ALLEGATO N.1 ALLA D.C. N. 7 dell 8/8/2013 RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ALLEGATO N.1 ALLA D.C. N. 7 dell 8/8/2013 RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA"

Transcript

1 ALLEGATO N.1 ALLA D.C. N. 7 dell 8/8/2013 RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

2 INDICE A. LE STRATEGIE DI APOF-IL PER IL B. L ORGANIZZAZIONE DI APOF-IL PER IL B.1 I SERVIZI SUL TERRITORIO...8 B.2 - IL SITO ISTITUZIONALE E I SERVIZI WEB...9 B.3 COLLABORAZIONI E PRODUZIONI...10 C. IL PIANO PROGRAMMA 2013 NEI SUOI PRINCÌPI ISPIRATORI...13 D. MACRO AREE DI ATTIVITÀ E LINEE DI SERVIZIO...17 E. MACROAREA I: SERVIZI DI CERTIFICAZIONE La Certificazione ECDL La Certificazione TRINITY e CLIL La Certificazione CILS...23 F. MACROAREA II: I SERVIZI DI OFFERTA FORMATIVA...25 F.1 - Linea di Servizio 2: COMPETITIVITÀ Apprendistato Protezione civile IFA - Interventi Formativi anticrisi (v/s percettori ammortizzatori sociali)...32 F.2 - Linea di Servizio 3: Inclusione Sociale Vale la Pena di lavorare Intervento COPES Servizi Formativi per migranti, con Certificazione CILS...41 F.3 - Linea di Servizio 4: Cittadinanza scolastica Azione Abitare il Futuro - Strumenti di cittadinanza scolastica

3 4.2 - Catalogo della cittadinanza scolastica e digitale Intervento IeFP (di cui alla D.G.P.n. 122 del 02/11/2011) Obbligo Formativo II e III Annualità Alternanza Scuola-lavoro...64 G. MACROAREA III: SERVIZI DI GOVERNANCE Servizi di Supporto al Partenariato e P.F.L Linea di Servizio Comunicazione Istituzionale Linea di servizio Task force obiettivo di Servizio Istruzione Linea di servizio Monitoraggio e Valutazione /Qualità...73 H. PIANO FINANZIARIO

4 A. LE STRATEGIE DI APOF-IL PER IL 2013 L Agenzia per l orientamento, la formazione, l istruzione ed il lavoro della Provincia di Potenza, Apof-il, nell annualità 2013, è chiamata a consolidare il suo ruolo di presidio di promozione dell apprendimento, attraverso l attivazione delle attività descritte nel Piano Programma 2013, di cui la presente relazione costituisce la naturale premessa. Apof-il ha pianificato la propria azione nel 2013 nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale del 11 dicembre 2003 n.33, e ss.mm.ii. che, all art.17, assegna all Agenzia compiti di: a) la gestione operativa del sistema unificato di istruzione e formazione, con particolare riguardo alla formazione iniziale ed all obbligo formativo, sulla b) interventi nel campo dell offerta formativa rivolta a gruppi svantaggiati e della formazione permanente; c) lo sviluppo di attività di orientamento; d) la progettazione e la gestione di progetti integrati di politica attiva del lavoro. Il presente Piano Programma 2013 è elaborato in coerenza con la Relazione previsionale e programmatica della Provincia di Potenza, allegata al Bilancio Pluriennale approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale del 17 luglio 2013, n. 33. L azione di Apof-il nel 2013 si svilupperà in coerenza con quanto previsto dall Intesa Interistituzionale tra Regione Basilicata e Provincia di Potenza, di cui alla DGR del 2 agosto 2011 n.1152, così come modificata dalla DGR del 1728 del 11 dicembre 2012 ed integrata dalla recente DGR del 24 maggio 2013 n.573. Nello specifico Apof-il nel 2013 attiva servizi formativi, di istruzione e di inclusione a valere sui seguenti assi del PO FSE Basilicata : Asse I - Adattabilità, Asse II Occupabilità, Asse III Inclusione Sociale, Asse IV Capitale Umano ed Asse VII -. La pluralità degli interventi e degli assi attivati restituisce limpida l idea di un agenzia che ha saputo, negli ultimi anni, potenziare e diversificare la sua azione, pur confermando la vocazione originaria di luogo che attraverso politiche attive di apprendimento e di inserimento, costruisce opportunità e possibilità a favore di giovani, formandoli ed orientandoli, migranti, rafforzandone conoscenze linguistiche e di cittadinanza, persone a rischio esclusione, offrendo loro servizi di reinserimento sociale e lavorativo. 4

5 Gli interventi offerti da Apofil nel 2013 voglio rappresentare, inoltre, un anticipazione di quanto l Europa e gli Stati Membri stanno condividendo per il prossimo periodo di programmazione comunitaria , in funzione della strategia Europa Nella comunicazione della Commissione Europea, Europa 2020 viene rappresentata come una strategia capace di perseguire tre priorità che si rafforzano a vicenda: a) crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; b) crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; c) crescita inclusiva: promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. Apofil, in coerenza con quanto definito e intensamente perseguito dalla Provincia di Potenza, ha quindi costruito il suo Piano Programma 2013 sui temi intorno ai quali l Europa identifica le 7 iniziative prioritarie, promuovendo azioni in materia di Agenda Digitale Europea, competenze per l innovazione e percorsi di mobilità (crescita intelligente); trasferendo competenze su green economy e impatto delle politiche industriali (crescita sostenibile); offrendo servizi rivolti al potenziamento delle opportunità in tema di nuovi lavori e lotta alla povertà (crescita solidale). Per la realizzazione del Piano Programma 2013, Apofil si avvale del personale dipendente della Provincia di Potenza funzionalmente assegnato all Agenzia, in applicazione di quanto previsto dalla L.R.n.33/2003, nello specifico all art.18. Inoltre Apof-il, in applicazione di quanto previsto dall art.21 della L.R.n.33/2003, per l attuazione dei progetti del Piano Programma 2013, può conferire incarichi individuali a personale esterno, nel rispetto di quanto indicato dall art. 7 comma 6 D.Lgs. n.165/2001 e ss.mm.ii. All atto dell avvio delle azioni anticipatorie della prossima programmazione Apofil porrà in essere, anche in coerenza con le modifiche del quadro normativo di riferimento in materia, l aggiornamento delle modalità di contrattualizzazione del personale esterno. 5

6 B. L ORGANIZZAZIONE DI APOF-IL PER IL 2013 L Agenzia Apofil ha, con D.C. del 1 aprile 2012 n. 5, adottato il seguente modello organizzativo: UO di SEGRETERIA PRESIDENZA Consiglio di Amministrazione DIREZIONE GENERALE REVISORE UNICO UOB STAFF DI DIREZIONE UOB SISTEMA INFORMATIVO UOB COMUNICAZIONE UOB RISORSE UMANE UOS PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO UOB PROGRAMMAZIONE UOB RENDICONTAZIONE UOB MONITORAGGIO UOB QUALITA' UOS AMMINISTRAZIONE E BILANCIO UOB CONTABLITA' GENERALE UOB GARE E ACQUISTI UOB ECONOMATO UOB MAGAZZINO GENERALE UOS POTENZA UOS MELANDRO UOS VAL D'AGRI UOS VULTURE UOS LAGONEGRESE UOS SENISESE UOS INCLUSIONE SOCIALE UOS ISTRUZIONE UOB SISTEMA INFORMATIVA UOB AREA AMMINISTRATIVA UOB MONITORAGGIO E VALUTAZIONI UOS PATTI FORMATIVI LOCALI Il presente macromodello è stato adottato al fine di implementare un nuovo schema di funzionamento dell Agenzia, in grado di favorire la realizzazione delle attività affidate, attraverso l individuazione, ai sensi dell Art. 18 dello Statuto, delle Aree funzionali dell Agenzia e delle principali mansioni dei responsabili. Le scelte contenute nel macromodello tendono ad una organizzazione interna in grado, da un lato, di realizzare le attività indicate nell'intesa Interistituzionale e, dall altro lato, di organizzare servizi di prossimità coerenti con la vigente organizzazione territoriale adottata in sede politica provinciale e regionale. Tali decisioni, in applicazione dell'art. 18 dello Statuto di Apofil, riguardano l individuazione delle aree funzionali dell'agenzia e le principali mansioni dei responsabili di tali aree. 6

