PREMESSA 1.1 ATTIVITÀ IN TEMPO DI PACE Attività quotidiane
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- Ernesto Locatelli
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1 PIIA OPERATIIVO IINTER PREMESSA Le funzioni di seguito descritte potranno essere svolte dal Personale comunale o, qualora dovesse essere formalizzato e costituito, dal Personale in forza al Servizio intercomunale di Protezione Civile. Le presenti Procedure disciplinano le varie attività, distinguendo tra: attività di preparazione all emergenza in Tempo di pace ; attività durante situazioni di Emergenza. Le procedure si pongono quale strumento che intende agevolare i compiti degli addetti al Servizio di Protezione Civile, valorizzandone le professionalità e sostenendone le azioni durante le situazioni di emergenza attesa o conclamata. 1.1 ATTIVITÀ IN TEMPO DI PACE Indipendentemente dalle attività ordinarie che gli Uffici devono svolgere, vi sono una serie di attività a frequenza diversificata, che devono essere svolte in tempo di pace (quando non vi sono situazioni di emergenza da fronteggiare), allo scopo di garantire efficacia e tempestività, qualora abbiano ad insorgere situazioni di emergenza. Allo scopo di coinvolgere il maggior numero di persone nelle attività, favorendo in tal modo la conoscenza del Servizio Protezione Civile ed evitare aggravi di impegni su poche persone, potranno essere predisposte rotazioni periodiche (mensili - bimestrali) tra i vari addetti al Servizio. Di seguito vengono descritte tali attività, distinguendole tra attività quotidiane, attività a periodicità maggiore e attività non legate a scadenze prefissate o occasionali Attività quotidiane Quotidianamente, all inizio della mattinata, l incaricato di turno provvede a: verificare il corretto funzionamento delle linee telefoniche, dei cellulari di servizio, del server di rete, della posta elettronica e dell accesso ad internet; effettuare un collegamento internet alla homepage del Servizio Protezione Civile della Regione Lombardia e verificare: a) la situazione dal quadro di riferimento (normalità, preallarme, allarme, emergenza); b) l eventuale presenza di comunicati urgenti; c) le informazioni meteo (bollettino meteo e tabelle numeriche); d) le pagine relative al monitoraggio rischi ed in particolare la rete di monitoraggio pluvioidrometrica controllandone i livelli e l eventuale superamento delle soglie nelle ore precedenti. In tal caso seguire le indicazioni contenute nei capitoli successivi. Versione 1.0 settembre 2004 pag. 1 di 8
2 aggiornare la tabella situazioni, da posizionarsi nella zona di ingresso e riportante il relativo stato di attivazione: RMALITA PREALLARME ALLARME EMERGENZA. Nell ambito delle attività di cui sopra, qualora vengano riscontrate anomalie o comunque situazioni preoccupanti relative al settore sud est della Provincia di Milano (coincidente con l area del COM 20 o l immediato intorno), andrà immediatamente informato il Responsabile del Servizio di Protezione Civile, per le valutazioni del caso Attività a periodicità maggiore Nei giorni 1 e 15 di ogni mese (qualora tali giornate siano festive, l attività andrà eseguita il primo giorno utile non festivo) l incaricato di turno provvede a: controllare la presenza delle attrezzature di pronto impiego e dei rispettivi livelli di carica: computer portatili, apparati radio, torce elettriche, ecc., eseguendo l accensione delle stesse e verificandone la piena efficienza. Qualora un attrezzatura risulti malfunzionante, dovrà esserne immediatamente informato il Dirigente o gli Uffici preposti alla manutenzione e riparazione; contattare il responsabile dell autoparco, per verificare la disponibilità dei veicoli inseriti nel Sistema locale di protezione civile, prendendo nota di eventuali impieghi di servizio programmati o fermi per manutenzione; Il 1 aprile e il 1 ottobre (nel caso tali giornate cadano in giorno festivo, l attività è rinviata al primo giorno utile), andranno contattati gli Uffici competenti di Comuni, Enti ed Aziende di pubblico interesse, per avere gli elenchi e i recapiti telefonici aggiornati di Sindaci, Responsabili, numeri di reperibilità, ecc.. Nel caso si svolgano elezioni amministrative sul territorio dei Comuni aderenti, immediatamente dopo l insediamento dovranno essere richiesti i dati relativi ai nuovi amministratori. Il 1 giugno (nel caso tale giornata cada in giorno festivo, l attività è rinviata al primo giorno utile) dovranno essere richiesti gli eventuali aggiornamenti delle coperture shapefiles e tabelle dati associate agli Uffici ed Enti competenti, relativamente alla viabilità, ai servizi essenziali, allo