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1 tecnologie per l energia

2 Sommario azienda prodotti AD Welcome Gruppo Gaia Energy Gaia Energy in Italia e nel Mondo Gecab Caratteristiche Tecniche e Costruttive Normative nazionali e comunitarie Documentazione e Tabelle Tecniche Cabine ENEL Cabine Utente Cabine per Fonti Rinnovabili Usi Diversi Finiture ed Accessori Issue 1.0

3 Sin dal primo giorno di attività con il nostro entusiasmo, il nostro lavoro in team e i nostri valori, abbiamo contribuito a migliorare la qualità della vita attraverso la diffusione delle energie rinnovabili. A Gaia Energy ho trasferito tutta la mia esperienza acquisita nella progettazione e distribuzione del prodotto fotovoltaico per importanti reti di telecomunicazione. Non abbiamo mai smesso di pensare e realizzare le migliori idee per produrre energia da fonti rinnovabili e potendo contare sul supporto costante e specializzato dei migliori brand internazionali, ognuno leader nel proprio specifico settore di produzione, continueremo a contribuire al cambiamento del trend per la salvaguardia del nostro pianeta e delle generazioni future. I nostri valori guida sono la passione per l eccellenza, intesa come amore per la madre Terra, il ben fatto, e l etica, intesa come costruzione di valore nel tempo attraverso la sostenibilità, la trasparenza e la valorizzazione delle persone. Animati dall energia della passione puntiamo sempre più a diventare punto di riferimento della cultura e dell eccellenza nell ambito dell Energia dalla Natura. Il nostro carburante è il sole, il vento, il fuoco e l acqua, consapevoli che questi elementi sono un dono, intendiamo proseguire la nostra crescita senza mai perdere di vista la nostra identità e conservando nel tempo i nostri valori. GECAB, è un azienda del Gruppo Gaia Energy nata dalla passione per lo sviluppo di progetti e tecnologie all avanguardia per l energia a 360 gradi. Frutto di una esperienza lunga e consolidata nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti di qualsiasi dimensionie, GECAB progetta e installa cabine elettriche prefabbricate, allestite e collaudate, per garantire trasformazione e distribuzione di energia ad alta affidabilità e minima manutenzione, seguendo il principio dell efficienza e dell ottimizzazione del rendimento di ogni tipo di impianto in cui avviene l installazione. Lorenzo Silvestre AD Gaia Energy Group gecab - issue

4 Diamo Valore al Futuro riducendo i consumi e proteggendo l ambiente. Gaia Energy è Energy Service Company (ESCO) leader europeo in distribuzione, progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. Realizziamo interventi globali di risparmio energetico, basati sull'incremento dell'efficienza energetica degli impianti, in ambito industriale, nel terziario e per il settore abitativo. Da sempre il nostro impegno è al servizio di imprese e professionisti per la produzione, l utilizzo ed il recupero di energie alternative, garantendo un sistema integrato di servizi che copre tutta la filiera con l obiettivo di fornire al cliente una soluzione chiavi in mano. Adottiamo le migliori tecnologie per la realizzazione di tutti gli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile, avvalendoci di un network di grandi partner del settore energetico e di personale altamente specializzato. Come General Contractor possiamo contare su approvvigionamenti ed economia di scala, che ci consentono di operare sul mercato con un eccellente rapporto qualità/prezzo. Affianchiamo con professionalità, già in fase di pre-vendita, chi intende investire nel settore delle energie rinnovabili. Garantiamo la migliore consulenza evadendo tutte le pratiche autorizzative e burocratiche. Supportiamo strategicamente l accesso al credito semplificando e consentendo operazioni finanziarie estremamente convenienti se non addirittura a costo zero. Una volta installato, l impianto, sarà monitorato con telecontrollo ed un programma di manutenzione su misura, consentirà di ridurre i costi di gestione e aumentare la produzione di energia e di conseguenza il rendimento dell investimento. Produciamo circa 9,0 GWh dai nostri impianti italiani, dimostrando in prima persona che l energia ricavata da fonti rinnovabili è un investimento sicuro ovunque: da Salerno a Brescia, da Pesaro a Reggio Calabria. Rappresentiamo una realtà leader in questo settore ed è per questo che il nostro valore aggiunto è quello di assicurare l efficienza energetica come un investimento solido, pulito ed altamente remunerativo nel tempo.

5 Il mondo è la nostra casa ovunque possiamo produrre energia pulita. Gaia Energy vanta un esperienza pluriennale in progettazione ed installazione di impianti di produzione energetica ed una rete di installatori professionali distribuita su tutto il territorio nazionale ed europeo. Siamo un EPC qualificato e questo titolo è garanzia per tutti i nostri clienti degli standard qualitativi elevati che siamo abituati a fornire. Esperienza, professionalità, efficienza e rapidità sono i nostri elementi distintivi ovunque, che si tratti di impianti di nostra proprietà o dei numerosi clienti, l impegno è sempre garantire il meglio. Consapevoli della valenza strategica della fase di installazione di un impianto tecnologico e della necessità imprescindibile di una rete di installatori competenti sul territorio, Gaia Energy ha stretto sin dal primo momento la sua collaborazione con partner qualificati e appassionati del settore Green. Per noi la progettazione e l installazione di impianti deve essere eseguita da mani esperte e con la massima cura, per garantire sempre, la piena soddisfazione del cliente. La stessa cura che richiede successivamente ogni impianto per funzionare al meglio ed ottimizzare il rendimento, cura che Gaia Energy garantisce con un servizio impeccabile e all avanguardia di telecontrollo e manutenzione programmata. Il Gruppo Gaia Energy, la galassia delle aziende controllate e partecipate Gaia Green Energy RO srl Ce Solar srl Energeco Green Power Plant RO srl Solidea srl Energeco srl Tre Valli Energia srl gecab - issue

