2. CAMPO DI APPLICAZIONE 2 3. RESPONSABILITÀ 2 4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 3

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1 DATA: 12/09/2(112 Kcv. 0 Pur. 1 di 12 SOMMARIO: 1. OGGETTO E SCOPO 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 2 3. RESPONSABILITÀ 2 4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 3 5. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 3 6. MODULI E DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE 4 7. MODALITÀ OPERATIVE ELEMENTI FONDAMENTALI PER UN IMPIANTO A NORMA TIPICHE SITUAZIONI DI RISCHIO INCENDIO DI ORIGINE ELETTRICA NORME COMPORTAMENTALI E DIVIETI DIVIETI LA SICUREZZA DI IMPIEGO DEGLI APPARECCHI UTILIZZATORI ELETTROMEDICALI E NON LA SICUREZZA DI IMPIEGO DEGLI APPARECCHI UTILIZZATORI: ASPETTI COMPORTAMENTALI SEGNALETICA DI SICUREZZA OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE INDICATORI DI QUALITÀ 12 Nota: Procedura eia esistente N. 03 Revisione intero documento e prima emissione Sistema Motivo revisione Gestione Qualità RSPP: TSLB Sonia Cavenago ASPI': TSLB Simona I-orti Redazione Consulente SPI': Dr. E. Giudici Rcf. D.l.gs. 81/2008 UOTP: Sia. Giuseppe lìicarino RSPP/RQ SPI': TSLB Sonia Cavenago Consulente SPI': Dr. E. Giudici Verifica Responsabile SS Ingegneria Clinica: Ing. \V. Gasparoli Responsabile UOTP: Ing. Claudio Bressan Approvazione RSPP: TSLB Sonia Cavenago Emissione: 08/11/1996 Aggiornamento: 2-1/09/2001 Distribuzione, (_»&«Controllata Autorizzazione DG. Dr. G. Michiara Slitema Sanitario Regione Lombardia

2 Pag. 2 di OGGETTO E SCOPO L energia elettrica è utilizzata in moltissime applicazioni in tutti gli ambienti di vita e di lavoro. Se non correttamente utilizzata può portare a situazioni di pericolo. La pericolosità di un anomala circolazione di corrente elettrica è dovuta fondamentalmente: - alla possibilità di innescare incendi dovuti da eccessivo riscaldamento a causa di un corto circuito o di un sovraccarico, entrambi non interrotti tempestivamente. - Alle conseguenze derivanti dalla circolazione di corrente nel corpo umano, a causa del contatto fisico tra persona e parti sotto tensione elettrica (elettrocuzione detta anche folgorazione). Pertanto lo scopo della presente procedura è quello di definire ed uniformare i comportamenti degli operatori al fine di garantire l impiego in sicurezza degli impianti elettrici e delle apparecchiature collegate alla rete elettrica. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Sono potenzialmente esposti tutti i lavoratori che utilizzano impianti ed apparecchiature elettriche (elettromedicali e non), particolarmente esposti sono i lavoratori dei servizi tecnici addetti agli interventi di manutenzione, controllo, rifacimento di impianti ed apparecchiature elettriche e medicali. Le situazioni di rischio più probabili sono associate: - ad interventi tecnici effettuati sotto tensione senza adottare le dovute cautele, - alla realizzazione di impianti o parti di essi non idonei all'uso o all'ambiente in cui sono installati, - all'uso di componenti elettrici non completamente integri (conduttori con isolamento deteriorato, prese o spine spaccate, ecc.), - all'uso scorretto dell alimentazione elettrica (uso di spine multiple, ciabatte o adattatori). Per quanto sopra detto la presente procedura deve essere applicata da tutto il personale utilizzatore degli impianti e delle apparecchiature elettriche. 3. RESPONSABILITÀ Gli obblighi dell applicazione della presente procedura sono in capo alle figure citate al punto 2. L adozione delle indicazioni di sicurezza descritte nel presente documento deve avvenire sistematicamente da parte di tutto il personale nel rispetto delle specifiche competenze. Tutto il personale della A.O. ha l obbligo di segnalazione come previsto dal capitolo 7.7 della presente procedura. Il personale qualificato dell UOTP deve curare la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio mobiliare e immobiliare dell azienda. Vigilare sull esecuzione dei progetti e opere affidate a tecnici esterni all azienda ospedaliera. Curare la progettazione, direzione ed esecuzione di nuove costruzioni e di nuovi impianti. Il personale qualificato dalla SSIC gestisce le apparecchiature biomediche dell A.O. dalla fase di immissione a quella di dismissione, al fine di mantenere un adeguato livello di sicurezza e di qualità.

