Grassi alternativi nel cioccolato: una sofisticazione legalizzata Il sistema di controllo dei prodotti biologici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Grassi alternativi nel cioccolato: una sofisticazione legalizzata Il sistema di controllo dei prodotti biologici"

Transcript

1 Coordinato da Claudio Lucchetta agenzia adiconsum anno XV - n gennaio 2003 Stampato in proprio in gennaio 2003 In questo numero: Grassi alternativi nel cioccolato: una sofisticazione legalizzata Il sistema di controllo dei prodotti biologici In primo piano/1 - Grassi alternativi nel cioccolato: una sofisticazione legalizzata In primo piano/2 - Il ritorno della bistecca fiorentina Argomenti - Il sistema di controllo dei prodotti biologici In breve - La riscoperta del farro e delle sue proprietà dietetiche Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del Sped. in abb. post. comma 20/c art.2 L.662/96 Filiale di Roma

2 IN PRIMO PIANO Grassi alternativi nel cioccolato: una sofisticazione legalizzata Ancora una volta le norme comunitarie antepongono gli interessi di mercato alla qualità delle produzioni Il cioccolato prodotto in Gran Bretagna, Danimarca, Irlanda, Svezia, Finlandia e Portogallo può contenere fino al 5% di grassi diversi dal burro di cacao; per questo motivo l Italia ne aveva vietata la commercializzazione con il nome di cioccolato, e la Spagna ne aveva imposto l etichettatura con la denominazione di surrogato. Ora però la Corte di Giustizia dell Unione, accogliendo un ricorso presentato nel 95 dall Inghilterra, ha condannato Italia e Spagna dichiarando che Le normative sono sproporzionate e violano il principio della libera circolazione delle merci. Inoltre secondo i giudici la presenza di grassi diversi dal burro di cacao non modifica la natura del prodotto e l indicazione nell etichettatura è sufficiente per garantire una corretta informazione dei consumatori. La condanna di Italia e Spagna da parte della Corte di Giustizia europea non ci coglie certo di sorpresa. La sorpresa va fatta risalire piuttosto al marzo del 2000, quando gli europarlamentari italiani, incuranti delle prese di posizione contrarie di consumatori e produttori, votarono unanimemente a favore della norma che legalizzava questo cioccolato di bassa qualità. Con quell atto si rendeva commercializzabile in Europa un prodotto che nel nostro paese sarebbe altrimenti risultato sofisticato, e quindi illegale. Ricordiamo in proposito che per sofisticazione si intende la modificazione della composizione di un prodotto attraverso l aggiunta di elementi di qualità inferiore o di sostanze inerti di scarso pregio, ed è appunto questo quello che succede quando nel cioccolato si aggiungono grassi diversi dal burro di cacao. L Ue infatti non specifica quali grassi possono essere utilizzati in alternativa o in aggiunta al burro di cacao: si potrebbe trattare di grassi di soia, di palma, di colza e magari provenienti da organismi geneticamente modificati. Ancora una volta, dunque, le norme dell Unione europea sacrificano la qualità nel nome della libera circolazione delle merci, tendendo a livellare la produzione verso standard sempre più bassi. Per i consumatori non resta che affidarsi alle etichette, e magari all ennesimo marchio (si parla già di Stg, Specialità tradizionale garantita), per assicurarsi l acquisto di un cioccolato di qualità. Claudio Lucchetta Cosa hanno detto PETRINI, Presidente di Slow Food: «I nostri politici a Bruxelles piangono lacrime di coccodrillo. Nel 2000, nonostante una campagna di opinione di diverse forze, la risoluzione oggi criticata fu votata all unanimità dai nostri parlamentari». DE PETRIS, Senatrice Verde: «Le conseguenze più gravi ricadono sui Paesi produttori di cacao. Solo in Africa occidentale più di 11 milioni di contadini sono alle prese con il forte calo del prezzo provocato dall uso di altri prodotti». Test noi consumatori 2