7 Il Macromodello è quindi pensato in 11 Posizione Organizzative (UOS). La Direzione Generale che coordina e dirige tutte le attività istituzionali è chiamata, di seguito, a provvedere e completare l'impianto organizzativo nelle sue specifiche, in modo da garantire omogeneità operativa e la copertura di tutte le necessità funzionali istituzionali, per il corretto funzionamento dell'agenzia. Nello specifico, le attività dirette e coordinate dalla DG vengono organizzate ed eseguite dai responsabili di strutture operative apicali organizzate per Aree TERRITORIALI, per ATTIVITA' e per SERVIZI TRASVERSALI. Il modello organizzativo mira a costituire aree d'ufficio i cui responsabili, con le strutture loro affidate, siano direttamente impegnati nel perseguimento dell''obiettivo aziendale affidato alla Direzione Generale. Le PO di area territoriale sono sei; hanno responsabilità territoriali sui comuni dell area di riferimento; ogni area territoriale costituisce un punto di responsabilità che, nell'ambito della declaratoria delle funzioni comprende prioritarie responsabilità, quali: analisi dei fabbisogni necessari allo sviluppo delle attività affidate ad Apof-il, con relativa periodica popolazione dei sistemi informativi di riferimento (SIAF/SIRFO); attuazione degli interventi/dispositivi previsti nell'area in stretta collaborazione con i responsabili delle attività. Le PO di Attività sono tre; ogni PO presiede una macrotipologia di attività in coerenza con l Intesa e con le azioni programmatorie della Provincia. Tali PO sono chiamate a formulare indirizzi alle P.O. Territoriali sulle modalità e metodologie di esecuzione; lavorano poi alla predisposizione, sulla base dei dati di analisi rilevati dalle PO del territorio. Tempi e nei modi di attività sono disposti dalla Direzione Generale. Le PO per le attività trasversali sono due; sono chiamate ad assicurare, attraverso una programmazione ed un controllo di tipo economico-finanziario, la corretta attuazione e la corretta rendicontazione delle attività,in coerenza con vincoli di bilancio e normativa di riferimento. L intero impianto organizzativo risponde alla necessità di avere sempre precise responsabilità nelle varie fasi dell attuazione e misurare correttamente le perfomance dei relativi ruoli di responsabilità assegnati. Infine, il CdA, con delibera n. 6 del 23/07/2013 ha individuato nella figura del dirigente generale, il responsabile per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione, ai sensi del D. Lgs n. 190/2012 del 06/11/

8 B.1 I SERVIZI SUL TERRITORIO L Agenzia Apofil, con D.C. del 28 dicembre 2012 n.19, ha delineato la seguente organizzazione territoriale: N. 6 sedi operative/amministrative nei comuni di: Potenza Via dell Edilizia n. 15 Lauria C.da Carroso Villa D Agri Via Nazionale Senise Via Don Luigi Sturzo Venosa Via Emilia, 32 IPIAS Melfi (in corso di definizione) N. 6 sedi operative, per erogazione attività, nei comuni di: Rionero Centro Sociale Via Fiera Bella Bella Muro Scalo ex Polivalente Avigliano C.da Serra Ventarulo Lavello Via Aldo Moro Brienza (in corso di definizione) Genzano (in corso di definizione) Nel corso del 2013, per diminuire i costi di gestione, si è proceduto a sottoscrivere intese con la Provincia di Potenza per l utilizzo di spazi scolastici a Lavello e Venosa, e per addivenire con le amministrazioni comunali e privati una diluizione consistente dei canoni di locazione. E intenzione di APOFIL sottoporre all attenzione del Ministero di Grazie a Giustizia, all interno dell azione Vale La Pena Lavorare, l utilizzo della sede di Avigliano per le attività formative e di reinserimento lavorativo a favore dei destinatari di progetto che abbiano accesso a misure alternative alla detenzione. Tale possibilità è stata già stata comunicata in sede di Cabina di Regia nel luglio 2013, al PRAP Provveditorato Regionale pe l amministrazione Penitenziaria, che ha manifestato piena disponibilità all avvio di questa ulteriore collaborazione. E stata inaugurata, infine, una sala conferenze (la WiFi Officina) presso la sede APOFIL di Potenza che permette coniugare il lavoro nelle classi con sezioni plenarie. La sala è dotata di free wifi, dedicato a tutti coloro che necessitano di spazi di cooperazione, co-working, di studio. In tema di digitale, sono da evidenziarsi le attività di produzione di corti realizzati per 8

9 vari progetti, quali in Corti di Memoria, in Vale La Pena lavorare, in Abitare il Futuro. Il corto Una bella giornata ha ricevuto diverse nomination ed è risultato vincitore al Festival dei corti 2013 di Imperia, nella sezione dedicata alla scuole; il corto Dietro il muro ha vinfo il FormFilmFestival 2013 a Bologna, organizzato da AIF Associazione Italiana Formatori e dedicato al cinema nella formazione. B.2 - IL SITO ISTITUZIONALE E I SERVIZI WEB Apofil ha attivo un sito istituzionale ( finalizzato ad offrire una comunicazione efficace ed immediata all utenza ed ai partner che si interfacciano con l Agenzia. Il sito è organizzato in diverse sezioni, nel rispetto delle direttive editoriali e gli standard adottati dalla Provincia di Potenza. La home page è suddivisa in tre sezioni: quella istituzionale (colonna di sinistra), quella di comunicazione (colonna centrale), quella dei servizi in evidenza (colonna di destra). La sezione istituzionale è dedicata alla presentazione della organizzazione ed trasparenza amministrativa, con le seguenti aree tematiche, illustrate in sintesi: 1. ISTITUZIONI: presentazione dell organizzazione amministrativa dell agenzia, delle cariche istituzionali assegnate; pubblicazione dei curricula e dei compensi degli amministratori, PEC istituzionali; 2. ALBO PRETORIO: al suo interno, sono scaricabili tutte le informazioni relativi all Agenzia quali Avvisi e Bandi, Albo Fornitori, Albo Esperti, Regolamenti, Delibere CDA, Piani Programmi Annuali, Determine Dirigenziali, Incarichi, consulenze e collaborazioni, Esiti di avvisi e gare, Codice disciplinare. 3. LINEE DI SERVIZI EROGATE ED ALTRA DOCUMENTAZIONE; 4. TRASPARENZA: oltre agli Obblighi imposti dall'art. 18 del D.L. 22 giugno 2012, n 83 convertito nella Legge n 134 del in materia di Amministrazione aperta, Apofil pubblica i tassi di presenza del personale ed i risultati dei questionari di gradimento rilevati in aule in ogni percorso (qualità in cifre), rendendo nota ogni bimestre la valutazione che l utenza dà dei servizi offerti. La sezione comunicazione ha tre aree tematiche; 1. AVVISI E BANDI APERTI: attraverso questa sezione si pubblicano tutti gli avvisi ed i bandi per favorire la massima partecipazione alle iniziative Apofil; 2. NEWS: quotidianamente Apofil pubblica informazioni e news sulle sue attività e su attività di interesse per chi si occupa di istruzione, formazione e politiche attive del lavoro; 9

