BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50 DELIBERAZIONE 17 novembre 2008, n. 946
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1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50 DELIBERAZIONE 17 novembre 2008, n. 946 Azioni per le pari opportunità e le politiche di genere: individuazione dei criteri e delle modalità per il trasferimento di risorse finanziare ad enti pubblici. Anno LA GIUNTA REGIONALE Visto l art. 4 dello Statuto nel quale sono indicate le finalità prioritarie perseguite dalla Regione Toscana, fra le quali, alla lettera f), è individuato il diritto alle pari opportunità fra donne e uomini e alla valorizzazione della differenza di genere nella vita sociale, culturale, economica e politica, anche favorendo un adeguata rappresentanza di genere nei livelli istituzionali e di governo e negli enti pubblici. Visto il punto 2 del Programma Regionale di Sviluppo , relativo alla Qualità e dinamismo sfide e priorità programmatiche, e, in particolare, il punto 2.1 che individua la sfida del futuro, ovvero puntare sui giovani e sulle donne; Richiamate le finalità della Carta Europea per l uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale alla quale la Regione Toscana ha aderito con delibera n. 851 del 07/08/2006 impegnandosi alla redazione di un Piano di azione per la promozione delle Pari Opportunità; Ritenuto che i contenuti del presente atto costituiscono attuazione degli impegni assunti dalla Regione Toscana con il suindicato atto; Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 996 del 27/12/2007 e successive modifiche ed integrazioni che approva il bilancio gestionale per l anno finanziario 2008, e, in particolare, il capitolo Azioni per le pari opportunità e le politiche di genere-trasferimenti enti pubblici sul quale sono stanziati Euro ,00; Vista la delibera di Giunta regionale n. 821 del 20/11/2007, successivamente modificata con Delibera di Giunta regionale n. 869 del 26/11/2007, recante Azioni per la pari opportunità e politiche di genere: individuazione dei criteri e delle modalità per il trasferimento di risorse finanziarie a enti pubblici. Anno 2007 a seguito della quale si è provveduto con decreto dirigenziale n del 29/11/2007 ad approvare le modalità di presentazione delle iniziative e la relativa modulistica e con decreto dirigenziale n dell 11/04/2008 ad approvare le iniziative, liquidando un anticipo del 70% della somma ammessa a contributo; Considerato che nella suindicata DGR n. 821/2007 si era ritenuto di: individuare in via sperimentale nelle Province gli Enti pubblici ai quali destinare le risorse finanziarie sopraindicate, considerando che l ammontare complessivo non è tale da rendere efficacemente praticabili ulteriori ripartizioni delle stesse risorse e che inoltre la dimensione provinciale risulta essere territorialmente idonea per azioni ed iniziative in questo ambito, per promuovere la condivisione tra amministrazioni provinciali e comunali grazie ad un idoneo coordinamento gestito dalle stesse amministrazioni provinciali ; Considerata non ancora conclusa la fase di sperimentazione in quanto la proposta di legge n. 7 Cittadinanza di genere e conciliazione vita-lavoro approvata dalla Giunta regionale in data 28/07/2008, con la quale tale fase sarebbe dovuta entrare a regime, non ha ancora terminato il suo iter in Consiglio regionale; Preso atto degli esiti dell incontro tenutosi il 22 ottobre 2008 tra il Vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli e gli Assessori con delega alle Pari Opportunità delle Province e dei Comuni Capoluogo di provincia durante il quale è stato concordato, l utilizzo delle risorse per le azioni per la pari opportunità e le politiche di genere anche per l anno 2008 secondo le necessarie modalità; Ritenuto, pertanto, nelle more dell approvazione della suddetta proposta di legge, di dover dare avvio al percorso di attuazione degli interventi per le pari opportunità e le politiche di genere per l anno 2008 con le stesse procedure e mutuando i criteri dello scorso anno fatti salvi eventuali aggiornamenti per una maggiore efficacia delle azioni; A voti unanimi DELIBERA 1. di approvare, per le motivazioni di cui in premessa, i criteri e le modalità per il finanziamento delle azioni per le pari opportunità e le politiche di genere per l anno 2008 così come indicati nell Allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di procedere, pertanto, anche per l anno 2008, alla selezione dei progetti da finanziare attraverso le Province che dovranno identificare, concertandoli con i Comuni, i progetti da presentare alla Regione Toscana, utilizzando apposita modulistica; 3. di destinare al finanziamento per l anno 2008 delle azioni per le pari opportunità e le politiche di genere la somma di ,00 Euro; 4. di prenotare pertanto la cifra di ,00 Euro sul capitolo Azioni per le pari opportunità e le
2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50 politiche di genere-trasferimenti Enti Pubblici del bilancio di previsione 2008, che presenta la necessaria disponibilità; 5. di dare atto che con apposito decreto dirigenziale verranno approvati i termini per la presentazione delle domande e apposita modulistica e che si darà corso all attuazione del presente provvedimento al momento dell avvenuta approvazione della proposta di legge in materia di cittadinanza di genere; 6. di prevedere di modulare gli effettivi impegni spesa in base alle proposte dei progetti presentati dalle Province con la possibilità, nel caso che un ente non soddisfi le clausole e i criteri previsti, di riassegnare 87 proporzionalmente le risorse che si liberano alle altre Amministrazioni provinciali. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell art. 5 comma 1 lettera f) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Valerio Pelini SEGUE ALLEGATO