6 Gaia Energy in Italia e nel Mondo Romania India Israele Germania Giappone Spagna Kosovo Clienti Impianti Impianti di proprietà Gaia Energy Point

7 Dal Know-How specialistico di Gaia Energy nasce GECAB l eccellenza in cabine per l energia. Il Gruppo Gaia Energy è leader nella distribuzione, progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. Nata nel 2004 e da sempre al servizio di imprese e professionisti per la produzione, l utilizzo ed il recupero di energie alternative, garantendo un sistema integrato di servizi che copre tutta la filiera con l obiettivo di fornire al cliente una soluzione chiavi in mano. Forte della grande e specifica esperienza maturata nel settore da Gaia Energy nasce GECAB, società dedicata alla progettazione e costruzione di cabine elettriche prefabbricate di trasformazione e conversione dell energia. GECAB è infatti la sintesi di oltre un decennio di know-how e forniture, che il Gruppo Gaia Energy ha realizzato servendo clienti in Italia e all estero tra cui Enti Pubblici, grandi aziende di produzione e distribuzione di Energia, Enel e centinaia di società private. E questa specifica professionalità che consente oggi di realizzare una vasta serie di manufatti per risolvere qualsiasi problema di impiantistica. Le competenze elettromeccaniche, edili e impiantistiche, specifiche nell ambito della progettazione, realizzazione e gestione in impianti di produzione di energia di qualsiasi dimensione, hanno permesso di identificare inoltre una serie di soluzioni uniche sul mercato relative alle cabine elettriche di trasformazione MT/BT, munite di tutta la componentistica specifica sia per gli standard ENEL che il massimo della personalizzazione chiavi in mano per le cabine Utente e quelle specifiche per Impianti di energia da fonti rinnovabili, per le quali Gaia Energy è leader di mercato. gecab - issue

8 GECAB il partner a tutto tondo GECAB produce cabine di trasformazione e conversione per la distribuzione di energia con tecnologie affidabili a costi ridotti.

9 cabine elettriche di trasformazione e conversione Caratteristiche Tecniche e Costruttive gecab - issue

10 GECAB: l eccellenza delle cabine elettriche complete di apparecchiature elettromeccaniche. GECAB del Gruppo Gaia Energy, si presenta sul mercato con una gamma di cabine elettriche prefabbricate complete di apparecchiature elettromeccaniche, frutto di una specifica e consolidata esperienza nella progettazione, installazione e gestione di impianti per la produzione di energia nonché per la trasformazione, conversione, regolazione o smistamento dell'energia prodotta. Le cabine monolitiche in cemento armato vibrato a marchio GECAB - Gaia Energy si distinguono per qualità affidabilità e design. Realizzate, infatti con l ausilio di attrezzature robotizzate in impianti di ultima generazione, le cabine GECAB sono molto apprezzate e rispondono a tutti i requisiti di leggi nazionali ed europee nonché a quanto prescritto dai principali enti di distribuzione dell energia. L utilizzo di tecnologie all avanguardia consente di avere performance di prodotto elevate e costi ridotti. Il nuovissimo stabilimento è stato realizzato tenendo presente il totale rispetto della natura e dell ambiente, caratteristica che da sempre contraddistingue Gaia Energy. L area produttiva occupa una superficie utile coperta di oltre 4000 mq, l area di stoccaggio esterna occupa una superficie di circa 3000 mq; gli uffici, disposti su tre livelli, occupano una superficie totale di circa mq Tutto il processo produttivo viene attuato adottando un sistema di gestione aziendale secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008 ed è certificato come da leggi e normative vigenti (deposito presso CSLP, certificato d origine, prove di laboratorio autorizzato, certificazioni di prodotto). Rif. Norme UNI EN , UNI , D.M. 14 gennaio Qualità, affidabilità, competenza e professionalità si uniscono alla Tecnologia e alla economia di scala di Gaia Energy, per garantire l eccellente rapporto qualità-prezzo in grado di collocare questo prodotto ai primi posti del mercato contingente europeo.

11 I nostri prodotti rispettano tutte le normative nazionali e comunitarie. DG Prescrizioni per la costruzione di box prefabbricati per apparecchiature elettriche DG Prescrizioni per il collaudo dei box prefabbricati per apparecchiature elettriche DG Prescrizioni per la fornitura di box prefabbricati per apparecchiature elettriche DG 2092 Cabine secondarie mt/bt fuori standard per la connessione alla rete elettrica enel, prefabbricate o assemblate in loco, cabine in muratura e locali cabina situati in edifici civili DG 2061 Box in cemento armato prefabbricato per apparecchiature elettriche per altitudini fino a 1000 metri sul livello del mare DG 2081 Minibox prefabbricato per quadro 20 kv isolato in SF6 DG Prescrizioni per il collaudo di accettazione delle cabine secondarie prefabbricate in c.a.v. complete di apparecchiature elettriche CEI 0-16 Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica CEI EN Apparecchiatura prefabbricata con involucro metallico per tensioni da 1 a 52 kv CEI Trasformatori trifase di distribuzione di tipo a secco 50 Hz, da 100 kva a 2500 kva, con una tensione massima per il componente non superiore a 36 kv. Parte 1: Prescrizioni generali e prescrizioni per trasformatori con una tensione massima per il componente non superiore a 24 kv. CEI Trasformatori trifase per distribuzione a raffreddamento naturale in olio, di potenza kva, 50 Hz, con tensione massima Um per il componente non superiore a 36 kv Parte 1: Prescrizioni generali e prescrizioni per trasformatori con tensione massima Um per il componente non superiore a 24 kv CEI EN Trasformatori di potenza - Parte 1: Generale CEI Trasformatori di potenza a secco IEC Trasformatori di misura - Parte 2: Trasformatori di tensione induttivi IEC Interruttori ad alta tensione - Parte 105: corrente alternata combinazioni di switch-fusibili per tensioni nominali superiori a 1 kv fino a 52 kv CEI Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo CEI Cavi elettrici - Calcolo della portata di corrente - Parte1-1: Equazioni per il calcolo della portata di corrente (fattore di carico 100%) e calcolo delle perdite - Generalità CEI EN Trasformatori di potenza - capacità di sopportare corto circuito CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a V in corrente continua CEI EN (CEI 99-2) Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kv in c.a - Parte 1: Prescrizioni comuni CEI EN (CEI 99-3) Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kv in c.a..cei Guida all esecuzione delle cabine elettriche d utente gecab - issue