scopo di aggiornare la cartografia tecnica Attività non legate a scadenze prefissate Qualora ciascun addetto giunga a conoscenza di nuove informazioni utili o di modifiche sostanziali di dati preesistenti, è tenuto a darne informazione al Responsabile del Servizio per le decisioni del caso. Tutti gli aggiornamenti dei dati dovranno essere eseguiti sia sul supporto informatico, che su quello cartaceo, provvedendo ad eliminare la versione precedente. In particolare dovranno essere al più presto aggiornati: elenchi nominativi e recapiti telefonici del Personale del Servizio; password di accesso ad hardware e software preso la Sala Operativa del Servizio, compresi eventuali i computer portatili (posizionamento di etichette sulle macchine o inserimento di fogli a corredo nelle rispettive custodie); numeri telefonici di Enti, Amministrazioni, Organizzazioni di Volontariato, ecc. appartenenti al Sistema intercomunale di Protezione Civile; Versione 1.0 settembre 2004 pag. 2 di 8
3 indirizzi internet di monitoraggio e relative password di accesso; 1.2 ATTIVITÀ IN TUAZIONI DI PREALLARME Il rischio idrogeologico contempla un possibile preannuncio e ciò consente di definire alcune procedure, da cui scaturiscono attivazioni operative Preannuncio condizioni meteo avverse La Regione Lombardia valuta le previsioni meteorologiche emesse dal Servizio Meteorologico Regionale ARPA ed emette comunicati di condizioni meteorologiche tramite il proprio Servizio di Protezione Civile, dopo aver verificato le proprie stazioni di monitoraggio locali e, in caso di avverse condizioni meteorologiche, invia i comunicati alle Prefetture U.T.G.. In merito al rischio idrogeologico, la Regione Lombardia ha definito i parametri ed i relativi valori numerici inerenti l attivazione delle fasi di preallarme (codice 1) e allarme (codice 2), secondo quanto riportato nella seguente tabella. LIVELLI PIOGGIA (mm/24h) NEVE* (cm/24h) VENTO (KM/H) Normalità < 50 < 10 < 9 Preallarme (codice 1) Allarme (codice 2) > 80 > 30 > 36 * valido per le aree di pianura Al ricevimento della comunicazione del Preallarme, il Personale deve: Verificare che l informazione sia giunta al Responsabile del Servizio, alla Polizia Locale e all Ufficio Tecnico. Da questi viene disposto, se opportuno, un monitoraggio sui territori maggiormente a rischio Accedere ai siti internet di monitoraggio pluvio-idrometrico (Servizio P.C. Regione Lombardia e altri), controllando i livelli pluviometrici e idrometrici e l eventuale superamento delle soglie di riferimento Trasmettere alla Prefettura-UTG e alla Regione eventuali dati derivanti da attività proprie di monitoraggio e/o di ricognizione sul territorio. (se opportuno e/o necessario) in raccordo con la Prefettura, svolgere un ruolo di coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato nello svolgimento delle attività di sorveglianza/monitoraggio sul territorio e mantenendole costantemente informate circa la situazione attesa e/o in atto. Versione 1.0 settembre 2004 pag. 3 di 8
4 1.2.2 Emergenza temporali Ogni anno la Regione Lombardia individua, mediante decreto, il periodo di massima pericolosità per gli eventi atmosferici temporaleschi sul territorio regionale, in conformità alla deliberazione Giunta Regionale n del , recante l approvazione della Direttiva Temporali. Per il 2004 tale periodo è stato individuato dal 01 maggio al 30 settembre (cfr. BURL ). Quotidianamente la Prefettura-UTG verifica sulla Tabella Meteopluviometrica (modello SMR/TAB) emessa dall ARPA - Servizio Meteo Regionale e pubblicata anche sul sito Internet del Servizio Protezione Civile della Regione Lombardia l eventuale presenza del codice C nella colonna relativa ai temporali indicante, per il giorno successivo, la previsione di un alta probabilità di accadimento di fenomeni temporaleschi. Qualora compaia il codice C, la Prefettura-UTG è tenuta a darne immediata comunicazione ai Comuni in cui siano perimetrate o conosciute aree ad elevato rischio idrogeologico (classificate R4 dal Piano di Assetto Idrogeologico dell Autorità di Bacino del Fiume Po, ovvero indicate come tali nel vigente Piano di Emergenza Comunale), ovvero in cui si siano verificati in passato eventi calamitosi significativi per estensione o gravità, legati ad alluvioni improvvise (c.d. flash flood ), a trombe d aria o a fulminazioni. Nel caso di indicazione di codice C, il Comune è tenuto all attivazione, in modo graduale e comunque verificandone momento per momento l effettiva necessità, del Piano di Emergenza comunale, limitatamente al controllo delle aree a rischio e alla sorveglianza (da parte della Polizia locale oppure di squadre di volontari di