Sezione 3: Programma 66 pag Per gli incombenti di direzione politica e di controllo:

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1 Sezione 3: Programma 66 pag. 217 Programma: 66 VALORIZZARE E RINFORZARE LA DIMENSIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE DELLA PROVINCIA DI TORINO Responsabile: Per gli incombenti di direzione politica e di controllo: Presidente Antonio Saitta Assessore al Bilancio, Personale, Relazioni Internazionali Assessore alle Attivita' Produttive, Conconcertazione Territoriale, Societa' Partecipate, Sistema Informativo, Progetti Europei Per la gestione: Coordinatore Interarea Servizi Produttivi E Alla Persona Direttore Dell' Area Area Attivita' Produttive Dirigente Del Servizio Relazioni E Progetti Europei E Internazionali Descrizione del programma Rafforzamento della dimensione internazionale ed europea della Provincia di Torino attraverso il potenziamento della cooperazione europea e della cooperazione allo sviluppo della diplomazia municipale Motivazione delle scelte In un contesto caratterizzato, da un lato, dalla presa di coscienza del crescente ruolo che gli attori locali svolgono nelle politiche europee e internazionali e, dall altro, dalla recessione che, a partire dall economia globale, provoca inevitabili ricadute sul sistema economico e produttivo del territorio imponendo un deciso rafforzamento dell attività finalizzata alla ricerca di finanziamenti europei per il territorio, la Provincia di Torino, forte di un importante esperienza maturata nell ultimo decennio che ha generato una crescita graduale e qualitativa intende, nel corso del triennio e globalmente nel presente mandato amministrativo, rinforzare le politiche delle relazioni internazionali situando le stesse all interno di un quadro strategico di programmazione affinché l internazionalizzazione del territorio provinciale possa essere coerente, efficace, efficiente, durevole e finalizzata, in prima luogo, a contribuire alla ripresa economica del territorio. Attraverso una azione sempre più integrata e articolata con le altre istituzioni soprattutto a livello regionale e locale, la Provincia di Torino a partire dall importante ruolo internazionale assunto a seguito della presidenza di Arco Latino (attualmente unica rete internazionale di enti di area vasta attiva nell area del Mediterraneo) intende caratterizzarsi sempre più come soggetto attivo, dinamico e propositivo sia attraverso il potenziamento dell attività di cooperazione europea che attraverso il

2 pag. 218 Sezione 3: Programma 66 potenziamento dell attività di cooperazione allo sviluppo nelle aree geografiche ritenute strategicamente rilevanti per il territorio provinciale. Ne sono prova l attenzione e le azioni di sensibilizzazione anche politica affinché la crisi economica in atto non comprometta le politiche di cooperazione internazionale e nel contempo l impegno per riacquistare un ruolo guida in organismi quali l Agenzia per la cooperazione locale e il Coordinamento Comuni per la pace, i cui Statuti sono stati di recente rivisti e riapprovati. A partire dal mese di ottobre 2011 la Provincia di Torino ha infatti assunto in via diretta la co-direzione dell Agenzia di Cooperazione degli enti Locali ACEL, in collaborazione con il Comune di Torino in una logica sia di razionalizzazione dei costi del personale dell agenzia stessa, sia al fine di imprimere alle attività dell agenzia un potenziamento delle attività strumentali e di service agli enti pubblici associati. Ai fini di una gestione unitaria e coordinata dei fondi europei nonché dei fondi provenienti da altri organismi internazionali si ritiene opportuno procedere ad una reinternalizzazione delle attività svolte dall Agenzia di Cooperazione degli enti Locali (ACEL) con conseguente liquidazione della medesima struttura. La Provincia intende inoltre proseguire il suo impegno nel lavoro di costruzione di una cittadinanza attiva europea attraverso lo sportello Europe Direct : in particolare, favorendo la conoscenza dell Europa da parte dei giovani, intende mantenere la promozione di specifiche iniziative sul territorio di formazione e informazione. A partire dal luglio 2011 la sede di Europe Direct si è spostata nei locali attigui all Ufficio delle Relazioni con il pubblico in Via Maria Vittoria 12, perseguendo così una sostanziale riduzione delle spese di gestione e manutenzione, pur mantenendo tutte le caratteristiche del servizio: sportello per i cittadini, attività per la scuola, incontri informativi e di approfondimento tematico sul territorio, consulenza e assistenza per il reperimento di informazioni sui finanziamenti europei rivolta a cittadini, imprese, associazioni e Comuni. Attraverso Europe Direct la Provincia di Torino proseguirà inoltre il suo impegno nel favorire il più possibile l accesso alle Istituzioni Europee, alle informazioni dell Unione Europea e ai finanziamenti comunitari non solo per i cittadini, ma anche per la società civile e i comuni della Provincia di Torino Finalità da conseguire Nell ambito delle funzioni e delle attività elencate nel precedente paragrafo Descrizione del programma, vengono qui indicate alcune finalità più specifiche. 1. Rafforzamento dell attività della Provincia di Torino in ambito europeo e internazionale sia implementando l attività di ricerca di finanziamenti europei finalizzata alla realizzazione di progetti strategicamente rilevanti per il territorio, sia accrescendo la visibilità dell ente provincia in aree geografiche ritenute rilevanti attraverso un potenziamento dell attività di lobby negli organismi internazionali. 2. Rafforzamento dell azione internazionale, solidale e di progettazione europea delle collettività locali della Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

3 Sezione 3: Programma 66 pag. 219 Attività direttamente connesse al Programma RAFFORZAMENTO DELLA DIMENSIONE INTERNAZIONALE ED EUROPEA DELLA PROVINCIA DI TORINO Assessore/i Vana, D Acri Modalità esecutive - rafforzamento della struttura interna all Ente potenziamento della cooperazione europea: rinforzare le relazioni istituzionali con altri governi locali europei rinforzare e implementare una rete dei comuni della provincia per la cooperazione lavorare con le istituzioni regionali e nazionali attive all interno dell Unione Europea offrire un supporto tecnico e politico ai governi locali della provincia in relazione alle politiche europee e alla progettazione europea - potenziamento della cooperazione allo sviluppo: promuovere politiche di cooperazione internazionale al livello locale, anche attraverso progetti di mobilità internazionale di studenti e ricercatori universitari piemontesi sensibilizzare la cittadinanza alle ragioni delle diseguaglianze nello sviluppo e promuovere iniziative di educazione alla pace favorire la municipalizzazione e lo sviluppo locale nei paesi in via di sviluppo - il potenziamento della diplomazia municipale e: costruire uno spazio di dialogo e di sviluppo di azioni volte a favorire la ricerca di ambiti di interesse comune al fine di individuare e mettere a punto un nuovo modello di diplomazia municipale sostenere il potenziamento dei poteri locali in quanto nuovi attori delle relazioni europee e internazionali promuovendo creazioni di reti e di coordinamenti a livello politico e tecnico incoraggiare la partecipazione della Provincia e dei comuni alle iniziative delle Istituzioni Europee e delle Nazioni Unite promuovere la pace e il rispetto dei diritti umani con azioni di sensibilizzazione presso istituzioni o la società civile della provincia. Liquidazione dell Agenzia di Cooperazione degli enti Locali (ACEL) Cronoprogramma complessivo Struttura: Coord. I., Area, Servizio Coordinamento Interarea: Dott.ssa Carla Gatti Area Attività produttive: Dott. Antonio Parrini Servizio Relazioni Internazionali e Progetti Europei: Dott.ssa Carla Gatti

