ABAFOODS S.r.l. Consorzio Universitario di Ricerca Applicata

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1 ABAFOODS S.r.l. Consorzio Universitario di Ricerca Applicata c/o Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Università degli Studi di Padova Via Marzolo 9, Padova Tel Fax info@cura.ws

2 Riferimenti Responsabile dell Inventario delle emissioni di GHG: Dott.ssa Silvia Gava Pagina 2 di 36

3 Indice Introduzione La Politica di Abafoods per il cambiamento climatico Il Fenomeno del Cambiamento Climatico ed i suoi confini organizzativi I Confini Organizzativi e quelli Operativi Abafoods ed il suo Carbon Footprint Quantificazione delle emissioni di GHG Il Carbon Footprint di Abafoods e della filiera dei prodotti Isola Bio Intensità delle emissioni di GHG per prodotto delle due famiglie di prodotti Isola Bio L analisi dell incertezza La definzione di strategie per la riduzione delle emissioni...25 ALLEGATO A: dati di attività e Riferimenti per i fattori di emissione...27 ALLEGATO B: procedure di allocazione...31 ALLEGATO C: glossario...34 ALLEGATO D: dichiarazione di verifica...36 Pagina 3 di 36

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5 Introduzione Introduzione I cambiamenti climatici che si stanno verificando sul pianeta sono al centro del dibattito politico e scientifico internazionale ormai da molti anni. La principale causa di questi fenomeni, che hanno gravi conseguenze sull ambiente, sulla società e l economia mondiale, è stata riconosciuta nelle emissioni antropogene di taluni gas, chiamati gas climalteranti, avvenuta in seguito alla rivoluzione industriale del XVIII secolo. La Comunità Internazionale, in risposta a questi fenomeni, ha dato vita negli ultimi tempi a delle azioni che hanno portato nel 1997 alla stesura del protocollo di Kyoto, un accordo per la riduzione globale delle emissioni di gas climalteranti. Attore principale delle azioni che sono seguite all entrata in vigore del Protocollo è il sistema impresa che è chiamato ad impegnarsi con programmi concreti nella riduzione dell impatto sul cambiamento climatico delle proprie attività. L impegno politico internazionale è stato inoltre accompagnato da una crescente sensibilità in merito a questa tematica da parte dei soggetti con la quale un impresa si deve relazionare ovvero i clienti-consumatori e gli investitori istituzionali. Questo contesto politico e sociale ha spinto molte aziende ad adottare piani volontari per il monitoraggio e la riduzione del contributo che le proprie attività, i propri prodotti e i propri servizi hanno sul cambiamento climatico. Come rappresentazione dell impatto sul cambiamento climatico si è andato affermando il concetto di Carbon Footprint: una misura che esprime i quantitativi complessivi di gas climalteranti associati ad un prodotto, un organizzazione o un servizio. è molto sensibile alle problematiche ambientali ed ha quindi deciso di dotarsi di uno strumento per monitorare i gas serra dovuti alle proprie attività e quelle della catena di fornitura dei prodotti a marchio Isola Bio In questo contesto è stato sviluppato il lavoro cui è dedicato il presente rapporto. La metodologia adottata per sviluppare il sistema di monitoraggio dei gas serra (GHG) è basata sui requisiti della norma UNI ISO Pagina 5 di 36

6 Introduzione Questo documento, partendo da una spiegazione sul fenomeno del Cambiamento Climatico, descrive l inventario dei gas serra di (stabilimento di Badia Polesine), le emissioni che l azienda ha generato nel 2009, anno scelto come riferimento storico rispetto al quale verranno valutate le performance ambientali nel tempo, e nel 2010, nonché le emissioni dovute alla supply chain dei prodotti Isola Bio. La struttura ed i contenuti di questo rapporto sono stati realizzati in conformità ai requisiti della norma UNI ISO L inventario sviluppato sui requisiti della UNI ISO ed il presente rapporto sui GHG sono stati sottoposti ad un iter di verifica di terza parte condotto da CSQA Certificazioni. In Allegato D al presente rapporto viene proposta la dichiarazione di verifica rilasciata dove viene inoltre chiarito il tipo di verifica svolta ed il livello di garanzia raggiunto. Pagina 6 di 36

7 La Politica di Abafoods per il Cambiamento Climatico 1 La Politica di Abafoods per il cambiamento climatico Il fenomeno del cambiamento climatico è una delle più grandi sfide ambientali che l umanità abbia mai affrontato. Per questo motivo. ha deciso di sviluppare un inventario delle emissioni di gas climalteranti, causa dei cambiamenti climatici, che le consenta di valutare l impatto che le proprie scelte hanno sul Cambiamento Climatico e quindi di definire strategie ed azioni per minimizzare il proprio impatto ambientale. In questo documento viene affermato l impegno di nella lotta al Cambiamento Climatico, una scelta responsabile che vedrà l'azienda impegnata attraverso: L'implementazione di un sistema di monitoraggio e controllo delle emissioni di Gas climalteranti nel rispetto dei requisiti della UNI ISO ; La definizione di un anno base, il 2009, rispetto al quale monitorare le proprie emissioni; La definizione di piani e programmi che consentano ad di ridurre l'impatto che le sue attività hanno sul Cambiamento Climatico; Il coinvolgimento dei propri fornitori e clienti in un processo virtuoso per ridurre le emissioni di Gas climalteranti lungo tutta la filiera di cui è attore; La diffusione di una cultura innovativa e responsabile sia all interno che all esterno dell organizzazione anche nei confronti della comunità locale, perché la lotta al cambiamento climatico può essere motivo di sviluppo economico e sociale. Data 28/04/2010 Apporre la firma di Tomelleri La Direzione Pagina 7 di 36

