Il ruolo della comunicazione nella vita sociale
|
|
- Marianna Di Marco
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA COMUNICAZIONE
2 Il ruolo della comunicazione nella vita sociale La comunicazione = attività umana fondamentale Vita sociale insieme di attività comunicative Gradi di complessità delle forme comunicative Dalla comunicazione face to face interazioni comunicative complesse (comunicazione organizzate/istituzionali) Ma..
3 Le condizioni necessarie perché la comunicazione abbia successo Il rischio L insuccesso della comunicazione (fraintendimento) Modalità comunicative differenti Comunicazione interculturale
4 La comunicazione e le sue accezioni Comunicare 1) Trasmissione di un messaggio: apporta conoscenze nuove comunicazione = informazione/ notizia/ annuncio Terminologia del processo comunicativo (emittente, ricevente, codice, canale messaggio) 2) Elaborare, condivisione di significati Comunicazione = attività interpretativa Quadro, film, gesti Terminologia: significato, comprensione interpretazione, cornice interpretativa (frame)
5 La comunicazione e le sue accezioni 3) Costruire, mantenere, modificare relazioni Ti voglio bene Mi hai stancato! Coinvolgimento/rifiuto di coinvolgimento in una relazione Prendere accordi: facciamo così Processi che entrano in atto A)Presentazione del sé nella relazione comunicativa B) Definizione della relazione in atto tra Ego e Alter (simmetrica/asimmetrica superiorità inferiorità solidarietà/ ostilità prossimità/estraneità) Terminologia: cooperazione, consenso, coinvolgimento, comunità (Carey: comunicazione rituale o espressiva)
6 La sociologia della comunicazione: una prospettiva di studio
7 La sociologia della comunicazione Oggetto di studio: la relazione comunicativa (problematicità e rischi) Da quante prospettive si può studiare la comunicazione?
8 La sociologia della comunicazione e le altre discipline La sociologia della comunicazione Relazione comunicativa Dimensione comunicativa delle relazioni umane Struttura Funzioni Forme (variabilità dei contesti) Prospettiva interdisciplinare e cornice teorica di riferimento
9 Studiare la comunicazione in prospettiva sociologica Comunicazione = relazione tra due soggetti Condizionamenti dei soggetti (pensieri, scopi, aspettative di ego e alter) Condizionamenti derivanti da inter-azione, negoziazione (Al di là dei due soggetti ) Elementi strutturali Ridefinizione della relazione in base all intenzionalità dei soggetti Differenti orientamenti teorici Cambio di prospettiva Prospettiva microsociologica Prospettiva macrosociologica:
10 Prospettive a confronto Prospettiva microsociologica attenzione all azione comunicativa analisi interazione soggetti agenti (Ego - Alter) Rapporto tra individui Prospettiva macrosociologica attenzione alla struttura e al sistema della comunicazione Attenzione ad aspetti strutturali, istituzionali, culturali della società Rapporto individui/società: Incidenza su interazione comunicative
11 Studiare la comunicazione in prospettiva sociologica Studiare la comunicazione a diversi livelli Interazione face to face Interazione mediata dalle tecnologie Interazione dei gruppi e delle organizzazioni (interne esterne) forme culturali che incorporano significati (Testi e prodotti culturali, libri, spot, film, notizie) Reti di comunicazione e sistemi istituzionalizzati: struttura e funzioni (web, mass media) rapporti con altri sistemi: economia e politica
12 Il concetto di comunicazione
13 Il concetto di comunicazione L etimologia: Communis agere, Cum moenia Dimensione dell agire finalizzata alla condivisione Apertura del mondo interiore verso l esterno e trasmissione di significati E impossibile NON comunicare Qualsiasi segnale (intenzionale non intenzionale) è comunicazione Gli effetti di parole e silenzi sugli altri reazione comunicativa Cosa comunica il non comunicare? I ASSIOMA DELLA COMUNICAZIONE (Watzlawick) Non si può non comunicare Possibilità di contatto = potenziale di comunicazione/trasmissione di significati
14 I fondamenti del processo comunicativo Trasmissione significati = sistemi di simboli e segni condivisi Linguaggio (lingua e prossemica: gesti, distanze, comportamenti) La ricezione del messaggio Ego e Alter Quadro di riferimento comune (attribuzione di medesimi significati) Come avviene l acquisizione della competenza comunicativa? Processo di socializzazione: interazione soggetto/ambiente (modelli di comportamento, norme,valori, prassi comunicative modulabili coi contesti) Condivisione di modelli tra Ego e Alter = ricezione
