Prefettura di Cagliari Ufficio territoriale del Governo

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1 LA RICERCA DELLE PERSONE SCOMPARSE

2 INDICE Elenco di distribuzione pag. 2 Decreto di approvazione pag Premessa pag Generalità pag Scenario generale e piano di ricerca pag Diverse tipologie di scomparsa pag Soggetti coinvolti pag Fase operativa: gestione degli interventi pag Allarme di scomparsa e fase informativa pag Attivazione del piano di ricerca pag Operazioni di ricerca preliminari all eventuale attivazione del piano pag Attivazione delle unità di ricerca pag Pianificazione dell intervento pag Gestione dell intervento pag Sospensione o chiusura delle ricerche pag Rapporto finale pag Rapporti con i familiari dello scomparso pag Rapporti con i mass media pag. 22 Numeri utili pag. 23 Allegato n. 1 - Motivazione della scomparsa pag. 26 Allegato n. 1/bis Questionario Alzheimer pag. 28 Allegato n. 2 Dati segnaletici pag. 30 1

3 ELENCO DI DISTRIBUZIONE Destinatari per competenza REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Direzione Generale della Protezione Civile Assessorato della Difesa dell Ambiente Assessorato dell Igiene e Sanità e Assistenza Sociale AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Servizio Protezione Civile AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Servizio Protezione Civile AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Servizio Protezione Civile DIREZIONE REGIONALE VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE VV.F. CARBONIA IGLESIAS MEDIO CAMPIDANO QUESTURA COMPARTIMENTO POLIZIA STRADALE SEZIONE POLIZIA STRADALE UFFICIO POLIZIA DI FRONTIERA AEREA POLMARE COMANDO MILITARE AUTONOMO SARDEGNA COMANDO PROVINCIALE CARABINERI COMANDO PROVINCIALE G.d.F. COMANDO 9 BATTAGLIONE CC. SARDEGNA COMANDO MILIT. MARITTIMO AUTONOMO COMANDO CAPITANERIA DI PORTO 2

4 CORPO FORESTALE E DI VIGILANZA AMBIENTALE CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOL. COMITATO PROVINCIALE C.R.I. AZIENDA SANITARIA LOCALE N 8 AZIENDA SANITARIA LOCALE N 7 CARBONIA AZIENDA SANITARIA LOCALE N 6 SANLURI COMUNI PROVINCIA LORO SEDI COMUNI PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS LORO SEDI COMUNI PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO LORO SEDI ASSOCIAZIONE PENELOPE ASSOCIAZIONE PSICOLOGI PER I POPOLI Destinatari per conoscenza COMMISSARIO STRAORDINARIO DI GOVERNO PER LE PERSONE SCOMPARSE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Dipartimento per la Protezione Civile MINISTERO DELL INTERNO Gabinetto del Ministro Dipartimento della P.S. Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile PRESIDENZA REGIONE SARDEGNA PRESIDENZA PROVINCIA PRESIDENZA PROVINCIA PRESIDENZA PROVINCIA COMANDO LEGIONE CARABINIERI SARDEGNA R O M A R O M A R O M A CARBONIA IGLESIAS MEDIO CAMPIDANO COMANDO REGIONE SARDEGNA G.d.F 3

5 Il Prefetto della Provincia di Cagliari Prot / Gab. VISTA la circolare prot. n. 832 in data 5 agosto 2010 del Ministero dell'interno - Ufficio del Commissario Straordinario di Governo per le Persone Scomparse, con la quale sono state diramate le "Linee guida per favorire la ricerca di persone scomparse", finalizzate alla predisposizione di un'apposita pianificazione territoriale delle specifiche procedure di intervento da attivare qualora, a seguito del verificarsi dell'evento, emerga la necessità di effettuare immediate battute di ricerca; VISTA la circolare prot. n in data 5 ottobre 2010 del Ministero dell'interno - Ufficio del Commissario Straordinario di Governo per le Persone Scomparse, con la quale sono stati forniti alcuni chiarimenti circa la predisposizione del documento di pianificazione territoriale in argomento; RITENUTO necessario procedere alla redazione della pianificazione in parola; CONSIDERATO che il piano predisposto da quest'ufficio è stato valutato positivamente nel corso della riunione di coordinamento delle Forze di Polizia tenutasi in data 2 marzo 2011; DECRETA è approvato il Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, ai fini del coordinamento delle attività dei soggetti, pubblici e privati, chiamati alla conduzione delle relative operazioni. Cagliari, 24 marzo

6 PREMESSA Il presente Piano si prefigge lo scopo di fornire una guida alla adozione dei provvedimenti e alla applicazione delle procedure da seguire per le attività di ricerca delle persone scomparse, garantendo la massima integrazione di tutte le risorse di prevenzione, protezione e soccorso disponibili in ambito provinciale. Ciò per far sì che, a seguito della segnalazione della scomparsa, le ricerche vengano avviate con quella immediatezza che spesso si rivela determinante per il ritrovamento in vita della persona, avvalendosi di tutte le risorse che a vario titolo possono essere utilizzate. Il Piano, oltre a garantire il vantaggio della pronta partecipazione alle operazioni di ricerca e soccorso di tutti i soggetti diversamente qualificati in grado di concorrervi positivamente, intende assicurare la razionalizzazione dell impiego delle forze sul campo, in aderenza ai ruoli istituzionali propri delle Forze di polizia e degli organi deputati al soccorso tecnico e sanitario. Non rientrano nella tipologia di intervento regolata dal Piano i casi evidentemente ed immediatamente riconducibili all incidente che richieda un soccorso tecnico e/o sanitario e per il quale la ricerca resti circoscritta ad un luogo esattamente identificato (es. scomparsa di persone in prossimità di pozzi, vasche, serbatoi (competenza: VVF 115 ASL 118). Nel caso di incidente su pareti rocciose, lungo percorsi alpinistici o in cavità sotterranee, il personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, se intervenuto in prima istanza, valuta la possibilità di portare a termine il soccorso in autonomia informandone la Stazione dei Carabinieri di prossimità. In caso negativo, ovvero quando il concorso di altre forze riduce i tempi di intervento o ne aumenti l efficacia, segnala l intervento in corso alla Stazione dei Carabinieri di prossimità, anche ai fini di più ampi coinvolgimenti del sistema di soccorso. Non rientrano, inoltre, nella tipologia di intervento disciplinata dal Piano le segnalazioni relative ad incidenti in mare o presunti tali (competenza: Capitaneria di Porto ), anche se pervenute ad altri numeri di emergenza. Sono, altresì, esclusi i casi in cui l assenza della persona non dipenda dalla sua volontà, per essere riconducibile ad altrui fatto illecito di rilievo penale (sequestri di persona, etc.). Dall ambito applicativo del Piano sono esclusi, infine, tutti i casi di scomparsa conseguente ad eventi calamitosi o disastri coinvolgenti un numero non quantificabile preventivamente, e comunque elevato, di persone. 5