4 pag. 220 Sezione 3: Programma Investimento Per la realizzazione del programma sono previste le seguenti spese di investimento: ,00 0,00 0, Erogazione di servizi di consumo Per la realizzazione del programma, la spesa per erogazione di servizi di consumo programmata è , , , Risorse umane da impiegare Quota parte del personale assegnato ai Servizi che partecipano alla realizzazione del programma (vedi schede delle attività direttamente connesse al Programma) Risorse strumentali da impiegare Quota parte delle risorse strumentali assegnate ai Servizi che alla realizzazione del programma (vedi schede delle attività direttamente connesse al Programma) Coerenza con il piano regionale di settore In riferimento al presente programma non risultano approvati Piani regionali di settore Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

5 Sezione 3: Programma 66 pag Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma ENTRATE (in Euro) Entrate specifiche: Stato Regione Piemonte Unione Europea Cassa Depositi e Prestiti, credito sportivo, istituti di previdenza Altri indebitamenti (1) Altre entrate TOT. Entrate specifiche (A) Proventi dei servizi (B) Quote di risorse generali (C) Totale (A+B+C) (1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili 3.6 Spesa prevista per la realizzazione del programma % sul TOT. % sul TOT. % sul TOT. IMPIEGHI (in Euro) Euro Euro Euro Spesa Corrente consolidata (a) ,07% ,07% ,07% Spesa Corrente di sviluppo (b) ,93% ,93% ,93% Spesa Corrente ,00% ,00% ,00% Spesa per investimento - 0,00% - 0,00% - 0,00% Totale ,00% ,00% ,00% Incidenza sulle spese finali dell'ente, Titoli I e II 0,04% 0,04% 0,04%

6 pag.222 Sezione 3:Programma 67 Programma: 67 RIORDINO DEL SISTEMA DELLE PARTECIPAZIONI Responsabile: Per gli incombenti di direzione politica e di controllo: Assessore alle Attivita' Produttive, Conconcertazione Territoriale, Societa' Partecipate, Sistema Informativo, Progetti Europei. Per la gestione: Segretario Generale Direttore Dell' Area Istituzionale Dirigente Del Servizio Partecipazioni Descrizione del programma Riordino e razionalizzazione delle partecipazioni societarie della Provincia di Torino, in attuazione delle norme vigenti e della Deliberazione del Consiglio Provinciale 31/03/2009 n / Motivazione delle scelte La Provincia di Torino, nel corso degli anni, ha fatto ampio ricorso ad istituti di diritto civile (società, associazioni, consorzi, comitati, fondazioni) sia per il raggiungimento della propria finalità istituzionale generale di Ente promotore dello sviluppo economico e sociale del proprio territorio, sia per svolgere funzioni specifiche all interno di ambiti riconducibili alle proprie competenze istituzionali, come definite dal TUEL e dallo Statuto provinciale. Attualmente, la Provincia di Torino partecipa a trentatre società di capitali. Di queste, sedici sono società per azioni, cinque sono società a responsabilità limitata, dieci sono società consortili a responsabilità limitata o per azioni ed una è qualificata società cooperativa per azioni. In relazione ai criteri dettati dal codice civile e tenuto conto della quota di partecipazione, di dette società solo tre sono soggette a controllo. Il quadro attuale è caratterizzato da una relativa frammentazione delle partecipazioni, che può risultare in parte disfunzionale rispetto alla necessità di intervenire in modo organico e coordinato sul territorio, ed impone una riflessione sull efficacia degli strumenti utilizzati in rapporto alla qualità e quantità dei servizi da essi prodotti. Ripartizione delle partecipate per aree di attività Al fine di dare una visione d insieme del portafoglio provinciale ed effettuare un analisi dell andamento generale, le diverse partecipazioni sono state suddivise in macro aree sulla base dell attività svolta. Sono stati tenuti distinti gli enti in liquidazione, quelli in dismissione e le partecipate in recesso. Di seguito si riporta la ripartizione delle partecipate per aree di attività. Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

7 Sezione 3: Programma 67 pag. 223 Aree di attività AGRO-ALIMENTARE FINANZIARIE INCUBATORI DI IMPRESE PARCHI TECNOLOGICI Denominazione organismo partecipato Quota % di capitale sociale posseduta al 31/12/2010 CRAB. s.c.r.l. 61,82% CRESO S.c.r.l. 1,82% Banca Popolare Etica S.c.p.A. 0,17% Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. 0,76% Finpiemonte S.p.A. 0,74% Fondazione Torino Wireless 2,35% Incubatore del Politecnico SCPA - I3P SCPA 16,67% Società per la Gestione Incubatore Di Imprese - 213T SOC. CONS. A R.L. 25,00% Bioindustry Park Silvano Fumero S.p.A. 22,83% Environment Park S.p.A. 11,72% Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica del Territorio della Provincia di Torino - Turismo Torino e Provincia 15,10% C.U.E.A.- Consorzio per la Form.Univers.in Ec Az 6,97% Ceipiemonte S.c.p.A. Centro Estero per l'internazionalizzazione S.c.p.a. 3,00% 44,72% (sul PROMOZIONE, SVILUPPO capitale) Consorzio Insediamenti Produttivi del Canavese TERRITORIALE E 32,84% (sulle FORMAZIONE quote) COREP - Consorzio ricerca ed educazione permanente 10,00% CORIPE PIEMONTE 3,49% Fondazione 20 Marzo ,00% Pracatinat S.c.p.a. 17,11% R.S.A. S.r.l. 20,00% Torino Nuova Economia S.p.A. 10,00% RISORSE IDRICHE ED IREN S.P.A 0,36% ENERGETICHE SMAT S.p.A. 0,02% C.S.I. - PIEMONTE 6,60% TECNOLOGICO- CIC S.c.r.l. 8,47% INFORMATICO CONSORZIO TOPIX 0,30% 5T SRL 5,00% AGENZIA PER LA MOBILITA' METROPOLITANA 12,50% ATIVA IMMOBILIARE S.p.A. 17,65% ATIVA S.p.A. 17,65% TRASPORTI E AUTOSTRADA ALBENGA-GARESSIO-CEVA INFRASTRUTTURE 10,00% S.p.A. Holding Infrastrutture Provincia di Torino S.r.l. a socio unico 100,00% 1 S.A.G.A.T. S.p.A. 5,00% SITAF S.p.A. 8,69% 1 La società è stata costituita il giorno 11 febbraio 2011

