COMUNE DI LEDRO PROVINCIA DI TRENTO

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1 ORIGINALE COMUNE DI LEDRO PROVINCIA DI TRENTO VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 19 del CONSIGLIO del COMUNE DI LEDRO OGGETTO: Nuova variante urbanistica riguardante l unificazione delle vigenti Norme di Attuazione dei relativi Piani Regolatori generali comunali degli ex Comuni della Valle di Ledro. Seconda adozione definitiva. L'anno Duemilaquindici il giorno Ventitre del mese di Marzo alle ore 18:00 presso la sala consiliare a Tiarno di Sotto, a seguito di convocazione disposta con avviso ai Consiglieri, si è riunito in seduta pubblica il CONSIGLIO DEL COMUNE DI LEDRO sono presenti i signori: Cognome e Nome Qualifica Presente/Assente BRIGA' ACHILLE Sindaco Presente CELLANA LORENZO Consigliere Assente COLLOTTA CLAUDIO Consigliere Presente FEDRIGOTTI ALESSANDRO Consigliere Presente FEDRIGOTTI FABIO Consigliere Presente FERRARI FRANCO Consigliere Presente MAZZOLA MAURIZIO Consigliere Presente MINARI ELENA Consigliere Presente MORA ROLANDO Consigliere Presente OLIARI CLAUDIO Consigliere Presente PELLEGRINI GIULIANO Consigliere Presente ROSA MASSIMILIANO Consigliere Presente SANTOLINI ANNA MARIA Consigliere Presente TRENTINI DARIO Consigliere Presente ZECCHINI LILIA Consigliere Presente ZENDRI WALTER Consigliere Assente PENNER BERNARDO Consigliere Assente CELLANA DARIO Consigliere Presente DALDOSS FEDERICO Consigliere Presente BELOTTI ELENA Consigliere Presente PRESENTI: 17 ASSENTI: 3 Assiste il Segretario comunale dott.ssa M. Flavia Brunelli. Il Presidente, signor Maurizio Mazzola, constatata la regolarità dell adunanza, dichiara aperta la discussione sull argomento in oggetto.

2 Delibera n. 19 dd Oggetto: Nuova variante urbanistica riguardante l unificazione delle vigenti Norme di Attuazione dei relativi Piani Regolatori generali comunali degli ex Comuni della Valle di Ledro. Seconda adozione definitiva. Relazione. Attualmente la situazione della pianificazione urbanistica della Valle di Ledro è frazionata ed affidata alla previsione del Piano Regolatore Generale vigente per ciascuno degli ex Comuni che ora compongono il Comune unico di Ledro. E opportuno evidenziare che in origine gli ex comuni di Concei, Molina di Ledro, Pieve di Ledro e Tiarno di Sotto hanno prodotto uno strumento intercomunale mentre gli ex comuni di Bezzecca e Tiarno di Sopra hanno elaborato strumenti urbanistici autonomi. Le differenti elaborazioni hanno prodotto documentazione tecnica, cartografica e normativa, diverse tra loro rendendo la gestione amministrativa frazionata per ambito territoriale. La pianificazione urbanistica intercomunale è stata approvata dalla Giunta provinciale nel 2002, quella di Bezzecca nel 2001 e quella di Tiarno di Sopra nel In seguito sono state approvate varianti puntali ai piani regolatori di Bezzecca (deliberazione della Giunta Provinciale n di data 26 settembre 2008), Concei (deliberazione della Giunta Provinciale n di data 19 luglio 2013), Tiarno di Sotto (deliberazione della Giunta Provinciale n di data 30 agosto 2013) e Tiarno di Sopra (deliberazione della Giunta Provinciale n. 919 di data 9 giugno 2014). E in attesa di approvazione definitiva da parte della Giunta Provinciale la variante Bezzecca - Pieve. E tutt ora in corso una variante al piano di Molina di Ledro (seconda adozione). La pluralità degli strumenti di pianificazione ed il fatto che gli stessi siano stati redatti da professionisti diversi ed in tempi diversi ha fatto sì che anche la semplice verifica della conformità urbanistica comporti, da parte del personale tecnico, non poche difficoltà, così come in difficoltà viene spesso a trovarsi la stessa Commissione Edilizia comunale che di volta in volta può trovarsi ad esaminare interventi della stessa natura e ad esprimersi in maniera diversa in funzione del luogo in cui gli stessi vengono proposti a causa della natura disomogenea con cui sono redatte le singole Norme di Attuazione. Uno dei propositi dell attuale Amministrazione è stato quello di revisionare ed unificare la pianificazione urbanistica dell intera Valle entro i limiti di uno sviluppo compatibile con l ambiente e di avviare un nuovo processo pianificatorio che dovrà dare un disegno univoco del territorio, oltre a fornire importanti indicazioni strategiche su quello che sarà il futuro della Valle nel segno dell armonizzazione delle scelte e della salvaguardia. Prima di poter avviare tale processo, che avrà per forza di cose una tempistica piuttosto lunga, è necessario un passo intermedio, quello di accorpare, integrare e rendere omogeneo sul territorio il corpo delle Norme tecniche di attuazione ora diversificate negli ambiti territoriali dei vari ex comuni della Valle di Ledro, ora comune unico di Ledro. Tale revisione appare ancora più necessaria a fronte delle recenti modifiche del corpus legislativo riguardante la normativa urbanistica provinciale (Legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1)

