PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA a.s

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA a.s. 2012-2013"

Transcript

1 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA a.s

2 SCUOLA PARITARIA DELL INFANZIA San Giuseppe Via A. della Robbia Prato tel fax Sede distaccata: Via Del Palco 118/120 info@istitutosangiuseppe.com sito web: 2

3 PREMESSA L Istituto San Giuseppe, comprendente la Scuola Primaria Paritaria Suore Carmelitane di S. Teresa, la Scuola Paritaria dell Infanzia San Giuseppe, l Asilo Nido Giardino in fiore e l Asilo Nido Bettina, è presente in Prato fin dal 1928; appartiene alla Congregazione delle Suore Carmelitane di Santa Teresa di Firenze, ed è sorto dalla passione educativa propria della Fondatrice, Beata Teresa Maria della Croce (Campi Bisenzio, ), quale aspetto specifico del suo carisma. La Scuola comprende due Sedi, una Centrale e una Distaccata, site rispettivamente in Via della Robbia n 4 e in Via del Palco n. 120; ambedue le strutture sono di proprietà della Congregazione, la quale si è inserita in un progetto di pastorale diocesana con la sua identità di Scuola Cattolica. La Scuola aderisce al Progetto della Diocesi di Prato per le Scuole Cattoliche e al Regolamento del Coordinamento delle stesse Scuole. Attualmente le suore si occupano dell insegnamento, della direzione, della segreteria, dell accoglienza, della portineria, della sorveglianza e del servizio mensa. La partecipazione attiva dei genitori si è manifestata nella creazione di un Associazione culturale denominata Associazione Genitori San Giuseppe, nata per accompagnare e sostenere il compito educativo della Scuola; essa abbraccia le famiglie di tutti gli alunni iscritti e collabora all organizzazione di momenti di festa, incontri formativi e servizi vari. STORIA DELL ISTITUTO In una piccola casetta a ridosso dell argine del Bisenzio, prese il via, nel 1928, la Casa di S. Giuseppe con il motto Educazione e lavoro ; essa era formata da una scuola di cucito e da un asilo infantile. Dieci anni dopo iniziarono i lavori per la costruzione della Chiesa, inaugurata poi nel 1941; ma questo nuovo edificio durerà solo pochi anni: nel 1944, infatti, la chiesa e la scuola verranno seriamente danneggiate dai bombardamenti. Solo l anno scolastico vedrà tutte le classi elementari con doppie sezioni. Negli anni 50 l edificio prende la forma attuale per poter accogliere un gruppo di educande. La chiesa verrà ricostruita e riaperta al culto nel 1957 con la benedizione di Mons. Fiordelli. Dagli anni 70 è divenuta Parrocchia della Diocesi. Anche nella Sede di Via del Palco le suore sono presenti dagli inizi del secolo scorso (1916), quando vennero invitate a proseguire l opera educativa e di istruzione già iniziata da persone secolari a favore dei bambini più bisognosi della zona. Da allora la missione educativa che la nostra Fondatrice ci ha affidato continua, affiancata dalla collaborazione di insegnanti laiche e di personale non docente ausiliare. 3

4 Nell anno scolastico la scuola è diventata Paritaria con il nome di Scuola Elementare Suore Carmelitane di S. Teresa (Primaria) e San Giuseppe (Scuola dell Infanzia). Nell anno 2004 la Scuola Primaria ha conseguito la certificazione di Qualità secondo il Sistema UNI EN ISO 9001 Ed per la Progettazione ed erogazione di servizi di istruzione. PRINCIPI EDUCATIVI DI FONDO E FINALITÀ L antropologia cristiana, cioè il Vangelo di Gesù Cristo e la Tradizione della Chiesa, è il quadro di riferimento sul quale si fonda l impostazione della Scuola: i fini e le modalità pedagogiche fanno, cioè, riferimento alla visione cattolica della persona, della famiglia e dell educazione. Di conseguenza, particolare attenzione viene data alla dimensione etica e religiosa della crescita umana; l insegnamento della religione cattolica, cui è riservato uno spazio adeguato nell arco dell anno, insieme alla proposta di esperienze celebrative significative, è considerato un mezzo privilegiato per orientare e sostenere il compito formativo. Il clima generale di familiarità, permeato dallo spirito evangelico di libertà e carità, costituisce uno degli impegni primari che le suore e tutto il personale cercano di custodire e incrementare, per favorire la crescita e la formazione dei bambini secondo gli autentici valori umani ed evangelici. In secondo luogo, lo specifico carisma carmelitano della Congregazione centrato sull unione con Dio e su un impegno concreto di carità tra i fratelli - orienta la nostra azione educativa all accoglienza e alla custodia della vita, soprattutto dei più piccoli. L esperienza e la santità della Fondatrice è un ulteriore occasione di trasmissione dei valori umani e cristiani: Teresa Manetti, chiamata familiarmente Bettina, nasce a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze e, dopo una adolescenza vivace e spigliata, a 19 anni decide di consacrarsi al Signore nella generosità e nella semplicità, secondo lo spirito del Carmelo. Tutt ora il carisma profetico carmelitano, propone un cammino di interiorità e di contemplazione capace di rispondere all inquietudine dell animo umano. Dal grande cuore di Teresa Maria e dal suo rapporto intimo con Gesù, nasce l esigenza di servirlo nelle sue membra più bisognose. La sua opera si spinge anche oltre il mare: in Libano, in Israele (sul Carmelo culla dell Ordine), in Brasile, nella Repubblica Ceca e in Egitto. Il centro promotore di tutta l opera, è custodito silenziosamente nell Adorazione diurna e notturna a Gesù Eucarestia, iniziata dalla fondatrice nel 1902 nella comunità del Corpus Domini di Firenze. Sulle orme di Teresa Maria, guidata dal dinamismo dello Spirito, la Congregazione si impegna a cercare forme sempre più attuali per incarnare Cristo nei passi dell uomo. Il cuore della famiglia religiosa è ancora oggi uno stile di vita contemplativo, che si esprime in momenti quotidiani di orazione e di preghiera liturgica che si apre ad una intensa vita fraterna. Da questo cuore fluisce il servizio nel campo educativo, nell animazione giovanile, nella pastorale parrocchiale e nell attività missionaria. 4