7 2. GENERALITÀ Il Piano individua - in una logica di organizzazione coordinata e sinergica delle attività di perlustrazione - le procedure di intervento da attivare, nel rispetto dei compiti peculiari di ogni Amministrazione, tutte le volte in cui le circostanze della scomparsa, opportunamente valutate caso per caso, comportino la necessità di effettuare immediate battute di ricerca. In coerenza con tale prospettiva e con il quadro generale delle competenze suscettibili di attivazione nelle diverse tipologie di attività di soccorso, il Piano attua le linee guida per favorire la ricerca di persone scomparse condivise in seno al Tavolo Tecnico Interforze istituito, sulla base del Protocollo d intesa dell 11 aprile 2008, tra il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse e il Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, nonché le correlate indicazioni integrative trasmesse dal Ministero dell Interno. In particolare, il Piano definisce l assetto organizzativo ed i ruoli operativi connessi alla esecuzione delle battute di ricerca sin dalla immediatezza della denuncia, a tal fine assicurando la tempestiva applicazione di criteri omogenei. Vi sono espressamente compresi in base ai diversi scenari: - l organizzazione delle squadre di ricerca; - il coordinamento delle operazioni; - le modalità di comunicazione fra i vari Uffici e/o Enti. 3. LO SCENARIO PROVINCIALE E IL PIANO DI RICERCA Il territorio preso in considerazione, corrispondente a quello di competenza della Prefettura di Cagliari, nel quale ricadono le Province di Cagliari, del Medio Campidano e di Carbonia-Iglesias, è per la maggior parte pianeggiante, si estende per kmq e occupa, con i suoi 109 comuni, la fascia meridionale della Sardegna. Si possono distinguere tre principali elementi corografici: - ad ovest si trova il vasto sistema dei rilievi del Sulcis-Iglesiente, la cui continuità è interrotta dalla pianura del Cixerri disposta in direzione est-ovest, caratterizzato da estesi massicci e dorsali montuose, e da depressioni vallive più o meno ampie. I principali rilievi, (Linas, Arcuentu, complesso montuoso del Sulcis, ecc.) si elevano intorno ai 1000 metri di altitudine, raggiungendo nel Monte Linas (1236 m s.l.m.) la quota più elevata della Provincia; dai rilievi del Sulcis-Iglesiente si originano alcuni importanti corsi d'acqua quali: il Rio Cixerri, che scorre nell'omonima piana e sfocia nello stagno di Cagliari; il Rio Palmas che, dopo aver attraversato la fossa di Giba e Narcao, sfocia nel Golfo di 6

8 Palmas; il Rio Leni, importanti affluente della destra idrografica del Flumini Mannu; il Rio Sitzerri, che sfocia nello stagno di Marceddì, ecc. - nel settore mediano si colloca, secondo una direzione NW-SE, la Piana del Campidano, che funge da linea di demarcazione tra il settore orientale ed occidentale della Provincia, separando il pilastro tettonico del Sarrabus-Gerrei da quello del Sulcis-Iglesiente. La piana, che comunemente viene distinta in Campidano Maggiore o di Oristano, Campidano di Centrale o di Sanluri, e Campidano Meridionale o di Cagliari, presenta quote comprese tra i 10 ed i 50 metri s.l.m.. Per quasi tutta la sua estensione la piana del Campidano è attraversata dal Flumini Mannu che, con drenaggio meridionale, raccogliendo i contributi di numerosi ed importanti corsi d'acqua, sfocia nella vasta zona umida di Cagliari; - infine, ad oriente, si sviluppa l'esteso ed articolato complesso orografico del Sarrabus-Gerrei, che da est verso ovest passa, da un sistema di basse e dolci colline, con quote intorno ai metri s.l.m., agli aspri rilievi orientali che si elevano fino a 1069 m s.l.m. nella Punta Serpeddì. Questo complesso orografico presenta caratteri fisiografici estremamente articolati, caratterizzati da profonde incisioni fluviali, dove scorrono alcuni tra i più importanti fiumi della Sardegna, quali il Flumendosa, il Rio di Quirra ed il Rio Picocca, aspre cime montuose, specie nel settore del Sarrabus, ed estesi pianori sommitali diffusi nel Gerrei. Le coste presentano stagni e lagune, tra cui il compendio più esteso è quello di Santa Gilla, a Cagliari, della superficie di ettari. Vi sono anche numerosi laghi artificiali, tra cui i più importanti sono quelli di Monte Pranu e di Corongiu. 4. LE DIVERSE TIPOLOGIE DI SCOMPARSA In relazione alle caratteristiche del territorio, dell ambiente e delle attività antropiche, occorre tenere distinti, ai fini della pianificazione delle operazioni di ricerca, tre scenari a seconda che l evento si verifichi: a) in centro urbano o territorio antropizzato per la presenza di insediamenti abitativi, produttivi, di servizio o infrastrutturali; b) in montagna o zone impervie ad ampio raggio con particolari difficoltà di accesso e di esplorazione; c) in prossimità di zone marittime o lacustri. * Tratto dal Piano Urbanistico Provinciale Piano Territoriale di Coordinamento edito dalla Provincia di Cagliari. 7

