AVIS - Associazione Volontari Italiani Sangue Sezione Comunale di Fidenza Via XXIV Maggio, Fidenza (Pr) - ONLUS-

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1 La SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: AVIS - Associazione Volontari Italiani Sangue Sezione Comunale di Fidenza Via XXIV Maggio, Fidenza (Pr) - ONLUS- Tel. e Fax: 0524/ info@avisfidenza.it Codice fiscale: ) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONALE EMILIA- ROMAGNA CARATTERISTICHE PROGETTO ) Titolo del progetto: 1000 IL DONO DEL SANGUE: UN GESTO DI CIVILTA 500 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): 0 Sangue intero Fidenza S Pr Settore Assistenza A 15 Salute 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

2 L Associazione AVIS di Fidenza, creata nel 1951, è sempre stata un punto di riferimento per la cittadinanza, nella promozione della salute e del dono del sangue, per lo sviluppo di una cultura solidale, in cooperazione con il programma provinciale, regionale e nazionale per il raggiungimento dell autosufficienza trasfusionale. La popolazione del territorio interessata dal progetto, è pari a abitanti. L Associazione opera in collaborazione con AUSL-Fidenza, secondo quanto previsto dalla Legge 107/90 ( Disciplina per le attività trasfusionali relative al sangue umano e ai suoi componenti per la produzione di plasmaderivati ) e gestisce, presso la sua sede, un centro fisso di raccolta sangue, ove confluiscono anche i donatori dell associazione ADAS BORMIOLI ROCCO di Fidenza, in relazione alla valorizzazione del ruolo delle associazioni e federazioni di volontari-sangue. Ogni anno vengono raccolte più di 2200 sacche di sangue che servono a soddisfare il bisogno di quest ultimo a livello provinciale, con possibile utilizzo anche regionale, tramite il Servizio Immuno-trasfusionale di Parma. Il territorio comunale in cui opera l AVIS, è caratterizzato da un bacino d utenza cui è possibile attingere a nuove forze, grazie alla presenza di numerosi Istituti Scolastici Superiori (Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, Liceo Scientifico-Tecnologico, Istituto per Ragionieri e Geometri, Istituto Tecnico Industriale, Istituto Professionale per l Agricoltura e l Ambiente), frequentati da circa 2000 studenti. Soprattutto ad essi si rivolge l impegno dei volontari già presenti, nel compito di

3 propaganda e sensibilizzazione sui valori umani e solidaristici che si esprimono nella donazione e per rispondere alle necessità di un territorio in cui la popolazione anziana aumenta e maggiore è l incidenza delle malattie oncologiche che necessitano di trasfusioni. L attività capillare ed il radicamento sul territorio, oltre alle caratteristiche del donatore consapevole, organizzato, periodico, volontario, responsabile, non remunerato, anonimo, che si configura quale testimone e promotore di solidarietà, di stili di vita positivi, di salute, le donazioni hanno conosciuto un costante aumento, superando, in alcune annate, il trend nazionale ed anche il 2010, ha rilevato tale positiva situazione, come si può evincere dalla seguente tabella che mette in luce l aumentato numero dei donatori: Anno 2009 Anno Sangue intero Fidenza Sangue Intero Provincia Plasma Fidenza Plasma Provincia Adas Sangue Intero Adas Plasma Totale E possibile, inoltre, analizzare i dati della sezione, attraverso l ulteriore suddivisione di seguito riportata: Sezione di : Fidenza Anno: 2010 N Fascia Età Perc % N Maschi Perc. % Donatori N Femmine Perc. % , , , , , , , , , , , , , , ,11 Totale , ,41 Media= 38,5 ed il confronto con quelli complessivi di tutte la sezioni della provincia di Parma: Fidenza Indice donazione 1,78 Donatori/Popolazione 4,12 % Donazioni/Donatori 7,31 % Provincia Parma Indice donazione 1,45

4 Donatori/Popolazione 4,76% Donazioni/Donatori 6,88 % Occorre ricordare, inoltre, che l Avis comunale di Fidenza, opera nel territorio in un ottica di rete con tutti gli altri Enti che si occupano, a vario titolo, di donazione e prevenzione (ADMO, AIDO, LILT) e trovano la loro sede all interno della struttura dell Associazione, nell intento di perseguire una comune linea di tutela della salute e promozione del volontariato. Per meglio rispondere, dunque, a queste esigenze e per l impegno della loro realizzazione, si è pensato di accedere al Servizio Civile Volontario, al fine di avere giovani che possano dedicarsi con assiduità e competenze relazionali, nell incentivare il numero dei donatori e donazioni soprattutto nella fascia d età compresa fra i 18 ed i 30 anni, nonché nel gestire l attività di propaganda, di progettazione delle iniziative, di sensibilizzazione e di corretta gestione delle risorse territoriali. Infine, si sottolinea che l acquisizione di un separatore cellulare, ha reso possibile l attività di plasmaferesi, la quale, per le caratteristiche che le sono proprie, deve essere fatta conoscere attraverso un azione capillare d informazione, soprattutto tra la popolazione femminile (30%), in costante aumento tra i donatori. L Avis Fidenza è stata sede, nell anno 2005, di Servizio Civile che ha dato riscontri positivi non solo riguardo il numero delle idoneità divenute, poi, effettive donazioni, ma anche per il recupero, da parte della Volontaria in servizio, attraverso il contatto personale, del 15% di donatori che, per vari motivi, non si erano più presentati.