10 3. BACHECA DELL OFFERTA FORMATIVA: la bacheca è un servizio informativo sul tasso di impegno del Agenzia; per ogni mese è possibile conoscere progetti e linee di servizio attive, oltre che il numero di utenti serviti. La sezione a destra è dedicata ai progetti in evidenza, oltre ad un area dedicata al multimedia, ossia alla promozione del materiale video prodotto da Apofil o che riguarda Apofil (servizi televisivi o giornalistici, report video, docufilm, etc.) L Agenzia Apofil si è dotata di un servizio di utilizzo gratuito di spazi dedicati all apprendimento, denominato Servizio training room, attraverso il quale ogni istituzione o organizzazione può, per iniziative senza fini di lucro, usufruire dei servizi Apofil. Attraverso questo modello organizzativo, Apofil eroga servizi nell ambito della Istruzione, della Formazione permanente, dell Inclusione Sociale, e del supporto alla capacità istituzionale (Governance). Viene utilizzato, inoltre, il profilo APOFIL sui social network per la maggior diffusione delle attività e delle iniziative promosse. B.3 COLLABORAZIONI E PRODUZIONI In termini di collaborazioni attivate, Apof-il ha sottoscritto il 26 febbraio 2013 un accordo di collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell Università degli Studi della Basilicata che rinnova, per il 2013, una collaborazione già messa in atto nell anno accademico 2010/2011. L Università attraverso tale accordo si impegna ad offrire n. 30 ore di tutoring formativo presso il Dipartimento di Scienze Umane e presso la UOS Comunicazione di Apof-il di Potenza, quale momento applicativo del Laboratorio di Cinematografia e Critica Cinematografica finalizzato all acquisizione di competenze tecnico professionali nell ambito della produzione e post- produzione video. La collaborazione con l Università di Basilicata si è rafforzata attraverso l adozione, con Delibera N.5 del 4 giugno 2013, del Protocollo d'intesa sulla Metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) tra Provincia di Potenza, APOFIL e Università degli Studi della Basilicata, finalizzata alla certificazione linguistica dei docenti del sistema di istruzione superiore che operano in Provincia di Potenza. APOFIL ha inoltre collaborato con la Consulta Provinciale degli studenti per le attività preparatorie alla "Giornata dell'arte e della creatività studentesca" "Shooting fotografico" - "Web Design" - "Scrittura creativa" - "Comunicare ed Organizzare" questi i Training Lab della durata di n.12 ore, che tenutesi nelle sedi Apofil di Potenza, Bella, Lauria, Villa d'agri e Rionero. 10

11 In tema di digitale, vi è da evidenziare l attività di produzione di corti quali prodotti di promozione e diffusione di risultati in vari progetti. Premiato ad Imperia il cortometraggio "Una bella giornata" promosso da Apofil all'interno del progetto CORTI DI MEMORIA. Il video è stato realizzato in collaborazione con il Liceo Artistico Statale "M. Festa Campanile" di Melfi ed il Liceo Artistico Statale "C.Levi" di Rionero in Vulture. Il Cortometraggio ha ricevuto il primo premio nella "Sezione Scuole", nell'ambito del VideoFilm Festival Imperia, concorso internazionale d'arte cinematografica digitale riservato a registi professionisti, videomaker e scuole. Altro video premiato è Oltre il Muro, prodotto da Apofil all interno dell Istituto Penitenziario di massima sicurezza di Melfi, quale prodotto del laboratorio di comunicazione sociale del progetto Vale La Pena lavorare. Il video è stato premiato a Bologna quale migliore prodotto del FormFilmFestival 2013, iniziativa promossa da AIF, l associazione Italiana Formatori. In termini di azioni di promozione e di diffusione dei risultati conseguiti, tra le altre iniziative, si segnala quale elemento esemplificativo la partecipazione della Provincia di Potenza e di APOF-IL partecipano alla XVIII edizione del Trend Expo Salone dell Orientamento, della Formazione, del Lavoro e della Cultura con l iniziativa in ½ ora. Il programma ha previsto una serie di incontri durante i quali, esperti del settore presentano progetti e iniziative promosse dall Agenzia Formativa della Provincia. Di pregio è inoltre la rete di collaborazioni attivata per l azione Study Tour, inaugurata nel 2012 e replicata nel Ogni anno 100 studenti delle scuole medie superiori della provincia di Potenza partecipano all iniziativa di esperienza lavorativa all estero (Spagna, Russia, Germania, Portogallo, Romania, Belgio, Austria e Grecia), in realtà selezionate con la collaborazione della Camera di Commercio I.A.A. di Potenza e l Associazione a supporto delle Province TECLA. Oltre ai partner summenzionati, l iniziativa ha avuto anche la collaborazione della DG Connect della Commissione europea. Apofil ha quindi aderito alla piattaforma Futurium Digital Agenda for Europe della Commissione Europa, dove sono consultabili i lavori pubblicati sul futuro digitale visto dai ragazzi lucani. Si segnala poi la collaborazione, ormai pluriennale con il sistema penitenziario regionale, attraverso l iniziativa Vale la pena lavorare (PRAP, IPM, UEPE, IP Potenza e Melfi), finalizzato all inclusione sociale e lavorativa dei soggetti adulti e minori, sottoposti a provvedimento dell autorità giudiziaria. Diversi i risultati di progetto, a cominciare dai diversi corti prodotti, per finire al lavoro teatrale Men at Work,realizzato presso l Istituto Minorile di Potenza; Men at work, attraverso video, 11

12 sketch teatrali e musica, ha permesso all ascoltatore di scoprire storie dei ragazzi dell Istituto Minorile. In ultimo si evidenzia la rete di collaborazione instauratasi con la quasi totalità delle istituzioni scolastiche di primo e secondo grado presenti in provincia di Potenza, con le quali è stato possibile realizzare le attività del Catalogo di Cittadinanza Scolastica, previsto all interno del programma Abitare il Futuro. Fra le altre si cita il servizio di orientamento alla transizione ed al lavoro, i cui risultati saranno presto oggetto di una pubblicazione a ciò dedicata. 12

