Dichiarazione ambientale Anno 2008

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1 Dichiarazione ambientale Anno 2008 INFORMAZIONE CONVALIDATA Registrazione numero IT Unità di Business della Spezia centrale termoelettrica Eugenio Montale

2 Dichiarazione ambientale Anno 2008 Unità di Business della Spezia centrale termoelettrica Eugenio Montale Dati aggiornati al 31/12/2008

3 Premesse ORGANIZZAZIONE E SITO REGISTRATO Sulla base di questa Dichiarazione ambientale, l organizzazione registrata a EMAS in conformità al Regolamento CE n. 761/2001 del 19 marzo 2001 è L Unità di Business La Spezia, Via Valdilocchi n La Spezia. L Unità appartiene alla Divisione Generazione ed Energy Management di Enel SpA. Il Comitato ECOLABEL - ECOAUDIT - Sezione EMAS ITALIA ha deliberato in data 13/10/2005 l iscrizione al registro EMAS dell organizzazione e del predetto impianto con numero IT e con il codice della catalogazione statistica delle attività economiche nelle Comunità Europee, NACE Produzione e distribuzione di energia elettrica. CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE E CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE L istituto CERTIQUALITY S.r.l. Via Gaetano Giardino, Milano Tel Fax quale Verificatore ambientale accreditato dal Comitato ECOLABEL - ECOAUDIT - Sezione EMAS ITALIA, con n. IT-V-0001 ha convalidato questa Dichiarazione in data 28/05/2009. Lo stesso istituto ha rilasciato nella stessa data il certificato n riportato a pagina 38, che attesta la conformità alla norma UNI EN ISO 14001:2004 del Sistema di Gestione Ambientale adottato dall organizzazione. Il certificato è in corso di rinnovo.

4 Informazioni generali La Dichiarazione ambientale ha lo scopo di fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni convalidate sugli impianti e sulle prestazioni ambientali dell organizzazione, nonché sul continuo miglioramento della prestazioni stesse. Essa è altresì un mezzo che consente di rispondere a questioni che riguardano gli impatti ambientali significativi che possono preoccupare i soggetti interessati. Per rispondere, in maniera chiara e concisa, a dette finalità questa Dichiarazione è stata articolata in tre parti. La prima è dedicata a comunicare in modo essenziale le informazioni che riguardano la Società, la Politica ambientale, il processo produttivo, il Sistema di Gestione Ambientale. La seconda parte illustra gli aspetti ambientali, gli obiettivi di miglioramento, il Programma ambientale e riporta il Compendio dei dati di esercizio, ovvero le informazioni che necessitano di aggiornamento e convalida annuale, come di seguito spiegato. La terza parte, costituita da schede di approfondimento, permette di esaminare gli aspetti particolari che possono interessare il lettore. La Direzione dell Unità di Business di La Spezia per conservare l iscrizione a EMAS degli impianti oggetto di questa Dichiarazione, dovrà presentare al Comitato ECOLABEL - ECOAUDIT - Sezione EMAS ITALIA una nuova Dichiarazione ambientale convalidata entro tre anni dalla data di registrazione di questa Dichiarazione; inoltre, dovrà preparare annualmente un documento che aggiorni le parti variabili di questa Dichiarazione. L aggiornamento dovrà essere convalidato dal Verificatore accreditato, quindi dovrà essere trasmesso al Comitato suddetto e dovrà essere messo a disposizione del pubblico (secondo l art. 3 comma 3 b, del Regolamento CE n. 761/2001). La Direzione dell Unità Business di La Spezia s impegna a diffondere i suddetti aggiornamenti nel caso in cui sopravvengano fatti nuovi importanti che possano interessare il pubblico; in ogni caso, i previsti aggiornamenti annuali, come pure qualsiasi altra informazione di carattere ambientale relative alle attività di Enel nella centrale Eugenio Montale possono essere richieste per posta al seguente indirizzo: Enel centrale termoelettrica Eugenio Montale Via Valdilocchi, 32, La Spezia oppure direttamente ai seguenti referenti: Valter Moro tel mailto: valter.moro@enel.com Fabio Marcenaro tel mailto: fabio.marcenaro@enel.com Marco Muzzi tel mailto: marco.muzzi@enel.com Commenti e suggerimenti che riguardano questa Dichiarazione possono essere inviati ai predetti indirizzi.

5 Presentazione Questo secondo rinnovo della Dichiarazione ambientale dell Unità di Business di La Spezia contiene la sintesi dell intenso impegno profuso in tema ambientale durante il triennio precedente e gli obiettivi che si intende raggiungere per operare nell ottica di un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. La Dichiarazione ambientale testimonia i risultati raggiunti e va considerata come un ulteriore traguardo a conferma della strategia di gestione dell UB di La Spezia, imperniata nell adozione delle migliori tecnologie e nel coinvolgimento e valorizzazione del potenziale umano dei dipendenti, per il miglioramento delle prestazioni ambientali. La diffusione e la divulgazione all esterno della Dichiarazione ambientale è un efficace strumento di comunicazione e vuole essere un espressione di volontà di trasparenza nei confronti della collettività, con l intento di migliorare il colloquio aperto con le Istituzioni e tutti i cittadini, rinnovando l impegno nella ricerca dello sviluppo sostenibile della realtà locale. La Spezia, aprile 2009 Ing. Andrea Campi Responsabile Unità di Business La Spezia

6 Indice 8 Enel SpA 9 La Politica ambientale 10 Sostenibilità e governance dell ambiente 13 La Divisione Generazione ed Energy Management (GEM) 16 L organizzazione ambientale complessiva 18 La struttura dell Unità di Business della Spezia 20 Il sito produttivo e l ambiente circostante 25 L attività produttiva 26 Profilo storico della produzione e dell evoluzione progettuale 28 Descrizione del processo produttivo 33 La Gestione ambientale nel sito produttivo della Spezia 33 Attuazione della Politica ambientale 35 Le attività per la partecipazione a EMAS 37 Il Sistema di Gestione Ambientale 43 Gli aspetti ambientali 46 Compendio dati e indicatori di prestazione ambientali 48 Gli aspetti ambientali diretti 94 Gli aspetti ambientali indiretti 97 Salute e sicurezza 100 Obiettivi e Programma ambientale 110 Schede di approfondimento Gli strumenti per la governance dell ambiente Principali Norme di Legge applicabili Identificazione e valutazione degli aspetti ambientali Definizione e verifica del campo acustico dell impianto 125 Glossario