8 pag.224 Sezione 3:Programma 67 PARTECIPATE IN LIQUIDAZIONE AGENZIA REGIONALE PROMOZIONE TURISTICA DEL PIEMONTE in liquidazione 0,42% ASSOT S.R.L. IN LIQUIDAZIONE 30,26% ATL 2 - Montagne OLIMPICHE (in liquidazione) 41,64% CANAVESE SVILUPPO S.r.l. in liquidazione 20,00% P.I.S.T.A. S.p.A. in liquidazione 6,29% TECHFAB S.r.l. IN LIQUIDAZIONE 67,28% PARTECIPATE IN RECESSO RTM S.p.A. 15,15% PARTECIPATE IN DISMISSIONE C.A.A.T. S.c.p.A. 1,24% CHIVASSO INDUSTRIA S.p.A. - CHIND S.p.A. 15,00% ICARUS S.c.p.A. 7,65% INTECH S.c.r.l. 33,33% VIRTUAL REALITY & MULTIMEDIA PARK SPA 0,03% Riordino delle partecipazioni provinciali Stato di attuazione In ossequio alle disposizioni introdotte con la Legge Finanziaria 2008 (Legge 24 dicembre 2007, n. 244 e s.m.i.) il Consiglio Provinciale, con deliberazione n /2008 in data 31 marzo 2009, ha effettuato la ricognizione delle partecipazioni in società e consorzi che perseguono finalità istituzionali ovvero sono rivolte alla produzione di servizi di interesse generale, al fine di attuare il riordino delle stesse ai sensi dell art. 3, comma 27 e seguenti della citata Legge e procedere alla cessione di quelle per le quali non sussistono i presupposti di mantenimento 2. Con il provvedimento su indicato, il Consiglio Provinciale ha deliberato di procedere al riordino delle partecipazioni della Provincia di Torino dando mandato alla Giunta Provinciale di predisporre un piano operativo sulla base dei seguenti indirizzi: 2 Il Consiglio Provinciale ha ritenuto non sussistenti i presupposti di cui all art. 3, comma 27, della Legge Finanziaria 2008 per il mantenimento della partecipazione provinciale nelle società di seguito individuate: 1. S.I.TRA.CI. S.P.A., 2. VIRTUAL REALITY & MULTI MEDIA PARK S.P.A., 3. AGENZIA DELLA PIETRA S.R.L., 4. INTECH CONSORZIO A R.L., 5. C.A.A.T. S.C.P.A., 6. CANAVESE SVILUPPO S.P.A., 7. CHIND CHIVASSO INDUSTRIA S.P.A., 8. ICARUS S.C.P.A., 9. R.T.M. S.P.A., 10. TECHFAB S.R.L., Le società partecipate da conferire nella costituenda holding per i servizi generali sono: 1. IREN S.p.A. (già IRIDE S.p.A.) 2. S.M.A.T. - SOCIETÀ METROPOLITANA ACQUE TORINO S.p.A. 3. AUTOSTRADA ALBENGA-GARESSIO-CEVA S.p.A. 4. ATIVA - AUTOSTRADA TORINO-IVREA-VALLE D'AOSTA S.p.A. 5. S.A.G.A.T. AEROPORTO DI TORINO S.p.A. 6. S.I.T.A.F. - SOCIETÀ ITALIANA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS S.p.A. Le società e gli enti partecipati da conferire nella holding per lo sviluppo territoriale sono: 1. I3P - SOCIETÀ PER LA GESTIONE DELL'INCUBATORE D'IMPRESA DEL POLITECNICO DI TORINO S.c.p.A. 2. 2I3T - INCUBATORE DI IMPRESE DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO S.c.r.L. 3. FONDAZIONE TORINO WIRELESS 4. BIOINDUSTRY PARK DEL CANAVESE S.p.A. 5. ENVIRONMENT PARK S.p.A. 6. ASSOT S.r.l. 7. C.D.T.C. CONSORZIO PER IL DISTRETTO TECNOLOGICO DEL CANAVESE (incorporato nel C.I.P.CA.) 8. C.I.P.CA. - CONSORZIO PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI DEL CANAVESE 9. T.N.E. TORINO NUOVA ECONOMIA S.p.A. 10. BANCA POPOLARE ETICA S.c.p.A Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

9 Sezione 3: Programma 67 pag. 225 a) ottimizzare e raccordare preliminarmente il perseguimento delle finalità di ciascun ente e ciò anche attraverso operazioni di fusione e di accorpamento (previo, per quanto necessario, le opportune trasformazioni), operando in primo luogo nei confronti di soggetti che perseguono missioni analoghe o similari o insistono in ambiti territoriali comuni e appaiono non sufficientemente corredati sul piano delle dotazioni patrimoniali; b) costituire, al fine di rendere più efficiente la gestione delle partecipazioni dell Ente, due holding (che recepiscano dalla Provincia le linee guida e siano poi autonome nel tradurle in indirizzi più specifici per le varie partecipate) alle quali conferire tutte le partecipazioni provinciali nei settori dei servizi di interesse generale e dello sviluppo territoriale; c) proporre la partecipazione nelle due holding sopra indicate, in ragione delle specifiche missioni, agli enti pubblici già soci delle società conferende dalla Provincia ed in particolare alle finanziarie strumentali della Regione Piemonte (Finpiemonte S.p.A. e Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.,) ed agli altri soggetti pubblici le cui politiche influenzano il territorio provinciale (Camera di Commercio, Università e Politecnico di Torino, Comune di Torino, Comuni sedi dei Circondari provinciali). Tali indirizzi consiliari non hanno perso di attualità in ragione delle sopravvenute norme fra cui, in particolare, la Legge n. 69/2009, il Decreto Legge n. 78/2009 convertito in Legge n. 102/2009, il Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito in Legge n. 122/2010, la manovra finanziaria In esecuzione degli indirizzi sopra esposti: - con provvedimento del Consiglio Provinciale n /2010 del 15 luglio 2010 è stata autorizzata la costituzione della Società Holding Infrastrutture Provincia di Torino, società a responsabilità limitata (siglabile IPT S.r.l.) con sede in Torino, interamente partecipata dalla Provincia di Torino, avente ad oggetto sociale lo svolgimento delle seguenti attività: gestione delle partecipazioni conferite dalla Provincia di Torino nei settori delle infrastrutture e dei servizi generali; acquisizione e gestione di partecipazioni in società ed enti con finalità di realizzazione e/o gestione di opere pubbliche. Nel corso del 2010 sono state avviate le attività peritali necessarie alla costituzione della holding, avvenuta in data 11 febbraio A tale società è stata conferita la partecipazione posseduta dalla Provincia nella società Iren S.p.A. (già Iride S.p.A.), e ad oggi è previsto che saranno conferite nei mesi venturi quelle detenute in AT.I.V.A. - Autostrada Torino Ivrea Valle d'aosta S.p.A., e S.I.T.A.F. - Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus S.p.A. - per quel che attiene la prevista costituzione della Holding nel settore dello sviluppo territoriale 3, la Provincia ha avviato nel corso del 2010 una fase di interlocuzione con gli altri soggetti pubblici che sono coattori necessari ed indispensabili dei processi di sviluppo che intervengono nel nostro territorio, in particolare con la Regione Piemonte e la Città di Torino. Più precisamente alla Regione Piemonte e alla Città di Torino è stato proposto di elaborare un piano operativo che, partendo dai documenti di programmazione di ciascun Ente, riorganizzi l intero sistema delle società in cui gli stessi partecipano congiuntamente nella compagine sociale, attraverso l opportunità di raccordi, possibilità di concambi, eventuali operazioni di fusione e trasformazione. Il rapporto con gli altri enti procede a rilento, anche a causa delle difficoltà insite con l avvio delle nuove amministrazioni. - gli obiettivi di dismissione delle quote di partecipazione nelle società non ritenute più strettamente necessarie come indicate nella deliberazione consiliare di riordino sono stati perseguiti nei termini che seguono: - nel corso dell anno 2010 è stato esercitato il diritto di recesso da S.I.TRA.CI. S.p.A. e R.T.M. S.p.A., ricorrendone i presupposti di legge. Per quanto riguarda S.I.TRA.CI. il relativo procedimento è concluso, mentre per R.T.M. è attualmente in corso un 3 Tra le società di cui era previsto il conferimento nella Holding sviluppo territoriale nel corso del 2010 la società Assot s.r.l. è stata sciolta e messa in liquidazione (deliberazione dall'assemblea Straordinaria dei Soci in data 4 agosto 2010).

