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1 VERBALE DELLA SECONDA CONFERENZA DI VAS RELATIVA ALLA PROPOSTA DI PIANO FAUNISTICO-VENATORIO PER LA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA, 31 OTTOBRE 2012, LIMBIATE (MB)! Il giorno 31 ottobre 2012, alle ore 10.00, presso la sede di Limbiate della Provincia di Monza e Brianza, si è tenuta la seconda conferenza di VAS relativa alla proposta di Piano Faunistico-Venatorio (PFV) per la Provincia. Partecipano alla Conferenza: l Autorità Competente, dr. Fabio Lopez-Nunes; la Provincia di Monza e Brianza, rappresentata dal dr. Saverio D Ambrosio (Servizio Faunistico, Dirigente del Settore) e dalla dr.ssa Michela Paltera; Istituto Oikos s.r.l., ente incaricato di redigere il Piano ed il Rapporto Ambientale, rappresentato da Eugenio Carlini, Alessandra Gagliardi e Marco Trizzino; Enti, Associazioni e privati cittadini (si veda elenco in coda al presente verbale). 1 - Comunicazione del Dirigente Provinciale del settore Servizio Faunistico, dr. D Ambrosio Il dr. D Ambrosio apre la Seconda Conferenza sul Piano Faunistico Venatorio; comunica che in questa occasione saranno illustrati i principali elementi e le linee guida del PFV, nonché gli aspetti rilevanti del Rapporto Ambientale. Comunica inoltre che il Piano ed il Rapporto Ambientale sono disponibili su SIVAS dal 17 ottobre 2012, data da cui decorrono i sessanta giorni a disposizione di Enti, Associazioni e privati cittadini per presentare eventuali osservazioni. 2 - Comunicazione di Eugenio Carlini (Istituto Oikos) Eugenio Carlini conferma che PFV e Rapporto Ambientale sono disponibili e fruibili sulle piattaforme informatiche del SIVAS. Espone quindi quello che sarà l iter per l approvazione definitiva del PFV: la Regione Lombardia (DG Sistemi Verdi) deve ricevere lo Studio per la Valutazione d Incidenza, insieme al parere obbligatorio sul PFV espresso dai Parchi Regionali. Sulla base di tali elementi la DG Sistemi Verdi potrà procedere al Decreto di Valutazione di Incidenza, che sarà indispensabile per l approvazione definitiva del PFV. 3 Marco Trizzino (Istituto Oikos) illustra il Rapporto Ambientale Marco Trizzino espone le tematiche e gli aspetti rilevanti che sono stati affrontati nella stesura del Rapporto Ambientale. Dopo una breve introduzione riguardante il percorso metodologico adottato, ed un inquadramento territoriale provinciale, vengono illustrate le componenti ambientali per le quali sono state analizzate le possibili relazioni con il PFV. È stata successivamente

2 affrontata un analisi di coerenza esterna tra il PFV e gli altri Piani/Normative (provinciali, regionali, nazionali, Comunitarie, ed internazionali) aventi influenza sul territorio provinciale. Infine, è stata descritta quella che potrebbe essere la naturale evoluzione del territorio provinciale in assenza del nuovo PFV, e sono state suggerite le strategie per un futuro monitoraggio del Piano stesso. 4 Eugenio Carlini (Istituto Oikos) illustra il Piano Faunistico- Venatorio Eugenio Carlini espone le tematiche e gli aspetti rilevanti che sono stati affrontati nella stesura della proposta di PFV. Dopo una breve introduzione riguardante il percorso metodologico adottato, sono stati esposti i criteri e le metodologie che hanno portato al calcolo del TASP (Territorio Agro-Silvo- Pastorale): approccio GIS (Sistemi Informativi Territoriali), con utilizzo di dati ufficiali DUSAF CT10 e del Database Topologico dei Comuni della Provincia. Il TASP protetto è risultato essere pari al 20,2% del totale. Il TASP a caccia programmata è pari a 10,9% dell intero territorio provinciale. Sono quindi illustrati i nuovi Istituti di tutela proposti dal PFV: in particolare sono esaminate nel dettaglio le Oasi di Protezione e le Zone di Ripopolamento e Cattura. 5 L Autorità Competente, dr. Fabio Lopes-Nunes, espone una serie di riflessioni sul nuovo PFV l Autorità Competente giudica positivamente sia il fatto che gli Istituti di tutela siano collocati lungo le principali direttrici della Rete Ecologica Regionale, sia che il territorio destinato alla caccia programmata rappresenta una percentuale molto bassa dell intero territorio provinciale. Per quanto concerne l Oasi di Varedo viene suggerito di rimodulare il perimetro a causa della presenza del termovalorizzatore. L Autorità Competente suggerisce inoltre di considerare, ai fini del PFV, le aree di Desio e Cesano Maderno interessate dai cantieri della Pedemontana: in tali aree, a seguito della cantierizzazione, non è infatti permessa attività venatoria. Inoltre, sempre nell area di Desio, le misure compensative del progetto Pedemontana prevedono un riutilizzo della terra e della roccia di scavo (milioni di metri cubi) per la costituzione di una nuova area collinare sulla quale prevedere una rimodulazione del terreno, con una successione ecologica che dovrebbe portare alla costituzione di un bosco. Infine, sono incentivate dall Autorità Competente possibili soluzioni di intervento per il controllo della cornacchia grigia. 6 Intervento di un rappresentante del Parco delle Groane Un rappresentante del Parco delle Groane chiede informazioni su un area in Comune di Ceriano Laghetto, in particolare in corrispondenza dell area dell ex polveriera e sulla possibilità che tale area possa essere identificata come fondo chiuso. Lo stesso soggetto propone che vengano incentivate possibili soluzioni di intervento per il controllo dei piccioni.

3 7 Intervento di un privato cittadino Un privato esprime le seguenti riflessioni: con quali criteri è stato elaborato il PFV? È previsto che i cittadini privati siano avvisati degli sviluppi riguardanti la stesura di un nuovo PFV? Qual è il ruolo dei PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) nelle dinamiche di un PFV? Esiste un Piano Faunistico Regionale di Riferimento? In quale modo un terreno privato può essere sottratto dal territorio a caccia programmata? 8 Eugenio Carlini risponde alle domane del privato cittadino di cui al punto 7 Eugenio Carlini spiega nel dettaglio l iter procedurale che porta all elaborazione e all adozione di un Piano Faunistico-Venatorio, in particolare per quanto concerne il coinvolgimento dei cittadini, e specificando che in ogni caso si tratta di un Piano di indirizzo e non di attuazione. Viene chiarito il ruolo dei PLIS e il funzionamento dei Fondi Chiusi. 9 Intervento di un Consigliere Provinciale, membro di una associazione venatoria Sono incentivate possibili soluzioni di intervento per il controllo della volpe. Il Dirigente Provinciale dichiara chiusi i lavori della Conferenza alle ore

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