Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010.
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- Bernardo Puglisi
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1 1 OGGETTO PREDISPOSIZIONE DEL BUDGET QUESITO (posto in data 3 marzo 2010) Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno RISPOSTA (inviata in data 5 marzo 2010) La predisposizione e presentazione del budget è prerogativa specifica del responsabile di una struttura, semplice o complessa, al quale la normativa vigente attribuisce la responsabilità di una efficiente, efficace ed economica gestione delle risorse attribuite. L importanza del budget quale strumento di gestione trova conferma nel fatto che tra gli elementi che il nucleo di valutazione deve prendere in considerazione ai fini della valutazione annuale delle capacità manageriali del dirigente l articolo 27 del CCNL 2002_2005 indica esplicitamente proprio la gestione del budget ad esso affidato. In quanto strumento finalizzato ad assicurare coerenza tra obiettivi e risorse il budget deve essere formulato in modo da rendere esplicito e verificabile il rapporto intercorrente tra obiettivi che si intende raggiungere e risorse che si ritengono necessarie per il conseguimento di tali obiettivi, dando così alla direzione aziendale, in sede di negoziazione del budget, la possibilità di effettuare valutazioni e scelte secondo criteri di priorità. A tal fine risulta estremamente utile l utilizzo di una scheda di budget strutturata in modo omogeneo per tutte le unità operative (anche al fine di rendere possibili confronti) che l azienda dovrebbe avere adottato nell ambito di un regolamento per la gestione del budget. Se così non fosse sarebbe quanto mai opportuno che le Organizzazioni sindacali chiedessero alla Direzione Generale di adottare tale regolamento, previa concertazione con le stesse Organizzazioni.
2 2 Tutto ciò finché non saranno implementati i nuovi strumenti previsti dalla normativa di riordino delle amministrazioni pubbliche che forma oggetto della legge delega 4 marzo 2009, n.15 e del decreto legislativo attuativo 27 ottobre 2009, n. 150 (piano delle performance, relazione sulle performance). La normativa citata prevede che siano modificati anche gli attuali organismi, interni ed esterni all azienda, che sono chiamati ad operare in questo ambito (nucleo di valutazione e servizio controllo interno di gestione) che saranno sostituiti da un organismo indipendente per la valutazione delle performance e da una struttura tecnica di supporto allo stesso. Questo sulla base di indicazioni che saranno date dalla Commissione Nazionale per la misurazione e valutazione della performance, e dei successivi provvedimenti attuativi. Resta per il momento in vigore la disciplina della gestione del budget come indicata dall articolo 65 del CCNL 1994_1997.
3 3 RIFERIMENTI NORMATIVI CCNL 1994_1997 ARTICOLO La retribuzione di risultato è strettamente correlata alla realizzazione dei programmi e progetti aventi come obiettivo il raggiungimento dei risultati prestazionali prefissati e il rispetto della disponibilità complessiva di spesa assegnata alle singole strutture, sulla base della metodologia della negoziazione per budget. 2. Il fondo per la retribuzione di risultato è così destinato a promuovere il miglioramento organizzativo e l'erogazione dei servizi per la realizzazione degli obiettivi generali dell'azienda o dell'ente, finalizzati al conseguimento di più elevati livelli di efficienza, di efficacia e di economicità dei servizi istituzionali, tra i quali sono particolarmente qualificanti: o il miglioramento degli indici di rendimento legati alla degenza; o l'ottimizzazione delle condizioni di fruibilità delle prestazioni sanitarie ed ospedaliere con il pieno utilizzo e valorizzazione dei servizi sanitari pubblici anche attraverso l'ampliamento degli orari di apertura al pubblico e un maggiore orientamento all'utenza; o la razionalizzazione della spesa per consumi sanitari e farmaceutici anche attraverso l'adozione di adeguati protocolli clinici, diagnostici e terapeutici; o il miglioramento dei livelli qualitativi di intervento di sanità collettiva negli ambienti di vita e di lavoro; o la razionalizzazione, la personalizzazione ed umanizzazione della funzione ospedaliera anche attraverso l'individuazione di forme alternative, quali la ospedalizzazione o l'assistenza a domicilio, nonché l'incentivazione delle prestazioni e dei trattamenti deospe-dalizzanti e delle attività di ospedale diurno; o la realizzazione di modelli organizzativi innovativi per le attività delle articolazioni aziendali; o l'avvio di tecniche per il controllo di gestione.
