Progettazione/Redazione Contributi/Coordinamento Versione Visto. Ing. Massimiliano Bagagli Rev. 0

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1 Studio preliminare sull ipotesi di introduzione di un Sistema di Gestione dell Energia in ARPA Umbria Ottobre 2010

2 La norma UNI EN sul Sistema di Gestione dell Energia... 3 La Pubblica Amministrazione e l energia... 4 L Energy Manager e l Esperto in Gestione dell Energia (EGE)... 4 L applicazione del Sistema di Gestione dell Energia ad ARPA UMBRIA... 5 Progettazione/Redazione Contributi/Coordinamento Versione Visto Ing. Massimiliano Bagagli Rev. 0 2

3 La norma UNI EN sul Sistema di Gestione dell Energia L'implementazione di sistemi di gestione volontari ha come scopo principale quello di migliorare le organizzazioni attraverso l'ottimizzazione e la definizione di processi standardizzati, dando così valore aggiunto a qualsiasi tipologia di bene o di servizio prodotto. Implementare un sistema di gestione significa applicare uno strumento che si basa su standard dettati da specifiche norme, un mezzo per favorire l'impegno da parte della direzione al rispetto delle normative cogenti e allo sviluppo di modalità di autogestione e autocontrollo. Si tratta di introdurre nella struttura dell organizzazione atteggiamenti proattivi per affrontare alcuni fondamentali aspetti strategici. Sono attive da tempo una serie di norme che fissano degli standard per quel che riguarda la gestione della qualità dei processi (ISO 9001), del miglioramento delle prestazioni ambientali (ISO 14001), della riduzione progressiva dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro (OHSAS 18001). Sulla scia di queste, l UNI ha elaborato la norma UNI EN 16001, pubblicata a luglio del 2009, contenente standard per i Sistemi di Gestione Energetica. La norma copre le fasi dell'acquisto, dell'immagazzinamento e dell'uso delle risorse energetiche all'interno delle aziende e degli enti. Come le ISO 9001 e le ISO 14001, la norma si basa sul ciclo di Deming e sull'approccio Plan-Do-Check-Act. Il ciclo di Deming è lo strumento alla base della filosofia del miglioramento continuo. Esso si compone di 4 parti: PLAN: la pianificazione (serve per individuare il problema o gli obiettivi e proporre strategie e fini); DO: l'implementazione (attuazione delle azioni pianificate); CHECK: la verifica (si effettua tramite la misurazione e il monitoraggio delle azioni intraprese per valutare eventuali differenze rispetto agli obiettivi prefissati); ACT: si adottano azioni per migliorare ulteriormente i risultati raggiunti. La norma UNI EN sollecita lo sviluppo di una politica energetica, partendo dall identificazione dei consumi energetici passati, presenti e futuri fino all adozione di un piano di monitoraggio. Dalla comparazione e analisi dei consumi, si possono ottenere informazioni utili per mettere in atto piani di miglioramento dell efficienza energetica, con conseguente riduzione dei costi per l energia. La norma non descrive nel dettaglio la modalità con cui le attività operative dell organizzazione devono essere condotte, bensì identifica il quadro di riferimento che consente di avere un sistema di gestione energetico efficace. Inoltre, anziché suggerire una vasta gamma di soluzioni tecniche da adottare nelle aree di maggiore consumo, preferisce sollecitare un vero e proprio cambiamento delle abitudini individuali e collettive, al fine di integrare considerazioni di efficienza energetica nei processi decisionali quotidiani. I vantaggi generali ipotizzabili nell applicazione di un tale Sistema di Gestione possono essere riassunti come segue: Permette una riduzione dei costi energetici attraverso un processo di identificazione, misura e gestione del consumo di energia. La diminuzione dei consumi, soprattutto durante le ore di picco, consente, inoltre, di ottenere vantaggi contrattuali nei confronti dei fornitori di energia garantendo così anche un approvvigionamento energetico sicuro. Ha un approccio sistematico al miglioramento continuo e permanente dell efficienza energetica delle organizzazioni di ogni tipo o dimensione. Facilita l allineamento e l integrazione con altri sistemi di gestione quali le ISO 9001 e le ISO Prende in considerazione obblighi legali. Ha un impatto sulla catena di fornitura: nell acquisto di strumenti/impianti con impatto elevato sul consumo di energia, l organizzazione dovrebbe informare i fornitori che l acquisto viene valutato anche sulla base di parametri di efficienza energetica. Permette certificazione di parte terza. Consente la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e di carbonio, ottimizzando la performance ambientale nel rispetto dei limiti di legge attuali e futuri, 3