3 Pag. 3 di 12 Ai Dirigenti e ai Coordinatori è demandata la divulgazione dei contenuti della procedura e la verifica periodica che il personale si attenga alle disposizioni contenute nella procedura stessa. 4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI PRAOS: procedure aziendali di sicurezza recepite dal Sistema Gestione Qualità - (Le PRAOS rappresentano la nuova impostazione delle Procedure di Sicurezza già emanate dal SPP e deliberate dal Datore di Lavoro). UOTP: Unità Operativa Tecnico Patrimoniale SSIC: Struttura Semplice Ingegneria Clinica (STB) Corrente elettrica: flusso di cariche elettriche (elettroni) che scorrono in un conduttore nell unità di tempo, l unità di misura è l Ampére (A). Tensione elettrica: differenza di potenziale elettrico misurata tra due punti di un conduttore, l unità di misura è il Volt (V). Resistenza elettrica: è l opposizione al passaggio del flusso di elettroni in un conduttore, l unità di misura è l Ohm (Ω). Potenza elettrica: è l energia elettrica usata nell unità di tempo che può dissiparsi in calore, l unità di misura è il WATT (W). Impianto elettrico: insieme di cavi, canalizzazioni, apparecchiature, quadri, ecc. compresi tra il punto di fornitura dell energia (contatore) e il punto di utilizzazione. Sovraccarico elettrico: avviene quando i circuiti elettrici sono percorsi da una corrente elettrica superiore rispetto a quella per la quale sono stati dimensionati, un eccessivo riscaldamento dei cavi può comportare l innesco della combustione ovvero può provocare un incendio. Cortocircuito: è un guasto in cui due o più elementi dello stesso circuito a causa di un anomalia (es. calore elevato per sovraccarico) entrano in contatto tra loro e/o formano archi elettrici. Arco elettrico: fenomeno fisico di ionizzazione dell aria con produzione di calore intenso, di gas tossici e raggi ultravioletti, che si innesca a seguito di corto circuito. E un effetto tipico del corto circuito specialmente in impianti elettrici ad alto potenziale; è molto pericoloso in quanto provoca il raggiungimento di temperature elevatissime in grado di fondere anche materiali molto resistenti, con conseguente pericolo di innesco di incendio e produzione di gas tossici. 5. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. -- Decreto Legislativo 3 agosto 2009 n Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro -- Decreto Legislativo 24 aprile 2006, n. 219 "Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 142 del 21 giugno Supplemento Ordinario n. 153 DVR 01 Documento di Valutazione dei Rischi Generale Introduttivo Art. 28 D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i. -- Piano di Organizzazione Aziendale

4 Pag. 4 di MODULI E DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE -- Richiesta di Riparazione Apparecchiature elettromedicali. -- Scheda richiesta intervento U.O. Tecnico Patrimoniale 7. MODALITÀ OPERATIVE Le conseguenze che il rischio elettrico può comportare sono spesso sottovalutate, sia per le caratteristiche di impercettibilità e invisibilità (soprattutto per il contatto indiretto) sia per l'eccessiva dimestichezza derivante dall'uso quotidiano di apparecchiature funzionanti con energia elettrica. Il contatto con la corrente elettrica può essere: - DIRETTO: toccando due elementi in tensione, due contatti di una presa o due fili elettrici scoperti, il corpo umano è attraversato da un passaggio di corrente elettrica. Ciò può avvenire anche toccando un solo elemento in tensione, un solo contatto della presa o un solo filo scoperto, se il corpo umano è in contatto con il terreno, la corrente elettrica, attraverso il corpo umano, scarica dal punto di contatto a terra. Per quanto riguarda la prevenzione al contatto diretto il rischio elettrico si suddivide in due categorie: Rischio da macroshock dovuto al passaggio di corrente elettrica nell organismo attraverso la pelle intatta, ed interessa sia gli operatori, sia i pazienti. Questo rischio a sua volta si suddivide in: Macroshock per contatto diretto Macroshock per contatto indiretto quando si stabilisce un contatto tra la persona ed una parte di impianto elettrico normalmente in tensione (es. un cavo elettrico scoperto, una presa di corrente, parti interne di apparecchiature elettriche non isolate ecc). quando si stabilisce un contatto tra la persona ed una parte normalmente NON in tensione (carcassa esterna di apparecchiature elettriche in tensione a causa di un guasto o a causa del deterioramento del materiale isolante). Il rischio di macroshock per contatto indiretto è limitato dalla corretta realizzazione dell impianto di messa a terra e dall installazione di interruttori differenziali ad alta sensibilità (30 ma = 0,03 A.). Rischio da microshock dovuto al passaggio di correnti di bassissima intensità attraverso il cuore del soggetto; (l esposizione a tale rischio non riguarda gli operatori, ma interessa esclusivamente i pazienti in sale chirurgiche e unità di terapia intensiva, ambienti nei quali si fa uso di cateteri, sonde o elettrodi di stimolazione inseriti nei grossi vasi o nel cuore. Il rischio di microshock interessa solo i pazienti; è più difficile da prevenire ed interessa principalmente gli ambienti ad uso medico dove sono utilizzati cateteri, sonde o elettrodi di stimolazione inseriti nei grossi vasi e nel cuore dei pazienti.

