DSA E PREVENZIONE : COSA PUO FARE LA SCUOLA

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1 DSA E PREVENZIONE : COSA PUO FARE LA SCUOLA a cura di Daniela Chiarello e Laura Cocuzza Istituto Comprensivo Salvo D Acquisto, Monza Mercoledì 14 Marzo 2012, h.17.00

2 DSA E PREVENZIONE A SCUOLA SI FA RIFERIMENTO SOPRATTUTTO A: Legge 8/10/2010, n.170. Nuove norme sui D.S.A. in ambito scolastico Linee guida per il diritto allo studio di alunni e studenti con D.S.A. allegate a D.M. 12/07/

3 PREMESSA L.170 8/10/2010 Riconosce Dislessia, Disgrafia, Disortografia e Discalculia come DSA Assegna al Sistema di istruzione Nazionale i seguenti compiti:» Osservare e rilevare i segnali di rischio» Individuare le metodologie didattiche e le forme di valutazione e verifica funzionali a favorire gli apprendimenti e il successo formativo 3

4 INTERVENTO DIDATTICO secondo L.170/2010 L.170 8/10/2010 si focalizza su: DIDATTICA PERSONALIZZATA E INDIVIDUALIZZATA STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ADEGUATE FORME DI VERIFICA E VALUTAZIONE Per permettere agli alunni con DSA di raggiungere gli obiettivi di apprendimento e il successo formativo. 4

5 DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA L. 170/2010 D.M. 12/07/2011 Linee Guida 12/07/ 2011 dispongono di fare ricorso a: una didattica individualizzate e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto delle caratteristiche peculiari del soggetto, adottando strategie e metodologie educative adeguate NB I termini INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA non sono sinonimi 5

6 DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA D.M. 12/07/2011 DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA- Intervento calibrato sul singolo anziché sull intera classe. In classe Pone obiettivi comuni a tutta la classe, ma adatta le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali degli alunni per permettere a tutti il conseguimento degli obiettivi formativi. Presuppone l attenzione ai diversi stili cognitivi degli alunni. (Visivo verbale, visivo non verbale, uditivo e cinestesico). Consiste in una pluralità di metodologie strategie didattiche per promuovere le potenzialità e il successo formativo di ciascun alunno. Ex: uso di mediatori ( schemi, mappe concettuali, LIM, ); attenzione agli stili di apprendimento, calibrare gli interventi sulla base del livello raggiunto, etc. 6

7 DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA D.M. 12/07/2011 DIDATTICA PERSONALIZZATA Ha l obiettivo di dare a tutti l opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, e quindi può porsi OBIETTIVI DIVERSIFICATI per ciascun alunno. Sulla base della L. 53/2003 e D.L.59/2004 calibra l offerta didattica a livello personale sulla base dei bisogni educativi specifici degli alunni della classe, considerando le differenze individuali come risorse, con l obiettivo di accrescere i punti di forza di tutti. Consiste nelle attività di recupero individuale rivolte ad uno o piu alunni per potenziare determinate abilità e acquisire specifiche competenze. Possono essere realizzate nei momenti di lavoro individuale in classe o in momenti appositamente dedicati, secondo le forme di flessibilità del lavoro scolastico 7

8 DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA D.M. 12/07/2011 Insistono su: DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA a garanzia del diritto allo studio degli studenti con DSA: la sinergia tra questi due approcci determinerebbe le condizioni favorevoli per il l apprendimento scolastico in caso di DSA. NB- Centralità delle metodologie didattiche, non solo delle misure compensative e dispensative. 8

9 STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE L. 170/2010 la scuola ha il dovere di garantire l introduzione d i strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonchè misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere STRUMENTI COMPENSATIVI strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell abilità deficitaria. Sollevano l alunno con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza per altro facilitargli il compito a livello cognitivo. 9

10 STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE GLI STRUMENTI COMPENSATIVI PIU FREQUENTI: Sintesi Vocale, che trasforma il compito di lettura in un compito di ascolto; Registratore, che consente di non scrivere gli appunti della lezione; Programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono di produrre testi corretti senza l affaticamento della rilettura e della correzione ortografica Calcolatrice; Altri strumenti non tecnologici quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc. 10