9 Per ogni scenario, in relazione agli elementi disponibili sulla motivazione della scomparsa (così come enucleabile dalla denuncia), il Piano prevede una specifica procedura di gestione delle ricerche, fatti salvi i casi in cui la scomparsa sia connessa alla commissione di un reato. In tale ultima ipotesi, ferme restando le attività finalizzate nella imminenza dell evento alla salvaguardia della vita umana, resta riservata all Autorità Giudiziaria competente la direzione dell attività di ricerca, ivi compresa la disposizione della sospensione o della temporanea chiusura delle ricerche per esigenze investigative o correlate alla tutela del segreto ai sensi dell art. 329 c.p.p.. Nel quadro della regolazione delle ricerche contenuta nel Piano per ciascuno scenario, la individuazione dei soggetti da coinvolgere e la programmazione delle attività da porre in essere tengono conto dell età (minorenni, maggiorenni, ultra65enni), del sesso e della nazionalità dello scomparso, nonché della possibile causa dell evento (allontanamento volontario, evento meteorologico, smarrimento involontario sul territorio, disturbi psicologici, sottrazione da parte del coniuge o altro familiare, etc.) secondo le tipologie indicate nell allegato 1. Alla ricostruzione del profilo anamnestico dello scomparso concorrono i servizi specialistici dell ASL competente, coadiuvati dai servizi sociali del Comune di residenza per la valutazione del profilo personale e familiare, con l eventuale supporto delle Associazioni Penelope e Psicologi per i popoli, particolarmente per la assistenza ai familiari. 5. I SOGGETTI COINVOLTI La preventiva individuazione delle risorse umane da coinvolgere, e la pianificazione delle diverse fasi operative soprattutto nel momento immediatamente successivo alla denuncia di scomparsa, si rivelano fondamentali per la puntuale attivazione dei meccanismi operativi specie nei casi di battute di ricerca da effettuarsi in territori impervi o non agevolmente raggiungibili. L uniformità a livello provinciale dell assetto organizzativo e la definizione dei diversi ruoli sono essenziali per assicurare la corretta gestione delle attività di ricerca. Fatte salve le specifiche previsioni del Piano per i diversi scenari, concorrono ordinariamente alla gestione dell intervento di ricerca e soccorso: a) la Polizia di Stato; b) l Arma dei Carabinieri; c) la Guardia di Finanza; d) i Vigili del Fuoco; e) la Capitaneria di Porto; f) il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione; g) il Comune interessato, con l intervento della Polizia municipale e della compagnia barracellare; 8

10 h) l Azienda Sanitaria Locale; i) il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico. In considerazione di particolari esigenze di volta in volta emergenti, valutate nelle sedi di coordinamento previste dal Piano in relazione alle specificità dell evento in corso, può essere richiesto il concorso, nella gestione delle ricerche, di: a) reparti delle Forze Armate, qualora le ricerche si siano rivelate particolarmente complesse e difficoltose e interessino una pluralità di dispersi; b) associazioni di volontariato (tramite la Direzione Generale di Protezione Civile della Regione); c) compagnie di barracelli; d) Croce Rossa Italiana. 6. LE FASI OPERATIVE: GESTIONE DEGLI INTERVENTI La pianificazione si articola, pur con le specificità dettate dai singoli scenari, nelle seguenti fasi essenziali: ALLARME DI SCOMPARSA E FASE INFORMATIVA, ATTIVAZIONE DEL PIANO DI RICERCA, ATTIVAZIONE DELL UNITA DI RICERCA, PIANIFICAZIONE DELL INTERVENTO, GESTIONE DELL INTERVENTO, SOSPENSIONE O CHIUSURA DELLE RICERCHE, RAPPORTO FINALE. Obbiettivo prioritario della pianificazione è garantire la massima tempestività dell attività di soccorso, considerato che ad essa si correla la efficienza dell intervento, spesso in termini di salvataggio della vita umana. In ragione di ciò il modello operativo deve necessariamente perseguire una duplice finalità: da una parte, garantire l immediatezza dell azione, prima ancora che il dispiegamento del sistema di coordinamento degli interventi possa concretizzarsi nei tempi inevitabilmente non istantanei di acquisizione della conoscenza di tutti gli elementi utili ad orientare l azione, della loro valutazione, di definizione delle priorità e, conseguentemente, di adozione delle scelte organizzative; dall altra, assicurare, attraverso una effettiva funzione di coordinamento, la più alta capacità di realizzazione del risultato con il minor dispendio di risorse che, essendo prioritariamente costituite da uomini, hanno un costo elevato. 9

11 La garanzia del contemperamento tra queste due finalità si realizza valorizzando la immediata capacità di intervento della struttura che per prima acquisisce la notizia dell evento. A tal fine, la Questura o il Comando Provinciale dei Carabinieri - a seconda che la segnalazione della scomparsa giunga per prima all una o all altro - provvede con immediatezza e contestualità: - ad avviare le ricerche, previa acquisizione dei dati segnaletici dello scomparso di cui all allegato 2, impiegando le risorse di diretta disponibilità; - a dare notizia dell evento, tramite il contatto tra le due sale operative, all altra forza di Polizia a competenza generale; - ad informare il Prefetto al fine di consentirgli di assumere il coordinamento degli interventi e di disporre la integrazione delle risorse impiegate ALLARME DI SCOMPARSA E FASE INFORMATIVA Per quanto detto nel paragrafo precedente, è da auspicare che la segnalazione di scomparsa di una persona giunga direttamente alla sala operativa dei Carabinieri (numero di emergenza 112) o a quella della Polizia di Stato (numero di emergenza 113), in quanto operative h/24 ed in condizioni permanenti di attivare le ricerche con la massima rapidità, eliminando tempi di attesa prolungati e/o sovrapposizioni scoordinate. Dette centrali, infatti, sono in grado, per frequenza di contatti quotidiani, di collegarsi con immediatezza con tutti i comandi dei presidi di polizia operanti sul territorio ed, in particolare, nel caso di scomparsa in comuni di minore dimensione, con la stazione dei Carabinieri del luogo. Conseguentemente, in tutti i casi in cui la prima segnalazione giunga ad un numero di emergenza diverso dal 112 o dal 113 (115: numero di emergenza dei Vigili del Fuoco; 118: numero di emergenza sanitaria, attivo, in Sardegna, anche per chiamate di emergenza rivolte al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico; 1515: numero di emergenza ambientale, attivo, in Sardegna, anche per le chiamate per incendi boschivi rivolte al Corpo Forestale e di Vigilanza 10