5 Pag. 5 di 12 - INDIRETTO: avviene con parti conduttrici di impianti, dell involucro di un attrezzatura che normalmente non è in tensione ma che, a causa di una dispersione elettrica di un guasto interno, sono sottoposti ad una tensione pericolosa; tali contatti sono i più dannosi perché trovano l individuo impreparato. Il passaggio di corrente elettrica nel corpo umano provoca effetti che vanno, in crescendo, da una sensazione di formicolio appena percettibile fino alle ustioni e alla morte della persona. Come per la luce e per il suono, anche per l energia elettrica risulta che il corpo umano ha una maggiore sensibilità ai fenomeni alternativi che a quelli continui: i polpastrelli delle dita percepiscono di solito una corrente alternata di 0,5 ma alla frequenza di 50 Hz (quella normalmente distribuita anche nelle abitazioni), mentre in corrente continua avvertono 2 ma. A pari intensità di corrente il rischio di danno risulta più alto quando la corrente elettrica interessa il cuore e la zona cardiaca (microshock), viceversa, sempre a pari intensità, il rischio è minore se la corrente non interessa la zona cardiaca attraversando per esempio, gli arti inferiori (macroshock). Gli effetti dannosi sono: - la tetanizzazione: il passaggio di corrente al di sopra di un certo valore di intensità produce una contrazione muscolare, non contrastabile volontariamente. È il fenomeno per cui, impugnando un asta o un oggetto sotto tensione si può rimanere attaccati, in quanto la contrazione dei muscoli della mano mantiene il contatto. In questi casi il primo intervento di soccorso si attua interrompendo quanto prima il passaggio di corrente. - L arresto della respirazione: se la corrente elettrica attraversa i muscoli responsabili della respirazione (passaggio da una mano all altra, per esempio), si può avere blocco respiratorio dovuto alla contrazione dei muscoli stessi che non permettono più l espansione della gabbia toracica.. - La fibrillazione ventricolare e l arresto cardiaco: è la principale causa di morte. Una corrente elettrica che si sovrappone alla normale attività elettrica del cuore, può provocare contrazione asincrona delle fibre cardiache diminuendo la gettata cardiaca, specialmente se ciò accade alla fine della sistole ventricolare. - Le ustioni: l elevato sviluppo di calore, conseguente al passaggio di corrente attraverso la cute o le mucose, può provocare ustioni. Le ustioni, da sole, non provocano la morte immediata dell infortunato. 7.1 ELEMENTI FONDAMENTALI PER UN IMPIANTO A NORMA La rispondenza degli impianti elettrici ai requisiti di legge, ossia la realizzazione degli impianti secondo la regola dell arte è da considerarsi un pre-requisito per la valutazione del rischio elettrico. In altri termini, la verifica di conformità degli impianti è un attività che deve essere svolta a monte della valutazione del rischio e che, se non dà luogo ad un riscontro positivo, determina già una condizione di rischio inaccettabile. Gli elementi indispensabili per un impianto a norma di legge sono: - Messa a terra: questo impianto evita il rischio di elettrocuzione perché disperde nel terreno le correnti anomale dovute ad apparecchi mal isolati. L impianto di messa terra è essenziale ma deve essere associato agli interruttori differenziali e magnetotermici che interrompono l alimentazione del circuito in presenza di guasti o sovratensioni. L impianto dovrà essere sottoposto a verifiche periodiche secondo le normative vigenti a cura dell UOTP.