13 C. IL PIANO PROGRAMMA 2013 NEI SUOI PRINCÌPI ISPIRATORI Il Piano Programma delle Attività Apof-Il 2013, in linea con gli orientamenti comunitari, nazionali e regionali, nonché con gli indirizzi strategici della Provincia di Potenza in materia di istruzione, formazione e lavoro, è progettato quale modello di offerta di servizi formativi, con le seguenti caratteristiche: - Modello integrato: ciascun sistema (istruzione, formazione professionale e mercato del lavoro) pur mantenendo la propria specificità di azione, si integra con gli altri per assicurare servizi/azioni finalizzati e centrati sugli effettivi bisogni dell utenza. Ogni sistema contribuisce alla progettazione e realizzazione del percorso formativo/educativo e professionale del cittadino, assumendo la valenza di nodo di una rete operativa e partecipata; - Modello orientato ai bisogni delle persone, bisogni legati all esercizio dei diritti di cittadinanza, alla fruizione di competenze, all accesso e alla partecipazione soggettiva ai servizi e che rappresentano una delle sfide poste dall Unione Europea su cui misurarsi - Modello costruito intorno ai Patti Formativi Locali che rappresentano il luogo della concertazione. Intorno alle proprie priorità e specificità ogni territorio si dota di una strategia condivisa, articolata in obiettivi e risultati attesi, azioni e indicatori di successo della strategia, e che, attraverso la centralità della scuola e della formazione lungo tutto l arco della vita, intende perseguire l obiettivo dell innovazione, del cambiamento e della partecipazione. Ciò richiede, da parte di ciascuno degli attori coinvolti, un ripensamento del proprio sistema di offerta e quindi dei meccanismi organizzativi, gestionali, produttivi, sia dal punto di vista dell efficienza che dell efficacia, allo scopo di meglio finalizzare e qualificare i servizi erogati. - Modello coerente con la prospettiva europea della lifelong guidance perché assume come suoi obiettivi: Il potenziamento dei servizi di orientamento lungo tutto l arco della vita, al fine di fornire agli utenti le capacità per gestire i propri percorsi formativi e professionali, nonché i momenti di transizione tra i percorsi educativi, formativi e di carriera. Il miglioramento dell efficienza e dell efficacia dei settori istruzione, formazione e lavoro e il contributo alla riduzione della dispersione scolastica, al potenziamento dell incontro tra domanda e offerta di competenze e all aumento della produttività. 13

14 Il Piano Programma dell Apof-il per l annualità 2013, in coerenza con tali scenari/obiettivi, è articolato in 3 Macroaree di attività e 5 Linee di servizio, come evidenziato nella tabella seguente, allo scopo di attivare i meccanismi di innovazione di processo e di prodotto indispensabili per affermare il ruolo attivo dell Agenzia nel sistema locale quale comunità di apprendimento ed innovazione. Piano Previsionale Attività APOF-Il 2013 Macro Area di attività I.- Servizi di Certificazione Linea di Servizio 1 - Formazione Permanente Interventi/Azioni 1.1. ECDL 1.2. TRINITY e CLIL 1.3. CILS: Lingua Italiana per stranieri II.- Servizi di Offerta formativa 2 Competitività 3 - Inclusione Sociale 4 Cittadinanza scolastica 2.1. Apprendistato 2.2. Protezione Civile 2.3. IFA - Interventi formativi anticrisi 3.1. Vale la pena Lavorare 3.2. COPES 3.3. Servizi Formativi per migranti, con certificazione CILS 4.1. Abitare il Futuro - Strumenti di cittadinanza scolastica 4.2. Catalogo Cittadinanza scolastica e digitale 4.3. IeFP 4.4. Obbligo Formativo 4.5. Alternanza scuola lavoro III -. Servizi di governance 5 Governance Sistemi Formazione/Istruzione/ Lavoro 5.1. Servizi di Supporto al Partenariato e P.F.L Comunicazione Istituzionale 5.3. T.F. Obiettivo Servizio Istruzione 5.4. Monitoraggio e Valutazione/Qualità Le previsioni contenute nel presente Piano Programma rappresentano l ultima annulità dell implementazione dell Intesa Interistituzionale tra Regione Basilicata e 14

15 Province di Potenza e Matera per la promozione dell orientamento, dell istruzione e formazione professionale e delle politiche attive del lavoro. Il Piano è elaborato nel rispetto del riparto annuo delle risorse destinate alla Provincia di Potenza-Organismo Intermedio- Recepimento Schema di accordo tra Regione Basilicata/AdG e Provincia di Potenza/O.I.-P.O. FSE Basilicata 2007/2013. In coerenza con l'azione di programmazione provinciale (DGP del n. 10 del 16 febbraio 2012 n.10), sui Patti Formativi Locali, sono state individuate le seguenti aree territoriali, su cui ricadranno gli effetti delle politiche formative adottate: AREA N.1 Città di Potenza ed Area dell Alto Basento e Marmo Platano Melandro AREA N.2 - Vulture Alto Bradano AREA N.3 - Val D'Agri AREA N.4 - Lagonegrese Pollino Il luogo della concertazione che ispira ed orienta le scelte di attuazione è il Patto Formativo Locale PFL che rappresenta l'infrastruttura pianificatoria dell'intera Intesa Interistituzionale. Intorno alle proprie priorità ogni territorio si assegna una strategia condivisa, articolata in obiettivi e risultati attesi, azioni e indicatori di successo della strategia, e attraverso la centralità della scuola e della formazione lungo tutto l arco della vita, intende perseguire l obiettivo dell innovazione, del cambiamento e della partecipazione. Ogni scheda di intervento è composta nella prospettiva di una forte azione partenariale e di risposta ai fabbisogni territoriali rilevati. Apof-il in coerenza con l azione della Provincia di Potenza ha inteso raccogliere ed affrontare con risolutezza la sfida dell organizzazione e dell'avvio di n. 4 sistemi territoriali nella consapevolezza che, per agire in un ottica di reti locali e di network territoriali, occorre delineare nuovi ruoli e momenti di sviluppo locale. In coerenza con l'azione di programmazione regionale, le aree individuate sono le seguenti: AREA N. 1 Potenza Alto Basento Marmo Platano Melandro AREA N. 2 Vulture Alto Bradano Città di Potenza, Abriola, Acerenza, Albano di Lucania, Anzi, Avigliano, Brindisi Montagna, Calvello, Campomaggiore, Cancellara, Castelmezzano, Filiano, Laurenzana, Oppido Lucano, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, San Chirico Nuovo, Tolve, Trivigno, Vaglio Basilicata, Balvano, Baragiano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Picerno, Ruoti, Sant'Angelo Le Fratte, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Tito, Vietri di Potenza Atella, Banzi, Barile, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Maschito, Melfi, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele, Venosa 15

16 AREA N. 3 Val D'Agri AREA N. 4 Lagonegrese Pollino Armento, Castelsaraceno, Castronuovo di Sant'Andrea, Corleto Perticara, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno, Roccanova, San Chirico Raparo, San Martino d'agri, Sant'Arcangelo, Sarconi, Spinoso, Tramutola, Viggiano. Calvera, Carbone, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Lagonegro, Latronico, Lauria, Maratea, Nemoli, Noepoli, Rivello, Rotonda, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Senise, Teana, Terranova di Pollino, Trecchina, Viggianello 16

17 D. MACRO AREE DI ATTIVITÀ E LINEE DI SERVIZIO L assunzione del nuovo sistema dei bisogni formativi, confermandosi sempre più, dopo la sperimentazione attivata con i Piani Programma 2011 o 2012, quale focus fondamentale per l organizzazione e la gestione delle Linee di servizio dell Agenzia, ripropone la necessità di: ridefinire un legame dinamico ed aperto con la domanda del territorio a partire dall attivazione di adeguati sistemi di lettura e di declinazione di essa, centrati sulla complessità che ormai la connota (complessità riconducibile alla qualificazione ed innovazione di competenze e di saperi da fruire nonché al sistema dei bisogni dell utenza determinante una diversificazione tipologica della stessa); razionalizzare le risorse e ottimizzare il patrimonio professionale dell Apof-il (sia didattico/tecnico che amministrativo), attraverso una rimodulazione delle competenze e dei comportamenti organizzativi quale elemento strategico per affrontare e supportare i cambiamenti in essere nella loro matrice sia culturale che organizzativa e normativa. integrare l Agenzia nell ambiente locale per contribuire allo sviluppo delle comunità locali, accompagnando e sostenendo le iniziative economiche attraverso l accrescimento della competitività del capitale umano avere un attenzione costante alla semplificazione dei procedimenti amministrativi e al perseguimento della trasparenza degli atti dell Agenzia, al fine di supportare le dinamiche della rendicontazione e della comunicazione istituzionale. Ciò considerato, il sistema dei Servizi è stato articolato secondo tre Macroaree di attività: Macro Area I: Macro Area II: Macro Area III: Servizi di certificazione Servizi di offerta formativa Servizi di governance 17