12 Ambientale della Regione; 1530: numero di emergenza in mare; 117: numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza), ovvero ad ogni altro Ufficio pubblico o ad un organismo privato o associazione di volontariato, il ricevente avrà cura di trasmettere senza indugio la notizia alla Questura (tramite il numero 113) se il luogo della segnalata scomparsa appartenga al territorio dei Comuni di Cagliari, Quartu Sant Elena, Carbonia e Iglesias, ovvero ai Carabinieri (tramite il numero 112) nei restanti casi. Ricevuta la segnalazione direttamente o per inoltro successivo, la Questura o il competente Comando Provinciale dei Carabinieri curano gli adempimenti di cui al precedente paragrafo L ATTIVAZIONE DEL PIANO DI RICERCA Acquisita la denuncia di scomparsa, il responsabile di turno della centrale operativa della forza di polizia operante ai sensi del paragrafo 6.1 provvede a informare il Comune interessato e, nei casi previsti, l Autorità Giudiziaria. Attraverso il 118, esegue la verifica degli accessi ai Pronto Soccorso degli ospedali di riferimento, al fine di escludere che la persona si trovi in essi ricoverata. Dopo aver completato il foglio raccolta-dati, l operatore di turno della centrale operativa procede all analisi dello scenario di intervento, dando notizia alle Forze di polizia ed agli organismi operativi che ritiene necessario coinvolgere in via d urgenza a seconda dello scenario della segnalazione di scomparsa e trasmettendo ad essi, contestualmente, il medesimo foglio a mezzo fax o per posta elettronica. L operatore di turno procede, altresì, ad informare il proprio superiore gerarchico a livello provinciale (Questore o Comandante provinciale dei Carabinieri) che, a sua volta, ne informa il Prefetto. Dai primi approfondimenti possono emergere due situazioni: a. notizia non qualificata (località della scomparsa non definita; tempi, circostanze e modalità incerti): in tal caso, l attività di ricerca prosegue ai fini della acquisizione di più puntuali elementi di conoscenza e, nel frattempo, non si dà luogo ad ulteriori coinvolgimenti di soggetti pubblici e privati. 11

13 b. notizia qualificata (località della scomparsa definita, tempo della scomparsa certo): si procede secondo le modalità indicate nei paragrafi che seguono. segnalazioni provenienti da: organismi privati Barracelli Polizia Municipale Com.Prov. GF Vigili del Fuoco Corpo Naz. Socc. Alpino Speleologico Corpo Forest. Vigilanza Ambientale Capitaneria di Porto 112/113 Questore Com.te Prov. Carabinieri Prefetto OPERAZIONI DI RICERCA PRELIMINARI ALL EVENTUALE ATTIVAZIONE DEL PIANO Se le circostanze della scomparsa fanno ritenere che le ricerche possano concludersi con successo in tempi ragionevolmente brevi, la Forza di polizia che ha ricevuto e gestisce la segnalazione della scomparsa secondo il criterio indicato al paragrafo 6.1., su conforme avviso della Prefettura, può proseguire le ricerche per un tempo definito, in piena autonomia o con il concorso circoscritto all altra Forza di polizia a competenza generale. 12

14 In tal caso, decorso senza esito il periodo preventivato, si procede alla attivazione del Piano ai sensi del paragrafo 6.3. Analogamente, si fa luogo alla sua attivazione nel caso in cui dalle prime rilevazioni emerga la ragionevole certezza che lo scomparso sia esposto ad un pericolo grave e imminente e richieda una assistenza immediata, ovvero che si tratti di minore d età, o di persona affetta da disturbi psicologici o allontanatasi da un istituto/comunità. Si procede, infine, all attivazione del piano nel caso in cui, sulla base degli elementi conoscitivi e valutativi progressivamente acquisiti, emergano l insufficienza delle risorse di uomini e mezzi a disposizione della Forza di polizia di primo intervento ed una particolare complessità - in termini di vastità ed asperità del territorio - delle preventivabili ricerche L ATTIVAZIONE DELLE UNITA DI RICERCA Nelle ipotesi di cui al paragrafo precedente, la attivazione del Piano e delle unità di ricerca è disposta dal Prefetto che individua i soggetti pubblici chiamati a parteciparvi e prospetta alla Regione l eventuale concorso nelle operazioni di strutture di volontariato. A tal fine, il Prefetto, sentito il Sindaco, individua l Ufficio/Comando chiamato ad assicurare il coordinamento operativo delle squadre, particolarmente ai fini della distribuzione di esse nelle aree di ricerca, stabilisce il luogo ed il tempo di incontro dei responsabili delle forze di intervento e di raccolta/gestione dei dati di interesse generale per lo svolgimento delle operazioni, e provvede - ove necessario, attraverso un proprio rappresentante - all insediamento delle strutture di coordinamento operativo di cui alle lettere a), b), c) e d) del presente paragrafo. Il messaggio di attuazione del Piano e di attivazione delle unità di ricerca, diretto ai soggetti impegnati a darne esecuzione, è corredato delle informazioni di descrizione dello scomparso, della sua fotografia, della indicazione della data e dal luogo della scomparsa, nonché di ogni altro elemento informativo utile alle ricerche. I soggetti pubblici e privati chiamati a concorrere alle operazioni con proprie unità di ricerca provvedono alla loro costituzione nel più breve termine e ne dispongono l invio immediato nella sede del coordinamento operativo indicata dal Prefetto. 13

15 Sin dall inizio delle operazioni, la Prefettura avvia contatti preliminari con gli enti che dispongono di particolari risorse potenzialmente utili alla conduzione delle ricerche (elicotteri, unità cinofile, apparati di esplorazione di condotte sotterranee, etc.) al fine di preordinarne la pronta disponibilità all impiego nel caso di sopravvenuto bisogno. Qualora si renda necessario l impiego di unità cinofile, occorre evitare il sovrapporsi di ricerche condotte con cani diversi, di modo che quelli fatti intervenire successivamente non vengano deviati dalle tracce lasciate da persone diverse dallo scomparso. Qualora ritenuto utile alla conduzione delle ricerche, viene valutata la affissione delle informazioni relative alla persona scomparsa, unitamente alla sua fotografia, in luoghi pubblici e sui mezzi di trasporto pubblico e privato. E possibile anche che la Prefettura divulghi un numero telefonico attivo nelle 24 ore attraverso il quale chiunque possa stabilire, con le modalità indicate, un contatto. La Prefettura intrattiene rapporti con le associazioni di volontariato specializzato nel sostegno alle persone scomparse ( Penelope, Psicologi per i popoli, etc.), sia per acquisirne la consulenza nella valutazione di ciascun episodio, che per gli eventuali interventi di sostegno ai parenti dello scomparso. In ogni caso, è garantito il continuo canale informativo a favore del Comune di appartenenza dello scomparso. La Prefettura, infine, in relazione alle preventivabili condizioni psicofisiche di rinvenimento dello scomparso, definisce intese con la Azienda Sanitaria Locale, con i servizi sociali del Comune ed eventualmente, ove si tratti di minore d età, con il Tribunale e la Procura della Repubblica per i Minorenni, al fine di agevolare l erogazione dei servizi o l adozione dei provvedimenti di rispettiva competenza. In particolare, a) nel caso che l area di presunta scomparsa risulti interna al territorio dei Comuni di Cagliari, Quartu Sant Elena, Carbonia o Iglesias, le unità di ricerca vengono attivate nell ambito del personale appartenente alle Forze dell Ordine, ai Vigili del Fuoco ed alla Polizia locale, con il coordinamento operativo delle squadre da parte della Questura. 14