12 Caratteristiche costruttive I moduli prefabbricati prodotti dalla GECAB, sono stati progettati per ottenere l idoneità al contenimento di apparecchiature elettromeccaniche per uso Cabine Elettriche. Le strutture monolitiche sono realizzate in cemento armato vibrato con classe di resistenza del calcestruzzo pari a C 37/45 corrispondente a non meno di 450 N/mm2. Le cabine vengono prodotte con un cassero formatore che consente di ottenere una struttura avente un unica armatura e un unico getto di calcestruzzo. Nel progetto di miscela mix design si è considerato anche la variabilità di esposizione delle cabine elettriche in funzione della relativa ubicazione, per cui in condizioni di produzione standard, le classi di esposizione del calcestruzzo previste sono: XD3, XS2, XS3, XF2. Le pareti laterali con spessore di mm 100 possono essere trattate internamente ed esternamente con intonaco murale plastico o, a seconda delle esigenze, con qualsiasi materiale di rivestimento sia per problematiche di impatto ambientale e sia per aspetti puramente estetici. Il solaio di copertura, a corpo unico con le pareti verticali, ha uno spessore minimo di mm 100 oltre alla pendenza. L impermeabilità della copertura viene garantita dalla posa di un manto di guaina bituminosa da 4 mm armata posata a caldo e in sovrapposizione in senso incrociato un ulteriore strato di guaina ardesiata da 4,5 mm. Il pavimento, di spessore min mm 100, è in grado di sopportare un carico uniformemente distribuito non inferiore a 500 da N/m da N concentrati in mezzeria, ciò comporta che è possibile alloggiare in cabina qualsiasi tipo di apparecchiatura, compreso trasformatori di elevata potenza, effettuare tutti i collegamenti possibili in stabilimento e di eseguire le operazioni di movimentazione per il carico degli automezzi in totale sicurezza. L armatura elettrosaldata inglobata nella struttura forma una rete equipotenziale di terra uniformemente distribuita su tutta la superficie della cabina. L impianto elettrico del tipo sottotraccia, completo dell impianto di illuminazione dei vani è rispondente alla Norma CEI 64-8 e alla norma UNI EN Le porte e le griglie di areazione possono essere in vetroresina e/o in lamiera e/o in alluminio anodizzato, ignifughe ed autoestinguenti.

13 Vantaggi dei prodotti e servizi GECAB Minori costi di gestione e maggior rendimento dell impianto Gaia Energy propone un sistema di monitoraggio (Gaia Connect) in grado di fornire un utile strumento per monitorare lo stato di esercizio dei propri impianti fotovoltaici. Il servizio fornito è stato sviluppato sulle reali esigenze dei clienti che, da remoto, devono gestire e monitorare gli impianti, controllarne il corretto funzionamento, essere tempestivamente avvisati in caso di anomalie, avere informazioni per diagnosticare eventuali cause di guasto. Le soluzioni per il monitoraggio Gaia Energy, permettono di tenere sotto controllo il proprio impianto fotovoltaico 24 ore su 24; è possibile accedere al portale web dedicato da qualunque dispositivo dotato di connessione ad internet. } PRATICITA MONOBLOCCO TRASPORTABILE ANCHE CON LE APPARECCHIATURE ELETTROMECCANICHE ALL INTERNO,GRAZIE A PRATICI GOLFARI 01 ANCHE SISMICA E ACCOGLIERE QUALSIASI SUPER RESISTENTE MONOBLOCCO SUPER RESISISTENTE IN GRADO DI SOPPORTARE OGNI SOLLECITAZIONE APPARECCHIATURA AL SUO INTERNO 01 E PROGETTAZIONE ESTERNA E INTERNA SU MISURA REALIZZABILE SU MISURA PUR OFFRENDO UNA AMPIA GAMMA DI CABINE PREFABBRICATE, GECAB CONSENTE LA REALIZZAZIONE IN BASE ALLE EVENTUALI SPECIFICHE ESIGENZE 01 MINIMO DETTAGLIO ASSICURANDO SEMPRE CURA DEL DETTAGLIO LA FINITURA E LA POSA IN OPERA DI OGNI ACCESSORIO DI BASE O OPZIONALE E CURATA NEL LA PRESENZA DI COMPONENTI ALUNGA DURATA QUALSIASI COLORE PER VENIRE INCONTRO ALLE ESIGENZE DI IMMAGINE E DI CONTESTO AMBIENTALE E ARCHITETTONICO LE CABINE GECAB SONO PERSONALIZZABILI CON QUALSIASI COLORE RAL A SCELTA DEL COMMITTENTE gecab - issue

14 GECAB il partner a tutto tondo GECAB produce cabine di trasformazione e conversione per la distribuzione di energia con tecnologie affidabili a costi ridotti.