6 Pag. 6 di 12 - Salvavita o differenziale: è un dispositivo di sicurezza che rileva le dispersioni dovute a guasti nell impianto togliendo immediatamente la tensione. Permette di evitare le folgorazioni ma deve essere associato sempre ad un interruttore magnetotermico. - Interruttore magnetotermico: è composto da particolari lamine che, se sollecitate da un eccessivo calore, fanno scattare l interruttore evitando sovratensioni e cortocircuiti. Vi sono dispositivi che abbinano l interruttore differenziale al magnetotermico riunendo in un unico dispositivo la protezione contro cortocircuiti e scosse. - Sezionatori: sono interruttori che permettono di scollegare la sola presa di un utilizzatore, senza togliere tensione a tutto l impianto. - Quadro elettrico: in ogni impianto elettrico, a valle del contatore, viene installato un quadro di distribuzione. I più piccoli sono in materiale autoestinguente a doppio isolamento e possono essere sia incassati che a muro. Gli altri sono di tipo metallico. All interno sono alloggiati gli interruttori, che hanno due funzioni: la protezione dei circuiti ed il sezionamento ovvero l interruzione dell alimentazione dei circuiti. 7.2 TIPICHE SITUAZIONI DI RISCHIO Si riportano degli esempi di situazioni più facilmente riscontrabili nelle attività lavorative che comportano il rischio elettrico: - impianto elettrico sprovvisto di impianto di messa a terra. - Conduttore di protezione (colore giallo/verde) interrotto a causa di maltrattamenti del cavo (schiacciamenti del cavo per passaggio di carrelli, tra gli stipiti di una porta o sotto gambe di sedie e tavoli) o a causa di allentamento o distacco per un fissaggio non adeguato. - Utilizzo di materiali elettrici non identificati da un contrassegno internazionale o il simbolo di un ente nazionale di normazione, es. IMQ (Italia) - VDE (Germania Federale) - UTE (Francia) - BSI (Gran Bretagna) - DEMKO (Danimarca) - CEBEC (Belgio) - KEMA (Olanda) - UL (U.S.A.) - SEV (Svizzera) - SETI (Finlandia) - OVE (Austria) - - SISIR (Singapore) - CSA (Canada). - Inserimento di un oggetto conduttore in una presa elettrica (chiodo, filo metallico, ecc.). - Inserimento di una spina in una presa elettrica mantenendo le dita sugli spinotti. - Riparazione di apparecchiature elettriche collegate alla presa di corrente. - Interventi non autorizzati su parti di impianti elettrici o quadri elettrici in tensione da personale non qualificato. - Utilizzo o presenza di componenti elettrici deteriorati, accesso a conduttori o a componenti sotto tensione (isolamento del conduttore lacerato, prese e/o spine rotte, connessioni elettriche "di fortuna", involucro dell'apparecchio rotto, cavo elettrico in parte scoperto, cioè privo dell isolante di protezione, ecc.). - Impianti elettrici non dimensionati all'effettivo carico elettrico richiesto. - Impianti e apparecchiature elettriche non idonei all'ambiente e alle sostanze presenti (ambienti umidi, sostanze esplosive o combustibili ecc). - Utilizzo improprio degli apparecchi. - Operazioni di riparazione o modifiche di apparecchiature elettriche (o parti di esse) da parte di personale non autorizzato (contattare il personale dell'azienda appositamente incaricato). - Utilizzo di parti o apparecchiature elettriche con mani bagnate / umide o in presenza di pavimenti bagnati (ad es. toccare interruttori, prese di corrente o un computer con le mani bagnate/umide è un'operazione a rischio).

