Dott.ssa Caterina Fucili Psicologo Psicoterapeuta Fano e Pesaro LA MIA PSICOTERAPIA

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1 La psicoterapia può nascere da diversi indirizzi teorici: esiste la psicoterapia psicoanalitica, cognitivo-comportamentale, sistemico-relazionale, umanistica, della gestalt, ed altre ancora. Il mio metodo di intervento appartiene alla scuola cognitivo-comportamentale ma ne è una evoluzione. Molti pensano erroneamente che questo tipo di terapia sia limitata a modificare comportamenti e pensieri rimanendo in superfice e non determinando un vero cambiamento della persona. In effetti l approccio cognitivo-comportamentale è nato con questa finalità e proprio questo concretismo ha reso possibile studi scientifici sull efficacia dei protocolli di intervento e delle tecniche utilizzate, aspetti trascurati da altri approcci. Il limite, dunque, è oggi un punto di forza. Negli ultimi venti anni, poi, sono stati sperimentati nuovi approcci che stanno influenzando in modo profondo il modello standard di terapia cognitivo-comportamentale. Le psicoterapie cognitivo comportamentali della TERZA ONDA, a cui appartiene il mio approccio, pur mantenendo il legame con la psicologia come scienza di base, l attenzione alla verifica sperimentale, ai LA MIA PSICOTERAPIA «Ciò che cerco di fare con i pazienti è aiutarli a esplorare le loro esperienze presenti. Esplorare, considerare, soffermarsi e riflettere sull esperienze presenti e considerare come queste possono essere correlate al passato» J.Bowlby

2 progressi e al cambiamento del singolo paziente, orienta il focus del trattamento alla soluzione di problemi specifici, di sintomi e di problematiche di personalità o esistenziali. Il metodo di lavoro terapeutico che utilizzo ha un nome un po strano: psicoterapia cognitiva ad indirizzo costruttivista (o post-razionalista) ed evolutivo. Come già detto fa parte dell orientamento cognitivo-comportamentale, ma è una modalità di intervento che si arricchisce dei contributi più innovativi della ricerca e della pratica clinica. Cercherò di chiarire ogni singola parola in modo che il lettore possa aver chiaro che tipo di lavoro caratterizza la mia pratica. COSA VUOL DIRE-COMPORTAMENTALE Il comportamentismo ha come oggetto di studio solo i fatti oggettivamente osservabili, gli eventi ambientali e il comportamento manifesto. Esclude i fenomeni soggettivi, considerati privi di oggettività,misurabilità, operazionalità. Al centro dell unità di analisi sta il comportamento osservabile, inteso come prodotto di fattori che hanno funzione di antecedenti e di conseguenti. L analisi dei rapporti tra questi elementi è chiamata analisi funzionale, in quanto mira a sottolineare come il comportamento sia appunto FUNZIONE dei fattori che lo precedono e lo seguono. Le tecniche di intervento si prestano molto bene ad affrontare molte problematiche per la loro semplice focalizzazione sul comportamento. COSA VUOL DIRE COGNITIVO-COMPORTAMENTALE Negli anni settanta si sviluppano gradualmente le prime terapie che iniziano a focalizzare l attenzione sulle variabili interne all individuo: il cognitivo, ovvero, i pensieri. Viene dato rilievo ai processi rappresentativi interni (immaginazione e dialogo interno) e il linguaggio interiorizzato, cioè il pensiero, viene visto come il principale regolatore e guida del comportamento esterno e come variabile cruciale nella determinazione dello stile di risoluzione dei problemi e delle capacità di autocontrollo. A causa della crescente insoddisfazione verso l approccio psicoanalitico, l attenzione di alcuni clinici si concentra sull esperienza interna dei pazienti e sui loro sistemi di regole e di convinzioni, portando alla definizione dei primi veri e propri modelli di terapia cognitiva in cui si postula una stretta interdipendenza tra comportamenti, emozioni e cognizioni. Il terapeuta si pone come obiettivo di identificare le forme di pensiero assolutistico, di renderne cosciente il

3 paziente consapevole di tali pensieri automatici, di riconoscerli come relativi esoggettivi, e di aiutarlo a modificare i processi di pensiero distorti in essi presenti. Questi modelli terapeutici, usualmente definiti come cognitivisti STANDARD o RAZIONALISTI, rappresentano la struttura di base di ogni intervento cognitivista, oltreché i modelli di più ampia diffusione a livello internazionale. Tra le principali caratteristiche che accomunano l approccio cognitivista alla sua radice comportamentale, possiamo sicuramente annoverare quelle che la rendono una psicoterapia scientificamente fondata: il fatto che l intervento terapeutico sia diretto dalla conoscenza dei meccanismi che generano e mantengono le sindromi; il riferimento a modelli delle sindromi fondati sullo stato dell arte delle scienze sperimentali; l utilizzo di procedure terapeutiche esplicite e ispirate a principi e protocolli di dimostrata efficacia. La terapia cognitiva si differenzia però da quella comportamentale per una sua caratteristica fondamentale, quella di concentrare il suo intervento sull attività cognitiva del paziente ovvero di rivolgersi a processi psicologici di genesi e mantenimento dei disturbi psichici. Detto in parole semplici, l idea di fondo alla base di questo tipo di psicoterapia è che cambiando determinati elementi delle modalità conoscitive individuali (la mappa del mondo del paziente), sia possibile cambiare gli aspetti comportamentali ed emotivi del problema in questione. L obiettivo primario delle procedure utilizzate in seduta, diviene la soggettività di ogni specifico paziente, nei suoi aspetti più peculiari e idiosincrasici: elicitare e riordinare i vari elementi costituenti l attività cognitiva legata al sintomo, riconoscere e validare la soggettività e dell esperienza, stimolare le capacità metacognitive e di decentramento dagli aspetti disadattavi. COSA VUOL DIRE COGNITIVO COSTRUTTIVISTA ED EVOLUTIVO Sia il modello comportamentale che il modello cognitivo-comportamentale sono stati oggetto di svariate critiche per alcuni limiti dell approccio. Viene ignorato l assetto relazionale ed emotivo della persona che porta il sintomo. Il rapporto terapeuta-paziente è troppo di carattere didattico e pedagogico, del tipo allievo-insegnante. L importanza dei processi conoscitivi inconsci viene minimizzata.