15 Il concetto di comunicazione in ambito sociologico Condivisione Bisogno antropologico della relazione comunicativa (ambiguità e instabilità) Bisogno di socialità vs Protezione, mantenersi fuori dal sociale, quanto proteggere della personalità (sfera dell intimità) Per studiare la comunicazione Contestualizzazione dell atto comunicativo Cornici dell interazione Lo spazio. Fisico (geometrico), sociale (interazione) e simbolico (bar)
16 L importanza dei contesti nell analisi comunicativa La comunicazione come rappresentazione delle trasformazioni sociali Espressione del rapporto tra individuo e ambiente (modelli della comunicazione, tecnologie disponibili, condizionamenti/valori culturali ex. Biglietto da visita in Giappone) La comunicazione nei contesti globali e le sue contraddizioni Strumento di potere Diritto mal distribuito Comunicazione = espressione di mutamenti sociali e culturali Società comunicazione cultura Contesto Luogo in cui avviene la relazione comunicativa Fonte di condizionamento Interesse della sociologia: leggere il sociale attraverso la comunicazione Dal processo di trasmissione ai condizionamenti delle forme del comunicare
17 La comunicazione come processo Dall atto comunicativo Prospettiva sociologica società al processo cultura Per leggerla nei contesti che danno significato (aule, bar, parchi) La relazione società- comunicazione- cultura 1) La società si produce nella comunicazione e riproduce cultura 2) Processi comunicativi = relazioni sociali per scambio di simboli e significati (background culturale) Comunicazione 1) Processo sociale Processo culturale
18 La comunicazione come processo sociale Comunicazione = fondamento Legame sociale e aggregazione sociale L io sociale tendenza a rapportarsi all ambiente bisogno di scambio/ incontro con Alter Vs bisogno di controllo La metafora dei ponti e porte (Simmel) Socialità e socievolezza Tendenza alla socievolezza: entriamo in relazione in maniera parziale Socievolezza: lo stare insieme fine a se stesso No contenuti impegnati Soglia oggettiva/soggettiva No ruoli sociali Socialità: I ruoli sociali Aspettative Funzionalità della relazione
19 La comunicazione come processo sociale La comunicazione Strumento di organizzazione della vita collettiva Comunicazione nei gruppi Organizzazione interna Visibilità esterna (divisione di ruoli, compiti, strategie) Quando la comunicazione non è circolare Strumento di potere Oligopolio Ex. Comunicazione di massa: dalla partecipazione democratica al consenso al potere politico, economico e sociale
20 La comunicazione come processo culturale Scambio di significati Condivisione di codici e simboli La comunicazione Il fattore culturale nella comunicazione veicolo di valori, modelli di comportamento uso di canali/tecnologie (evoluzione culturale) Uso di linguaggi, simboli e segni Uso di norme e modelli (acculturazione) Simboli e significati veicolati Strategie comunicative Scelte editoriali Frutto di media logic: A livello mass mediale La comunicazione = cultura in movimento (tramandare patrimonio)
21 Le grandezze costitutive della comunicazione
22 Le grandezze costitutive di ogni situazione comunicativa Spazio-Tempo-Fattore umano Spazio/Tempo: elementi definitori dei contesti comunicativi Reciprocità: comunicazione - variabili S/T Modalità comunicative definiscono lo scenario della situazione comunicativa (chat, ospedali) I contesti condizionano le forme e i modi della comunicazione (aula, ufficio, bar) Le cornici S/T definiscono il corso e il significato della comunicazione Fattore umano: attribuzione di significato, aspettative, condizionamenti culturali
23 Le grandezze costitutive di situazioni comunicative complesse Comunicazione mass mediale Analisi dei contesti Emittente ambivalente (Industria/Istituzione) -diffusione di conoscenze/ informazioni -raggiungimento di profitto Fattore umano: universo ricevente/audience camaleontica (motivazioni, gusti, intenzioni, interessi) Tempo e spazio nelle comunicazioni di massa Tempo accorciato, dimensione del presente, attualità Spazio ampliato: visione di realtà planetarie, spazio mediatico esteso/ arena pubblica