5 7) Obiettivi del progetto: OBIETTIVI SPECIFICI Aumentare l attività di promozione finalizzata all incremento di nuovi donatori, soprattutto nelle scuole e nelle aziende locali, attraverso la presenza di volontari già strutturati, l uso di slides sulla composizione e l utilizzo degli emocomponenti, lezioni a tema inerenti le finalità delle trasfusioni, le direttive legislative in materia, la conoscenza dei diritti dei lavoratoridonatori per l acquisizione di permessi per la donazione del sangue Aumentare del 10% la donazione presso la popolazione femminile che attualmente risulta essere circa il 30% rispetto al numero totale dei donatori fidentini Aumentare la sensibilizzazione alla cultura del dono dei cittadini extracomunitari, sempre più presenti nelle realtà scolastiche e lavorative di Fidenza, in una percentuale del 5%, sia relativamente alla loro richiesta spontanea, sia alla comprensione del ruolo attivo che possono svolgere nell associazione e nel tessuto urbano, come motivo d integrazione Aumentare la conoscenza dell attività di plasmaferesi dell Avis Fidenza che ad oggi incide per circa il 5/6%, attraverso la stampa locale, il volantinaggio nei luoghi pubblici (scuole, fabbriche, mercato, bar, associazioni, ospedale), medici di base, realizzazione d iniziative informative presso la sede Sensibilizzare, attraverso docenti, educatori di comunità ed associazioni, i giovani alla cultura del dono, del volontariato, collegando il senso della solidarietà, del rispetto di sé e degli altri, al concetto di benessere Educare i giovani, in particolare a scuola durante le lezioni di storia ed educazione civica con l azione concorde di volontari e docenti, al concetto di cittadinanza attiva ed alla partecipazione, attraverso il dono volontario del sangue, per sentirsi parte della vita e delle esigenze del proprio territorio, evitando, così, situazioni di esclusione, emarginazione ( se provenienti da altri Paesi ) Migliorare il benessere sanitario della popolazione del Comune di Fidenza, mediante monitoraggio concorde con AUSL di Fidenza, delle esigenze di sangue nel territorio cittadino Affinare strategie comunicative sempre più efficaci in materia di promozione al dono del sangue e degli emocomponenti al fine di migliorare la visibilità dell associazione e avvicinare nuovi donatori, con un informazione puntuale ed aggiornata, da parte degli operatori della sede, tramite stampa, eventi pubblici, sito web, conferenze a tema tenute dai medici che operano all Avis fidentina Potenziare l accoglienza del donatore, tramite una presenza più assidua dei componenti del Consiglio direttivo ed i dipendenti della sezione, per creare un clima sempre positivo che lo faccia sentire ben accolto Potenziare il servizio di gestione della chiamata del donatore, ovvero il contatto telefonico, sms, sito web, per ricordare l appuntamento periodico con la donazione, concordare i tempi più consoni e cadenzarne il lasso temporale.l indicatore del raggiungimento di tale obiettivo, sarà determinato dalla puntualità e rispetto degli appuntamenti e dal grado di soddisfazione che verrà espresso dai donatori Migliorare i servizi erogati attraverso la distribuzione ai donatori, di 5

6 questionari ad hoc Programmazione della chiamata per la donazione, per esami e controlli, mediante lo sviluppo di sistemi informatizzati che consentano di costruire banche dati sempre aggiornate e disponibili e di facile impiego Fornire un informazione costante e puntuale ai donatori, soci e simpatizzanti, riguardo le problematiche trattate ed i servizi offerti, tramite la gestione di materiale informativo, notiziario, news letter Organizzazione d iniziative di promozione, socio culturali, ricreative nonché pubblicizzazione dei convegni organizzati da Avis Regionale e Nazionale Creazione di una biblioteca di sede come strumento ricreativo-culturale per i donatori nonché veicolo per avvicinarli e farli sentire parte dell associazione Aumentare la visibilità della struttura della sede Avis e del suo operato tramite un informazione puntuale e aggiornata, semplificando la comunicazione attraverso l adozione di un linguaggio semplice, comprensibile, potenziando l uso di strumenti aggiornati quali il sito web, sms ecc. adeguandoli alle diverse tipologie d utenza Diffondere corretti stili di vita tra i giovani rispetto ai rischi di un alimentazione scorretta, l uso di droghe, il consumo eccessivo di alcolici, di rapporti sessuali non protetti, per cui la donazione sarà presentata come modello di vita sana e monitorata OBIETTIVI PER I VOLONTARI Gli obiettivi progettuali per i ragazzi che sceglieranno di svolgere il Servizio civile Nazionale presso l Avis di Fidenza, saranno: Assicurare competenze specifiche in merito alla conoscenza delle esigenze del territorio in ambito della donazione del sangue, dell educazione alla salute, del disagio giovanile e del volontariato come suo possibile correttore, per rendere il volontario/a capace di espletare le mansioni previste dal progetto Sollecitare l acquisizione di autonomia organizzativa, relazionale, di gestione dei momenti della comunicazione pubblica nelle assemblee scolastiche o nei luoghi di lavoro Incentivare nei volontari la formazione di un senso di responsabilità sociale e di cittadinanza attiva Offrire un intensa esperienza formativa e di cresita individuale relativamente al contatto personale con donatori, mondo giovanile, lavorativo ed alle loro problematiche 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 6