7 Enel SpA Enel ha la missione di essere il più efficiente produttore e distributore di elettricità e gas, orientato al mercato e alla qualità del servizio, con l obiettivo di creare valore per gli azionisti, di soddisfare i clienti e di valorizzare tutte le persone che vi lavorano. L attuale struttura organizzativa di Enel SpA prevede sette aree di attività, come illustrato nella sottostante figura 1. Alla Corporate resta attribuito, mediante le proprie funzioni centrali di staff, il ruolo di indirizzo, controllo e coordinamento, con l obiettivo di valorizzare le sinergie del Gruppo e di ottimizzare la gestione dei servizi a supporto del core business. Figura 1 Struttura organizzativa di Enel SpA Consiglio di Amministrazione Presidente P. Gnudi Amministratore Delegato F. Conti Funzioni Corporate Generazione ed Energy Management (GEM) G. Mancini Mercato G. Mancini Ingegneria e Innovazione L. Vido Infrastrutture e Reti L. Gallo Internazionale C. Tamburi Iberia e America Latina A. Brentan Energie Rinnovabili F. Starace Generazione ed Energy Management: ha la missione di produrre e offrire al mercato energia al minimo costo possibile e nel rispetto degli standard ambientali e di sicurezza stabiliti dalle leggi, integrando nel processo decisionale tutti gli elementi della catena del valore, dal reperimento delle fonti energetiche al commercio di energia e combustibili. Sono, inoltre, attribuite a questa Divisione le attività di vendita di energia elettrica e gas a grossisti, rivenditori e clienti energivori. 8 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

8 Mercato: ha la missione di assicurare il presidio completo del mercato dell energia elettrica e del gas, sviluppando un offerta integrata di prodotti/servizi e gestendo un mix articolato di canali distributivi. Ingegneria e Innovazione: ha la missione di gestire per il Gruppo i processi di ingegneria relativi allo sviluppo e alla realizzazione di impianti di Generazione assicurando il conseguimento degli obiettivi qualitativi, temporali ed economici assegnati; coordinare e integrare le attività di ricerca del Gruppo assicurando lo scouting, lo sviluppo e la valorizzazione di opportunità di innovazione in tutte le aree di business del Gruppo con particolare riguardo allo sviluppo di iniziative a forte valenza ambientale. Infrastrutture e Reti: ha la missione di garantire la distribuzione e trasmissione di energia elettrica e gas, valorizzando le conoscenze e le competenze nell ottica di sfruttare le sinergie di costi e investimenti derivanti da una gestione integrata. Internazionale: ha lo scopo di sviluppare la presenza e le attività di Enel all estero nei mercati dell energia elettrica e del gas e di elaborare la strategia di sviluppo e di bilanciamento delle capacità produttive nei mercati esteri. Iberia e America latina: ha lo scopo di sviluppare la presenza e coordinare le attività di Enel nei mercati dell energia elettrica e del gas di Spagna, Portogallo e America Latina; garantire il presidio e l ottimizzazione delle attività operative nelle regioni di competenza; elaborare la strategia di sviluppo nei mercati regionali di interesse. Energie Rinnovabili: ha la missione di sviluppare e gestire le attività di generazione dell energia da fonti rinnovabili del Gruppo. La Divisione opera con piena responsabilità sulle performance tecniche e sui risultati economicofinanziari delle società operative di competenza, garantendone l integrazione nel Gruppo in coerenza con le strategie e i codici di comportamento Enel. La Politica ambientale L attenzione di Enel verso l ambiente e il territorio è ormai una realtà consolidata. Il contenimento delle emissioni, l uso razionale delle risorse, la gestione degli impianti e il loro inserimento nel territorio rappresentano oggi una priorità aziendale. La protezione dell ambiente è, così, diventata strategica per il valore che aggiunge alle scelte industriali di Enel e per l alta valenza sociale che essa riveste. Gli apprezzabili risultati raggiunti nel corso degli anni hanno indotto Enel a confermare la propria Politica ambientale e i principi che la ispirano e a riproporre, con rinnovato impegno, il conseguimento dei relativi obiettivi. Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 9

9 Principi Tutelare l ambiente, la sicurezza e la salute dei lavoratori. Proteggere il valore dell Azienda. Migliorare gli standard ambientali e di qualità del prodotto. Obiettivi strategici Utilizzazione di processi e tecnologie che prevengono e/o riducono le interazioni con l ambiente-territorio. Impiego razionale ed efficiente delle risorse energetiche e delle materie prime. Ottimizzazione del recupero dei rifiuti. Applicazione di Sistemi internazionali per la Gestione Ambientale e della sicurezza nelle diverse attività. Ottimizzazione dell inserimento degli impianti nel territorio. Applicazione delle migliori tecniche di esercizio. Comunicazione ai cittadini e alle Istituzioni sulla Gestione ambientale dell Azienda. Formazione e sensibilizzazione dei dipendenti sulle tematiche ambientali. Sostenibilità e governance dell ambiente I grandi investitori internazionali, proprio come i piccoli risparmiatori, chiedono alle aziende dividendi e la minimizzazione dei rischi. Per entrambe le tipologie la Responsabilità sociale d impresa è un elemento importante nella scelta d investimento. Attualmente i fondi etici, quelli specializzati in investimenti socialmente responsabili, detengono una quota rilevante di azioni Enel, perché premiante. Attuare, documentare e comunicare comportamenti socialmente responsabili è fondamentale nella strategia di Enel. La Responsabilità sociale d impresa, traduzione del concetto anglosassone di Corporate Social Responsibility, che si abbrevia con la sigla CSR, rappresenta la capacità di governare la complessa integrazione tra gli interessi economici dell impresa e tra i diritti delle parti sociali interessate, attraverso l impegno a difendere l ambiente, l ecologia, i valori morali. La CSR si compone della: responsabilità economica (tutte le attività che hanno origine o relazione economico-finanziaria); responsabilità ambientale (il grado di capacità dell azienda di governare le variabili e l impatto ambientale della sua attività); responsabilità sociale (le azioni dell impresa verso le persone e le comunità, i gruppi d interesse e di rappresentanza, le persone che vi lavorano). L insieme di queste tre componenti e la capacità dell impresa di tenerle fra loro in un equilibrio efficiente e virtuoso genera il concetto di sostenibilità. 10 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