24 La comunicazione tra condivisione e condizionamenti strutturali Comunicazione = esperienza di condivisione Esperienza del Noi (fondo comune a cui attingere) La comunicazione ricrea la condizione del reciproco sintonizzarsi (Schultz) Dimensione comunitaria VS Il controllo della comunicazione a livello istituzionale Il peso dei ruoli (public speaking) I media creano esperienze conoscitive Esperienza del mondo a livello planetario Ciò che noi sappiamo della nostra società e del mondo lo sappiamo tramite i media (Luhmann) costruzione di visione del mondo Ridefinizione della realtà in base alle logiche mediali No visioni apocalittiche: manipolazione vs ancoraggio alla realtà I media devono attingere dalla realtà perché parlano della realtà
25 Comunicazione e media
26 Comunicazione e media Pross Comunicazione diretta: contatti personali, immediati, (parola, gesti espressioni) Comunicazione indiretta: dispositivi di trasmissione, tecniche secondarie (scrittura, simboli grafici, audiovisivi) Thompson Mezzi di comunicazione di massa nuovi tipi di interazione/ forme di relazione sociale 1) interazione face to face 2) interazione mediata 3) quasi interazione mediata
27 I tre modelli di interazione di Thompson Condivisione S/T Dialogicità Unico destinatario No condivisione S/T Dialogicità Unico destinatario No condivisione S/T Dialogicità vs Unidirezionalità Molteplicità di destinatari 1) interazione face to face 2) interazione mediata 3) Quasi interazione mediata Mass media coesistenza con altri 3 tipi di interazione (guardo tv, telefono, saluto)
28 Gli equivoci della comunicazione di massa Comunicazione di massa inadeguata a rappresentare il fenomeno Comunicazione e massa Comunicazione vs comunicazione mass mediale Scambio significati Dialogicità/circolarità Parità di ruoli E/R Comunicazione di massa = trasmissione di contenuti/ informazioni Comunicazione = condivisione
29 Il termine comunicazione di massa Comunicazione di massa mass media XX Secolo Contesto Sviluppo = industrializzazione Urbanizzazione Nascita della democrazia di massa Mass media Tv - stampa - radio + Libri versione economica, cinema, teatro critiche sull estensione del concetto
30 Caratteristiche costitutive mass media 1. Simultaneità 2. Distanza 3. Vastità del pubblico
31 1) La distanza 1) Distanza Fonte ricevente Potere Fonte = segretezza, inaccessibilità, autorevolezza Messaggio impersonale = distacco o mancata fruizione
32 2) simultaneità No libri/dischi = no fruizione simultanea Cinema/teatro = condizione psicologica fruizione personale del contenuto Tv non rapisce completamente: interazione vita quotidiana Potere: più persone raggiunte nello stesso momento Distanza pubblico fonte Distanza tra i riceventi 1) impossibilità di organizzare una risposta: perplessità sull offerta mediale 2) controllo del tempo dalla fonte: McLuhan villaggio globale vediamo le stesse cose, i media scandiscono i ritmi quotidiani (la serialità)
33 3) Vastità del pubblico I media e la necessità di omologazione Pubblico Soggetto debole della comunicazione? La ricezione = bisogni/gratificazioni diverse Uniformità = esigenza media logic no interesse del singolo Comunicazione di massa = Fonte invia messaggio a riceventi simultaneamente Asimmetria No dialogicità New media Intercambiabilità dei ruoli E/R Policentrici vs verticistici S/T virtuale
34 Gli studi mediologici
35 L impatto dei media nel sociale Politica, cultura, vita sociale, vita quotidiana Sfera politica: media = arene del dibattito pubblico - Illustrazione programmi politici/candidati, fatti e idee. - Visibilità a politici e gruppi di interesse: pubblicità esercizio di influenza - Sfera della cultura: canale di espressione della cultura di un epoca/contesto - - fonte di immagini della realtà sociale/materiale - strumento per rafforzare l identità sociale ( Ex.Festival di Sanremo)
36 L impatto dei media nel sociale Sfera della vita sociale: vita quotidiana scandita dall uso dei media I media abitudine quotidiane Quotidianità invasa da contenuti mediali, I media nei nostri discorsi: si parla di ciò di cui i media parlano Media: fonte di modelli di comportamento Media: scelte di consumo, tempo libero e stili di vita Sfera economica: controllo dei media da parte di grandi imprese (multinazionali) Interferenza con settore telecomunicazione e traffico informatico (aziende sportive ecc..)