5 Per questa sua specifica identità, la Scuola si propone di: aiutare il bambino a conoscere, valorizzare, esprimere se stesso far crescere ciascun alunno come persona libera e responsabile attraverso i valori culturali e spirituali valorizzare le esperienze prescolastiche di ogni bambino aiutare il bambino a rapportarsi con gli altri maturando atteggiamenti di fratellanza e di accoglienza verso tutti alla luce del messaggio evangelico insegnare al bambino ad esplorare la realtà, a descriverla e ad apprezzarla sviluppando il senso estetico custodire e formare la dimensione spirituale insita in ciascun individuo, nel rispetto delle diverse appartenenze religiose promuovere una autentica collaborazione con le famiglie per ottimizzare il compito educativo e per costruire una vera comunità educante. A tale scopo opera da anni, nella Scuola, l Associazione dei genitori San Giuseppe, che si propone di accompagnare e sostenere l attività educativa con varie modalità e forme di partecipazione Sono finalità comuni a tutte le attività e discipline: UGUAGLIANZA: nessuna discriminazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche IMPARZIALITA E REGOLARITA : i soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità; la Scuola garantisce la regolarità e continuità del servizio e delle attività educative ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE di genitori ed alunni, con particolare riguardo all'ingresso alle classi iniziali ed alle situazioni di rilevante necessità (stranieri, portatori di handicap.) PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA: la Scuola deve garantire la massima semplificazione delle procedure ed un informazione completa e trasparente; l orario di servizio deve uniformarsi a criteri di efficacia, flessibilità nell organizzazione dei servizi amministrativi e dell attività didattica; la Scuola garantisce ed organizza concrete modalità di aggiornamento del personale CONTINUITA FORMATIVA: la Scuola deve individuare ed elaborare strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi di istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni AMBIENTE E RISORSE: la Scuola deve impegnarsi affinché l ambiente scolastico sia pulito, accogliente e sicuro 5

6 PREMESSA AL PIANO DI OFFERTA FORMATIVA La Scuola dell Infanzia San Giuseppe di Prato è sorta per rispondere alle esigenze sociali della cittadinanza e in particolare ai bisogni primari della vita del bambino dai 3 ai 6 anni di età. La Scuola è parte integrante dell Istituto San Giuseppe comprendente, in una logica di continuità operativa e formativa, l Asilo Nido e la Scuola Primaria; essa si qualifica per il suo progetto educativo finalizzato alla formazione umana e cristiana dei bambini che la frequentano. Tale progetto propone linee operative ispirate al Vangelo, al Carisma di appartenenza della Congregazione delle Religiose che la gestiscono e agli orientamenti scolastici, per favorire nei bambini uno sviluppo integrale ed armonico. Alla base c è una visione di bambino e più in generale di persona umana come essere unico e irripetibile, portatore di potenzialità umane e spirituali, che si sviluppa pienamente solo attraverso la relazione con l Altro e con gli altri. Fondamentale e qualitativamente indispensabile, per la realizzazione del Progetto educativo, è il rapporto di stretta collaborazione scuola-famiglia: fin dal primo inserimento dei bambini nella Scuola, la famiglia rimane la prima ed insostituibile formatrice dei figli, per cui il servizio offerto non è di supplenza; è necessario che tra ambiente familiare e scolastico si crei una comunità educativa ed educante, per far sì che i piccoli ricevano messaggi non contraddittori. A tal fine i genitori si impegnano ad interagire condividendo le linee educative proposte dal nostro Progetto Educativo e dal Piano di Offerta Formativa, partecipando agli incontri organizzati dalla Scuola, collaborando attivamente alle iniziative, condividendo un clima di dialogo e apertura pur nella chiarezza dei ruoli, rispettando il regolamento e le norme pratiche di funzionamento. In conformità con la tradizione e l indole carismatica dell Istituto, inoltre, si cerca di promuovere il più possibile i rapporti tra le famiglie stesse; a tal fine, già da anni è operante nella Scuola un Associazione di Genitori che, in consonanza con l ispirazione cattolica e in accordo con la comunità religiosa, unisce le famiglie in un prezioso lavoro di sostegno all opera formativa, creando intorno ai bambini una rete di relazioni armonica e costruttiva. La Scuola dell Infanzia affianca, dunque, le famiglie nel compito educativo, che sempre più si presenta come sfida urgente e attuale; la sua efficacia e la sua riuscita per il bene di tutti dipende fondamentalmente dalla concorde volontà e dall impegno di ciascuno. L ispirazione cattolica del nostro Istituto, inoltre, conferisce alle dimensioni affettiva, cognitiva e sociale un significato e un intento ulteriori e più profondi: guidare il bambino nell esperienza spirituale e religiosa, facendo 6

7 leva sulla sua capacità di stupirsi, sul suo desiderio di conoscere, sul suo grande bisogno di amare e di essere amato. FINALITA PRIMARIE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA - I bambini e le bambine sono cittadini titolari di diritti individuali, civili e sociali: la Scuola opera affinché siano rispettate la loro identità e dignità di soggetti - I bambini e le bambine sono soggetti portatori di originali identità individuali, titolari del diritto ad essere attivi protagonisti del loro processo di sviluppo - Le famiglie sono coinvolte nel Progetto Educativo e hanno diritto all informazione, alla partecipazione e alla condivisione delle attività realizzate all interno del servizio - L Ente Gestore, il corpo Docente e tutti gli Operatori della Scuola contribuiscono all attuazione di opportunità per promuovere la condivisione delle responsabilità nella crescita del figlio/a COLLEGAMENTI CON IL TERRITORIO Favorisce la collaborazione con i Servizi Territoriali (Comune, Circoscrizione di riferimento), Socio-sanitari, con Associazioni ed Enti culturali e sportivi. DOCENTI La professionalità delle insegnanti è requisito centrale: nelle diverse situazioni all interno del contesto esse richiamano e gestiscono, in un rapporto di interdipendenza, competenze a vari livelli che richiedono continuo e serio aggiornamento; la collegialità, che caratterizza il lavoro delle docenti tra di loro e con la Direzione della Scuola, garantisce costante riflessione e formazione nell equipe educativa. SPAZIO L organizzazione dello spazio è pensata in modo da agevolare, sostenere, stimolare, aprire all esperienza, costituendo così un aspetto importante dell accoglienza e delle relazioni tra insegnanti, religiose, bambini e famiglie. OBIETTIVI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA offrire ai bambini ed alle bambine un luogo di formazione, di crescita armonica e serena, di apprendimento e di socializzazione nella prospettiva del loro sviluppo integrale prevenire e recuperare le condizioni di svantaggio psico-fisico e socioculturale favorire la continuità educativa con la famiglia, con l ambiente sociale e con gli altri Servizi esistenti sul Territorio 7

8 Tutto questo viene favorito da proposte di gioco e di piacevole divertimento, di esperienze di apprendimento e di relazionalità messe a loro disposizione, tutte ispirate al gusto della sorpresa, dell avventura, della novità. Il compito educativo della Scuola consisterà, allora, principalmente nel trovare suscitare e mantenere viva la curiosità verso il bello, l esplorazione, il gioco, la comunicazione, l incontro con l altro/altro da sé. 8