3 DAL FIUME, Presidente di Ctm-Altromercato: «Uno studio delle Nazioni Unite diramato nel 97 calcolava che famiglie dell Africa Centroccidentale sarebbero state coinvolte dalla contrazione delle esportazioni. Il cacao, inoltre, non necessita di grandi appezzamenti, ciò significa che saranno coinvolti prevalentemente i piccoli produttori. Per non parlare delle economie di interi Paesi, come la Costa D Avorio, dove il cacao rappresenta più del 50% delle esportazioni. [ ] L Unione sta facendo una scelta contraddittoria, perché da una parte ha improntato la sua politica estera e di cooperazione alla centralità del commercio, e poi prende decisioni del genere che penalizzano i Paesi del Sud del mondo. In questo modo si riduce la cooperazione a un elemosina, a una carità, invece di indirizzarla allo sviluppo dei Paesi del Sud». (Da un intervista rilasciata a il manifesto, 17 gennaio 2003) Il ritorno della bistecca fiorentina L Adiconsum accoglie con favore l annuncio della commissione UE e auspica che il governo italiano trovi la copertura finanziaria per rinnovare i contratti dei 60 coadiutori del Ministero della salute operanti presso le frontiere per la prevenzione della BSE e della Blue tongue A due anni dalla scoperta del primo caso italiano di mucca pazza la Commissione europea annuncia il possibile ritorno della fiorentina sulle nostre tavole entro la prossima estate. L Adiconsum accoglie con favore l annuncio del possibile ritorno della fiorentina entro la prossima estate, ritenendo soddisfatti i requisiti di sicurezza necessari a garantire la salute dei consumatori. È sicuramente troppo presto per abbassare la guardia, ma tutte le misure adottate sino ad oggi (divieto di utilizzo delle farine animali nei mangimi, abbattimento di circa capi a rischio, test obbligatori su tutti i capi macellati in età superiore a 24 mesi, eliminazione dalla catena alimentare degli organi e dei tessuti a rischio, anagrafe bovina, nuova etichettatura delle carni) hanno restituito a questo importante settore della zootecnia la fiducia dei consumatori. Tuttavia, nei pochi mesi che restano, il nostro governo può ancora adoperarsi verso il completo superamento delle emergenze che hanno provocato la messa al bando della fiorentina: con la definitiva messa a punto dei meccanismi di aggiornamento dell anagrafe bovina. A tutt oggi infatti non è infrequente il caso di commercializzazione di tagli provenienti da capi che secondo la banca dati sarebbero ancora vivi; con la garanzia dell eliminazione delle farine animali dalla catena alimentare. Tali farine in Italia sono al bando sin dal 94, ma non è ancora definito il destino di tutte le partite ancora stoccate. Inoltre è di questi giorni la notizia del mancato rinnovo dei contratti di collaborazione, scaduti il 31 dicembre 2002, di oltre 60 coadiutori del ministero della Sanità. Si tratta di veterinari, chimici e farmacisti che operavano presso le frontiere per la prevenzione della Bse e della Blue tongue. L Adiconsum auspica che il governo sappia reperire la copertura finanziaria necessaria per non lasciare sguarniti punti di controllo di così grande importanza strategica. Claudio Lucchetta Test noi consumatori 3

4 Il crescente successo dei prodotti biologici deriva dalla loro presunta immunità da contaminazioni chimiche di qualsiasi genere. Eppure dai dati diffusi dai Nas nel dicembre scorso risulta in molti casi l uso di pesticidi. C è un modo per noi consumatori di tutelarci? ARGOMENTI Il sistema di controllo dei prodotti biologici Il termine agricoltura biologica indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l impiego di sostanze naturali, escludendo l utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi). Alla difesa delle colture si provvede soprattutto con la prevenzione, selezionando varietà resistenti a malattie e parassiti e intervenendo con tecniche appropriate, quali: la rotazione delle colture. Alternando specie diverse sullo stesso terreno si sfruttano in modo più razionale le sostanze nutrienti presenti nel suolo, e contemporaneamente si ostacola l ambientamento dei parassiti; la piantumazione di alberi e siepi. Questi hanno la duplice funzione di ergersi a barriera contro gli inquinanti provenienti dall esterno e di ospitare i predatori naturali dei parassiti; la consociazione. Con questo termine si intende la coltivazione ravvicinata di specie sgradite l una ai parassiti dell altra. Per quanto riguarda i fertilizzanti, sono ammessi solo quelli naturali: letame o altre sostanze organiche (ad esempio sfalci) opportunamente compostati e sovesci, cioè l incorporazione nel terreno di piante azotofissatrici appositamente coltivate (trifoglio, senape, ecc.). Per la difesa delle colture, in caso di necessità, si può intervenire soltanto con sostanze naturali vegetali, animali o minerali: estratti di piante, insetti che predano i parassiti, farine di roccia o minerali che correggono struttura e chimica del terreno per difendere le colture dalle crittogame. Purtroppo è vero che sono stati scoperti dei prodotti biologici falsi, ma lo stesso Generale Niglio dei Nas, che hanno diffuso nello scorso dicembre i risultati dei loro controlli, ha affermato che la stragrande maggioranza dei produttori biologici è onesta. Nel nostro ruolo di consumatori l unica forma di autotutela è quella di esaminare con attenzione l etichettatura. L etichetta dei prodotti biologici deve riportare le seguenti indicazioni: nome dell organismo di controllo autorizzato e suo codice, preceduto dalla sigla IT; codice dell azienda controllata; numero di autorizzazione (sia per i prodotti agricoli freschi che trasformati); la dicitura organismo di controllo autorizzato con D.M. Mi.R.A.A.F. n.. del in applicazione del Reg. CEE n.2092/91. Sono invece facoltativi: l indicazione Agricoltura biologica-regime di controllo CE ; il marchio europeo. I nove organismi di controllo autorizzati attualmente operanti in Italia sono: Associazione Ecocert Italia, Associazione Italiana di Agricoltura Biologica, Associazione Suolo e Salute, Bio.Agri.Coop., Bios, Codex s.r.l., Consorzio Controllo Prodotti Biologici, Istituto Mediterraneo di Certificazione, Q.C. & I. International Services. Test noi consumatori 4