8 Il Fenomeno del Cambiamento Climatico 2 Il Fenomeno del Cambiamento Climatico Il Clima terrestre è un sistema complesso che consiste nell atmosfera, nella superficie terrestre, nel ghiaccio e nella neve, negli oceani e negli altri corpi d acqua, e negli stessi esseri viventi. L evoluzione del clima nel tempo è determinata dalle dinamiche delle sue componenti interne e da altri fattori esterni comunemente chiamati forcings. Tra questi ultimi possiamo trovare fenomeni naturali, come l attività vulcanica, e altri fenomeni legati all attività umana. Tutti questi fattori interagendo tra loro, influenzano direttamente o indirettamente quello che è considerato essere il vero motore del sistema climatico terrestre ovvero la radiazione solare che incide sul nostro pianeta. Figura 2-1:L'effetto serra (Fonte: IPCC,2007) Tutta l energia che sottoforma di radiazione solare complessivamente raggiunge la superficie terrestre, viene riemessa dal pianeta sottoforma di energia termica come raggi infrarossi. Questa energia viene in piccola quantità persa nello spazio (6%), in parte riassorbita dai componenti atmosferici e per la restante frazione, che è la maggiore, grazie all azione di gas chiamati gas ad effetto serra (GHG) presenti nell atmosfera, viene reirradiata verso la Terra in tutte le direzioni, riscaldandola. Come conseguenza di questo meccanismo, la temperatura media sulla superficie terrestre, risulta essere di 14 C circa, un valore notevolmente più alto di quanto non sarebbe in assenza dei noti gas (-19 C). Maggiore è la concentrazione di questi gas, maggiore è il calore che viene trattenuto nella bassa atmosfera e maggiore sarà l effetto sul clima terrestre. Questo fenomeno naturale, Pagina 8 di 36

9 Il Fenomeno del Cambiamento Climatico determinato dalla concentrazione dei GHG nell atmosfera, è noto come effetto serra (fig. 1-1). Nel corso della storia la concentrazione dei GHG ha subito variazioni minime e poco significative, inoltre, i lunghi tempi in cui questa avveniva, ne consentiva il riassorbimento in cicli naturali. Per tali ragioni il tasso dei gas serra in atmosfera era mediamente costante nel medio/lungo periodo. A partire dalla rivoluzione industriale si è misurato un incremento esponenziale della presenza dei gas serra nell atmosfera (fig. 1-2) che ha avuto come conseguenza i cambiamenti climatici che interessano la superficie terrestre. Figura 2-2 Concentrazione dei principali GHG nell'atmosfera (IPCC, 2007) Esistono diverse specie di gas che contribuiscono in modo diverso all effetto serra. Solo alcune di queste però sono direttamente collegabili all attività dell uomo. I principali GHG sono: l Anidride Carbonica (CO 2 ). il Metano (CH 4 ). Il Protossido di Azoto (N 2 O). l Esafluoruro di Zolfo (SF 6 ), gli Idrofluorocarburi (HFC) ed i Perfluorocarburi (PFC). Tutti questi gas contribuiscono in modo diverso all effetto serra in funzione della loro concentrazione, della loro permanenza in atmosfera e della loro capacità di assorbimento delle radiazioni. Una misura fisica e condivisa del contributo che i diversi gas serra hanno sul cambiamento climatico viene data dal loro potenziale di riscaldamento globale (Global Warming Potential-GWP). Pagina 9 di 36

10 I confini Organizzativi ed Operativi 3 ed i suoi confini organizzativi Abafoods è azienda leader in Italia per la produzione di bevande biologiche a base di cereali. L azienda ha sede a Badia Polesine via Cà Mignola Nuova, 1775 e consta di una unità di business (che nel presente rapporto viene chiamata anche installazione) presso cui avvengono le operazioni di preparazione e confezionamento dei prodotti biologici oggetto dell attività dell azienda. La produzione di Abafoods è rappresentata da due famiglie di prodotti che possiamo distinguere in: Bevande Vegetali che comprendono prodotti a base di riso, avena, soia, farro, orzo; (Bevande a base vegetale) Nettari e succhi di frutta (Bevande a base frutta). Abafoods progetta direttamente questi prodotti che vengono realizzati in parte per conto terzi e in parte commercializzati direttamente con i marchi Isola Bio e Sole del mattino Bio di proprietà dell azienda. Abafoods non prevede processi in outsourcing. Una piccola percentuale di produzione conto terzi interessa anche prodotti di tipo convenzionale (non di origine biologica). 3.1 I Confini Organizzativi e quelli Operativi Nello sviluppo di un inventario delle emissioni di GHG un passo molto importante è costituito dall analisi della struttura societaria dell azienda. Questa analisi ha il compito importante di definire la responsabilità dell azienda nei confronti delle emissioni/rimozioni di GHG che possono essere generati dalle diverse attività sulle quali ha un interesse. Abafoods ha deciso di rendersi responsabile delle emissioni sulle quali può avere un controllo operativo e finanziario effettivo e completo così da poter garantire la massima capacità di intervento e di riduzione delle emissioni di GHG. Abafoods, sebbene abbia delle piccole partecipazioni in altre aziende, ha sviluppato l inventario sulla sola installazione sulla quale ha il controllo operativo e finanziario ovvero quella di Badia Polesine. Una volta definiti i confini organizzativi Abafoods ha identificato tutti i processi e le operazioni che potevano dare origine a emissioni e rimozioni di GHG con riferimento ai processi interni all azienda e alla filiera dei prodotti Isola Bio. Questo approccio ha portato a considerare anche sorgenti ed assorbitori esterni ai confini fisici dell azienda ma relativi ai fornitori dei prodotti Isola Bio. Pagina 10 di 36

