Visita guidata Caltanissetta Montedoro

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1 LICEO SCIENTIFICO E. MAJORANA Caltagirone Dipartimento di Scienze Naturali Visita guidata Caltanissetta Montedoro (da Ciaula scopre la luna alla costellazione d Orione) a.s Quale è il punto in comune tra la celebre novella di Luigi Pirandello e la costellazione invernale di Orione, il Cacciatore, visibile nel nostro cielo tra novembre e maggio? Lo scoprirete attraverso il resoconto di una giornata molto intensa che gli studenti delle IV classi del nostro Istituto hanno svolto giorno 24 Novembre 2015, una iniziativa progettata dal Dipartimento di Scienze naturali per l anno scolastico L obiettivo prioritario dell iniziativa è stato quello di consentire agli studenti di mettere in pratica le conoscenze maturate nello studio delle discipline scientifiche, attraverso un intervento nel complesso finalizzato ad una corretta lettura ed interpretazione del territorio sotto vari punti di vista (scientificonaturalistico e socio-economico). La prima tappa della giornata è stata la visita guidata presso il Museo mineralogico paleontologico della zolfara di Caltanissetta. Il museo è intitolato alla memoria di Sebastiano Mottura, ingegnere e geologo che fondò e diresse a Caltanissetta una scuola mineraria, tra il 1868 ed il 1875: il museo ha sede all'interno di una struttura recentemente inaugurata e adiacente alla scuola fondata dallo stesso Mottura, l Istituto tecnico-liceo scientifico Scienze Applicate (I.I.S.), di cui il museo ha fatto parte per lungo tempo. Il gruppo è stato accolto dal prof. Garro, docente di Tecnologia ed Arte Mineraria, il quale ha presentato a studenti e docenti la storia del museo dalla fondazione fino ai nostri giorni, una storia inevitabilmente legata alle vicende socioeconomiche che hanno caratterizzato il territorio delle provincie di Caltanissetta, Enna ed Agrigento nella prima metà del Novecento. 1

2 Gli studenti hanno visitato le sale espositive del museo, potendo ammirare splendidi esemplari relativi alla formazione gessoso-solfifera che caratterizza la nostra isola: il percorso è stato guidato e commentato con la voce esperta del prof. Garro, il tutto arricchito anche dalla visione di splendidi esemplari mineralogici provenienti dal varie parti del mondo che i curatori dell esposizione hanno raccolto nel corso dei vari anni. Gli studenti hanno potuto così applicare le conoscenze maturate nel corso dello studio dei moduli di Scienze della Terra alla lettura geologica del territorio interno della Sicilia. Campione gigante di Ammonite Zolfo allo stato cristallino Cristalli di celestina Campione di zolfo talamone Frammento di meteorite Campioni di malachite Campioni di cristalli di quarzo Campione di gesso (rosa del deserto) Campione di pirite Campioni di rocce fossilifere Ampio spazio è stato dedicato anche alla riflessione sugli aspetti socio-economici relativi alla presenza nel territorio delle miniere di zolfo, presenza che ha segnato non soltanto fisicamente il territorio ma che ha lasciato anche profonde tracce nella società. 2

3 Gli studenti hanno visionato un documentario che narrava la vita degli operai all interno delle miniere, con riferimenti anche alle pratiche estrattive: una sezione molto interessante, che ha permesso di aprire una finestra sulla Sicilia di inizio novecento, una Sicilia in cui gran parte della popolazione versava in condizioni di miseria, di arretratezza culturale e di sfruttamento una messa a fuoco soprattutto sui carusi, bambini che genitori di famiglie povere vendevano ai proprietari delle miniere per avere in cambio un prestito in denaro che difficilmente sarebbero riusciti a riscattare e per questo costretti a lavorare tutta la vita nelle profondità delle miniere di zolfo, in ciò favoriti anche dall esile fisico che permetteva loro di spostarsi più agevolmente tra gli anfratti scuri e profondi delle zolfare A conclusione della visita, una delegazione di studenti e docenti è stata ricevuta dal Dirigente scolastico dell I.I.S. Mottura, prof.ssa Laura Zurli, la quale ha manifestato la propria soddisfazione per la collaborazione intrapresa tra i due Istituti, promettendo di sviluppare, nel corso di eventuali successive visite didattiche, 3