5 Va comunque sottolineato che la certificazione di cui stiamo parlando è una certificazione di processo e non di prodotto: ciò che è garantito al consumatore è l osservanza dei metodi di coltivazione e di trasformazione secondo il disciplinare stabilito per l agricoltura biologica dal regolamento CEE 2092/91, ma non si certificano le caratteristiche qualitative dell alimento. Il valore aggiunto offerto dai prodotti biologici è legato prevalentemente ad un metodo di coltivazione a basso impatto ambientale, ma essi non sono da considerarsi necessariamente di qualità migliore rispetto a quelli tradizionali. Il sistema di controllo sull agricoltura biologica è uniforme in tutta l Unione Europea, e prevede, da parte dell organismo certificatore, lo svolgimento di più ispezioni l anno, anche a sorpresa, durante le quali vengono prelevati campioni da sottoporre ad analisi. Le aziende agricole biologiche devono inoltre documentare ogni passaggio su appositi registri predisposti dal Ministero, per assicurare la totale tracciabilità dei prodotti. In caso di infrazione l organismo di controllo può comminare sanzioni cha vanno dal ritiro della certificazione relativa ad una specifica partita del prodotto e/o sospensione dell autorizzazione alla stampa delle etichette, fino al ritiro del certificato di conformità per tutte le produzioni dell azienda. I provvedimenti vengono inoltre notificati al Ministero, alle Regioni e agli altri organismi di controllo. L azienda alla quale sia stato ritirato, a causa di gravi o ripetute infrazioni, il certificato di conformità non potrà rientrare nel sistema prima che sia trascorso un anno. I nove organismi nazionali che possono effettuare i controlli e la certificazione delle produzioni biologiche sono riconosciuti con decreto del Ministero delle Politiche agricole, e sono sottoposti a loro volta al controllo dello stesso Ministero e delle Regioni attraverso gli assessorati (regionali o provinciali). I requisiti richiesti all organismo di controllo sono: struttura che salvaguardi l imparzialità; personale permanente che non intrattenga rapporti di tipo economico con gli operatori controllati; personale competente e qualificato; sedi, dotazioni tecniche e strutture informatiche adeguate; struttura organizzativa presente in almeno 4 regioni o province autonome. I Nas hanno scoperto anche false etichette. Come evitare il falso biologico? Purtroppo dovunque esista un marchio esiste anche la possibilità della sua contraffazione. Un etichetta si falsifica senz altro più facilmente di una banconota, e per quanto efficace e lodevole possa essere la repressione attuata dalle autorità competenti questa da sola certo non può bastare a garantire i nostri acquisti. Nel caso dei prodotti biologici il miglior consiglio che si può dare ai consumatori è quello di evitare rivenditori occasionali o improvvisati e di rivolgersi direttamente alle aziende agricole bio, ai negozi di alimentazione naturale, ai supermercati, ai mercatini del biologico che si stanno diffondendo in tutta Italia. Claudio Lucchetta Test noi consumatori 5