11 I confini Organizzativi ed Operativi Non si sono riscontrate emissioni dovute alla combustione di biomassa. Questa analisi ha portato ad identificare le seguenti sorgenti di GHG: 1) Produzione (comprende tutte le attività svolte presso Abafoods per produrre e commercializzare i prodotti dell azienda); 2) Consumo materie prime ed ausiliarie (comprende tutte le attività per realizzare le materie prime ed i materiali ausiliari - compresi gli imballaggi- necessaria produrre i prodotti della linea Isola Bio) ; 3) Fine vita (comprende la gestione degli scarti di produzione); 4) Trasporti (comprende il trasporto delle materie prime e dei materiali ausiliari dal luogo di produzione fino al luogo di utilizzo presso Abafoods, i trasporti degli scarti al luogo di recupero o smaltimento ed inoltre i viaggi con mezzi di proprietà dei Abafoods). Non sono stati identificati assorbitori di GHG mentre sono state escluse le sorgenti dovute a tutti i processi che hanno luogo a valle di Abafoods (ovvero quelle relative ai clienti, consumatori finali e trattamento a fine vita dei prodotti post-consumo) per le quali non sono disponibili informazioni complete ed affidabili. La stima di questi processi porterebbe infatti ad un elevata incertezza della quantificazione delle emissioni di GHG. Nel presente rapporto i dati sulle emissione di gas serra verranno presentati prima a livello di singola installazione Abafoods (che comprende esclusivamente le sorgenti produzione e trasporti - relativamente ai mezzi commerciali) quindi vengono riportati i risultati della filiera dei prodotti Isola Bio (la quantificazione è comprensiva di tutte le sorgenti). I processi e le operazioni che danno origine alle emissioni di GHG sono inoltre state raggruppate come segue: 1. emissioni dirette, 2. emissioni indirette da consumo energetico: ovvero quelle relative alla produzione di energia elettrica e calore importati da Abafoods; 3. altre emissioni indirette: ovvero quelle relative alla Filiera dei prodotti Isola Bio. In figura 3-1 viene rappresentata la filiera della produzione di bevande biologiche a marchio Isola Bio: questo diagramma, partendo dalle aree di attività di Abafoods (Area Fornitori, Area Produzione, Area Vendite, Area Clienti e Area Gestione scarti), permette di individuare quali sono le attività, le operazioni ed i processi che sono stati considerati nello studio e che concorrono alla determinazione del totale delle emissioni di GHG di Abafoods e della sua Filiera per i prodotti a marchio Isola Bio. Pagina 11 di 36

12 I confini Organizzativi ed Operativi Sono state raffigurate in verde le attività/processi inclusi nel calcolo del Carbon Footprint e in rosso quelle non incluse. L esclusione di queste attività dall indagine, che interessano essenzialmente le fasi di trasporto prodotti finiti ai clienti finali, uso e fine vita dei prodotti a marchio Isola Bio, è da ricondurre essenzialmente alla difficoltà di disporre di informazioni attendibili in merito alla complessa rete di distribuzione secondaria dei clienti Abafoods e in merito all uso dei prodotti da parte dei clienti stessi. Alla luce di quanto sopra descritto il sistema di gestione e rendicontazione delle emissioni di GHG viene applicato: Alla filiera delle bevande a base vegetale e a base frutta commercializzate con Marchio Isola Bio che contengono: avena, riso, farro, soia, miglio, albicocca, pera, pesca, mela, prugna, pasta di mandorla e pasta di nocciola. Sono esclusi i processi a valle di Abafoods con riferimento alla rete distributiva, al consumatore e alla gestione del fine vita. Pagina 12 di 36

13 I confini Organizzativi ed Operativi Figura 3-1: La filiera dei prodotti Abafoods a marchio Isola Bio Pagina 13 di 36

14 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Le attività che sono state monitorate nello sviluppo dell inventario sono riportate nella seguente tabella. Tabella 3-1: Le attività monitorate Categoria emissioni Attività Sorgente di riferimento DIRETTE Raffrescamento e riscaldamento Produzione DIRETTE Processi di combustione Produzione INDIRETTE DA CONSUMO ENERGETICO Consumo di energia Produzione ALTRE INDIRETTE Consumo materie prime Consumo materie prime ed ausiliarie ALTRE INDIRETTE Consumo materiali ausiliari (compresi Consumo materie gli imballaggi) prime ed ausiliarie ALTRE INDIRETTE Scarti inviati a riciclo e a smaltimento in discarica Fine vita (gestione degli scarti di produzione) ALTRE INDIRETTE Trasporti materie prime e materiali ausiliari Trasporto DIRETTE Trasporti - commercializzazione Trasporto ALTRE INDIRETTE Trasporto scarti di produzione Trasporto 4 Abafoods ed il suo Carbon Footprint 4.1 Quantificazione delle emissioni di GHG Identificati i processi e le operazioni che danno origine alle emissioni di GHG Abafoods ha proceduto con la quantificazione dell impatto che le proprie attività hanno sul cambiamento climatico. La metodologia selezionata è basata sulla raccolta dei dati di attività dei vari processi (es. kwh di energia elettrica, kg di riso etc.) che vengono moltiplicati per dei fattori di emissione, ovvero dei fattori moltiplicativi che traducono una quantità di materia o energia in una quantità equivalente di gas serra. Nella quantificazione sono stati considerati tutti i principali gas serra (ovvero CO2, CH4, N2O, HFC, PFC, SF6 e altri gas fluorurati) che sono stati poi tradotti in unità di CO2 equivalente grazie a fattori caratteristici comunicati dall IPCC, l istituzione più autorevole in tema di cambiamenti climatici. I fattori di emissione sono stati identificati tenendo in considerazione differenti parametri quali l affidabilità e la completezza dei dati, delle informazioni e delle loro fonti, la correlazione temporale, geografica e tecnologica. In Allegato A è possibile trovare i riferimenti da cui sono stati presi o elaborati i fattori unitari di emissione utilizzati nella quantificazione delle emissioni di GHG. Pagina 14 di 36