9 Il P.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole Scuole adottano nell ambito della loro autonomia. Il P.O.F. è coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell offerta formativa. Il P.O.F. è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali-educativi e amministrativi definiti dal Consiglio di Amministrazione che lo approva adottandolo in via definitiva. 1 I BISOGNI DEL TERRITORIO La città di Prato è un centro prettamente industriale, le cui famiglie sono composte di genitori che, nella maggior parte dei casi, lavorano entrambi; quindi, dall analisi dei bisogni del Territorio in cui la nostra Scuola opera, emerge la necessità di un ambiente scolastico che accolga i bambini per l intero arco della giornata, garantendo loro un clima sereno e familiare. La principale richiesta da parte delle famiglie è, pertanto, quella di una fattiva collaborazione nell educazione dei figli, in una fase particolarmente delicata dello sviluppo psicofisico del bambino, che richiede un accompagnamento costante e attento ai bisogni di ciascuno, nel rispetto delle differenze di personalità, di ritmi e di richieste. Prato è anche una città dove da molti anni vivono numerosi immigrati; questo dato rappresenta un bisogno specifico del Territorio, ma allo stesso tempo uno stimolo alla convivenza e all incontro tra culture diverse. Pertanto, la nostra Scuola è aperta all accoglienza, al rispetto e all aiuto verso bambini e famiglie provenienti da altri Paesi, e anche in forza della sua ispirazione cristiana cattolica attua un progetto educativo multiculturale. La Scuola dell Infanzia comprende due Sedi (Centrale e Distaccata), situate in due zone diverse della città. In entrambe le Sedi è divisa in 3 sezioni, ciascuna delle quali accoglie fino a 28 alunni suddivisi per età (3, 4 e 5 anni). Per l a.s , presso la Sede di Via del Palco sono attive 1 sezione di 3 anni, 2 sezioni di 4 anni e 1 sezione di 5 anni. 1 Art. 3 del DPR n. 275 dell 8/3/1999: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle Istituzioni Scolastiche ai sensi dell art. 21 della L. 15/3/1997, n. 59 9

10 FINALITÀ EDUCATIVE OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO La Scuola deve contribuire: IDENTITÀ, AUTONOMIA E COMPETENZE al rafforzamento dell identità personale del bambino, affinché ognuno arrivi all acquisizione del senso di sé come un entità separata e ben distinta dalle altre, seguita dal riconoscimento di differenze relative all età e al genere, alla lingua e alla cultura Si intende favorire l identità attraverso: organizzazione di giochi e attività anche per conoscere gli altri l integrazione fra bambini nel rispetto della loro diversità il gioco spontaneo in quanto consolidamento delle relazioni i rapporti significativi fra adulti e bambini e fra bambini e bambine il concetto di bene comune alla conquista dell autonomia come acquisizione del senso delle proprie azioni in rapporto alla realtà circostante, favorita da un clima di sollecitazione e di fiducia, dal rispetto dei tempi di ogni bambino, dal non interferire nella progettazione di suoi ragionamenti e azioni Si intende favorire l autonomia attraverso: l organizzazione nella Scuola di spazi differenti, per fare tante cose diverse lo stimolo a portare a termine un lavoro da soli un inserimento che tenga conto dei tempi di ciascun bambino uno spazio di tempo in cui i bambini stessi scelgono il gioco o il lavoro lo stimolo a giocare e lavorare con tutti i bambini allo sviluppo di abilità e competenze costruite a partire dai saperi che i bambini già possiedono, in quanto sono capacità che per emergere necessitano di precisi linguaggi, pratiche di discorso e tecnologie Si intende favorire lo sviluppo delle competenze attraverso: stimoli adeguati all età uso di molteplici materiali approccio curioso ai vari saperi il bagaglio di conoscenza dei bambini stessi attività svolte fuori dalla Scuola 10

11 I CAMPI DI ESPERIENZA Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell Infanzia I Il sé e l altro (Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) II Il corpo in movimento. (Identità, autonomia e salute) III Linguaggi, creatività, espressione. (Gestualità, arte, musica e multimedialità) IV I discorsi e le parole (Comunicazione, lingua, cultura) V La conoscenza del mondo (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) STRATEGIE METODOLOGICHE VALORIZZAZIONE DEL GIOCO ESPLORAZIONE E RICERCA LA VITA DI RELAZIONE MEDIAZIONE DIDATTICA Mediante l articolazione di attività ludiche libere, strutturate e mediate; strutturazione ludiforme delle attività didattiche Intese come metodologie da attuare in tutti i campi, evitando di dare risposte preconfezionate e stimolando così i bambini a individuare soluzioni mediante esperienze dirette Per favorire e sollecitare varie modalità di relazione mediante attività di piccolo e grande gruppo, di coppia, con o senza la presenza dell insegnante Attuate con l utilizzo di tutte le strategie e le strumentazioni sia informali, sia strutturate (materiale, giochi, audiovisivi e organizzazione del contesto) necessarie per facilitare lo sviluppo del bambino 11

12 OSSERVAZIONE VERIFICA VALUTAZIONE OSSERVAZIONE per conoscere i bisogni e le esigenze del bambino i ritmi e gli stili di apprendimento la personalità del bambino VERIFICA E VALUTAZIONE Intese come strategie utilizzate per verificare le competenze acquisite dai bambini e per valutare l adeguatezza del progetto educativo rispetto al bambino, e poterlo eventualmente modificare sulla base delle osservazioni fatte DOCUMENTAZIONE Raccolta di dati, effettuata con criterio, relativi alle attività svolte, e utilizzata nella Scuola dell Infanzia per rendere il progetto educativo concretamente visibile. Il base alle Indicazioni Nazionali, la documentazione viene realizzata attraverso griglie di osservazione e valutazione dei percorsi seguiti e dei progressi educativi raggiunti e attraverso una documentazione regolare di elaborati significativi per una maggiore conoscenza del bambino ASPETTI ORGANIZZATIVI GLI SPAZI Gli spazi nella Scuola sono organizzati in modo da farsi contesto motivante per la crescita, ambiente educativo, all interno del quale ogni elemento assolve la sua funzione: esso si carica di risonanze e connotazioni soggettive attraverso precisi punti di riferimento, rappresentati da persone, oggetti e situazioni che offrono ai bambini il senso della continuità, della flessibilità, della coerenza. Tutti gli ambienti scolastici sono quindi predisposti per favorire l inserimento dei bambini, l acquisizione di comportamenti autonomi e rispettosi delle regole, lo sviluppo delle capacità di capire le cose, di organizzare il pensiero, di esprimere le proprie idee, di relazionare con gli altri. 12