18 E. MACROAREA I: SERVIZI DI CERTIFICAZIONE La politica di promozione dell'apprendimento per tutto l'arco della vita (o formazione permanente, anche detta Lifelong learning) è finalizzato a facilitare l'esercizio del diritto di tutti i cittadini di ogni età, ceto sociale o condizione professionale, di formarsi, apprendere e crescere, sia dal punto di vista sociale che professionale, per l'intero arco della vita. La formazione permanente, non è intesa solo come apprendimento a fini occupazionali, ma anche personali, civici e sociali, collegandosi ad altri obiettivi fondamentali, quali quelli dell'occupabilità, dell'adattabilità e dalla cittadinanza attiva. Le persone, in questo difficile momento storico-sociale, per colmare il senso di profonda incertezza che pervade tutti gli ambiti della loro vita, hanno bisogno di trovare soluzioni individuali a problematiche socialmente prodotte. La formazione permanente (Lifelong learning) è la soluzione, individuata anche come prioritaria dalla Comunità Europea, per rispondere alla crescente richiesta di conoscenza a cui le persone devono far fronte nel mondo del lavoro, nelle relazioni con gli altri, nel vivere in generale in una società multiculturale, globale, connessa permanentemente. La persona non conclude il suo periodo di formazione con la conclusione degli studi superiori o universitari ma continua, non solo a formarsi professionalmente, ma soprattutto, a rimettersi in continua discussione per produrre, anche nel profondo, una continua e progressiva trasformazione del sé. Le linee previste riguardano l offerta di servizi stabili di certificazione delle competenze volte a collegare organicamente «strategie per la crescita economica, l accesso al lavoro dei giovani, la riforma del welfare, l invecchiamento attivo, l esercizio della cittadinanza attiva, anche da parte degli immigrati». L offerta è finalizzata a: sostenere la costruzione, da parte delle persone, dei propri percorsi di apprendimento, facendo emergere ed individuando i fabbisogni di competenza delle persone in correlazione con le necessità dei sistemi produttivi e dei territori di riferimento, con particolare attenzione alle competenze linguistiche e digitali; attivare e sostenere esperienze e prassi integrate sul territorio, attraverso modelli di network sociale con Istituzioni operanti nel mercato del lavoro, con Istituzioni scolastiche, Aziende, Enti locali ed Università al fine di favorire il riconoscimento di crediti formativi e la certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti. 18

19 Apof-il per poter implementare i Servizi di Certificazione, ed essere sede di esami, ha proceduto al proprio accreditamento presso gli organismi istituzionali di competenza. Infatti Apofil, dal: 2004 è accreditata, presso il TRINITY COLLEGE LONDON, quale centro di certificazione linguistica. Il Trinity College London, con cui il Ministero della Pubblica Istruzione ha stipulato una convenzione, certifica i livelli di competenza della lingua inglese, rilasciando certificati riconosciuti a livello internazionale che arricchiscono il proprio curriculum personale per un migliore inserimento nel mondo del lavoro è accreditata per la certificazione CILS, quale centro di certificazione linguistica di italiano come lingua seconda; avendo stipulato una apposita convenzione con l Università per Stranieri di Siena; 2012 è Test Center ECDL accreditato presso AICA (Associazione Italiana per l Informatica ed il Calcolo Automatico), ente licenziatario per l'italia del Programma ECDL, che ha come finalità lo sviluppo delle conoscenze informatiche in tutti i suoi aspetti scientifici, applicativi, economici e sociali. Il servizio di Certificazione è offerto ad utenti interni ed esterni, sia all interno delle proprie attività corsuali che con attività di sportello. La Linea di servizio 1 - Formazione permanente si articola nei seguenti interventi formativi: Linea di Servizio Interventi/Azioni 1.1 ECDL 1 - Formazione Permanente 1.2 TRINITY e CLIL 1.3 CILS: Lingua Italiana per stranieri 19

20 1.1 - La Certificazione ECDL ECDL è l acronimo con il quale si indica la European Computer Driving Licence, e attesta la conoscenza dei concetti fondamentali della Information Technology e la competenza nell'uso del computer e di Internet ad un livello di base. La Certificazione ECDL può essere conseguita da persone di tutte le età e delle più diverse estrazioni culturali attraverso un percorso di studio e di acquisizione di competenze pratiche codificato in un documento denominato Syllabus, redatto dalla ECDL Foundation. Per l'utente generico sono disponibili due diversi tipi di Certificazione ECDL: la Certificazione ECDL Start, che viene rilasciata a chi ha superato i test relativi a 4 Moduli di esami, a scelta del candidato; la Certificazione ECDL Full, o Certificazione ECDL tout court, che viene rilasciata a chi ha superato i test relativi a tutti i 7 Moduli di esami previsti dal Syllabus. Le prove per l esame ECDL, in totale sette, prevedono un numero di domande variabile a seconda del modulo, che vengono presentate al candidato attraverso un interfaccia grafica che simula l ambiente del computer. Il Syllabus ECDL si compone di 7 Moduli, della durata complessiva non inferiore a 100 ore, per ciascuno dei quali è previsto il relativo Test d'esame. In Italia, gli esami per il conseguimento della Certificazione ECDL si sostengono presso i Test Center ECDL accreditati da AICA. Dal 2012 Apof-il è Test Center ECDL accreditato presso AICA e pertanto è sede di esami. Apof-il offre il servizio di Certificazione ad utenti interni ed esterni (allievi, personale dell Agenzia, studenti, lavoratori, comuni cittadini ), sia all interno delle proprie attività corsuali che con attività di sportello. Per essere ammesso a sostenere gli Esami ECDL è necessario che il candidato sia in possesso della Skills Card e che sia stata corrisposta la quota di iscrizione per l esame che desidera sostenere. 20

21 1.2 - La Certificazione TRINITY e CLIL La certificazione Trinity è una certificazione di conoscenza della lingua inglese riconosciuta in tutta l Unione Europea che può essere acquisita da tutti gli studenti appartenenti a scuole medie inferiori e superiori, dagli universitari, dai docenti di lingua straniera e non, dai privati, dai professionisti per arricchire il loro curriculum e da tutti coloro che desiderano certificare il livello di conoscenza della lingua inglese. Trinity è un soggetto accreditato dal MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) per la formazione dei docenti (D.M. 177 prot. 27/04/2011). I certificati rilasciati dal Trinity possono essere considerati come Crediti Formativi e Universitari secondo la normativa vigente, e possono essere inseriti nel Portfolio Linguistico Europeo (PEL) e nel curriculum vitae. Il Trinity rilascia tre tipologie di certificazione a seconda delle esigenze: GESE (Graded Examinations in Spoken English) per la verifica delle competenze comunicative, disponibili in dodici livelli graduati; ISE (Integrated Skills in English) per la verifica delle competenze orali e scritte, disponibili in cinque livelli; SEW (Spoken English for work) inglese parlato per i professionisti,disponibili in quattro livelli. Tutte e tre le tipologie di certificazione sono equiparate al Quadro Comune di Riferimento Europeo per le Lingue (CEF) che è una scala che definisce a livello internazionale il livello di conoscenza di una lingua. I centri registrati come sedi di esame Trinity sono scuole o istituzioni completamente indipendenti dal Trinity College London. Gli esami vengono svolti presso sedi di esami registrate che presentano gli stessi criteri e parametri definiti dalla QCA, l autorità inglese preposta alla validazione degli enti certificatori. Fin dal 2004, Apof-il è accreditata, presso il TRINITY COLLEGE LONDON come Sede di Esami ed offre esclusivamente il servizio di Certificazione GESE, ad utenti interni (allievi dei corsi di formazione) ed esterni (studenti, universitari, lavoratori, comuni cittadini, docenti), sia all interno delle proprie attività corsuali che con attività di sportello. L ammissione agli esami Trinity per gli utenti interni che partecipano a progetti finanziati e gestiti da Apof-il è completamente gratuita e comprensiva della preparazione all esame stesso. Per gli utenti esterni, per acquisire la certificazione, occorre iscriversi compilando l apposito modulo specificando il livello prescelto e versando la tassa d esame relativa allo stesso. 21