3 e del nuovo Piano Urbanistico provinciale (L.P. 27 maggio 2008, n. 5). Queste due nuove disposizioni legislative hanno, infatti, radicalmente cambiato, rispetto all epoca di redazione dei vigenti Piani Regolatori, gli obiettivi per il governo e la valorizzazione del territorio provinciale. A tal scopo è stato affidato, con determina n. 656 del 15 dicembre 2011, all Arch. Giorgio Losi dello studio Plan architettura srl l incarico per redigere una nuova variante urbanistica riguardante l unificazione delle vigenti Norme di Attuazione dei relativi Piani Regolatori generali comunali degli ex Comuni della Valle di Ledro e di adeguamento normativo alle norme provinciali e alle norme del nuovo P.U.P Ai sensi dell art. 31 comma 1 della L.P. 1/2008 si è provveduto a pubblicare, con le modalità previste dalla legge, l avviso in merito agli obiettivi che l Amministrazione intendeva perseguire. Decorso il periodo di pubblicazione di cui sopra (terminato il 21 settembre 2014), il professionista incaricato ha poi consegnato la propria proposta metodologica che si componeva di due distinte fasi: la 1 fase di analisi con indirizzi propedeutici e la 2 fase di redazione delle nuove Norme tecniche di attuazione. La prima fase prevedeva un analisi, attraverso una griglia di riferimento, dove sono evidenziati per ogni zona urbanistica omogenea i vari riferimenti alle Norme tecniche di attuazione dei PRG comunali degli ex comuni. La griglia poneva in evidenza la differenza tra le diverse Norme e verifica la coerenza degli obiettivi riguardo a: identificazione delle zone omogenee nei vari PRG; potenzialità edificatorie; coerenze/contrasti paesaggistico ambientali; tipologie insediative; incomprensioni o diverse interpretazioni riferite alle stesse zone nei differenti ambiti territoriali; specificità o peculiarità che devono essere mantenute in relazione a caratteristiche particolari o in relazione agli obiettivi dell azione urbanistica; La seconda fase prevedeva la redazione di un unico documento per le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) che, nel rispetto di alcune differenze che permangono legate alla specificità di alcuni ambiti territoriali, fosse di uniforme lettura. L elaborato finale, costituito dalle nuove Norme Tecniche di Attuazione generali che valgono per l intero territorio del Comune di Ledro, ha rappresentato la sintesi finale di questo lavoro ed ha anche posto in evidenza un aspetto legato alla complessità, ai differenti ambiti/contesti e alla specificità del territorio del comune di Ledro. Tale elaborato, redatto nell ottica di predisporre una base normativa per la futura redazione del Piano Regolatore generale del Comune di Ledro, è stato adottato in prima istanza dal Consiglio comunale di Ledro con delibera n. 32 del 29 ottobre Ai sensi dell art. 31 comma 3 della L.P. 1/2008 si è provveduto a pubblicare, con le modalità previste dalla legge, l avviso relativo all adozione del piano e, contestualmente, lo stesso è stato depositato presso gli uffici comunali a disposizione del pubblico per un periodo di sessanta giorni tra il 4 novembre 2014 ed il 4 gennaio Al termine di tale periodo sono state presentate n. 4 osservazioni e, ai sensi del 4 comma dell art. 31 della L.P. 1/2008, si è provveduto a pubblicare sul sito web del Comune (a far data dal