37 Le ricadute dei media: temi chiave Tempo: variabile chiave. La comunicazione si svolge in un tempo Sviluppi tecnologici: aumento velocità trasmissione informazione (lentezza connessione/fruizione, tempo notizie h24) Immagazzinamento informazioni riutilizzabili in futuro Media = magazzino della memoria della società e di gruppi (Ex focus group Beverly Hills) Luogo: la comunicazione riflette le caratteristiche del contesto Comunicazione stabilisce identità (prodotti mediali identitari vs acquisto format) Riduzione distanze tra i luoghi (vicinanza individui e culture) Delocalizzazione: villaggio globale familiare per noi
38 Le ricadute dei media: temi chiave Potere: i mass media strumento di esercizio del potere. - Esposizione volontaria vs capacità di influenza dei media, Realtà sociale: media = specchio della realtà sociale. -Il concetto di verità come standard di fiction e informazione Significato: interpretazione del messaggio massmediale da parte di F, R ed osservatore esterno - No interpretazione univoca del messaggio: possibilità infinite di riflessione (Ex. finali dei film, testi canzoni) Causalità e determinismo: fenomeni causa o conseguenza di altri fenomeni. Quali sono le conseguenze dei media sugli individui? I media producono effetti sulla società? I media sono il risultato/conseguenza di processi sociali più ampi?
39 Le ricadute dei media: temi chiave Mediazione, i media piattaforma/fonte di informazione e per la circolazione delle idee. Ruolo di mediazione: fonte di senso per le nostre società- Identità: i media concorrono alla formazione al mantenimento o alla disgregazione dell'identità intesa come senso di appartenenza a una cultura o a una società o a un certo gruppo sociale Diversità culturale: l'apparato mass legato ai contesti culturali e sociali in cui si sviluppa (esempio bollywood). Produzione mass mediale, contenuti mass mediali cercano di resistere alle tendenze alla globalizzazione
Il processo di comunicazione
Il processo di comunicazione La comunicazione comprende l insieme delle attività che nutrono le relazioni biunivoche tra l impresa ed i suoi pubblici di riferimento (interni ed esterni) con l obiettivo
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Calendario Corso L ADDETTO STAMPA NELL ERA CROSSMEDIALE Corso dedicato agli addetti stampa della Pubblica Amministrazione
DettagliCOMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA
COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio
DettagliGVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016
GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di
DettagliINDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE
BIENNIO BIENNIO 5 ANNO Competenza storico-sociale n. Comprendere il cambiamento e la diversita dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica
DettagliLABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI
LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI Anno scolastico 2013/2014 PREMESSA Negli ultimi anni il rapporto scuola-famiglie è notevolmente mutato. I genitori sentendosi, a giusta ragione, parte
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliDAI CURRICOLI DISCIPLINARI AI PERCORSI DI APPRENDIMENTO TRASVERSALI
58 DAI CURRICOLI DISCIPLINARI AI PERCORSI DI APPRENDIMENTO TRASVERSALI Elaborazione della figura strumentale per il curricolo e la valutazione ins. Dott. Sabini Maria Rosaria 59 Indicatore Disciplinare
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliIl corpo come fatto sociale e culturale
Il corpo come fatto sociale e culturale I gruppi umani pensano che le proprie concezioni del corpo, l uso che essi fanno del corpo siano ovvi, parti dell ordine naturale e non convenzioni sociali. Il corpo
DettagliProgetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza
Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO Competenze linguistico-comunicative Competenze di cittadinanza NUCLEI FONDANTI: ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE RIFLETTERE
Dettagli- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato
1. Elementi di contesto La revisione dei piani di studio svizzeri avviene all interno di un contesto ben definito che è quello legato all Accordo intercantonale sull armonizzazione della scuola obbligatoria
DettagliCittadinanza e costituzione. Oggi bambini piccoli cittadini!