protezione civile se presenti) dei punti critici sul territorio comunale (conoidi, conche, avvallamenti, pendii, torrenti e corsi d acqua minori, guadi, ponti, zone soggette a frane e colate di detrito), in modo da consentire l eventuale interdizione alla circolazione delle strade interessate, l allertamento della popolazione, residente e non residente, e la verifica dell eventuale coinvolgimento della stessa in situazioni di pericolo; Inoltre, in coincidenza dell inizio del periodo di massima pericolosità, i Sindaci devono notificare procedure di evacuazione rapida a tutti i campeggi collocati in aree a rischio idrogeologico, individuati ai sensi dell art.4 comma 4 della L.R. n. 7 del 13 aprile 2001, e dovranno informare la popolazione e le Autorità di Pubblica sicurezza dell obbligo che i campeggiatori temporanei hanno di segnalare la loro presenza alle Autorità locali, anche ai sensi della L.R. n. 7 del 13 aprile 2001: ciò vale anche per chi effettua gite scolastiche con permanenza all aperto, campi scout e simili, se effettuati in zone potenzialmente a rischio, quali ad esempio gli alvei dei fiumi o torrenti, anche se in secca; Infine i Sindaci dovranno prestare particolare attenzione (secondo quanto previsto dal Piano di emergenza comunale, se presente, ovvero a ragion veduta) in caso di manifestazioni pubbliche o di massa (concerti, sagre, manifestazioni sportive, o di altro genere) previste in luoghi aperti o in aree a rischio, al fine di ridurre gli effetti di fenomeni improvvisi e/o di grossa entità (es. alluvioni improvvise, trombe d aria, fulmini). Pertanto quotidianamente il Personale del Servizio esamina la citata tabella e, in caso di presenza del codice C, ne informa il Responsabile del Servizio e la Polizia Locale, eventualmente coordinandosi con la Prefettura-UTG per le predisposizioni del caso, qualora porzioni del territorio si trovino in situazioni di equilibrio idrogeologico precario (ex. opere di difesa idraulica in manutenzione o rifacimento). Versione 1.0 settembre 2004 pag. 4 di 8
5 1.3 ATTIVITÀ IN TUAZIONI DI EMERGENZA Segnalazione Evento localizzato segnalato da cittadini Nell ipotesi che si abbia a verificare una situazione di emergenza localizzata (ad es. piena fluviale, sversamento nell ambiente di sostanze pericolose, ecc.) in un punto qualsiasi del territorio, è probabile che la notizia pervenga, a seguito di telefonata da parte di uno o più cittadini testimoni dell evento, direttamente ad una delle Centrali Operative di soccorso: o alla Polizia Locale. Come da procedure proprie definite da ciascun Ente, l operatore della Centrale Operativa che riceve la chiamata, raccoglie il maggior numero di informazioni utili, allo scopo di verificare l accaduto e ricostruire uno scenario completo e il più aderente possibile alla realtà Evento diffuso Viceversa nell ipotesi di un evento calamitoso ad ampia diffusione territoriale (ad es. terremoto, evento meteorologico intenso su vasta scala, ecc.), esso verrà avvertito direttamente sia dal Personale in servizio nelle varie Centrali Operative, sia da buona parte della popolazione, di conseguenza la segnalazione avverrà in tempo reale. Conseguentemente dovrà essere immediatamente predisposto un servizio di ricognizione e monitoraggio coordinato del territorio, da parte di tutte le Strutture operative, comprese quelle comunali, allo scopo di individuare la presenza di eventuali situazioni che necessitano di interventi di soccorso Autoallertamento Qualora il Personale appartenente a Settori operanti sul territorio comunale (Servizi tecnico manutentivi, polizia locale, ecc.), entri in possesso di informazioni dirette o indirette, riguardanti eventi calamitosi in atto o imminenti, è tenuto ad avvertire immediatamente la Sala Operativa del Servizio di Protezione Civile e, qualora necessario, ad allertare i servizi di emergenza (112, 113, 115, 118). Indipendentemente dal ricevimento di una telefonata di allertamento, chiunque, in forza al Servizio di Protezione Civile Comunale (e Intercomunale), venga a conoscenza che sul territorio si è verificata una situazione di emergenza di particolare gravità, è tenuto a prendere contatto con il Responsabile del Servizio o il suo sostituto e, qualora rivesta ruoli di coordinamento, a recarsi immediatamente presso la sede prescelta per l attivazione della Sala Operativa. Versione 1.0 settembre 2004 pag. 5 di 8