7 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Si prevedono una serie di attività propedeutiche all avvio del progetto, così articolate: Inserimento dei volontari presso la struttura e loro formazione generale e specifica Conoscenza dell attività di gestione della donazione (in sede) Attività di organizzazione e progettazione (in sede) Analisi dell esistente in tema di promozione della donazione di sangue Attività di propaganda sul territorio e monitoraggio dei suoi bisogni specifici Coordinamento con tutte le figure interessate, l Avis Provinciale e la altre Avis locali limitrofe a Fidenza Le attività previste per il raggiungimento degli obiettivi, dopo l espletamento di quelle propedeutiche, sono riassumibili nelle seguenti fasi ulteriormente specificate al punto 8.3: Fase della donazione: Accoglimento del donatore durante lo svolgimento dell attività sanitaria sino all espletamento della donazione Fase dell organizzazione di eventi ed attività sul territorio: Calendarizzazione degli eventi annuali previsti: festa di primavera, festa della donna in Casa protetta, Babbo Natale per le scuole elementari, festa del donatore, attività di propaganda nelle scuole, presso associazioni, ospedale, medici di base, corsi di educazione alla salute in collaborazione con i medici della sede Contatti con i Docenti-Referenti scolastici e partecipazione agli interventi nei singoli Istituti scolastici del territorio Fase delle attività in sede: Attività di segreteria e contabilità, nonché organizzazione di tutte le mansione della sede 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Si prevede la collaborazione con la Segretaria della sede diplomata in Ragioneria, i membri del Consiglio Direttivo (11), il personale medico (dott. Francesco Ghisoni specializzato in oncoematologia, dott. Severino Aimi, Direttore Sanitario e specialista in pneumologia) e paramedico per l espletamento delle: Competenze di base (organizzazione, storia, regole interne della sede ospitante) Norme relative alla donazione del sangue e del plasma (per la plasmaferesi) e prevenzione della salute Partecipazione al contesto associativo per svolgere le attività previste dal progetto 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto 7

8 Come si evince dai punti precedenti (8.1,8.2), il ruolo del Volontario/a del Servizio Civile, è quello di essere attore e mediatore di azioni di sensibilizzazione alla donazione del sangue, di promozione di corretti stili di vita, di attrazione di cittadini extracomunitari e situazioni di emarginazione. Dovrà prestare particolare attenzione agli interventi presso le scuole, le realtà associative e lavorative, per richiamare soprattutto i giovani alla cultura del dono. Inoltre, dovrà collaborare alle attività istituzionali dell Associazione, alle esigenze organizzative finalizzate all incremento delle donazioni, alle attività di tipo amministrativo e gestionale. In particolare per ciò che riguarda la Fase della donazione dovrà compiere e prestare: L accoglienza al donatore nei 3 giorni dedicati ai prelievi (lunedì, mercoledì,venerdì) Interviste dedicate a comprendere le motivazioni dei donatori, la scelta dell Avis o il loro attaccamento ad esso Analisi dei risultati ottenuti Seguire il donatore dal momento in cui entra in sede fino al momento in cui si conclude l iter della donazione Contatto telefonico con il donatore per ricordare l appuntamento periodico e concordare i tempi più consoni servizio di ristoro (distribuzione di panini e bevande) al termine della donazione aggiornamento degli schedari e delle cartelle cliniche distribuzione ai donatori di questionari di valutazione del servizio Fase dell organizzazione di eventi ed attività sul territorio Dovrà compiere, organizzare e tenere: Contatti con il Comune per le necessarie autorizzazioni, convenzioni, ecc Preparazione della Festa del donatore (mese di settembre), con distribuzione locandine, affissione manifesti informativi, organizzazione ristorazione, accoglienza donatori, personalità pubbliche e medici, preparazione d interventi inerenti il volontariato Avis a Fidenza, distribuzione benemerenze ai donatori, accoglienza ed intrattenimento di soci e pubblico Festa sociale (mese di giugno): attività di ristorazione ed organizzazione stand gastronomici; distribuzione dei compiti ai volontari, organizzazione di momenti di intrattenimento per giovani ed anziani Festa del Cittadino Benemerito: collaborazione con il Comune di Fidenza nella scelta del cittadino e nei criteri per l attribuzione della benemerenza che spesso viene attribuita al mondo del volontariato di cui Avis fa parte Fiera del Santo Patrono S. Donnino (9 ottobre): organizzazione attività di propaganda circa i compiti, le funzioni e gli scopi dell Avis di Fidenza e allestimento stand enologico al fine di raccogliere proventi per le necessità della sede Preparazione delle: Festa di S. Lucia, Epifania, S. Natale, con Concerto degli Auguri nel teatro comunale attraverso l esibizione di artisti locali che volontariamente si propongono al pubblico fidentino;intrattenimento ad opera dei volontari, per i più piccini presso le scuole materne e per gli anziani della Casa di riposo e Pensionato albergo di Fidenza, con 8

9 distribuzione di caramelle e dolcetti Festa della donna (8 marzo): preparazione di piccoli doni per le anziane della Casa di riposo Volantinaggio inerente le finalità Avis, in occasione di manifestazioni culturali e/o sportive Allestimento di stand con gazebo per incentivare nuove iscrizioni Collaborazione con altre Associazioni (ADMO, ADAS...) di volontariato per sensibilizzazione alla donazione:allestimento stand, volantinaggio, organizzazione di materiale informativo Azione di sensibilizzazione presso le assemblee d Istituto delle scuole medie inferiori e superiori attraverso incontri di circa 2 ore in compresenza con il medico della sede e personale volontario, precedentemente concordati con i Docenti Referenti ed i Dirigenti Scolastici Preparazione di attività per i più piccoli (scuole materne ed elementari) come: giochi di gruppo, giochi in scatola con i simboli del sangue e della donazione, ideazione di favole e racconti, animazione, spettacoli teatrali, disegni ecc..) Collaborazione con l Avis Provinciale e Regionale per la partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento (area scuola e propaganda, area gestione-amministrazione, ecc ) Partecipazione ad eventi pubblici di carattere culturale, solidaristico e della salute, convegni provinciali, regionali e nazionali, come occasione d informazione-formazione Sostegno alle attività sportive dei gruppi atletica e Sci Avis Fidenza per sottolineare il valore dello sport nell educazione al senso della partecipazione gratuita, alla solidarietà, alla salute psico-fisica, alla lotta al disagio giovanile di cui Avis è promotore Collaborazione con il personale medico dell AUSL di Fidenza e del Centro trasfusionale di Parma nelle attività di donazione, raccolta e analisi dati inerenti la salute dei donatori, conoscenza esigenze sangue del territorio, attività della plasmaferesi, attività scientifica nelle scuole e aziende locali, organizzazione di eventi di carattere scientifico Collaborazione con medici di base per monitoraggio salute dei donatori Relazione con il Punto Giovani di Fidenza per individuare progetti di lavoro sulla donazione del sangue come elemento di sviluppo del senso di cittadinanza attiva e recupero dell emarginazione Progettazione di attività, campagne pubblicitarie che favoriscano l accesso alla donazione degli extracomunitari. Fase delle attività in sede Il volontario dovrà occuparsi di. Attività burocratico-amministrative Gestione e mantenimento archivi e contabilità associativa Aggiornamento sito web e creazione di database Utilizzo del computer, programmi informatici gestionali per donatori(cetraplus Web e GUYB), posta elettronica, sms Redazione del Giornalino o foglio-notizie (trimestrale) Pubblicazione articoli di stampa, bollettini Preparazione articoli per la stampa locale (Gazzetta di Parma) Cooperazione nella gestione organizzativa e presenza ai diversi eventi 9