10 Enel opera nel convincimento che la creazione di valore per gli azionisti, obiettivo di fondo di ogni seria attività d impresa, non sia assolutamente in contrasto con il perseguimento di obiettivi di tipo ambientale e sociale. Anzi, si è certi che la competitività e il successo del marchio siano imprescindibilmente connessi alla capacità di rendere le attività pienamente sostenibili. Oggi, in Enel, la governance ambientale è attuata mediante il reporting, i Sistemi di Gestione Ambientale, la formazione e l informazione. Grazie a questi strumenti la governance stessa viene anche trasferita alle unità territoriali per garantire azioni e comportamenti omogenei. Le registrazioni EMAS degli impianti di produzione e la certificazione UNI EN ISO dei Sistemi di Gestione Ambientale delle Unità di Business territoriali rappresentano in Enel degli elementi che sostengono la governance ambientale. Per informazioni di maggiore dettaglio si rimanda al Rapporto ambientale disponibile sul sito I Sistemi di Gestione Ambientale in ambito Generazione ed Energy Management Per affrontare in modo ordinato ed efficace le questioni ambientali nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari, la Divisione GEM procede all introduzione di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) nei propri siti e nelle proprie attività. L obiettivo della Divisione è quello di far operare tutti gli impianti di produzione che al 2008 potranno essere ancora chiamati in esercizio, in base a un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo la norma ISO 14001:2004 che sia adeguato all entità degli impatti provocati dai diversi processi di produzione e funzionale al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalle direttive aziendali. A tale scopo si opera per: sensibilizzare e formare adeguatamente il personale coinvolto nella Gestione ambientale ai diversi livelli. sviluppare un processo di audit ambientale interno che costituisca uno strumento capace di assicurare costantemente la rispondenza della Gestione ambientale alla Politica e agli obiettivi ambientali stabiliti, nonché la conformità alla legislazione ambientale applicabile. Le Unità di Business attualmente certificate secondo la norma internazionale ISO 14001:2004 gestiscono l 89% dell attuale potenza elettrica installata di GEM. Nel 2007 la potenza certificata ammontava all 80%. Le registrazioni EMAS coprono il 51% della potenza elettrica installata GEM. La registrazione EMAS delle organizzazioni produttive La partecipazione al sistema Comunitario di Ecogestione e Audit noto come EMAS (Eco Manangement e Audit Scheme) in accordo con le disposizioni del Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 11

11 nuovo regolamento CE n. 761 del 19 marzo 2001 costituisce un ulteriore stimolo per il miglioramento continuo e un valido strumento per intrattenere un dialogo aperto con i cittadini e le Istituzioni sulle questioni ambientali dei siti produttivi. Per le Unità di Business che hanno certificato il proprio Sistema di Gestione secondo la norma ISO 14001:2004 si intende procedere progressivamente alla richiesta di registrazione a EMAS. Le centrali termoelettriche di GEM che a oggi hanno ottenuto la registrazioni EMAS sono: Fusina (VE) e Porto Marghera (VE), La Casella (PC), Leri Cavour (VC), Montalto di Castro (VT), Sulcis (CA), Torrevaldaliga Nord (RM), La Spezia, Genova, Priolo Gargallo (SR), Porto Corsini (RA), Bastardo (PG). La formazione e l'informazione I programmi di formazione e di informazione ambientale costituiscono, ormai, elementi qualificanti del piano annuale formativo destinato ad accrescere le competenze e le professionalità delle risorse umane di Enel. In particolare, per quanti più direttamente coinvolti nelle attività di carattere ambientale, nel 2007 sono stati attivati e sviluppati moduli formativi per un ammontare complessivo, in Italia, di circa ore. Anche per il 2008 Enel ha puntato sull informazione per divulgare le proprie iniziative all interno e all esterno dell Azienda. Le attività di informazione hanno raggiunto risultati molto soddisfacenti grazie anche a quasi quattro anni di funzionamento del Canale Ambiente ( e del Canale Natura ( che rappresentano due sezioni tematiche orientate a far conoscere le relazioni fra il mondo industriale, l ambiente e gli aspetti naturalistici legati al territorio. Dopo quasi quattro anni il Canale Ambiente è stato completamente ristrutturato. Dedicato alla Politica ambientale ed energetica dell Azienda, attualizzato nei contenuti e nella veste grafica e semplificato nella logica di navigazione, il nuovo canale si propone come fonte di informazione sulla Politica e le attività energetiche di Enel, oltre a costituire una fonte di documentazione e dibattito sul settore energetico a livello nazionale, comunitario e internazionale. Il Rapporto ambientale Dal 1996, per comunicare a una vasta platea di interlocutori e di parti interessate la propria Politica ambientale, le proprie iniziative e i risultati ambientali, Enel pubblica annualmente un Rapporto ambientale. I dati contenuti nel Rapporto sono sottoposti a verifica indipendente da parte di una società terza. I tempi necessari per consolidare i dati di consuntivo e per la verifica consentono la pubblicazione del Rapporto solo all inizio del periodo estivo. Il Rapporto ambientale annuale rappresenta non solo lo strumento per misurare i risultati raggiunti e tracciare un bilancio delle attività e dei miglioramenti 12 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

12 conseguiti nel corso degli anni, ma anche un documento per presentare le inevitabili criticità ambientali e le problematiche emergenti. La redazione del Rapporto è strettamente connessa al sistema di reporting ambientale. Il Bilancio di sostenibilità Rappresenta lo strumento attraverso cui dare visibilità all impegno nelle tre aree di responsabilità: economica, ambientale e sociale. Ma non si tratta solo di dare evidenza. Le preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate sono infatti tradotte in obiettivi di responsabilità sociale e rese parte integrante del piano industriale 2004/2008. Il piano comprende obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale che sono strettamente connessi con tutte le attività fondamentali dell azienda. Questi obiettivi vanno dal miglioramento della combinazione di combustibili utilizzati al continuo progresso nella sicurezza dei lavoratori e dell ambiente di lavoro; dal controllo delle emissioni in atmosfera alla formazione delle risorse umane; dai rapporti con le associazioni, gruppi d interesse e comunità alla soddisfazione del cliente. Il Bilancio finanziario, il Rapporto ambientale e il Bilancio di sostenibilità, a partire dal 2003, vengono presentati insieme. Essi costituiscono un insieme integrato di documenti che illustrano una realtà economica, ambientale e sociale unita dalla medesima missione. Questi documenti sono disponibili sul sito: La Divisione Generazione ed Energy Management (GEM) Figura 2 Organigramma della Divisione GEM Divisione Generazione ed Energy Management Pianificazione e Controllo Safety e Ambiente Personale e Organizzazione Energy Management Generazione Gas Sviluppo e Assistenza Impianti Strategic Development e Business Improvement Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 13