13 L ingresso: è il primo ambiente che introduce bambini e genitori nella Scuola, e viene utilizzato anche per le comunicazioni più immediate e pratiche tra Scuola e famiglia: alle pareti si trovano le bacheche per avvisi vari, così da costituire un primo mezzo di interazione con i genitori La sala gioco: questo spazio viene usato per i momenti di accoglienza e di riconsegna dei bambini alle famiglie, per attività di intersezione, di gioco nei mesi invernali, di proiezione. E attrezzata, quindi, per le diverse necessità e i diversi momenti. La sala è anche uno spazio comune con l Asilo Nido, per cui rappresenta un luogo di continuità tra questo e la Scuola dell Infanzia. Le aule di sezione: accoglienti e luminose, arredate in modo funzionale al movimento dei bambini, all acquisizione dell autonomia personale, alla relazione con la maestra, allo svolgimento delle diverse attività L ambiente per il pranzo: il pasto rappresenta uno dei momenti più rilevanti sia in ambito familiare, sia scolastico; le sale sono quindi allestite in modo che il pranzo sia il più possibile sereno e piacevole per i bambini; le insegnanti mangiano insieme a loro e, anche in conformità con il Progetto alimentare cui la Scuola aderisce, provvedono con attenzione a promuovere nei piccoli un educazione alla diversità dei cibi e dei gusti, ad un alimentazione completa e al non spreco I servizi igienici: questo spazio è pensato per favorire l autonomia e l educazione igienico-sanitaria. Un attenta disposizione dei servizi e del materiale d uso personale e collettivo è un elemento indispensabile perché ogni bambino possa imparare a seguire le norme igieniche, conquistando gradualmente sicurezza e autonomia La palestra: in tutte e due i plessi è presente un ampia palestra per l attività psicomotoria; nella Sede Centrale, essa è comune alla Scuola Primaria, e rappresenta pertanto uno spazio di continuità con quest ultima La sala nanne : In ambedue le sedi è presente un aula adibita al riposo pomeridiano dei bambini di 3 anni Il giardino: in ambedue le Sedi è presente un ampio giardino, rivestito di moquette verde e attrezzato, in parte, con giochi da esterno per la ricreazione IL TEMPO L articolazione oraria della giornata scolastica è stabilita in modo che nei vari momenti si possano offrire ai bambini attività di giusta valenza educativa nel rispetto dei ritmi individuali e collettivi. A questo scopo sono stati previsti tempi necessari per i momenti di accoglienza e per le attività quotidiane, perché i bambini possano inserirsi gradualmente e acquisire sempre maggiore autonomia personale e sociale. E necessario alternare proposte che richiedono, di volta in volta, impegno di 13

14 diversa intensità per evitare inutili affaticamenti e variare la tipologia delle attività, così da favorire interesse e partecipazione. All interno di ogni giornata scolastica i ritmi quotidiani sono scanditi innanzitutto dall ingresso, dal pranzo, dal riposo pomeridiano (sezione dei 3 anni), dalla merendina e dall uscita. Questi momenti costituiscono punti di riferimento perché i bambini acquisiscano una prima dimensione temporale degli eventi. Le varie proposte educative, a livello di sezione, si inseriscono nelle ore centrali del mattino e del pomeriggio (4 e 5 anni), in base alla progettazione delle attività elaborata dai docenti. LA GIORNATA DEL BAMBINO : prima accoglienza nei locali della portineria : accoglienza bambini e gioco libero : riordino giochi, appello e preghiera : attività di sezione o di intersezione : routine del bagno : pranzo (fornito dalla Ditta Ristorando ) : attività ludico-ricreativa comune : attività di sezione o di intersezione : nanna per i bambini di 3 anni : preparazione all uscita con merendina : uscita post-orario IL MATERIALE Il materiale disponibile nei vari ambienti della Scuola è stimolante, per offrire ai bambini la possibilità di scegliere fra proposte diverse; tuttavia, esso deve essere disposto con ordine e non è eccessivamente abbondante, per evitare la dispersione e la confusione. Il materiale può essere suddiviso in: - Materiale strutturato, finalizzato cioè all esercizio di determinate funzioni percettive, cognitive e motorie. I giochi e le attività svolte con il materiale strutturato, oltre a favorire l acquisizione di determinate capacità di base, permettono al tempo stesso l osservazione e la valutazione dei processi cognitivi messi in atto dal bambino durante lo svolgimento del gioco ed il livello di sviluppo che egli ha raggiunto. È classificato in materiale per lo sviluppo senso percettivo, materiale per lo sviluppo psico motorio, materiale per lo 14

15 sviluppo cognitivo, materiale per lo sviluppo affettivo e sociale (attività espressive) - Materiale non strutturato, finalizzato al gioco libero e alla stimolazione della creatività del bambino - Oggetti occasionali e di recupero, finalizzati alla familiarizzazione con l ambiente e con gli oggetti naturali CONTINUITÀ ORIZZONTALE La continuità orizzontale si realizza nella collaborazione con la famiglia, con le altre Scuole, con le Associazioni Culturali e con gli Enti Locali. Essa permette alla Scuola di usufruire delle risorse umane, culturali e didattiche presenti nella famiglia e nel Territorio. Un attenzione particolare è dedicata ai rapporti Scuola-Famiglia. Le insegnanti programmano collegialmente le modalità di relazione e scambio e scelgono le strategie più idonee per realizzare un effettiva continuità. Per questa collaborazione, indispensabile per realizzare il nostro Progetto educativo, si pongono alcuni obiettivi: favorire la conoscenza reciproca instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione acquisire informazioni significative in relazione alla storia personale del bambino favorire la partecipazione dei genitori alla realizzazione del Progetto educativo 15 CONTINUITÀ VERTICALE La continuità verticale coinvolge la Famiglia e la Scuola Primaria. Essa è intesa come filo conduttore che lega fra loro situazioni diverse, permettendo al bambino di inserirsi senza traumi in nuovi ambienti, di far fronte a proposte ricche di sollecitazioni nuove e complesse. La continuità si concretizza nel progettare in maniera accurata: - l accoglienza dei bambini - l osservazione sistematica - la formazione delle sezioni - la flessibilità dei tempi in relazione alle esigenze dei bambini - l organizzazione degli spazi e delle attività Il raccordo con la Scuola Primaria è inserito all interno di un progetto di continuità che prevede la programmazione e la realizzazione di momenti di incontro tra i due Ordini di Scuola finalizzati alla conoscenza reciproca, al confronto degli specifici modelli organizzativi e degli approcci educativo didattici. Sul piano operativo seguiremo la progettazione fatta a livello collegiale articolata in:

16 - individuazione di obiettivi longitudinali che tengano in considerazione lo sviluppo del bambino - definizione delle modalità di osservazione e di raccolta dei dati - programmazione di attività da realizzare insieme - elaborazione di percorsi educativi comuni Per la programmazione didattica in relazione alla continuità con la Scuola Primaria sono necessari: - il coordinamento dei curricoli degli anni-ponte (ultimo anno della Scuola dell Infanzia 1^ anno della Scuola Primaria) - la comunicazione di tutte le informazioni che possono risultare utili per la conoscenza dei bambini - la comunicazione dei percorsi didattici effettuati - il collegamento delle reciproche strategie metodologico didattiche. L INTEGRAZIONE DI BAMBINI IN DIFFICOLTÀ La Scuola offre ai bambini diversamente abili adeguate opportunità educative, promuovendone l integrazione secondo uno specifico progetto educativo e didattico, che costituisce parte integrante della programmazione. La loro integrazione deve essere favorita con ogni mezzo, in modo da rispondere ai loro specifici bisogni relazionali e cognitivi. Tutte le insegnanti della Scuola, non soltanto quelle di sostegno, concorrono collegialmente alla riuscita del Progetto educativo generale e di integrazione, al quale prende significativamente parte anche il personale non docente e ausiliario. La Scuola dell Infanzia è consapevole che i soggetti con difficoltà di apprendimento e di adattamento devono essere considerati protagonisti della propria crescita. La nostra Scuola, per quanto è possibile, cerca di prevenire certi disagi seguendo con attenzione lo sviluppo del bambino e cercando di cogliere tempestivamente il segnale di qualcosa che non procede nel modo giusto, intervenendo in maniera adeguata. Si tratta di un azione che può risultare decisiva per favorire lo sviluppo e la crescita armonica del bambino, e si delinea seguendo varie fasi: acquisizione di una conoscenza approfondita del bambino attraverso l osservazione sistematica e i colloqui con la famiglia analisi ed elaborazione dei dati raccolti al fine di individuare situazioni a rischio definizione degli ambiti di potenzialità e carenza analisi delle risorse presenti nella Scuola progettazione e realizzazione di interventi didattico educativi individualizzati valutazione periodica dei risultati raggiunti e adeguamento del progetto educativo 16

17 RAPPORTO CON LE FAMIGLIE Nell ottica della graduale costruzione di una comunità educante, nella quale tutti sono coinvolti e protagonisti indispensabili, la Scuola si sforza di curare con particolare attenzione le relazioni con le famiglie dei bambini. Ciò avviene fin dai primi contatti con i genitori, nel momento in cui si mettono in contatto telefonico o si recano in Direzione e/o in Segreteria didattica per chiedere informazioni sull organizzazione dell Istituto, e successivamente all atto dell iscrizione. Il rapporto tra maestre e genitori avviene, poi, tramite momenti individuali e assembleari: - colloqui individuali: si effettuano almeno 1 volta all anno, secondo un calendario di giorni e orari stabiliti dal Collegio Docenti, e all occorrenza più volte se emergono necessità particolari riguardo a un bambino - assemblee dei genitori: si tratta di assemblee di tutti i genitori della Scuola dell Infanzia, che generalmente avvengono nel mese di settembre per l accoglienza da parte della Direttrice e del Corpo Docente e per comunicazioni relative all andamento generale della Scuola (es.: Progetto Educativo d Istituto, Regolamento). Se si presenta la necessità durante il corso dell anno, possono essere effettuate anche in seguito - riunioni di sezione: i genitori di ogni sezione si incontrano con la maestra all inizio dell a.s. per la presentazione della Progettazione annuale. Per i bambini di 3 anni, una prima riunione si svolge già nel mese di giugno precedente l inizio della Scuola, così da iniziare la conoscenza reciproca e per dare indicazioni circa le modalità dell inserimento nelle prime settimane. Nel corso dell a.s. le riunioni di sezione vengono convocate quando se ne presenta il bisogno (ad es: per aggiornare sull andamento della sezione, del percorso educativo, etc). Nella prima riunione dell panno vengono elette/nominate le due Rappresentanti dei genitori - riunioni di intersezione: due o tre volte durante l anno le rappresentanti di sezione si incontrano con la Direttrice e le insegnanti per un aggiornamento sull andamento del lavoro, e per l organizzazione di alcuni venti (es: Natale, Carnevale, festa di fine anno) FORME ASSOCIATIVE TRA FAMIGLIE Da anni è presente e operante nella Scuola l Associazione Genitori San Giuseppe, una realtà di collegamento tra le famiglie, e tra queste e la Scuola, che si propone un duplice scopo: da una parte, sostenere e accompagnare l opera educativa dell Istituto, perché tra ambiente familiare e scolastico ci sia un effettiva continuità formativa nella quale i bambini possano crescere; ciò avviene attraverso la realizzazione di momenti di festa, di riflessione comune sull educazione, di incontri religiosi, ma anche di attuazione di progetti e strumentazioni necessarie al lavoro scolastico. Dall altra parte, l Associazione vuole creare una rete di relazioni significative tra i genitori per rafforzare un clima armonico e collaborativi, di dialogo e condivisione. 17

18 COORDINAMENTO PSICOPEDAGOGICO La Scuola San Giuseppe fa parte del Coordinamento Diocesano delle Scuole Cattoliche Paritarie del Comune di Prato, secondo un Progetto che da anni promuove lo spirito di condivisione e il cammino insieme delle numerose strutture scolastiche paritarie del Territorio. In questo ambito, la nostra Scuola partecipa del Progetto di Coordinamento psicopedagogico, diretto da un esperta nominata dalla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne), seguendo percorsi di formazione per i docenti, di consulenza e di sportello d ascolto per le famiglie. RISORSE ESTERNE Per la realizzazione di alcuni progetti di ampliamento dell offerta formativa, la Scuola dell Infanzia si rivolge agli Enti Territoriali; di questi, alcuni si sono confermati, negli anni, come partners significativi e validi, altri si possono aggiungere dopo una valutazione accurata da parte del Collegio Docenti per la Progettazione dell anno scolastico in corso: Biblioteca Lazzeriniana Associazione I viaggiatori del Tempo Museo delle Scienze Naturali e Parco Botanico di Galceti Centro Giovanile di Formazione Sportiva Zoo di Pistoia Aziende Agricole / Fattorie didattiche del Territorio Pratese Musei diocesani (Opera del Duomo) A questi Enti se ne potranno aggiungere altri nel corso dell anno scolastico, qualora si presentassero proposte significative e in sintonia con la Progettazione scelta dal corpo docente. 18