10 organizzati dalla sede Gestione del materiale informativo Studio dei dati inerenti le donazioni e ricerca degli indici di attività della sede Raccolta dei documenti, informazioni d archivio, analisi del punti di forza e debolezza nella gestione delle attività della sede Studio di nuovo materiale promozionale Presentazione di progetti in collaborazione con scuole e/o altri entiassociazioni Preparazione o.d.g del Consiglio direttivo Allestimento biblioteca per donatori 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 2 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 2 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400 Monte ore annuo pari a 1.400, con un minimo di 12 ore settimanali, da ripartire su 6 giorni di servizio 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Rispetto degli orari stabiliti e concordati assieme all OLP Partecipare a manifestazioni ed eventi promozionali in giorni festivi, prefestivi e in orario serale Partecipare a manifestazioni sul territorio nel quale opera l Avis Fidenza Rispetto della Privacy per tutte quelle informazioni di cui verrà a conoscenza Garantire flessibilità oraria Disponibilità a trasferimenti esterni alla sede per esigenze operative legate al Progetto Operare in iniziative promozionali che si svolgano fuori dalla sede associativa Collaborare con il mondo della scuola per iniziative specifiche 10

11 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F. 1 Fidenza Fidenza Via XXIV Maggio Simona Miodini 22/07/ 1966 MDNSMN66 L62G337D 1

12 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: L Ente, attraverso l adesione al Piano Provinciale del Servizio Civile definito in ambito del Coordinamento Provinciale di Parma, si è impegnato a garantire la disponibilità dei giovani in servizio civile e/o dei referenti per un monte ore complessivo pari a 21 e oltre, per collaborare alle attività coordinate e congiunte di sensibilizzazione e promozione del Servizio Civile organizzate in ambito provinciale. In particolare: attività di sensibilizzazione coordinata e congiunta rivolte all intera comunità e specificatamente ai giovani, durante l intero arco dell anno, sulla Carta d impegno etico e sulle previsioni della legge regionale dell Emilia Romagna n. 20 del 2003: percorsi nelle scuole, incontri di orientamento, incontri e animazioni presso i CAG (Centri di Aggregazione Giovanile), partecipazione alla Festa Multiculturale, partecipazione al Salone dell Orientamento Universitario, adesione ad incontri di orientamento proposti da enti formativi, ideazione e organizzazione della campagna promozionale. Vedi Allegato 1 al Protocollo d Intesa attività di promozione, coordinata e congiunta, dei bandi e di orientamento dei giovani alla scelta del progetto. In occasione dell uscita dei bandi per la selezione dei giovani da impiegare in progetti di servizio civile l Ente si impegna a: collaborare con lo sportello Azione attraverso l individuazione di un referente specifico che prepari una scheda-progetto usufruibile dai giovani e fornisca gli aggiornamenti sulle candidature pervenute; presentare ai giovani tutte le opportunità di servizio civile presenti sul territorio; non trattenere un numero di domande altamente superiore ai posti disponibili; promuovere, attraverso i propri canali informativi, tutti i posti disponibili per i giovani; indirizzare i giovani che necessitano di informazioni generali sul servizio civile allo Sportello Azione 18-28; partecipare ai momenti di promozione dei bandi: conferenza stampa, incontri rivolti ai giovani e alla cittadinanza; partecipare alle occasioni di promozione presenti sul territorio: feste e manifestazioni rivolte ai giovani. Vedi allegato 1 al Protocollo d Intesa Si ricorda che il Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile (CoPESC) di Parma si occupa della promozione valoriale del Servizio Civile con l organizzazione di una campagna di sensibilizzazione che coinvolge tutto il territorio provinciale e prevede la stampa e la distribuzione di volantini, locandine, manifesti, decorazione di autobus urbani e distribuzione di volanti sui mezzi di trasporto locale. Questa

13 campagna viene effettuata durante l intero arco dell anno e si intensifica in concomitanza con l emissione dei bandi nazionale e regionale. Gli effetti della promozione dei bandi ricadono su tutti gli enti che hanno progetti attivi. Il Coordinamento collabora inoltre con lo sportello provinciale Azione che offre informazioni sul servizio civile e orienta i ragazzi alla scelta del progetto. Lo sportello diffonde la notizia di apertura dei bandi presso tutti gli enti pubblici, le realtà del privato sociale, il settore della formazione Universitaria e professionale; richiama inoltre tutti i ragazzi che si sono recati allo sportello avvertendoli delle scadenze per la presentazione delle domande. Lo sportello Azione conta un database di oltre 1000 contatti mail di giovani interessati alle opportunità giovanili, invia mensilmente una newsletter sui progetti rivolti ai ragazzi dai 18 ai 28 anni, gestisce una sezione del sito internet Durante il 2010 sono stati registrati circa 477 contatti di persone interessate al servizio civile nazionale e regionale, durante il bando nazionale dal 3 settembre al 4 ottobre si sono rivolte allo sportello 168 persone, mentre durante il bando regionale dal 8 settembre all 8 ottobre 75 ragazzi stranieri hanno preso contatto con gli operatori dello sportello. Tutte le azioni di sensibilizzazione e promozione, dettagliate nell allegato 1, sono realizzate grazie alla collaborazione e all apporto degli enti soci e attivi nel servizio civile, che mettono a disposizione il loro personale interno e i giovani in servizio civile per collaborare alla progettazione e alla realizzazione delle iniziative. Gli Enti sono sollecitati a collaborare nella promozione del Servizio Civile quale opportunità di crescita formativa ed esperienza di partecipazione per i giovani di tutto il territorio provinciale, di età compresa tra i 18 e i 28 anni italiani e stranieri. Le attività di sensibilizzazione sono promosse a attuate nonostante il finanziamento dei progetti presentati dall Ente. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri UNSC, definiti ed approvati con la determinazione del Direttore Generale dell 11giugno 2009, n ) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Si programmano almeno 3 momenti di valutazione periodica dei risultati del progetto: Il momento iniziale, dopo l accoglienza del Volontario/a, per conoscere, attraverso un colloquio con l OLP, della durata di 2 ore, le impressioni

