facoltàdiarchitetturauniversitàdicagliari
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- Stefania Romina Coco
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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI facoltàdiarchitetturauniversitàdicagliari via Santa Croce Cagliari tel fax Cagliari, 14/04/2010 Verbale del Comitato di Indirizzo delle Parti Sociali della Facoltà di Architettura di Cagliari Presenti: Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Cagliari (Tullio Angius, Giorgio Saba), Ordine degli Ingegneri di Cagliari (Gianni Massa, Luca Cocco), Ordine dei Geologi della Sardegna (Davide Boneddu), Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Cagliari (Ettore Crobu), Comune di Ales - Unione dei Comuni dell Alta Marmilla (Simonetta Zedda), Provincia di Cagliari (Paolo Mureddu), Associazione Nazionale Città della Terra Cruda - Sardegna (Ennio Cabiddu), Comune di Cagliari (Giorgio Pellegrini), CGIL Sardegna (Enzo Costa), Confindustria (Lucetta Milani), Associazione Nazionale Costruttori Edili (Giorgio Pavan), Legacoop Sardegna (Lucio Ortu), INU-Sardegna (Sebastiano Bitti), INARCH/SARDEGNA (Giuseppe Vallifuoco), Legambiente (Vincenzo Tiana), Facoltà di Architettura (Antonello Sanna, Antonio Tramontin, Emanuela Abis, Andrea Ratto)
2 Il prof. Antonello Sanna, che presiede l incontro come Preside della Facoltà, apre i lavori ringraziando i partecipanti e illustrando l importanza dell evento, anche in relazione alla rilevanza che i recenti atti normativi in materia di Università attribuiscono alle Parti Sociali, a partire dal ruolo crescente riconosciuto loro nei Consigli di Amministrazione. Il prof. Sanna sottolinea il ruolo dell Università in quanto motore di sviluppo economico e sociale, e quindi la necessità, per la Facoltà, di non essere un sistema chiuso e autoreferenziale, bensì di aprirsi al confronto con le Parti Sociali e il territorio. Per questi motivi, dunque, il prof. Sanna propone la formazione di un gruppo di riferimento al quale la Facoltà possa rivolgersi chiedendo la formulazione di pareri e orientamenti. Infatti già all inizio dell a.a , quando sarà avviata la fase di discussione sui nuovi ordinamenti dei corsi di studio, sarà fondamentale l interazione con le Parti Sociali, alle quali sarà richiesta appunto la formulazione di pareri e suggerimenti che tengano conto delle questioni territoriali, sociali ed economiche più attuali, e di cui la Facoltà dovrà tenere conto. Il prof. Sanna descrive all assemblea la Facoltà di Architettura, ultima nata tra le Facoltà dell Università di Cagliari, che per via della sua recente istituzione non ha ancora visto la conclusione del primo ciclo di studio quinquennale e che perciò ha ancora prodotto laureati in Architettura; i primi laureati della Facoltà si avranno tra due anni, e sarà allora possibile intraprendere la dovuta fase di valutazione dei risultati. [Sull argomento si rimanda all allegata brochure sulla Facoltà di Architettura di Cagliari] La Facoltà di Architettura e i suoi corsi di studio fondano le loro ragioni sul rapporto progetto-costruzione, puntando principalmente su una solida formazione tecnica di base che prelude ai corsi di Architettura veri e propri, che sono accompagnati dai laboratori di progettazione. Le attività didattiche e di ricerca si svolgono con l obiettivo di tenere uniti i temi dell identità con quelli dell innovazione; sono i temi del paesaggio e della storia, così come quelli della città sostenibile e quindi dell efficienza energetica, quelli dell innovazione della progettazione digitale avanzata e della costruzione ad essere al centro degli interessi culturali della Facoltà. Secondo questo tipo di approccio le diverse sensibilità delle Parti Sociali, unitamente agli sforzi della Facoltà, permetteranno di definire al meglio come sviluppare il profilo dei futuri laureati in Architettura e di porre in essere le eventuali correzioni che la Facoltà dovrà apportare alla loro formazione. Il prof. Sanna conclude mettendo in evidenza le difficoltà finanziarie che hanno accompagnato la nascita della Facoltà, e perciò propone all assemblea l approvazione dell allegata mozione-appello per il sostegno e lo sviluppo dell alta formazione in Architettura in Sardegna e nell Ateneo di Cagliari. Il prof. Antonio Tramontin (direttore del Dipartimento di Architettura) sottolinea come la formazione sia il vero traino dell economia dei Paesi più sviluppati, che vi investono in modo significativo, mentre in Italia il Decreto Gelmini limita le risorse destinate a Scuola e Università, avvantaggiando di fatto le università private. Il prof. Tramontin sottolinea il grande interesse che la Facoltà di Architettura di Cagliari sta riscuotendo da parte dei giovani che vogliono intraprendere i loro studi in Architettura, in una città di grande rilievo per la sua centralità nel Mediterraneo e con grandi potenzialità inespresse; a tal proposito il prof. Tramontin propone la creazione di una via sarda di collaborazione tra Università e Parti Sociali, che possa anche fungere da modello in ambito nazionale. L arch. Tullio Angius (Presidente dell Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Cagliari) si dice soddisfatto della nascita della Facoltà di Architettura di Cagliari, e si augura che possa presto comprendere un maggior numero di architetti nel suo corpo docente, per quanto il loro numero sia già di fatto incrementato grazie alla presenza dei visiting professors. L arch. Angius ritiene che l Architettura, intesa come disciplina comprensiva di molteplici aspetti culturali, contribuisca, anche dal punto di vista sociale, alla pianificazione territoriale.
