IL PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE
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- Maurizio Lentini
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1 Il disagio psichico in adolescenza: la presa in carico residenziale Vinci (FI), venerdi 14 dicembre 2012 IL PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE Sergio Mannucci Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica
2 Riferimenti: (estratto regolamento attuativo LR 51/09 all.a: requisiti esercizio strutture sanitarie pubbliche e private) Per ogni singolo paziente deve essere redatto un Progetto Riabilitativo dall'èquipe multiprofessionale, comprendente uno o più programmi terapeutici che espliciti: gli obiettivi; gli interventi da realizzare con monitoraggio dell evoluzione e delle modificazioni della disabilità; i tempi; le modalità di verifica mediante l utilizzo di scale clinico funzionali validate; la durata prevista
3 Organizzazione della CT Staff direttivo EQUIPE MICROEQUIPE - DS NPI - Coord. Psicologo - Psicoterapeuta - TRP - Staff Direttivo - EP - OSS - Infermieri - tecnici att. di Laboratorio - Coord. Psicologo - Psicoterapeuta - TRP - EP/CM
4 Microequipe - formalizza le linee di intervento sul Pz, sintetizzando il pensiero emerso in èquipe e identificando le priorità - formalizza gli obiettivi generali - individua gli obiettivi specifici - gestisce il processo di monitoraggio degli obiettivi - facilita la diffusione delle informazioni e il governo dell'intero processo riabilitativo Frequenza 1 a settimana Cicli di verifica del PRI di ogni Pz della durata di circa 3 mesi
5 Le fasi del processo riabilitativo: - ingresso e gestione dell inserimento - osservazione - progettazione (definizione obiettivi e articolazione progetto) - attuazione programmi - verifiche periodiche
6 Il PRI Il Progetto Riabilitativo Individuale (PRI) è il documento che accompagna il Pz in tutte le fasi della sua permanenza in CT e sintetizza gli elementi che caratterizzano la presa in carico Rappresenta lo strumento principale di indirizzo e governo del processo riabilitativo durante la permanenza in struttura
7 Il PRI è composto da una intestazione coi dati anagrafici, la diagnosi e il periodo di riferimento, cui seguono quattro sezioni: uno spazio descrittivo dove elencare gli obiettivi generali individuati, uno spazio per quelli specifici, una tabella riassuntiva con le attività da frequentare, uno spazio cronologia, ovvero un diario dove vengono annotate tutte le informazioni relative al processo di formalizzazione e attuazione nel tempo del progetto e le sue verifiche e modifiche periodiche.
8 Obiettivi generali Fanno riferimento alle aree che risultano problematiche alla valutazione iniziale, nelle quali è necessario un intervento (es. cura di Sè, Comunicazione, Scuola/lavoro, Comportamento, Relazione con l'altro...). Su queste aree si interviene facendo ricorso alle procedure generali e ai fattori terapeutici che caratterizzano la CT
9 Obiettivi Specifici Rappresentano parti di obiettivi generali il cui raggiungimento è reputato prioritario e funzionale al raggiungimento dell'obiettivo generale sovrastante Sono obiettivi definiti in maniera operativa, ovvero ben specificati, condivisi e pianificati nelle metodologie da applicare Inoltre vengono definiti a priori gli indicatori atti a monitorarne l'andamento e i tempi di verifica Per la formalizzazione degli obiettivi specifici ci si avvale di appositi moduli che sono parte integrante del PRI
10 Distrubuzione degli obiettivi di tutti i Pz inseriti, generali e specifici, differenziati per tipologia c. di se prop prog alf. Emo relazione socializz scu/form clinici/psico familiari % gen % spec
11 Commento agli obiettivi Ci sono obiettivi clinici, attinenti alla psicoterapia e rivolti ai familiari Gli obiettivi su cui prevalentemente si lavora ricorrendo alla pianificazione sono relativi all'alfabetizzazione emotiva, alla relazione con l'altro e alla socializzazione. Tali aree, sul versante funzionale, rappresentano quelle maggiormente compromesse
12 Attività frequentate Per ogni ospite viene elaborato un piano delle attività che scandisce gli impegni settimanali, individuali e di gruppo, interni e esterni alla struttura, in autonomia o mediati da un operatore. Le attività attualmente presenti sono: Laboratorio di arte, laboratorio musicale, spazio compiti, gruppo terapeutico, gruppo organizzativo, cineforum, Karate In esterno: piscina, palestra Ogni ospite effettua colloqui di psicoterapia settimanali
13 Il programma settimanale delle attività Il piano individuale è inserito in un complessivo programma settimanale delle attività che riporta tutti gli impegni degli ospiti; che comprende, oltre ai laboratori strutturati, anche gli impegni relativi a frequenza scolastica, cura di Sè e dei propri spazi, tempo libero e uscite. Il piano individuale (e anche quello complessivo) subisce continui aggiornamenti nel corso del tempo per vari motivi: nuovi ingressi, nuove proposte di attività, nuove esigenze individuali. Ogni programma è condiviso con l'ospite.
14 Il processo di elaborazione del piano è molto complesso perchè richiede di integrare tra loro diversi fattori dei quali rappresenta una sintesi: -Le risorse strumentali (disponibilità di materiali, stanze, ecc), -Le competenze degli operatori, -Gli interessi degli ospiti, -Le capacità personali degli ospiti, -La qualità della convivenza tra un soggetto e un altro, -Le linee operative e gli obiettivi, individuali e di gruppo definiti in équipe, -Le necessità organizzative.
15 Monitoraggio Degli obiettivi Degli esiti (a lungo termine) Del processo
16 Monitoraggio degli obiettivi Nella fase di formalizzazione degli obiettivi vengono definite anche le modalità con cui si effettua il monitoraggio e la tempistica con cui avvengono le verifiche Si utilizzano diversi strumenti, spesso già esistenti e che vengono utilizzati anche per tenere sotto controllo il processo di erogazione delle prestazioni talvolta invece, sono creati appositamente
17 Alcuni esempi: -scheda giornaliera delle attività -modulo esecuzione azioni legate alla cura di Sè -registro presenze e registro presenze scolastiche -scheda eventi critici -modulo registrazione telefonate ai familiari -diario dell'umore, delle emozioni, della rabbia... -schede obiettivo (Token Economy)
18 Monitoraggio degli esiti Il protocollo di valutazione del funzionamento del Pz prevede la somministrazione di strumenti all'ingresso e alla dimissione: ICF VADO FPS
19 L'applicazione sistematica di tutti gli strumenti di monitoraggio consente di ottenere una notevole quantità di dati e quindi di tenere sotto controllo l'intero processo, di monitorare l'andamento di un singolo Pz e di fare analisi prendendo come campione tutti i pazienti
20 ICF: differenze nelle aree della componente Attività e Partecipazione ICF C e C C di Sè V Soc I somm 14,37 5,75 17,42 II somm 11,09 3,59 14, ICF: diff % I vs II somm C e C C di Sè V Soc %
21 Analisi compiuta sui moduli compilati dagli operatori Partecipazione Attività Eventi critici n eventi per mese 40 % tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic /2009 1/2010 3/2010 5/2010 7/2010 9/ /2010 1/ / /2009 2/2010 4/2010 6/2010 8/ / /2010 2/2011
22 Presenze scolastiche: analisi per periodi % frequenza scolastica 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Gen-giu 10 Set-dic 10 Gen-giu 11 Set-dic 11 gen giu 12
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