11 STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE MISURE DISPENSATIVE Interventi che consentono di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e non migliorano l apprendimento. L adozione delle misure dispensative dovrà sempre essere valutata sulla base dell incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste. Misure dispensative più frequenti: Evitare di far leggere lunghi brani (non migliora le prestazioni di lettura); Evitare la lettura ad lata voce in classe; Consentire un programma ridotto, ovvero tempi più lunghi per l esecuzione delle prove (il disturbo determina tempi di esecuzione più lunghi rispetto al resto della classe); 11

12 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA Forte interesse per la messa a punto di metodologie didattiche a favore degli alunni con DSA. Traggono orientamento da considerazioni psicopedagogiche che si concentrano su : fenomenologia dei DSA; comportamento manifesto degli alunni; esperienza interiore degli alunni. 12

13 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA SCUOLA DELL INFANZIA Svolge un ruolo fondamentale sia a livello preventivo, sia per la promozione e l avvio di un corretto e armonioso sviluppo dei bambini in tutto il percorso scolastico, anche negli apprendimenti. Attenzione a non anticipare le tappe dell insegnamento della letto scrittura e ad escludere impostazioni scolastiche che tendono ad anticipare gli apprendimenti formali (DM 12/7/2011) 13

14 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA SCUOLA DELL INFANZIA Ha il compito di rafforzare l identità personale, l autonomia e le competenze dei bambini, promuovendo la maturazione dell identità personale in una prospettiva che ne integri tutti gli aspetti (biologici, psichici, motori, intellettuali, morali e religiosi), mirando a consolidare le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino (DM 12/07/2011) 14

15 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA SCUOLA DELL INFANZIA Ha il compito di rafforzare le competenze dei bambini in una prospettiva che ne integri tutti gli aspetti ANCHE LE COMPETENZE ALLA BASE DEI FUTURI APPRENDIMENTI SCOLASTICI (PREREQUISITI).. consolidare le capacità percettive, motorie, linguistiche COSTITUISCONO I PREREQUISITI PER LA CONQUISTA DELLE FUTURE ABILITA STRUMENTALI DELLA LETTO SCRITTURA 15

16 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA SCUOLA DELL INFANZIA Per questo assume importanza fondamentale che fin dalla scuola dell infanzia si possa prestare attenzione ai possibili DSA e porre in atto tutti gli interventi conseguenti, in primis tutte le strategie didattiche disponibili. Se poi il percorso futuro porterà a constatare che si è trattato di una mera difficoltà di apprendimento e non di un disturbo sarà meglio per tutti (DM 12/07/2011) NB- LE METODOLOGIE DIDATTICHE ADATTE AI BAMBINI A RISCHIO DI DSA SONO VALIDE ANCHE PER TUTTI GLI ALTRI BAMBINI. NON VICEVERSA 16

17 OSSERVAZIONE PREVENZIONE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA POTENZIAMENTO 17

18 PERCHE OSSERVARE? Per comprendere quali sono i PREREQUISITI già consolidati, quelli emergenti e quelli non ancora sviluppati Per intervenire in modo mirato, ottimizzando le risorse educative 18

19 OSSERVAZIONE Passaggio dall osservazione globale del bambino ad un osservazione mirata sui prerequisiti dell apprendimento Conoscenza dei processi implicati negli apprendimenti scolastici (lettura, scrittura, calcolo,.) Stesura del profilo del bambino 19

20 SEGNALI DI RISCHIO DSA Bambini di 5 anni DIFFICOLTA LINGUISTICHE Confonde i suoni Non completa frasi Usa parole non adeguate al discorso e al contesto Omissione di suoni o di parti di parola Sostituzione di suoni/ fonemi simili all interno della parola (p/b; m/n; v/f;..) Espressione linguistica non adeguata Difficoltà nell articolazione dell eloquio DIFFICOLTA FONOLOGICHE/ METAFONOLOGICHE Difficoltà ad imparare filastrocche, conte, poesie Difficoltà a riconoscere le rime Difficoltà nei giochi metafonologici con le parole (ex. bastimento, rompi e acchiappa la parola, treno delle parole, ) 20

21 DIFFICOLTA MOTORIE Difficolta nella coordinazione generale/ goffaggine Poca abilita nella motricita fine Poca abilita nella coordinazione oculo manuale Dominanza laterale non completamente acquisita DIFFICOLTA NELLE COMPETENZE GRAFO MOTORIE Lentezza nell esecuzione di compiti grafici Pressione debole o eccessiva sul foglio Discontinuita nel gesto Tendenza a ritoccare spesso ciò che e gia stato tracciato Direzione del gesto grafico Occupazione dello spazio del foglio. 21