3 L Ordine degli Architetti di Cagliari, che egli rappresenta, è in grandissima parte composto da professionisti iscritti alla sezione A, mentre ha pochissimi iscritti alla sezione riservata ai laureati triennali, che in maggioranza non svolgono la libera professione ma sono dipendenti presso enti pubblici. L arch. Angius conclude perciò affermando che il frazionamento delle professionalità dell architetto non ha avuto molto successo, e invita la Facoltà a valutare questa osservazione e a promuovere corsi di studio maggiormente orientati sulla base delle richieste del mercato, principalmente ai settori del recupero e del paesaggio, tenendo in considerazione la qualità paesaggistica dei territori della Sardegna. Il prof. Antonello Sanna prende atto dell assoluta rilevanza delle questioni poste dall arch. Angius. Paolo Mureddu (Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Cagliari) prende atto con entusiasmo del fatto che la Facoltà di Architettura sia nata in un contesto urbano forte piuttosto che non in un centro minore della regione, dato che l università, oltre che come luogo di formazione culturale, deve essere vissuta anche come occasione di godere della città. Afferma poi che le università del Nord Italia registrano una consistente percentuale di studenti sardi e meridionali in generale, e ciò sarebbe sintomatico delle carenze nel supporto e nelle strutture destinate allo studente, ritenendo che il problema dei servizi per gli studenti non si esaurisca con la fondazione della Facoltà. Dal punto di vista della formazione, secondo Paolo Mureddu, sono indispensabili quei momenti di dialogo e confronto che possono esprimersi in attività come laboratori internazionali e workshop. Egli assicura infine la disponibilità dell Assessorato da lui guidato alla collaborazione con la Facoltà, nonché l impegno a fare in modo che la collaborazione possa essere mantenuta anche dai futuri amministratori. L arch. Giuseppe Vallifuoco (Presidente dell INARCH/SARDEGNA), concordando con l intervento dell arch. Tullio Angius sulle professionalità dell architetto, spiega l importanza di accrescere la competitività della formazione trasmessa agli studenti su base internazionale: questo può essere ottenuto, da un lato, facendo in modo che le competenze possedute dall architetto siano quanto più possibile multidisciplinari, pur restando l esigenza, in taluni casi, di possedere un elevato grado di specializzazione. L arch. Vallifuoco conclude il suo intervento sottolineando l importanza del tirocinio (curriculare) come momento di approccio alla professione, e dunque la necessità di inquadrare il tirocinio stesso all interno di appositi programmi e convenzioni. Il prof. Giorgio Pellegrini (Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari e docente della Facoltà) si dice entusiasta della nascita della Facoltà di Architettura, vista la funzione che questa può avere nel tessuto cittadino, e avanza la proposta di costituzione di un presidio che veda impegnati Facoltà e Comune di Cagliari. Il prof. Pellegrini crede fortemente che la Facoltà, considerata la sua collocazione, con l aiuto del Comune, potrebbe avere un ruolo fondamentale per il quartiere di Castello, con la creazione di residenze per gli studenti diffuse nella città, e con l auspicio che il Ghetto degli Ebrei possa divenire una sorta di showroom della Facoltà, nonché luogo d incontro tra Facoltà, amministrazioni e città. Secondo il prof. Pellegrini bisognerebbe inoltre puntare ad essere un centro attrattivo per studenti provenienti dai Paesi dell Africa Mediterranea, con iniziative come la creazione di una scuola per stranieri, che avrebbe la sua collocazione nel complesso di San Giuseppe. L intervento si conclude con l impegno a promuovere presso il Sindaco una sempre più fattiva collaborazione tra Facoltà e Comune. Il prof. Antonello Sanna interviene per sottolineare l importanza del radicamento della Facoltà nell ambiente in cui essa si colloca. L arch. Giorgio Saba (vice Presidente dell Ordine degli Architetti di Cagliari) ritiene innanzitutto che la multidisciplinarietà, in luogo di una iperspecializzazione, sia un obiettivo fondamentale da perseguire, e che