10 pag.226 Sezione 3:Programma 67 giudizio arbitrale avendo la Società non riconosciuto il diritto del socio Provincia a recedere; - sono state poste in liquidazione le società TECHFAB S.r.l. (deliberazione dell'assemblea Straordinaria dei Soci del 4 giugno 2010), Agenzia della Pietra s.r.l. (deliberazione dell assemblea sociale del 2 agosto 2010) e Canavese Sviluppo s.r.l. (deliberazione dell assemblea sociale del 29 giugno 2011). Il Consiglio Provinciale ha autorizzato specificatamente e tempo debito le decisioni assembleari; - Per quanto concerne la società Intech s.c.r.l. la Provincia di Torino ha instaurato un giudizio arbitrale teso al recesso dalla società con restituzione delle somme versate dalla Provincia a titolo di capitale; - per quanto riguarda le restanti società da dismettere 4 sono state avviate nel corso del 2010 le necessarie attività peritali. La situazione economica generale e di mercato sconsiglia in questa fase l avvio di procedure di alienazione volte al pubblico, pena la svalutazione degli assets da dismettere. Anche in ragione di ciò, e tenuto conto del rapporto instaurato con gli altri soci pubblici, in particolare Regione Piemonte e Comune di Torino, si ritiene che il processo di razionalizzazione delle partecipate avviato potrebbe essere perseguito, anche attraverso operazioni di concambio con i suddetti Enti nei settori strategici per ciascuno di essi e che potrebbe coinvolgere per quanto riguarda la Provincia di Torino la cessione delle quote di partecipazione in Icarus, Virtual Reality & Multi Media Park S.p.A., C.A.A.T. S.c.p.A. e Chind S.p.A Sul punto prime e generiche manifestazioni di interesse sono state formulate da parte del Comune di Torino e della Regione Piemonte Finalità da conseguire Nell ambito delle funzioni e delle attività elencate nel precedente paragrafo Descrizione del programma, vengono qui indicate alcune finalità più specifiche. 1) Attuazione della deliberazione assunta dal Consiglio Provinciale per la revisione e riordino delle partecipazioni provinciali che prevede la dismissione delle società considerate non più coerenti per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente e il raggruppamento per missione delle partecipazioni possedute in 2 holding (D.C.P. 31/03/2009 N /2008); 2) Incremento della presenza di giovani e di donne con requisiti di competenza e affidabilità fra le persone nominate dalla Provincia nel sistema delle partecipate; 3) Prevedere una seduta annuale del Consiglio Provinciale per la presentazione del resoconto delle attività svolte nell ambito delle società partecipate al fine di dare maggiore visibilità e offrire occasioni di valutazione in una logica di rendicontazione sociale; 4) Orientamento dell investimento di eventuali utili verso iniziative di forte rilevanza sociale là dove gli equilibri del bilancio lo consentano; 5) Promozione della costituzione dell Agenzia che dovrà dare attuazione al programma di iniziative adottate con il Piano Strategico per il territorio interessato dalla Direttrice Torino- Lione. Attività direttamente connesse al Programma Assessore/i Modalità esecutive e cronoprogramma Cronoprogramma complessivo Struttura: Coord. I., Area, Servizio Ida VANA Dismissione Società 1. Esecuzione piano secondo programma (31 dicembre 2012) Vedi sopra Segretario Generale Direttore Dell' Area Istituzionale Dirigente Del Servizio Partecipazioni Costituzione Holding 1. Proposta alla Giunta Provinciale progetto costituzione 4 C.A.A.T. S.c.p.A., CHIVASSO INDUSTRIA S.p.A., ICARUS S.c.p.A., Virtual Reality & Multi Media Park S.p.A. Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

11 Sezione 3: Programma 67 pag. 227 holding sviluppo territoriale (31 dicembre 2012) Cronoprogramma complessivo Struttura: Coord. I., Area, Servizio Vedi sopra Segretario Generale Direttore Dell' Area Istituzionale Dirigente Del Servizio Partecipazioni Seduta annuale Consiglio provinciale 1. Presentazione alla competente commissione consiliare del rapporto annuale sulle società partecipate, riferito alle situazioni contabili-gestionali desumibili dall ultimo bilancio approvato delle società partecipate (ottobre 2012) Cronoprogramma complessivo Struttura: Coord. I., Area, Servizio Vedi sopra Segretario Generale Direttore Dell' Area Istituzionale Dirigente Del Servizio Partecipazioni

12 pag.228 Sezione 3:Programma Investimento Per la realizzazione del programma sono previste le seguenti spese di investimento: , ,00 0, Erogazione di servizi di consumo Per la realizzazione del programma, la spesa per erogazione di servizi di consumo programmata è , , , Risorse umane da impiegare Quota parte del personale assegnato ai Servizi che partecipano alla realizzazione del programma (vedi schede delle attività direttamente connesse al Programma) Risorse strumentali da impiegare Quota parte delle risorse strumentali assegnate ai Servizi che alla realizzazione del programma (vedi schede delle attività direttamente connesse al Programma) Coerenza con il piano regionale di settore In riferimento al presente programma non risultano approvati Piani regionali di settore Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

