LA COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA. 28 ottobre Ersilia Fusi

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1 LA COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA 28 ottobre

2 LA DISORTOGRAFIA Difficolta a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. 2

3 LA DISGRAFIA Difficolta specifica nell esecuzione prassica del codice scritto. 3

4 Esiste disgrafia se la scrittura è: Eccessivamente lenta e affaticante Se la leggibilità è insufficiente Se il suo livello non è adeguato all età e alle possibilità strumentali del soggetto che scrive. 4

5 Si deve quindi osservare: Velocità di scrittura Pressione esercitata sul foglio Tendenza alla macro/ micro calligrafia ( scrittura irregolare per forma e/o dimensione) Discontinuità del gesto ( presenza di interruzioni). Ritoccatura del segno già tracciato Direzionalità Andamento del tracciato ( scrittura in senso orario invece che antiorario) Inesatta legatura dei segni Distanza fra le parole. 5

6 6

7 LA COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA 7

8 MODELLO EVOLUTIVO DI UTA FRITH LE DIFFICOLTA NELLA CLASSE PRIMA LE DIFFICOLTA NELLA CLASSE SECONDA 8

9 Che cos è la scrittura? Abilità motoria altamente specializzata Codice basato su convenzioni culturali Arte visiva Mezzo di comunicazione 9

10 LA SCRITTURA DA NOI USATA: L ALFABETO E UN SISTEMA FONETICO BASATO SUL TRASFERIMENTO IN UN SIMBOLISMO GRAFICO DI UN PARTICOLARE TIPO DI SEGMENTI ACUSTICI DEL LINGUAGGIO : I FONEMI. 10

11 Abilità strumentali e apprendimento Lettura scrittura e calcolo sono definite abilità strumentali perché costituiscono la porta di ingresso per gli apprendimenti concettuali La progressione di apprendimento di queste abilità segue un andamento lineare Ad esse può essere applicato il principio dell allenamento 11

12 CARATTERISTICHE PER ACQUISIRE UNA ABILITA 1. Predisposizione di partenza; 2. Esposizione ripetuta agli stimoli; 3. Semplicità e stabilità della sequenza degli atti da apprendere; 4. A parità di condizioni, più frequente e l esercizio, più rapida è l acquisizione dell abilita 12

13 COS E LA SCRITTURA? E UN CODICE CONVENZIONALMENTE ACCETTATO DAL GRUPPO DI APPARTENENZA -LA SCRITTURA E IL CODICE DI 2 LIVELLO -IL PARLATO E IL PRIMO CODICE. 13

14 L APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA ALFABETICA CONSISTE NELL ACCESSO AD UN SISTEMA DI CODIFICA DEI SUONI DEL LINGUAGGIO CHE DI SOLITO AVVIENE (COME SI RISCONTRA NELLA MAGGIOR PARTE DEI BAMBINI) NELL ARCO DI DUE -TRE MESI DALL INIZIO DELLA SCUOLA PRIMARIA. 14

15 QUESTA GRANDE CONQUISTA CONCETTUALE HA RICHIESTO L ATTIVAZIONE DI OPERAZIONI ANALITICHE SUL LINGUAGGIO E, QUINDI, IL DISTACCO DALLA DIMENSIONE SEMANTICA FUNZIONALE ALLE ESIGENZE DI COMUNICAZIONE. 15

16 LA SCRITTURA DELLA LINGUA ITALIANA E CONSIDERATA TRASPARENTE PERCHE SI SCRIVE COME SI DICE. E DEFINITA: CONSISTENTE = 1 SUONO 1 SEGNO PREVEDIBILE = se dico LA la parola che segue e sicuramente di genere femminile.. 16

17 La lettura e la scrittura dopo una prima fase di apprendimento,diventano atti automatici, non e piu necessario concentrarsi sulle singole procedure e coordinarle. Si compiono tutti i passaggi senza pensarci. Diventa automatico ad es:che quella lettera dritta con la gobba in alto e una P,quella fatta a capanna indianaersilia e una A. Fusi 17