4 Le emozioni sono considerate solo un sottoprodotto delle convinzioni, ignorandone il valore conoscitivo e ponendo il focus dell intervento soprattutto sul loro controllo. Si pone un eccessiva enfasi sulla razionalità come fattore di adattamento, facendo un uso quasi esclusivo della persuasione come espediente terapeutico volto a modificare le convinzione irrazionali e quindi scarsamente adattative del paziente. Il paradigma COGNITIVO COSTRUTTIVISTA ed EVOLUTIVO adotta tutte le tecniche cognitive e comportamentali superandone però i limiti: le tecniche vengono integrate entro una cornice concettuale più ampia, in vista di obiettivi strategicamente orientati a una più armonica evoluzione dell organizzazione del Sé. C è sempre una marcata tendenza a basarsi sui metodi della psicologia sperimentale e della scienza cognitiva, dell etologia, della neurobiologia e dell epistemologia (in altre parole, un bisogno di legare costantemente le formulazioni teoriche e l esperienza clinica con la ricerca scientifica di base) ma all interno di un grosso cambiamento di prospettiva. Il termine COSTRUTTIVISTA indica una concezione della conoscenza personale in cui viene posta enfasi sulla dimensione attiva, generativa e intenzionale della conoscenza individuale. Il termine EVOLUTIVO è usato perché la Teoria dell Attaccamento di John Bowlby diventa la matrice concettuale che delinea il contesto interpersonale ed evolutivo nell ambito del quale prende forma e si sviluppala conoscenza individuale. I riferimenti teorici sono le ricerche in ambito evoluzionistico. Viene data grande enfasi alla soggettività e all analisi di come, nel corso dello sviluppo, prende forma l identità. E una svolta relazionale nel cognitivismo che enfatizza la natura relazionale della mente e del suo sviluppo, la centralità delle dinamiche interpersonali di attaccamento per la comprensione della psicopatologia. Il cambiamento di prospettiva. Questi i punti di forza dell approccio. Grande attenzione alla storia dello sviluppo, alle dinamiche interpersonali, e alle interazioni attuali, soprattutto quelle in cui le credenze negative formate durante lo sviluppo determinano, circolarmente, situazioni problematiche, sofferenza e sfavorevoli conferme.

5 Centralità dei contenuti e dei processi inconsci e delle emozioni. Dato che nel modello cognitivo evoluzionista si suppone che la formazione dei significati personali patogeni discende dalle esperienze di attaccamento precoci, il lavoro terapeutico è molto focalizzato sui contenuti e sui processi impliciti che si rivelano attraverso modalità espressive non verbali, attivazioni emotive apparentemente improprie o sproporzionate, oppure tramite circolarità interpersonali disadattative. Interesse alla relazione terapeutica e alla sua modulazione e stile del terapeuta ora più orientato alla validazione empatica rispetto al distacco socratico della terapia cognitiva standard. Il terapeuta è l esperto del metodo ma il paziente è l esperto di se stesso. Come diceva Bowlby: Se una palla è scivolata in un buio passaggio un bambino può essere spaventato nell andare a recuperarla, ma se io dico guarda, sto venendo con te! egli sarà più sicuro. Uso della memoria autobiografica, cooperatività e aumento della mentalizzazione. C è un continuo confronto tra esperienza psichica presente e quella sperimentata nel passato, tra le differenze e le somiglianze nei contesti in cui si sono determinate. Questo permette la valutazione dei significati personali ed esercita il monitoraggio congiunto degli stati mentali che, nell attualità della seduta e nel clima interpersonale idealmente favorevole della relazione con il terapeuta, sostiene le capacità autoriflessive. Considerazione del sintomo come metafora incompiuta di aree emotive scarsamente riconosciute ed elaborate, ricondotto alle vicende personali e alle esperienze soggettive che lo determinano. Concezione della metodologia terapeutica, che prevede un uso strategico delle varie tecniche terapeutiche cognitiviste, in funzione dell organizzazione relazionale e del Sé delpaziente.

6 Nel panorama internazionale, è possibile ritrovare una similarità di prospettiva in diversi approcci clinici più o meno recenti: la Terapia Cognitivo Analitica (CAT), la Schema Therapy, la Compassion Focused Therapy, la Mindfulness. Alcuni dei più recenti contributi della cosiddetta "terza generazione", o terza ondata della terapia cognitivo-comportamentale, mostrano un simile progressivo ampliamento dell oggetto dell'auto-osservazione e puntano maggiormente a sviluppare una consapevolezza e un atteggiamento non giudicante, un empowerment del paziente e un incremento della sua flessibilità psicologica. COSA ASPETTARSI Nel setting terapeutico troverai un luogo dove poter essere te stesso senza che tu possa diventarne dipendente. Innanzi tutto dovremo starci simpatici, dovrai sentirti abbastanza a tuo agio con me perché punteremo sempre alla pariteticità: sarai sempre fondamentale, perché come ti conosci tu, io non potrò mai conoscerti e avrò sempre bisogno di te come co-terapeuta. Non c è tecnica che funziona senza una buona relazione!!! Faremo un po di incontri e studieremo un piano di intervento: cosa e come fare. Obiettivi realistici, concreti e valutabili.

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