15 cabine elettriche di trasformazione e conversione Documentazione e Tabelle Tecniche gecab - issue

16 Novità introdotte nella terza edizione della norma CEI 0-16 per il sistema di protezione di interfaccia (SPI) degli utenti attivi. Il Sistema di Protezione di Interfaccia (SPI), associato al Dispositivo Di Interfaccia (DDI), è composto da: trasformatori/trasduttori di tensione, con le relative connessioni al relè di protezione; relé di protezione di interfaccia (PI) con relativa alimentazione; circuiti di apertura dell interruttore. In attesa di una infrastruttura di rete di comunicazione del Distributore (DSO) che implementi la funzione di telescatto dei dispositivi di interfaccia (DDI) degli utenti attivi, la Guida Tecnica/Allegato A70 di Terna ha richiesto urgentemente modifiche alla logica di funzionamento delle protezioni di frequenza dei SPI, in ragione di due diversi obiettivi: garantire il distacco rapido della generazione in occorrenza di guasti sulla rete a cui è connessa, consentendo il successo delle richiusure automatiche tripolari presenti nelle reti di distribuzione MT e a beneficio della qualità del servizio; tale risultato è conseguibile con il ricorso a soglie restrittive di frequenza; garantire il mantenimento di connessione della generazione alla rete in caso di variazione lenta della frequenza (variazione che accompagna tipicamente perturbazioni sulla rete AT). Il risultato è conseguibile con il ricorso a soglie permissive di frequenza. La discriminazione tra i due comportamenti anzidetti è affidata alla logica di sblocco voltmetrico introdotta proprio dalla Guida Tecnica/Allegato A70 di Terna. Tale logica abilita le soglie restrittive di massima e minima frequenza (rapide e ad alta sensibilità) solo in occorrenza di guasti sulla rete MT; invece per variazioni di frequenza di altra origine (ad esempio quelle che interessano la rete AT) risultano abilitate le sole soglie permissive (ritardate e a bassa sensibilità). La terza edizione della Norma CEI 0-16 ha introdotto, per i sistemi di protezione SPG e SPI, la corretta definizione delle tipologie dei trasformatori di misura sia voltmetrici che amperometrici destinati all uso con apparecchiature elettriche di misura e con dispositivi di protezione che funzionano a frequenze nominali comprese tra 15 Hz e 100 Hz, con chiari riferimenti alle normative di prodotto. TA-I: Trasformatori di corrente di tipo induttivo, conformi alla norma CEI EN TA-NI: Trasformatori di corrente non induttivi, conformi alla norma CEI EN , tipologie di trasformatori di recente apparizione sul mercato, si basano su una tecnologia che annovera tra i componenti dispositivi ottici equipaggiati con componenti elettrici, su bobine del tipo in aria (con o senza integratore incorporato), su bobine con nucleo in ferro con uno shunt integrato, utilizzato come convertitore corrente-tensione, o equipaggiati con componenti elettronici. Il loro principio di funzionamento è sempre basato sulle leggi dell induzione elettromagnetica. TV-I: Trasformatori di tensione di tipo induttivo, conformi alla norma CEI EN TV-NI: Trasformatori di tensione non induttivi, conformi alla norma CEI EN Anche queste tipologie di trasformatori sono di recente apparizione sul mercato. Costruttivamente sono dei divisori capacitivi o capacitivi-resistivi; essi sono altresì degli apparecchi privi di avvolgimenti su nucleo magnetico.