4 4 4. In attuazione dei fini indicati nei commi precedenti, la direzione generale, di norma con cadenza annuale e in corrispondenza con l'approvazione del bilancio, anche sulla base delle proposte dei dirigenti responsabili, secondo i rispettivi ordinamenti, alle strutture aziendali di più elevato livello: a) definisce i programmi e gli obiettivi prestazionali, emanando le conseguenti direttive generali per l'azione amministrativa e la gestione; b) assegna a ciascuna articolazione aziendale, individuata secondo i rispettivi ordinamenti, le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie al loro raggiungimento, indicando quale è la quota parte del fondo della retribuzione di risultato assegnata alla medesima e, in particolare, quella riservata al dirigente responsabile, in base alla metodologia di gestione per budget; 5. I dirigenti responsabili delle articolazioni aziendali provvedono, con le medesime procedure e metodologie del comma 4, nei confronti delle singole unità operative che compongono l'articolazione medesima; 6. Gli obiettivi, preventivamente illustrati dal dirigente responsabile dell'articolazione aziendale, sono assegnati formalmente a tutti i dirigenti dell'unità operativa secondo la tipologia degli incarichi conferiti a ciascuno con l'indicazione dell'incentivo economico connesso. 7. L'erogazione dell'incentivo economico è strettamente connessa ai risultati conseguiti in relazione alla realizzazione degli obiettivi assegnati. Detti risultati sono oggetto di valutazione da parte del servizio per il controllo interno o del nucleo di valutazione, che ne definisce parametri e standard di riferimento. 8. La retribuzione di risultato è corrisposta a consuntivo, nei limiti delle quote di produttività assegnate all'unità operativa e, comunque, nel rispetto delle disponibilità finanziarie complessivamente attribuite alla medesima, in relazione al raggiungimento totale o parziale del risultato. Tale verifica può anche essere periodica, per stati di avanzamento.
5 5 INDICAZIONI OPERATIVE Appare opportuno formulare la proposta di budget secondo una impostazione che consenta di evidenziare qual è l attuale rapporto tra risorse disponibili e risultati conseguiti, in termini di volumi di attività e di soddisfacimento dei bisogni e delle aspettative dell utenza. Essenziale appare il collegamento tra risorse e attività, che si esprime in termini sintetici nella relazione C=Q*V, dove C è il costo sostenuto per assicurare determinati livelli di prestazioni, Q è la quantità delle prestazioni che si presume di erogare, V è il costo unitario per prestazione (C e V possono essere espressi non solo in termini monetari ma anche in termini fisico tecnici, ovvero in termini di tempo lavoro necessario per erogare la prestazione considerata). A titolo meramente esemplificativo si riproduce di seguito una possibile scheda di budget, che deve essere ovviamente adattata con riferimento alle peculiarità del contesto. La scheda proposta deve essere utilizzata come indicazione dei temi che devono essere trattati nella scheda di budget, fermo restando che per ciascuno di essi l articolazione interna dovrà essere sviluppata in funzione dell effettivo rilievo delle diverse tematiche affrontate.
6 6 REGIONE AZIENDA SANITARIA UNITÀ OPERATIVA responsabile PROPOSTA DI BUDGET PER L ANNO 2010 L ATTUALE ASSETTO ORGANIZZATIVO FUNZIONALE descrizione sintetica delle funzioni attribuite i bisogni di salute ed il bacino di utenza tipologia di prestazioni erogate caratteristiche organizzative generali le risorse disponibili (personale e tecnologie)
7 7 CRITICITÀ RILEVATE E SOLUZIONI PROPOSTE aree tematiche criticità rilevate soluzioni proposte funzioni attribuite tipologia di prestazioni dotazione di personale organizzazione del lavoro dotazione di attrezzature articolazione funzionale interrelazioni sistema informativo qualità delle prestazioni aspettative dell utenza
8 8 LIVELLI PRESTAZIONALI POSSIBILI A RISORSE INVARIATE prestazione tariffa numero valore TOTALE LIVELLI PRESTAZIONALI POSSIBILI A CON RISORSE AGGIUNTIVE prestazione tariffa numero valore TOTALE
9 9 COSTO DEL PERSONALE A RISORSE INVARIATE profili professionali costo annuo numero valore TOTALE COSTO DEL PERSONALE CON RISORSE AGGIUNTIVE profili professionali costo annuo numero valore TOTALE
10 10 OBIETTIVI DI BUDGET aree strategiche indicatore valore atteso azioni da intraprendere qualità efficienza economicità
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