22 DIFFICOLTA PERCETTIVE Percezione Uditiva Percezione Visiva Difficoltà nella copiatura di segni grafici e forme DIFFICOLTA PRE- MATEMATICHE (Intelligenza numerica basale) Riconoscimento immediato di piccole quantità (2,3,4) Comparazione di grandezze (piccolo/ grande, lungo/ corto, alto/basso,.) Comparazione di quantità (tanti/pochi/niente; di piu /di meno) Conteggio Successione n+1 Corrispondenza biunivoca Prime strategie di composizione e scomposizione di quantità DIFFICOLTA TRASVERSALI Difficoltà nei compiti di memoria a breve termine Difficoltà nell orientamento spaziale Difficoltà nell orientamento e nell organizzazione temporale (concetti di ieri, oggi, domani) Difficoltà nell esecuzione autonoma delle attività 22

23 OSSERVAZIONE INIZIALE DELLE PRESTAZIONI DEL BAMBINO NELLE VARIE AREE ESPERIENZIALI NEI DIVERSI MOMENTI DELLA VITA SCOLASTICA Attenzione a: Discrepanze tra le prestazioni del bambino e quelle del resto della classe Intelligenza globale del bambino e alcune cadute specifiche PREDISPOSIZIONE DI SPECIFICHE ATTIVITA DI POTENZIAMENTO E RECUPERO (laboratori specifici o stimolazioni d ambiente/ nuove routine nella quotidianità scolastica) SE LA DIFFICOLTA PERMANE, COMUNICARLA ALLA FAMIGLIA, (Consigliando anche un approfondimento specialistico: valutazione logopedica) 23

24 LINEE GUIDA GENERALI PER IL POTENZIAMENTO Recupero delle difficolta / Promozione delle abilità per tutti i bambini (DM MIUR 2011, Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni con Dsa) Privilegiare metodologie di carattere operativo ed esperienziale, piuttosto che trasmissivo, Proposte psicomotorie Stimolare l espressione e lo sviluppo di linguaggi diversi (orale, visivo, grafico, cromatico, musicale.) Stimolare il problem solving e la creatività Stimolare la riflessione metacognitiva Proporre LABORATORI LUDICI per lo sviluppo delle COMPETENZE METAFONOLOGICHE Continuità e costanza nella ritualità quotidiana SI SCONSIGLIA L UTILIZZO ECCESSIVO DI SCHEDE PRESTAMPATE 24

25 LABORATORI LUDICI METAFONOLOGIGICI Giochi di manipolazione dei suoni all interno delle parole (con modalità uditivo orale + eventuale ausilio iconico): Riconoscimento della sillaba/ del fonema iniziale (gioco del bastimento) Riconoscimento della sillaba finale (il treno delle parole) Divisione e fusione sillabica delle parole (rompi e acchiappa la parola) Giochi con le rime Giochi di delezione di parti di parola (iniziale e finale) Ripetizione di parole senza senso Giochi per comprendere la lunghezza delle parole ( Tra bambola e barca, qual e la parola più lunga? ) Giochi per comprendere differenze e uguaglianze all interno di coppie minime di parole ( neve/nave sono uguali o diverse?) SONO I PREREQUISITI FONDAMENTALI DELLA LETTO SCRITTURA (per questo è importante proporli) SONO ACCESSIBILI A TUTTI I BAMBINI che non si sono ancora approcciati all apprendimento della lingua scritta: la sillaba in forma uditivo/ orale ha un collegamento diretto con l atto articolatorio (movimento della bocca quando si parla) Per questo è di comprensione immediata. 25

26 ATTIVITA PER L AREA LINGUISTICA (con modalità uditivo/orale + ausilio iconico): Narrazione/ Invenzione di storie Completamento di Storie Ricostruzione di Storie Individuazione di incoerenze all interno delle storie (Tutte queste attività favoriscono anche il potenziamento delle competenze di attenzione da ascolto) ATTIVITA AREA GRAFICA Atto grafico Copiato (Copiatura: abilità esecutiva) Autoprodotto (Abilità immaginativa:raffigurazione mentale di un immagine e successiva riproduzione grafica della stessa)» Su questo aspetto si fondano le abilità di disegno» Su questo aspetto si fondano anche le abilità grafiche di scrittura ( di lettere, parole e numeri) 26

