R I N O P L A S T I C A
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- Luciano Pasquali
- 8 anni fa
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1 R I N O P L A S T I C A La rinoplastica é l'intervento che modifica la forma del naso, correggendo i difetti sgraditi ai pazienti. L'intervento prevede la correzione della piramide nasale e quindi la modificazione migliorativa dell'estetica del naso. Data l'estrema delicatezza delle strutture interessate dall'intervento e le complesse interrelazioni influenzate in modo consistente dai processi di guarigione, spesso sono necessarie più sedute operatorie per ottenere un risultato soddisfacente. All'intervento non residuano cicatrici visibili o appena visibili a livello della columella e/o alla base delle narici. Se é presente una deviazione del setto nasale, con insufficienza respiratoria, un intervento di settoplastica può essere associato a quello di rinoplastica PRIMA DELL'INTERVENTO DI RINOPLASTICA Nella donna é opportuno non programmare l'intervento per l'epoca del flusso mestrule, anche se tale condizione può non essere preclusiva dello stesso. E' necessario informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci(cortisonici, contraccettivi, antipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti...) Sospendere l'assunzione di medicinali contenenti ac. Salicilico, (Alka seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Cemirit, Vivin C...) almeno dieci giorni prima dell'intervento. Almeno una settimana prima dell'intervento ridurre il fumo a non più di tre sigarette al dì. Segnalare immediatamente l'insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle. Organizzare per il periodo postoperatorio la presenza di un accompagnatore. ALLA VIGILIA DELL'INTERVENTO Praticare un accurato bagno di pulizia completo, lavare i capelli, rimuovere eventuale smalto dalle unghie delle mani. Non assumere cibi né bevande a partire dalla mezzanotte.
2 IL GIORNO DELL'INTERVENTO Mantenere rigorosamente il digiuno anche di bevande. Indossare solo un indumento da notte completamente apribile sul davanti, con maniche molto comode. DOPO L'INTERVENTO Alla dimissione farsi riaccompagnare a casa in automobile. Affinché, tra pazienti e chirurgo, sia chiara l'intesa sui limiti correttivi che si vogliono ottenere, si portano a conoscenza dei pazienti gli aspetti evolutivi che caratterizzano i tempi successivi dell'intervento: Nelle prime giornate saranno presenti ecchimosi alle palpebre a volta anche alle congiuntiva più o meno vistose, tali, in alcuni casi, da impedire l'apertura delle medesime. Il quadro ecchimotico recederà nei sette-quindici giorni successivi. La condizione respiratoria nasale, anche dopo l'asportazione dei tamponi, sarà insufficiente o totalmente ostruttiva; tale situazione migliorerà progressivamente nei giorni o nelle settimane successive. Non é possibile stabilire un tempo preciso, in quanto esso sarà proporzionato agli eventuali provvedimenti funzionali apportati. Il periodo in cui il naso si prevede che sia coperto da medicazione é di diciassette giorni: durante i primi dodici giorni sarà protetto da una doccia di contenzione oltre che da cerotti; nei successivi cinque giorni da soli cerotti. Tale periodo può, anche se raramente, essere protratto qualora la situazione lo richieda. Nei primi giorni dopo l'intervento é possibile che la mucosa faringea presenti irritazioni o piccole ulcerazioni con conseguente mal di gola; tale situazione é dovuta al tamponamento faringeo che viene praticato durante l'intervento, al fine di evitare il passaggio di sangue nelle vie digestive. Nei primi giorni dopo l'intervento può persistere una discreta ipertermia (37-38 C), che solitamente scompare una volta tolti i tamponi; anche se dovesse perdurare per alcuni giorni, non deve essere motivo di preoccupazione in quanto nei primi sette giorni viene praticata una copertura antibiotica. E' tuttavia utile tenere informato il chirurgo del quadro febbrile. A tale scopo viene fornito un recapito telefonico con cui é possibile mettersi rapidamente in contatto con un medico dell'équipe. Al fine di controllare l'evoluzione del processo di guarigione della parte operata, il chirurgo potrà chiedere di visitare il /la paziente periodicamente nell'arco dei sei mesi successivi. La frequenza dele visite può essere variata, di comune accordo, secondo le necessità o degli impegni dei pazienti e del medico. Il periodo di guarigione e di assestamento della parte operata é caratterizzato da molte varianti legate ai pazienti in quanto i processi di cicatrizzazione profonda dipendono non solo dalle tecniche chirurgiche impiegate ma ancor più dalla risposta dell'organismo.tuttavia cercheremo di identificare alcuni punti comuni. Durante i sei mesi dopo l'intervento si assiste ad una progressiva riduzione del gonfiore dei tessuti molli (pelle) che ricoprono il naso. Ciò non avviene in maniera omo genea in quanto la cute che ricopre la parte ossea e quindi il dorso del naso é più sot- 2