17 Sono state inoltre recepite le esigenze di semplificare l installazione dei trasformatori di misura del SPI nei quadri elettrici, rendendone possibile anche l installazione a valle del Dispositivo di Interfaccia (DDI) oltre che a monte. Circa i TV, sia induttivi (TV-I) che non induttivi (TV-NI), la Norma ha fissato le seguenti regole: la frequenza, le tensioni concatenate e/o di fase, le tensioni di sequenza diretta e inversa devono essere misurate mediante TV-I collegati fra due fasi MT o BT, oppure direttamente da tensioni concatenate in BT (senza impiego di TV) oppure mediante TV-NI collegati fase-terra. La misura di frequenza con TV induttivi (TV-I) fase-terra non è ammessa. Per tali TV è ora richiesta la classe di precisione 0,5-3P. La tensione residua deve essere misurata direttamente da TV-I stella-triangolo aperto oppure come somma vettoriale delle tre tensioni di fase misurate da TV-I o TV-NI inseriti fase-terra. Se i TV-I sono posizionati a valle del Dispositivo Generale (DG) e dei TA di fase del Sistema di Protezione Generale (SPG) non sono richieste protezioni dei TV-I, mentre, se posizionati a monte del DG o dei TA di fase del SPG, i TV-I devono essere protetti sul lato MT con un IMS combinato con fusibili (In 6,3 A). Qualunque protezione dei TV induttivi stella-triangolo aperto per misura di tensione residua (magnetotermici, fusibili, ecc), in caso di intervento, deve determinare l apertura del DDI. E ammessa l installazione dei TV-NI a monte del DG o dei TA di fase del SPG senza necessità di alcuna protezione, in quanto la Norma ha ritenuto trascurabile la possibilità che i TV-NI introducano guasti sulla rete MT. I TV-I o TV-NI per la misura di frequenza, sono di norma da installare a monte del DDI. Per i soli generatori statici (ed asincroni non autoeccitati), è comunque ammesso installarli a valle del DDI purché il SPI sia dotato di un automatismo tale da escludersi all apertura del DDI e da impostare automaticamente i tempi di intervento delle soglie 81>.S2, 81<.S2, 59N a 0,20 s per un tempo di almeno 30 s dopo la chiusura del DDI. È ammesso l impiego di TV-I con due avvolgimenti secondari, uno per misura e il secondo per protezione, seppur alimentati dallo stesso avvolgimento primario. I TV-I o TV-NI per la misura di tensione residua sono di norma da installare a monte del DDI. E comunque ammesso installarli a valle purché i generatori statici o asincroni non autoeccitati attendano un tempo di almeno 30 s prima di effettuare il parallelo con la rete MT del DSO, oppure per tutti i generatori (ad eccezione dei generatori sincroni), purché il SPI sia dotato di un automatismo tale da escludersi all apertura del DDI e da impostare automaticamente i tempi di intervento delle soglie 81>.S2, 81<.S2, 59N a 0,20 s per un tempo di almeno 30 s dopo la chiusura del DDI. I collegamenti tra i TV per la misura di tensione residua ed il relè di protezione di interfaccia (PI) deve essere realizzato mediante cavo bipolare twistato e schermato di sezione 1,5 mm2 (se PI e TV-I risiedono all interno dello stesso locale/cabina) oppure con cavo bipolare twistato, schermato e armato di sezione 1,5 mm2 se PI e TV-I non risiedono nello stesso locale/cabina. La funzione garantita dall armatura del cavo può essere assolta con misure alternative che garantiscano un opportuna protezione meccanica. Se PI e TV fanno parte dello stesso quadro MT, il collegamento tra le due apparecchiature può essere realizzato con normali conduttori non twistati non schermati e non armati. In caso di SPI con misure di frequenza in BT e distanze elevate dai TV di tensione residua (oltre 300 m), è ammesso scorporare la funzione 59N ed installarla in prossimità di tali TV. In tal caso la protezione 59N deve inviare alla PI sia lo scatto sia l avviamento per sblocco voltmetrico. Con tale soluzione deve essere previsto un opportuno monitoraggio di continuità della connessione tra protezione 59N e PI, prevedendo l apertura del DDI qualora la connessione risulti assente. Di seguito sono riportati due esempi di schemi di posizionamento dei TA e TV del SPG e SPI; per ulteriori schemi si rimanda comunque all allegato H - Norma CEI gecab - issue

18 Di seguito sono riportati due esempi di schemi di posizionamento dei TA e TV del SPG e SPI; per ulteriori schemi si rimanda comunque all allegato H della Norma CEI Distributore Arrivo Distributore Misure V e f DG + DDI Partenza Linea TV-I f-f 3 PG 50/51/51N/67N DDR DG DDI SPG SPI 2 TV f/f PI V 59V0 M Bobina mt 3 3 TV f/f 50/51/51N 3 TA -I 1 1 ARRIVO LINEA RINCALZO DDR TV-I f-n Wh Utente Distributore TA -NI TV-NI DI + DG DG DDI SPG SPI TA UTIF TA -NI TV-NI TV UTIF TAo Utente

19 Caratteristiche dell UPS. L UPS, al fine di garantire la massima continuità di servizio, deve avere le seguenti minime caratteristiche: Consentire la rienergizzazione dell impianto a seguito di una pro-lungata mancanza dell alimentazione all UPS; è necessario che quest ulti-mo sia provvisto di un accorgimento tale da mantenere una carica resi-duale sufficiente alla chiusura dell in-terruttore generale. La funzionalità cold start (partenza senza rete di alimentazione presen-te) è fondamentale; Evitare qualsiasi forma di micro interruzione nel momento del pas-saggio da funzionamento da rete a funzionamento da batteria. Per que-sto l UPS deve essere a tem po d intervento zero (on line a doppia conversione - Voltage and Frequen cy Indipendent VFI); Fornire un alimentazione con una forma d onda di tensione sinusoidale; rammentiamo che le bobine a mancanza di tensione sono dei componenti elettromeccanici che se alimentati con onde di tensione non propriamente sinusoidali possono essere sede di ulteriori perdite con conseguenti surriscaldamenti tali da comprometterne l integrità e quindi essere causa di prolungati fuori servizio; Predisporre almeno un allarme che evidenzi immediatamente la mancanza dell alimentazione normale e il passaggio a quella di emergenza, al fine di consentire il sollecito avvio degli opportuni interventi per il tempestivo ripristino dell alimentazione ausiliaria. Implicazioni costruttive della norma e riferimento ai Quadri MT. Il DG deve essere costituito da una o più apparecchiature che realizzano le funzioni di sezionamento e apertura del circuito di collegamento tra il punto di consegna e l impianto utente. Nel caso di due organi distinti, sezionatore ed interruttore, la loro sequenza nello schema della figura seguente B PG TA di fase A Sezione opzionale TO Cavo di collegamento Al rimanenente impianto di utenza NOTA - Il TV tratteggiato in derivazione sulla sbarra, indicato con B, è un alternativa alla soluzione indicata con A (soluzione consigliata) gecab - issue