4 23 gennaio 2015) l elenco degli articoli delle norme di attuazione interessati dalle osservazioni pervenute mettendo, contestualmente, a disposizione del pubblico per un periodo di venti giorni le osservazioni stesse. Nel periodo in questione non sono pervenute ulteriori osservazioni correlate alle osservazioni già pubblicate dal Comune. In data 6 febbraio 2015 si è svolta, presso la sede del Servizio urbanistica e Tutela del Paesaggio della P.A.T, la conferenza di pianificazione di cui al 6 comma dell art. 31 della L.P. 1/2008 e, in data 5 marzo 2015, è stato trasmesso, da parte dello stesso Servizio, il parere per la verifica di coerenza del piano adottato rispetto al Piano Urbanistico provinciale. La valutazione del Servizio provinciale e le osservazioni dei privati pervenute nel periodo di deposito sono state oggetto di un attento esame da parte della Commissione urbanistica comunale, come si evince dal verbale dell 11 marzo I risultati di tale disamina hanno fornito lo spunto per predisporre l'elaborato Relazione illustrativa con note integrative all interno del quale vengono riportate le controdeduzioni alle osservazioni ed al quale si rinvia per un puntuale riscontro. Delle quattro osservazioni presentate, la prima e la quarta erano circoscritte ad una richiesta specifica, mentre la seconda e la terza ponevano un insieme di proposte e precisazioni che hanno necessitato di un analisi specifica e puntuale. In sintesi sono state immediatamente accolte le osservazioni (o singoli punti di osservazioni) che segnalavano la presenza di errori materiali, così come sono state accolte, previa discussione in sede di Commissione consiliare, alcune proposte che miravano a disciplinare in maniera univoca alcune questioni affrontate in maniera differente nell ambito del territorio comunale. Il non accoglimento delle altre osservazioni è dovuto a differenti valutazioni date caso per caso ed alternative fra loro: non risultano pertinenti rispetto ai temi affrontati dalla variante; si riferiscono specificatamente ad un singolo ex comune o ad una singola zona mentre lo spirito della norma è quello di individuare ove possibile dei criteri di omogeneità validi per tutto il territorio; contestano modifiche ritenute sostanziali che in realtà risultano essere solo adeguamenti normativi (ad esempio i differenti criteri di calcolo delle altezze dei fabbricati); presentano proposte puntuali che non hanno trovato riscontro ed accoglimento da parte dell Amministrazione. Preso atto delle indicazioni ed osservazioni contenute nel parere espresso dal Servizio provinciale, valutate le osservazioni pervenute dai privati ed acquisite le indicazioni fornite dalla Commissione urbanistica comunale, il professionista incaricato ha apportato le necessarie modifiche agli elaborati di piano garantendo, comunque, la coerenza con il parere espresso dalla conferenza di pianificazione. Per una disamina dettagliata in merito all iter metodologico ed ai contenuti della variante si rinvia agli elaborati di Piano che, dimessi agli atti, costituiscono parte integrante e sostanziale della presente proposta di deliberazione. Il Comune, in virtù delle modifiche apportate alla legge urbanistica provinciale dalla L.P. 3/2014 (che ha modificato significativamente l iter per la formazione dei piani regolatori e relative varianti), procede all'adozione definitiva della variante al piano nel termine perentorio di 120 giorni