18 La capacita di scrivere e leggere in modo automatico e sciolto non riguarda tutti i bambini. Ci sono bambini che pur non avendo deficit intellettivi,ne psicologici,neurologici,sensoriali,ne problemi ambientali hanno difficolta a leggere e scrivere in modo adeguato. 18

19 IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE DELLA LINGUA SCRITTA SI ATTUA PER STADI ALL INTERNO DI UNA PROGRESSIONE PSICOGENETICA. 19

20 Il modello evolutivo (U. FRITH 1985) 20

21 Concetti fondamentali del modello evolutivo -sequenzialità tra i vari stadi; -dipendenza degli stadi dallo sviluppo cognitivo; -lettura e scrittura sono concepite in un continuo rapporto interattivo; 21

22 Processo di acquisizione della scrittura (Uta Frith 1985) Fase logografica VOCABOLARIO VISIVO Fase alfabetica CONVERSIONE GRAFEMA/FONEMA Fase ortografica ASSOCIAZIONE GRUPPI GRAFEMICI /SUONO SINGOLO Fase lessicale SCRITTURA DIRETTA DELLA PAROLA PROCESSO AUTOMATICO 22

23 STADIO LOGOGRAFICO o PRESILLABICO ( Fase prealfabetica). Coincide con l età prescolare Non c è corrispondenza lettera-suono. Impara a riconoscere un piccolo insieme di parole basandosi su indici visivi E come se riconoscesse una figura. (non conosce le regole ortografiche né fonologiche delle parole che legge). 23

24 FASE LOGOGRAFICA (lettura) Il bambino riconosce le parole come configurazioni visive, cosi come riconosce un volto o la figura di un oggetto. Legge o scrive parole in modo globale. Non c e nessuna attenzione ai suoni della parola, per cui il bambino non sara in grado di riconoscere parole non familiari. 24

25 In questa fase i bambini posseggono un piccolo vocabolario visivo, cioè sono in grado di riconoscere alcune parole sulla base delle loro caratteristiche visive, ad esempio riconoscere la parola mamma perché ha molte gambette. Di questo vocabolario visivo entra a far parte solo un ristretto numero di parole: parole ad alta frequenza o il proprio nome. 25

26 FASE LOGOGRAFICA (scrittura) Non si ha generalizzazione dell apprendimento: il bambino riconosce le parole esclusivamente dalla loro forma globale. Ha difficoltà a riconoscere le stesse parole se sono scritte in caratteri inusuali. 26

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29 LIVELLO PRESILLABICO IL BAMBINO RIPRODUCE LE CARATTERISTICHE FISICHE DELL OGGETTO CRITERIO DELLA VARIETA INTRAFIGURALE CRITERIO DELLA QUANTITA MINIMA 29

30 Esempi di scritture Scrittura Preconvenzionale (la parola sole non è stata dettata) Sono bambini che scrivono lettere a caso, non quantificano la lunghezza della parole, in alcuni casi non scrivono nulla. 30

31 LIVELLO SILLABICO IL BAMBINO SCRIVE UN SEGNO PER OGNI SILLABA IL BAMBINO INIZIA A COMPRENDERE LA CORRISPONDENZA FRA LE PARTI DELLO SCRITTO E LE PARTI DELL EMISSIONE SONORA 31

32 Esempi di scritture Scrittura sillabica Ha difficoltà nel compiere un analisi fonemica in scrittura, analizza solo a livello sillabico (un suono per ogni sillaba) difficoltà di sintesi sillabica in lettura 32

33 1 classe sc. primaria 33

34 LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO IL BAMBINO INTERPRETA ALCUNI SEGNI LETTERA IN MANIERA SILLABICA, ALTRI IN MANIERA ALFABETICA 34