20 (Schema di impianto di utenza per la connessione: caso generale) può essere invertita. L utente ha facoltà di adottare soluzioni diverse da quelle indicate nella Norma per realizzare il DG cioè l apparecchiatura o le apparecchiature di potenza che sezionano o interrompono il collegamento con il distributore a condizione che siano state provate le funzioni di sezionamento, CEI EN e di interruzione, CEI EN Gli schemi e le apparecchiature prescritte per il DG devono essere integrati degli apparecchi necessari alla conduzione dell impianto; per esempio verso il trasformatore MT/BT deve essere prevista la messa a terra del cavo di alimentazione dell impianto utente per la manutenzione periodica. La scelta dello schema con doppio montante deve essere attentamente ponderata perché in caso di ampliamento dell impianto le modifiche necessarie per aggiungere anche una sola partenza interessano tutte le unità funzionali del quadro di media tensione e l intero sistema di protezione. Nel testo della Norma si legge: Le apparecchiature MT, in particolare quelle del DG, devono essere costantemente mantenute efficienti dall utente e si prosegue ricordando con quale schema si possa minimizzare il costo della manutenzione del quadro di media tensione al fine di non dover richiedere l intervento del distributore per la messa in sicurezza del cavo di collegamento. Per realizzare lo stesso obiettivo si possono utilizzare quadri di media tensione e connettori cavi esenti da manutenzione utilizzando per esempio Gas Insulated Switchgear. Per gli impianti realizzati con apparecchiature di distribuzione secondaria (fino a 630 A, 16kA) non è da trascurare anche la possibilità di prevedere una partenza di scorta del quadro di media tensione che in fase di prima installazione costa molto meno di un eventuale ampliamento successivo. Sezione opzionale C PG PG TA di fase TA di fase Sezione opzionale A A TO Segnalazione con relé a cartellino (opzionale) TA omopolare TA omopolare Cavo di collegamento Al rimanenente impianto di utenza NOTA - Il TV tratteggiato in derivazione sulla sbarra, indicato con C, è un alternativa alla soluzione indicata con A e B

21 La Norma CEI 0-16 prescrive che l impianto di utenza per la connessione debba sempre essere collegato alla rete mediante attraverso uno o più dispositivi di sezionamento ed interruzione. In particolare sono sempre necessari i seguenti dispositivi: Sezionatore generale, posto immediatamente a valle del punto di connessione e destinato a sezionare l impianto di utenza dalla rete; Interruttore generale, posto immediatamente a valle del sezionatore generale e in grado di escludere dall impianto di rete per la connessione l intero impianto di utenza. Tale dispositivo è normalmente da prevedere per tutte le tipologie di utenti. L insieme di sezionatore generale e interruttore generale, tipicamente realizzato in un unico involucro, è definito Dispositivo Generale (DG). Il DG si concretizza quindi nella forma di un quadro elettrico di media tensione. L interruttore generale può essere omesso pur di rispettare tutte le seguenti condizioni: la sbarra dell utente sia posta immediatamente a valle del punto di connessione e sia equipaggiata al più con una terna di trasformatori/trasduttori voltmetrici; a tale sbarra siano attestati non più di due montanti con interruttore di protezione (entrambe le condizione sono illustrate nella figura seguente). In caso di omissione del dispositivo generale (DG), le funzioni normalmente attribuite a tale dispositivo sono assolte dai dispositivi immediatamente attestati alla sbarra utente (dispositivi di montante), su ciascuno dei quali si devono prevedere le protezioni e le regolazioni tipiche del DG. La funzione di sezionamento per il sezionatore di linea deve essere conforme alla Norma CEI EN se fisso, oppure alla Norma CEI EN se la funzione di sezionamento viene conseguita mediante l estraibilità dell interruttore. Il Dispositivo di Interfaccia secondo la Norma CEI Qualora il DDI sia installato sul livello MT, esso deve essere costituito da: un interruttore tripolare in esecuzione estraibile con sganciatore di apertura a mancanza di tensione, oppure un interruttore tripolare con sganciatore di apertura a mancanza di tensione e un sezionatore installato a monte o a valle dell interruttore; l eventuale presenza di due sezionatori (uno a monte e uno a valle del DDI) è da prendere in considerazione da parte dell utente, in funzione delle necessità di sicurezza in fase di manutenzione. Qualora il DDI sia installato sul livello BT, esso deve essere costituito da un interruttore automatico con bobina di apertura a mancanza di tensione manovrabile dall operatore, ovvero da un contattore coordinato con dispositivi di protezione da cortocircuito atti al sezionamento (fusibili) conforme alla Norma CEI EN (categoria AC-1 o AC-3 rispettivamente in assenza o presenza di carichi privilegiati fra l uscita in c.a. del sistema di generazione e dispositivo di interfaccia). gecab - issue

22 Dimensionamento dei conduttori di terra e di protezione. Il conduttore di terra deve essere in grado, anche in funzione delle condizioni di posa, di: portare al dispersore la corrente di guasto; resistere alla corrosione; resistere ad eventuali sforzi meccanici. Le condizioni di cui sopra si ritengono convenzionalmente soddisfatte quando i conduttori di terra hanno sezioni non inferiori a quelle indicate in Tab.1. Tabella Sezioni minime dei conduttori di terra Protetti meccanicamente Non Protetti meccanicamente Sezione conduttore di fase Sezione minima conduttore di terra Sezione minima conduttore di terra Protetto contro la corrosione (in ambienti non particolarmente aggressivi dal punto di vista chimico il rame e il ferro zincato si considerano protetti contro la corrosione) S < 16 S = S 16 mm 2 se in rame F S F E S = 16 E 16 mm2 se in ferro zincato (secondo Norma CEI 7-6 o con rivestimento equivalente) S > 35 F S = S / 2 E Non protetto contro la corrosione 25 mm2 se in rame 50 mm2 se in ferro zincato (secondo la Norma CEI-7-6 o con rivestimento equivalente)