15 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni La scelta di questa metodologia risponde alle esigenze di Abafoods che non dispone di misure dirette di GHG relative alle sorgenti identificate e analizzate. 4.2 Il Carbon Footprint di Abafoods e della filiera dei prodotti Isola Bio Emissioni di GHG di Abafoods (dirette ed indirette da consumo energetico) La tabella 4-1 riporta i valori in tonnellate di CO2 equivalente per sorgente di Abafoods e cioè Produzione e Trasporti con particolare riferimento ai viaggi con i mezzi di proprietà per fini commerciali. Il totale di CO2 equivalente da imputare all installazione in oggetto è pari a 1062,73 t CO2 eq nel 2009 e 1040,33 t CO2 eq. Si registra quindi una riduzione complessiva delle emissioni di GHG del 2,11%. Dalla tabella si può notare che il contributo di gran lunga maggiore all emissione di gas clima-alteranti è dato dalla sorgente Produzione. I dati di attività considerati sono di natura primaria ovvero raccolti direttamente presso lo stabilimento Abafoods. I fattori di emissioni sono stati desunti da studi specifici condotti presso l azienda o da opportune banche date riconosciute dalla comunità scientifica internazionale. Dati di attività e fonti dei Fattori di emissioni sono contenuti nell allegato A. In figura 4-1 e 4-2 viene rappresentata la responsabilità delle emissioni di Abafoods in funzione della specifica categoria di emissione per gli anni 2009 e All interno della sorgente Produzione per gli anni 2009 e 2010 l attività più impattante è quella del consumo di gas metano per i processi di combustione. Per il solo 2009 un peso significativo è inoltre assunto dalle emissioni relative ai GHG dei gas refrigeranti. Queste voci coprono un ruolo importante in virtù dei processi Abafoods che sono interessati dal ciclo del freddo (conservazione delle materie prime e prodotti finiti) e del caldo (per l estrazione delle materie prime e la sterilizzazione dei prodotti semilavorati) (figure 4-3 e 4-4). Tabella 4-1 Emissioni di GHG per sorgente dell installazione Abafoods 2009 Produzione Trasporti 1014,98 t CO2 eq 47,75 t CO2 eq 2010 Produzione Trasporti 959,74 t CO2 eq 80,59 t CO2 eq Pagina 15 di 36

16 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Le emissioni rappresentate in tabella 4-1 possono essere anche suddivise in funzione delle attività a cui sono associate (tabella 4-2) Tabella 4-2 Emissioni di GHG per attività dell installazione Abafoods 2009 Raffrescamento e riscaldamento Processi di combustione Viaggi con mezzi di proprietà Consumo di energia 102 t CO2 eq 883,20 t CO2 eq 47,75 t CO2 eq 29,78 t CO2 eq 2010 Raffrescamento e riscaldamento Processi di combustione Viaggi con mezzi di proprietà Consumo di energia 0 t CO2 eq 903,68 t CO2 eq 80,59 t CO2 eq 56,05 t CO2 eq Se si sposta l attenzione sul singolo gas clima-alterante e quindi sulla figura 4-5 si può capire in che modo ciascun gas serra contribuisca al totale dei GHG. Esprimendo anche questo indicatore come CO2 equivalente si nota che il gas carbon dioxide (CO2) è il gas più significativo. La presenza di questo gas è legata ai processi di combustione di gas metano e di consumo di energia elettrica. Per il 2009 seguono le emissioni di gas Fluorurati. Nel 2009 e 2010 altri gas che contribuiscono al totale delle emissioni sono l ossido di diazoto (N2O) ed il metano (CH4). Il consumo di gas Fluorurati è relativo alle operazioni di refill degli impianti frigoriferi che giocano un ruolo importante nelle attività Abafoods. Figura 4-1 Responsabilità delle emissioni di GHG per categoria di emissione 2009 Pagina 16 di 36

17 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Figura 4-2 Responsabilità delle emissioni di GHG per categoria di emissione 2010 Figura 4-3 Emissioni di GHG per attività anno 2009 Pagina 17 di 36

18 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Figura 4-4 Emissioni di GHG per attività anno 2010 Figura 4-5 Emissioni dirette per tipo di gas serra di Abafoods Pagina 18 di 36