13 Figura 3 UB termoelettriche Leri Cavour Genova Fusina (1) La Casella (7) Porto Tolle Porto Corsini UNITÀ DI BUSINESS Produzione carbone Produzione olio e gas Produzione ciclo combinato e turbogas La Spezia Santa Barbara Piombino (3) Pietrafitta (8) Bastardo Montalto di Castro Torrevaldaliga Nord (6) Bari Brindisi Rossano (4) Sulcis (2) Termini Imerese (5) Porto Empedocle Augusta Priolo Gargallo (1) I dati sono estratti dal Rapporto ambientale Enel 2007, vale a dire dal documento che costituisce il riferimento aziendale per la pubblicazione ufficiale dei dati ambientali. Al momento della preparazione di questo documento l ultimo Rapporto disponibile è quello del 2007 in quanto esso viene di norma pubblicato entro maggio dell anno successivo. La Divisione governa l'intero processo produttivo dell'energia elettrica. La competitività nel libero mercato è oggi l'obiettivo primario della Divisione, che intende concorrere alle nuove sfide e cogliere tutte le opportunità che si presentano sul mercato internazionale tramite l'ottimizzazione della propria capacità produttiva e il raggiungimento di un livello di efficienza sempre più alto. La divisione GEM è organizzata in cinque aree di business (figura 2), le funzioni di staff (personale, pianificazione e controllo e Safety e Ambiente) sono comuni alle diverse aree. A fine 2007 (1) la consistenza degli impianti termici è di 43 per una potenza netta installata complessiva di 25 milioni di kw, i combustibili utilizzati sono olio combustibile, gas naturale, carbone, gasolio, biomassa e rifiuti. Gli impianti idroelettrici sono 501, per una potenza netta complessiva di 14,4 milioni di kw. Gli impianti che sfruttano altre fonti rinnovabili sono: 31 centrali geotermoelettriche per una potenza complessiva di kw; 20 centrali eoliche per una potenza totale di kw; 4 centrali fotovoltaiche per una potenza di kw. Gli impianti termici sono gestiti da ventuno Unità di produzione territoriali (Unità di Business) dislocate come in figura 3. Gli impianti che sfruttano fonti rinnovabili sono gestiti da dodici Unità di produzione territoriali: Domodossola (VB), Bergamo, Sondrio, Bolzano, Trento, Vittorio Veneto (BL), Cuneo, Bologna Montorio (TE), Napoli, Sardegna (Cagliari), Sicilia (Catania). Nel 2007 la produzione complessiva di tutti gli impianti della Divisione GEM in Italia ammonta, al netto degli autoconsumi, a milioni di kwh, di cui milioni di kwh (28,5%) da fonti rinnovabili (grafico 1). 14 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

14 Grafico 1 Ripartizione della produzione 2004 per fonte energetica 0,5% Eolico e solare 5,6% Geotermica 22,5% Idroelettrico 71,5% Termoelettrica Il contributo della produzione idroelettrica, la più significativa fra le energie rinnovabili impiegate in Italia, è fondamentale nelle ore a elevata richiesta di carico. Sostenibilità e governance dell ambiente I grandi investitori internazionali, proprio come i piccoli risparmiatori, chiedono alle aziende dividendi e la minimizzazione dei rischi. Per entrambe le tipologie la Responsabilità sociale d impresa è un elemento importante nella scelta d investimento. Attualmente i fondi etici, quelli specializzati in investimenti socialmente responsabili, che hanno deciso di acquistare azioni Enel sono 47 e detengono circa il 20% della quota istituzionale. Attuare, documentare e comunicare comportamenti socialmente responsabili è pertanto fondamentale nella strategia di Enel, perché premiante. La Responsabilità sociale d impresa è la traduzione del concetto anglosassone di Corporate Social Responsibility, che si abbrevia con la sigla CSR e che rappresenta la capacità di governare la complessa integrazione tra gli interessi economici dell impresa e tra i diritti delle parti sociali interessate, attraverso l impegno a difendere l ambiente, l ecologia, i valori morali. A partire dal 2003, vengono presentati e pubblicati insieme il Bilancio finanziario, il Rapporto ambientale e il Bilancio di sostenibilità, come insieme integrato di documenti che illustrano una realtà economica, ambientale e sociale unita dalla medesima missione. Questi documenti sono disponibili sul sito: Altre informazioni sul Rapporto ambientale e sul Bilancio di sostenibilità sono contenuti nella scheda di approfondimento n. 1. Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 15