23 Tabelle Trasformatori Tab. a Conformi alle norme CEI EN Trasformatori Resina Perdite Normali - CEI 14-8 KVA Perdite a vuoto 75 C Perdite a carico 75 C Perdite a carico 120 C Tensione di corto circuito % LpAdb(A) PesoTotale Kg Lunghezza mm Larghezza mm Altezza mm Interasse ruote mm KVA Perdite a vuoto 75 C Perdite a carico 75 C Perdite a carico 120 C Tensione di corto circuito % LpAdb(A) PesoTotale Kg Lunghezza mm Larghezza mm Altezza mm Interasse ruote mm Tab. b Conformi alle norme CEI EN Trasformatori Resina Perdite Ridotte - CEI DIN gecab - issue

24 KVA Perdite a vuoto W Perdite in cc W Tensione di corto circuito % Corrente a vuoto W Peso Olio Kg PesoTotale Kg Lunghezza mm Larghezza mm Altezza mm Interasse ruote mm / Tab. c Trasformatori in Olio Conformi alle norme CEI EN Perdite Ridotte ENEL - CEI - UNEL 21010/88 KVA Perdite a vuoto W Perdite in cc W Tensione di corto circuito % Corrente a vuoto W Peso Olio Kg PesoTotale Kg Lunghezza mm Larghezza mm Altezza mm Interasse ruote mm Tab. d Trasformatori in Olio Conformi alle norme CEI EN Perdite Ridotte ENEL - CEI - UNEL 21001/74

25 Tab. 1 Barre in Lega di Alluminio Intensità Nominale (A) Formazione del Sistema 1 condotto 1 condotto 1 condotto 1 condotto 1 condotto 2 condotti 2 condotti 2 condotti 3 condotti 3 condotti Numero bulloni per giunto 1x1 1x1 1x2 1x2 1x2 2x1 2x2 2x2 3x2 3x2 Dim. del Sistema (mm) 190x x x x x x x x x x137 Numero e dimensioni barre e fase (mm) 1 (75x6.45) 1 (100x6.45) 1 (130x6.45) 1 (150x6.45) 1 (175x6.45) 2 (111x6.45) 2 (150x6.45) 2 (175x6.45) 3 (150x6.45) 3 (175x6.45) Sez. fase e neutro (mmq) Tens. nominale di isolamento Ui (V) Tens. di prova dielettrica in c.a. Veff (V) Resistenza in c.c. (mohm/100m) (1) Resistenza in c.c. (mohm/100) (2) Reattanza (mohm/100m) Impedenza (mohm/100m) Corrente nominale accessibile di breve durata (KA) per c.c. trifase * Trasp Distr Corrente nominale accessibile di breve durata (KA) per c.c. fase- N * Corrente nominale accessibile di breve durata (KA) per c.c. fase- PE * Corrente nominale di picco ammissibile (KA) per c.c. trifase ** Trasp Distr Trasp Distr Trasp Distr Corrente nominale di picco ammissibile (KA) per c.c. fase-n ** Trasp Distr Corrente nominale di picco ammissibile (KA) per c.c. fase-pe ** Trasp Distr Energia specifica passante ammissibile di breve durata (A 2 s)* 10 6 riferita ad 1 sec per c.c. trifase * Energia specifica passante ammissibile di breve durata (A 2 s)*10 6 riferita ad 1 sec per c.c. fase-n* Energia specifica passante ammissibile di breve durata (A2s)*106 riferita ad 1 sec per c.c. fase-pe* Trasp Distr Trasp Distr Trasp Distr Sez. cond. di protezione (mmq Fe) Sez. cond. di protezione (mmq Cu) Massa (Kg/m) Trasp Massa (Kg/m) Distr Dim. angolo diedro (mm) 400x x x x x x x x x x400 Dim. angolo piano (mm) 500x x x x x x x x x x1056 Resistenza spira di guasto (mohm/100)m*** Reattanza spira di guasto (mohm/100)m*** Impedenza spira di guasto (mohm/100)m*** <44 < 42 <36 <36 <33 <24 <22 <20 <15 <15 Resistenza spira di guasto (mohm/100)m**** Reattanza spira di guasto (mohm/100)m**** Impedenza spira di guasto (mohm/100)m**** gecab - issue