13 Sezione 3: Programma 67 pag Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma ENTRATE (in Euro) Entrate specifiche: Stato Regione Piemonte Unione Europea Cassa Depositi e Prestiti, credito sportivo, istituti di previdenza Altri indebitamenti (1) Altre entrate TOT. Entrate specifiche (A) Proventi dei servizi (B) Quote di risorse generali (C) Totale (A+B+C) (1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili 3.6 Spesa prevista per la realizzazione del programma % sul % sul TOT. Euro TOT. Euro % sul TOT. IMPIEGHI (in Euro) Euro Spesa Corrente consolidata (a) ,86% - 0,00% - 0,00% Spesa Corrente di sviluppo (b) ,70% ,50% ,00% Spesa Corrente ,57% ,50% ,00% Spesa per investimento ,43% ,50% - 0,00% Totale ,00% ,00% ,00% Incidenza sulle spese finali dell'ente, Titoli I e II 0,06% 0,06% 0,04%

14 pag. 230 Sezione 3:Programma 68 Programma: 68 SISTEMA COORDINATO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA E TERRITORIALE Responsabile: Per gli incombenti di direzione politica e di controllo: Presidente Antonio Saitta Assessore all Ambiente Assessore alle Attivita' Produttive, Conconcertazione Territoriale, Societa' Partecipate, Sistema Informativo, Progetti Europei Assessore alla Viabilità, Espropri Assessore all Agricoltura, Montagna, Tutela Fauna E Flora, Parchi E Aree Protette Per la gestione: Coordinatore Interarea Servizi Produttivi e Alla Persona Coordinatore Interarea Servizi Tecnici Direttore dell' Area Area Decentramento, Sistema Informativo e Organizzazione Direttore dell' Area Area Territorio, Trasporti e Protezione Civile Dirigente del Servizio Assistenza Tecnica Ai Comuni Dirigente del Servizio Pianificazione Territoriale Dirigente del Servizio Urbanistica Dirigente del Servizio Trasporti Dirigente del Servizio Grandi Infrastrutture Dirigente del Servizio Gestione Informazioni Territoriali, Ambientali e Cartografiche Descrizione del programma Realizzazione di unl sistema coordinato della pianificazione strategica e della pianificazione territoriale dando anche attuazione operativa agli interventi previsti nell intesa istituzionale Regione Piemonte Provincia di Torino approvata nel Motivazione delle scelte Il Programma assume come elemento fondamentale la focalizzazione dell azione politica ed amministrativa alla tutela ed allo sviluppo dell ambiente e del territorio. L attuale modello di governo evidenzia problemi causati da un sistema di gestione territoriale frammentato che non riesce ad esprimere la migliore efficacia per superare marginalità e squilibri, usi non corretti del suolo, sprechi di risorse rare e non rigenerabili, bassa qualità ed inadeguatezza delle aree costruite. Tutto ciò si ripercuote sulla funzionalità del sistema economico e sulla qualità della vita dei cittadini. Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

15 Sezione 3: Programma 68 pag. 231 La deregulation competitiva che ha generato la crisi profonda del sistema economico che oggi stiamo vivendo, si è affacciata anche nel sistema di governo del territorio ed oggi corre il rischio di scardinare regole e buone pratiche esistenti e necessarie per lo sviluppo: il problema non è quello di eliminare le regole per favorire un improbabile assestamento naturale (in senso economico) del territorio, quanto realizzare un sistema di governo del territorio condiviso e copianificato, che sia al tempo stesso coerente, flessibile, efficace, efficiente. La Provincia concorre efficacemente allo sviluppo del territorio indirizzando il sistema territoriale a politiche anti-recessive, orientando interventi di riorganizzazione del territorio basati sul riuso (riqualificazione e riorganizzazione del sistema degli insediamenti produttivi e commerciali), limitando il consumo di suolo fertile ed agricolo, sviluppando sul modello americano, insieme all ammodernamento del sistema delle infrastrutture, un green newdeal su tematiche quali l energia ed il risparmio energetico, la sicurezza idrogeologica e la qualificazione ambientale. E tutto questo perseguendo l obiettivo di una maggiore equità della distribuzione della ricchezza prodotta dallo sviluppo. Lo strumento cardine per costruire politiche condivise di sviluppo sostenibile è il Piano Territoriale di Coordinamento redatto con il coinvolgimento ed il confronto con gli Enti locali, le associazioni di categoria, le forze economiche, le associazioni ambientaliste e i diversi soggetti portatori di interesse. L attribuzione alle Province del compito di predisporre il Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP) è stata introdotta dalla l. 142/90 sull ordinamento degli Enti locali, ora sostituita dal D.lgs 267/2000. Attraverso tale Piano, la Provincia esplica le sue scelte strategiche, relative alle grandi infrastrutture e alle principali linee di comunicazione, alle aree di interesse ambientale da salvaguardare, alle ipotesi di sviluppo delle realtà urbane, e alle linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale. Il PTCP infatti determina gli indirizzi generali di assetto del territorio, anche mediante il coordinamento e l'integrazione degli strumenti di programmazione e intervento settoriale. In particolare definisce: a) la tutela delle risorse primarie, la difesa del suolo dal dissesto idrogeologico, la prevenzione e difesa dall inquinamento; b) la valorizzazione dei beni storico-artistici e ambientali, dei parchi, delle riserve naturali, delle aree di interesse paesaggistico e turistico; c) i criteri localizzativi per le reti infrastrutturali, i servizi, le attrezzature e gli impianti produttivi; d) i criteri, gli indirizzi e le prescrizioni per i piani di livello comunale e di settore. Il PTCP ha efficacia a tempo indeterminato nei confronti di tutti i soggetti pubblici e privati, nei limiti della normativa vigente (v. art. 8, comma 1 della LR 56/77 e smi), pertanto le azioni e i programmi dell Amministrazione Provinciale devono essere assunti in coerenza con gli indirizzi e le prescrizioni del Piano. Il nuovo Piano Territoriale (PTCP 2), che nell attuale quadro legislativo si configura come variante al primo Piano approvato nel 2003, è uno strumento di programmazione che si concretizza nella messa a sistema delle specificità locali e nel proporre il miglior assetto possibile del territorio, garantendo valori e diritti quali: a) equità nell accesso alle risorse (lotta alla marginalità dei territori e sostegno alle fasce più deboli della popolazione), b) qualità della vita lavoro, salute, sicurezza, cultura, mobilità, c) sviluppo ed innovazione delle attività economiche. Il PTCP 2 si propone quindi come strumento necessario per ricercare la coerenza territoriale delle politiche e degli interventi nei diversi settori della sfera sociale-economica-ambientale, utile a ricomporre visioni separate degli attori che operano sul territorio. L obiettivo generale che si prefigge il Piano Territoriale della Provincia di Torino è quello di perseguire un nuovo modello di uso del territorio contenendo in modo significativo lo spreco delle risorse primarie (prima tra tutte il suolo agricolo). Con questo obiettivo la Provincia ha operato, ricomponendo visioni settoriali, spesso parziali e frammentate, per predisporre la variante al PTCP vigente, approvata Con deliberazione del Consiglio Regionale n del 21 luglio 2011 pubblicata sul B.U.R. dell 11 agosto 2011.