35 LIVELLO ALFABETICO IL BAMBINO HA COMPRESO CHE AD OGNI GRAFEMA CORRISPONDE UN SINGOLO FONEMA 35

36 ALFABETICO in questa fase i bambini sono impegnati a completare la loro conoscenza delle regole di trascrizione i bambini scrivono tutte le sillabe con almeno due segni rimangono da risolvere i problemi relativi alle sillabe che si scrivono con più di due segni e dei suoni che si scrivono con più di un segno /sc/; /gl/; le sillabe che si scrivono con più di due segni 36 /stra/; /stram/; /sta/

37 F FASE ALFABETICA (lettura) F Il bambino legge applicando le regole di conversione grafema- fonema e utilizza la sequenza di suoni cosi individuata per costruire la parola. Possono comparire errori di transcodifica, la lettura non e fluente. 37

38 FASE ALFABETICA (scrittura) Scoperta del valore fonemico delle lettere Apprendimento delle coppie fonemagrafema con corrispondenza biunivoca Riproduzione delle sillabe regolari con struttura CVCV e con struttura complessa Errori legati alla complessità e lunghezza della parola. 38

39 Eccezioni alla corrispondenza biunivoca: La c e la g sono sprovviste di valore fonemico proprio perche lo cambiano a secondo della lettera che segue. La lettera H non ha valore sonoro muta ma solo visivo: chi-che-ha-hanno,ecc. 39

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45 NELLA PRIMA FASE L OBIETTIVO E : LA CORRISPONDENZA SUONO>SEGNO. L INTERVENTO DEVE ESSERE PRECOCE DEVE CONDURRE IL BAMBINO ALLA COMPETENZA METAFONOLOGICA (rapporto tra fonemi e grafemi) INIZIALMENTE E IMPORTANTE L ACCURATEZZA POI LA VELOCITA 45

46 INIZIALMENTE METODO ANALITICO (1 suono 1segno) POI DEVE DIVENTARE SUBITO SILLABICO PERCHE L INFORMAZIONE ORTOGRAFICA E CONTENUTA NELLA SILLABA E NON NEL SINGOLO FONEMA. IN PRIMA CLASSE C E UN PRIMATO DELLA SCRITTURA SULLA LETTURA. 46

47 AIUTARE IL BAMBINO A SENTIRE LE SILLABE NELLE PAROLE E A RIPRODURRE I SUONI DELLE SILLABE ; SOLO QUANDO QUESTO LIVELLO E CONQUISTATO SI PUO PROCEDERE OLTRE. 47

48 LABORATORIO DELLE PAROLE 1. PAROLE BISILLABE PIANE : CVCV casa 2. PAROLE TRISILLABE PIANE : CVCVCV banana 3. PAROLE BISILLABE COMPLESSE : CVC-CV porta 4. PAROLE TRISILLABE COMPLESSE: CCV-CV-CV fragola 5. PAROLE QUADRISILLABE CON LE STESSE CARATTERISTICHE. 48

49 IL METODO FONICO-SILLABICO E IMPORTANTE PERCHE L ELEVATISSIMO GRADO DI CONSISTENZA DEL NOSTRO CODICE ALFABETICO CONSENTE UNA RIPRODUZIONE DEGLI ASPETTI FONETICI-FONOLOGICI MOLTO EFFICIENTE E AFFIDABILE. IL RISCHIO DEL METODO GLOBALE E QUELLO DI NON ATTIVARE ABBASTANZA LE OPERAZIONI DI ANALISI DELLA STRUTTURA FONOLOGICA DEL LINGUAGGIO. 49

50 SONOANDATOAMILANO O SETE QUORE 50

51 LUOVO LUVA LIN CHIOSTRO SQUOLA 51

52 Anche la perfetta conoscenza e applicazione della fase alfabetica non consente di leggere e di scrivere correttamente. Per leggere e scrivere in maniera fluente occorre acquisire una regolarita di ordine superiore,la COMPETENZA ORTOGRAFICA, che non e desumibile dalla attivazione esclusiva di informazioni fonologiche. 52