4 anche attività di tipo laboratoriale all interno dei locali della scuola ospitante. A fine mattinata, il gruppo si è spostato a Montedoro, piccolo comune del nisseno, che presenta un ricco patrimonio scientificoculturale. Lì abbiamo incontrato il responsabile dell associazione Stargeo, il dott. Frangiamone il quale ci ha accolti illustrandoci inizialmente gli obiettivi dell attività del gruppo da lui diretto. Come dice lo stesso nome, l associazione cura la lettura del territorio sotto due punti di vista. Il termine geo indica il legame con la Terra intesa come territorio, come luogo fisico ricco di elementi caratteristici e distintivi quali le tante miniere di zolfo che nel passato erano attive nell area e che hanno segnato profondamente la storia di Montedoro sotto molteplici punti di vista. L associazione cura la custodia e la divulgazione delle tracce del tempo, occupandosi della raccolta delle testimonianze etno-storiche con l'intento di valorizzare e proteggere il patrimonio storicomineralogico del paese, attraverso la raccolta di informazioni, fotografie, ricostruzioni, minerali e utensili legati all'attività estrattiva. Il gruppo ha visitato il Museo della Zolfara, struttura differente dal museo Mottura di Caltanissetta, in quanto al suo interno è presente un percorso fotografico, con reperti e manufatti del tempo, un percorso che focalizza l attenzione del visitatore più sugli aspetti socio-economici e della tradizione che su quelli prettamente scientifico-geologici. All interno di una saletta dedicata alle videoproiezioni-dibattito, gli studenti hanno potuto visionare un documentario molto toccante, realizzato con interviste a personaggi del luogo che avevano vissuto in prima persona il dramma della miniera. Ben curati i riferimenti alla tradizione letteraria da cui hanno tratto ispirazione opere quali Ciaula scopre la Luna di Luigi Pirandello: Ciaula, il povero ragazzo descritto dal grande narratore che lavorava proprio in una miniera di zolfo, il caruso per eccellenza che ha certamente commosso tutti i lettori quando uscendo dalla miniera, stravolto dalla fatica, nel buio della notte, per la prima volta scoprì la Luna E Ciàula si mise a piangere, senza 4

5 saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore. Immagini tratte dalla visita al Museo della Zolfara di Montedoro 5

6 Da qui il collegamento con star, l altro termine che compone il nome dell associazione e che esplicita chiaramente il secondo aspetto curato dal gruppo di lavoro: lo studio del cielo e dei corpi celesti. Con l ausilio delle navette dell associazione, il gruppo è stato trasferito presso la struttura sita nell altura di Monte Ottavio, che ospita un osservatorio astronomico ed un planetario. L osservatorio astronomico presenta un telescopio a barra equatoriale, il secondo per potenza di ingrandimento del sud-italia: gli studenti, suddivisi per piccoli gruppi, accompagnati dai docenti e dai responsabili dell associazione, hanno potuto effettuare osservazioni dirette al telescopio della superficie lunare, osservazione purtroppo compromessa ad un certo punto della serata per il perdurare delle cattive condizioni meteorologiche. Immagini tratte dalla visita all Osservatorio astronomico. La visita è poi proseguita all interno del planetario, una struttura che ospita una cupola di 7,0 metri di diametro con una disponibilità di 50 posti a sedere con dispositivi di videoproiezione di filmati full dome, ottimo strumento per la conoscenza del cielo e per sperimentare in prima persona distanze e fenomeni astronomici grazie alle simulazioni che vi vengono proiettate. All interno del planetario, gli studenti ed i docenti hanno potuto assistere ad una spiegazione della volta celeste, con la 6

7 simulazione del moto di rotazione apparente dei vari corpi cel celesti esti e l individuazione delle principali costellazioni:: ben curata dal punto di vista scientifico, la visita del planetario è stata sicuramente, tra le varie attività proposte,, quella che ha maggiormente colpito l interesse degli studenti. Nel complesso, si ritiene l iniziativa realizzata molto valida perché ha coinvolto in modo attivo i partecipanti, offrendo loro una proposta formativa completa sotto vari punti di vista, consentendo di applicare le conoscenze maturate nel corso degli studi e di sperimentarle secondo una metodologia laboratoriale. Prof. Calogero Messina 7