15 Le registrazioni EMAS degli impianti di produzione e la certificazione UNI EN ISO 14001:2004 dei Sistemi di Gestione Ambientale delle Unità di Business territoriali rappresentano in Enel degli strumenti che sostengono la governace ambientale. CERTIFICAZIONI ISO E REGISTRAZIONI EMAS Le Unità di Business che operano con Sistema di Gestione certificato secondo la norma internazionale UNI EN ISO 14001:2004 gestiscono circa il 76% dell attuale potenza elettrica installata di GEM. Le registrazioni EMAS coprono circa il 43% della potenza elettrica installata GEM. Dopo il perfezionamento degli iter di registrazione avviati e di quelli che si prevede di richiedere a breve si coprirà circa il 63%. Altre informazioni sui programmi di certificazione e registrazione sono riportati nella scheda di approfondimento n. 1. L Unità di Business di La Spezia in applicazione di questa Politica di Gruppo ha stabilito una propria linea di azione ambientale adottando una Politica ambientale di sito commisurata alla specificità degli aspetti ambientali della propria attività (vedi pagina 34). La Politica di sito specifica l impegno al miglioramento delle prestazioni ambientali attraverso misure tecniche e gestionali e sostiene le iniziative di apertura, dialogo e trasparenza verso l esterno. L organizzazione ambientale complessiva La nuova organizzazione aziendale conferisce maggiore responsabilità alla Corporate nel suo ruolo di indirizzo e controllo. Pertanto la Gestione ambientale coinvolge direttamente tutti e tre i livelli aziendali, vale a dire il vertice di Corporate, le Divisioni e le Unità produttive territoriali. In ciascuna delle Divisioni, in relazione alle specifiche problematiche, sono presenti strutture operative e/o figure professionali preposte a svolgere attività in campo ambientale. Le risorse umane complessivamente dedicate, esclusivamente o parzialmente, a temi ambientali ammontano a oltre 220 unità equivalenti a tempo pieno. Nell ambito della Direzione di Corporate Affari Istituzionali e Regolamentari è compresa l Unità Politiche Ambientali, che ha la missione di definire gli obiettivi ambientali strategici di Enel e di assicurare la coerenza dei programmi e delle iniziative conseguenti da parte delle Divisioni. 16 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

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17 La struttura dell Unità di Business della Spezia Figura 5 Organizzazione dell Unità di Business La Spezia Sulla base di questa Dichiarazione ambientale, l organizzazione registrata a EMAS in conformità al Regolamento CE n. 761/2001 del 19 marzo 2001 è L Unita di Business della Spezia il cui organigramma è rappresentato nella figura sottostante. Responsabile Unità di Business La Spezia Controller e Servizi Ambiente e Sicurezza Supporto Tecnico Unità Movimento Combustibili Capo Impianto Conduzione in Turno Sezione Manutenzione Sezione Esercizio Supporto Tecnico Gestionale Programmazione e Magazzino REDE Laboratorio Chimico Regolazione Meccanica e Civile Elettrica Conduzione in Turno Attualmente l UB della Spezia, il cui organigramma è rappresentato in figura 5, è costituita complessivamente dal Direttore, un capo impianto, 4 quadri intermedi, 99 impiegati e 109 operai. Il personale esterno, costituito prevalentemente da forza lavoro locale, è impegnato in attività appaltate come i servizi di pulizia e mensa, gli interventi specialistici e le attività di manutenzione straordinaria. Il Direttore UB è responsabile della gestione complessiva dell impianto della Spezia ed è quindi responsabile diretto della Gestione ambientale; oltre a stabilire le linee di azione per l applicazione della Politica aziendale a tutte le attività svolte nel sito, egli provvede a: definire gli obiettivi ambientali da perseguire nel sito 18 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

18 individuare e proporre gli interventi del Programma ambientale reperire le risorse necessarie all attuazione del Programma approvare l organizzazione e le risorse dedicate al funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale sorvegliare l attuazione del Programma ambientale e il funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale. Per la Gestione ambientale il Direttore si avvale di un Rappresentante della Direzione e di un Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale. Il Rappresentante riferisce al Direttore sulle prestazioni del Sistema di Gestione Ambientale ai fini del suo riesame e si assicura che i requisiti del Sistema di Gestione siano stabiliti, applicati e mantenuti in conformità al regolamento e che siano adeguati al perseguimento degli obiettivi ambientali stabiliti. Il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale designato dal Direttore cura l aggiornamento e la diffusione della documentazione del Sistema di Gestione Ambientale e ha il compito di controllare l applicazione delle procedure e delle istruzioni operative. Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 19

19 Il sito produttivo e l ambiente circostante La centrale Eugenio Montale è collocata nell estrema parte est della città della Spezia, nella cosiddetta piana di Fossamastra (vedi figura 6 e figura 7), su di un area di circa 72 ha di proprietà di Enel. La centrale comprende i macchinari e le strutture di servizio allocati all interno del perimetro dello stabilimento, nonché da altre strutture esterne asservite al processo produttivo, collocate come mostra la mappa di figura 8. Le principali pertinenze esterne all impianto sono: il pontile per l attracco delle navi carboniere e petroliere (in area demaniale all interno del porto) e le relative strutture di servizio realizzate sul piazzale confinante con il viale San Bartolomeo; l opera di presa dell acqua di raffreddamento della centrale, situata alla radice del pontile e i canali di adduzione e restituzione dell acqua; l opera di restituzione dell acqua di raffreddamento della centrale, situata a ponente dell opera di presa in località Fossamastra; le aree precedentemente utilizzate per il lagunaggio delle ceneri; le aree per lo stoccaggio del carbone, situate in località Val Bosca e in località Val Fornola; le opere per il trasporto e la movimentazione del carbone: dalle navi ai parchi di stoccaggio e alla centrale, costituite dai nastri trasportatori e torri di rinvio; il pontile di scarico e l oleodotto di collegamento al deposito per lo stoccaggio dell olio combustibile; le aree esterne all insediamento produttivo gestite dalla centrale. La stazione elettrica, le linee di collegamento alla centrale e le linee di trasmissione dell energia ad alta tensione (220 e 380 kv) non appartengono a Enel SpA, ma alla Società Terna SpA. 20 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

20 Figura 6 Il golfo e la città della Spezia La Spezia, situata nella parte più interna dell omonimo golfo (vedi figura 7), è la seconda città della regione Liguria ( abitanti residenti nel 2001) e centro industriale di notevole consistenza, oltre che importante base navale militare con Arsenale (Darsena Duca degli Abruzzi) e sede di cantieri navali e di un porto adibito a traffico mercantile e passeggeri. L area su cui sorge l impianto è prossima alla zona di più recente espansione, in un area industriale che vede la presenza di una pluralità di insediamenti produttivi, alcuni dei quali già di origine ottocentesca. La rada del golfo della Spezia si estende da punta Santa Teresa, sulla costa orientale del golfo, a punta Santa Maria, su quella occidentale, ed è chiusa verso il mare aperto da una diga foranea lunga circa m con due bocche di passaggio, una a levante larga circa 200 m e una a ponente di circa 400 m. La rada ha una superficie di circa 15 km 2 e un bacino imbrifero di circa 65 km 2, la profondità media è di circa m per un volume stimato di circa 150 milioni di metri cubi. La zona interna alla diga foranea è interessata da coltivazioni di mitili. Le caratteristiche meteoclimatiche del golfo della Spezia sono in parte diverse dagli altri tratti della costa ligure grazie alla presenza dei monti appenninici nella zona a nord e nord-est, che preservano il golfo dai venti freddi di tramontana Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 21