22 Il CLIL (Content and Language Integrated Learning), apprendimento integrato di lingua e contenuti: si riferisce all insegnamento di qualunque materia non linguistica per mezzo di una lingua straniera (L2). Il contenuto disciplinare non linguistico viene acquisito attraverso la L2. Le competenze linguistiche necessarie per insegnare utilizzando il metodo CLIL sono fissate al livello C1 del Framework Europeo delle lingue; rappresenta, per i docenti, un opportunità di sviluppo professionale che non è limitata al solo apprendimento della metodologia, ma anche all elaborazione di materiali in lingua straniera, studio della didattica attraverso le Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione e la partecipazione al network internazionale dei docenti CLIL. Il percorso di formazione, rivolto ai docenti e formatori, si suddivide in due grandi settori che consente agli insegnanti di sviluppare: 1. competenze linguistico-comunicative nella lingua straniera; 2. competenze metodologico-didattiche CLIL. Apofil rilascia certificazione CLIL, in attesa di un possibile futuro accreditamento diretto, attraverso la collaborazione con il Centro Linguistico dell Università degli Studi della Basilicata, che è sede autorizzata dal MIUR alla formazione e certificazione metodologica CLIL, ai sensi del Decreto MIUR del 16 aprile 2012, n.6. 22

23 1.3 - La Certificazione CILS La Certificazione CILS (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera) è: un titolo di studio ufficialmente riconosciuto che attesta il grado di competenza linguistico-comunicativa in italiano per gli stranieri. la prima certificazione di italiano ad aver adottato il sistema di sei livelli di competenza linguistico-comunicativa proposto dal Quadro Comune Europeo di Riferimento del Consiglio d'europa e ad aver realizzato moduli di certificazione specifici per lavoratori di origine straniera in Italia. Il Centro CILS è membro istituzionale dell'ealta (European Language Testing Association), l'associazione europea che ha lo scopo di promuovere la conoscenza delle pratiche del testing e della valutazione linguistica in Europa. Il Centro CILS ha firmato la convenzione fra il Ministero degli Affari Esteri e l Associazione CLIQ, Certificazione Lingua Italiana di Qualità, costituita fra gli Enti certificatori dell italiano L2 e della quale l Università per Stranieri di Siena è uno Membri Fondatori. Dal 2009 Apof-il è accreditata, presso l Università per Stranieri di Siena, come Sede di Esami, ed offre il servizio di Certificazione ad utenti interni (allievi stranieri dei corsi di formazione) ed esterni (studenti, universitari, lavoratori, comuni cittadini, docenti), sia nell ambito delle proprie attività corsuali che con attività di sportello. Possono sostenere un esame di Certificazione CILS tutti gli stranieri che: studiano l italiano lavorano e studiano in contatto con la realtà italiana, vogliono ottenere il permesso lungo di soggiorno, vogliono vedere misurata la propria competenza in italiano. In ogni livello sono valutate tutte le abilità linguistiche (l'ascolto, la lettura, la produzione e interazione scritta e la produzione e interazione orale e la capacità di riflettere sugli usi della lingua), attraverso compiti che misurano le capacità dei candidati di usare la lingua italiana in vari contesti di interazione comunicativa. La Certificazione CILS: - garantisce che chi ne è in possesso è in grado di comunicare in lingua italiana nei contesti comunicativi previsti (esplicitati, formalizzati) per quel livello. - è spendibile per l inserimento nel mondo del lavoro, per l insegnamento dell italiano, per l iscrizione alle Università italiane, per ogni ulteriore ambito d uso in cui sia necessaria tale certificazione. 23

24 Il sistema di Certificazione CILS copre tutti i sei livelli di competenza linguisticocomunicativa individuati dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (A1-A2/ B1-B2/C1-C2). L ammissione agli esami CILS per gli utenti interni che partecipano a progetti finanziati e gestiti da Apof-il è completamente gratuita e comprensiva della preparazione all esame stesso. Per gli utenti esterni, per acquisire la certificazione, occorre iscriversi compilando l apposito modulo specificando il livello prescelto e versando la tassa d esame relativa allo stesso. Gli esami della Certificazione CILS si svolgono nelle sedi italiane ed estere secondo un calendario annuale, nei mesi di GIUGNO e di DICEMBRE. 24

25 F. MACROAREA II: I SERVIZI DI OFFERTA FORMATIVA Le linee previste riguardano l offerta di servizi di orientamento, di formazione e di politiche attive del lavoro anche nell ambito di progetti caratterizzati da ciclicità, in relazione ai bisogni già espressi dal territorio ed in coerenza con le risorse disponibili per area territoriale Apof-il. L offerta è finalizzata a: consentire ai giovani di affrontare la sfida della competenza, dell apprendimento continuo, dell occupabilità e dell adattabilità in uno scenario dove mutano repentinamente processi produttivi, ruoli e professionalità; promuovere e sostenere l adattabilità di giovani e adulti, prestando particolare attenzione alle fasce marginali e svantaggiate della popolazione; sperimentare e diffondere sistemi di offerta formativa innovativa, anche di tipo modulare; consentire ai giovani di adempiere all obbligo formativo e di aderire a percorsi di IeFP; attivare e sostenere esperienze e prassi integrate sul territorio, attraverso modelli di network sociale con Istituzioni operanti nel mercato del lavoro, con Istituzioni scolastiche, Aziende, Enti locali ed Università. Macro Area di attività Linea di Servizio II - Servizi di Offerta formativa 2 Competitività 3 - Inclusione Sociale 4 Cittadinanza scolastica 25

26 F.1 - Linea di Servizio 2: COMPETITIVITÀ Il Programma Operativo FSE Basilicata , in coerenza con la strategia di Lisbona, intende promuovere lo sviluppo di un economia regionale sempre più basata sulla conoscenza, individuando nelle politiche di istruzione, formazione e lavoro l elemento portante della strategia regionale di competitività. Obiettivo generale del PO, infatti, è quello di favorire lo sviluppo, la piena occupazione e la qualità del lavoro, rafforzando gli investimenti in capitale umano e ricerca, migliorando l adattabilità dei lavoratori e delle imprese pubbliche e private, prestando particolare attenzione all integrazione sociale e alla garanzia delle pari opportunità e dei diritti di cittadinanza. La formazione lungo tutto l arco della vita, la qualificazione del sistema scolastico regionale, il rafforzamento e il consolidamento delle competenze, la qualificazione e la riqualificazione dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, le azioni di sostegno per la creazione di nuove imprese, l inserimento sociale e lavorativo dei soggetti svantaggiati, la formazione dei soggetti diversamente abili sono alcune tra le azioni che vengono messe in campo per il raggiungimento di questo obiettivo generale. Attraverso l Asse A) Adattabilità del PO FSE Basilicata si intende favorire la realizzazione di progetti volti a: sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l adattabilità dei lavoratori; favorire l innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro; sviluppare politiche e servizi per l anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l imprenditorialità. Attraverso l Asse B) Occupabilità del PO FSE Basilicata si intende favorire la realizzazione di progetti volti a: aumentare l efficienza, l efficacia, la qualità e l inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro; attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all avvio di imprese; migliorare l accesso delle donne all occupazione e ridurre le disparità di genere. 26