19 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Per ridurre il proprio impatto ambientale Abafoods da anni si serve di energia elettrica certificata RECS e prodotta da fonte rinnovabile (eolica nel 2009, idroelettrica e da biomassa nel 2010). Questa scelta virtuosa ha consentito ad Abafoods di evitare l emissione di oltre 1000 t di CO2 eq. negli anni 2009 e Emissioni di GHG della Filiera dei prodotti Isola Bio (compresi i processi Abafoods) La tabella 4-3 riporta i valori in tonnellate di CO2 equivalente per sorgente dell intera filiera Abafoods in riferimento agli anni 2009 e Questi dati comprendono le attività che avvengono presso al sede di Badia Polesine e quelle relative ai fornitori coinvolti nello studio. Il totale di CO2 equivalente dell intera filiera corrisponde a 6.047,57 t CO2 eq. nel 2009 e 7.076,39 t CO2 eq. nel I dati di attività considerati sono di natura primaria ovvero raccolti direttamente presso lo stabilimento Abafoods o presso i fornitori. I fattori di emissione sono stati desunti da studi specifici condotti presso l azienda o da opportune banche date riconosciute dalla comunità scientifica internazionale. Dati di attività e fonti dei fattori di emissione sono contenuti nell allegato A. Dalla tabella si può notare che il contributo maggiore all emissione di gas clima-alteranti è dato dalle sorgenti consumo di materie prime e materiali ausiliari e trasporti, segue quindi la sorgente Produzione. Contributo decisamente ridotto è dato dalle emissioni relative alle operazioni di gestione degli scarti di produzione: si sottolinea infatti la buona gestione da parte di Abafoods che invia a riciclo buona parte dei propri scarti. Nel 2010 il valore rappresentato da questa sorgente è negativo. Questo valore non corrisponde ad una rimozione di GHG ma alle emissioni evitate grazie alle operazioni di riciclo. L analisi ha considerato la destinazione finale dei rifiuti indagata tramite interviste alle stazioni di stoccaggio intermedio che compaiono nel MUD di Abafoods. In merito ai consumi di energia valgono le considerazioni già fatte nell analisi del Carbon Footprint di Abafoods. Tabella 4-3 Emissioni di GHG per sorgente della filiera dei prodotti Isola Bio di Abafoods 2009 Consumo materie prime ed ausiliarie Trasporti Produzione Gestione scarti 3.468,40 t CO2 eq 1.532,86 t CO2 eq 1014,98 t CO2 eq 31,33 t CO2 eq 2010 Consumo materie prime ed ausiliarie Trasporti Produzione Gestione scarti 4.054,92 t CO2 eq 2.069,75 t CO2 eq 959,74 t CO2 eq -8,02 t CO2 eq Pagina 19 di 36

20 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Le emissioni rappresentate in tabella 4-3 e suddivise per sorgenti possono anche essere rappresentate in funzione delle attività della filiera dei prodotti Isola Bio (tabella 4-4) Consumo materie prime Consumo materiali ausiliari (compresi imballaggi) Tabella 4-4 Emissioni di GHG per attività della filiera dei prodotti Isola Bio di Abafoods Trasporto materie prime e materiali ausiliari Trasporto scarti di produzione 2009 espresse in t CO2 eq Trasporti commercializzazione Raffrescamento e riscaldamento Consumo di energia Processi di combustione Gestione scarti 1684, , ,28 13,82 47, ,78 883,20 31,33 Consumo materie prime Consumo materiali ausiliari (compresi imballaggi) Trasporto materie prime e materiali ausiliari Trasporto scarti di produzione 2010 espresse in t CO2 eq Trasporti commercializzazione Raffrescamento e riscaldamento Consumo di energia Processi di combustione Gestione scarti 2072, , ,73 11,43 80, ,05 903,68-8,02 Se si concentra l attenzione sul singolo gas clima-alterante e quindi sulla figura 4-6 si può capire in che modo ciascuna tipologia di emissione contribuisca sul totale dei GHG. Esprimendo anche questo indicatore come CO2 equivalente si nota che il gas carbon dioxide (CO2) è il gas prevalente, un contributo considerevole viene inoltre portato dalle emissioni di metano (CH4) e di ossido di diazoto (N2O) causate dall attività di produzione di materie prime ed ausiliarie. Pagina 20 di 36

21 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Figura 4-6 Emissioni per tipologia di gas clima alteranti della Supply Chain Isola Bio Abafoods In Figura 4-7 e 4-8 vengono rappresentate le attività che maggiormente contribuiscono al cambiamento climatico nella filiera dei prodotti Isola Bio con riferimento agli anni 2009 e Queste sono: i trasporti, i processi di combustione, il consumo delle materie prime ed il consumo di materiali ausiliari e tecnici. Figura 4-7 Emissioni di GHG per i-esima attività della filiera 2009 Pagina 21 di 36

22 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Figura 4-8 Emissioni di GHG per i-esima attività della filiera 2010 Nei grafici che seguono (Figura 4-9 e 4-10) sono rappresentate le emissioni di GHG a livello di Supply Chain Abafoods suddivise tra le diverse categorie di emissione. Oltre l 80% delle emissioni negli anni considerati sono di tipo indiretto ovvero emissioni generate al di fuori dei confini fisici dell azienda. Figura 4-9 Distribuzione della responsabilità per le emissioni di filiera 2009 Pagina 22 di 36

23 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Figura 4-10 Distribuzione della responsabilità per le emissioni di filiera 2010 Questi grafici evidenziano come Abafoods abbia la responsabilità di solo il14% delle emissioni dell intera filiera. 4.3 Intensità delle emissioni di GHG per prodotto delle due famiglie di prodotti Isola Bio Al fine di meglio comprendere e gestire le emissioni di GHG della Filiera dei prodotti Isola Bio Abafoods ha deciso di rappresentare l impatto sul cambiamento climatico anche su base prodotto. Questo ha portato alla definizione di due indicatori che esprimono in g di CO2 equivalente il contributo che ogni kg di Bevanda vegetale e Bevanda a base di Frutta ha sul cambiamento climatico negli anni considerati. Le figure 4-11 e 4-12 riportano i risultati di queste valutazioni Figura 4-11 Intensità CO2 su base prodotto per le bevande a base di frutta Pagina 23 di 36