6 IN BREVE La riscoperta del farro e delle sue proprietà dietetiche Il farro è un cereale povero con un imponente nome latino: Triticum turgidum sottospecie dicoccum. Per gli antichi romani costituiva l alimento base, ne riconoscevano infatti sia l alta conservabilità, sia le notevoli proprietà nutritive (carboidrati, fibra). Divenne così anche il principale sostentamento delle loro truppe, unitamente alle fave e all aglio (già famoso quale antibatterico dell intestino), nelle lunghe campagne militari e negli acquartieramenti alle frontiere. Nei secoli successivi questa coltura fu abbandonata sistematicamente in favore dei classici frumenti che avevano una maggiore resa produttiva. Il farro scomparve allora sia come coltura che come cultura, cioè come conoscenza delle sue specifiche proprietà e delle tradizioni alimentari connesse. Negli ultimi anni vi è stata la riscoperta di questo cereale, anche se la produzione è ancora limitata, poiché sta aumentando la voglia di tornare agli antichi sapori soprattutto attraverso produzioni di tipo biologico, alle quali il farro appartiene a buon diritto. Dal punto di vista agronomico, infatti, non richiede un grande apporto di concimazione e può essere coltivato anche in zone caratteristiche come quelle collinari o montane in un quadro di agricoltura sostenibile che rispecchia le più recenti esigenze di mercato e di trasparenza nei confronti dei consumatori. In tale ottica l Istituto sperimentale della cerealicoltura di Roma da alcuni anni ricerca quale sia il migliore utilizzo del farro e della sua farina. I risultati hanno evidenziato come il farro, per il suo alto contenuto di fibra e basso contenuto di glutine rispetto agli altri frumenti, sia un ottimo ingrediente per gli alimenti dietetici, con punte di eccellenza nella pasticceria, in particolar modo nei biscotti. Risulta poco indicato per la panificazione, ma può essere impiegato con successo nella pastificazione, se mescolato con una certa quantità di farina di frumento duro. Le paste derivate risultano essere poco caloriche e quindi ottime per chi voglia intraprendere una dieta equilibrata senza rinunciare troppo ai piaceri della gola. Giulio Caputi Direttore: Paolo Landi Direttore responsabile: Francesco Casula Comitato di redazione: Angelo Motta, Fabio Picciolini Amministrazione: Adiconsum, via Lancisi 25, Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del Sped. in abb. post. comma 20/c art.2 L.662/96 Filiale di Roma ADESIONI E ABBONAMENTI Adesione individuale: 31,00 Adesione sostegno: 500,00 Abbonamento al settimanale Adiconsum News + mensili Adifinanza, a cura del settore credito e risparmio, Consumi & diritti, a cura del Centro giuridico Adiconsum e Attorno al piatto, a cura del settore sicurezza degli alimenti e nutrizione: 200,00 (Abbonamento sostegno: 300,00) Abbonamento al bimestrale La guida del consumatore : 25,00 I versamenti possono essere effettuati su c.c.p intestato ad Adiconsum Test noi consumatori 6

In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere).

In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere). L'agricoltura biologica è un metodo di produzione regolato sotto l aspetto legislativo a livello comunitario con un primo regolamento, il Regolamento CEE 2092/91, sostituito successivamente dai Reg. CE

Dettagli

Cos è il farro? farro

Cos è il farro? farro La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo

Dettagli

GESTIONE DEI PRODOTTI

GESTIONE DEI PRODOTTI Gestione dei prodotti biologici ed etichettatura G [ GESTIONE DEI PRODOTTI ] BIOLOGICI ED ETICHETTATURA E L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI Il testo principale sull etichettatura, la presentazione

Dettagli

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

[ ] Per garantire questo, negli organi che decidono sulla

[ ] Per garantire questo, negli organi che decidono sulla Organismi di Certificazione [ ] ORGANISMI D I CERTIFICAZIONE O C IL SISTEMA DI CONTROLLO L agricoltura biologica rappresenta uno dei primi esempi di certificazione di filiera : ogni fase del processo produttivo

Dettagli

CIBO CHE NUTRE. tra informazione e disinformazione

CIBO CHE NUTRE. tra informazione e disinformazione CIBO CHE NUTRE tra informazione e disinformazione Trino, 15 maggio 2014 ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE Alimentarsi vuol dire scegliere e assumere alimenti volontariamente. Nutrirsi vuol dire utilizzare le

Dettagli

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014 Bologna, 03 ottobre 2014 Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari Graziella Lasi Resp. Consumer Care, Leg.Alimentare, Nutr, Com. medico-scient. Gruppo GRANAROLO

