scambiandoci regali per grandi e piccini. Vi preghiamo quindi di portare, oltre alle prelibatezze della vostra cucina di Hannukkah, anche un simpatico regalo per i piccoli e uno per i grandi. (NOTA: un regalo, per essere simpatico, non deve superare il valore di 5 euro). Domenica pomeriggio, siamo tutti invitati per la merenda alla festa di Hannukkà dei bambini di Nevatim. Accenderemo insieme le luci delle hannukkiot che i nostri piccoli hanno costruito e gusteremo le specialità della cucina ebraica italiana portate da ciascuno di noi. Per ogni dubbio sui regali e per coordinare meglio la cena e la merenda si prega di scrivere a levchadash@fastwebnet.it Scrivi queste parole sugli stipiti della tua casa e sui tuoi cancelli Non avete ancora una mezuzah? Volete attaccarne una alla vostra porta di ingresso o sugli stipiti delle stanze della vostra casa? Scrivete a levchadash@fastwebnet.it A gennaio fisseremo una data insieme a rav Barbara, per attaccare le mezuzot con una simpatica festa. Tutte le attività si tengono presso la sinagoga Lev Chadash, in via Carlo Tenca 7, a Milano (zona Centrale-Repubblica; citofonare AEP). Raccomandiamo di segnalare in anticipo la partecipazione agli incontri di studio per adulti (Kavanah, Talmud Torà, Rosh Chodesh) e agli incontri per bambini (ciclo Nevatim, dai 3 ai 10 anni), scrivendo a levchadash@fastwebnet.it Ricordiamo che in occasione delle nostre simpatiche cene gusteremo insieme le specialità portate da ciascuno di noi. Per poterci meglio coordinare, si prega di scrivere a levchadash@fastwebnet.it Rav Barbara è disponibile per gli iscritti a Lev Chadash il mercoledì pomeriggio, su appuntamento. Contattare rabbi@rabbibarbara.com Per ogni informazione: levchadash@fastwebnet.it 5
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