53 Queste parole sono sbagliate, ma fonologicamente compatibili; la scorrettezza deriva da una ricognizione visiva dello stimolo e non dalla loro ricodifica fonologica. L errore e dovuto al fatto che e stata applicata solo una strategia di analisi fonologica. E necessario attivare anche informazioni visive. 53

54 Es: RAGNO Per la sua corretta decodifica non e piu sufficiente applicare le regole di conversione segno dopo segno ma e necessario decodificare il digramma GN come avente un valore fonologico diverso dalla semplice somma dei fonemi g e n. Lo stesso vale per i gruppi CH,GH,GL,ecc. 54

55 STADIO ORTOGRAFICO E in grado di scrivere parole che contengono i digrammi e trigrammi. Impara le regolarità della propria lingua. Il meccanismo di conversione grafema/fonema si fa più complesso e il bambino è in grado di leggere suoni più complessi rendendo più veloce la lettura. Distingue GIRO / GHIRO BACI / BACHI 55

56 FASE ORTOGRAFICA (lettura) L associazione suono segno diventa piu complessa. Suoni piu complessi vengono associati non piu a singole lettere ma ad un insieme discreto di lettere. Questo passaggio e fondamentale per aumentare la rapidita di lettura. 56

57 Il bambino adesso riconosce visivamente delle stringhe di lettere e le compone tra loro. La lettura non è più lettera per lettera ma sillaba per sillaba. A questo punto il processo è più fluente, ma non ancora automatizzato. 57

58 FASE ORTOGRAFICA (scrittura) Acquisizione delle regole ortografiche. Viene a mancare la corrispondenza biunivoca suono - segno. 58

59 1. un fonema due grafemi (digrammi gl, gn, sc ); 2. grafema appropriato condizionato dal fonema successivo (es c e g seguite o meno dalla h a seconda della vocale che segue); 3. grafemi diversi stesso fonema (cuore e quota); 59

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61 Ambiguità di trascrizione nell italiano una stessa stringa fonologica presenta più di una soluzione ortografica es. : QU /CU/ CQU; oppure l aggiunta della i nei gruppi /SCE/ /SCIE (scena-scienza); CE/CIE (cena/cielo); GE/GIE (gelato/igiene). 61

62 STADIO LESSICALE Da lettore esperto riconosce parole intere senza recuperare il fonema associato al grafema. Attinge direttamente dal lessico interno. E necessario raggiungere questa fase per scrivere correttamente LUNA / L UNA HANNO / ANNO D ORSO / DORSO ( omofone non omografe) 62

63 La competenza ortografica presuppone che il bambino passi da un lavoro in serie (decodifica lettera per lettera) ad un lavoro in parallelo (decodifica contestuale di gruppi di lettere ). Lavoro che assumera il suo massimo sviluppo con il perfezionarsi delle abilita di lettura quando il bambino diventera capace di decodificare,come una globalita intere parole. 63

64 Lavoro in parallelo significa poter assumere un numero elevato di informazioni per unita di tempo. Questo processo e proprio quello che stenta ad avvenire nei bambini disortografici che tendono a perseverare in una procedura seriale,basata sulla analisi fonologica, con scarsa attivazione delle procedure di controllo visivo ortografico e di correzione. 64

65 Cio porta anche ad una lentezza di lettura perche sono vincolati ad una procedura di ricostruzione della parola senza mai poter passare a quella,ben piu rapida,di riconoscimento. Essi non riescono a immagazzinare quella immagine ortografica delle parole che renderebbe fattibile questo fondamentale viraggio operativo( grazie alla possibilita di confrontare in tempo reale stimolo esterno e immagine interiorizzata). (A.Martini 1995) 65

66 La priorita del metodo fonico-analitico della fase alfabetica deve lasciare il posto, nella fase ortografica alla stimolazione della globalita visiva di gruppi di lettere (digrammi e trigrammi) e delle singole parole. Questo porta il bambino a sganciarsi, per quanto possibile, dalla ricerca costante del valore fonologico di ogni lettera. 66