Dettagli

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ----------------

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- VADEMECUM Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- L attuale normativa sulle Organizzazioni di Produttori (O.P.) è disciplinata su base europea, per quanto riguarda il settore ortofrutta,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 24-07-1995 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 24-07-1995 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 24-07-1995 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE FRIULI-VENEZIA

Dettagli

L attuale Quadro Normativo

L attuale Quadro Normativo L attuale Quadro Normativo L educazione alimentare per il biologico Centro Congressi di Eatily Roma, 12 Ottobre 2012 Dott.ssa Teresa De Matthaeis Dirigente Ufficio Agricoltura Biologica - PQA V Ministero

Dettagli

La Convenzione sui diritti dell infanzia

La Convenzione sui diritti dell infanzia NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre

Dettagli

E. Monica Russo. Integratori alimentari e novel food

E. Monica Russo. Integratori alimentari e novel food E. Monica Russo Integratori alimentari e novel food enza.russo@lab-to.camcom.it Isernia, 2 aprile 2014 1 MINISTERO DELLA SALUTE www.salute.gov.it TEMI E PROFESSIONI ALIMENTI ALIMENTI PARTICOLARI integratori

Dettagli

Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma 5 maggio 2011. Gisèle Gizzi Ufficio del Direttore Esecutivo

Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma 5 maggio 2011. Gisèle Gizzi Ufficio del Direttore Esecutivo Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma 5 maggio 2011 Gisèle Gizzi Ufficio del Direttore Esecutivo 1 Com è nata l EFSA Origini Serie di emergenze alimentari (per es. BSE, diossine) Perdita di fiducia

Dettagli

I prodotti dell agricoltura biologica

I prodotti dell agricoltura biologica I prodotti dell agricoltura biologica non esistono i prodotti biologici, ma i prodotti dell agricoltura biologica due prodotti privi di residui chimici ed assolutamente identici possono essere l uno il

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE L 16/46 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 20.1.2005 REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE del 19 gennaio 2005 che attua il regolamento (CE) n. 1774/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

La correlazione tra la direttiva 98/34/CE e il regolamento sul reciproco riconoscimento

La correlazione tra la direttiva 98/34/CE e il regolamento sul reciproco riconoscimento COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE IMPRESE E INDUSTRIA Documento orientativo 1 Bruxelles 1.2.2010 - La correlazione tra la direttiva 98/34/CE e il regolamento sul reciproco riconoscimento 1. INTRODUZIONE

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

L etichettatura dei prodotti alimentari: la normativa europea (REG UE n. 1169/11 ) Paola Rebufatti

L etichettatura dei prodotti alimentari: la normativa europea (REG UE n. 1169/11 ) Paola Rebufatti L etichettatura dei prodotti alimentari: la normativa europea (REG UE n. 1169/11 ) Paola Rebufatti SANZIONI Il panorama giurisprudenziale è rappresentato principalmente da: Codice penale D. L.gs n. 109/92

Dettagli

REGOLAMENTO PARTICOLARE

REGOLAMENTO PARTICOLARE associazione italiana per la sicurezza della circolazione REGOLAMENTO PARTICOLARE per il rilascio della certificazione di conformità (Marchio CE) per i prodotti da costruzione (Direttiva del Consiglio

Dettagli

Termina il periodo di transizione per la certificazione della Unione doganale russa

Termina il periodo di transizione per la certificazione della Unione doganale russa Termina il periodo di transizione per la certificazione della Unione doganale russa Il 15 marzo 2015 ha rappresentato la data di passaggio effettivo dal regime certificativo a quello dichiarativo per la

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.

Dettagli

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson; LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il decreto legislativo n. 541 del 30 dicembre 1992 recante Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano ; richiamato il decreto

Dettagli

VITICOLTURA BIOLOGICA Expo Milano 2015 27 ottobre Paolo Di Francesco Agronomo Studio SATA

VITICOLTURA BIOLOGICA Expo Milano 2015 27 ottobre Paolo Di Francesco Agronomo Studio SATA VITICOLTURA BIOLOGICA Expo Milano 2015 27 ottobre Paolo Di Francesco Agronomo Studio SATA di cosa parliamo Alcuni dati I regolamenti europei I decreti italiani Un paio di citazioni Le sensazioni Il futuro

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI SAN VITO DI FAGAGNA Comun di San Vit di Fèagne Provincia di Udine VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE ANNO 2015 N 00070 del Reg. Delibere Copia per pubblicazione OGGETTO: ADESIONE

