IL Progetto Benessere Cittadini Immigrati nel Distretto 3 della ASL di Viterbo
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- Mirella Valenti
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1 IL Progetto Benessere Cittadini Immigrati nel Distretto 3 della ASL di Viterbo
2 STRUTTURA ASL TITOLARE DEL PROGETTO Distretto 3 Dipartimento ISS e TMI RESPONSABILE DEL PROGETTO: Antonella Proietti Direttore Distretto 3 Patrizia Prosperi A.S. Responsabile Servizio Sociale Distretto 3
3 Altri soggetti che partecipano alla realizzazione del progetto Provincia di Viterbo (settore Servizi Sociali) ASL VT (Servizio P.I.S.L.L.) ASL VT (URP) Comune di Viterbo (settore Servizi Sociali) Comune di Soriano Scuola 1 Circolo didattico di Viterbo Caritas Acli Arci
4 Il Target Adulti stranieri in età lavorativa compresi fra i 18/55 anni Donne straniere in età fertile Personale sanitario, sociale e amministrativo operante nei servizi distrettuali; operatori ASL presso altri servizi e dipartimenti; operatori esterni (E.E.L.L. e volontariato): circa 70 persone
5 Il Contesto 1 L Italia è diventata un grande paese di immigrazione con circa gli stranieri regolarmente soggiornanti nel 2004 ( Dossier Caritas 2005)
6 IL Contesto 2 (Regione Lazio) CITTADINI STRANIERI ALL INIZIO DEL 2004 (+35,2%) ,2% del totale nazionale 7,2 % sulla popolazione laziale 53,3% femmine 42,4% coniugati minori - 10,3% 3,6% alunni stranieri Sono state presentate domande regol. (17,6%) 183 nazionalità diverse Europa 54% Asia 20,1% America 14% Africa 10,8% Dossier statistico immigrazione Caritas, Roma S.G.
7 Il Contesto 3 - presenze a Viterbo Viterbo, dopo Roma, è la provincia con la più elevata incidenza della popolazione straniera ANNO :827 ANNO ANNO
8 Il Contesto 4 Il contesto sociale è caratterizzato da una rete per etnie e gruppi che si sostengono anche con le reti nazionali, vivono prevalentemente insieme a cittadini Italiani ( per il personale adibito ad assistenza domiciliare ) I dati relativi ai motivi di soggiorno confermano quanto il fenomeno migratorio sia, nella sua parte più cospicua, legato all inserimento lavorativo. Il settore lavorativo con la più ampia partecipazione di stranieri è riconducibile alla categoria dei servizi alla famiglia; seguono i settori occupazionali dell edilizia, della ristorazione e dell agricoltura. La situazione sociale di alcuni nuclei (circa il 20%) permane ancora bassa, maggiormente motivata da problemi di possibilità e qualità lavorativa, dalla presenza di più figli nel nucleo e da affitti elevati rispetto al reddito.
9 Il Contesto (5) Attività specifiche gia avviate nel Distretto 3 da luglio 2004 Servizio di Mediazione Culturale Due mediatori culturali sono presenti presso il Servizio Sociale del Distretto 3, di cui uno presso il Consultorio Familiare di Viterbo per un totale di 16 ore settimanali Ambulatorio Distrettuale di Medicina Generale per Stranieri Temporaneamente Presenti presso il Poliambulatorio Distretto 3 10 ore settimanali distribuite su mattina e pomeriggio, su 5 giorni
10 Il problema di salute Scarsa conoscenza sul diritto degli immigrati per l accesso ai servizi socio-sanitari, difficoltà di accesso alle strutture e ai servizi socio-sanitari da parte dei cittadini immigrati difficoltà di comunicazione e di relazione con persone provenienti da altre culture, con ricadute negative sull efficacia degli interventi scarsa conoscenza sugli specifici quadri clinici della popolazione immigrata. Necessità di tutela per le categorie più a rischio (area materno-infantile).
11 Obiettivi di salute Offrire una possibilità diagnostica e di cura ; contenere il rischio oggettivo di contrarre malattie (per le condizioni abitative, di costume alimentare, climatiche, di mancanza di utilizzo di consulenze e di informazioni sanitarie, di mancata profilassi vaccinale o per mancato controllo dei sintomi iniziali ). Contenere i possibili rischi della donna in stato di gravidanza e del dopo parto. Prevenire i rischi legati ad una inosservanza dei calendari vaccinali obbligatori nei bambini,per la copertura nazionale delle percentuali necessarie a garantire la non insorgenza di focolai. Aumentare i controlli di salute effettuati nella struttura territoriale ( ambulatori ) anche al fine di a incidere sui costi sanitari indotti dalla contrazione di patologie che portano a ricoveri ospedalieri; Offrire prestazioni di medicina di base anche per STP, anche al fine di condurre ad una diminuzione dei ricorsi impropri al P.S. ospedaliero.