14 ricevute riguardo le caratteristiche delle attività della sede, le difficoltà incontrate, le necessità La metà del percorso, in cui si verificherà il lavoro svolto dal Volontario/a relativamente agli obiettivi previsti; si utilizzerà lo strumento del questionario, della relazione scritta e della discussione (durata 2 ore) Il momento conclusivo,con racconto dell esperienza fatta alla presenza del Consiglio Direttivo, dell OLP, del personale medico, al fine di verificare la consapevolezza raggiunta rispetto il percorso svolto e i risultati ottenuti. I risultati del monitoraggio saranno condivisi con il COPESC di Parma, secondo il Protocollo d intesa 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Possesso della patente di tipo B 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Spese per la fornitura di cartellino identificativo : Euro 50 Spese telefoniche : Euro 700 Materiale didattico e per ufficio : Euro 1000 Materiale di propaganda e pubblicità : Euro 2000 TOTALE :Euro ) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile COPESC di Parma Adesione a partecipazione al Piano Provinciale del Servizio Civile (promosso in ambito COPESC) per le seguenti attività: sensibilizzazione, promozione e orientamento al servizio civile (vedi voce n.17); promozione congiunta del bando (vedi voce n.17); formazione coordinata e congiunta per gli Operatori Locali di Progetto (12 ore di formazione) e partecipazione a momenti di confronto per altre figure coinvolte nel servizio civile; formazione generale congiunta per i volontari per l intera durata del percorso pari a 47 ore; partecipazione al tavolo provinciale per la condivisione del monitoraggio interno dei progetti di servizio civile e per la valutazione condivisa dell esperienza da recepire nella mappa del valore. Si veda la scheda di adesione al Piano Provinciale, allegata.

15 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Materiale informativo e pubblicitario (volantini, cartelloni, striscioni, gadgets, depliants.) Kit formatori Avis Gazebo Fotocamera digitale 2 PC con postazione internet Fax, cellulare, telefono e cordless 3 stampanti laser 2 fotocopiatrici Materiale di cancelleria Furgone Ducato Bancone bar con attrezzatura ristoro per donatori Bacheche informative Sala conferenze Telo per proiezione diapo, slides, filmati Impianto di amplificazione Conoscenza del programma di gestione dei donatori CETRAPLUS CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: NESSUNO 27) Eventuali tirocini riconosciuti : NESSUNO 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae : Avis comunale Fidenza rilascerà apposita certificazione, sottoscritta dal legale rappresentante, attestante le seguenti competenze acquisite nell anno di SCV: Capacità relazionale con il pubblico ed in particolare con i donatori Capacità di gestione organizzativa e amministrativa di una sezione Avis con centro di raccolta Capacità di gestione delle attività di segreteria Capacità di promozione delle finalità dell associazione Capacità di comunicazione e relazione con i giovani, in particolare gli studenti degli Istituti d Istruzione Secondaria Superiore, nonché Docenti e Dirigenti scolastici Capacità di relazionarsi con le Istituzioni pubbliche

16 Capacità di utilizzo dei mezzi di comunicazione (stampa, sito web, assemblee pubbliche, convegni) Capacità di scrivere relazioni, foglio notizie Capacità di gestire e mantenere archivi e la contabilità associativa Capacità di promuovere il volontariato e l associazionismo Capacità di organizzare attività di promozione dell informazione e dell educazione sanitaria dei cittadini Capacità di programmare e organizzare la raccolta sangue Capacità di organizzare manifestazioni, eventi, feste sociali Capacità di acquisire e utilizzare tecniche di relazioni pubbliche e di comunicazione Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Presso la sede del Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile di Parma, in piazzale Barezzi n.3 a Parma Presso la sede della Provincia di Parma, Palazzo Giordani, Viale Martiri della Libertà n. 15 a Parma Presso la sede dell Assessorato Provinciale ai Servizi Sociali e Sanitari in p.le Barezzi n.3, a Parma Presso il Centro Unificato della Protezione Civile in Via del Taglio n.5 a Parma Presso la sede del Consorzio di Solidarietà Sociale in Strada Cavagnari n.3 Parma Presso la sede di Forum Solidarietà, centro di servizi per il volontariato in Borgo Marodolo n. 11 a Parma Presso il laboratorio dell Asinara dell Associazione Kwa Dunia, Casaltone di Sorbolo in provincia di Parma Presso le aule di formazione rese disponibili dagli enti di Parma e provincia associati al COPESC di Parma 30) Modalità di attuazione: La formazione generale sarà erogata dalla Regione Emilia Romagna attraverso enti dotati di specifica professionalità. Si prevede inoltre l intervento di esperti. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