16 Prospettandosi l esigenza di condurre le ricerche a largo raggio, le unità di ricerca così composte potranno essere integrate con il concorso di squadre formate da appartenenti alle associazioni di volontariato, previe intese con la Direzione Generale di Protezione Civile della Regione. Assistenza sanitaria: A.S.L. Prefetto Assistenza psicologica: - A.S.L. - Ass. Penelope - Psicologi per i popoli Questura Coordinamento operativo delle squadre di ricerca attivate da: Regione Provincia Questura Carabinieri Vigili del Fuoco Guardia di Finanza Polizia Municipale Croce Rossa Italiana Volontariato b) nel caso che l area di presunta scomparsa - fuori dalla ipotesi di cui ai successivi punti c) e d) - interessi il territorio della Provincia di Cagliari con esclusione dei Comuni di Cagliari, Quartu Sant Elena, Carbonia o Iglesias, le unità di ricerca vengono attivate nell ambito del personale appartenente alle Forze dell Ordine, ai Vigili del Fuoco ed alla Polizia locale, con il 15

17 coordinamento operativo delle squadre da parte del Comando provinciale dei Carabinieri. Prospettandosi l esigenza di condurre le ricerche a largo raggio, le unità di ricerca così composte potranno essere integrate con il concorso di squadre formate da appartenenti alle associazioni di volontariato, previe intese con la Direzione Generale di Protezione Civile della Regione, e da appartenenti alle Compagnie Barracellari. Assistenza sanitaria: A.S.L. Prefetto Assistenza psicologica: - A.S.L. - Ass. Penelope - Psicologi per i popoli Carabinieri Coordinamento operativo delle squadre di ricerca attivate da: Regione Province Questura Carabinieri Vigili del Fuoco Guardia di Finanza Polizia Municipale Corpo Forestale Vig. Amb. Barracelli Croce Rossa Italiana Volontariato c) nel caso che l area di presunta scomparsa interessi zone di montagna o zone impervie con particolari difficoltà di accesso e di esplorazione, 16

18 le unità di ricerca vengono attivate nell ambito del personale dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell Ordine, della Polizia locale, del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione e del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il coordinamento tecnico delle squadre da parte di quest ultimo Corpo. Prospettandosi l esigenza di condurre le ricerche a largo raggio, le unità di ricerca così composte potranno essere integrate con il concorso di squadre formate da appartenenti alle associazioni di volontariato, previe intese con la Direzione Generale di Protezione Civile della Regione, e da appartenenti alle Compagnie Barracellari. Assistenza sanitaria: A.S.L. Prefetto Assistenza psicologica: - A.S.L. - Ass. Penelope - Psicologi per i popoli Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Coordinamento tecnico delle squadre di ricerca attivate da: Regione Province Questura Carabinieri Vigili del Fuoco Guardia di Finanza Polizia Municipale Corpo Forestale Vig. Amb. Barracelli Croce Rossa Italiana Volontariato 17

19 d) nel caso che l area di presunta scomparsa si trovi in prossimità di zone marittime o lacustri, le unità di ricerca vengono attivate nell ambito del personale dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell ordine, della Polizia locale e della Capitaneria di Porto, con il coordinamento operativo delle squadre da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Prospettandosi l esigenza di condurre le ricerche a largo raggio, le unità di ricerca così composte potranno essere integrate con il concorso di squadre formate da appartenenti alle associazioni di volontariato, previe intese con la Direzione Generale di Protezione Civile della Regione. Assistenza sanitaria: A.S.L. Prefetto Assistenza psicologica: - A.S.L. - Ass. Penelope - Psicologi per i popoli Vigili del Fuoco Coordinamento operativo delle squadre di ricerca attivate da: Regione Province Questura Carabinieri Vigili del Fuoco Guardia di Finanza Corpo Forestale Vig. Amb. Polizia Municipale Croce Rossa Italiana Volontariato 18

20 6.4 LA PIANIFICAZIONE DELL INTERVENTO Ferme restando la sovrintendenza generale della Prefettura, non appena le prime unità di ricerca raggiungono la sede del coordinamento operativo indicata dal Prefetto, vengono valutate le caratteristiche dei luoghi e le risorse disponibili e stabilite le azioni da svolgere e le loro priorità; il responsabile designato secondo quanto di seguito previsto assume il coordinamento operativo concordando con i responsabili delle unità di ricerca il riparto delle aree di intervento. Nel caso di intervento nei Comuni di Cagliari, Quartu Sant Elena, Carbonia o Iglesias, la pianificazione delle attività di ricerca e soccorso è curata dal funzionario designato dalla Questura che vi provvede in raccordo operativo con i rappresentanti dei Vigili del Fuoco e della Polizia locale. Nel caso di intervento nelle restanti aree della Provincia di Cagliari, non comprensive di zone di montagna, di zone impervie con particolari difficoltà di accesso e di esplorazione o di zone in prossimità ad aree marittime o lacustri, la pianificazione delle attività di ricerca e soccorso è curata dall ufficiale designato dei Carabinieri che vi provvede in raccordo operativo con i rappresentanti dei Vigili del Fuoco e della Polizia locale. Nel caso di ricerca in zone di montagna o zone impervie con particolari difficoltà di accesso e di esplorazione, qualora il tipo di intervento richiesto implichi specifiche competenze tecniche, la pianificazione è curata dal rappresentante del C.N.S.A.S in raccordo operativo con i Vigili del Fuoco. Nel caso di intervento in prossimità di zone marittime o lacustri, non integranti il soccorso in mare, la pianificazione è curata dal funzionario designato dei Vigili del Fuoco in raccordo operativo con la Capitaneria di Porto e la Polizia Locale. In tutti i sopradetti scenari, in relazione all evoluzione delle operazioni ed agli elementi di conoscenza acquisiti, il responsabile dell Ufficio/Comando incaricato del coordinamento, sentito il Sindaco del Comune interessato, rappresenta alla Prefettura ogni sopravveniente esigenza di coinvolgimento di ulteriori forze da far concorrere alle ricerche. La pianificazione delle operazioni comprende: 19