7 Pag. 7 di 12 - Utilizzo di liquidi per pulire apparecchiature quando queste sono sotto tensione (es. pulizia del monitor del computer). - Uso non corretto di prese multiple e adattatori vari (possono determinare un sovraccarico e surriscaldamento dei componenti elettrici con conseguente rischio d'incendio per cortocircuito). - Tirare il cavo di collegamento per sconnetterlo da una qualsiasi presa anziché agire tramite l'isolante della spina. - Uso di spine, cavi di alimentazione e prese ammalorate e sommariamente riparate. - Lasciare abbandonate lungo le vie di transito prolunghe o apparecchiature elettriche specialmente se collegate alla rete elettrica. - Uso di apparecchiature da impegnarsi in ambienti particolari ( es. sale di rianimazione) in ambienti non elettricamente idonei (es. studi medici). - Eliminazione del contatto di terra dalla spina per renderla adatta a prese esistenti. 7.3 INCENDIO DI ORIGINE ELETTRICA L incendio è forse l evento negativo più grave e più frequente legato all impiego dell energia elettrica. Tale fenomeno è associabile ad una o più delle seguenti cause: - cattiva realizzazione/progettazione degli impianti elettrici, - carente manutenzione degli stessi, - scorretto utilizzo di apparecchiature ad alimentazione elettrica (ad es. uso di prolunghe, spine multiple, ciabatte). L'incendio si innesca in seguito ad un arco elettrico che scaturisce da corto circuito oppure a causa di fenomeni di sovracorrenti (sovraccarichi) che possono innalzare la temperatura dei componenti elettrici sino a provocarne l innesco. 7.4 NORME COMPORTAMENTALI E DIVIETI Un modo di definire la sicurezza è considerarla come la probabilità di non arrecare danno. La sicurezza delle apparecchiature alimentate elettricamente utilizzate in ambito medico/sanitario, biomedicali e non, dipende dal contemporaneo soddisfacimento di vari fattori indipendenti tra loro: - corretta connessione dell apparecchio all impianto di alimentazione; - corretto utilizzo dell apparecchiatura e suo impiego in luogo idoneo al suo uso; - conoscenza da parte dell operatore sanitario delle caratteristiche di sicurezza dell apparecchio e dell impianto; - efficace programma di manutenzione qualificata e preventiva. Al fine di evitare che gli impianti e gli apparecchi elettrici possano essere causa di situazioni pericolose e di incendi è necessario adottare le seguenti norme comportamentali: - verificare, prima di effettuare il collegamento, le condizioni generali dell apparecchiatura (integrità della carcassa, assenza di possibilità di contatti diretti con conduttori scoperti, cavo elettrico di alimentazione non deteriorato, ecc.). - In caso di anomalie sull impianto elettrico (corto circuito, avaria di apparecchiature, odore di gomma bruciata e presenza di fumo fuoriuscito da apparecchiature o prese, fili scoperti, prese distaccate dal muro, lampade esaurite, ecc.) chiedere l intervento di personale qualificato dell UOTP.

8 Pag. 8 di 12 - Quando si riscontrano anomalie quali: fiamme o scintille nell immettere o togliere la presa dalle spine od anche il surriscaldamento della presa stessa, sospendere subito l uso sia dell apparecchio che della presa in questione e chiedere l intervento di personale qualificato dell UOTP. - Quando possibile spegnere gli apparecchi e gli apparati elettrici al termine dell orario di lavoro. - Durante l esecuzione di operazioni quali la pulizia di lampadari, la sostituzione di lampadine, ecc. non basta spegnere l interruttore della corrente, ma bisogna disattivare l intero impianto elettrico.