21 Figura 7 Collocazione geografica della centrale Eugenio Montale (scala 1:100000) dando anche origine all effetto di Foehn (compressione e riscaldamento dell aria dalla parte del monte non esposta al vento). In aggiunta, le profondità delle acque nel golfo e del Mar Ligure circostante, che raggiungono i m, conferiscono un rilevante potere moderatore del clima, che ha favorito, lungo tutta la costa del golfo, lo svilupparsi di particolari colture agricole e la presenza di località di grande interesse turistico. Le attività portuali e industriali spezzine conoscono il momento di massimo sviluppo fra la fine degli anni 60 e l inizio degli anni 70, tanto che all inizio di questo stesso decennio cinque grandi aziende, già a partecipazione statale (OTO Grafico 2 Distribuzione tipica dei venti (misure effettuate nel periodo di un anno, dal 27/08/1995 al 26/08/1996) % Frequenza 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 Velocità m/sec > <2 da 0 a 22,5 da 45 a 67,5 da 90 a 112,5 da 135 a 157,5 da 180 a 202,5 da 225 a 247,5 da 270 a 292,5 da 315 a 337,5 22 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

22 Melara, Termomeccanica, Cantieri Navali di Muggiano e San Marco, Stabilimento Elettrodomestici ex San Giorgio), occupano quasi la metà degli addetti industriali dell intera provincia, con lo sviluppo di un significativo indotto produttivo. Questi elementi sono alla radice di una fase di grande accentramento della popolazione, di addetti e di attività costruttiva nella città. Le principali infrastrutture viarie dell area sono il raccordo autostradale, situato immediatamente a nord dell area Enel, e la SS n. 331, che converge nella zona retroportuale, in viale San Bartolomeo. L arteria risulta congestionata, sia in ingresso che in uscita dal capoluogo, dalla commistione del traffico pesante del porto e delle aree industriali limitrofe con il traffico di collegamento giornaliero (pendolarismo). Infatti la zona compresa tra viale San Bartolomeo (SS 331) e la linea di costa verso sud-est è fortemente industrializzata. In questa zona, meno soggetta ai vincoli e alle servitù militari, è localizzata la maggior parte dell attività cantieristica navale. Inoltre, all inizio del viale San Bartolomeo, tra la fine dell Ottocento e gli inizi del Novecento, a ridosso di un grande iutificio ormai dismesso, è sorto il quartiere Fossamastra che si è sviluppato seguendo nel corso degli anni le sorti della parte di levante della città. La zona retrostante il quartiere è stata interessata da profonde trasformazioni territoriali, a causa sia della realizzazione di opere pubbliche quali il depuratore, la discarica di RSU comunale, lo svincolo autostradale nell area degli Stagnoni e il viadotto della nuova strada per Lerici, sia delle attività legate al porto mercantile. I punti nodali della rete viaria più direttamente interessati dal traffico indotto dalle attività della centrale sono: lo svincolo dell asse raccordo autostradale - via Carducci che sfocia in via Valdilocchi; la via San Bartolomeo all incrocio con via Valdilocchi; la via Sarzana (SS Aurelia) all altezza della zona Melara. Informazioni sul traffico indotto dalla centrale sono riportate nel paragrafo aspetti ambientali. Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 23

23 Figura 8 Planimetria dell impianto (scala 1:12.000) 24 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

24 L attività produttiva L impianto Eugenio Montale è dedicato alla sola produzione di energia elettrica mediante l esercizio di una unità termoelettrica convenzionale prevalentemente alimentata a carbone e di due unità a ciclo combinato alimentate a gas naturale. L energia prodotta viene immessa nella rete elettrica nazionale di trasporto, gestita dalla Società Terna. Il grafico 3 riporta l energia immessa in rete negli ultimi anni. Grafico 3 Energia netta prodotta dall impianto e immessa nella rete elettrica nazionale di trasporto (miliardi di kwh) Grafico 4 Combustibili utilizzati per la copertura del fabbisogno di calore espresso in tep (L abbreviazione tep sta per tonnellate equivalenti di petrolio che è una misura convenzionale delle quantità di calore: un tep equivale a 10 milioni di kcal). 4,5 4,6 4,5 4, ,16 34,16 63,74 1,95 0,15 26,15 69,40 4,30 0,08 21,02 77,45 1,44 0,18 25,82 72,00 2,00 % da gasolio % da gas naturale % da carbone % da olio calore utilizzato (tep) Il contributo percentuale di ciascun combustibile al fabbisogno complessivo di calore è mostrato nel grafico 4 Sull unità 3 alimentata a carbone, in alcune fasi di esercizio in particolare durante gli avviamenti si utilizzano anche olio combustibile, metano e gasolio. Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 25

25 A seguito dell introduzione della borsa dell energia, si è avuta una significativa variazione delle ore di funzionamento annuali delle diverse unità produttive; si è verificato infatti un sensibile aumento percentuale del funzionamento della sezione a carbone a discapito dei cicli combinati. Per le caratteristiche intrinseche dei diversi cicli produttivi, il rendimento complessivo della centrale è perciò diminuito nel corso degli anni, passando da 40,86 kcal/kwh del 2005 a 39,17 kcal/kwh del Profilo storico della produzione e dell evoluzione progettuale L inizio delle attività di costruzione della centrale risale al mese di gennaio Le quattro unità, aventi una potenza efficiente lorda complessiva di kw elettrici, entrarono in servizio per la produzione commerciale progressivamente dal 1962 al 1968 e precisamente: unità 1 da kw dal 1962 unità 2 da kw dal 1964 unità 3 da kw dal 1967 unità 4 da kw dal I combustibili utilizzati erano carbone, olio combustibile denso (OCD) e, per le sole fasi di avviamento, gasolio. A seguito dell entrata in vigore del DPR 203/88 è stato necessario adeguare gli impianti per ridurre le emissioni ai livelli massimi fissati, in applicazione del DPR stesso, dal DM 12 luglio 1990 linee guida per il contenimento delle emissioni inquinanti degli impianti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione. Il progetto di adeguamento, autorizzato dal Decreto MICA del 29 gennaio 1997, oltre che alla riduzione delle emissioni è stato orientato anche alla riduzione del calore scaricato a mare dalle acque di raffreddamento. Con l emanazione della legge 319/1976 erano stati infatti introdotti limiti sull incremento termico delle acque di raffreddamento che risultarono critici nella stagione estiva per lo scarico della centrale, tanto che, nel 1991, venne disposta la revoca dell autorizzazione allo scarico e l impianto rimase fermo per oltre due anni. I principali interventi attuati sono stati: messa fuori servizio dell unità 4; sostituzione della ciminiera dell unità 3, alta 170 m, con la ciminiera dell unità 4, alta 220 m, per assicurare una maggiore dispersione dei fumi emessi; adeguamento ambientale dell unità 3 per l alimentazione a carbone, con il potenziamento del precipitatore elettrostatico (PE) e l installazione di impianti di abbattimento degli ossidi di azoto (DeNO x ) e degli ossidi di zolfo (DeSO x ); 26 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