17 Lezione frontale, giochi di ruolo, brainstorming, letture circolari, visione di filmati e documentari, interventi di esperti e confronto con testimoni significativi. Simulazioni, dinamiche interattive, elaborazioni, visite guidate. Si prevede di avvalersi di ragazzi che negli anni precedenti hanno già svolto l esperienza del servizio civile in qualità di testimoni significativi in relazione al modulo sulla storia del servizio civile nazionale. La formazione generale avrà valore di accompagnamento dell esperienza di servizio civile e offrirà l occasione per rielaborare le esperienze fatte sul campo, traducendole in nuovo apprendimento. Il percorso formativo sarà inizialmente presentato e discusso con i/le ragazzi/e in servizio in modo da far emergere i bisogni formativi e porre le basi per la partecipazione e l apprendimento attivo. In particolare le metodologie formative utilizzate saranno le seguenti: lezioni frontali messa in situazione mediante giochi di ruolo brainstorming letture stimolo visione di filmati e documentari interventi di esperti e confronto con testimoni significativi simulazioni dinamiche interattive visite guidate attività laboratoriali sulle dinamiche della gestione nonviolenta dei conflitti 33) Contenuti della formazione: Il percorso formativo prevede la realizzazione dei seguenti moduli: I modulo) Presentazione dell Ente Al volontario/a verranno presentati i componenti del Consiglio Direttivo, l impiegata della sede, il personale medico e paramedico, i volontari che quotidianamente in essa operano, la struttura dei locali e di tutte le attrezzature. Verrà fornita indicazione riguardo la storia della sezione di Fidenza, del Servizio Trasfusionale, della conoscenza della normativa e di tutte le attività svolte. II MODULO) IDENTITÀ DEL GRUPPO IN FORMAZIONE (dinamiche non formali) L anno di servizio civile è una esperienza individuale e rimane per alcuni l unica occasione di sperimentare cosa significhi sentirsi parte attiva di una comunità, avendo la possibilità di agire e incidere, sperimentando modalità di collaborazione e non di competizione. Per molti ragazzi l anno di servizio civile è la prima occasione di entrare in contatto con tematiche sociali, di sperimentarsi con i bisogni della collettività e di proporsi in modo concreto. Il contesto formativo è molto importante per dare la possibilità ai volontari di riflettere insieme agli altri sul proprio ruolo e sul significato dell esperienza che stanno vivendo. Tutto questo diviene ancora più significativo se si può contare su un gruppo che si conosce bene fin dall inizio. Per questo si propone un laboratorio finalizzato alla conoscenza reciproca e alla costruzione di un identità di gruppo attraverso giochi di ruolo.

18 METODOLOGIE Giochi di ruolo, lavoro di gruppo e riflessioni in plenaria. MATERIALE Cartelloni, lavagna a fogli mobili. DURATA 4 ore III MODULO) DALL OBIEZIONE DI COSCIENZA AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: EVOLUZIONE STORICA, AFFINITÀ E DIFFERENZE TRA LE DUE REALTÀ LA NORMATIVA VIGENTE (lezione frontale e dinamiche non formali) Nella parte iniziale della lezione verranno proposte le testimonianze di alcuni ragazzi che hanno già svolto l anno di servizio civile. Durante la seconda parte si chiederà ai volontari di ricostruire il percorso storico e legislativo che ha segnato l esperienza dell obiezione di coscienza e l ha sviluppata sino ad arrivare all emanazione della legge del 2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale. Ai ragazzi verrà distribuito diverso materiale: articoli, interviste, ritagli di giornale, documenti, etc. inerente l obiezione di coscienza e il servizio civile, attraverso il quale ricostruire le tappe legislative, i valori, le persone e gli Enti della storia del Servizio Civile Nazionale. Al termine del lavoro i cartelloni verranno presentati in plenaria e la riflessione permetterà la ricostruzione del quadro di riferimento, la condivisione degli aspetti valoriali che sottendono all esperienza, nonché un approfondimento sulle persone e sugli Enti che hanno concorso all attuale definizione del Servizio Civile Nazionale. METODOLOGIE Testimonianze, lavoro di gruppo, e riflessioni in plenaria. MATERIALE Documenti vari sul servizio civile, cartelloni, lavagna a fogli mobili, bibliografie. DURATA 4 ore IV MODULO) DIRITTI E DOVERI DEL VOLONTARIO E LA CARTA DI IMPEGNO ETICO (lezione frontale e dinamiche non formali) Obiettivo delle lezione sarà far emergere dai ragazzi le loro conoscenze sui diritti e sui doveri nello svolgimento del percorso di servizio civile. Durante la formazione svolta negli ultimi anni, è emersa molta consapevolezza da parte dei volontari sulle regole del progetto ma, si ritiene importante confrontarsi su questi aspetti, insieme per far comprendere la dimensione generale di diritti e doveri che riguardano in modo uguale tutti i volontari oltre l esperienza nel singolo ente. Verrà proposto ai ragazzi di lavorare a gruppi e di esprimersi sulle tematiche oggetto del modulo. I lavori di gruppo verranno poi esposti e discussi in plenaria. Durante la seconda parte della lezione verrà letta e affrontata la Carta di Impegno Etico, è il documento che più di ogni altro richiama ai valori dell esperienza del servizio civile, ne contiene tutti gli elementi essenziali e si rivolge ai ragazzi chiamandoli in causa in modo diretto ed esplicito. Avvalendosi di alcune dinamiche non formali sarà importante verificare cosa, i valori e i richiami della Carta di Impegno Etico, significhino per i ragazzi, come si sentano rispetto a loro livello di partecipazione al progetto. METODOLOGIE Lezione frontale con l ausilio di presentazioni informatiche, lavori di gruppo,