16 pag. 232 Sezione 3:Programma 68 La delibera di Consiglio Regionale di approvazione del PTC2, che ha introdotto alcune modifiche alle Norme di Attuazione, al Rapporto Ambientale, alla Relazione illustrativa, agli Allegati e alla Cartografia, ha disposto: a) che la Variante n. 2 al Piano territoriale provinciale (PTC2), è complessivamente da considerarsi, sotto l aspetto dei contenuti e delle normative vigenti, conforme agli strumenti regionali in materia territoriale e di programmazione settoriale; b) che ai sensi dell articolo 8, comma 4, della L.R. 56/77, le disposizioni immediatamente prevalenti sulla disciplina di livello comunale vigente e vincolanti anche nei confronti settoriali e dei privati, sono le seguenti: Art. 8 Misure di salvaguardia e loro applicazione. Art. 26 Settore agroforestale, comma 5. Art. 39 Corridoi riservati ad infrastrutture, commi 1 e 3. Art. 40 Area speciale di C.so Marche. Art. 50 Difesa del suolo, comma 2. c) l'introduzione del nuovo art. 50 bis alle Norme di Attuazione "Piano di monitoraggio ambientale" che reca la seguente disposizione "La Giunta provinciale, con apposito provvedimento da pubblicizzare nel sito web regionale e provinciale, specifica entro 6 mesi dall approvazione del Piano territoriale provinciale, previo confronto con l Organo tecnico regionale per la VAS e con l Arpa Piemonte, le modalità attuative del monitoraggio, i meccanismi di retroazione sul Piano, il Sistema delle Strategie e delle Azioni oggetto di monitoraggio ad integrazione e modifica di quelle presenti nel Rapporto Ambientale, il sistema degli indicatori, oltre che le modalità e le tempistiche della periodica pubblicazione degli esiti.". Al fine di ottemperare nei termini sopra stabiliti, essendo il PTC2 entrato in vigore l 11 agosto 2011, si procederà entro il mese di febbraio 2012 all adozione dei conseguenti provvedimenti deliberativi, previsti dall art. 50 bis sopra richiamato. L aggiornamento del PTCP si realizza anche tramite la pianificazione strategica, strumento per la progettazione dello sviluppo di un territorio in un contesto di forte cambiamento economico e sociale. La Provincia di Torino è da tempo impegnata in un ruolo importante nella definizione di politiche di sviluppo di parti significative del proprio territorio: i piani più significativi in corso di realizzazione, direttamente connessi alla stesura del PTCP 2, sono: il piano strategico del Canavese l agenda strategica del Chierese il piano strategico del Pinerolese il piano strategico per il territorio interessato dalla direttrice ferroviaria Torino Lione il progetto strategico di trasformazione di corso Marche Nel PTCP 2 hanno inoltre trovato attuazione parecchie delle azioni individuate dal Piano Strategico Provinciale per la Sostenibilità (adottato dalla Giunta provinciale nell agosto 2008), caratterizzato da un attenzione particolare al tema dell ambiente con l obiettivo di dare attuazione ad un piano d azione per lo sviluppo sostenibile concertato (processo di Agenda 21). Il Piano Strategico Provinciale, strumento fondamentale per l orientamento e l integrazione trasversale nelle politiche settoriali dell Ente, tramite il PTCP 2, ha in particolare avviato azioni prioritarie riguardanti tematiche relative alla qualità dell aria (mobilità ed energia), valorizzazione e conservazione del territorio (uso sostenibile delle aree marginali e agricole perturbane, valorizzazione e tutela della rete ecologica provinciale), sostenibilità dei consumi e riduzione dei rifiuti (scelte localizzative per gli impianti di trattamento rifiuti), attività produttive (sostenibilità degli insediamenti industriali). Il Piano Territoriale di Coordinamento è quindi uno strumento di pianificazione condiviso e copianificato costruito: con il contributo di tutto l ente Provincia (esecutivo, struttura tecnica) al fine di integrare e rendere coerenti tutti i diversi punti di vista settoriali, Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

17 Sezione 3: Programma 68 pag. 233 con gli Enti locali (procedura del concorso), in quanto attori dello sviluppo locale (programmazione negoziata) e della pianificazione urbanistica locale (PRGC, PSSECM). Al fine di redigere e gestire l attuazione del nuovo Piano Territoriale, è costituita una struttura interna (Ufficio di Piano) coordinato a livello di direzione generale, con i seguenti obiettivi: raccordare ed integrare le competenze interdisciplinari di programmazione presenti nella Provincia (urbanistica, difesa del suolo, cartografica, programmazione viabilità e trasporti, pianificazione e programmazione ambientale, turismo, agricoltura, attività produttive... ) utilizzare contributi disciplinari, gestiti attraverso convenzioni attivate dalla Provincia con Politecnico, Università, Enti strumentali, Istituti di ricerca e professionisti a supporto delle azioni del piano e delle iniziative di pianificazione delle Amministrazioni Locali. coordinare il processo di pianificazione che non finisce, ma comincia con la redazione del PTCP, gestendo rapporti interistituzionali continui (Regione, Province, Comunità Montane, Comuni) spostare il processo di pianificazione dalla sede della Provincia di Torino, alle sedi decentrate coinvolgendo direttamente i diversi enti locali nel lavoro di analisi e di programmazione degli interventi. Il PTCP infatti presuppone, per la sua attuazione, un processo continuo di elaborazione e gestione che non può essere delegato all esterno e coinvolge molte strutture provinciali. L ufficio di piano si avvale dell apporto del GITAC, strumento per la formazione e Gestione delle Informazioni Territoriali, Ambientali e Cartografiche dell Ente, costituitosi nel Le informazioni del Sistema Informativo Territoriale e Carografico sono organizzate in Osservatori Tematici, intesi come strumenti di gestione e conservazione delle basi informative, definite in base alle esigenze che derivano dai flussi informativi dell 'Ente, e che forniscono la base conoscitiva di supporto ai processi decisionali, oltre a costituire un indispensabile supporto al processo di monitoraggio del Piano così come previsto dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica che lo ha accompagnato e che ne definirà successivamente l efficacia in base a quanto previsto dall art. 4 delle norme Tecniche di attuazione. Il sistema di osservatori ha la finalità di registrare in continuo i processi di trasformazione e cambiamento in atto, le mutazioni di domanda/offerta/esigenze, sempre nella logica del piano-processo e si esplicherà per il nuovo piano nelle seguenti tematiche: consumo di suolo sistema agricolo ed aree boscate beni culturali ed ambientali fabbisogno abitativo attività produttive e commerciali sistema del verde mosaicatura dei PRG comunali, intercomunali, dei piani di sviluppo economico e sociale delle Comunità Montane progetti di infrastrutture progetti di trasformazione territoriale Il Sistema Informativo che supporta la redazione del Piano presuppone una struttura operativa e flussi informativi che garantiscano la diretta e continua conoscenza dello stato del territorio e dell ambiente (appunto organizzato in Osservatori), l aggiornamento continuo del sistema, la misura della trasformazione, la verifica continua degli effetti delle trasformazioni sulle scelte e sugli obiettivi di piano, una facile ritaratura (variante del Piano) qualora risulti rilevante la discrasia tra trasformazione (non prevista) e scelte di progetto. Il PTCP2 prevede l elaborazione da parte dell Amministrazione, di linee guida tecnico-operative su differenti tematiche allo scopo di indirizzare opportunamente le progettazioni e le realizzazioni sia elaborate internamente che predisposte da privati, nell ottica della sostenibilità ambientale: Insediamenti produttivi Aree dense, transizione, libere Rete ecologica e sistema del verde Insediamenti zootecnici Mitigazioni e compensazioni Progettazione impianti idroelettrici