3 tile e più povera di ghiandole di quelle che ricopre la parte cartilaginea, cioè la punta. Di conseguenza si avrà una normalizzazione più rapida del dorso rispetto alla punta che apparirà, al confronto, più rigida, più informe e più dolente alla pressione. Potrà, quindi, essere notata una sproporzione fra dorso e punta ma si tratta solo di una fase cicatriziale. E' evidente che più ci si avvicina al termine del sesto mese e più la situazione tenderà ad equilibrarsi. Va, tuttavia, detto che il termine di sei mesi é una media dei tempi osservati per l'assestamento. Infatti le caratteristiche dei tessuti molli (pelle) possono essere molto diverse da un soggetto all'altro e, in particolare, la ricchezza delle ghiandole sebacee che si traduce in un tessuto più spesso e più grasso, richiede tempi di guarigione più lunghi, anche un anno, rispetto ai tessuti "magri" di pazienti che vedono un risultato definitivo anche alla scadenza del quarto mese. É indispensabile che i pazienti seguano le indicazioni date dal chirurgo e che si riassumono nei seguenti punti: per almeno tre giorni non fumare, per evitare colpi di tosse e quindi sanguinamenti oltreché irritazioni della mucosa nasale operata; é possibile praticare una doccia di pulizia con acqua non eccessivamente calda. eventuali attività sportive possono essere riprese dopo due settimane purché non espongano a traumi del naso anche modesti; eventuali trattamenti estetici della pelle del viso possono essere praticati dopo tre settimane non portare occhiali pesanti,che poggino sulla piramide nasale, per un periodo non inferiore a un mese, per non causare asimmetrie o impronte antiestetiche. non ci si deve esporre al sole o sottoporre a lampade UVA per i primi tre mesi, ciò potrebbe comportare un'irritazione della cute con conseguente gonfiore e quindi prolungare i tempi di guarigione. se l'intervento avviene durante o in prossimità dei mesi estivi o di una vacanza, che comporti necessariamente l'esposizione al sole, é consigliabile proteggere il naso con creme, cappelli e visiere. evitare la possibilità di traumi al naso nelle prime settimane: alzarsi di notte senza accendere la luce, giocare con animali di grossa taglia, prendere in braccio bambini, frequentare luoghi molto affollati. Durante o alla fine della fase di assestamento (mesi sei), si possono evidenziare anomalie della forma non preventivabili e legate o a piccoli spostamenti ossei (irregolarità del dorso o modeste asimmetrie rispetto all'asse della piramide) o a spostamenti delle cartilagini corrette (asimmetrie della punta o delle narici) o ancora reazioni cicatriziali esuberanti. In tutti questi casi é possibile provvedere ad una correzione dei difetti creatisi. Il più delle volte ciò avviene ambulatoriamente ed in anestesia locale senza ricovero. Solo raramente e per particolare emotività dei pazienti si può ricorrere all'anestesia generale che richiede però solo una notte di ricovero. Quando ciò si verificasse sul paziente gravano solo le spese della Casa di Cura. Resta inteso che se i pazienti si rivolgeranno ad altro chirurgo rinunceranno a qualsiasi rivalsa verso il chirurgo che ha operato. 3
4 Nel caso di interventi secondari l'evoluzione postoperatoria é meno prevedibile, in quanto i tessuti già trattati e quindi corretti e rimaneggiati si possono valutare solo nel corso dell'intervento. In più il riassorbimento dell'edema (gonfiore) cicatriziale e quindi della tumefazione dei tessuti molli e, in particolare della globosità della punta, é molto più lento e può avvenire nell'arco di uno o anche due anni. Per tale motivo i controlli postoperatori mensili saranno protratti fino a quando non si sarà accertata la definizione della situazione. Nel caso di vistose deviazioni della piramide nasale, soprattutto se conseguenti a traumi occorsi durante l'infanzia, é possibile che l'intervento non garantisca una perfetta correzione del difetto e quindi che persista una deviazione seppure molto più modesta. Ciò é da imputare ad un'asimmetria dei tessuti molli (pelle e muscoli) della piramide nasale e delle zone circostanti. Tale condizione di risultato non perfetto si può anche riscontrare dopo correzione chirurgica in pazienti con vistose asimmetrie mimiche o masticatorie. 4
5 CONSENSO INFORMATO Il / la sottoscritto/a... ai sensi dell'art del c.c. (*) dichiara di aver capito ed approvato quanto é scritto in questo stampato che mi é stato anche commentato, all'atto della visita, dal medico e autorizzo il dr... ad eseguire su di me l'intervento di Rinoplastica e a modificare, secondo scienza e coscienza e secondo le necessità contingenti, le tecniche programmate sia nel corso dell'intervento stesso che nel periodo postoperatorio. Nel caso che il risultato dell'intervento sia oggettivamente insoddisfacente cioé non attribuibile ad un inconveniente fortuito e correggibile, avrò diritto al risarcimento del danno patrimoniale con esclusione del danno non patrimoniale. Acconsento, inoltre, ad essere fotografato/a prima, durante e dopo l'intervento a scopo di documentazione clinica che il chirurgo s'impegna ad usare solo in contesto scientifico e con garanzia di anonimato ed, eventualmente, a scopo medico-legale. Firma del/della paziente... Firma del testimone... In caso di minore firma dell'esercente la patria potestà... Firma del chirurgo... Data.. (*)art.1341 C.C.. (Condizioni generali di contratto). Le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti sono efficaci nei confronti dell'altro se, al momento della conclusione del contratto, questi le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l'ordinaria diligenza. In ogni caso non hanno effetto se non sono specificatamente approvate per iscritto le condizioni che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di responsabilità, facoltà di recedere dal contratto o di sospenderne l'esecuzione, ovvero sanciscono a carico dell'altro contraente decadenze, limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni, restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti coi terzi, tacita proroga o rinnovazione del contratto, clausole compromissorie o deroghe alla competenza dell'autorità giudiziaria. Copyright 2009 Romeoplastica.it 5
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