19 discussione in plenaria. MATERIALE Circolare del 6 febbraio 2009 Prontuario contenente le disposizioni per lo svolgimento delle funzioni di controllo e verifica sull attuazione dei progetti di servizio civile nazionale. Doveri degli Enti di servizio civile e infrazioni punibili con le sanzioni amministrative previste. Circolare del 4 febbraio 2009 Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale. Carta di Impegno Etico Attrezzatura informatica DURATA 4 ore V MODULO) IL DOVERE DI DIFESA DELLA PATRIA (lezione frontale e dinamiche non formali) A partire dal dettato costituzionale, se ne approfondisce la sua attualizzazione anche alla luce della recente normativa e della giurisprudenza costituzionale. Inoltre risulta di particolare importanza rilevare e far emergere i vissuti e i pensieri spontanei dei giovani in merito a temi quali la cittadinanza, il concetto di patria, il concetto di Stato. In particolare, si illustrano i contenuti di alcuni articoli della Costituzione Italiana (art 2, 11, 52) in cui si dà contenuto al concetto di difesa civile o difesa non armata. Questo modulo formativo viene svolto prevedendo momenti di studio di articoli di riviste che riguardano la pace e i diritti umani o di film legati alla cittadinanza attiva e successivamente si prevede il confronto e lo scambio di gruppo per attualizzare quali valori/atteggiamenti/comportamenti rappresentino ancora oggi un modo valido per rispondere al dettato costituzionale di difesa della Patria. METODOLOGIE Lezione frontale, attività di gruppo. MATERIALE Materiale cartaceo, slides, articoli della Costituzione Italiana, dvd. DURATA 4 ore VI MODULO) LA PRATICA NON VIOLENTA COME DIFESA DELLA PATRIA E LA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA (laboratorio sulle gestione non violenta dei conflitti) Per lo svolgimento di questo modulo ci si avvale della collaborazione di esperti sulle dinamiche non violente di gestione dei conflitti. Verrà proposto ai ragazzi di lavorare sulle tematiche oggetto del modulo attraverso una modalità diversa, attiva e molto partecipata. Grazie ad attività fisiche e corporee i volontari sperimenteranno le dinamiche del conflitto, anche interpersonale, e cercheranno di sperimentare modalità nonviolente per affrontarlo. I volontari saranno chiamati a porsi all ascolto di se stessi e anche delle motivazione altrui. Durante la parte teorica della lezione verrà approfondito il significato del termine CONFLITTO e verrà fornita una ricostruzione della storia dei movimenti e delle pratiche di difesa non violenta. Verrà proposta una riflessione sulla gestione non violenta come modalità di stare in maniera autorevole all interno del conflitto e per cercare una soluzione negoziale che non cerchi di sopprimere la parte avversa ma di

20 porsi in ascolto delle reciproche esigenze. METODOLOGIE Attività laboratoriali sulle dinamiche non violente di gestione del conflitto. MATERIALE Strumenti e attrezzature varie per favorire lo svolgimento delle attività previste dal Laboratorio. DURATA 8 ore VII MODULO) LA PROTEZIONE CIVILE (lezione frontale e dinamiche non formali) Questo modulo formativo verrà realizzato presso il Centro Unificato della Protezione Civile della Provincia di Parma. Il Centro Unificato vede la presenza di diverse componenti istituzionali: Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma e mondo del volontariato rappresentato dal Comitato Provinciale delle Associazioni di Volontariato. La funzione del Centro è quella di accorpare in un unica struttura gli uffici dei servizi di Protezione Civile presenti sul territorio. Il Centro è un punto di riferimento per la gestione delle risorse umane e delle strutture logistiche disponibili per fronteggiare in modo diretto e organizzato le situazioni di emergenza. Durante la lezione verranno presentati i concetti principali del sistema di Protezione Civile, in che modo e secondo quali competenze gli Enti pubblici e le realtà di volontariato collaborino per prevenire situazioni di allerta e si attivino per mettere in sicurezza le persone, i beni e il territorio in situazioni di emergenza. Verranno illustrati i principali rischi cui è soggetto il territorio provinciale, e gli strumenti di previsione e monitoraggio di cui si dispone per controllare l ambiente. Al termine della presentazione istituzionale, la lezione proseguirà con la presentazione della strumentazione tecnica in dotazione al Centro Unificato e dei mezzi dell Unità Mobile disponibili per il pronto intervento in situazioni di crisi. Particolarmente interessante il concetto di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell ambiente, del territorio e delle popolazioni. Per questo si prevede anche la testimonianza di un esperto di tutela ambientale appartenente all Associazione Legambiente. METODOLOGIA Lezione frontale con l ausilio di presentazioni informatiche e materiale informativo, visita guidata alla strumentazione e ai mezzi. MATERIALE PC e strumentazione del Centro Unificato della Protezione Civile. DURATA 5 ore VIII MODULO) LA SOLIDARIETÀ E LE FORME DI CITTADINANZA ATTIVA E LA MEDIAZIONE CULTURALE (lezione frontale e dinamiche non formali) Il servizio civile nazionale nasce prevalentemente da una scelta personale che ha come riferimento l assunzione di responsabilità nei confronti della collettività. In questo modulo si lavorerà per favorire la conoscenza di quelle situazioni che ancora oggi sono fonte di discriminazione e che ci interpellano personalmente e collettivamente. Verrà inoltre favorita la riflessione su che cosa significa essere cittadini attivi e consapevoli rispetto a tali problematiche, aiutando a maturare atteggiamenti e comportamenti che sappiano costruire un futuro più abitabile per