27 ATTENZIONE Nella Scuola dell Infanzia, quando si parla di didattica di potenziamento, si suggerisce di prevedere una parte di lavoro comune alla classe e una parte di didattica individualizzata, nel rispetto di quelli che sono i tempi di crescita di ognuno. IN UN OTTICA DI INDIVIDUALIZZAZIONE E PERSONALIZZAZIONE DELLA DIDATTICA, COME PREVISTO DALLE LINEE GUIDA MIUR del

28 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA SCUOLA PRIMARIA DIAGNOSI DI DSA NON PUO ESSERE FORMULATA PRIMA DELLA FINE DELLA CLASSE II PRIMARIA PER LETTURA E SCRITTURA, E PRIMA DELLA FINE DELLA III PER IL CALCOLO Quindi il disturbo è conclamato solo in un età in cui i bambini dovrebbero avere già consolidato l apprendimento della letto scrittura e dei primi elementi del calcolo. Prima non si può parlare di disturbo, ma di difficoltà e di segnali di rischio QUESTO E IL PERIODO PIU DELICATO E CRUCIALE 28

29 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA CLASSI I E II PRIMARIA QUESTO E IL PERIODO PIU DELICATO E CRUCIALE PER I DSA Metodologie didattiche rivolte a tutta la classe adatte ai DSA Attenzione ai segnali di rischio e alle fragilità di alcuni alunni Attenzione alle esigenze formative dei singoli e attivazione di percorsi di potenziamento mirati quando se ne ravvisi la necessità. Attivazione di percorsi di collaborazione con la famiglia NB- LE METODOLOGIE DIDATTICHE ADATTE AI BAMBINI A RISCHIO DI DSA SONO VALIDE ANCHE PER TUTTI GLI ALTRI BAMBINI. NON VICEVERSA 29

30 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA OBIETTIVI (DM 12/07/2012): AVVIO ALL APPRENDIMENTO FORMALE DELLA LETTO SCRITTURA PREVENZIONE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO CONTINUITA EDUCATIVA SCAMBIO CONOSCITIVO TRA FAMIGLIA, SCUOLA INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA 30

31 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA CONTINUITA EDUCATIVA Fornisce elementi preconoscitivi da integrare nella programmazione per la classe prima: Metodologia di insegnamento Obiettivi Tempi Attività didattiche/educative Materiali e strumenti I più adeguati ai bisogni di tutti gli alunni 31

32 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA OBIETTIVO PRINCIPALE CLASSE I: AVVIO DELL APPRENDIMENTO FORMALE DELLA LETTO SCRITTURA NB I PROCESSI DI APPRENDIMENTO SONO GRADUALI E PERSONALIZZATI (STILI E TEMPI) Ogni bambino ha la propria personalità, la propria storia, la propria originale capacità di porsi in relazione alle esperienze, i propri ritmi di apprendimento e stili cognitivi. 32

33 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA INDICAZIONI PER CLASSE I AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA E IMPORTANTE OFFRIRE AGLI ALUNNI LA POSSIBILITA DI MATURARE LE CAPACITA PERCETTIVE (VISIVE E UDITIVE), MOTORIE E LINGUISTICHE (GIA AVVIATE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA) CHE COSTITUISCONO I PREREQUISITI DELL APPRENDIMENTO DELLA LINGUA SCRITTA. PER L APPRENDIMENTO DELLA LETTO - SCRITTURA SONO FONDAMENTALI BUONE CAPACITA DI: RICONOSCIMENTO VISIVO (IMMAGINI/ FORME/ SIMBOLI) RICONOSCIMENTO UDITIVO e DISCRIMINAZIONE DI SUONI CORRISPONDENZA BIUNIVOCA TRA FONEMA E GRAFEMA ANALISI DELLA STRUTTURA DELLE PAROLE (Scomposizione e ricomposizione orale delle parole in sillabe e suoni) COINVOLGIMENTO DEL LESSICO PER IL RICONOSCIMENTO DEL SIGNIFICATO DELLE PAROLE 33

34 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA LA LETTURA DI UNA PAROLA E LA RISULTANTE DI TANTE SINGOLE OPERAZIONI MENTALI DA AFFRONTARE SIMULTANEAMENTE: IDENTIFICAZIONE DEI GRAFEMI RICONOSCIMENTO DEL LORO VALORE SONORO MANTENIMENTO IN MEMORIA DELLA CORRETTA SEQUENZA DI SUONI PRESENTATA FUSIONE DEI SUONI NELLA CORRETTA SEQUENZA DI PRESENTAZIONE COINVOLGIMENTO DEL LESSICO PER IL RICONOSCIMENTO DEL SIGNIFICATO. 34