Dettagli

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria Dott. Paolo Piani Ancona (26 marzo 2015) 1 Premessa Trattati Il diritto comunitario in tema di assistenza sanitaria (prevale sulle

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. - su proposta dell Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche, Sig. Alberto Cerise; D E L I B E R A

LA GIUNTA REGIONALE. - su proposta dell Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche, Sig. Alberto Cerise; D E L I B E R A LA GIUNTA REGIONALE - Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale che, all art. 242, comma 7, stabilisce che il provvedimento di approvazione del progetto operativo di

Dettagli

qualità e certificazione

qualità e certificazione Globalizzazione, standard di qualità e certificazione Maria Angela Perito INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria Campobasso, 19 maggio 2008 Complessità del problema Cambiamenti delle esigenze del

Dettagli

Regolamento (CE) 104/2000 Regolamento (CE) 2065/2001 Regolamento (CE) 1224/2009 Regolamento (CE) 404/2011

Regolamento (CE) 104/2000 Regolamento (CE) 2065/2001 Regolamento (CE) 1224/2009 Regolamento (CE) 404/2011 1. L obbligo della rintracciabilità è stato assunto dal Consiglio della Comunità Europea, quale principio attraverso il quale organizzare i mercati in tale settore, tenendo conto dell evoluzione del mercato,

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione

Dettagli

La legislazione sui Nutraceutici, Alimenti funzionali e gli integratori dott. Antonio Verginelli

La legislazione sui Nutraceutici, Alimenti funzionali e gli integratori dott. Antonio Verginelli La legislazione sui Nutraceutici, Alimenti funzionali e gli integratori dott. Antonio Verginelli Definizione di farmaco ogni sostanza o associazione di sostanze presentata come avente proprietà curative

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014 Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna

Dettagli

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Saluti a tutti. Silvio Marelli.

Saluti a tutti. Silvio Marelli. Le seguenti normative che vedrete in allegato regolano la movimentazione di alcune specie animali compresi i cani all'interno della comunità europea, specificando i casi in cui il numero è superiore o

Dettagli

Collaborazione tra l Amministrazione federale e le organizzazioni non governative

Collaborazione tra l Amministrazione federale e le organizzazioni non governative Collaborazione tra l Amministrazione federale e le organizzazioni non governative Rapporto della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati del 21 agosto 2009 Onorevoli presidente e consiglieri,

Dettagli

Sicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute

Sicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute Sicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute Il Biologico nella Ristorazione Collettiva Sabato 7 novembre 2009 Sala Botticelli Palazzo dei Congressi Roma EUR IL BIOLOGICO: REALI

Dettagli

H A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi

H A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi H A C C P Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi del pericolo e punti critici di controllo) rappresenta uno strumento operativo per l'analisi dei rischi che caratterizzano

Dettagli

Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali

Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di svilup È vero che l Organizzazione Mondiale della Sanità

Dettagli

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Intervento di: PALMA COSTI Assessore Interventi Economici, Innovazione e Pari opportunità della Provincia di Modena Mercoledì 1 aprile 2009 Camera

Dettagli

La libera circolazione dei prodotti e le problematiche della sicurezza Dal Nuovo Approccio al New Legal Framework (NFL)

La libera circolazione dei prodotti e le problematiche della sicurezza Dal Nuovo Approccio al New Legal Framework (NFL) La libera circolazione dei prodotti e le problematiche della sicurezza Dal Nuovo Approccio al New Legal Framework (NFL) 9 febbraio 2010 Ing. Fabio DATTILO Direttore Centrale della Direzione Centrale per

Dettagli

PREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI

PREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI Pag 1 di 6 PREMESSE Richiamata la normativa vigente in materia di stage o tirocini formativi e d orientamento ed in particolare la Circolare del Ministero del Lavoro-Direzione generale impiego n 92 del

Dettagli

Spiegazioni per l utilizzazione dei formulari Assicurazione Qualità Latte

Spiegazioni per l utilizzazione dei formulari Assicurazione Qualità Latte Spiegazioni per l utilizzazione dei formulari Assicurazione Qualità Latte La salute delle mammelle, l utilizzazione e l approvigionamento di medicamenti veterinari e la pulizia degli impianti di mungitura

Dettagli

EDUCAZIONE ALIMENTARE DELLA SCUOLA E PERCORSI DIDATTICI SENSORIALI. Un cammino verso frutta e verdura con i 5 sensi