4 contribuendo inoltre al miglioramento dell immagine dell organizzazione e del rapporto con altre aziende o enti. Permette all organizzazione di occupare una posizione di riferimento in ambito energetico con ricadute sulle possibilità di far valere le proprie istanze. La Pubblica Amministrazione e l energia Le direttive comunitarie e la legislazione nazionale spingono i meccanismi di mercato a creare condizioni favorevoli che permettano di promuovere le buone pratiche dell efficienza energetica in tutti i settori e l utilizzo di energie prodotte da fonti rinnovabili. Degli obiettivi dell accordo della UE sul pacchetto clima energia (ridurre del 20% le emissioni di gas serra, l aumento della efficienza energetica del 20%, ed il raggiungimento della quota del 20% di fonti energetiche alternative) sembra avere molto più senso e di più facile raggiungimento l obbiettivo del 20 dell efficienza energetica. La direttiva che ha introdotto i Sistemi di Gestione dell Energia è la DIR 2006/32/CE, recepita in Italia dal D.Lgs. 115/08, tratta dell efficienza degli usi finali dell energia, introduce il concetto di servizi energetici, di certificazione di Esco, di certificazione del sistema di gestione dell energia e della professionalità degli esperti in gestione dell energia, e definisce le diagnosi energetiche. Il D.Lgs. 115/08 conferisce alla Pubblica Amministrazione un ruolo fondamentale assegnando degli obblighi di effettuazione di diagnosi energetiche e di certificazione energetica nel caso di ristrutturazioni e parla di responsabilità nell adozione degli obbiettivi di efficienza energetica e da parte della dirigenza. In sostanza la Pubblica Amministrazione deve dare l esempio nei confronti del cittadino e delle imprese. I più potenti mezzi che ha a disposizione sono l implementazione del Sistema di Gestione dell Energia e l Energy Manager. I due mezzi sono assolutamente complementari ed anzi nel processo che porta alla SGE è opportuno fin dalla fase iniziale dotarsi di una figura centrale che segua tutto il processo e tenga i contatti tra direzione e resto della struttura. L Energy Manager e l Esperto in Gestione dell Energia (EGE) Il responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia, detto anche Energy manager, è una figura introdotta in Italia dalla legge 10/91 per i soggetti (enti pubblici e privati) caratterizzati da consumi importanti, espressi in tonnellate equivalenti di petrolio (tep) e riguardano tutti i consumi energetici (calore, elettricità, combustibili per le auto, etc.). I limiti per cui è obbligatorio dotarsi di un Energy Manager sono i seguenti anche se vi sono nomine in strutture che hanno consumi inferiori: tep per le imprese del settore industriale; tep per i soggetti del terziario e della Pubblica Amministrazione. Gli Energy Manager operanti attualmente in Italia sono circa 2.650, di cui oltre 600 negli enti pubblici. L'incarico di responsabile per l'energia consiste nella raccolta e nell'analisi dei dati sui consumi energetici e nella promozione dell'uso efficiente dell'energia nella propria struttura amministrando un budget messo a disposizione dall organizzazione. Per diventare energy manager ed essere inseriti nell'elenco (non si tratta di un albo, dunque) curato e gestito dalla FIRE per incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, occorre essere nominati da un soggetto, non necessariamente sottoposto all'obbligo. Negli ultimi tempi sta inoltre nascendo una nuova figura professionale: l'esperto in Gestione dell'energia (EGE), che amplia ed approfondisce le competenze dell'energy Manager, in risposta alla DIR 2006/32/CE ed all evoluzione dei mercati registrata negli ultimi anni. l'esperto in Gestione dell'energia è regolamentato dalla norma UNI ed è una figura fondamentale nel processo che porta al Sistema di Gestione dell Energia in quanto è la figura che è a conoscenza dei vari flussi energetici ed in più rappresenta il nesso fra dirigenza e resto dell organizzazione sui temi energetici. 4