12 Obiettivi di apprendimento Conoscere le opportunità di cura e di utilizzo dei servizi sanitari presenti nel territorio in cui vivono Conoscere le regole e le modalità previste dell organizzazione per la fruizione delle prestazioni Accedere alle strutture consultoriali e ospedaliere attraverso la conoscenza dei percorsi relativi alla nascita,e ai controlli di salute della donna e del bambino
13 OBIETTIVI RELAZIONALI Far incontrare le richieste di prestazioni sanitarie degli utenti target con l offerta disponibile in ASL erogata da operatori, attraverso la comprensione linguistica e culturale
14 OBIETTIVI TEORICI Formare il personale, sanitario, sociale e amministrativo, operante nei servizi della ASL e negli altri servizi della rete sui temi della medicina delle migrazioni e sulla relazione con contesti culturali differenti
15 Il miglioramento atteso Operatori: favorire il lavoro in rete, coerentemente con gli strumenti dati e la normativa vigente dare corrette informazioni sui diritti della popolazione immigrata Utenti: Offrire l opportunità di usare i percorsi di salute in essere rivolti ai cittadini stranieri Favorire i controlli di salute per le donne straniere anche in gravidanza Offrire l opportunità di usare metodi contraccettivi con scelta consapevole per le donne straniere Favorire i controlli di salute per i bambini stranieri e l effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative consigliate
16 Le attività /azioni realizzate 1 Le attività del progetto sono state articolate in due aree: AREA 1: INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE AREA 2: TUTELA DELLA SALUTE DELLE DONNE IMMIGRATE
17 Le attività /azioni realizzate 2 Diffusione delle Linee Guida regionali per l assistenza sanitaria agli stranieri non appartenenti alla U.E. e del progetto Benessere Cittadini Immigrati agli operatori del Distretto prevalentemente addetti al front-office, ai MMG dell ambulatorio di medicina generale per stranieri, operatori del Consultorio,ai Mediatori Culturali (N 2 incontri) Area progettuale 1 Presentazione agli operatori coinvolti del percorso assistenziale relativo all area materno infantile e relativa formazione del gruppo di lavoro (n 5 incontri) Area progettuale 2
18 Le attività /azioni realizzate 3 Attività di formazione con i seguenti obiettivi: (area progettuale 1) di apprendimento ed educativo: informazione su temi specifici della medicina delle migrazioni; formazione alla relazione in medicina transculturale; la conoscenza del quadro normativo di riferimento e le possibilità di accesso ai servizi relazionale:diminuzione delle difficoltà di comunicazione e di relazione con persone provenienti da altre culture Sono state realizzate 1. 1 giornata di formazione su Immigrazione e condizione giuridica dello straniero 2. 4 giornate formative con consulenti esterni (Salvatore Geraci,responsabile Area sanitaria Caritas Roma; Marco Mazzetti,responsabile servizio psichiatrico presso Poliambulatorio Caritas Roma), con accreditamento E.C.M.
19 Partecipanti agli eventi formativi Corso di formazione Soggetti coinvolti: ASL: circa 50 operatori provenienti dai vari servizi del Distretto e del Dipartimento I.S.S. e T.M.I. sia territoriali che ospedalieri; D.S.M.;Direzione Sanitaria Belcolle;C.R.AIDS;Dipartimento di Prevenzione;Rappresentanti degli altri Distretti Esterni: Circa 20 operatori provenienti da:;provincia ( Assessorato politiche Sociali-Mediatori Culturali) Comuni; Caritas;Arci;Acli
20 Le attività /azioni realizzate 4 n 3 incontri rivolti alla popolazione straniera effettuati 1 a Orte,presso il Centro di Salute, 1 presso la sede dell ass. Caritas di Viterbo, 1 presso la sede ass. Arci di Viterbo di informazione sulle tematiche dell area materno infantile (percorso nascita, contraccezione,madre che non vuole essere nominata,controlli di salute) (area progettuale 2) n 2 incontri con CARITAS e n 2 incontri con Scuola ( 1 circolo didattico) di informazione sui servizi in essere e sulle modalità di accesso) (area progettuale 1)
21 Strumenti elaborati ed utilizzati Guida plurilingue realizzata in collaborazione con il Comune di Viterbo e la Cooperativa G.E.A. Sintesi progetto Benessere Cittadini Immigrati Volantini divulgativi sulle attività esistenti Sintesi Linee Guida regionali per l assistenza sanitaria agli stranieri non appartenenti alla U.E. vademecum plurilingue per la tutela della salute delle donne, dei bambini e delle famiglie straniere*il gruppo di lavoro è composto da: Eleonora Faccenda (ostetrica Consultorio); Stefania Bibbiani (capo ostetrica Belcolle, rep. Ostetricia) Cecilia Brama (caposala Belcolle,rep.Pediatria) Maria Tomassetti e Patrizia Prosperi (serv.sociale), con la collaborazione dei pediatri (cons. Viterbo ) e dei mediatori culturali (Prov.Viterbo), che cura anche l informazione e la diffusione
22 Risorse impegnate 1 Operatori ASL Medici 16 Psicologi 1 Biologi 1 Ostetriche 6 Assistenti Sanitari 3 Assistenti Sociali 17 Infermieri Professionali 11 Inf. Profess.li Pediatrici 1 Amministrativi 12 RISORSE UMANE Responsabile del progetto Medico Direttore Distretto 1 Assistente Sociale Coordinatore Esperto 1
23 Risorse impegnate 2 Numero ore operatori ASL dedicate alla progettazione: 100 Numero ore operatori ASL dedicate alla realizzazione del progetto : 380 per incontri e realizzazione documentazione Numero ore dedicate per la formazione (n ore di formazione individuale X il n dei partecipanti ): 1800
24 Risorse impegnate 3 RISORSE ECONOMICHE Soggetti erogatori di finanziamenti : a. ASL VT euro per realizzazione guida multilingue b. Comune Viterbo euro per realizzazione guida multilingue c. Provincia Viterbo euro per realizzazione corso di formazione
25 Tempi di attivazione e conclusione Attivazione e realizzazione del progetto: anno 2005 Conclusione del progetto: dicembre 2005
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