EDUCAZIONE ALIMENTARE DELLA SCUOLA E PERCORSI DIDATTICI SENSORIALI. Un cammino verso frutta e verdura con i 5 sensi EDUCAZIONE ALIMENTARE DELLA SCUOLA E PERCORSI DIDATTICI SENSORIALI Educazione alimentare nella scuola Le attività di educazione alimentare per l anno scolastico 2004 2005 sono state condotte in più di

Dettagli

Auser Volontariato Territoriale Firenze. Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti

Auser Volontariato Territoriale Firenze. Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti Auser Volontariato Territoriale Firenze Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti Delibera del Comitato Direttivo dell Auser Volontariato Territoriale Firenze

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione Generale degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute Direttore Generale Dott. Giuseppe Viggiano UFFICIO III ex S.N.V.R. Dirigente dell ufficio Dott.ssa Rossana Valentini

Dettagli

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione

Dettagli

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.

Dettagli

IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA

IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA Dott.ssa Flavia Grazia Tropiano SeSIRCA Regione Campania Caserta 24 novembre 2011 La difesa

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza rispetto a... La normativa rintracciabilità sicurezza Quadro normativo COGENTE: disposizione di legge che impone l adozione di un sistema gestionale o di uno standard di qualità VOLONTARIO: regola tecnica

Dettagli

È adottato e posto n vigore Il seguente

È adottato e posto n vigore Il seguente STATUTO E REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO SCIENTIFICO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI CORSI DA PARTE DI VILLA SERENA S.P.A. PROVIDER E.C.M. ACCREDITATA PROVVISORIAMENTE

Dettagli

Italian Model European Parliament

Italian Model European Parliament Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge

Dettagli

BASILICO GENOVESE DOP Sistema delle Camere di Commercio Liguri SCHEDE RIASSUNTIVE

BASILICO GENOVESE DOP Sistema delle Camere di Commercio Liguri SCHEDE RIASSUNTIVE BASILICO GENOVESE DOP Sistema delle Camere di Commercio Liguri SCHEDE RIASSUNTIVE degli adempimenti dei soggetti della filiera (Produttori, Confezionatori) ADEMPIMENTI PRODUTTORE 1. Assoggettarsi al sistema

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento?

Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento? PROGETTO AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE: BIODIVERSITÀ, CULTURA, AMBIENTE, INNOVAZIONE, SICUREZZA Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento? Milena Casali Istituto

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA PREMESSA La certificazione volontaria di prodotto nasce dalla necessità da parte delle Organizzazioni che operano nel settore agroalimentare (Aziende produttrici, vitivinicole,ecc.)

Dettagli

Oggetto: Mittente: Data:

Oggetto: Mittente: Data: Oggetto: inarcassa - gestione separata Mittente: "Nicola Busin" Data: 11.51 A: indirizzata a un centinaio di delegati Vicenza 28 luglio 2011 Cari colleghi sono un architetto /docente

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) DIREZIONE. Decreto n. 32 31 marzo 2015

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) DIREZIONE. Decreto n. 32 31 marzo 2015 ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) DIREZIONE Decreto n. 32 31 marzo 2015 Oggetto : Disposizioni per la costituzione ed aggiornamento del Fascicolo Aziendale

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento Società per Azioni Via Lucrezia Romana, 41/47-00178 Roma P. IVA, Codice Fiscale e n. di Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 04774801007

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

L'agricoltura biologica

L'agricoltura biologica Testo della carta N 105 L'agricoltura biologica Bio è meglio? L'agricoltura biologica viene considerata generalmente la forma di produzione che meglio si adatta all'ambiente. L'obiettivo è un circuito

Dettagli

CITTA DI SANTENA Provincia di Torino

CITTA DI SANTENA Provincia di Torino CITTA DI SANTENA Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE SEDUTA IN DATA 15/10/2015 N. 112 OGGETTO : Progetto Una scelta in Comune L anno duemilaquindici, addì quindici, del mese

Dettagli

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI CIRCOLARE 13 settembre 1999, n.8 (pubblicata nella G.U. n. 258 del 03-11-1999) Quadro di riferimento per l'utilizzazione dei fertilizzanti in agricoltura

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi

Dettagli

Circolare N. 43 del 20 Marzo 2015

Circolare N. 43 del 20 Marzo 2015 Circolare N. 43 del 20 Marzo 2015 Etichettature alimentari- le sanzioni sugli errori dopo le modifiche del regolamento UE n. 1169/2011 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che recentemente