35 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA LA SCRITTURA SOTTO DETTATURA DI UNA PAROLA E LA RISULTANTE DI TANTE SINGOLE OPERAZIONI MENTALI DA AFFRONTARE SIMULTANEAMENTE: CORRETTA PERCEZIONE UDITIVA DELLA PAROLA COME CONTINUUM SONORO ANALISI DEI SINGOLI SUONI CHE LA COMPONGONO, NELLA CORRETTA SEQUENZA DI PRESENTAZIONE MANTENIMENTO IN MEMORIA DELLA CORRETTA SEQUENZA DI SUONI ASSOCIAZIONE DI OGNI SUONO AL CORRISPONDENTE GRAFEMA, NELLA CORRETTA SEQUENZA DI PRESENTAZIONE MANTENIMENTO NELLA MEMORIA VISIVA DELLA CORRETTA SEQUENZA DI GRAFEMI ATTIVAZIONE DEI PROCESSI GRAFO MOTORI PERIFERICI SCRITTURA DELLA PAROLA SULLO SPAZIO DEL FOGLIO. 35

36 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA INDICAZIONI PER CLASSE I AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA I BAMBINI CON DSA HANNO BUONE COMPETENZE COGNITIVE, MA SCARSE CAPACITA RELATIVAMENTE A: RICONOSCIMENTO VISIVO (IMMAGINI/ FORME/ SIMBOLI) RICONOSCIMENTO UDITIVO e DISCRIMINAZIONE DI SUONI ANALISI DELLA STRUTTURA DELLE PAROLE (Scomposizione e ricomposizione orale delle parole in sillabe e suoni) CARENZE SPECIFICHE DI BASE NELLA PERCEZIONE VISIVA E UDITIVA 36

37 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA CONSEGUENZA DI TALI CARENZE SPECIFICHE NELLA PERCEZIONE VISIVA E UDITIVA: DIFFICOLTA NELL ACQUISIZIONE DELLA CORRISPONDENZA BIUNIVOCA GRAFEMA/FONEMA DIFFICOLTA A RICOSTRUIRE LA PAROLA A PARTIRE DAI SINGOLI SUONI CHE LA COMPONGONO (FUSIONE) Prerequisito fondamentale della lettura DIFFICOLTA AD ANALIZZARE LA PAROLA NEI SINGOLI SUONI CHE LA COMPONGONO (SEGMENTAZIONE) Prerequisito fondamentale della scrittura MA LA COMPRENSIONE DEL SIGNIFICATO E L ACQUISIZIONE DEI CONCETTI E DEI CONTENUTI NON DIPENDE DA QUESTE CARENZE DI BASE E QUINDI NON E PRECLUSA AGLI ALUNNI CON DSA Quindi le sue difficoltà di base dovrebbero essere compensate da strategie, metodologie e strumenti allo scopo di non compromettere l apprendimento. 37

38 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA AVVIO SCUOLA PRIMARIA INDICAZIONI QUANDO SI PRESENTANO TALI CARENZE: Evitare di procedere aumentando la mole degli esercizi con la speranza di ottenere miglioramenti Procedere con un osservazione accurata per capire dove sta la difficoltà a livello dei prerequisiti Attivare percorsi specifici per il potenziamento dei prerequisiti carenti. Monitoraggio puntuale dell evoluzione delle competenze. Coinvolgere la famiglia nel percorso: comunicazione /informazione dei dati di osservazione e degli obiettivi didattici. Eventuale richiesta di collaborazione. Se la difficoltà persiste al punto di compromettere o rallentare significativamente gli apprendimenti successivi e se la discrepanza con la media della classe diventa sempre piu evidente SI CONSIGLIA DI SUGGERIRE ALLA FAMIGLIA UN APPROFONDIMENTO CLINICO DIAGNOSTICO 38