27 La Linea di Servizio 2 COMPETITIVITÀ si articola nei seguenti interventi: Linea di Servizio 2 - Competitività Interventi/Azioni 2.1. Apprendistato 2.2. Protezione Civile 2.3. IFA - Interventi formativi anticrisi (v/s percettori ammortizzatori) 27

28 2.1 - Apprendistato L apprendistato ha un ruolo strategico nei processi formativi e rappresenta un percorso reale di qualificazione professionale attraverso l integrazione tra apprendimento on the job (che coniuga le esigenze di apprendimento dell apprendista con le aspettative professionali ricercate dall impresa) e apprendimento off the job. E uno strumento non solo di promozione dell'occupazione giovanile ma anche di integrazione tra i diversi sistemi (scuola, università, lavoro e formazione). L apprendistato è uno strumento che consente ai giovani di affrontare la sfida della competenza, dell apprendimento continuo, dell occupabilità e dell adattabilità in uno scenario dove mutano repentinamente processi produttivi, ruoli e professionalità. Costituisce un opportunità di orientamento e inserimento di tanti giovani impegnati nella ricerca di un occupazione qualificata e stabile. Il contratto di apprendistato, ai sensi del D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167 Testo unico dell apprendistato, è definito secondo le seguenti tipologie: a. apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale; b. apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere; c. apprendistato di alta formazione e ricerca. L Agenzia in house Apof-il: in base a quanto stabilito nella DGR 485 del 24/04/2012, nella DGR n dell'08/08/2012, (Avviso Pubblico "Sperimentazione Apprendistato Professionalizzante"), e nel Protocollo di intesa sottoscritto tra Regione Basilicata e parti sociali, organizza ed attua, nel rispetto della normativa nazionale e regionale sull'apprendistato, la formazione obbligatoria dei tutor aziendali, della durata di 16 ore. porta a conclusione gli interventi di apprendistato programmati nel P.P Caratteristiche dell intervento Destinatari: - N. 600 lavoratori o datori di lavoro interessati a frequentare percorsi di formazione per tutor aziendali a supporto di interventi di apprendistato professionalizzante. Sede Intervento: Sedi Apof-il Obiettivi generali e specifici: sviluppo di competenze tecnico - professionalizzanti specifiche di tutoraggio per la gestione operativa degli aspetti organizzativi, logistici e strumentali delle attività formative dell apprendista 28

29 Tipologia di attività: Le attività formative affidate all Agenzia sono quelle relative alla formazione di competenze specifiche la cui durata è di 16 ore complessive. Risultati attesi: - Acquisizione delle competenze tecnico - professionalizzanti specifiche di tutoraggio per la gestione operativa degli aspetti organizzativi, logistici e strumentali delle attività formative dell apprendista Ai sensi del paragrafo 9, comma 8, della D.G.R. n. 485/2012, in esito al percorso formativo verrà rilasciato l attestato di frequenza semplice di cui alla D.G.R. n. 625/2012, su modulistica conforme e prevista dalla Regione Basilicata. 29

30 2.2 - Protezione civile L intervento è finalizzato alla realizzazione di interventi specialistici (L.R. n.25/98) per gli operatori del sistema regionale di protezione civile, dei volontari e degli operatori di settore, allo scopo di favorire un adeguata omogenea e sempre aggiornata preparazione tecnica, operativa ed organizzativa, nonché l innovazione e la produttività del sistema attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro. Caratteristiche dell intervento Destinatari intermedi: - Organizzazioni di volontariato operanti nel settore della protezione civile, iscritte nel Registro regionale delle organizzazioni di volontariato di cui all art. 3 della L.R. 12 gennaio 2000, n. 1. ed all Albo regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile. Sezione I Associazioni (ex L.R. n. 42 del , art. 70). - Gruppi comunali iscritti all Albo regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile. Sezione II Gruppi comunali (ex L.R. n. 42 del , art. 70). Destinatari finali: n lavoratori autonomi iscritti agli Albi Professionali tecnici (Geologi, Ingegneri, Architetti, Biologi, Agronomi, Dottori Forestali, Chimici, Geometri, Periti Industriali), iscritti ad Associazioni di Protezione Civile e ambientale operanti nella provincia di Potenza; - lavoratori dipendenti nonché appartenenti agli Uffici tecnici delle Amministrazioni comunali della Provincia di Potenza. I destinatari finali dell intervento formativo saranno ripartiti ed individuati nel modo seguente: a) 12 unità per Aula destinati agli iscritti agli Albi professionali tecnici, per un totale di 48 b) 3 unità per Aula (per un totale di 12 unità), riservate al personale degli Uffici Tecnici Comunali, individuato sulla base dell appartenenza all ufficio del Comune in ordine alla dimensione della popolazione residente dei comuni ricadenti nell Area territoriale afferente a quella delimitata dalla Provincia di Potenza con i Patti Formativi Locali. Sedi dell intervento sono le Apof-il delle Aree territoriali della Provincia relative ai Patti Formativi Locali. Obiettivo generale: Rafforzare la formazione e qualificazione dell operatore di protezione civile in modo da preparalo in maniera sempre più efficace ad ogni 30

L adozione internazionale in Basilicata

L adozione internazionale in Basilicata 4 Basilicata Regione Notizie Viaggio tra le norme L adozione internazionale in Basilicata 995000 I dati del Gruppo del Volontariato Solidarietà 000 8 9 4 Basilicata Regione Notizie Viaggio tra le norme

Dettagli

900.000,00 7 342.000,00 313.600,00 base ai limiti stabiliti dal D.Lgs. 192/2005 e ss.mm.ii

900.000,00 7 342.000,00 313.600,00 base ai limiti stabiliti dal D.Lgs. 192/2005 e ss.mm.ii Avviso Pubblico Bando per la concessione di agevolazioni per la progettazione e realizzazione di interventi per il contenimento dei consumi energetici degli edifici pubblici e degli impianti di illuminazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Valentina Aprea

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA e LA REGIONE LOMBARDIA VISTI - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di

Dettagli

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della

Dettagli

PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia

PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Art. 1 (Innovazione nel sistema educativo di istruzione

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri CONFERENZA UNIFICATA (ex art. 8 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281) SEDUTA DEL 2 MARZO 2000 Repertorio Atti n. 221 del 2 marzo 2000 Oggetto: Accordo tra Governo, regioni,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della

Dettagli

Riccardo Lega Coordinatore del progetto EQDL c/o il Polo Qualità di Napoli

Riccardo Lega Coordinatore del progetto EQDL c/o il Polo Qualità di Napoli Polo della Qualità di Napoli: Il Laboratorio EQDL per conseguire Un progetto ponte fra Scuola e Nuove professionalità del mondo del Lavoro Riccardo Lega Coordinatore del progetto EQDL c/o il Polo Qualità

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno

Dettagli

Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo

Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo 2003, n.53 Criteri e procedure per la certificazione

