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1 COMUNE DI SIENA

2 L uomo, nell antichità, si spostava a piedi o a dorso di animali, l invenzione della ruota portò una grande innovazione, i trasporti si fecero sempre più veloci ed i commerci favorirono l ampliamento dei villaggi che pian piano divennero città, sempre più popolate e.. trafficate, fu così necessario organizzare la circolazione all interno dell abitato. Giulio Cesare, promulgò la LEX IULIA MUNICIPALIS, una legge che dettava norme di comportamento per la guida e l accesso dei carri all interno delle città, regolandone gli orari di transito e le direzioni di marcia. Visitando vari siti archeologici è possibile riconoscere sulle antiche vie i marciapiedi e gli attraversamenti pedonali Man mano che la rete viaria si sviluppava, non si avvertirono altre necessità se non quella di indicare con cippi in pietra, il nome e la destinazione delle strade oltre alle varie distanze le pietre miliari. Nei secoli seguenti furono emanati altri regolamenti basati sul principio di quello di Giulio Cesare; in Italia, nel 1865 fu emanata una legge che stabiliva regole sulla velocità ed il corretto comportamento per i conducenti di carri, carrozze ed animali. Alla fine dell 800, l invenzione del motore a scoppio e la conseguente comparsa delle prime autovetture dopo secoli di trazione animale, fu una rivoluzione epocale, l aumentata velocità e la possibilità di lunghe percorrenze obbligò a riconsiderare la circolazione sulle strade, nasceva il concetto di mobilità. Sempre in Italia, nel 1923, un Regio Decreto dettò le norme di base per disciplinare la circolazione, nel 1928 nacque la Milizia della Strada, il cui compito era quello di far rispettare quanto disposto dal Decreto, tale Milizia subì negli anni varie evoluzioni sino a divenire, nel 1947, Polizia Stradale, servizio gestito del Ministero dell Interno. Nell estate del 1959 entrò in vigore il Testo Unico sulla circolazione stradale che, pur con varie modifiche resesi necessarie nel corso degli anni, è rimasto in vigore sino al 1992 con l entrata in vigore del Decreto Legislativo n 285 Nuovo Codice della Strada. L insieme delle norme che ordinano e regolamentano l uso delle strade da parte di veicoli, pedoni ed animali si chiama CODICE DELLA STRADA; all interno di esso sono raccolte tutte le situazioni che si possono verificare durante l uso della strada. Le regole, per essere comprese da tutti, devono essere chiare, è quindi necessario comprendere il corretto significato dei termini che si usano.

3 LA STRADA CARREGGIATA SEDE STRADALE MARCIAPIEDE CORSIA CORSIA RISERVATA Normalmente la strada è composta da: la carreggiata, che è la parte in cui circolano i veicoli; la corsia, che è la parte di carreggiata in cui circola una fila di veicoli; il marciapiede, che è la parte riservata ai pedoni; la banchina, che si trova fuori dai centri abitati e può essere usata sia dai pedoni che dai ciclisti, o come spazio in cui fermarsi nei casi di emergenza. Le strade possono essere di diverso tipo: autostrade strade extraurbane strade urbane di scorrimento strade urbane di quartiere

4 e, in base all'ente proprietario, si dividono in: strade Statali strade Regionali strade Provinciali strade Comunali Sulla strada sono presenti dei segni a terra, dei cartelli e dei segnali luminosi, o anche agenti che fanno dei segnali con le braccia, tutti insieme formano la SEGNALETICA STRADALE. La segnaletica è un vero e proprio linguaggio che trasmette a chi cammina o guida sulla strada un comportamento da adottare. Il mancato rispetto della segnaletica, implica la violazione di essa, ciò può essere causa di incidenti stradali e mette quindi a rischio la propria sicurezza e quella degli altri. La segnaletica, secondo la prevalenza, si divide in: Manuale Luminosa Verticale Orizzontale l Per far sì che i segnali siano comprensibili a tutti ed uguali su tutte le strade, il Codice della Strada ne stabilisce forma, colore e significato. Nel 1931, con la Convenzione di Ginevra, vennero stabilite norme comuni in base alle quali i Paesi partecipanti si impegnarono per rendere il più uniforme possibile la segnaletica; oggi infatti la segnaletica è praticamente comune in tutti i continenti, facilitando il compito di chi si trova a guidare o camminare sulle strade di altri paesi. I segnali manuali danno indicazioni con le posizioni dell Agente: BRACCIA TESE davanti a noi corrispondono al ROSSO BRACCIO ALZATO VERTICALMENTE corrisponde al GIALLO BRACCIA TESE nella nostra direzione corrispondono al VERDE