Scuola paritaria dell Infanzia e Prim. Parificata Caterina Troiani Via Sbarre Centrali, 71 89133 Reggio Calabria Tel/Fax: 095 5749 e-mail: istsuore_caterinatroiani@tin.it Cittadinanza e costituzione 150
DettagliTECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E
DettagliLICEO DELLE SCIENZE UMANE ECONOMICO SOCIALE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE SCIENZE UMANE ECONOMICO SOCIALE CLASSE IV^ AE ANNO SCOLASTICO 2014/2015
LICEO DELLE SCIENZE UMANE ECONOMICO SOCIALE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE SCIENZE UMANE ECONOMICO SOCIALE CLASSE IV^ AE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 DOCENTE : FRANCESCA LILLO SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA
DettagliIl gruppo nella ricerca-azione. azione. Cantù, 24 maggio 2011
Il gruppo nella ricerca-azione azione Cantù, 24 maggio 2011 Life Skills di comunità PAR (Participatory Action Research): Analisi degli Stakeholders Valorizzazione del lavoro in gruppo Focus groups Conference(Tavoli)
DettagliPercorso Apprendisti MODULO BASE
Percorso Apprendisti MODULO BASE ORE: 40 COMPETENZE: Comunicare ed esprimersi correttamente nelle situazioni quotidiane e professionali saper identificare le proprie caratteristiche comunicative e le aree
DettagliIntesa come accesso ai media e capacità di uso degli strumenti (in particolare la TV);
SKY: progetto Scuole/Sky TG24 Questionario studenti Le aree di indagine: 1. Accessibilità 2. Analisi critica 3. Comunicazione 4. Focus su nuove professionalità ---------------------------------------------------------------------
DettagliCOMPETENZE DI BASE IN LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: DISCIPLINE CONCORRENTI: COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali
DettagliTra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?
Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Marco Deriu docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Università Cattolica per
DettagliTECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. E' a conoscenza
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliPROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI
P R O G E T T O D I C I R C O L O NOI A SCUOLA DI RACCONTERIA PROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI PREMESSA Com è possibile riuscire a far sì che
DettagliL approccio della psicologia di comunita. Torino, 20-3-2015
L approccio della psicologia di comunita Torino, 20-3-2015 La psicologia di comunità Nasce ufficialmente negli USA nel 1965 (Convegno di Swampscott, Mass.) Rifiuto di una concezione biologica e intrapsichica
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliIl concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas
Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas Con questo termine si identifica lo spazio pubblico, diverso dallo Stato, creato all interno dei café francesi dell
Dettagli*La pubblicità* La pubblicità è l'arte d'insegnare alla gente a desiderare certe cose. Herbert George Wells
*La pubblicità* La pubblicità è l'arte d'insegnare alla gente a desiderare certe cose. Herbert George Wells 1 Paccagnella, Sociologia della comunicazione, Il Mulino, 2004 3. La comunicazione di massa *La
DettagliRif lessioni sul. comunicare. L importanza di esserci, bene, con stile e con un. progetto. L animatore. digitale
Rif lessioni sul comunicare. L importanza di esserci, bene, con stile e con un progetto. L animatore digitale. Dott.ssa Marzia Morteo Università Cattolica del S. Cuore - Brescia La Chiesa e la Rete Premessa:
DettagliMessina, 18 marzo 2010. Gioacchino Lavanco. Professore ordinario di Psicologia di comunità Università di Palermo
Messina, 18 marzo 2010 Linguaggio criminale e sentire mafioso PROBLEMI SOCIALI E PROBLEMI PSICOLOGICI Gioacchino Lavanco Professore ordinario di Psicologia di comunità Università di Palermo SOMMARIO: INTRODUZIONE
DettagliLINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi
DettagliCittadinanza e Costituzione
Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto
DettagliI.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE
I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE INGLESE Scuola primaria di Gignese Classi I, II, II, IV, V COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PL. 1 / 2 Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad
DettagliI sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani
I sentimenti causati da perdita e separazione Dr.ssa Barbara Ottaviani Il confronto con la fine della vita - La morte fa ancora parte della nostra cultura? - Siamo ancora capaci di rappresentarla, di immaginarla?
DettagliQUADRO COMPETENZE OBBLIGO: PERITI AZ.LI CORR.TI LINGUE ESTERE/TURISTICO
Materia: ITALIANO Totale Abilità: 15 Competenza: 1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti 1. 1.1 Comprendere
Dettagliin rapporto con le competenze chiave di cittadinanza
in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1 Componenti dell Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana come ricezione e produzione, orale e scritta Conoscenza di almeno una lingua straniera
DettagliLA FIRMA DIGITALE. Evoluzione della normativa italiana e componenti di base
LA FIRMA DIGITALE Evoluzione della normativa italiana e componenti di base UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI GIURISPRUDENZA DIRITTO PRIVATO DELL INFORMATICA A.A. 2006 / 2007 DOCENTI: PROF.
DettagliPROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti
PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana Alcuni suggerimenti Percorso Equipe Caritas diocesana IV tappa 2007/2008 INDICE COSA SIGNIFICA COME CON CHI CHE COSA CON CHE TEMPI PERCHE CONCLUSIONI 2 E
DettagliFattorie Didattiche, processi di costruzione delle qualità e sistemi di indicatori. Giovanni Borgarello Consorzio Pracatinat
Fattorie Didattiche, processi di costruzione delle qualità e sistemi di indicatori Giovanni Borgarello Consorzio Pracatinat Perché un processo di qualità? Perché un SIQ? Uno strumento in mano alle FD per
DettagliMACROSETTORE DISTRIBUZIONE NO FOOD
MACROSETTORE DISTRIBUZIONE NO FOOD 1 LIVELLO BASE (prima annualità) 2 Competenze relazionali - Esprimersi in lingua italiana in forma corretta ed adeguata rispetto al contesto di riferimento e nelle situazioni
DettagliMACROSETTORE RISTORAZIONE, ALIMENTAZIONE E DISTRIBUZIONE
MACROSETTORE RISTORAZIONE, ALIMENTAZIONE E DISTRIBUZIONE 1 LIVELLO BASE (prima annualità) 2 Competenze relazionali - Esprimersi in lingua italiana in forma corretta ed adeguata rispetto al contesto di
DettagliLa Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica
La Scuola di Volontariato La Scuola di Volontariato è promossa dal Coge Emilia Romagna e dal Coordinamento Centri di Servizio per il Volontariato Emilia Romagna con l intento di stimolare riflessioni sugli
DettagliPRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente
DettagliOpenPsy: OpenSource nella Psicologia. Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova)
OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Pag. 1 di 9 OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova) PREMESSA Per prima cosa, appare ovvio
DettagliMary Douglas. Analisi dei simboli e del loro rapporto con il sistema sociale Teoria generale dei simboli valida per tutte le società umane
Mary Douglas Mary Douglas (1921 2007), antropologa inglese, allieva di Evans Pritchard, appartiene alla scuola funzionalista rinnovata nel dopoguerra dal pensiero di Evans Pritchard Mary Douglas Purezza
DettagliEuropa per i cittadini 2007-2013
Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società
DettagliAREA della DISABILITA
AREA della DISABILITA la Società della Salute ed i servizi per le persone disabili in Valdinievole Corso per Amministratore di Sostegno 16.06.2012 Alice Martini RUOTA di PRESENTAZIONE ORIGINI una cosa
DettagliINGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione
INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie
DettagliJ. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo
J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che
DettagliDal curricolo alle competenze Laboratorio verticale in rete realizzato dalla rete di scuole della Valle del Savuto
Dal curricolo alle competenze Laboratorio verticale in rete realizzato dalla rete di scuole della Valle del Savuto SCUOLA CAPOFILA: Istituto Omnicomprensivo Bianchi- Scigliano SCUOLE IN RETE: Istituto
DettagliNewsletter. Notiziario settimanale 2-8 settembre 2002. Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi
Newsletter Notiziario settimanale Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi Sistemi informatici: Ocse, promuovere una cultura della sicurezza 1 Newsletter 2002 BANCHE E FINANZIARIE
DettagliEconomia e Gestione delle imprese e dei servizi. Domenico Barricelli Sociologo del Lavoro Esperto di politiche e interventi nei sistemi di PMI
PRINCIPI DI SERVICE MANAGEMENT R. Normann La gestione strategica dei servizi Economia e Gestione delle imprese e dei servizi Università dell Aquila, Facoltà di Economia Domenico Barricelli Sociologo del
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliPIATTAFORMA DEI VALORI DI RIFERIMENTO, DEI CRITERI PEDAGOGICI COMUNI CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA DEL PIEMONTE
PIATTAFORMA DEI VALORI DI RIFERIMENTO, DEI CRITERI PEDAGOGICI COMUNI CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA DEL PIEMONTE CEMEA CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA
DettagliDALLA TESTA AI PIEDI
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento
DettagliMilano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni
Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento
DettagliA cura di Giorgio Sordelli
Dall idea al progetto A cura di Giorgio Sordelli Dall idea al progetto idea progetto trovare il finanziamento Bando progettuale trasformare idea in progetto che si adatti Slide 2 Il progetto Si lavora
DettagliI media e la politica
I media e la politica Rapporto media e politica 1) Media subordinati al sistema politico 2) Media che influenzano il sistema politico 3) Rapporto di negoziazione e reciproca influenza tra media e politica
DettagliLa formazione vola alto.