19 PREMESSA La progettazione annuale quest anno è stata elaborata e condivisa dalle insegnanti di entrambi le sedi, che hanno previsto lungo l anno momenti di programmazione allargata ad entrambi i team. La necessità è sorta dal bisogno di un confronto sulle dinamiche educative e dal desiderio di costruire una proposta educativa unitaria, pur mantenendo le specificità delle due sedi e l originalità delle singole insegnanti. Perché tu sei prezioso ai miei occhi La programmazione dell anno scolastico 2015/16 nasce dall esigenza e dal desiderio delle insegnanti di abbattere certi messaggi che, dal mondo di oggi, vengono trasmessi ai bambini da ciò che li circonda. Loro si sentono continuamente dire: Tu sei speciale se sei intelligente, se sei bello, se hai talento, se hai quel gioco, se sei alla moda. Il loro essere speciali è spesso condizionato dal possedere qualcosa o dall uniformarsi ad un atteggiamento stereotipato. Dio invece dice loro: Sei speciale così come sei, non servono qualifiche particolari. Attraverso la storia LA COSA PIU IMPORTANTE di Antonella Abbatiello, ed. Fatatrac, ha inizio un percorso didattico che vuole aiutare i bambini a capire che ognuno di noi è speciale così com è e che non deve farsi influenzare o condizionare dai giudizi di chi ci circonda. La storia narra di 7 animali, ognuno convinto che la propria particolarità sia fondamentale e che tutti dovrebbero averla. Calandosi a turno nelle vesti dell altro si accorgono però che certe caratteristiche e qualità sono uniche ed essenziali solo per chi le possiede. Inizialmente gli animali si trovano in contrapposizione, perché ognuno come singolo trova in sé la cosa più importante, non riuscendo quindi a valorizzare o a comprendere l importanza delle caratteristiche degli altri. Il resto del gruppo, di fronte all affermazione di ciascuno, lascia temporaneamente da parte le proprie qualità per mettere in primo piano le caratteristiche dell altro, provando ad uniformarsi ad esse. Con la conclusione della storia, accade che le varie caratteristiche vengono integrate con equilibrio nella dimensione del gruppo, ridando valore agli aspetti importanti che ognuno porta con sé. Il messaggio fondamentale, quindi, è che non bisogna essere tutti uguali, ma che occorre imparare ad apprezzare ogni persona per quello che è: Ognuno di noi ha qualcosa di importante, ognuno di noi è figlio di Dio. Obiettivi Il sé e l altro Rafforzare l autonomia, la stima di sé, l identità. Il corpo in movimento 19

20 Muoversi spontaneamente, in modo guidato, da soli o in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica, indicazioni. Fruizione e produzione di messaggi Parlare, descrivere, raccontare,dialogare con i grandi e con i coetanei, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione e comunicazione scambiandosi domande e informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti. Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali lasciando traccia si sé. Esplorare, conoscere e progettare Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; registrare regolarità e cicli temporali. Sezioni coinvolte Tutte e tre le sezioni della scuola dell infanzia sono coinvolte e partecipano al percorso annuale delle attività. Spazi Sezione, sala giochi, mensa, giardini, palestra. Metodologia Attraverso l utilizzo del filo conduttore del libro La cosa più importante i bambini verranno accompagnanti in un viaggio attraverso la scoperta delle proprie caratteristiche e la loro valorizzazione. Per raggiungere gli obiettivi proposti si utilizzeranno diverse tecniche metodologiche: ll gioco come fonte di primo apprendimento, l ascolto di storie e la rielaborazione delle stesse, attività manipolative e pittoriche, attività motorie, lavori individuali e di gruppo, travestimenti e drammatizzazioni. Modalità di verifica La verifica verrà svolta attraverso l osservazione in itinere delle capacità di partecipazione alle attività e ai giochi proposti. Inoltre, verranno osservate le capacità personali di individuare e conoscere aspetti relativi alla scoperta del mondo. Documentazione Elaborazione di cartelloni di documentazione, raccolta delle produzioni graficopittoriche, dei materiali multimediali, della documentazione di esperienze pratiche. Valutazione post-azione Attraverso l osservazione in itinere della partecipazione e dell attenzione del bambino, l insegnante valuterà l efficacia del proprio lavoro svolto, permettendo così di apportare eventuali modifiche. 20

21 DATI SEZIONI 7 NUMERO ALLIEVI 186 NUMERO DOCENTI 10 PERSONALE AUSILIARIO 9 DIRIGENTE 1 REFERENTE Sede Distaccata 1 PERSONALE di SEGRETERIA 2 Prato, 15 ottobre 2015 La Direttrice 21

SCUOLA PARITARIA SAN GIUSEPPE. Estratto del Piano di Offerta Formativa

SCUOLA PARITARIA SAN GIUSEPPE. Estratto del Piano di Offerta Formativa SUORE CARMELITANE DI S. TERESA DI FIRENZE PRATO SCUOLA PARITARIA SAN GIUSEPPE Estratto del Piano di Offerta Formativa SCUOLA DELL INFANZIA www.istitutosangiuseppe.com La Scuola dell Infanzia San Giuseppe

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO Anno scolastico 2014-2015 1 PREMESSA La SCUOLA CATTOLICA svolge la sua missione educativa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 Via di Pontaldo, 2 PRATO tel. 0574 635112 E mail info@donmilani.prato.it Sito web:www.donmilani.prato.gov.it Dirigente

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

DALLA TESTA AI PIEDI

DALLA TESTA AI PIEDI PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento

Dettagli

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia Progetto accoglienza Le docenti di scuola dell infanzia del IV istituto comp. G. Verga di Siracusa hanno stilato il progetto accoglienza per i bambini iscritti all anno scolastico 2011/2012 Motivazioni

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI Scuola dell infanzia Programmazione Religione Cattolica Anno scolastico 2013 2014 Insegnante:BINACO MARIA CRISTINA Motivazione dell itinerario annuale Il percorso per l I.R.C.