21 tutti. Il modulo prevede un integrazione sul tema della mediazione culturale e in particolare verranno analizzati gli elementi presenti in un contesto multi-culturale: definizione di cultura, mappe culturali e identitarie, appartenenza ed esclusione, la comunicazione in contesti in cui sono presenti diversi patrimoni linguistici. METODOLOGIA Attività di gruppo, visione di filmati. MATERIALE Lavagna a fogli mobili, pc e video proiettore, filmati video, materiale di approfondimento. DURATA 6 ore IX MODULO) SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO (lezione frontale e dinamiche non formali) In questo modulo, svolto in collaborazione con Forum Solidarietà Centro Servizi per il volontariato, verrà presentata la rete di volontariato presente sul territorio provinciale evidenziando le affinità e le differenze tra i vari soggetti coinvolti. Si discuteranno insieme i principi della Carta dei Valori del Volontariato e si favorirà una riflessione sul ruolo del volontariato nella società contemporanea.. Saranno analizzate le relazioni fra gli spazi di auto-organizzazione (associazionismo e volontariato, appunto) e le istituzioni, da un lato e i cittadini, dall altro. METODOLOGIA Attività di gruppo, testimonianza. MATERIALE Lavagna a fogli mobili, pc e video proiettore, materiale di approfondimento. DURATA 4 ore X MODULO) IL LAVORO PER PROGETTI (lezione frontale e dinamiche non formali) Questo modulo ha scopo di condurre i volontari a definire insieme gli elementi essenziali che costruisco il progetto, consentendo loro di acquisire le conoscenze utili sia alla costruzione futura di progetti sia alla acquisizione di capacità critica per individuare i punti di forza e i punti di debolezza di un processo di progettazione. I volontari verranno messi alla prova nella costruzione di un progetto di servizio civile. METODOLOGIA Lezione frontale ed esercitazioni di gruppo; analisi di progetti sociali. MATERIALE Lavagna a fogli mobili, pc e video proiettore, fotocopie e materiale di approfondimento. DURATA 8 ore 34) Durata: 47 ore + 3 ore di presentazione della sede di Fidenza = 50 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

22 35) Sede di realizzazione: Avis comunale Fidenza 36) Modalità di attuazione: La formazione specifica è attuata in proprio con personale medico e volontario in possesso di titoli e competenze per poter garantire il sistema formativo del Volontario/a, nel suo complesso, adeguatamente agli obiettivi del Progetto 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Dott. Francesco Ghisoni nato ad Alseno (PC), il 13/10/1952 Dott. Severino Aimi nato a Fidenza (PR) il 19/07/1960 Prof.ssa Nicoletta Fanzini nata a Fidenza (PR), il 21/03/1955 Dott.ssa Cecilia Bergamaschi nata a Parma, il 14/02/1984 Marco Gambazza nato a Fidenza (PR), il 31/08/1977 (formazione specifica) (formazione specifica) (formazione specifica) (formazione specifica) (formazione specifica) 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: Dott. Francesco Ghisoni (formazione specifica) nato ad Alseno (Pc), il 13/10/1952, medico ematologo, Responsabile D.H. Oncoematologico Dipartimento di Medicina presso Ospedale Fidenza-S.Secondo (PR), Direttore Programma Rete Cure Palliative AUSL di Parma, Responsabile medico Centro fisso raccolta sangue Fidenza per AUSL di Parma dal 1997, formatore alunni triennio Istituti Istruzione Sup. di Fidenza e Salsomaggiore, formatore sulle tematiche del sangue e del suo buon uso, per volontari, cittadinanza (incontri pubblici), personale amministrativo della sede; membro della Commissione provinciale sangue Dott. Severino Aimi (formazione specifica) nato a Fidenza, il 19/07/1960 Collaboratore medico Centro di raccolta Avis Fidenza, specialista in Pneumologia e Immunoallergologia, promotore attività di formazione ed aggiornamento di educazione alla salute e prevenzione malattie del sangue e tumorali, per volontari e cittadini Prof.ssa Nicoletta Fanzini (formazione specifica) Nata a Fidenza (Pr), il 21/03/1955, docente di materie letterarie presso ITIS Berenini di Fidenza, referente per le attività di educazione alla salute e la prevenzione del disagio giovanile;ha partecipato a corsi di formazione in pscicodinamica di gruppi, tematiche adolescenziali e di comunicazione-relazione; referente d Istituto per la

23 prevenzione delle tossicodipendenze, esperta in autonomia e organizzazione scolastica, integrazione e cittadinanza attiva. Dott.ssa Cecilia Bergamaschi (formazione specifica) Nata a Parma, il 14/02/1984, Laureata in Economia con specializzazione in Trade Marketing e Strategie Commerciali; corso di Microsft Excel. Corso di inglese intermediate. Marco Gambazza (formazione specifica) Nato a Fidenza, il 31/08/1977, Qualifica professionale di operatore meccanico addetto alle macchine utensili. Disegnatore grafico presso una serigrafia. Specializzato in disegno Autocad, Corsi di inglese livello intermediate, Corso di Microsoft Word. Conoscenze di sistemi operativi: Windows, MacOS X e Linux. Programmi di disegno grafico: Adobe Illustrator, Adobe Photoshop, Macromedia Freehand. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Le tecniche per la realizzazione della formazione specifica saranno: la lezione frontale che si terrà nella Sala Consigliare della sede e prevede l uso di materiale cartaceo, slides, lucidi laboratorio e/o simulazioni d intervento per ciò che riguarda l attività trasfusionale, la progettazione d eventi ed interventi pubblici e l attività di segreteria; la fase iniziale d apprendimento ed addestramento sarà sempre supportata dalla presenza di un volontario dedicato 40) Contenuti della formazione: Primo modulo Introduzione al ruolo del Volontario/a di Servizio Civile all interno di una struttura Avis Conoscenza degli ambienti, delle strutture e delle dotazioni tecniche. Conoscenza delle attività amministrative dell associazione Presentazione dell elenco dei donatori e di tutti i dati ad essi inerenti Secondo modulo Storia dell Associazione con particolare riguardo a quella di Fidenza Storia del servizio trasfusionale e della donazione a Fidenza Storia della finalità dell AVIS e del suo statuto Conoscenza della normativa nazionale in merito alla donazione e alla medicina trasfusionale Le indicazioni della legislazione scolastica in merito di volontariato, di educazione alla salute ed i POF

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