4 le figure professionali dell Architetto e dell Ingegnere dovrebbero essere maggiormente distinte. L arch. Saba afferma poi di ritenere che la preparazione dei futuri architetti dovrebbe avere maggiore cura per le tematiche legate alla semiologia e al linguaggio dell architettura. Il prof. Antonello Sanna, raccogliendo l invito verso la multidisciplinarietà, fa notare l impegno della Facoltà in questo senso, per esempio con l organizzazione di eventi culturali quali conferenze di importanti architetti della scena internazionale; l impegno è testimoniato anche dall ultima acquisizione da parte della Facoltà, tra i propri docenti, del prof. Giangiacomo Ortu, illustre storico. Enzo Costa (Segretario Regionale della CGIL Sardegna) inizia il suo intervento manifestando il suo apprezzamento per l iniziativa della Facoltà di Architettura di aprire un confronto con le Parti Sociali, ed esprime parere favorevole alla mozione proposta dal prof. Sanna. Sottolinea poi la consapevolezza del Sindacato da lui rappresentato delle criticità rappresentate dall elevato tasso di abbandono scolastico e dalla bassa percentuale di laureati impegnati nel mondo del lavoro, nonché il problema per la conoscenza e per lo sviluppo rappresentato dalla corsa verso una eccessiva razionalizzazione delle risorse, che di fatto impedisce l allineamento agli standard internazionali; a tale proposito egli auspica il sostegno all Università da parte della Regione Sardegna, nonché l apertura di un confronto, da parte di quest ultima, con il Governo e con l Europa, all interno del quale l Università dovrebbe rivendicare un proprio ruolo. Secondo Enzo Costa, inoltre, l Università dovrebbe cambiare il suo approccio al territorio, rendendo ciò che si studia maggiormente applicativo, e coinvolgendo, attraverso un processo di governance locale, la società e tutti coloro che in qualche modo vivono le trasformazioni del territorio. Il prof. Antonello Sanna apprezza l intervento e le richieste avanzate da Enzo Costa in quanto spingono la Facoltà verso un ruolo di maggiore responsabilizzazione. La dott.ssa Lucetta Milani (Confindustria, Province della Sardegna Meridionale) afferma che l Associazione Industriali è sensibile al tema della ricerca applicata, e che la collaborazione delle Parti Sociali con la Facoltà di Architettura può essere una occasione per l avvio di progetti con l Università. La sezione Terziario Innovativo, da lei presieduta, annovera tra i molti iscritti diverse aziende interessate all innovazione, propositive, e di ciò è un esempio il progetto Smart Town. La dott.ssa Milani propone dunque alla Facoltà la creazione di momenti di incontro, con la partecipazione di Enti Locali e imprese, finalizzati all avvio di progetti comuni e alla creazione di opportunità di lavoro e di specializzazione per i giovani laureati, che possano contribuire a rendere la Sardegna maggiormente competitiva. Il dott. Ettore Crobu (Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Cagliari) rileva, nei manifesti dei corsi di studio della Facoltà, una insufficienza del numero di esami di pianificazione ambientale. Esprime preoccupazione, poi, per la scarsità delle risorse finanziarie in dotazione agli Enti Pubblici, che si ripercuote negativamente sulla qualità dei progetti e degli interventi da questi realizzati. L ing. Vincenzo Tiana (Presidente di Legambiente Sardegna), riconoscendo come l architettura stia incrementando la sua influenza e il suo ruolo nella città, propone di rendere la mozione avanzata dal prof. Sanna più incisiva nell evidenziare il problema della carenza di risorse. L ing. Tiana, a nome di Legambiente, propone che la Facoltà si interessi, nei suoi workshop, ai parchi della Sardegna quali Molentargius, Città del Sale, Parco Geominerario, anche in considerazione del fatto che la carenza di risorse finanziarie non consente di fornire adeguate risposte all istanza di riqualificazione del territorio. L arch. Lucio Ortu (Legacoop Sardegna) afferma che la Facoltà di Architettura nasce in un periodo di crisi per l edilizia, dove la qualità della progettazione può essere ottenuta solo con professionisti capaci di