67 IL BAMBINO DISORTOGRAFICO E TALE PERCHE PERSEVERA NELLA APPLICAZIONE DI UNA RIGIDA STRATEGIA ALFABETICA E NON LA INTEGRA CON NUOVI PROCESSI OPERATIVI ADATTI ALLA SOLUZIONE DI NUOVI COMPITI. 67

68 L ORTOGRAFIA della LINGUA ITALIANA ha un ordine gerarchico e di intervento. 68

69 AD OGNI TAPPA EVOLUTIVA SI ASSOCIANO TRE TIPI DI ORTOGRAFIA: 1. L ORTOGRAFIA DI TIPO FONOLOGICO (1 fase di apprendimento) 2. L ORTOGRAFIA DELLE REGOLE (2 fase di apprendimento) 3. L ORTOGRAFIA FONETICA 69

70 1. ORTOGRAFIA FONOLOGICA. -E IL RAPPORTO TRA FONEMI E GRAFEMI: 1 fonema =1 grafema 1 fonema= + grafemi -E L ORTOGRAFIA DELLE PAROLE: - si lavora con le parole singole - si scrive cio che si dice -si lavora con il singolo fonema e poi con la sillaba -si lavora in piccolo gruppo di bambini -QUESTO INTERVENTO RICHIEDE la VOCE 70

71 ERRORI FONOLOGICI: SONO TUTTI GLI ERRORI IN CUI NON E RISPETTATO IL RAPPORTO TRA FONEMI E GRAFEMI. 71

72 2. L ORTOGRAFIA DELLE REGOLE (non-fonologica) CI SONO DELLE REGOLE DA METTERE IN ATTO HA A CHE FARE CON IL COMPARTO COGNITIVO E L ORTOGRAFIA DELLE FRASI 72

73 -Le regole sono relative al posto che le parole occupano nelle frasi e non nelle singole parole. -L intervento didattico e da realizzare con l esplicitazione delle regole,(controllo cognitivo). -Strumenti:dettati e autodettati di frasi. 73

74 In questa fase e importante inserire la PRODUZIONE DI FRASI (fine 2 inizio 3 classe). La frase permette al bambino di esplorare autonomamente l espressione linguistica,di modificare gli enunciati,di lavorare su modelli: i pensierini. Permette di pensare alle parole nelle frasi,correggendo le difficolta di fusione e separazione illegale. Anche in forma verbale. (Utile per i bambini stranieri) 74

75 ERRORI NON-FONOLOGICI: SONO GLI ERRORI NELLA RAPPRESENTAZIONE ORTOGRAFICA (VISIVA) DELLE PAROLE, SENZA ERRORI NEL RAPPORTO TRA FONEMI E GRAFEMI (IL LIVELLO FONOLOGICO E PRESERVATO) 75

76 3. ORTOGRAFIA FONETICA -E CORRISPONDENTE ALL ALLUNGAMENTO DEL SUONO -E CORRISPONDENTE AD ACCENTUAZIONI DELLA VOCE. -SI TRASFERISCE L ATTENZIONE DEL BAMBINO al COME SI DICE NON AL COSA SI DICE. 76

77 ERRORI FONETICI: -DOPPIE E ACCENTI -DIPENDONO DA UNA SCORRETTA ANALISI UDITIVA DELLE DIFFERENZE FONETICHE 77

78 GLI ERRORI FONOLOGICI SONO I PIU IMPORTANTI E VANNO CORRETTI PER PRIMI. IN QUESTA CLASSIFICAZIONE LA FONOLOGIA VIENE MANTENUTA TUTTA INSIEME ( quella a struttura semplice : un suono/un segno e quella complessa un suono/più segni). L ORTOGRAFIA FONOLOGICA E PREROGATIVA DELLA CLASSE PRIMA E PORTA IL BAMBINO AL CONSOLIDAMENTO DELLA FASE ALFABETICA. 78

79 ERRORI Errori fonologici Errori non fonologici Laboratorio di parole Errori fonetici Laboratorio di frasi Laboratorio di frasi Laboratorio di parole 79