18 pag. 234 Sezione 3:Programma 68 e il continuo aggiornamento di alcuni osservatori per il monitoraggio dell efficacia applicativa delle norme approvate: Consumo di suolo Sistema agricolo e boscato Beni culturali e ambientali Fabbisogno abitativo Attività produttive e commerciali Sistema del verde e aree libere Mosaicatura P.R.G.C. Progetti di infrastrutture Progetti di trasformazione territoriale Finalità da conseguire Nell ambito delle funzioni e delle attività elencate nel precedente paragrafo Descrizione del programma, vengono qui indicate alcune finalità più specifiche. A. Concludere e consolidare la pianificazione territoriale e strategica (coordinata) dell ente realizzando in modo condiviso gli strumenti necessari previsti dalla legge e dal mandato amministrativo 1. Avviare la fase di attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento mediante le elaborazioni tecniche di approfondimento - redazione delle linee guida ed avviando gli Osservatori sopraccitati, previsti dall art. 4 delle N.d.A. come sistema dinamico di monitoraggio delle Trasformazioni in corso e dell efficacia del Piano (Consumo di suolo, Sistema del Verde, Sistema Agricolo e Forestale, Beni culturali e ambientali; Fabbisogno abitativo; Attività produttive e commerciali; Mosaicatura dei PRG comunali, intercomunali e dei Piani di sviluppo economico e sociale delle Comunità Montane; Progetti di infrastrutture; Progetti di trasformazione territoriale). 2. Completare la fase di formazione ed informazione del personale dell amministrazione in merito al PTCP ed alle modalità operative e procedurali della sua applicazione 3. Avviare l attuazione della Rete Ecologica provinciale concorrendo (per le competenze della Provincia) al completamento della pianificazione paesaggistica del territorio provinciale sottoposto a tutela, proseguendo nell elaborazione dei Piani d Area dei Parchi Provinciali previsti dalla L.R. 32/2004 (legge regionale istitutiva dei parchi provinciali) e successivamente dalla L.R. 19/2009 e L.R. 16/2011 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità), integrati dai Programmi annuali e pluriennali di qualificazione e valorizzazione previsti dalla L.R. 44/2000, dal Piano Pluriennale Economico sociale previsto dalla L. 394/1991 (legge quadro nazionale sulle aree protette) e dal piano di assestamento Forestale redatto in conformità ai disposti della L.R. 4/2009 (Gestione e promozione economica delle foreste) e mediante l applicazione del nuovo Piano nei confronti dei P.R.G.C. e dei progetti che interessano il territorio provinciale 4. Concorrere in modo operativo alla realizzazione del sistema del verde provinciale mediante la partecipazione a progetti strategici come quello Regionale di Corona Verde cui la Provincia ha aderito firmando il relativo protocollo d intesa insieme alla Regione e a 90 comuni dell area metropolitana ed in cui l ente ha assunto un ruolo di riferimento sia per quanto concerne il funzionamento della Cabina di Regia e della Segreteria Tecnica, sia per quanto riguarda il supporto operativo al territorio assumendo le funzioni di soggetto attuatore per 2 grandi progetti di riqualificazione ambientale dell area dpedemontana del torrente Sangone e mediante il coordinamento di progetti di valorizzazione naturalistico ambientale del territorio con partecipazione a bandi regionali relativi al Piano di Sviluppo rurale in tema di biodiversità. 5. Sviluppare l attività di copianificazione come strumento di supporto agli enti Locali nella redazione degli strumenti urbanistici comunali (P.R.G.C.) esprimendo giudizi di compatibilità urbanistica di questi ultimi con il PTCP Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