26 trasformazione delle unità 1-2 in ciclo combinato con alimentazione a gas naturale. Tali interventi hanno comportato un depotenziamento elettrico dell intero sito da kw a circa kw. Per contro, si è avuto un aumento del rendimento medio complessivo dal 40% al 47% (riferito alla potenza massima), con un conseguente minor rilascio di energia termica nella rada del golfo. Il primo parallelo delle nuove unità 1 e 2 a ciclo combinato è stato effettuato rispettivamente il 1 dicembre 1999 e il 12 maggio Entrambe le sezioni sono state messe a regime, come previsto dall articolo 8 del DPR 203/88, in data 3 febbraio La sezione 3, dopo l adeguamento ambientale, è rientrata in servizio il 1 novembre 2000 ed è stata messa a regime il 27 settembre La riduzione delle emissioni ottenuta è stata notevole: l emissione specifica di biossido di zolfo si è ridotta da circa 3,5 g/kwh a circa 0,55 g/kwh (84%); l emissione specifica di ossidi di azoto si è ridotta da circa 2,5 g/kwh a circa 0,50 g/kwh (80%); l emissione specifica di anidride carbonica si è ridotta da circa 830 g/kwh a circa 700 g/kwh (15%). Oltre alla riduzione delle emissioni, il progetto di adeguamento ha comportato la riduzione notevole di altri impatti ambientali. I principali interventi e i benefici ambientali ottenuti si riassumono come segue: Eliminazione dei sistemi ad acqua per l estrazione delle ceneri. Con l estrazione a secco si hanno maggiori possibilità di recupero delle ceneri e l eliminazione della decantazione delle ceneri nei bacini. Ciò consente il recupero delle aree, destinandole ad altri usi consentiti. Realizzazione di un impianto di dissalazione a osmosi inversa per la produzione di acqua industriale destinata all esercizio del desolforatore, permettendo la riduzione del consumo di acqua potabile. Eliminazione di circa t di materiali contaminati da amianto. Tali materiali sono stati destinati in gran parte all inertizzazione mediante un processo di vetrificazione ad altissima temperatura effettuato in un apposito impianto in Francia. Eliminazione di tutto il macchinario elettrico contenente oli contaminati da PCB. Riduzione della capacità di stoccaggio del combustibile liquido con demolizione di un serbatoio da m 3, di due serbatoi del gasolio da 50 m 3 cadauno e di quattro serbatoi giornalieri OCD da m 3. Demolizioni delle ciminiere delle unità 1, 2 e 3 con miglioramento dell impatto visivo. Trasformazione del sistema di raffreddamento olio turbine con acqua di mare da circuito aperto a circuito chiuso per evitare sversamenti in caso di avaria (unità 1, 2 e 3). Ristrutturazione dell intero impianto antincendio con nuove pompe e serbatoi Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 27

27 e compartimentazione e/o segregazione di parti di impianto per prevenzione incendi e miglioramento della gestione delle emergenze. Potenziamento dell impianto di trattamento reflui, specificatamente per i reflui derivanti dal DeSO x e riconfigurazione dell intera rete fognaria. Riduzione delle emissioni dai punti non principali con l impiego di tecnologie più avanzate e l adozione di filtri assoluti sugli scarichi dei vapori di olio. Riduzione del livello di rumore emesso per depotenziamento intrinseco del ciclo produttivo. Riduzione delle linee elettriche di collegamento delle unità di produzione con l'esistente stazione da cinque a tre linee. Realizzazione di un impianto di evaporazione ed essiccamento dei reflui prodotti dal desolforatore con azzeramento di tale contributo alle acque di scarico e incremento della possibilità di riutilizzo delle acque interne. Descrizione del processo produttivo Una unità termoelettrica è composta da una parte termica e una elettrica. La parte termica utilizza il calore contenuto nei combustibili fossili per generare un fluido ad alta temperatura e in pressione: il fluido può essere vapor d acqua surriscaldato o direttamente i fumi prodotti dalla combustione. Il fluido così generato attraversa la turbina che è una macchina capace di trasformare l energia termica contenuta nel fluido in energia meccanica di rotazione. Le turbine possono essere pertanto costruite per funzionare con vapore o con i gas della combustione. La parte elettrica è essenzialmente costituita dall alternatore che è una macchina capace di trasformare energia meccanica in energia elettrica. Turbina e alternatore hanno entrambi una parte fissa e una parte mobile rotante (dette rotori). I due rotori sono rigidamente collegati, cosicché il rotore della turbina azionata dal fluido che lo attraversa fornisce l energia meccanica necessaria al rotore dell alternatore per ottenere energia elettrica. I principali elementi che caratterizzano una unità termoelettrica sono il fluido utilizzato, i tipi di combustibili utilizzati, la potenza erogabile con continuità dall alternatore (detta potenza lorda efficiente). La centrale Eugenio Montale è attualmente in grado di erogare una potenza elettrica lorda complessiva di kw utilizzando le seguenti unità: Unità 1, ciclo combinato da kw alimentato con gas naturale; Unità 2, ciclo combinato da kw alimentato con gas naturale; Unità 3, impianto a vapore da kw alimentato prevalentemente con carbone. La preesistente unità 4 da kw è stata demolita. Il gas naturale è fornito dalla SNAM tramite gasdotto. 28 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