5 L applicazione del Sistema di Gestione dell Energia in ARPA UMBRIA Quale potrebbe essere l impatto dell applicazione di un Sistema di Gestione dell Energia in ARPA Umbria e quali potrebbero essere i vantaggi a fronte dell impegno economico e lavorativo? Innanzitutto è bene chiarire che l applicazione di un SGE in una organizzazione non deve per forza riguardare la totalità dell organizzazione, anzi la norma UNI EN permette di scegliere ampiezza dell applicazione e obbiettivi. Pertanto, in una prima fase, si potrebbe selezionare una parte di Agenzia in cui iniziare tale percorso. La prima fase comporta l istituzione di un gruppo di lavoro in cui siano coinvolti elementi delle varie strutture o della struttura selezionata che deve far capo ad una figura destinata poi a svolgere il ruolo dell Energy Manager e, in seguito, a certificarsi come Esperto in Gestione dell Energia. Il gruppo deve fissare gli obbiettivi e pianificare le operazioni da svolgere e deve riferire direttamente alla direzione. Inizialmente la diagnosi energetica della struttura selezionata è la prima operazione da compiere e ciò comporta un primo, ancorché modesto, investimento in strumentazione. Il fatto che ARPA Umbria abbia già in progetto di riqualificare energeticamente le sedi di Perugia e di Terni è un grande vantaggio; purtroppo però anche se i lavori comportano sicuri risparmi energetici non è possibile al momento dire dove esattamente avvengono tali risparmi e dove magari si potrebbe ottimizzare. La diagnosi energetica apporterebbe quindi subito dei vantaggi economici definendo come utilizzare al meglio l energia che si utilizza attualmente. Spesso solo cambiando la gestione dell energia si hanno dei risparmi consistenti. La diagnosi energetica permetterebbe anche di avviare il processo di Certificazione Energetica e Certificazione di Sostenibilità Ambientale degli Edifici (di cui ricordo l Agenzia è il certificatore designato dalla Regione Umbria). Successivamente alla diagnosi si potrebbero iniziare le prime formulazioni delle procedure prescritte dalla norma UNI EN ed iniziare i primi interventi. In tutte le fasi il gruppo di lavoro si riunisce periodicamente e riferisce alla direzione sull avanzamento dei lavori. Molto importante è anche il coinvolgimento dei dipendenti che devono essere formati adeguatamente sull utilizzo dell energia e che rappresentano la componente più importante per il raggiungimento di buoni risultati di risparmio energetico con bassissimi costi. L obbiettivo finale è la certificazione e ciò comporta l aver definito procedure ed incarichi ed avviato iniziative di miglioramento lungo un orizzonte temporale che si può, in prima battuta, indicare in non meno di due anni. Nel frattempo sarà stato individuato l Energy Manager il cui obbiettivo è quello di certificarsi nel tempo come Esperto in Gestione dell Energia secondo la norma UNI EN I vantaggi sono molteplici e possono essere riassunti come segue: Riduzione dei costi: la conoscenza dei flussi permette l ottimizzazione degli utilizzi con conseguenze anche sui contratti di fornitura. Riduzione delle emissioni di gas serra: la riduzione e l ottimizzazione dei consumi migliora la performance ambientale dell Agenzia e permette anche di puntare a d obbiettivi ambientali ancora più ambiziosi (Carbon Neutral ad esempio) Miglioramento dell immagine dell organizzazione e del rapporto con altre aziende o enti: giova ricordare che in Italia, a settembre 2010 sono solo 6 le aziende private certificate, dotarsi di un SGE porrebbe l Agenzia in un panorama di assoluta eccellenza, e non solo nei confronti degli altri enti pubblici. Occupare una posizione di riferimento in ambito energetico: dotarsi di SGE confermerebbe che l Agenzia è in grado di puntare ad obbiettivi in campo energetico ambiziosi ed ha una struttura in grado di conseguirli ciò potrebbe portare a delle positive ricadute nei confronti degli altri soggetti pubblici che si occupano di energia specie in un momento come questo dove la Regione non ha ancora messo in campo una vera politica energetica regionale. Acquisizione da parte dell Agenzia di conoscenze e di professionalità di alto livello: le figure dell Energy Manager e dell Esperto in Gestione dell Energia sono figure professionali di alto livello e di profilo multidisciplinare che ben poche organizzazioni possono vantare (a titolo di esempio gli Esperti in Gestione dell Energia riconosciuti a settembre 2010 sono solo 18 in Italia). Conoscenza ed adempimento degli obblighi legali in tema energetico: la conoscenza della situazione energetica sotto l aspetto tecnico e normativo permette ad ARPA Umbria di 5

6 essere sempre aggiornata nei confronti degli obblighi legali e di rispettare perciò limiti di legge attuali e futuri. Coinvolgimento dei dipendenti: per raggiungere dei buoni risultati di risparmio energetico è fondamentale che i dipendenti siano motivati e formati (l azienda EPSON ha redistribuito una piccola percentuale dei risparmi ottenuti fra i dipendenti, ciò ha comportato risultati ancora migliori). Ricadute ambientali su terzi in termini di riduzione dei gas serra: ARPA Umbria individuerà i fornitori e gli acquisti avverranno anche sulla base di parametri di efficienza energetica estendendo così a terzi i benefici ambientali. Integrazione con le ISO 9001 e le ISO 14001: la UNI EN può essere vista come una parte della struttura di certificazione di cui l Agenzia è dotata. In definitiva appare come l avviare un processo che porti l Agenzia alla certificazione sia sicuramente un iter lungo e laborioso ma dalle potenziali ricadute estremamente vantaggiose. 6

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