9 Pag. 9 di DIVIETI E vietato manomettere l impianto elettrico o le apparecchiature. E vietato effettuare qualsiasi riparazione o intervento su impianti elettrici, quadri elettrici o apparecchiature prima di aver tolto l alimentazione elettrica. Le riparazioni/interventi devono essere effettuate da personale qualificato al fine di garantire idonei interventi. Si ricorda che un impianto elettrico o un apparecchiatura, anche se sicuri, possono, per errata riparazione, diventare pericolosi. E vietato al personale non autorizzato, operare su quadri elettrici e/o parti dell impianto elettrico. Richiedere sempre, in caso di guasto o malfunzionamento, l intervento del personale qualificato dell U.O. Tecnico Patrimoniale. Per alcuni interventi in situazioni particolari ove la continuità dell erogazione di energia sia ritenuta fondamentale per la sicurezza dei pazienti e degli operatori, il personale addetto qualificato deve essere autorizzato a operare in presenza di tensione da un responsabile dell U.O. Tecnico Patrimoniale, indossando comunque i necessari mezzi di protezione. E vietato l uso di stufe elettriche negli ambienti scarsamente riscaldati e di fornellini elettrici, se non espressamente autorizzati dall U.O. Tecnico Patrimoniale, perché possono sovraccaricare gli impianti ed essere causa d incendio. E vietato l uso di adattatori di spine-prese, cavi volanti di prolunga, prese multiple non fisse in modo stabile, se non installate da personale dell U.O. Tecnico Patrimoniale, in quanto causa di possibili contatti diretti accidentali. L uso di prese multiple derivate da un unica presa elettrica a muro, può provocare sovraccarichi all impianto elettrico, il suo surriscaldamento e possibili cortocircuiti. È vietato attaccare più di un apparecchio elettrico a una sola presa. In questo modo si evita che la presa si surriscaldi con pericolo di corto circuito e incendio. Ogni presa deve essere collegata a una sola spina. Situazioni che vedono installati più adattatori multipli, uno sull'altro, sono espressamente vietate. È vietato togliere la spina elettrica dalla presa di corrente tirando il cavo di alimentazione. Si potrebbe rompere il cavo o l'involucro della spina rendendo accessibili le parti in tensione. Se la spina non esce, evitare di tirare con forza eccessiva, perché si potrebbe strappare la presa dal muro. Spine di tipo tedesco (Schuko) possono essere inserite in prese di tipo italiano solo tramite un adattatore che trasferisce il collegamento di terra effettuato mediante le lamine laterali ad uno spinotto centrale. E' assolutamente vietato l'inserimento a forza delle spine Schuko nelle prese di tipo italiano. Infatti, in tale caso dal collegamento verrebbe esclusa la messa a terra. Quando una spina si rompe occorre richiedere la sostituzione all UOTP, è vietato ripararla con nastro isolante o con l'adesivo. E vietato operare su apparecchiature elettriche con le mani bagnate, con i piedi immersi nell acqua o in ambienti umidi. Non utilizzare apparecchi con fili elettrici, anche parzialmente, scoperti o spine di fortuna; utilizzare solo prese perfettamente funzionanti. È vietato lasciare portalampade privi di lampada al fine di evitare il rischio di contatti con parti in tensione. E vietato estinguere incendi utilizzando acqua o schiume a base acquosa quando questi interessino impianti o apparecchiature elettriche in tensione poiché l acqua è un conduttore di elettricità.

10 Pag. 10 di LA SICUREZZA DI IMPIEGO DEGLI APPARECCHI UTILIZZATORI ELETTROMEDICALI E NON E relativamente frequente trovare anomalie negli impianti e nelle situazioni di impiego delle apparecchiature. E evidente che durante le attività di tipo medico, queste anomalie possono costituire pericolo sia per i pazienti che per gli operatori. Le anomalie più frequenti sono: incompatibilità tra la presa di corrente e la spina dell apparecchiatura, con impiego di adattatori volanti, riduttori, prolunghe, ciabatte, ecc.; eliminazione del contatto di terra dalla spina, per renderla adatta a prese esistenti; inserimento di apparecchiature da impiegarsi in ambienti particolari (sale di rianimazione per esempio) in ambienti non elettricamente idonei (studi medici per esempio); utilizzo di spine, cavi di alimentazione e prese ammalorate, sommariamente aggiustati con cerotto o nastro adesivo; uso di stufette elettriche o riscaldatori con resistenze accessibili al contatto; uso di attrezzature non stagne in prossimità di lavelli, vasche da bagno o ambienti umidi, ecc LA SICUREZZA DI IMPIEGO DEGLI APPARECCHI UTILIZZATORI: ASPETTI COMPORTAMENTALI Le apparecchiature in uso in ospedale devono essere progettate e realizzate rispettando una serie di direttive comunitarie e normative. Le apparecchiature prima di essere poste in uso devono essere accettate / collaudate dai rispettivi uffici competenti. Fondamentale è anche l aspetto riferito alla formazione e/o addestramento degli operatori sanitari al buon utilizzo dell apparecchiatura che viene, di norma, effettuata da specialisti della ditta fornitrice e documentata mediante firma del personale sanitario che la riceve. Successivamente, durante l'utilizzo, affinché le apparecchiature mantengano nel tempo le caratteristiche di sicurezza e la qualità delle prestazioni è necessario: effettuare i controlli tecnici periodici e le manutenzioni secondo le indicazioni del costruttore e/o le norme di buona tecnica; utilizzare le apparecchiature correttamente da parte degli operatori sanitari che devono sempre rispettare le istruzioni di utilizzo del manuale d'uso e verificare prima dell'utilizzo l'integrità degli accessori, cavi, tubi, manipoli, ecc. Disporre di un impianto e di apparecchiature a norma non garantisce l assenza di rischi per gli operatori: la sicurezza si raggiunge anche con comportamenti appropriati, che derivano dalle seguenti raccomandazioni e divieti, per i divieti fare riferimento anche al capitolo della presente procedura: evitare l impiego di apparecchi elettromedicali in locali i cui impianti non siano stati progettati e predisposti all uopo, e quindi potenzialmente pericolosi, o in ambienti per i quali non siano state verificate le condizioni di sicurezza impiantistica da parte di personale qualificato. Effettuare da parte del fornitore di training formativi al personale al momento della consegna di apparecchiature nuove.