80 La lettura 80

81 ERRORI NELLA LETTURA 1. Errori di suoni : Scambi di vocali es. sole x sale Scambi di consonanti : - omologhe es. fento x vento - fonologicamente simili es. chilurgo x chirurgo - visivamente simili es. dando x bando -omissione di suoni es. babino x bambino -aggiunta di suoni es. sfrogo x sfogo -errori di linea(inversioni) li x il 81

82 2) Errori di tipo visivo: scambio di lettere che hanno tratti visivi simili o speculari ( e con a, r con e, m con n, b con d, p con q etc). 3) Errori di tipo fonologico: scambio di lettere che hanno la stessa radice ( f con v, c con g ) etc. 82

83 Errori di recupero errato dei di/trigrammi es magnone x maglione Errori di omissione/ aggiunta di doppie es. cerro x cero, distaco x distacco. Errori di recupero del lessico ortografico es. pesce x pace Errori di accentazione es. margìne x màrgine Omissioni di parola Salti di righe 83

84 La scrittura 84

85 1) Errori fonologici omissioni o aggiunte di lettere o sillabe Scambio grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, p-q, ae) inversioni (il-li) grafema inesatto (sh,sch, ghi,gn,chi ecc.) 85

86 ERRORI NON FONOLOGICI: sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole senza errori nel rapporto tra fonemi e grafemi (il livello fonologico è preservato). 86

87 2) Errori non fonologici - Separazioni illegali (in-sieme) - Fusioni illegali ( lacqua, nonèvero ) - Scambio grafema omofono ( quore, cuaderno, squola) - Omissione o aggiunta di h 87

88 ERRORI FONETICI :sono dipendenti da una scorretta analisi uditiva delle differenze fonetiche. 88

89 Errori fonetici : -Accenti -Doppie 89

90 Fine II 90

91 Fine II 91

92 92

93 CAUSE DEGLI ERRORI Incapacità ad operare una corretta analisi fonologica Difficoltà a mantenere in memoria la sequenza fonologica per il tempo sufficiente alla sua traduzione in veste grafica Difetto nel sistema di conversione fonema grafema e/o fonema piu grafemi Mancato apprendimento delle regole ortografiche 93

94 FASI DELL INTERVENTO Operare una rilevazione Classificare gli errori Predisporre un intervento mirato Stimolazione intensiva 94

95 La lettura degli errori darà la chiave della priorita di intervento. La frequenza delle stimolazioni deve essere giornaliera(anche per poco tempo). La stimolazione deve essere ciclica e con piccoli gruppi di bambini. 95

96 Gli errori fonologici (scambio di grafemi F/V,T/D ecc.) sono i più importanti e vanno corretti per primi perche poi si automatizzano. Gli errori non fonologici si possono correggere sempre perche si acquisiscono con competenza cognitiva. Con la metacognizione si possono recuperare. 96

97 I soggetti scolarizzati automatizzano,di norma, l ortografia fonologica entro la classe 2 elementare. E possibile ottenere buoni risultati con un intervento di recupero specifico entro la terza. L ortografia non-fonologica (delle regole) ha tempi di apprendimento e automatizzazione più lunghi, e possibile a tutte le eta ed e guidata dalle capacita cognitive e dalla metacognizione. 97

98 ESERCITAZIONE 98

99 COME POTENZIARE LA FASE ALFABETICA Dare lettere al bambino che dovrà alzare tutte le volte che l insegnante pronuncia una parole in cui è contenuto il suono corrispondente ad una lettera da lui posseduta (suono in parte iniziale, finale e intermedio) Trovare parole che abbiano come sillaba /fonema quello rappresentato dalla lettera ricevuta anche con supporto iconico Tombola (lettere, sillabe e parola) Memory Formare parole con lettere magnetiche 99

100 Come cambia la parola (torta-porta) Esercizi di segmentazione in sillabe o fonemi Confrontare parola scritta dal bambino e insegnante Parole crociate (cloze di parola) Lettura veloce di lettere o sillabe Cerchiare la lettere o la sillaba corrispondente alla figura (suono iniziale, intermedio finale) Striscia alfabeto sul banco 100