19 Sezione 3: Programma 68 pag. 235 In tal senso con l approvazione dal parte della Regione Piemonte del progetto definitivo del PTC2, il processo concertativo è destinato a consolidarsi ed a diventare, con la copianificazione, la modalità operativa da utilizzare in futuro per la pianificazione territoriale ed urbanistica. Il PTC2, inoltre, sulla base dell esperienza condotta con al L.R. 1/07, prende atto che la copianificazione non si limita ai confini comunali, ma deve essere estesa ad ambiti più vasti; proprio dall esperienza condotta nell ambito nord est dell area metropolitana, ove rilevanti ed ambiziose proposte di trasformazione territoriale (portate avanti con la L.R. sopra richiamata) dei Comuni di Torino (variante strutturale n. 200), Settimo Torinese (variante strutturale n. 21 Laguna verde), San Mauro Torinese (ipotesi di variante sulle aree di Pescarito) hanno portato alla definizione di un Protocollo d intesa da stipularsi tra Regione, Provincia e Comuni interessati, per la riqualificazione fisica, infrastrutturale, ambientale, funzionale e sociale del quadrante nord est dell area metropolitana. Nello specifico, il Quadrante Nord Est, è stato oggetto nei decenni scorsi di importanti trasformazioni a carattere urbanistico, insediativo e infrastrutturale, e le previsioni dei singoli strumenti di pianificazione e programmazione ne debbono tenere adeguatamente conto all interno di un disegno organico e coerente. Al fine di formalizzare in modo chiaro gli aspetti sopra richiamati, nati, come si è detto, sulla base dell esperienza, il PTC2, nell ottica della copianificazione, ha individuato una specifica direttiva (art.9 Ambiti di approfondimento sovra comunale), in base al quale Al fine di evitare che le politiche urbanistiche dei singoli Comuni generino incoerenze a causa della loro separatezza, il PTC2 afferma la necessità di coordinare le pianificazioni urbanistiche comunali all interno di Ambiti di approfondimento sovracomunale,.; tali Ambiti costituiscono una prima articolazione del territorio provinciale per il coordinamento delle politiche territoriali a scala sovracomunale. Le comunità montane e unioni collinari sono invitate a partecipare ai tavoli di approfondimento sovracomunale. La direttiva prosegue individuando Le azioni connesse al coordinamento delle politiche territoriali per gli Ambiti di approfondimento di cui al primo comma sono definite mediante appositi Protocolli d'intesa, sottoscritti tra gli Enti territoriali interessati, la Provincia e la Regione, ove sono determinati: a) gli obiettivi da perseguire e le strategie necessarie; b) l'individuazione degli strumenti necessari alla governance territoriale; c) il programma degli interventi e la loro articolazione attuativa. 6. Accompagnare l attuazione del PTCP con una attività di rilancio della pianificazione strategica avviata dall amministrazione provinciale nello scorso mandato: occorre: Proseguire l attività di attuazione del Piano Strategico del Canavese, rinnovando l esperienza della Cabina di Regia; Dare attuazione al Piano Strategico del territorio interessato dalla direttrice Torino - Lione dando continuità all esperienza del Comitato di Pilotaggio e avviando le procedure per la costituzione di un Agenzia con compiti operativi attraverso un confronto continuo con l Osservatorio; Completare il quadro di esperienze di pianificazione strategica, integrando i piani già redatti in uno strumento unitario che integri e coinvolga le aree ancora non coperte da elaborazioni : il Pinerolese, l area sud/sud-est della provincia, il Ciriacese-Valli di Lanzo Utilizzare le sedi di coordinamento del Piano Strategico come luoghi idonei a condividere le scelte di sviluppo del territorio inserendo nel quadro della pianificazione strategica subprovinciale l insieme degli interventi a sostegno economico e accompagnamento progettuale degli enti locali, anche favorendo il trasferimento di buone pratiche. Coordinare ed integrare in un sistema unitario Piano Territoriale di Coordinamento e pianificazione strategica; B. Proseguire negli interventi progettuali, realizzativi e finanziari programmati nella pianificazione territoriale e strategica dando prioritariamente attuazione agli Accordi di Programma connessi all Intesa Istituzionale Regione - Provincia: la definizione del piano di rifunzionalizzazione di CORSO MARCHE e la creazione della società di trasformazione urbana per l attuazione degli interventi; Il completamento del processo di collaborazione con la Regione Piemonte per l attuazione della TANGENZIALE EST e per gli studi di traffico: la redazione dello studio di fattibilità approfondito con indagini geognostiche preliminari, gli studi di traffico, le valutazioni in merito alla redditività finanziaria, al fine di poter disporre della documentazione

20 pag. 236 Sezione 3:Programma 68 necessaria ad avviare la gara pubblica per l individuazione del promotore ai sensi dell art. 153 del D.lgs 163 del la progettazione ed attuazione, coerentemente con gli accordi già definiti, del piano di risanamento elettromagnetico del Colle della Maddalena, il completamento della valorizzazione del PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE SUSA, l attuazione delle OPERE DI COMPENSAZIONE DEL GERBIDO. Attività direttamente connesse al Programma PTCP - ATTUAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO Presidente Modalità esecutive Antonio SAITTA 1. Predisposizione del Piano di Monitoraggio e organizzazione del sistema di monitoraggio del PTCP: Prescrizione della DCR n del 21 luglio 2011 Al fine di ottemperare alle prescrizioni regionali nei termini stabiliti, essendo il PTC2 entrato in vigore l 11 agosto 2011, si dovrà procedere entro il mese di febbraio 2012 all adozione dei conseguenti provvedimenti deliberativi, previsti dall art. 50 bis sotto richiamato. "La Giunta provinciale, con apposito provvedimento da pubblicizzare nel sito web regionale e provinciale, specifica entro 6 mesi dall approvazione del Piano territoriale provinciale, previo confronto con l Organo tecnico regionale per la VAS e con l Arpa Piemonte, le modalità attuative del monitoraggio, i meccanismi di retroazione sul Piano, il Sistema delle Strategie e delle Azioni oggetto di monitoraggio ad integrazione e modifica di quelle presenti nel Rapporto Ambientale, il sistema degli indicatori, oltre che le modalità e le tempistiche della periodica pubblicazione degli esiti.". 2. Elaborazione/aggiornamento Linee Guida / Osservatori :: Al fine di ottemperare agli impegni assunti dovranno essere redatte le linee quida relative a: Insediamenti produttivi Aree dense, transizione, libere Rete ecologica e sistema del verde Insediamenti zootecnici Mitigazioni e compensazioni Progettazione impianti idroelettrici Occorrerà inoltre procedere all aggiornamento degli osservatori necessari al monitoraggio del PTCP Consumo di suolo Sistema agricolo e boscato Beni culturali e ambientali Fabbisogno abitativo Attività produttive e commerciali Sistema del verde e aree libere Mosaicatura P.R.G.C. Progetti di infrastrutture Progetti di trasformazione territoriale 3. Ulteriori indicazioni operative per una corretta ed equilibrata attuazione del PTC2, sono state previste nella delibera di indirizzo della Giunta Provinciale e prevedono: la predisposizione di "News Letter", da pubblicare sul sito web della Provincia di Torino, contenente contributi idonei ad affrontare le rilevanti novità del PTC2 in termini di attuazione e gestione da parte dei Comuni e dei Servizi dell'ente; la redazione di "Circolari applicative", relative ad una corretta impostazione dell'applicazione delle N.d.A. da parte dei Servizi interni all'ente, nelle materie di rispettiva competenza (pareri da rendere in Conferenze dei Servizi, procedure di autorizzazione, ecc.); la previsione di assolvere a compiti di "Assistenza tecnica ai Comuni nell'attività di pianificazione territoriale", quale attività propedeutica e complementare alla copianificazione, già prevista concretamente nelle forme stabilite dalla L.R. 1/2007; l acquisizione e l utilizzo delle ortofoto digitali necessarie all aggiornamento dell Osservatorio Consumo di Suolo al 2010, con lo scopo di fornire un ulteriore servizio alle Amministrazioni Comunali e per consentire una efficace comparazione del consumo effettivo, con le indicazioni previste nei nuovi P.R.G., al fine di attuare compiutamente il TITOLO II SISTEMA INSEDIATIVO CAPO I REGOLE GENERALI PER LIMITARE IL CONSUMO DI SUOLO LIBERO delle Norme di Attuazione del PTC2; l aggiornamento ed integrazione, in un unica base di dati fruibile, dell Osservatorio sulla Mobilità del PTC2 (flussi di traffico misurati sugli archi stradali e autostradali, trasporto pubblico su gomma e su ferro) al fine di Relazione Previsionale e Programmatica Provincia di Torino

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