28 La terza unità è alimentata con un mix carbone, olio combustibile denso, con prevalenza di carbone. Carbone e olio sono approvvigionati via mare. Dal porto della Spezia, dove vengono scaricati su un apposito pontile asservito alle attività Enel, carbone e olio raggiungono l impianto mediante un nastro di trasporto e un oleodotto. Figura 9 Turbina a vapore e alternatore del ciclo combinato Impianti a ciclo combinato Questo tipo di impianto si chiama combinato perché è composto da due diversi cicli termodinamici: il primo usa direttamente i fumi della combustione in una turbina a gas, il secondo usa il vapore prodotto con i fumi di scarico della turbina a gas. Combinando i due cicli si aumenta notevolmente il rendimento, che raggiunge circa il 55% rispetto al 38% circa di un ciclo a vapore tradizionale. Ciascun ciclo combinato è costituito da un turbogas alimentato a metano capace di erogare kw utilizzando una portata di gas naturale di circa m 3 /h, da un generatore di vapore a recupero (GVR) che, utilizzando i gas di scarico del turbogas che hanno una temperatura di circa 615 C, produce vapore surriscaldato che alimenta una turbina a vapore collegata a un alternatore capace di erogare una potenza di kw. Le principali macchine del ciclo a gas sono in sequenza (vedi figura 10): il compressore, la camera di combustione, la turbina, l alternatore e il trasformatore. Le principali macchine del ciclo a vapore sono il generatore di vapore a recupero (GVR), la turbina, il condensatore, l alternatore e il trasformatore. Il vapore attraversando la turbina si espande e si raffredda, cedendo così la sua energia termica che si trasforma in energia meccanica attraverso il rotore della turbina. In uscita dalla turbina, allo stato di vapore saturo (vapore con poche goccioline di condensa), il vapore stesso raggiunge il condensatore, dove il raffreddamento con acqua di mare provoca la condensazione completa di tutto il vapore e l acqua di condensa si raccoglie sul fondo dell apparecchiatura da dove è prelevata e pompata nuovamente nel GVR. L acqua di mare per il raffreddamento è prelevata e restituita nella rada del golfo tramite canali sotterranei (vedi figura 8). La tensione elettrica di funzionamento degli alternatori è di V, per poter immettere energia elettrica nella rete di trasmissione ad alta tensione è necessario elevare il suo livello di tensione fino a V attraverso i trasformatori elettrici. Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 29

29 Figura 10 Schema di funzionamento del ciclo combinato Impianto a carbone Si tratta di un impianto a vapore classico il cui funzionamento è del tutto analogo alla sezione a vapore del ciclo combinato. Con la sola eccezione che non esiste un generatore di vapore a recupero ma una caldaia che utilizza carbone o un mix olio carbone. Alla massima potenza la portata di carbone è pari circa a 200 t/h. Come combustibili di supporto nelle fasi di avviamento si utilizzano gasolio e gas naturale. La figura 11 mostra le componenti principali del ciclo a vapore, che sono la caldaia, la turbina, il condensatore e l alternatore e, sul percorso dei fumi tra caldaia e camino, gli impianti di abbattimento dei principali inquinanti prodotti dalla combustione vale a dire gli ossidi di azoto, le polveri e gli ossidi di zolfo. I sistemi di depurazione dei fumi installati rappresentano la migliore tecnologia disponibile in ambito internazionale, per l abbattimento di tali sostanze, infatti tali tecnologie sono tra quelle individuate nell ambito dell applicazione della Direttiva 96/61/CE meglio conosciuta come Direttiva IPPC. 30 Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia

30 I sistemi di depurazione dei fumi Abbattimento degli ossidi di azoto (NO x ) L impianto, chiamato denitrificatore catalitico (DeNO x ), utilizzando ammoniaca (NH 3 ), trasforma gli ossidi di azoto (NO x ) in azoto molecolare (N 2 ) e acqua: la reazione avviene a 350 C in presenza di un opportuno catalizzatore. L iniezione di ammoniaca è regolata da un sistema di controllo che adegua la quantità di ammoniaca in funzione della misura degli ossidi a monte e valle del reattore. Per verificare il corretto funzionamento di tutto il sistema, è misurata in continuo l ammoniaca non reagita nei fumi. Periodicamente è verificato lo stato del catalizzatore. Oltre all abbattimento finale i valori di emissione di NO x sono controllati anche mantenendo ai livelli più bassi possibile le quantità che si formano in caldaia. Ciò si ottiene gestendo correttamente un particolare sistema di bruciatori installato in occasione degli interventi di adeguamento ambientale: si tratta dei cosiddetti bruciatori lownox che, mantenendo relativamente basse le temperature di fiamma, contengono la formazione degli ossidi di azoto. Elettrofiltri (precipitatore elettrostatico) Per l abbattimento delle polveri, costituite essenzialmente dalle ceneri di carbone, si usano captatori elettrostatici (elettrofiltri) che hanno una efficienza di abbattimento superiore al 99%. Le particelle vengono fatte transitare all interno di un intenso campo elettrico: la disposizione degli elettrodi che generano il campo è tale che una prima serie elettrizza le particelle e una seconda serie, di segno opposto, le attira e le fa precipitare mediante scuotimento sul fondo dell apparecchiatura da dove vengono estratte per via pneumatica. Desolforatore (DeSO x ) L impianto di desolforazione (DeSO x ) rimuove l anidride solforosa (SO 2 ) presente nei fumi, proveniente dalla reazione di combustione dello zolfo presente nel combustibile. Il processo, chiamato assorbimento a umido calcare/gesso, consiste nel far assorbire l anidride solforosa dal calcare (CaCO 3 ) in sospensione acquosa: si forma così solfato di calcio, vale a dire gesso, direttamente utilizzabile in edilizia. Il sistema è in grado di garantire un abbattimento di SO 2 non inferiore all 80%. Come calcare si usa prevalente la marmettola, cioè i residui delle attività di segagione e lucidatura del marmo. La tecnologia utilizzata permette di ottenere gesso con umidità residua del 10% e purezza minima dell 85%, ciò grazie anche alla efficacia di abbattimento dei captatori elettrostatici. Enel Dichiarazione ambientale 2008 UB La Spezia 31

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