101 Associare il suono al supporto visivo e inserirlo in parola significativa per il bambino. Elenco di parole in cui è contenuto il suono target che il bambino potrà consultare ogni volta che ha un dubbio sulla scrittura parola 101

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105 Se il problema e la discriminazione dei suoni simili.. Allenare il bambino a percepire la differenza tra i suoni simili (f-v;b-d,gc). Coppie minime (es. pollo- bollo). Il suono target è contenuto nella parola? Trova delle parole in cui è contenuto il suono target. 105

106 106

107 Potenziare la fase ortografica (scrittura) Riflessione metacognitiva sull errore sia in lettura che scrittura (come cambia il significato) Esercizi di decisione lessicale Tabelle riassuntive delle regole ortografiche e delle parole contenenti le regole stesse che il bambino può consultare in caso di dubbio 107

108 Decisione lessicale Obiettivo Migliorare la rappresentazione ortografica delle parole Svolgimento Il bambino deve leggere le parole proposte e trovare la parola scritta correttamente 108

109 ranio ragnio ragno gielato pugnale ghelato bugnale gelato punale canpagna campania campagna campagna ranno 109

110 110

111 DIGRAMMI E TRIGRAMMI Un lavoro molto specifico va fatto su tutti quei gruppi di lettere che devono essere letti e scritti come una globalita indivisibile (sci-gn-gli-chi,ecc.) attraverso proposte pedagogiche opportunamente corredate sul piano iconografico. 111

112 LE DOPPIE Allenare discriminazione. (uguali-diversi). Creare rappresentazione (es.liste di parole). Indurre il bambino a controllare errore. Indurre il bambino a riflettere sul significato. 112

113 Cosa diventa la parola? Svolgimento Per ogni parola scritta sulla sinistra il bambino deve elencare sulla destra la parola corrispondente senza la doppia. Palla Tappetto Canne Cassa Cassetta Rossa Panni Cappelli 113

114 TRAINING per le classi seconde (scrittura) 1- Fare ascoltare liste di parole dove i suoni che vengono abitualmente confusi si trovino in posizione iniziale e successivamente finale mescolate a parole neutre: i bambini dovranno segnalare la presenza del suono bersaglio. 2- Utilizzare cloze di lettere e/o parole mirati per le singole difficolta ortografiche. 3- Far scrivere parole su trattini o dentro griglie precedentemente preparate. 4- Presentare scelte ortografiche sillabiche es: ba.go/glio/gno? 5- Presentare scelte ortografiche a coppie di parole es: qucina - cucina? 6- Utilizzare crucincroci o cruciverba mirati alle singole difficolta ortografiche. 7- Scrivere parole e/o brevi frasi con l ausilio della videoscrittura. 114

115 Potenziare la fase ortografica (lettura) Facilitare il riconoscimento di parti di parole (gruppi consonantici e morfemi) presentati anche in forma di lettura rapida del singolo gruppo consonantico o inseriti in giochi come memory., tombole. La parti verranno poi inserite in parole e poi in frasi e racconti. 115

116 LETTURA Obiettivo : velocizzare la lettura. 1-Costruire liste di parole stabili,per un certo periodo di tempo,da aumentare come numero di parole e/o come lunghezza delle stesse (bisillabe pianetrisillabe piane-bisillabe complesse- trisillabe complesse ecc) Far leggere tutti i giorni queste liste come un vero allenamento. 2-Allenare il bambino all anticipazione della parola. 3-Allenare sia la lettura a voce alta (essendo piu faticosa lascia una traccia ed aiuta la memorizzazione) sia quella quella a mente o silenziosa (favorisce la comprensione del testo) 4-Migliorare le competenze lessicali e linguistiche del bambino 116

