V i a g g i o P a r r o c c h i a l e Viterbo e i suoi splendidi dintorni

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1 V i a g g i o P a r r o c c h i a l e Viterbo e i suoi splendidi dintorni aprile [partenza puntuale da Piazza Tommaseo alle ore 8.00] 1 Viterbo è definita da secoli la città dei Papi, il capoluogo di antica origine etrusca e di grandi tradizioni storiche, conserva un assetto monumentale tra i più importanti del Lazio: aristocratici palazzi, monumenti ricchi di opere d'arte di spiccato interesse, suggestivi quartieri medievali, chiese e chiostri di varie epoche, torri slanciate ed eleganti fontane in peperino (la tipica pietra delle costruzioni viterbesi). Il nucleo storico iniziò a svilupparsi verso l anno mille intorno all antica Castrum Viterbii sul Colle del Duomo e nel breve volgere di poco più di due secoli, raggiunse uno sviluppo talmente notevole da contendere alla vicina Roma l'onore e l'orgoglio della sede papale. E' cinta da alte mura medievali merlate e da massicce torri (costruite dal 1095 al 1268), ancora oggi pressoché intatte, con accesso da otto porte. Quota di partecipazione (comprendente pullman, albergo, pasti, ingressi a pagamento, salvo solo la sosta in autogrill al ritorno): Sistemazione in camera singola: 500 (caparra 250) Sistemazione in camera doppia: 450 (caparra 200) L albergo di riferimento per tutta la durata del viaggio: Palace Hotel, Viale Trento 100, Viterbo. Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria Parrocchiale, fino a esaurimento posti, entro il 10 marzo, - presentando copia della carta di identità - versando la caparra

2 - lasciando un numero di cellulare e un eventuale indirizzo . I T I N E R A R I O Viterbo 2 RICHIESTA D ASILO D UN PELLEGRINO A VITERBO di Mario Luzi ( ) Che finestre, che camere parate a festa schiudi all aria, al fresco, al sole mite. E case intorno la cui fronte piglia fuoco, i bambini, le rondini, le nottole. I carri d uva sostano ai portoni in fila indiana, si rincorrono corpi vivi ed ombre. La donna prende acqua alla fontana, risale su per il proferlio, guarda quella nave ancorata nel cielo ch è Viterbo poi rientra, sparisce nell interno della casa, della città, del tempo. [preferlio: scala esterna]

3 Nuovo di queste vie, ma non straniero ho sentito l infermo sulla soglia pregare per la sorte di quest arca con il suo andirivieni d operai le sue case crepate, i suoi animali, i suoi vegliardi acuti ed i suoi morti. 3 Ho lasciato alle porte i miei cavalli, ho chiesto asilo e molto supplicato d esser preso a farne parte. Vigila ora tu, scruta i segni della notte. VITERBO di Rafael Alberti ( ) Qui tutto è vivo. Cantano le pietre erette sulle torri e sui palazzi. Voce di quel che fu s ascolta ancora per le strade, le piazze e le fontane. Città dal nome strano e dai colori gravi, dalle spalle possenti e vigorose: suoni ancora nel verso di Dante, e s ode tra il clamore delle croci, delle spade, del sangue e le campane quel grido del tuo popolo contro la tirannia. La libertà aperta fra le mani, lontano dalla patria, un poeta di Spagna ti saluta.

4 Caprarola 4 (arch. Antonio da Sangallo e Vignola) Si trova nel versante sud dei Monti Cimini ad est rispetto il Lago di Vico, arroccata su uno sperone tufaceo è posta tra le vie consolari, ora strade statali, Cassia e Flaminia. Fu nel XVI secolo che conobbe il massimo splendore, quando i Farnese, con la nomina a Papa Paolo III del card. Alessandro Farnese, e con la costituzione del Ducato di Castro, estesero notevolmente il proprio dominio costruendo fastose ville e castelli. A Caprarola fu costruita la residenza più rappresentativa del livello di ricchezza e di potenza che questa nobile famiglia raggiunse, il Palazzo Farnese di Caprarola. E uno dei migliori esempi di dimora rinascimentale. Il palazzo fu una delle molte dimore signorili costruite dai Farnese nei propri domini. Alla villa sono annessi gli Orti farnesiani (con lo stesso nome dei giardini della famiglia sul colle Palatino a Roma), uno splendido esempio di giardino tardo-rinascimentale, realizzato attraverso un sistema di terrazzamenti alle spalle della villa. Tra gli affreschi pregevoli vi è quello sottostante della Sala del Mappamondo. Così era visto nel Cinquecento il mondo conosciuto.

5 5 la sala del mappamondo Bagnaia Villa Lante (Vignola) Lago di Vico

6 Tuscania 6 Madonna della Quercia ( arch. G. e A. Sangallo)

7 Vitorchiano 7 Giardino Botanico Moutan Montefiascone

8 Bomarzo Villa Orsini 8 Bomarzo (parco dei mostri)