3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50 ALLEGATO A MODALITA E CRITERI PER IL TRASFERIMENTO ALLE PROVINCE DI RISORSE FINANZIARIE PER AZIONI PER LE PARI OPPORTUNITA E LE POLITICHE DI GENERE. 1. AZIONI E INIZIATIVE FINANZIABILI 1.1 Sono finanziabili iniziative, interventi ed azioni, con ricadute in ambito regionale/provinciale, che intervengano: a) nel favorire la conciliazione vita lavorativa-vita familiare; b) nel promuovere la consapevolezza ed il superamento degli stereotipi di genere; c) nel ridurre eventuali disparità di genere, per raggiungere una maggior condizione di parità in ambito lavorativo ed economico fra donne e uomini; d) nella lotta alle discriminazione e alla violenza sulle donne. 1.2 Le azioni possono riguardare vari settori in cui può trovare applicazione il principio di pari opportunità, tra i quali l istruzione e la formazione, l economia ed il lavoro, la conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro ecc Le azioni devono essere concertate con i Comuni e possono essere realizzate in collaborazione con altri enti pubblici e locali, istituzioni scolastiche e/o con soggetti privati quali associazioni, fondazioni, enti di formazione, imprese e società, che abbiano la propria sede legale e operativa nel territorio della Provincia. Sono escluse le persone fisiche. 1.4 Il finanziamento destinato ad ogni iniziativa ricadente nelle suindicate tipologie è compatibile, ovvero sommabile ma non sovrapponibile, con ulteriori risorse finanziarie a copertura dei costi totali della stessa, provenienti da parte dello stesso soggetto beneficiario e/o di altri soggetti pubblici o privati, ivi compresi i finanziamenti comunitari ove consentito dalla normativa di settore. 1.5 Possono essere finanziati interventi ed azioni già in corso di attuazione, purché non ancora conclusi al momento della richiesta di contribuzione di risorse regionali. 2. AZIONI ED INIZIATIVE NON FINANZIABILI 2.1 Non sono finanziabili iniziative volte all organizzazione e realizzazione di convegni, seminari e simili né unicamente alla realizzazione di materiale cartaceo, multimediale o per il funzionamento di organismi ed uffici Le eventuali spese di pubblicità e comunicazione relative all iniziativa posta in essere non possono superare il 20% del finanziamento regionale. 2.3 Le iniziative per le quali vengono assegnate le risorse non devono perseguire scopi di lucro. 1
4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N MODALITA DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI 3.1 Le Province dovranno presentare alla Regione, dopo averli concertati con i Comuni, i progetti, compilando apposita modulistica che verrà approvata con un successivo decreto nel quale verranno altresì indicati i termini di scadenza. 3.2 Per ogni iniziativa deve essere presentata una specifica domanda. 3.3 La domanda non sarà presa in esame nei seguenti casi: - presentazione dopo la scadenza del termine; - l iniziativa, l intervento o l azione non dovesse rispettare quanto stabilito ai punti 1 e 2; - allorquando nella scheda di presentazione non dovessero esservi riportati gli estremi dell atto con il quale la Provincia approva l iniziativa e non si dà atto dell avvenuta concertazione delle risorse. 3.4 Fatto salvo quanto sopra prescritto, se dalla verifica istruttoria da parte del Settore regionale competente la documentazione da presentare non dovesse risultare compilata correttamente, può essere fatta richiesta scritta di integrazioni,alla quale la Provincia dovrà rispondere entro 30 giorni. 4. AMMONTARE DEL CONTRIBUTO 4.1 Il contributo viene concesso nella misura massima di ,00 euro per Provincia fatta salva la previsione di modulazione degli effettivi impegni spesa in base alle proposte dei progetti presentati dalle Province con la possibilità, nel caso che un ente non soddisfi le clausole e i criteri previsti, di riassegnare proporzionalmente le risorse che si liberano alle altre Amministrazioni provinciali così come previsto nel punto 6 del dispositivo della delibera di Giunta. 5. SPESE AMMISSIBILI Sono ammissibili quelle spese sostenute e documentabili per la progettazione e la realizzazione delle iniziativa ai sensi dei punti 1 e MODALITA DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI 6.1 L erogazione delle risorse avverrà in due soluzioni. 6.2 La liquidazione del primo 70% delle risorse, avverrà con il decreto di impegno spesa; 6.3 Per la liquidazione del restante 30% delle risorse le Province dovranno presentare, apposita richiesta con allegata relazione finale e rendicontazione delle spese che sarà subordinata alla verifica dell avvenuta realizzazione degli interventi e delle azioni previste 6.4 La completa realizzazione delle iniziative potrà costituire criterio di priorità nel determinare l attribuzione di punteggi nel caso in cui per gli anni successivi la Regione Toscana proceda negli anni successivi tramite procedure concorsuali. 2
5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N REVOCA DEL CONTRIBUTO 7.1 Gli uffici competenti possono revocare, in tutto o in parte, il contributo concesso nei seguenti casi: a) uso improprio del contributo concesso: diverso dagli obiettivi per cui è stata ammessa l iniziativa; b) mancato rispetto dei termini previsti per l avvio, il completamento e la rendicontazione degli interventi e azioni ammessi a contributo; c) in ogni altra ipotesi di grave inadempienza del soggetto beneficiario o di violazione degli obblighi assunti, nonché in casi di forza maggiore ostativi alla realizzazione dell intervento anche non imputabili al soggetto beneficiario. 7.2 L ammontare del contributo concesso sarà diminuito qualora, in sede di valutazione della rendicontazione, venga accertato che la spesa sostenuta per la realizzazione degli interventi e azioni ammessi a contributo è inferiore alla spesa ammessa. 7.3 Nei casi di revoca e/o di diminuzione dell ammontare del contributo, i soggetti restituiscono le somme già erogate. 3
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