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448. Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione italiana nel mondo

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448. Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione italiana nel mondo Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore PICHETTO FRATIN COMUNICATO ALLA PRESIDENZA L 11 NOVEMBRE 2010 Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici

Dettagli

ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA

ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE TECNICA DI DINTEC DICEMBRE 2009 PREMESSA L agricoltura biologica è un particolare metodo di gestione della produzione

Dettagli

VALORITALIA. Torrazza Coste 16/04/2015. Claudio Salaris Christian Magliola

VALORITALIA. Torrazza Coste 16/04/2015. Claudio Salaris Christian Magliola VALORITALIA Società per la Certificazione delle Qualità e delle Produzioni Vitivinicole Italiane S.r.l. Torrazza Coste 16/04/2015 Claudio Salaris Christian Magliola COS È L AGRICOLTURA BIOLOGICA La produzione

Dettagli

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Deliberazione di Consiglio Comunale 31 25.09.2002 Approvazione Deliberazione di Consiglio Comunale 14 29.06.2005 Modifica Deliberazione di Consiglio

Dettagli

DAL PEAD AL FEAD: cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale SINTESI LABORATORIO

DAL PEAD AL FEAD: cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale SINTESI LABORATORIO DAL PEAD AL FEAD: cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale SINTESI LABORATORIO Stato dell arte in Europa: - normative, direttive, raccomandazioni della Commissione e/o Parlamento

Dettagli

VERSO LA RIFORMA DELLA PAC. Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito

VERSO LA RIFORMA DELLA PAC. Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito VERSO LA RIFORMA DELLA PAC Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito Indice Perché riformare la PAC La nuova architettura della PAC: un ipotesi L agricoltura biologica Conclusioni Perché riformare la PAC? 1)

Dettagli

COME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE

COME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE GLI EFFETTI DELLA CRISI: EROSIONE DEL CETO MEDIO E CRESCITA DELLA POVERTA COLLOCAZIONE SOCIALE DELLE FAMIGLIE IN BASE AL REDDITO, AI COMPORTAMENTI DI CONSUMO E AGLI STILI DI VITA COME E CAMBIATA LA SPESA

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Regolamento CE 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti.

Regolamento CE 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti. Regolamento CE 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti. Elenco documentazione da presentare al momento della notifica O Chiunque intenda effettuare una spedizione

Dettagli

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di

Dettagli

LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19

LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19 LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19 GENNAIO 2010 N.1. INDICE 1. Premessa 2. Riferimenti normativi

Dettagli

Riflessi del Libro Verde sugli aspetti legislativi inerenti l etichettatura e messa in commercio di prodotti

Riflessi del Libro Verde sugli aspetti legislativi inerenti l etichettatura e messa in commercio di prodotti Riflessi del Libro Verde sugli aspetti legislativi inerenti l etichettatura e messa in commercio di prodotti Avv. Chiara Marinuzzi G a e t a n o F o r t e Studio Legale Seminario Legacoop - Bologna, 3

Dettagli

Regione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE

Regione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE foglio n. 1 DECRETO n. 38 /GAB Istituzione presso la della commissione d'esame per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di persone, di cui al decreto legislativo 22 dicembre 2000, n. 395

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015 REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015 Codice A15030 D.D. 24 aprile 2015, n. 276 D.g.r. n. 1-157 del 14/06/2010. Aggiornamento dello standard formativo e della relativa disciplina dei corsi per "Conduttore impianti

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia

Dettagli

IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA

IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA A. CUP: QUANDO INIZIA, QUANDO FINISCE E COME 1) Quando si chiede il CUP? Il Soggetto responsabile (ovvero titolare) deve chiedere il codice dopo

Dettagli

ABI: le modalità operative per smobilizzo crediti PA e investimenti Pmi

ABI: le modalità operative per smobilizzo crediti PA e investimenti Pmi COMUNICATO STAMPA ABI: le modalità operative per smobilizzo crediti PA e investimenti Pmi Inviati alle banche i protocolli siglati con le Associazioni delle imprese, in attesa della pubblicazione dei 4

Dettagli

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012).

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012). FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012). INTRODUZIONE In Italia il sistema di formazione, di base e di

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE L 293/28 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.11.2005 DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell 8 novembre 2005 relativa a talune misure sanitarie di protezione contro la malattia vescicolare dei suini in Italia

Dettagli