117 COME CONTINUARE... La scrittura Continuare a lavorare sull ortografia in modo vario e vivace, spesso in piccoli gruppi Stimolare l autocorrezione o la correzione reciproca come prassi abituale Correggere con discrezione e gli errori ortografici non valutarli Permettere che nell analisi grammaticale e logica possano consultare schemi riassuntivi La lettura Tenere diviso l allenamento della lettura dalla comprensione dei testi Fare brevi periodi di allenamento alla lettura di bisillabe/trisillabe/parole con lettere ponte/digrammi/trigrammi/parole-non parole Leggere ad alta voce fiabe e racconti per potenziare la capacità di ascolto Accettare che, pur avendo il testo scritto davanti, per alcuni bambini sia meglio seguire con l ascolto Non pretendere la lettura ad alta voce di fronte alla classe e, nel caso sia il bambino a desiderarla, cercare di organizzarla con lui in modo che non sia mai inaspettata. 117

118 Sulla base del modello evolutivo a stadi Uta Frith ipotizza che il bambino dislessico presenta difficoltà ad accedere alla fase alfabetica della scrittura come conseguenza di disturbi nel sistema fonologico 118

119 DEFICIT DELLA PROCESSAZIONE FONOLOGICA Secondo questa teoria i dislessici hanno uno specifico problema nella: RAPPRESENTAZIONE IMMAGAZZINAMENTO RECUPERO dei suoni del linguaggio Questo impedisce o rallenta l apprendimento delle corrispondenze fonema/ grafema in un sistema alfabetico. 119

120 DISTURBO FONOLOGICO e DSA I bambini dislessici presentano un deficit: Nella capacità di operare sulle parole per SCOMPORLE NEI LORO SEGMENTI BASILARI: I FONEMI. Nella consapevolezza che LE LETTERE DI UNA PAROLA SCRITTA RAPPRESENTANO QUESTI SUONI. 120

121 Precocità del trattamento Alla fine della prima o all inizio della seconda elementare si può porre il forte sospetto diagnostico di rischio di DSA anche se è prematuro fare diagnosi conclamata di dislessia e disortografia prima della seconda primaria e discalculia prima della terza primaria. 121

122 Apprendimento della letto-scrittura Trasparenza della lingua italiana : una ricerca del 2002 ha messo in rilievo che a fine prima elementare i bambini di lingua italiana leggono. I bambini leggono il 95% delle parole della loro lingua Se un bambino non impara a leggere ha una disabilità specifica 122

123 SEGNI PRECOCI DI DISLESSIA E DISORTOGRAFIA Al termine del primo anno scolastico Difficoltà nell associazione grafema/fonema e/o fonema /grafema Mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura Eccessiva lentezza in lettura e scrittura Incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile 123

124 E necessario segnalare un bambino che alla fine della II elementare: Legge ancora molto lentamente e sillabando; Compie errori fonologici in lettura e scrittura; Non sa staccare correttamente le parole; 124

125 BIBLIOGRAFIA 1- ALLETTERANDO : 40 schede gioco di metalinguaggio per la gestione e la manipolazione delle parole. ( L.Poli) : Nicola Milano Editore 2- GIOCARE CON LE PAROLE : Training fonologico per parlare meglio e prepararsi a scrivere. Ed. Erickson. 3- La COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA nel bambino. (Ferreiro.E.,Teberosky A.) ed.giunti Barbera 125

126 BIBLIOGRAFIA 4- UN GIOCO DI P.A.R.O.L.E Sviluppo delle competenze metafonologiche di base (Judica, Cucciaroni,etc. ) ed. Erickson. 5- Edizioni Erickson: - Giocare con le parole 1 e 2 -Vocali,vocali,vocali -Giochiamo vol.1 vol.3 6- Produzione del testo scritto vol.1 ed.erickson 126

127 BIBLIOGRAFIA 7- I FONEMI (Angiporti E. ) ed. Omega 8- DISLESSIA Lavoro fonologico A.I.D. 127

128 9- Divertirsi con l ortografia 10- Recupero in ortografia 11-Recupero in difficolta ortografiche ( ed. Erickson) 128

129 129

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