39 SEGNALI DI RISCHIO DSA CLASSE I E II PRIMARIA DIFFICOLTA SPECIFICHE Distanza dal testo e postura particolare nella lettura; Difficoltà di copia dalla lavagna; Perdita della riga e salto della parola durante la lettura; Difficoltà nell utilizzo dello spazio foglio e della superficie del banco di lavoro; Difficoltà nella grafia; Difficoltà ad imparare l ordine alfabetico; Omissione delle lettere maiuscole; Difficoltà nel riconoscimento e nella distinzione dei differenti caratteri tipografici; Tendenza a scrivere numeri e lettere in modo speculare; Sostituzione e inversione di numeri e lettere (31/13 sc/cs.); Confusioni tra grafemi simili, in particolare con lo stampatello minuscolo: d/b; m/n; p/q; f/t;. Sostituzione di suoni simili: p/b d/t m/n r/l s/z.; Difficoltà nella pronuncia dei suoni complessi (digrammi e trigrammi): Chi/che ghi/ghe gn/gl.; Inadeguata padronanza fonologica generale; Difficoltà con le doppie; Punteggiatura ignorata o inadeguata; Permane lettura sillabica oltre la I elementare (processi di fusione non consolidati) Tendenza a leggere la stessa parola in modo diverso all interno dello stesso brano; Tendenza ad iperanticipare la lettura di parole. 39

40 SEGNALI DI RISCHIO DSA CLASSE I E II PRIMARIA DIFFICOLTA GENERALI Difficoltà di attenzione Difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo; Difficoltà a leggere l orologio; Difficoltà a sapere che ore sono all interno della giornata; Difficoltà a memorizzare i giorni della settimana e dei mesi; Difficoltà a collocare le principali festività (ex. Natale il 25 dicembre), Difficoltà a ricordare la propria data di nascita, il proprio indirizzo e numero telefonico, i compleanni. Difficoltà a collocare ieri, oggi e domani. 40

41 SEGNALI DI RISCHIO DSA CLASSE I E II PRIMARIA EVENTUALI DIFFICOLTA ASSOCIATE Disturbi Linguistici (spesso Anomia, anche in assenza di un vero e proprio disturbo del linguaggio); Difficoltà attentive Difficoltà nella memoria visiva e uditiva a medio/ lungo termine; Difficoltà di organizzazione Visuo - Spaziale; Difficoltà nella coordinazione motoria (Disprassia); Difficoltà psicologiche/ emotive secondarie 41

42 UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA AVVIO SCUOLA PRIMARIA LINEE GUIDA DA SEGUIRE (DM 12/07/2011) ATTIVITÀ FONOLOGICHE A LIVELLO UDITIVO - ORALE nell ultimo anno della scuola dell infanzia e nei primi due anni della scuola primaria: dedicare ogni giorno una parte dell attività didattica a giochi fonologici e metafonologici. Con l inizio della scuola primaria non dedicarsi solo all apprendimento della lingua scritta, dando per scontata l acquisizione dei prerequisiti a livello uditivo orale. La letteratura scientifica piu accreditata SCONSIIGLIA IL METODO GLOBALE. Per andare incontro ai bisogni degli alunni con DSA sono CONSIGLIATI IL METODO FONO SILLABICOE o quello puramente SILLABICO. Insistere per lungo tempo sul lavoro SILLABICO allo scopo di consolidare i prerequisiti metafonologici necessari all apprendimento della letto scrittura. Non proporre i tre caratteri di scrittura contemporaneamente. Come primo carattere di scrittura proporre lo stampato maiuscolo. Introdurre gradualmente gli altri caratteri di scrittura, solo quando siamo sicuri che i bambini abbiano acquisito una discreta sicurezza nelle competenze di letto scrittura con lo stampato maiuscolo. 42

43 ATTORI COINVOLTI NELLA PRESA IN CARICO DEL BAMBINO SCUOLA FAMIGLIA SERVIZI Interventi di identificazione precoce dei casi sospetti Attività di recupero Didattico mirato Persistenti difficoltà Comunicazione della Scuola Alla famiglia Richiesta di valutazione Iter Diagnostico Provvedimenti dispensativi e compensativi Didattica e valutazione personalizzata Comunicazione della famiglia alla Scuola Diagnosi. Documento di certificazione diagnostica 43

44 DIFFICOLTA GENERICHE DI APPRENDIMENTO REGOLARE APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA DIAGNOSI DI DSA ULTIMO ANNO SCUOLA INFANZIA Difficolta Linguistiche Difficoltà Metafonologiche Difficoltà percettive 44

45 GRAZIE PER L ATTENZIONE!!!! Daniela e Laura 45

46 46

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