24 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Figura 4-12 Intensità CO2 su base prodotto per le bevande a base Vegetale Per ottenere questi valori si è proceduto in due modi: o Raccogliendo dati specifici imputabili ad una sola delle due linee prodotto; o Procedendo per allocazione di tipo fisico sulla base dei quantitativi venduti delle due linee prodotto. In allegato B, per ogni dato di attività, vengono riportate le regole seguite per l allocazione delle emissioni di organizzazione su base prodotto. 4.4 L analisi dell incertezza L analisi dell incertezza ha lo scopo di valutare la validità del calcolo delle emissioni e per identificare le attività nelle quali intervenire per migliorare la qualità dell informazione in output all inventario. L analisi ha interessato l incertezza dei dati di attività, dei fattori di emissione e quindi delle emissioni complessive. Queste informazioni sono poi state relazionate ai quantitativi di CO2 equivalente relativi ad ogni attività così da mettere in luce le aree nelle quali intervenire per minimizzare l incertezza complessiva delle emissioni (vedi tabella 4-5). Tabella 4-5 Incertezza Emissioni di GHG per sorgente di prodotti della Filiera Isola Bio di Abafoods Categoria di emissione Attività Incertezza Emissioni 2009 Incertezza Emissioni 2010 Dirette Emissioni in atmosfera (raffrescamento e riscaldamento, processi di combustione, viaggi commerciali con mezzi di proprietà) 6,31% 6,69% Indirette Consumo di energia 7,16% 6,42% Pagina 24 di 36

25 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni Consumo materie prime 8,63% 8,42% Altre Indirette Consumo materiali ausiliari e tecnici 7,43% 8,07% Scarti di produzione inviati a recupero o smaltimento 8,09% 9,62% Trasporti 35,89% 36,02% Le operazioni che maggiormente influenzano la qualità dell inventario, in virtù del loro peso in termini di emissioni, sono le altre emissioni indirette con particolare riferimento ai trasporti Tra queste operazioni quelle che presentano un elevato grado di incertezza aggregata sono nell ordine: trasporti materie prime e materiali ausiliari e consumo di materie prime e materiali ausiliari. Abafoods al fine di migliorare ulteriormente la qualità dell inventario intende procedere intervenendo sulla qualità delle informazioni di queste operazioni, in particolare: Trasporti: l incertezza elevata dipende dalla difficoltà di reperire informazioni precise sui dati di attività: in particolare con riferimento al tipo specifico di mezzo e al tragitto percorso. A tal fine si valuterà l opportunità di procedere con un azione di raccolta dati mirata in un periodo rappresentativo, procedendo con interviste dirette alla consegna delle materie prime e dei materiali ausiliari. Consumo materie prime: per ridurre l incertezza legata a queste due voci sarebbe opportuno disporre di dati primari in merito ai fattori di emissione. 5 La definzione di strategie per la riduzione delle emissioni Questa prima analisi delle emissioni di Abafoods e della filiera dei prodotti isola Bio ha avuto come scopo quello di comprendere quali attività e processi hanno impatto significativo sul cambiamento climatico al fine di definire una strategia per la riduzione delle emissioni. Dall analisi dei risultati del monitoraggio per i de anni considerati è possibile inoltre evidenziare come le emissioni siano complessivamente aumentate. Questo fatto è dovuto principalmente alle prestazioni della filiera piuttosto che delle attività svolte presso Abafoods che registrano invece una diminuzione per i due anni considerati. Attualmente la direzione sta definendo una strategia che potrebbe basarsi sui seguenti interventi: Trasporti: coinvolgimento dei fornitori al fine di progettare vettori logistici meno impattanti ricorrendo per esempio all utilizzo del treno (attualmente tutti i trasporti Pagina 25 di 36

26 La definizione di strategie per la riduzione delle emissioni. avvengono su strada); perseguendo questa soluzione Abafoods può arrivare a ridurre fino al 20% le emissioni della filiera considerata; Recupero del calore disperso (impianto di cogenerazione): adottando queste soluzioni Abafoods potrà ottenere una riduzione delle emissioni di circa il 4% guardando alla filiera e del 14% considerando l impatto delle operazioni svolte presso Abafoods. Sensibilizzazione dei fornitori: si darà preferenza a quei fornitori in grado di dimostrare di aver adottato piani ed interventi per la riduzione delle emissioni di gas serra attraverso una gestione più accorta dei trasporti ne degli imballi. Pagina 26 di 36

27 ALLEGATO A ALLEGATO A: dati di attività e Riferimenti per i fattori di emissione Categoria di emissione Dati di Attività Rif. Fonte dei f.u.e. R 22 R 404 A R 410 A UNI EN 378-1, Impianti di refrigerazione e pompe di calore 2011 Dirette Emissioni in atmosfera R 407 C R507 C Gas metano National GHG Inventory 2009 (dato riferito al 2007) Indirette Consumo di energia Consumo energia Rinnovabile (eolica nel 2009-biomassa ed idroelettrica nel 2010) Electricity at wind power at plant/rer S Electricity hydropower in I; ETH-ESU 96 Electricity, wood, at distillery/ch U_Ecoinvent Altre Indirette (materie prime) Consumo materie prime (acquisti) Avena Oat, organic, from farm, LCA Food DK Riso Rice, at farm/us S_Ecoinvent Farro Wheat Organic at Feed Mill- CH S_Ecoinvent Miglio Dati primari studio università di Padova (in mancanza di dati primari preso quello dell'orzo biologico: coltivazione simile, stesso periodo dell'anno, prodotto sostitutivo in zone aride) Soia Dati primari studio università di Padova Albicocca Pera DEFRA- Scenario building to test and inform the development of a BSI method for assessing GHG emissions from food FO0404 anno 2009 Pagina 27 di 36