5 trattare gli aspetti del territorio e del paesaggio; chiede poi alla Facoltà che la formazione dei futuri architetti sia più incisiva per evitare carenze nella professionalità che compromettano la qualità del progetto d architettura. L arch. Ortu conclude notando che nel corpo docente della Facoltà il numero di Architetti è, a suo parere, ancora troppo basso. Il prof. Antonello Sanna, in conseguenza della nota dell arch. Ortu, spiega come di fatto 3 su 4 dei nuovi docenti della Facoltà siano in effetti proprio degli architetti, ma rileva che la limitatezza delle risorse messe a disposizione da parte del Governo impedisce che questo processo di rinnovamento abbia la rapidità che tutti desidererebbero. L ing. Sebastiano Bitti (Presidente di INU-Sardegna) concorda con quanto espresso in precedenza dall arch. Vallifuoco circa le esigenze di multidisciplinarietà e di pluralità delle conoscenze e delle competenze. Ritiene necessario che la Facoltà di Architettura mantenga le discipline più tecniche proprie dell ingegneria al fine di migliorare le competenze delle future figure professionali. Anche la cultura giuridica, ben integrata con quella tecnica, secondo l ing. Bitti, è uno strumento necessario per il tecnico che operi nel campo dell edilizia e dell urbanistica, e dunque la Facoltà ha il compito di approfondire la didattica anche su questi temi. Ennio Cabiddu (Presidente dell Associazione Nazionale Città della terra cruda) ricorda gli strettissimi rapporti che intercorrono tra la Facoltà e la sua Associazione, che si concretizzano con il conferimento annuale alla Facoltà di una borsa di ricerca. L Associazione collabora alla realizzazione e alla diffusione di manuali per il recupero dei centri storici, e a tal proposito invita gli Ordini Professionali a contribuire anch essi alla loro diffusione. Walter Secci evidenzia che i profili professionali dell Architetto Conservatore e Pianificatore devono essere coerenti con le richieste odierne, e a tal proposito richiama la tematica del risparmio energetico, affrontata anche dall Associazione, e quella dell utilizzo nell edilizia dei materiali naturali. In conclusione esprime parere favorevole alla mozione. L ing. Gianni Massa (Presidente dell Ordine degli Ingegneri di Cagliari) approva la mozione. Ritenendo che l Ordine da lui rappresentato debba fungere da unione tra l Università e il mondo della professione, sottolinea in questo il ruolo centrale dell elemento cultura e della necessaria multidisciplinarietà della formazione culturale. L ing. Massa assicura il futuro impegno dell Ordine nella promozione del dibattito e nel sostegno delle attività culturali che la Facoltà vorrà portare avanti. L avv. Simonetta Zedda (Sindaco di Ales, Unione dei Comuni dell Alta Marmilla), anche in considerazione del suo ruolo di amministratore, reputa di grande importanza la sensibilità verso le istanze dei giovani. Si dichiara personalmente d accordo con la mozione in quanto ritiene necessario difendere con forza la formazione per i giovani e le possibilità di sviluppo del territorio. Il prof. Antonello Sanna sottolinea la ricchezza e la pertinenza del dibattito e, all interno di questo, il vasto consenso in merito alla mozione-appello proposta. La prof.ssa Emanuela Abis (docente della Facoltà) riassume nei seguenti quattro punti i temi emersi dalla discussione: la proposta della mozione, condivisa da tutti i presenti, in quanto la didattica della Facoltà di Architettura ha necessità di molteplici elementi quali laboratori, biblioteche specializzate,
6 organizzazione di workshop e seminari, partecipazione di visiting professor, che non possono sussistere senza risorse; l auspicio che a promuovere lo sviluppo dell alta formazione e delle ricerca nel campo della progettazione sia anche il mondo delle imprese in sinergia con il mondo istituzionale; la collaborazione con il Comune di Cagliari, dove ha sede la Facoltà, e con gli altri enti istituzionali per delineare un programma di attività che contribuiscano a radicare la facoltà nel territorio; la necessità di completare la formazione nelle discipline dell architettura con una solida formazione urbanistica, anche per quanto attiene gli aspetti normativi; l auspicio è quello di riattivare l intero curriculum Città e Territorio della Magistrale di Architettura, sospeso nell a.a per via dei tagli previsti dal Decreto Gelmini. Il prof. Antonello Sanna, in conclusione di seduta, e visti gli argomenti emersi durante il corso della stessa, propone la costituzione di commissioni o gruppi di lavoro per la definizione delle tre seguenti principali tematiche: profili professionali; profili della didattica; coinvolgimento delle Parti Sociali nelle attività di ricerca.
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