5 Il segnale luminoso più importante e che tutti conosciamo è il semaforo LA LUCE VERDE indica che POSSIAMO PASSARE. LA LUCE GIALLA indica che dobbiamo "FARE ATTENZIONE", se abbiamo già iniziato ad attraversare l intersezione dobbiamo affrettarci, se non abbiamo ancora iniziato l attraversamento dell intersezione dobbiamo stare fermi. LA LUCE ROSSA indica che "NON POSSIAMO PASSARE. I segnali stradali sono: di pericolo di precedenza di divieto di obbligo di indicazione pannelli integrativi I segnali di PERICOLO Sono segnali che informano gli utenti di un pericolo che incontreranno, di norma a 150 metri dal punto di apposizione; sono di forma triangolare con il vertice rivolto verso l alto, hanno il fondo bianco con bordo rosso ed al proprio interno riportano la rappresentazione grafica del pericolo.

6 I segnali di PRESCRIZIONE Sono i segnali che impongono ordini dell'autorita' e si suddividono in: Segnali di precedenza: assumono forme e colorazioni diverse. Rendono noto agli utenti di dare o avere la precedenza. In mancanza dei segnali vale la regola di concedere la precedenza a chi viene da destra. L'inosservanza del gruppo dei segnali "negativi" della precedenza (cioè quelli che impongono di cederla) quasi sempre si traduce in incidenti stradali con conseguenze gravi. Segnali di divieto: sono di forma circolare e di colore bianco con bordo rosso. Fanno eccezione quelli relativi alla sosta e alla fermata, che hanno il fondo blu. Lo scopo di questi segnali è evidente: disciplinare la circolazione impedendo, di fatto, condotte di guida pericolose o vietate. Segnali di obbligo: sono di forma circolare, di colore blu, con il simbolo in bianco. Vi sono anche in questo caso delle eccezioni, rappresentate dai segnali di ALT, POLIZIA, e DOGANA che si differenziano sia per forma che per colore. Questi segnali "indirizzano" il traffico verso ciò che si può fare e che quindi, non costituisce pericolo o intralcio alla circolazione. I segnali di INDICAZIONE Hanno forma quadrata o rettangolare e si suddividono in segnali di preavviso, direzione, identificazione strade, itinerario, località e centro abitato, di nome di strada, turistici e di territorio; altri danno informazioni necessarie per la guida dei veicoli o indicano installazioni o servizi. I segnali di indicazione sono molto utili, specie per chi non è della città, per i turisti in particolare, perché informano per tempo ed evitano rallentamenti ed indecisioni nel traffico che spesso sono causa di incidenti stradali. I pannelli integrativi indicano la distanza, l estensione o la durata temporale di quanto indicato dal segnale sotto a cui sono posti.

7 La segnaletica ORIZZONTALE I segnali orizzontali sono tracciati sul piano stradale e servono per regolare la circolazione, per guidare i conducenti i veicoli, per fornire prescrizioni od indicazioni sui comportamenti da tenere. Le linee possono avere vari colori ( bianche, gialle, blu) possiamo inoltre trovare anche dei simboli. Le linee bianche delimitano i margini e la mezzeria, se sono continue non possono essere oltrepassate, possono anche delimitare gli stalli di sosta; le linee gialle delimitano corsie riservate o stalli di sosta o fermata riservati a determinate categorie di veicoli o per usi particolari; si possono anche trovare in tratti di strada interessati da lavori; le linee blu delimitano stalli di sosta a pagamento. I simboli che possiamo trovare indicano direzioni da seguire, dare presenza o tipologie di veicoli e possono essere di colore bianco o giallo.

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