28 ALLEGATO A Pesca Mela Prugna Zucchero di Canna DEFRA- Scenario building to test and inform the development of a BSI method for assessing GHG emissions from food FO0404 anno 2009 Concentrato di mela Sciroppo di Agave Syrup, from sugar beet molasses at distillery/chs_ecocinvent Cacao/cioccolata DEFRA- Scenario building to test and inform the development of a BSI method for assessing GHG emissions from food FO0404 anno 2008 Pasta di Mandorla Dati primari forniti dal fornitore (incluso packaging) Pasta di Nocciola Dati primari forniti dal fornitore (Incluso il packaging) Acqua Water, deionized, at plant/ch S_Ecoinvent Lithothamnium Calcareum (alga) Lime, algae, at regional storehouse/ch S_Ecoinvent Sale Marino Sodium chloride, brine solution/ at plant/rer S Enzimi Dati primari forniti dal fornitore Carbonato di Calcio (CaCO3) Limestone, crushed, washed/ch S Ecoinvent Olio di Girasole Soybean oil, at oil mill/br S Ecoinvent Altre Indirette (materiali ausiliari) Consumo Materiali ausiliari e tecnici (acquisti) Poliaccoppiato TP Dati primari forniti dal fornitore Colla Polyester resin, unsaturated, at plant/rer S_Ecoinvent Nastro adesivo Oriented polypropilene film E_Industry data Film a trasf termico Thermal transfer ribbon (69,2% packaging film_ldpe; 20,3% Ethylene vinyl acetate copolymer, at plant/rer S_Ecoinvent; 10,5%carbon black) Pagina 28 di 36

29 ALLEGATO A Vassoio (Cartone, Cluster, Interfalde) Corrugated board, mixed fibre, single wall, at plant/rer S_Ecoinvent Cannuccia Polypropilene injection moulding E_Industry Data Film estensibile Packaging film, LDPE, at plant/rer S_Ecoinvent Pallet EUR-flat pallet/rer S_Ecoinvent Etichette Paper, woodcontaining, supercalendred (SC), at plant /RER_Ecoinvent Cap PE_granulate Average B250 Strip Packaging film, LDPE, at plant/rer S_Ecoinvent Detergente Antifoam-detergente (5% Sodium Carbonate from ammoniiu chloride production, at plant/glo; 5% EDTA ethylenediaminetetracetic acid, at plant/rer; 10% soap, at plant/rer; 80% water, deionided, at plant/ch) Detergente disinfettante Acetic acid from acetaldehyde, at plant/rer S Lubrificante e Olii Silicone product, at plant/rer S Additivi Hydrogen peroxide, 50% in H2O, at plant/rer S_Ecoinvent Prodotti per osmosi Ethanole from Ethylene, at plant/rers_ecoinvent Altri prodotti chimici Sodium Hydroxide 50% in H2O Production Mix at plant/rers_ecoinvent Altre Indirette (Scarti di produzione) Scarti inviati a riciclo Scarto di olio minerale per motori,ingranaggi e lubrificazione, non clorurati Rapporto di Sostenibilità COOU 2007 Toner esauriti Carbon Impact Studies: Toner Refills at Cartridge World Comparative Carbon Footprints (2008) Imballaggi di carta e cartone Recycling paper B250_Buwal Imballaggi in legno Industrial residual wood chopping, stationary electric chopper, at plant/rer S Ecoinvent Imballaggi in plastica Recycling Plastics (excl.pvc)_buwal imballaggi metallici Recycling ECCS steel_buwal Pagina 29 di 36

30 ALLEGATO A Imballaggi in materiali misti Dati primari da studio Università di Padova Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze Recycling paper B250_Buwal Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce Disposal, textiles, soiled,25% water, to municipal incinerator/ch S Ferro e acciaio Recycling ECCS steel_buwal Alluminio Recycling Alluminium_BUWAL Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e Disposal, inert waste, 5%water, to inert material landfill_ecoinvent Carbone attivo esaurito Disposal, spent activated carbon with mercury, 0%water, to underground deposit/de S_Ecoinvent Scarti avviati a smaltimento in discarica Tubi fluorescenti ed altri filtri contenenti mercurio Sostanze chimiche di laboratorio Disposal, spent activated carbon with mercury, 0%water, to underground deposit/de S_Ecoinvent LA chemical landfill ETH-ESU 96 Fanghi delle fosse settiche Treatment, sewage, to wastewater treatment, class 5/CH S Gasolio Dirette Commercializzazione Ibrido Benzina-elettrica Dichiarazioni Case costruttrici Ibrido Benzina-metano Altre indirette (Trasporti) Trasporti materie prime e materiali ausiliari Autotrasporto >32 ton Treno COPERT (100%URBANE) Rail transport ETH S Altre indirette (Trasporti) Trasporti scarti di produzione Autotrasporto >32 ton COPERT (100%URBANE) Pagina 30 di 36

31 ALLEGATO B ALLEGATO B: procedure di allocazione Categoria di emissione Dati di Attività Attività Rif. Fonte dei f.u.e. R 22 R 404 A R 410 A Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Dirette Emissioni in atmosfera R 407 C R507 C Gas metano Allocazione di tipo fisico in funzione delle calorie richieste dalla lavorazione delle due famiglie di prodotti, i calcoli eseguiti mostrano come i prodotti vegetali assorbono circa il96% dei consumi di metano Indirette Consumo di energia Consumo energia rinnovabile (eolica nel 2009-biomassa ed idroelettrica nel 2010) Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Altre Indirette (materie prime) Consumo materie prime (acquisti) Avena Riso Farro Miglio Soia Albicocca Pera Le materie prime intervengono solo in una delle due famiglie di prodotti, per le bevande a base di frutta e cereali il contenuto di cereali è esiguo e incluso nella famiglia di bevande a base vegetale Pesca Mela Prugna Zucchero di Canna Concentrato di mela Sciroppo di Agave Queste materie prime vengono utilizzate esclusivamente nelle bevande a base frutta Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Pagina 31 di 36