21 a. la delimitazione della zona di ricerca e la sua suddivisione in settori corrispondenti al numero delle unità di ricerca attivate, supportata da idonea cartografia da mettere a disposizione di tutti i partecipanti alle stesse; b. la formazione delle squadre di ricerca e la assegnazione a ciascuna di compiti correlati alla professionalità tecnico-operative posseduta dal personale che le compone; c. la indicazione dei canali-radio e dei collegamenti telefonici; d. la indicazione di ogni altro elemento utile all esecuzione delle ricerche, ivi compresi di quelli relativi al vettovagliamento del personale impiegato. Il responsabile del coordinamento operativo, in costante raccordo con i referenti delle altre forze impiegate: a. convoca riunioni operative dei responsabili delle squadre di ricerca; b. mantiene i contatti con la Prefettura; c. mantiene i contatti con il Sindaco del luogo interessato dalle ricerche; d. acquisisce, e mette a disposizione delle squadre, la cartografia di supporto delle ricerche. 6.5 LA GESTIONE DELL INTERVENTO Man mano che le ricerche proseguono, si procede, nel corso delle riunioni operative dei responsabili delle squadre, alla ridelimitazione dell area sulla quale svilupparle ulteriormente, alla luce degli elementi raccolti. Nel caso in cui l esito delle ricerche determini il ritrovamento dello scomparso ferito o traumatizzato, il preposto all Ufficio/Comando chiamato ad assicurare il coordinamento delle squadre accerta, con i ritrovatori, le condizioni necessarie per il suo sollecito recupero, richiedendo, ove necessario, l intervento di personale medico. Qualora le ferite o i traumi lesivi siano riconducibili a fatti non chiaramente giustificabili, ferma restando la priorità dell intervento diretto a salvaguardare la vita umana o l incolumità degli stessi soccorritori, la direzione delle operazioni viene assunta dal responsabile della Forza di Polizia presente sul posto, che si mette immediatamente in contatto con l Autorità Giudiziaria per eventuali disposizioni. 20

22 Parimenti, nel caso di riscontro del decesso dello scomparso, la direzione delle operazioni viene assunta dal responsabile della Forza di Polizia presente sul posto ai fini dei conseguenti contatti con l Autorità Giudiziaria. 6.6 SOSPENSIONE O CHIUSURA DELLE RICERCHE La chiusura delle ricerche, anche in caso di esito negativo, nonché l'eventuale sospensione temporanea delle stesse, viene disposta dal Prefetto, sentiti i responsabili operativi delle strutture impegnate. Della decisione è data comunicazione al Sindaco del Comune interessato. La sospensione o temporanea chiusura delle ricerche è, altresì, disposta, nei casi in cui l Autorità Giudiziaria lo richiederà per esigenze investigative o di tutela del segreto ai sensi dell art. 329 c.p.p., salva la possibilità della loro ripresa a seguito di nuove disposizioni. La sospensione o la chiusura è comunicata agli Uffici che hanno partecipato alle ricerche, per la conseguente informazione delle rispettive Amministrazioni. Prima della sospensione definitiva o temporanea delle ricerche, il preposto all Ufficio/Comando chiamato ad assicurare il coordinamento delle operazioni verifica l avvenuto rientro di tutte le squadre. 6.7 RAPPORTO FINALE Successivamente alla chiusura delle operazioni di ricerca, sia in caso di esito positivo che negativo, la Prefettura procederà alla valutazione finale del loro andamento, con il concorso dei rappresentanti di tutti gli enti che vi hanno partecipato. Di tale valutazione viene dato atto in una sintetica relazione contenente, in particolare, i suggerimenti ritenuti utili per migliorare le procedure operative. 21

23 7. RAPPORTI CON I FAMILIARI DELLO SCOMPARSO Il Sindaco del Comune di residenza dello scomparso, con il supporto di specialisti della ASL e coadiuvato dagli esperti delle associazioni che hanno concorso alla gestione dell evento (Associazioni Penelope e Psicologi per i popoli, etc.), intrattiene i rapporti con i familiari dello scomparso. Ogni elemento conoscitivo utile ad orientare le ricerche, acquisito direttamente dai componenti delle squadre di ricerca ovvero dagli Uffici/Comandi/Enti/Organismi coinvolti nelle operazioni, è immediatamente sottoposto a valutazione collegiale nelle riunioni operative dei responsabili delle squadre a cura del preposto al coordinamento ai sensi del paragrafo 6.4, che a tal fine è informato tempestivamente dall operatore che ha acquisito la notizia. Resta fermo che detto interscambio informativo, se attinente ad un fatto collegato ad investigazioni di polizia giudiziaria, deve essere autorizzato dall Autorità Giudiziaria competente. 8. RAPPORTI CON I MASS MEDIA Fermo restando il dovere di riserbo investigativo e di segreto ai sensi dell art. 329 c.p.p. nel caso di scomparsa conseguente alla commissione di reato, nelle altre ipotesi le relazioni con i mass-media sono curate dalla Prefettura, previe le opportune intese con i familiari in ordine alle informazioni relative al congiunto da divulgare agli organi di informazione. Nel condurre i relativi rapporti la Prefettura: - mantiene i contatti con i mass-media specializzati; - dispone il ricorso all uso di manifesti, siti-internet, appelli in occasione di eventi di massa; - si avvale dei mass-media per rivolgere appelli volti ad acquisire informazioni, ovvero ad interessare una platea più vasta di cittadini; - fornisce alla stampa, alla radio o alla televisione la fotografia più recente dello scomparso, la descrizione degli abiti indossati, del veicolo eventualmente usato e del luogo in cui è stato visto per l ultima volta. 22