26 Tab. 1 Barre in Rame Intensità Nominale (A) Formazione del Sistema 1 condotto 1 condotto 1 condotto 1 condotto 2 condotti 2 condotti 2 condotti 2 condotti 3 condotti 3 condotti Numero bulloni per giunto 1x1 1x1 1x2 1x2 2x1 2x1 2x2 2x2 3x1 3x2 Dim. del Sistema (mm) 190x x x x x x x x x x137 Numero e dimensioni barre e fase (mm) 1 (75x6) 1 (100x6) 1 (111x6.45) 1 (130x6) 2 (75x6) 2 (111x6.45) 2 (130x6) 2 (150x6.45) 3 (111x6.45) 3 (150x6.45) Sez. fase e neutro (mmq) Tens. nominale di isolamento Ui (V) Tens. di prova dielettrica in c.a. Veff (V) Resistenza in c.c. (mohm/100m) (1) Resistenza in c.c. (mohm/100) (2) Reattanza (mohm/100m) Impedenza (mohm/100m) Corrente nominale accessibile di breve durata (KA) per c.c. trifase * Trasp Distr Corrente nominale accessibile di breve durata (KA) per c.c. fase- N * Corrente nominale accessibile di breve durata (KA) per c.c. fase- PE * Corrente nominale di picco ammissibile (KA) per c.c. trifase ** Trasp Distr Trasp Distr Trasp Distr Corrente nominale di picco ammissibile (KA) per c.c. fase-n ** Trasp Distr Corrente nominale di picco ammissibile (KA) per c.c. fase-pe ** Trasp Distr Energia specifica passante ammissibile di breve durata (A 2 s)* 10 6 riferita ad 1 sec per c.c. trifase * Energia specifica passante ammissibile di breve durata (A 2 s)*10 6 riferita ad 1 sec per c.c. fase-n* Energia specifica passante ammissibile di breve durata (A2s)*106 riferita ad 1 sec per c.c. fase-pe* Trasp Distr Trasp Distr Trasp Distr Sez. cond. di protezione (mmq Fe) Sez. cond. di protezione (mmq Cu) Massa (Kg/m) Trasp Massa (Kg/m) Distr Dim. angolo diedro (mm) 400x x x x x x x x x x400 Dim. angolo piano (mm) 500x x x x x x x x x x1056 Resistenza spira di guasto (mohm/100)m*** Reattanza spira di guasto (mohm/100)m*** Impedenza spira di guasto (mohm/100)m*** <43 < 41 <40 <36 <24 <24 <22 <20 <15 <15 Resistenza spira di guasto (mohm/100)m**** Reattanza spira di guasto (mohm/100)m**** Impedenza spira di guasto (mohm/100)m**** (1)- Valore misurato in corrente continua a regime termico raggiunto con la corrente nominale (2) Valore misurato a 50 Hz a regime termico raggiunto con la corrente nominale (*) Valore efficace della corrente simmetrica (**) Valore di picco nel primo semiperiodo (***) I Valori indicano resistenza, reattanza, impedenza di guasto tra una fase e il conduttore di protezione di una linea di lunghezza = 100m (spira di guasto di lunghezza = 200m) (****) I Valori indicano resistenza, reattanza, impedenza di guasto tra una fase e il conduttore di neutro di una linea di lunghezza = 100m (spira di guasto di lunghezza = 200m)

27 Cavi MT. E' da tutti riconosciuta I'importanza che assume la rete di distribuzione dell 'energia elettrica in media tensione, in quanto essa viene a trovarsi ad uno stadio intermedio dell ' intero processo di distribuzione, che parte dall 'ente erogatore e giunge fino all'utente. Per assicurare un buon livello di prestazioni affiancato ad un elevato indice di affidabilità degli impianti, riveste medesima importanza la qualità del cavo e dei propri accessori. Caratteristiche sistemi trifase Tensione nominale U (kv) Tensione massima Um (kv) Categoria del sistema Durata massima (in ore) di ogni funzionamento continuo con fase a terra (*) Tensione di isolamento dei cavi A/B Fino a 8 / oltre / A/B Fino a 8 / oltre 8 3.6/ A/B Fino a 8 / oltre 8 6/ A/B Fino a 8 / oltre 8 8.7/ A/B Fino a 8 / oltre 8 12/ A/B Fino a 8 / oltre 8 18/ A/B Fino a 1 / oltre 1 26/45 U: Tensione nominale d'isolamento tra due conduttori Um: Tensione massima di utilizzo del cavo Uo: Tensione nominale d'isolamento fra un conduttore e la terra (*) Di norma il funzionamento complessivo non dovrebbe superare le cento ore annuali circa; dove indicato "oltre 8 ore", il funzionamento annuo può durare anche qualche settimana. Massima corrente (ka) ammissibile in condizione di corto circuito per la durata dl 1 secondo con temperatura lnziale dl 90 c sezioni Rame Alluminio RESISTENZA D'ISOLAMENTO PER FASE (MOhm/km) Sezione Nominale Tensione nominale - Nominal voltage Uo/U [mm²] 1.8/3kV 3.6/6kV 6/10kV 8.7/15kV 12/20kV 18/30kV 26/45kV gecab - issue

28 I valori della portata di corrente indicati nelle successive tabelle ed espressi in Ampère sono stati calcolati seguendo il metodo indicato dalle norme CEI 20-21, in accordo con le modifiche introdotte nella pubblicazione internazionale IEC 287. I calcoli sono eseguiti cosiderando: - temperatura max del conduttore: 90 C - temperatura ambiente per posa: 30 C Coefficienti di correzione delle portate di corrente Temp. Ambiente C (*) Cavi in terra Cavi in aria (**) (*) temperatura ambiente diversa da quella di riferimento (**) senza esposizione diretta al sole Cavi tripolari (o terne di cavi unipolari a trifoglio) posati in terra. Numero di cavi o terne in orizzontale Distanza fra i 7 cm cavi o terne 25 cm Cavi tripolari (o terne di cavi unipolari a trifoglio) posati in tubo interrato Numero di cavi orizzontali Cavi tripolari posati in aria Numero di terne orizzontali Singolo strato ,84 1 1, ,92 Numero strati in verticale 2 1,00 0,95 0,93 0,90 0,89 3 1,00 0,94 0,92 0,89 0,88 6 1,00 0,93 0,90 0,87 0,86 Numero di cavi in verticale , ,87 0,86 Numero di cavi in orizzontale , ,73 Numero strati in verticale 2 0,95 0,80 0,76 0,71 0,69 3 0,95 0,78 0,74 0,70 0,68 6 0,95 0,76 0,72 0,68 0,66 Numero di cavi in orizzontale , ,68 0,66 Cavi unipolari posati a trifoglio in aria Numero di terne orizzontali Singolo strato ,84 1 1, ,92 Numero strati in verticale 2 1,00 0,95 0,93 0,90 0,89 3 1,00 0,94 0,92 0,89 0,88 4 1,00 0,93 0,90 0,87 0,86 Numero di terne orizzontali Singolo strato , Numero strati in verticale 2 0,97 0,94 0,93 3 0,96 0,93 0,92 6 0,94 0,91 0,90 Numero di terne verticali , Numero di terne verticali ,

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