32 ALLEGATO B Cacao/cioccolata Pasta di Mandorla Pasta di Nocciola Acqua Queste materie prime vengono utilizzate esclusivamente nelle bevande a base frutta Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Lithothamnium Calcareum (alga) Sale Marino Enzimi Carbonato di Calcio (CaCO3) Queste materie prime vengono utilizzate esclusivamente nelle bevande a base vegetale Olio di Girasole Altre Indirette (materiali ausiliari) Consumo Materiali ausiliari e tecnici (acquisti) Poliaccoppiato TP Colla Nastro adesivo Film a trasf termico Vassoio (Cartone, Cluster, Interfalde) Cannuccia Film estensibile Pallet Etichette Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Queste materie prime vengono utilizzate esclusivamente nelle bevande a base vegetale Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti I dati riportati sono specifici delle due linee prodotto Queste materie prime vengono utilizzate esclusivamente nelle bevande a base frutta I dati riportati sono specifici delle due linee prodotto Cap Strip Detergente Detergente disinfettante Lubrificante e Olii Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Additivi Prodotti per osmosi Altri prodotti chimici Altre Indirette (Scarti di produzione) Scarti inviati a riciclo Scarto di olio minerale per motori,ingranaggi e lubrificazione, non clorurati Toner esauriti Imballaggi di carta e cartone Imballaggi in legno Imballaggi in plastica Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti imballaggi metallici Imballaggi in materiali misti Pagina 32 di 36

33 ALLEGATO B Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce Ferro e acciaio Alluminio Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e Carbone attivo esaurito Scarti avviati a smaltimento in discarica Tubi fluorescenti ed altri filtri contenenti mercurio Sostanze chimiche di laboratorio Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Fanghi delle fosse settiche Gasolio Dirette Commercializzazione Ibrido Benzina-elettrica Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Ibrido Benzina-metano Altre indirette (Trasporti) Trasporti materie prime e materiali ausiliari Autotrasporto >32 ton Treno I dati riportati sono specifici delle due linee prodotto Altre indirette (Trasporti) Tarporti scarti di produzione Autotrasporto >32 ton Allocazione di tipo fisico in funzione dei volumi prodotti Pagina 33 di 36

34 ALLEGATO C ALLEGATO C: glossario I termini contenuti in questo glossario sono riportati dalle norme: o UNI ISO Gas ad effetto serra Parte 1: specifiche e guida, al livello dell organizzazione, per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione o UNI EN ISO 14040: Gestione ambientale. Valutazione del ciclo di vita. Principi e quadro di riferimento. Allocazione: ripartizione dei flussi in ingresso o in uscita di un processo unitario o di un sistema di prodotto tra il sistema di prodotto allo studio e uno o diversi atri sistemi di prodotto. Altra emissione indiretta di gas serra: emissione di GHG, diversa dalle emissioni indirette di GHG da consumo energetico, che è conseguenza delle attività di un organizzazione, ma che scaturisce da sorgenti di gas serra di proprietà o controllate da altre organizzazioni. Anno di riferimento: periodo storico specificato al fine di confrontare le emissioni o le rimozioni di GHG o altre informazioni relative ai GHG nel tempo. Asserzione relativa ai gas serra: affermazione o dichiarazione obiettiva e basata su fatti formulata dalla parte responsabile. Assorbitore di gas serra: unità fisica o processo che rimuove un GHG dall atmosfera. Biossido di carbonio equivalente CO 2 e: unità che permette di confrontare la forza radiante di un GHG con quella del biossido di carbonio. Dati di attività relativa ai gas serra: misure quantitative di attività che risultano dalle emissioni o rimozioni di GHG. Esempi di dati di attività relativa ai GHG comprendono la quantità di energia, di combustibili o di elettricità consumata, di materiali prodotti, di servizi forniti o l estensione del territorio coinvolto. Emissione diretta di gas serra: emissione di GHG da sorgenti di gas serra di proprietà o controllate dall organizzazione. Emissione indiretta di gas serra da consumo energetico: emissione di GHG derivante dalla produzione di elettricità, calore o vapore importati e consumati dall organizzazione. Fattore di emissione o di rimozione di gas serra: fattore che correla dati i attività ad emissioni o rimozioni di GHG. Gas ad effetto serra, gas serra, GHG (greenhouse gas): costituente gassoso dell atmosfera, sia naturale sia di origine antropica, che assorbe ed emette radiazioni a specifiche lunghezze d onda all interno dello spettro della radiazione infrarossa emessa alla superficie terrestre, dall atmosfera e dalle nubi. I GHG comprendono l anidride carbonica (CO2), il metano (CH4), l ossido di diazoto (N2O), gli idrofluorocarburi (HFC), i perfluorocarburi (PFC) e l esafluoruro di zolfo (SF6). Pagina 34 di 36

35 ALLEGATO C Incertezza: parametro associato al risultato di una quantificazione che caratterizza la dispersione dei valori che potrebbe essere ragionevolmente attribuita al valore quantificato. Installazione: singola installazione, insieme di installazioni o processi produttivi (fissi o mobili), che possono essere definiti all interno di un singolo confine geografico, di una unità organizzativa o di un processo produttivo. Inventario dei gas serra: sorgenti di gas serra, assorbitori di gas serra, emissioni e rimozioni di GHG di un organizzazione. Monitoraggio: valutazione continua o periodica di emissioni o rimozioni di GHG o di altri dati relativi ai GHG. Organizzazione: gruppo, società, azienda, impresa, ente o istituzione, ovvero loro parti o combinazioni, in forma associata o meno, pubblica o privata, che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa. Rapporto sui GHG: documento autonomo destinato a comunicare informazioni relative ai gas serra di un organizzazione ai suoi utilizzatori previsti. Rimozione di gas serra: massa totale di un GHG rimosso dall atmosfera nell arco di uno specificato periodo di tempo. Sorgente di gas serra: unità fisica o processo che rilascia un GHG nell atmosfera. Pagina 35 di 36

36 ALLEGATO D ALLEGATO D: dichiarazione di verifica Pagina 36 di 36

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