24 NUMERI UTILI ENTI TELEFONO E FAX POSTA ELETTRONICA PREFETTURA 070/ / protocollo.prefca@pec.interno.it QUESTURA 070/ / gab.quest.ca@pecps.poliziadistato.it COMANDO PROV. CC 070/ / provcasfg@carabinieri.it COMANDO PROV. VV.F. 070/ / vfcomca01@interbusiness.it COMANDO PROV. G.D.F. 070/ / CA055.protocollo@gdf.it CAPITANERIA DI PORTO 070/ / cagliari@guardiacostiera.it cpcagliari@mit.gov.it CORPO FORESTALE VIG. AMB. 070/ / cfva.urp@regione.sardegna.it CORPO NAZ. SOCCORSO ALPINO 02/ / segreteria@cnsas.it A.S.L. N / / direzione.generale@asl8cagliari.it A.S.L. N. 7 CARBONIA 0781/ / direzione.generale@asl7carbonia.it A.S.L. N. 6 SANLURI 070/ / aslsanluri@pec.it REGIONE SARDEGNA - PROTEZIONE CIVILE 070/ / cfva.protezionecivile@regione.sardegna.it PROVINCIA 070/ /42832 protocollo@pec.provincia.cagliari.it PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO 070/ / protocollogenerale@cert.provincia.mediocampidano.it PROVINCIA CARBONIA I GLESIAS 0781/ / provcarboniaiglesias@tiscali.it CROCE ROSSA ITALIANA 070/ cp.cagliari@cri.it ASSOCIAZIONE PENELOPE 0942/ /47420 ass.penelope@tin.it ASS.NE PSICOLOGI PER I POPOLI 339/ psicologiperipopolisardegna@gmail.com COMUNI TELEFONO E FAX POSTA ELETTRONICA ARBUS TEL 070/ FAX- 070/ tecnicoarbus@tiscali.it ARMUNGIA TEL 070/ FAX- 070/ protocollo@pec.comune.armungia.it ASSEMINI TEL 070/9491 FAX- 070/ protocollo@pec.comune.assemini.it BALLAO TEL 070/ FAX-070/ protocolloballao@servizipostacert.it BARRALI TEL 070/ FAX- 070/ protocollo.barrali@pec.comunas.it BARUMINI TEL 070/ FAX-070/ segreteria@comunebarumini.it BUGGERRU TEL 0781/ FAX- 0781/54424 comune.buggerru@tiscali.it BURCEI TEL 070/ FAX- 070/ protocollo.burcei@legalmail.it TEL 070/6771- FAX-070/ protocollogenerale@comune.cagliari.legalmail.it CALASETTA TEL 0781/88780 FAX- 0781/ protocollo@pcert.comune.calasetta.ci.i CAPOTERRA TEL 070/ FAX- 070/ comune.capoterra@legalmail.it CARBONIA TEL 0781/6941- FAX-0781/64039 comcarbonia@pec.comcarbonia.org CARLOFORTE TEL 070/ FAX- 070/ protocollo@comune.carloforte.ca.it CASTIADAS TEL 070/ FAX-070/ castiadas.amministrativo@halleycert.it COLLINAS TEL 070/ FAX 070/ info@pec.comune.collinas.vs.it DECIMOMANNU TEL 070/ FAX- 070/ sindaco@comune.decimomannu.ca.it responsabile.amministrativo@comune.decimomannu.ca.it DECIMOPUTZU TEL 070/ FAX-070/ info@pec.comunedecimoputzu.ca.it 23

25 DOLIANOVA TEL 070/74491-FAX- 070/ DOMUS DE MARIA TEL 070/ FAX- 070/ DOMUSNOVAS TEL 0781/ FAX- 0781/72368 DONORI' TEL 070/ FAX- 070/ ELMAS TEL 070/ FAX- 070/ FLUMINIMAGGIORE TEL 0781/ FAX-0781/ FURTEI TEL 070/ FAX- 070/ GENURI TEL 070/ FAX- 070/ GESICO TEL 070/ FAX 070/ GESTURI TEL 070/ FAX-070/ GIBA TEL 0781/ FAX- 0781/ GONI TEL 070/ FAX 070/ GONNESA TEL 0781/ FAX-0781/ GONNOSFANADIGA TEL 070/ FAX- 070/ GUAMAGGIORE TEL 070/ FAX-070/ GUASILA TEL 070/ FAX 070/ GUSPINI TEL 070/97601-FAX 070/ IGLESIAS TEL 0781/ FAX- 0781/ LAS PLASSAS TEL 070/ FAX- 070/ LUNAMATRONA TEL 070/ FAX-070/ MANDAS TEL 070/ FAX- 070/ MARACALAGONIS TEL 070/ FAX- 070/ MASAINAS TEL 0781/96111-FAX-0781/ MONASTIR TEL 070/ FAX- 070/ MONSERRATO TEL 070/ FAX- 070/ MURAVERA TEL 070/ FAX --070/ MUSEI TEL 0781/7281-FAX- 0781/72229 NARCAO TEL 0781/ FAX- 0781/ NURAMINIS TEL 070/ FAX 070/ NUXIS TEL 0781/ FAX- 0781/ ORTACESUS TEL 070/ FAX- 070/ PABILLONIS TEL 070/93529-FAX- 070/ PAULI ARBAREI TEL 070/ FAX- 070/ PERDAXIUS TEL 0781/ FAX- 0781/ PIMENTEL TEL 070/ FAX- 070/ PISCINAS TEL 0781/ FAX-0781/ PORTOSCUSO TEL 0781/ FAX 0781/ PULA TEL 070/ FAX- 070/ QUARTU S.ELENA TEL 070/ FAX- 070/ QUARTUCCIU TEL 070/ FAX- 070/ SAMASSI TEL 070/ FAX- 070/ SAMATZAI TEL 070/ FAX- 070/ SAN BASILIO TEL 070/ FAX- 070/ SAN GAVINO M.LE TEL 070/ FAX- 070/ S. GIOVANNI SUERGIU TEL 0781/69991-FAX SAN NICOLO' GERREI TEL 070/ FAX- 070/ SAN SPERATE TEL 070/ FAX- 070/ SAN VITO TEL 070/ FAX-070/