ALCUNI TRA I MIGLIORI Il vostro viaggio formativo HUMANFORM, FORMAZIONE SU MISURA Humanform è una società di formazione e consulenza aziendale certificata UNI ISO 9000:2008 EA 37 e accreditata Forma.Temp,
DettagliISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA
ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA Il progetto si propone di avvicinare i ragazzi al mondo del cinema con un approccio ludico
DettagliLiceo delle Scienze Umane Opzione economico-sociale
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE G. V. GRAVINA VIA UGO FOSCOLO CROTONE ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Programmazione Dipartimento Discipline Giuridiche ed Economiche Asse Storico - Sociale Liceo delle
DettagliPROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA
PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri della cultura nelle
DettagliCartoni animati: alleati educativi?
Percorso media educativo per insegnanti e genitori 20 gennaio 2013 Dott.ssa AlessiaRosa Cartoni animati: alleati educativi? Percorso media educativo per insegnanti e genitori I media pervadono oggi la
DettagliPiano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria
Piano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria Liceo Quadri, Vicenza 9 dicembre 2013 [corsi livello A0 A1] [1] Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
DettagliLa leadership sanitaria:
La leadership sanitaria: una nuova dimensione per le professioni sanitarie Dott. Alessandro Rovetta Leadership SAPER CREARE UN MONDO AL QUALE LE PERSONE DESIDERINO APPARTENERE 1 Perchè servono professionisti
DettagliIL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE
IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliPROGETTARE PER COMPETENZE
Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento
DettagliTraguardi per lo sviluppo delle competenze
CURRICOLO VERTICALE DELLE LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE) COMPETENZE CHIAVE La comunicazione nelle lingue straniere Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
Dettagliwww.blitzcomunicazione.it
www.blitzcomunicazione.it SERVIZI Quotidianamente siamo sottoposti a dinamiche di comunicazione pubblicitaria in continuo fermento e rapida mutazione. Nasce in noi l esigenza d interpretare il messaggio
DettagliSTRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE
STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 2 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Energia, potenza e rendimento. Campo elettrico e condensatori.
DettagliPROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Via San Francesco 5 20061 CARUGATE (MI) tel. 02.92151388 02.9253970 02.9252433 FAX 02.9253741 e-mail segreteria: miic8bj003@istruzione.it
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO CLASSI TERZA E QUARTA Competenza 1. Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura. Al termine del II biennio ( 3^ e 4^ Scuola Primaria)
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliLINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Competenza chiave europea: COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Competenza specifica: LINGUE STRANIERE LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA L apprendimento della lingua inglese e di una seconda
DettagliSostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione
Presentazione Nella classe 1^ secondaria di1 grado, durante il primo quadrimestre, si è lavorato sul tipo di testo fiaba ed i ragazzi venendo a conoscenza del progetto SAD portato avanti dagli allievi
DettagliItalian Model European Parliament
Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge
DettagliPrima parte: LA COSTRUZIONE DEGLI SCENARI. La visione comune: SCUOLA SOSTENIBILE NEL 2014
Prima parte: LA COSTRUZIONE DEGLI SCENARI La visione comune: SCUOLA SOSTENIBILE NEL 2014 Dalle visioni espresse nel corso della prima parte del seminario spiccano i seguenti temi: Tema della trasparenza
DettagliLINGUA INGLESE INDICATORE (CATEGORIA) ASCOLTO-COMPRENSIONE ORALE
LINGUA INGLESE INDICATORE (CATEGORIA) ASCOLTO-COMPRENSIONE ORALE INFANZIA Il bambino scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività
DettagliASSEMBLEA PROGRAMMATICA E ORGANIZZATIVA UST CISL PISA
ASSEMBLEA PROGRAMMATICA E ORGANIZZATIVA UST CISL PISA Navacchio 29 SETTEMBRE 2015 DOCUMENTO CONCLUSIVO La relazione della Segreteria UST e gli interventi dell Assemblea Organizzativa hanno evidenziato