11 Pag. 11 di 12 Conoscere, e rispettare le istruzioni contenute nei manuali d uso (che devono essere in italiano) per la preparazione, per la regolazione, per le manutenzioni/verifiche e per l uso dell apparecchio. Provvedere all effettuazione dei test di buon funzionamento secondo le indicazioni del costruttore dell elettromedicale prima di ogni impiego sul paziente. Controllare l integrità dell apparecchio e delle sue parti soggette a usura, se vi sono parti usurate chiedere la riparazione/sostituzione. Usare mezzi di disinfezione e detersione che non danneggino l apparecchio. Effettuare la verifica dei parametri di sicurezza elettrica per le apparecchiature elettromedicali da parte di personale qualificato della SSIC. Evitare l uso di prolunghe e di adattatori multipli: richiedere l installazione di un numero sufficiente di prese. Non tirare la spina dal cavo. Non usare come collegamento di terra i termosifoni, i tubi dell acqua, ecc. Richiedere al personale qualificato dell U.O. Tecnico Patrimoniale la sostituzione di prese, spine o cavi danneggiati: non effettuare riparazioni con tecnica fai da te. Prima di mettere in uso apparecchi che hanno subito urti o nei quali siano entrati liquidi non previsti, segnalare l accaduto e chiedere una verifica di funzionalità all ufficio competente (UOTP o SSIC). Non depositare su apparecchi elettrici recipienti contenenti liquidi. Non ostruire i fori di ventilazione degli apparecchi. Non esporre direttamente l apparecchio ai raggi solari, per non provocare danni da surriscaldamento. Non utilizzare elettrodomestici alimentati a rete (asciugacapelli, rasoio, ecc.) su pazienti ai quali siano applicati apparecchi elettromedicali. Non alimentare apparecchi installati in locali ad alto rischio di microshock con prese installate nei locali adiacenti. Non introdurre apparecchi elettrici, non specificamente autorizzati, sotto le tende a ossigeno. È vietata l introduzione e l impiego di apparecchiature elettromedicali in ambiente medico senza preventiva autorizzazione della competente Direzione Medica di Presidio e della Struttura Semplice di Ingegneria Clinica. È vietato effettuare qualsiasi riparazione o intervento sulle apparecchiature prima di aver tolto l alimentazione elettrica. Le riparazioni/interventi devono essere effettuati da personale qualificato al fine di garantire idonei interventi. Si ricorda che un impianto elettrico o un apparecchiatura, anche se sicuri, possono, per errata riparazione, diventare pericolosi. 7.6 SEGNALETICA DI SICUREZZA Nei locali di lavoro ed in particolare su quadri ed apparecchiature elettriche, deve essere esposta adeguata segnaletica di sicurezza. 7.7 OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE Tutti gli operatori, sanitari e non, devono segnalare e nel contempo richiedere, con richiesta scritta o mail, all U.O. Tecnico Patrimoniale l intervento di personale qualificato al fine di rimuovere qualsiasi possibile causa di rischio accertata (prese multiple, prolunghe elettriche, collegamenti a

12 Pag. 12 di 12 terra non congrui, prese di corrente non fisse a parete, cavi elettrici o di computer o telefonici adagiati a terra ecc.). E obbligo anche la segnalazione all U.O. Tecnico Patrimoniale di situazioni che hanno determinato il forzato uso di prolunghe elettriche, al fine di evitare il ripetersi di condizioni d insicurezza. L obbligo di segnalazione è il medesimo anche per gli apparecchi elettromedicali di competenza della SS Ingegneria Clinica. La segnalazione / richiesta deve avvenire preferibilmente attraverso il software ASSET PLUS o tramite apposita modulistica inviata tramite fax o con mail. 8. INDICATORI DI QUALITÀ Segnalazioni di infortuni, incidenti o incidenti mancati.

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