26 SANLURI TEL 070/ FAX-070/ SANTADI TEL 0781/ FAX 0781/ SANT'ANDREA FRIUS TEL 070/ FAX-070/ SANT'ANNA ARRESI TEL 0781/ FAX 0781/ SANT'ANTIOCO TEL 0781/ FAX 0781/ SARDARA TEL 070/ FAX 070/ SARROCH TEL 070/ FAX 070/ SEGARIU TEL 070/ FAX 070/ SELARGIUS TEL 070/85921 FAX- 070/ SELEGAS TEL 070/ FAX070/ SENORBI' TEL.070/ FAX 070/ SERDIANA TEL 070/ FAX- 070/ SERRAMANNA TEL 070/ FAX 070/ SERRENTI TEL 070/ FAX 070/ SESTU TEL 070/ FAX- 070/ SETTIMO SAN PIETRO TEL 070/ FAX- 070/ SETZU TEL 070/ FAX 070/ SIDDI TEL 070/ FAX 070/ SILIQUA TEL 0781/7811- FAX 0781/ SILIUS TEL 070/ FAX-070/ SINNAI TEL 070/ FAX- 070/ SIURGUS DONIGALA TEL 070/ FAX- 070/ SOLEMINIS TEL 070/ FAX- 070/ SUELLI TEL 070/ FAX 070/ TEULADA TEL 070/ FAX- 070/ TRATALIAS TEL 0781/ FAX-0781/ TUILI TEL 070/ FAX-070/ TURRI TEL 0783/ FAX 0783/95373 USSANA TEL 070/ FAX- 070/ USSARAMANNA TEL 0783/ FAX- 0783/95382 ussaramanna.vs.it UTA TEL 070/ FAX- 070/ VALLERMOSA TEL 0781/ FAX- 0781/79023 VILLA SAN PIETRO TEL 070/ FAX- 070/ VILLACIDRO TEL 070/93442-FAX 070/ VILLAMAR TEL 070/ FAX 070/ VILLAMASSARGIA TEL 0781/ FAX 0781/74880 VILLANOVAFORRU TEL 070/ FAX 070/ VILLANOVAFRANCA TEL 070/ FAX 070/ VILLAPERUCCIO TEL 0781/ FAX- 0781/ VILLAPUTZU TEL 070/ FAX-070/ VILLASALTO TEL 070/ FAX- 070/ VILLASIMIUS TEL 070/79301-FAX- 070/79481 VILLASOR TEL 070/ FAX-070/ VILLASPECIOSA TEL 070/ FAX- 070/

27 All. 1 MOTIVAZIONI DELLA SCOMPARSA Allontanamento volontario Occorre prestare la massima attenzione, soprattutto nelle prime ore, alle informazioni rilasciate dal denunciante all operatore di polizia e a quelle acquisite con le indagini, soprattutto se si tratta di un minore o di un soggetto vulnerabile. Per quanto riguarda i minori, occorre avere riguardo innanzitutto alla fascia d età, alla esistenza di situazioni di disagio familiare, alle abitudini di vita, alla frequentazione di gruppi pseudoreligiosi di varia natura, come nel caso delle sette. Sono soprattutto i maschi stranieri o comunitari, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, che si allontanano dalle famiglie legali o da quelle affidatarie. Per quanto riguarda gli adulti, bisogna considerare i casi di allontanamento che, in realtà, dipendono da malattie neurologiche, come nel caso dei malati di Alzheimer. Per favorire l analisi più approfondita di tali casistiche, si rimanda all annesso questionario Alzheimer (All. 1/bis). Per evitare di inserire in banca dati una motivazione non corretta con ripercussioni negative per le indagini e per favorire la tempestività delle ricerche, in caso di circostanze sospette e nel dubbio sulla identificazione della motivazione esatta, occorre pensare alla possibilità che sia stato commesso un crimine. Possibile vittima di reato Occorre fare riferimento innanzitutto alla fascia d età dello scomparso. Per quanto riguarda i minori, in genere, a questa categoria appartengono soprattutto i minori stranieri che sono spesso vittime di tratta a scopo di prostituzione o di sfruttamento sessuale. Per le persone maggiorenni occorre approfondire tutti gli elementi di conoscenza utili alla formulazione di singole ipotesi di reato, come il sequestro di persona, la violenza domestica, il traffico di esseri umani, il matrimonio forzato, l omicidio. Possibili disturbi psicologici A questa categoria possono ricondursi i casi di scomparsa di persone maggiorenni o minorenni il cui stato di salute psicofisico risulta, sulla base delle informazioni acquisite dall operatore, essere compromesso temporaneamente o 26

28 permanentemente. Non si tratta solo di persone che siano momentaneamente disorientate o di veri e propri malati con gravi disturbi neurologici ma anche di soggetti che abbiano perso il controllo delle proprie azioni perché interessati da un particolare stato di disagio che può essere di tipo personale/affettivo, familiare, derivante da difficoltà economiche, di relazioni interpersonali o anche dipendere dal proprio status sociale. Allontanamento da istituti/comunità Si è riscontrato che la maggior parte dei minori affidati ad istituti/comunità sono stranieri non accompagnati. Molto spesso si tratta degli stessi minori che declinano, di volta in volta, generalità diverse facendo aumentare il numero degli allontanamenti. Altre casistiche si riferiscono a categorie di scomparsi, maggiorenni o minorenni, che sono in cura presso ospedali, istituti, comunità. In tali casi, bisogna verificare se l assenza sia deliberata ma non autorizzata, ovvero dipenda da una carenza di custodia da parte degli operatori addetti. In genere, trascorse circa sei ore, se non si hanno notizie, è necessario attivare subito le ricerche anche allo scopo di scongiurare un imminente pericolo di vita dell interessato e ricadute negative per l incolumità pubblica, in caso di pazienti con handicap mentali di tipo compulsivo. Sottrazione da parte del coniuge o altro familiare Il fenomeno delle sottrazioni di minori ad opera di un genitore o di un congiunto risulta essere in crescita. In caso di minori italiani illecitamente condotti all estero, la segnalazione di scomparsa deve essere fatta anche al MAE/Direzione Generale per gli italiani all estero e le politiche migratorie. Per il rimpatrio è competente anche il Ministero della Giustizia. 27

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