DettagliStandard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro
Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze
DettagliGRUPPO DI LAVORO DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME *
COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME * MACRO-COMPETENZA: collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della
DettagliLa comunicazione interpersonale. Pagina 1
La comunicazione interpersonale Pagina 1 La comunicazione interpersonale, in primis Il professionista di comunicazione ed RP opera quotidianamente in contatto con molte persone, dal background estremamente
DettagliImpara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all altro dimentica il manuale. C.G. Jung
La Comunicazione una premessa. Impara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all altro dimentica il manuale. C.G. Jung La Teoria (Dalla scuola di Palo Alto Watzlawic) Lo studio della
DettagliMetodi e strumenti per l analisi di video sui temi della prevenzione del rischio
CORSO DI FORMAZIONE A.S.L. TO4 Comunicazione e prevenzione: strategie efficaci per trasmettere messaggi di salute rivolti a target diversi di popolazione Ivrea, 8 febbraio 2011 Metodi e strumenti per l
DettagliL USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE
L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE PER IL RICONOSCIMENTO DI MIGLIORE CITTÀ DELLO SPORT (ACES).
COMUNE DI VALENCIA CRITERI DI VALUTAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE PER IL RICONOSCIMENTO DI MIGLIORE CITTÀ DELLO SPORT (ACES). INTRODUZIONE L Associazione delle Capitali Europee dello Sport (ACES)
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliPercorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado
Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,
DettagliUna breve introduzione. Strumenti IT per la gestione della conoscenza
Una breve introduzione Strumenti IT per la gestione della conoscenza Dati, informazioni e conoscenza I dati sono fatti oggettivi che descrivono eventi o situazioni, ma che non ne forniscono alcuna interpretazione
Dettaglinel paziente anziano
nel paziente anziano Verbale Non verbale Paraverbale 38% 7% 55% Fonte: Mehrabian L invecchiamento è un evento esistenziale che abbraccia tutte le esperienze della vita è necessario un approccio multidisciplinare
DettagliPROGETTO CLASSE QUARTE
PROGETTO CLASSE QUARTE PROFESSIONALE- TURISTICO A.S. 2010/11 ELENCO UNITÀ DI APPRENDIMENTO N. Titolo Periodo 1 Viaggi e Viaggiatori d Europa Primo Trimestre 2 Viaggiare in Europa con una nuova sensibilità
DettagliIL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO
IL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO IL GRUPPO Etimologia Il termine «gruppo» deriva da «groppo» (nodo) che rimanda all idea di assemblaggio, qualcosa che riunisce, lega tra loro molteplici elementi ma anche
DettagliVALUTAZIONE AUTENTICA E APPRENDERE PER COMPETENZE
E APPRENDERE PER COMPETENZE VALUTAZIONE INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO E APPRENDERE PER COMPETENZE VALUTAZIONE VALUTARE GLI APPRENDIMENTI: UN PERCORSO A TRE STADI SIS Torino a.a. 2006/07 1 STADIO: LA VALUTAZIONE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO - TR SCUOLA PRIMARIA INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V
ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO - TR SCUOLA PRIMARIA MACRO INDICATORI ASCOLTO (comprensivo ne orale) INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V vocaboli, canzoncine,
DettagliTecniche di Vendita. Gp.Studios Via del Cavone 7, 47100 Forlì tel e fax 0543 84099 www.gpstudios.it info@gpstudios.it
Tecniche di Vendita Il Venditore In un contesto economico globalizzato e molto concorrenziale, il ruolo del venditorenon può più essere quello di semplice propaggine dell ufficio vendite. Egli può e deve
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliIndicazioni nazionali per il curricolo
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione a cura di Valentina Urgu per l I.C. Monastir L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Indicazioni quadro di riferimento
DettagliThe Leader. Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. Emanuele Radice. Sviluppo personale - self Help
Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. The Leader Sviluppo personale - self Help Permettimi di darti un consiglio: Scegli ora di essere tu il tuo LEADER SEMPRE! Sviluppo personale
Dettagli