5 dalla ricezione del parere del Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio (datato 5 marzo 2015 e pervenuto al ns. prot. n di data 9 marzo 2015), senza un nuovo deposito. Per completezza argomentativa si rappresenta che la variante di cui in oggetto tratta esclusivamente temi riguardanti aspetti normativi generali e, pertanto, non sono interessati direttamente beni soggetti ad uso civico. Pare opportuno riferire anche in merito alla competenza del Consiglio ad esprimersi sulla variante in oggetto. Come è noto, ai sensi dell articolo 33 della legge urbanistica provinciale (e articolo 6 del relativo regolamento di attuazione) nel semestre che precede il rinnovo del consiglio comunale non è ammessa l adozione di strumenti urbanistici. Questa norma è diretta ad impedire che un amministrazione in scadenza possa in qualche modo vincolare, con l adozione di uno strumento urbanistico, le scelte della futura amministrazione e della futura consiliatura. Al contrario, è principio ormai consolidato e suffragato da autorevoli pareri, che la (prima) adozione dello strumento urbanistico avvenuta prima dell avvio del semestre antecedente il rinnovo del consiglio comunale, possa procedere nell iter, con i soli vincoli e le sole limitazioni previste dall ordinamento dei comuni per il consiglio comunale (soli atti urgenti nei 45 giorni antecedenti le elezioni). In questi casi, di adozione dello strumento urbanistico prima dell avvio del semestre antecedente il rinnovo del consiglio comunale, l iter prosegue sulla base della nuova disciplina normativa, ivi inclusi i termini perentori che non vengono in alcun modo sospesi durante il semestre oppure a causa delle elezioni. Quanto riportato è stato, per altro, oggetto di un chiarimento del Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio allegato alla circolare applicativa della l.p. n. 3/2014. Sussistono pertanto tutti i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche per considerare la presente seconda adozione della Variante urbanistica riguardante l unificazione delle vigenti Norme di Attuazione dei relativi Piani Regolatori generali comunali degli ex Comuni della Valle di Ledro come adozione definitiva. premesso quanto sopra, IL CONSIGLIO COMUNALE visto l emendamento presentato dal consigliere Ferrari Franco ed altri corredato dal parere in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa espresso in seduta dal Responsabile Settore Tecnico ed allegato alla presente deliberazione per formarne parte integrante e sostanziale, approvato con voti favorevoli n. 16, astenuti n. 1 (Santolini Anna Maria), contrari n. 0, su n. 17 consiglieri presenti e votanti, espressi in forma palese per alzata di mano; visti gli elaborati di piano redatti dal tecnico incaricato e modificati rispetto alla prima adozione in funzione di quanto riportato in relazione; vista la Legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1, concernente la Pianificazione urbanistica e governo del territorio, ed in particolare l articolo 31; visto il Testo unico delle Leggi regionali sull ordinamento dei Comuni della Regione Trentino Alto Adige approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L; visto il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa espresso dal Responsabile del Settore Tecnico, ai sensi dell articolo 81 del T.U.LL.RR.O.CC. approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L;

6 dato atto che la presente deliberazione non presenta profili di rilevanza contabile e non necessita pertanto l espressione del parere di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria ai sensi dell articolo 81 del T.U.LL.RR.O.CC. approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L; con voti favorevoli n. 16, contrari n. 0, astenuti n. 1 (Santolini Anna Maria), su n. 17 consiglieri presenti e votanti, espressi in forma palese per alzata di mano, DELIBERA 1. di adottare definitivamente la variante urbanistica riguardante l unificazione delle vigenti Norme di Attuazione dei relativi Piani Regolatori generali comunali degli ex Comuni della Valle di Ledro come da seguente elenco elaborati predisposti dal Tecnico incaricato, Arch. Giorgio Losi, in data marzo 2015 che, dimessi agli atti, costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: Relazione illustrativa con note integrative. Norme tecniche di attuazione (raffronto), nel testo come emendato in seduta. Norme tecniche di attuazione. Allegato alle Norme tecniche di attuazione unificate riguardante le categorie e modalità d intervento per il centro storico e per gli edifici storici isolati (raffronto). Allegato alle Norme tecniche di attuazione unificate riguardante le categorie e modalità d intervento per il centro storico e per gli edifici storici isolati. 2. di trasmettere copia della presente deliberazione al Servizio urbanistica e tutela del paesaggio della P.A.T. ai fini dell approvazione del piano da parte della Giunta provinciale; 3. di dare atto che dalla data di approvazione della presente deliberazione intervengono le misure di salvaguardia delle previsioni urbanistiche contenute nella variante adottata; 4. di precisare che dal presente provvedimento non derivano oneri al bilancio comunale; 5. di precisare che avverso la presente deliberazione sono ammessi i seguenti ricorsi: a) opposizione alla Giunta comunale entro il periodo di pubblicazione, ai sensi dell articolo 79, comma 5, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n.3/l; b) ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Trento entro 60 giorni, ai sensi dell'articolo 29 del D.Lgs 2 luglio 2010 n. 104; c) ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni, ai sensi dell'articolo 8 del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199; 6. di dare atto che la presente deliberazione diverrà esecutiva ad avvenuta pubblicazione, ai sensi dell articolo 79, comma 3, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n.3/l.

7 Letto, approvato e sottoscritto IL PRESIDENTE Maurizio Mazzola IL SEGRETARIO COMUNALE dott.ssa M. Flavia Brunelli CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Copia del presente verbale è in pubblicazione all'albo del Comune di Ledro per dieci giorni consecutivi dal al IL SEGRETARIO COMUNALE dott.ssa M. Flavia Brunelli ESTREMI DI ESECUTIVITA' La presente deliberazione è divenuta esecutiva il [X] [ ] dopo il decimo giorno dall inizio della sua pubblicazione ai sensi dell articolo 79, comma 3, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n.3/l. dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi dell articolo 79, comma 4, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n.3/l. IL SEGRETARIO COMUNALE dott.ssa M. Flavia Brunelli