Dettagli

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con:

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: V E NIDO DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE R ENTI LOCALI T QUARTIERE I C SCUOLA DELL INFANZIA FAMIGLIA

Dettagli

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) Cervignano del Friuli PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) 1 PRESENTAZIONE CHI SIAMO Il Nido è un Servizio Comunale, gestito da personale della Cooperativa ITACA, in

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 1 programmazionescinfdonmandirc14.15 ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 2 GIORNATA SCOLASTICA

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara nido comunale d infanzia Birillo Identità e filosofia di un ambiente Storia Il nido d infanzia comunale Birillo viene inaugurato nel 1971. Nasce come nido costituito da due sezioni

Dettagli

Istituto Comprensivo "Alfredo Sassi" Scuola dell Infanzia

Istituto Comprensivo Alfredo Sassi Scuola dell Infanzia Istituto Comprensivo "Alfredo Sassi" Renate Veduggio - Briosco Scuola dell Infanzia Anno scolastico 2014/15 RACCONTO LA MIA SCUOLA PRESENTAZIONE La scuola dell infanzia dell Istituto Comprensivo di Renate

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

PROGETTO GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI SCUOLA PRIMARIA

PROGETTO GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI SCUOLA PRIMARIA PROGETTO GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI SCUOLA PRIMARIA Premessa Il Progetto Giochi Sportivi Studenteschi si propone di rimarcare l importanza della: Corporeità e della motricità, intese come elementi portanti

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA LA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età E la risposta al loro diritto all

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017

CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017 CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017 Ente promotore e gestore E il Centro Studi Don Bosco ONLUS - Società Cooperativa Sociale, con sede legale in Perugia via Cortonese,

Dettagli

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata PREMESSA La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata della propria crescita in termini della costruzione dell identità personale; essa concorre all educazione armonica

Dettagli

Piano Offerta Formativa

Piano Offerta Formativa Piano Offerta Formativa ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Venezia,15 San Giovanni Teatino Chieti I plessi Scuola dell'infanzia Dragonara Scuola

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio I bambini imparano ciò che vivono. Se un bambino vive nella

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara nido comunale d infanzia Aquilone Identità e filosofia di un ambiente Storia Il nido d infanzia comunale Aquilone viene inaugurato nel 1974. Nasce come nido costituito da tre sezioni

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

Cittadinanza e Costituzione

Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

Scuola dell Infanzia Santa Caterina

Scuola dell Infanzia Santa Caterina Scuola dell Infanzia Santa Caterina Figura 28 Disegno di Sergio - Scuola dell'infanzia Santa Caterina psicomotricità: Bambini in gioco Il progetto aiuta i bambini a migliorare la propria autonomia personale,

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) Docente di: scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria I Professionalità dei docenti Programmazione e valutazione

Dettagli

FONDAZIONE SCUOLA MATERNA FRANCESCO GALLICCIOLLI. Via A.Locatelli,25 Rovetta (BG) Tel.0346/72027 - Fax 0346/76540

FONDAZIONE SCUOLA MATERNA FRANCESCO GALLICCIOLLI. Via A.Locatelli,25 Rovetta (BG) Tel.0346/72027 - Fax 0346/76540 FONDAZIONE SCUOLA MATERNA FRANCESCO GALLICCIOLLI Via A.Locatelli,25 Rovetta (BG) Tel.0346/72027 - Fax 0346/76540 e-mail: scuolamaternarovetta@virgilio.it Sito: www.asilogallicciolli.191.it Il PROGETTO

Dettagli

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA FINALITA La scuola dell infanzia promuove l educazione armonica e integrale dei bambini da 3 a 6 anni ( REGOLAMENTO Titolo I art.2- art.4), proponendosi come ambiente

Dettagli

Fondazione. L Asilo di Vignola. Scuola dell Infanzia paritaria Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Estratto dal P.O.F. A.S.

Fondazione. L Asilo di Vignola. Scuola dell Infanzia paritaria Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Estratto dal P.O.F. A.S. Fondazione L Asilo di Vignola Scuola dell Infanzia paritaria Vittorio Emanuele II e Garibaldi Estratto dal P.O.F. A.S. 2009/2010 La scuola dell infanzia è gestita dalla Fondazione L Asilo di Vignola che

Dettagli

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA 2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013. Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!!

SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013. Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!! SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!! Il tempo dell accoglienza Accogliere i bambini significa, in primo luogo, predisporre un ambiente

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri Nido d infanzia Comune di Gualtieri Il ciliegio Nido comunale d infanzia Il ciliegio Gualtieri RE Via G. di Vittorio tel. 0522 828603 nidociliegio@alice.it www.asbr.it storia 1978 Il nido d infanzia Il

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA

PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini Anno Scolastico 2015-2016 PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA Motivazione: Necessità di accogliere i bambini in modo personalizzato e di farsi carico delle

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA

PROGETTO ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA Per accoglienza intendiamo un atteggiamento positivo verso soggetti in un contesto di relazioni e comunicazioni. L accoglienza di nuove persone è un momento fondamentale nella dinamica

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto

Dettagli

Programmazione Nido Monti 2014-2015

Programmazione Nido Monti 2014-2015 Programmazione Nido Monti 2014-2015 OBIETTIVI GENERALI L obiettivo generale è ambientare il bambino nel contesto educativo e relazionale dell Asilo Nido rispettando e valorizzando l individualità del bambino

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

ASILO NIDO PROGETTO EDUCATIVO ROSA & CELESTE 2. Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI. Pagina 1 di 5

ASILO NIDO PROGETTO EDUCATIVO ROSA & CELESTE 2. Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI. Pagina 1 di 5 ASILO NIDO ROSA & CELESTE 2 Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI PROGETTO EDUCATIVO Pagina 1 di 5 PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA L asilo nido Rosa & Celeste 2 nasce da un indagine

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

Anno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale

Anno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale Istituto di Istruzione Superiore L.R. D.M. 14/06/1946 e Paritario provvedimento del 28/02/2001 "Gesù Eucaristico" Indirizzi: Socio-Psico-Pedagogico Linguistico via Monte, 52-75019 Tricarico MT tel. + fax

Dettagli

Progetto Ambiente VIVERE LA NATURA

Progetto Ambiente VIVERE LA NATURA ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVARO SCUOLA DELL INFANZIA Plesso di COLLETORNESE Progetto Natale IL DONO Progetto Ambiente VIVERE LA NATURA 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVARO SCUOLA DELL INFANZIA Plesso di COLLETORNESE

Dettagli

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 PREMESSA I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un tempo carico di aspettative ma

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

COS E IL MICRONIDO PICCOLI PASSI E COSA OFFRE

COS E IL MICRONIDO PICCOLI PASSI E COSA OFFRE 1 COS E IL MICRONIDO PICCOLI PASSI E COSA OFFRE La Scuola dell Infanzia Silvio Moretti offre il servizio di Micro-nido ai bambini residenti e non, in età compresa dai 18 ai 36 mesi. Il nido nasce per far

Dettagli

Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie!

Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie! Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie! P R E M E S S A I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un

Dettagli

INDICAZIONI NAZIONALI SCUOLA DELL INFANZIA

INDICAZIONI NAZIONALI SCUOLA DELL INFANZIA INDICAZIONI NAZIONALI per la SCUOLA DELL INFANZIA E ambiente educativo, di apprendimenti riflessivi, di esperienze concrete. RICHIEDE attenzione, disponibilità, flessibilità, clima caratterizzato da simpatia

Dettagli

Educando nella Provincia di Varese 2012

Educando nella Provincia di Varese 2012 Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola Primaria di Marrubiu Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

Scuola dell infanzia di Cerbaia. Anno scolastico 2007/08

Scuola dell infanzia di Cerbaia. Anno scolastico 2007/08 Scuola dell infanzia di Cerbaia Anno scolastico 2007/08 Modello organizzativo Per scelta del team docente, il lavoro viene svolto a sezioni aperte durante il momento dell accoglienza, del gioco libero

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia

Dettagli

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

1)PROGETTO PSICOMOTRICITÀ EDUCATIVA E PREVENTIVA NIDO E MATERNA

1)PROGETTO PSICOMOTRICITÀ EDUCATIVA E PREVENTIVA NIDO E MATERNA 1)PROGETTO PSICOMOTRICITÀ EDUCATIVA E PREVENTIVA NIDO E MATERNA Servizio Nido e Servizio Scuola dell Infanzia Target: tutti i bambini del Centro Infanzia (servizio Nido e Scuola dell Infanzia) di tutte

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

ISTITUTO CESARE ARICI PROGETTO CONTINUITÀ. Anno scolastico 2010/2011. Istituto Cesare Arici - Via Trieste, 17-25121 - Brescia

ISTITUTO CESARE ARICI PROGETTO CONTINUITÀ. Anno scolastico 2010/2011. Istituto Cesare Arici - Via Trieste, 17-25121 - Brescia ISTITUTO CESARE ARICI PROGETTO CONTINUITÀ Anno scolastico 2010/2011 Istituto Cesare Arici - Via Trieste, 17-25121 - Brescia tel. 030.42432 fax 030.2400638 sito www.istitutoarici.it mail info@istitutoarici.it

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

Missionarie della Fanciullezza

Missionarie della Fanciullezza Missionarie della Fanciullezza Nutriamo un grande amore per i fanciulli, che occupano un posto centrale nel cuore e nei progetti di ogni suora della Congregazione. Cost. Missionarie della Fanciullezza

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA FINALITA Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA

SCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA SCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA PROGETTO DI PLESSO 2011/12 PROGETTO: La macchina del tempo MOTIVAZIONE La scuola dell infanzia è uno degli ambienti fondamentali in cui il bambino sviluppa le proprie esperienze

Dettagli

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA)

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Giovanni Maria Sforza PALAGIANO (TA) Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA) con Sede Coordinata di Palagianello PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Anno scolastico /14 versione definitiva Premessa

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I 1 CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004 I nidi d Infanzia e i servizi integrativi costituiscono il sistema dei servizi educativi e si configurano come centri territoriali

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI 5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI INTRODUZIONE NORMATIVA I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all istruzione indipendentemente dalla regolarità

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

Indicazioni nazionali per il curricolo

Indicazioni nazionali per il curricolo Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione a cura di Valentina Urgu per l I.C. Monastir L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Indicazioni quadro di riferimento

Dettagli

CORSO COORDINATORI. Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro. (Reade)

CORSO COORDINATORI. Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro. (Reade) Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro (Reade) CORSO COORDINATORI Consiglio Pastorale Stiamo preparando il Grest. Per alcuni motivi di spazio il nostro parroco don Jonny

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA SANTA MARIA DELLE GRAZIE P.E.I. Progetto Educativo d Istituto

SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA SANTA MARIA DELLE GRAZIE P.E.I. Progetto Educativo d Istituto SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA SANTA MARIA DELLE GRAZIE P.E.I. Progetto Educativo d Istituto ANNO SCOLASTICO 2011/2012 IL PROGETTO EDUCATIVO (P.E.I.) è il documento fondamentale che espone l orientamento

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME Premessa In riferimento al Progetto Educativo e alle Indicazioni Nazionali, l'insegnamento della Religione

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA Quali le novità più evidenti? FINALITA GENERALI : Scuola, Costituzione, Europa; Profilo dello studente(nuovo) L ORGANIZZAZIONE

Dettagli

ASILO NIDO SANTA FAUSTINA KOWALSKA

ASILO NIDO SANTA FAUSTINA KOWALSKA Associazione Dives in Misericordia ASILO NIDO SANTA FAUSTINA KOWALSKA CARTA DEI SERVIZI La seguente CARTA DEI SERVIZI è stata redatta facendo riferimento alla delibera della Giunta Regionale della Campania

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE Delibera Consiglio Comunale n. 51 del 10.06.2015 1 REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE ART. 1 DEFINIZIONE Il Tempo per le famiglie rientra nella tipologia

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo. Piano dell offerta formativa

Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo. Piano dell offerta formativa Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo Piano dell offerta formativa Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo I PROGETTI DIDATTICI INDIRIZZI GENERALI DELLA SCUOLA LE STRUTTURE IL CURRICOLO P.O.F

Dettagli

Insegnando. Dentro la realtà per la crescita della persona SCUOLA PRIMARIA PARITARIA DON LUIGI MONZA

Insegnando. Dentro la realtà per la crescita della persona SCUOLA PRIMARIA PARITARIA DON LUIGI MONZA E d u c a r e Insegnando Dentro la realtà per la crescita della persona SCUOLA PRIMARIA PARITARIA DON LUIGI MONZA PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA a.s. 2012-13 (estratto) L istituzione scolastica è espressione

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO

SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO PROGETTO ACCOGLIENZA MOTIVAZIONE L Ingresso alla Scuola dell Infanzia costituisce l inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel

insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel BAMBINI COINVOLTI : 19 del gruppo rosa (D) 17 del gruppo giallo (C) INSEGNANTI RESPONSABILI : Balbo Gabriella Anna Maria De Marchi

Dettagli

CONTINUITÀ EDUCATIVO- DIDATTICA

CONTINUITÀ EDUCATIVO- DIDATTICA CONTINUITÀ EDUCATIVO- DIDATTICA mediante momenti di raccordo pedagogico, curriculare e organizzativo fra i tre ordini di scuola, promuove la continuità del processo educativo, condizione essenziale per

Dettagli

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH I PLAY WITH ENGLISH Progetto di Lingua Inglese - Scuola dell Infanzia - ANNO SCOLASTICO 2012/2013 1. PREMESSA La società multietnica e multiculturale fa emergere il bisogno formativo relativo alla conoscenza

Dettagli

Scuola dell Infanzia San Francesco

Scuola dell Infanzia San Francesco Scuola dell Infanzia San Francesco 1 PROGETTO ACCOGLIENZA FINALITA L obiettivo del progetto è di rendere piacevole l ingresso o il ritorno a scuola dei bambini, superare quindi serenamente la paura della

Dettagli