6 1.3.3 Attivazione delle procedure di emergenza Una volta informato della situazione di emergenza in atto o incombente, il Responsabile del Servizio o il suo sostituto, avvisa immediatamente: il Sindaco (o i Sindaci) del territorio coinvolto; l Assessore (o gli Assessori) alla Protezione Civile; l Ufficio Tecnico Comunale (o gli Uffici Tecnici Comunali) Compiti del Servizio P.C. durante un emergenza Di seguito vengono elencate le azioni che dovranno essere sempre e comunque attivate dal Personale del Servizio Protezione Civile, indipendentemente dalla tipologia di emergenza in corso: Reperimento e consultazione del Piano di Emergenza Comunale e Intercomunale Analisi dei siti web in grado di fornire informazioni utili alla ricostruzione dello scenario di evento Periodica richiesta di aggiornamento con gli Uffici Comunali competenti e scambio informativo reciproco; Comunicazione degli eventi attesi o in atto con il Responsabile del Servizio Limitatamente alle situazioni di particolare rilievo, contatti diretti con la Sala Operativa della Regione Lombardia Emergenza meteo-idraulica In caso di emergenza idraulica (o meteo-idraulica) seguita dal personale addetto alla Sala Operativa, andranno prioritariamente svolte le azioni di seguito descritte. Qualora nei giorni / ore precedenti l evento sia pervenuto il fax di preavviso per avverse condizioni meteo, il Personale opera secondo quanto descritto al cap e, qualora vengano superati i livelli di soglia, dovrà aver cura di: a) informare il Responsabile del Servizio e la S.O. della Polizia Locale; b) proseguire tramite internet il monitoraggio pluvio-idrometrico; c) contattare e interscambiare informazioni con lo STER, l AIPO, i Consorzi di Bonifica (se sono coinvolti corsi d acqua di loro competenza) e, se opportuno o necessario, con i Servizi di Pronto Intervento (VV.F., Carabinieri, ecc.). d) compilare la scheda operativa per il rischio idraulico) In caso di precipitazioni nevose abbondanti provvede a: monitorare la percorribilità sia stradale (comunale, provinciale, statale e autostradale), che ferroviaria. Verificare la continuità nella fornitura del servizio elettrico (ENEL, AEM,ecc.) Se viceversa non era pervenuto il fax di preavviso, può accadere che il Personale constati direttamente l evento (ex. la precipitazione risulta particolarmente abbondante sul territorio del COM 20) in orario extralavorativo o comunque fuori sede: in tal caso è tenuto a mettersi in contatto al più presto con il proprio Responsabile, per valutare la necessità di ripresa del servizio. Versione 1.0 settembre 2004 pag. 6 di 8
7 Qualora la situazione non venga percepita direttamente dal Personale (ex. piove intensamente nella periferia Nord di Milano) e nel caso non giungano segnalazioni, si proseguirà secondo le normali attività. Viceversa nel caso pervengano una o più segnalazioni dall esterno, indicanti situazioni critiche o danni a persone e/o cose, andranno svolte le prestazioni illustrate in precedenza. Nel caso infine pervengano comunicazioni relative alla precipitazione intensa sul territorio provinciale, senza che vi siano segnalazioni di danni a persone e/o cose, saranno avviate verifiche telefoniche, contattando Comuni, Organizzazioni del Volontariato, Strutture Operative di Protezione Civile, avvalendosi altresì del concorso di pattuglie della Polizia Locale eventualmente in perlustrazione sul territorio. Per agevolare l analisi della sequenza operativa, si veda lo schema riportato in Fig. 1. Versione 1.0 settembre 2004 pag. 7 di 8
8 PRECIPITAZIONI PIOVOSE O NEVOSE DI PARTICOLARE INTENTÀ Era pervenuto il fax di allerta meteo? Se superati i livelli di soglia: Monitoraggio pluvio-idrometrico L evento è constatato direttamente dal Personale? in orario di servizio? Allertamento da esterno? Mettersi in contatto con il proprio Responsabile per valutare la necessità di ripresa del servizio Prosecuzione attività ordinarie Informare il Responsabile del Servizio e la S.O. della Polizia Locale Verificare siti web di monitoraggio pluvioidrometrico Contattare e interscambiare informazioni con STER, AIPO e Consorzi di Bonifica (in funzione delle competenze sul corso d acqua coinvolto nell evento) Segnalazione di danni a persone e/o cose o di gravi ripercussioni sui sistemi di trasporto? Compilare scheda operativa (Se opportuno) Contattare e scambiare informazioni con i Servizi di Pronto Intervento (VV.F., SSUEm118, Carabinieri) In caso di precipitazioni nevose: Verificare la percorribilità stradale (ANAS, A4, provinciali) e ferroviaria e la funzionalità aeroportuale Verificare la continuità del servizio elettricità Eseguire verifiche telefoniche sul territorio, contattando Comuni, Volontariato, pattuglie Polizia Locale, Strutture Operative di Protezione Civile, ecc. Fig. 1 Schema operativo per emergenza meteo-idraulica Versione 1.0 settembre 2004 pag. 8 di 8
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