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di aggregazione giovani)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di aggregazione giovani) ALLEGATO 5 TITOLO DEL PROGETTO: Giovani Energie Alternative Garanzia Giovani ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE Avviso Pubblico GARANZIA GIOVANI AVVISO PER IL REINSERIMENTO IN PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL

DELIBERAZIONE N. DEL Oggetto: Istituzione del Repertorio Regionale dei Profili di Qualificazione e del Sistema regionale per l individuazione, validazione e certificazione delle competenze. L Assessore del Lavoro, Formazione

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

Consiglio Regionale della Toscana

Consiglio Regionale della Toscana Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE ALLEGATO 1 ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE per la realizzazione di un offerta sussidiaria di percorsi di istruzione e formazione

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014 Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

Progetti di azione positiva

Progetti di azione positiva Programma obiettivo 2012 del Comitato Nazionale di Parità per l incremento e la qualificazione dell occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Prot.n. 28710 del 07-09-2015 Ai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali Ai referenti regionali del piano CLIL LORO SEDI OGGETTO: Organizzazione e avvio dei corsi linguistici per docenti CLIL

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)

Dettagli

GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti

GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti Convenzione di Sovvenzione n. 2011/FEI/PROG-100781 CUP B53I12000030003 GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti CORRELARE: partnership ed esiti del progetto Rosita Viola Provincia

Dettagli

Prot. 164 Potenza, lì 14 Febbraio 2012 Ai Signori Allevatori Loro Sedi

Prot. 164 Potenza, lì 14 Febbraio 2012 Ai Signori Allevatori Loro Sedi Prot. 164 Potenza, lì 14 Febbraio 2012 Ai Signori Allevatori Loro Sedi Oggetto: servizio di raccolta e smaltimento delle carcasse animali. Le APA di Potenza e di Matera comunicano di aver stipulato un

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia

Dettagli

the TECNICO GRAFICO-MULTIMEDIA

the TECNICO GRAFICO-MULTIMEDIA the TECNICO GRAFICO-MULTIMEDIA . Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) Con la Legge n. 5/0, l Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) entra a far parte del sistema educativo con pari dignità

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172 81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO 2014-2016 Premessa La Fondazione Museo Nazionale dell Ebraismo Italiano

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento

Dettagli

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso

Dettagli

La rete LOGINET. Descrizione e modalità di adesione

La rete LOGINET. Descrizione e modalità di adesione La rete LOGINET Descrizione e modalità di adesione Cosa è la Rete LOGINET LOGINET è una Comunità di pratica riservata a quelle istituzioni Scolastiche adottanti al proprio interno il Programma di formazione

Dettagli

PREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI

PREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI Pag 1 di 6 PREMESSE Richiamata la normativa vigente in materia di stage o tirocini formativi e d orientamento ed in particolare la Circolare del Ministero del Lavoro-Direzione generale impiego n 92 del

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015 REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015 Codice A15030 D.D. 24 aprile 2015, n. 276 D.g.r. n. 1-157 del 14/06/2010. Aggiornamento dello standard formativo e della relativa disciplina dei corsi per "Conduttore impianti

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Parthenope

Università degli Studi di Napoli Parthenope Pos. AG IL RETTORE Decreto n. 425 VISTO VISTO il DM 270/04 ed in particolare l art.3 comma 9 che recita Restano ferme le disposizioni di cui all'articolo 6 della legge 19 novembre 1990, n. 341, in materia

Dettagli

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza La normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro è il risultato di una serie di interventi, succedutisi in

Dettagli

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali

Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali REGIONE PUGLIA Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali SERVIZIO CIVILE NAZIONALE SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO in Puglia Azione di informazione e formazione per gli Enti di Servizio Civile Nazionale

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

Apprendistato formazione e studi professionali

Apprendistato formazione e studi professionali Apprendistato formazione e studi professionali Danilo Papa La formazione in apprendistato costituisce un elemento fondamentale che, anche in relazione alla nuova disciplina contenuta nel D.Lgs. n. 167/2011,

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE Allegato B) PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE 1. SOGGETTI ATTUATORI DELLE INIZIATIVE DI FORMAZIONE Sono soggetti attuatori delle iniziative di formazione di cui al presente decreto i

Dettagli

5516 25/06/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 537

5516 25/06/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 537 5516 25/06/2014 Identificativo Atto n. 537 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DEGLI AVVISI PER LA FRUIZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA DEI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167

PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167 PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167 Tra LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO e LE ASSOCIAZIONI DEI

Dettagli

IL PORTAFOGLIO EUROPASS PER LA TRASPARENZA E LA MOBILITÀ. Luogo Presentazione: Verona Autore: Silvia Lotito Data: 27 novembre 2015

IL PORTAFOGLIO EUROPASS PER LA TRASPARENZA E LA MOBILITÀ. Luogo Presentazione: Verona Autore: Silvia Lotito Data: 27 novembre 2015 IL PORTAFOGLIO EUROPASS PER LA TRASPARENZA E LA MOBILITÀ Luogo Presentazione: Verona Autore: Silvia Lotito Data: 27 novembre 2015 Muoversi in Europa La mobilità transnazionale è considerata da oltre un

Dettagli

Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di metodologia CLIL rivolti a docenti delle scuole provinciali Piano Trentino Trilingue

Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di metodologia CLIL rivolti a docenti delle scuole provinciali Piano Trentino Trilingue Allegato parte integrante ALLEGATO A) Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di metodologia CLIL rivolti a docenti delle scuole provinciali Piano Trentino Trilingue Il presente documento definisce

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ALLEGATO 5 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: SPORTIVI NEL CUORE GARANZIA GIOVANI SETTORE e Area di Intervento: E12 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Attività sportiva

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

8.1.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 DELIBERAZIONE 23 dicembre 2013, n. 1171

8.1.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 DELIBERAZIONE 23 dicembre 2013, n. 1171 8.1.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 DELIBERAZIONE 23 dicembre 2013, n. 1171 Primi indirizzi per la realizzazione dei percorsi di formazione per tecnici abilitati alla certificazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) **** LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) I risultati di apprendimento attesi in esito ai percorsi di alfabetizzazione

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARTENARIATO PUBBLICO / PRIVATO A FAVORE DELLA MOBILITA EUROPEA GEOGRAFICA E PROFESSIONALE DEI LAVORATORI NELL AMBITO DEL PROGRAMMA COMUNITARIO EURES (EUROPEAN

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE MARCHE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE MARCHE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE MARCHE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

1. Un Percorso per l Inserimento Lavorativo per i laureandi

1. Un Percorso per l Inserimento Lavorativo per i laureandi 1. Un Percorso per l Inserimento Lavorativo per i laureandi Il Programma PIL dell Università di Ferrara è stato attivato inizialmente (a.a. 2001-02): - come un Corso formativo universitario parallelo allo

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti,

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, aziende, ecc.) che offre agli studenti l'occasione per

Dettagli

IL VALORE DELLE CERTIFICAZIONI INFORMATICHE: dalla scuola della riforma, all Università, al mondo del lavoro

IL VALORE DELLE CERTIFICAZIONI INFORMATICHE: dalla scuola della riforma, all Università, al mondo del lavoro Ufficio scolastico Regionale per la Toscana Direzione Regionale ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE e per GEOMETRI E. FERMI PONTEDERA (PI) PROVINCIA DI PISA IL VALORE DELLE CERTIFICAZIONI INFORMATICHE: dalla

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita. Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14

Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita. Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14 Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14 1 Premessa Il progetto di campus biomedicale è finalizzato ad apprendere competenze

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli